La franca continua ad inghiottire
le case. Sopralluogo di Fiori. Aiuti solo dagli ultrà.
La frana in tutta la sua tragicità
09/03 Un’altra giornata è passata per gli “sfollati”
di Cavallerizzo di Cerzeto che assistono a passerelle e promesse di
ogni tipo ma che, fino ad oggi hanno visto soltanto l’aiuto
concreto degli Ultrà del Cosenza che questa mattina si sono
presentati con un furgone carico di coperte e stufe, portando una
solidarietà tangibile alle 301 persone stipate nella scuola
di Cerzeto. Una situazione drammatica che ancora oggi fa registrare
il veloce movimento della frana che continua ad inghiottire le abitazioni,
la maggior parte nuove costruzioni, della frazione Cavallerizzo. Ma
se l’assenza delle istituzioni è stata (ed in parte lo
è ancora) un dato di fatto, questa mattina in elicottero è
arrivato il numero due della Protezione Civile italiana, Marcello
Fiori, che ha parlato prima di un possibile insediamento di casette
prefabbricate (in ultima analisi) e poi coordinandosi con il centro
di emergenza allestito in Comune ha organizzato un censimento delle
case sfitte per dare una degna sistemazione ai cittadini che sono
attualmente messi nelle aule a dormire sui pavimenti senza reti e
materassi. A questa gente manca di tutto dalle reti, come abbiamo
scritto, ai generi di prima necessità come saponi, indumenti
intimi per il ricambio e generi di conforto. Intanto che passano i
giorni aumenta lo sconforto di chi ha perso tutto quanto era riuscito,
con il sudore di tante fatiche, per giunta all’estero, a costruire
nella vita. Una casa e tutto quanto la componeva. E le polemiche continuano
a montare. Tutti sapevano di questa grave situazione, ma nessuno ha
mai mosso un dito per evitare che si arrivasse alla catastrofe o quantomeno
che si incominciasse ad arginare il problema ed ad evitare i danni.
Il Sindaco Stamile da due settimane ha allertato tutte le istituzioni
e la molle macchina delle Istituzioni ha aspettato il peggio. Compresi
quelli che oggi gridano allo scandalo che non hanno affatto valutato
il problema. Tutti sapevano che questa frazione è stata costruita
su di un terreno che stabile non era. Ma le autorizzazioni a costruire
sono puntualmente arrivate, nessuno ha impedito o quantomeno consigliato,
o se lo ha fatto lo ha fatto in maniera subdola ed ingannevole, che
si continuasse a costruire. Le licenze, o di riffa o di raffa, o per
amicizia o per politica sono state puntualmente rilasciate. Non è
bello che queste cose le debba ricordare proprio Fiori che parla della
frana conosciuta dal 1908, cioè dopo il terremoto che sconvolse
Reggio e Messina. Non è neanche bello assistere al canto delle
sirene del dopo disastro. Perché fino ad oggi gli studiosi
non hanno parlato denunciando il pericolo? Che fine ha fatto la programmazione
e la prevenzione? La Calabria è una terra giovane ad altissimo
rischio idrogeologico e l’interminabile stagione di piogge,
che questo inverno ci ha regalato, sta mettendo a nudo l’amara
realtà di tutto il territorio. E’ notizia di oggi del
peggioramento delle frane di Altomonte e della frana di questa mattina
a Corso Garibaldi a Cosenza. Una bruttissima realtà. Ma basta
poco per cambiarla. Non servono solo i censimenti servono soprattutto
le opere di prevenzione e di attenzione da parte di tutet le Amministrazioni,
tutte le Istituzioni, che ognuno faccia il proprio dovere. Intanto
l’emergenza esiste ed il tempo delle polemiche seguirà
il suo corso successivamente. Ora serve che ci si alzi le braccia
e si dia una mano di solidarietà a questa gente così
come ci ha insegnato la lezione di questi ragazzi, gli Ultrà,
che da soli oggi hanno fatto una colletta hanno comprato coperte e
stufette e sono andati a Cerzeto non solo a consegnare il materiale
ma a dare una mano sporcandosi di sudore per questa gente abbandonata
da tutti. E gli altri? .... Vergogna.
Il gruppo di ultrà che ha portato gli aiuti.
La solidarietà è gioia.
