Preoccupante la frana di Cavallerizzo
estesa ai paesi limitrofi. Rischi per l’acquedotto dell’Abatemarco.
Un paesano racconta "protezione fai da te".
l'imbocco dell'Abatemarco
12/03 Come la punta di un iceberg che cela una enorme
massa di pericolo sottostante, così la frana che sta inghiottendo
la frazione di Cavallerizzo di Cerzeto, mostra tutta la sua drammaticità
nell’estensione della sua azione. Oltre a Cavallerizzo e San
Martino di Finita la frana lambirebbe la zona di Mongrassano, paese
limitrofo e legato alla stessa dislocazione pedomontana dei due precedenti
e interesserebbe almeno un fetta importante di popolazione, almeno
cinquemila abitanti. In pratica tutto un costone è interessato
al movimento franoso tenuto sotto controllo da Corpo Forestale dello
Stato (che sorvola quotidianamente la zona con un elicottero), CNR
(che sul posto sta effettuando rilievi e studia il movimento della
frana) e il dipartimento di Scienze della Terra dell’Unical.
Nelle ultime ore, però, è aumentata la preoccupazione
per il coinvolgimento, per adesso solo marginale e non preoccupante,
dell’acquedotto dell’Abatemarco che ha li la sede ed è
ovviamente carico d’acqua. Una preoccupazione nata subito nei
primi giorni della frana e tenuta da allora sotto controllo con le
squadre pronte ad organizzare un by pass per convogliare le acque
contenute in zone sicure e lontane dalla frana. Infatti un’altra
eventuale affluenza d’acqua sulla frana potrebbe essere più
che deleteria. Il Corpo forestale dello Stato ha tranquillizzato tutti
asserendo che i piani di intervento sono in itinere e che l’acquedotto
non è stato chiuso per eviatare i numerosi problemi ch potrebbero
crearsi per le popolazioni servite. L’Abatemarco serve infatti
i comuni della media valle Crati fino al territorio di Montalto Uffugo.
Oltre nove i comuni interessati per una cospicua fetta di popolazione.
Ma i militari della forestale hanno assicurato che nessun fastidio,
a meno di emergenze verrà arrecato agli abitanti. La gestione
dell’emergenza è affidata ai volontari mossi dalla protezione
civile che adesso sono più presenti. Non che no lo fossero
prima, ma l’improvvisazione dell’emergenza ha suscitato
notevoli polemiche tra la popolazione che ha dovuto affrontare da
sola l’evacuazione, avvertiti da un sistema di rilevamento “fai
da te” che è lo specchio della gestione delle emergenze
in Calabria. “Infatti, ci racconta uno egli abitanti “una
settimana prima la strada provinciale si era abbassata di diversi
centimetri in alcuni punti, ed il vicesindaco facente funzione Amedeo
Stamile aveva contattato la protezione civile ed il CNR, che ha installato
alcuni strumenti per monitorare i movimenti. Già sabato mattina
la situazione era critica, e alcuni cittadini avevano deciso di darsi
i turni di guardia per tenere d'occhio la frana. Il vicesindaco aveva
chiamato per tutto il giorno la protezione civile, ma evidentemente
non importava niente a nessuno. Domenica RAI Regione ha effettuato
un servizio, ed il primo cittadino ha rassegnato le dimissioni davanti
alle telecamere (Cosa che aveva già fatto venerdì, anche
davanti le telecamere di TEN in forma di protesta), proprio perchè
stanco di assumersi le responsabilità da solo, abbandonato
da tutte le istituzioni. Domenica notte verso le due le prime case
hanno iniziato a sprofondare, ed i cittadini di guardia al punto critico
hanno svegliato gli anziani che dormivano nelle case più vicine.
Alle quattro altre zone del paese hanno registrato movimenti, quindi
i cittadini di guardia sono scappati in chiesa a suonare le campane.
Nessun rappresentante dello Stato e nessun tecnico geologo era presente.
Siamo a questo livello in Calabria. Bisogna sperare che le catastrofi
non avvengano nei week end, altrimenti bisogna che i cittadini si
organizzino la protezione civile fai-da-te come è avvenuto
domenica notte. Normale la rabbia di Patrizio davanti le telecamere.
Lui con un altro paesano si è prodigato più di tutti;
ha salvato tante persone anziane con le sue mani, rischiando la propria
vita, mentre una altro paesano correva a suonare le campane per avvertire
tutto il paese. Alcuni anziani paralizzati sono stati tratti in salvo
per una manciata di minuti. I cittadini che fanno la guardia alla
frana, nessuno delle istituzioni presente nonostante decine di telefonate,
che vergogna. È un miracolo se non ci sono stati feriti o morti,
la solidarietà tra cittadini ha dato splendidi risultati in
materia di aiuto reciproco. Addirittura, in tempi recenti, c'era stata
una polemica perchè la frazione era ancora priva di rete fognaria
in molte zone, e si pensava che ciò contribuisse all'avanzare
del movimento franoso. Ma un cittadino di Cavallerizzo ci ha riferito
che i cittadini si ritengono fortunati del fatto che nessuno abbia
trovato i soldi per completare la rete fognaria (si diceva in passato
che il problema frana in paese poteva essere risolto con il completamento
della stessa). Se fossero stati fatti dei lavori, infatti, i cittadini
non sarebbero stati tanto impauriti, ma si sarebbero fidati degli
effetti benefici di un eventuale completamento della rete fognante,
secondo le voci di presunti professionisti. E così che chi
ha dato le proprie braccia a salvare i suoi compaesani ripeteva: "Ringraziamo
il cielo che non hanno fatto lavori, altrimenti ci saremmo fidati
e si ritroverebbero vivi in pochi oggi". In tutta questa storia
rimane l'unico aspetto positivo della vicenda: la valorosità
ed il coraggio di pochi che hanno messo la propria vita a rischio
correndo a salvare anziani su una strada che pochi minuti dopo è
diventata un buco profondo 70 metri. A loro andrebbe data una medaglia.”
La strada interrotta
I numeri per gli aiuti
Versmento su conto corrente postale
ccp n. 11404878
Causale: Sfollati Frana Comune Cerzeto
Caritas Diocesana S. Marco / Scalea
Versamento bancario:
Unicredit Banca, via XX Settembre,
87018 - San Marco Argentano (CS)
ABI 3226 CAB 16200 c/c 4041350
Causale: Sfollati Frana Comune
Cerzeto
Dove c'era la strada ora c'è l'imbuto verso
il vuoto
Sopralluogo del CFS sull’acquedotto
dell’Abatemarco
Personale del Corpo forestale dello Stato ha compiuto stamani un
sopralluogo a Cavallerizzo, la frazione di Cerzeto interessata da
una frana che ha portato all' evacuazione di oltre 300 persone, per
verificare la condizione di un conduttura dell' acquedotto. La conduttura,
secondo gli accertamenti svolti anche con l' ausilio di riprese dall'
alto fatte da un elicottero del Corpo giunto da Lamezia, e' integra,
ma viene costantemente monitorata. C' e' il timore, infatti, che la
frana possa provocare delle lesioni che provocherebbero una fuoriuscita
di acqua che potrebbe, a sua volta, aggravare la situazione del movimento
franoso.
Una strada spaccata a più pezzi
Lunedì la Giunta provinciale
terrà una riunione straordinaria sulla vicenda
Lunedi' la Giunta provinciale di Cosenza terra' una riunione straordinaria
sulla situazione di Cerzeto. Lo riferisce un comunicato nel quale
si da' notizia di nuovo incontro che il presidente dell' ente Mario
Oliverio ha avuto con il capo del Dipartimento della Protezione civile
nazionale, Guido Bertolaso. ''Bertolaso - e' detto nel comunicato
- ha confermato ad Oliverio la propria prossima presenza a Cerzeto,
cosi' come gli aveva gia' anticipato. Commentando positivamente con
la proclamazione governativa dello stato di emergenza, Bertolaso si
e' riservato di comunicare ad Oliverio, nei primi giorni della settimana
entrante, la data precisa della sua visita a Cavallerizzo''. ''Il
presidente Oliverio ha commentato positivamente il decreto Cerzeto,
anche se - e' scritto nel comunicato - attende di valutare il merito
dei provvedimenti legislativi che dovranno essere assunti per la ricostruzione.
Oliverio ha disposto un sopralluogo dell' Ufficio tecnico provinciale
anche a San Martino di Finita, sulla cui situazione verra' redatta
una dettagliata relazione''. ''L' Amministrazione provinciale di Cosenza
- riporta ancora il comunicato - ha messo a disposizione della comunita'
di Cavallerizzo il plesso dell' Istituto professionale per l' agricoltura
di San Marco Argentano. Un edificio - ha spiegato l' assessore all'
edilizia scolastica, Oreste Morcavallo - sull' utilizzo del quale
ieri e' stata comunicata la disponibilita' al sindaco Stamile''.