I numeri per gli aiuti
Versmento su conto corrente postale
ccp n. 11404878
Causale: Sfollati Frana Comune Cerzeto
Caritas Diocesana S. Marco / Scalea
Versamento bancario:
Unicredit Banca, via XX Settembre,
87018 - San Marco Argentano (CS)
ABI 3226 CAB 16200 c/c 4041350
Causale: Sfollati Frana Comune
Cerzeto
Chi ha perso la casa dorme per terra nella scuola
Fiori: “La frana si muove
ancora”
"La frana è ancora in movimento e probabilmente non ha
ancora completato i suoi effetti. Occorre uno studio sul versante
per capire se tutta questa parte di collina sta scendendo a valle
o meno". Lo ha affermato il direttore dell' Ufficio emergenze
del Dipartimento della Protezione civile, Marcello Fiori, che oggi
ha compiuto un sopralluogo a Cavallerizzo di Cerzeto, frazione distrutta
avantieri da una frana. Fiori ha ricordato che quella di Cerzeto è
una "frana storica nota dal 1908. Sotto c'è una falda
acquifera importante e sono terreni molto friabili e instabili. Questo
è un borgo costruito su una frana. La frana era monitorata
dal '99 dal Cnr e c'erano già state decine di ordinanze di
sgombero e una decina di edifici abbattuti". Fiori ha confermato
che il Consiglio dei ministri, dopodomani, delibererà lo stato
di emergenza e che la prossima settimana sarà a Cerzeto il
responsabile della Protezione civile Guido Bertolaso. L'unità
di crisi instaurata nel comune di Cerzeto ha anche deciso di creare
dei varchi di accesso al paese controllati da vigili del fuoco, volontari
e forze dell' ordine che provvederanno ad accompagnare negli edifici
gli ex abitanti di Cavallerizzo a recuperare i propri beni.
Gli abitanti nella scuola
Avviato il censimento delle case
sfitte
Una ricognizione sul fronte della frana per cercare di capire cosa
sta accadendo alla montagna e poi una serie di incontri per definire
gli interventi piu' urgenti, soprattutto in relazione al problema
abitativo: e' quanto ha fatto il direttore dell' Ufficio emergenze
del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Marcello Fiori,
che oggi ha compiuto un sopralluogo in localita' Cavallerizzo di Cerzeto
dove una frana ha costretto all' evacuazione piu' di 300 persone.
''La frana - ha detto Fiori - e' ancora in movimento e probabilmente
non ha ancora completato i suoi effetti. Abbiamo valutato la possibilita'
che scenda la Commissione grandi rischi per un ulteriore sopralluogo.
Queste indicazioni saranno utili per capire quale potrebbe essere
il futuro della frazione. In alcuni edifici non c' e' nessun tipo
di fratturazione. Occorre uno studio sul versante per capire se tutta
questa parte di collina sta scendendo a valle o meno''. Fiori ha anche
ricordato che quella di Cerzeto e' una ''frana storica. E' nota -
ha detto - dal 1908. Sotto c' e' una falda acquifera importante e
sono terreni molto friabili e instabili. Questo e' un paese costruito
su una frana''. La presenza di Fiori a Cerzeto e' stata finalizzata
soprattutto a fornire assistenza agli evacuati. ''Abbiamo chiesto
al sindaco - ha spiegato - di fare un incontro famiglia per famiglia
per valutare con loro quella che puo' la soluzione di un' abitazione
temporanea, ma decorosa e dignitosa. Il Consiglio dei ministri venerdi'
deliberera' lo stato di emergenza e la prossima settimana lo stesso
Bertolaso verra' di persona a incontrare la popolazione a valutare
l' evoluzione della vicenda. Abbiamo istituito un centro di coordinamento
presso l' Amministrazione comunale al quale partecipano tutte le componenti
del sistema della protezione civile''. Per quanto riguarda l' ipotesi
di strutture prefabbricate, Fiori ha chiarito che la scelta andra'
presa nel momento in cui sara' chiaro il futuro. ''Se si decidera',
ad esempio - ha detto - che non potra' essere ricostruita e' inimmaginabile
che le persone possano vivere nei prefabbricati per anni. Dobbiamo
trovare una soluzione temporanea, ma che rispetti abitudini e condizioni
di vita della popolazione. Inoltre, da quando Guido Bertolaso e' capo
del Dipartimento non abbiamo mai installato container per metterci
la gente a vivere. Facciamo altri tipi di scelte. Ho chiesto al Sindaco
di censire tutte le abitazioni sfitte sia nel comune di Cerzeto che