Sotto le case che cadono si è formato un laghetto
d'acqua
Pecoraro Scanio: “La difesa
del suolo vera priorità”
"Tutto quello che sta accadendo in Calabria, con la frana di
Cerzeto in primo piano, non e' altro che la conferma degli allarmi
che i Verdi lanciano da tempo: la difesa del suolo e' l'investimento
vero delle infrastrutture, e' quello che dara' futuro al territorio".
Lo ha detto Alfonso Pecoraro Scanio a margine della presentazione
dei candidati dei Verdi alle prossime elezioni regionali del 3 e 4
aprile. "E' inutile continuare a pensare di gettare risorsi in
progettazioni folli ed inutili come il Ponte sullo Stretto –
ha detto Pecoraro Scanio - se poi ci crollano le colline. Questo avviene
non solo in Calabria ma anche nel resto del Paese. Pensiamo per esempio
ai 50 km franati dell0'autostrada Napoli-Bari. Ha senso quindi pensare
di costruire strade se prima non consolidiamo le colline e il territorio
che sta sotto?. Questo e' il vero investimento, che tra l'altro crea
anche occupazione e lavoro duraturo nel nostro Paese".
la strada verso S. Martino franata
Oliverio telefona a Bertolaso che
dovrebbe essere a Cerzeto la prossima settimana
Nuovo colloquio tra il presidente della Provincia di Cosenza, Mario
Oliverio ed il capo del dipartimento della Protezione civile nazionale,
Guido Bertolaso, sull'emergenza frana a Cerzeto. Dopo l'incontro di
qualche giorno addietro a Roma, nel corso del quale era stata stabilita
la volonta' di mantenersi in stretto contatto relativamente alla situazione
di Cavallerizzo, Bertolaso ha confermato ad Oliverio la propria prossima
presenza a Cerzeto, cosi' come gli aveva gia' anticipato. Commentando
positivamente con il Presidente della Provincia la proclamazione governativa
dello stato di emergenza, il direttore della Protezione Civile si
e' riservato di comunicare nei primi giorni della settimana entrante,
la data precisa della sua visita a Cavallerizzo. Intanto, il presidente
Oliverio ha disposto per l'Ufficio Tecnico provinciale un sopralluogo
anche a San Martino di Finita, sulla cui situazione verra' redatta
una dettagliata relazione. Per lunedi', invece, e' fissata una riunione
straordinaria della Giunta che sara' interamente dedicata a far il
punto, grazie a relazioni tecniche appositamente redatte, sulla situazione
di Cerzeto ma anche di altre zone del territorio che hanno subito
danni in seguito alla situazione metereologica delle scorse settimane,
tenuto conto che sono ben 12 le strade provinciali interessate da
frane. La Provincia ha messo a disposizione della comunita' di Cavallerizzo
l'Istituto Professionale per l'Agricoltura di proprieta' dell'Ente,
sito nel Comune di San Marco Argentano. ''Un edificio - ha fatto sapere
l'assessore all'Edilizia Scolastica Oreste Morcavallo che ieri ha
comunicato la disponibilita' al sindaco Stamile, dopo una visita a
Cerzeto - che potra' essere utilizzato secondo le esigenze individuate
dalla popolazione
colpita''.
Le case pendono verso la frana come in un imbuto
Parroco di Cerzeto: “Gara
di solidarietà straordinaria”
''La tragedia che ha colpito il nostro paesino ha fatto scattare
una gara di solidarieta' straordinaria tra tutta la gente del comune
di Cerzeto e dei paesi limitrofi''. Lo afferma il parroco di Cavallerizzo,
don Antonio Fasano che, secondo quanto riporta una nota del leader
di Diritti civili, Franco Corbelli, ha manifestato gratitudine a quanti
hanno aiutato la popolazione della frazione. ''Diverse sono anche
le associazioni del volontariato che, insieme alla protezione civile,
alle forze dell' ordine, ai cittadini, stanno aiutando la nostra popolazione
- afferma il sacerdote - un grazie va, a nome della nostra comunita',
a tutti loro e ai mezzi d'informazione''. Il parroco di Cavallerizzo
ha reso noto che domani, alle 17, nella chiesa di Cerzeto, sara' celebrata
una messa con la partecipazione del vescovo di San Marco Argentano,
monsignor Domenico Crusco.
Il terreno sollevato in più parti
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