in quelli limitrofi. E comunque non prefabbricati, ma casette in legno
come quelle di San Giuliano''. Il direttore dell' Ufficio emergenze
del Dipartimento ha anche chiesto che, per dare un segnale della ripresa
dell' attivita', da domani siano riaperte le scuole. ''La nostra presenza
- ha sostenuto Fiori - testimonia che siamo molto vicini agli abitanti
e non li abbandoniamo. Ci preoccuperemo con loro di definire quello
che sara' il futuro perche' queste scelte non possono essere imposte
dall' alto, vanno ragionate e discusse con chi per una vita ha accumulato
un po' di risparmi per costruirsi la casa che la frana ora gli ha
portato via. La nostra preoccupazione e' anche che la comunita' non
vada dispersa''. E' stato anche deciso che siano creati dei varchi
di accesso al paese controllati da vigili del fuoco, volontari e forze
dell' ordine che provvederanno ad accompagnare negli edifici, dove
e' possibile farlo, i componenti dei nuclei familiari a recuperare
i propri beni. Fiori, infine, ha sottolineato che la protezione civile
sul territorio ha reagito bene. ''La frana - ha sostenuto - era monitorata
dal '99 dal Cnr e ci erano gia' state decine di ordinanze di sgombero
e una decina di edifici abbattuti. Devo dare atto a questa piccola
comunita' che ha saputo reagire molto bene. Ora devono avere fiducia
nello Stato come forse non l' hanno avuta in passato. Lo Stato c'
e', ha dimostrato attraverso le sue articolazioni di protezione civile
di dare una mano di darla a tutti e di darla in modo, mi pare, anche
abbastanza efficiente''.
il pranzo comune nella scuola
Fiori “Si torni alla normalità”
Dopo le polemiche, a Cerzeto, il piccolo centro del cosentino sconvolto
da una frana che ha portato all' evacuazione di oltre 300 persone,
si tenta di tornare ad una parvenza di normalita', per quanto difficile
possa apparire. A chiederlo e' stato il direttore dell' Ufficio emergenze
del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Marcello Fiori,
che oggi ha compiuto un sopralluogo sulla zona per definire gli interventi
piu' urgenti. E per dare questo segnale, Fiori ha chiesto che da domani
siano riaperte le scuole e che il sindaco, Amedeo Stamile, ritirasse
le sue dimissioni. Richiesta che il sindaco, vista la presenza di
istituzioni al suo fianco, ha accolto. ''Il sindaco - ha detto Fiori
- ha i suoi poteri e puo' essere, come e' giusto che sia, protagonista
anche della ripresa dell' attivita' di questa comunita'. Per legge
e' autorita' di protezione civile, quindi per noi e' un interlocutore
fondamentale''. ''Devo dare atto a questa piccola comunita' - ha aggiunto
Fiori - che ha saputo reagire molto bene. Ora devono avere fiducia
nello Stato come forse non l' hanno avuta in passato. Lo Stato c'
e', ha dimostrato attraverso le sue articolazioni di protezione civile
di dare una mano, di darla a tutti e di darla in modo anche abbastanza
efficiente. La nostra presenza testimonia che siamo vicini agli abitanti
e non li abbandoniamo. Ci preoccuperemo con loro di definire quello
che sara' il futuro perche' queste scelte non possono essere imposte
dall' alto, vanno ragionate e discusse con chi per una vita ha accumulato
un po' di risparmi per costruirsi la casa che la frana ora gli ha
portato via''. E per far questo, Fiori ha cominciato con una ricognizione
sul fronte della frana ancora in movimento e che oggi ha provocato
nuovi crolli. Nei prossimi giorni potrebbe venire in Calabria la Commissione
grandi rischi che potrebbe fornire ''indicazioni utili per capire
quale potrebbe essere il futuro della frazione. Occorre uno studio
sul versante - ha detto Fiori - per capire se tutta questa parte di
collina sta scendendo a valle o meno. Quella di Cerzeto e' una frana
storica. E' nota dal 1908''. Per quanto riguarda l' assistenza agli
evacuati, Fiori ha chiesto al sindaco di incontrare famiglia per famiglia
per valutare con loro ''quella che puo' la soluzione di un' abitazione
temporanea, ma decorosa e dignitosa. Il Consiglio dei ministri venerdi'
deliberera' lo stato di emergenza e la prossima settimana Bertolaso
verra' di persona a incontrare la popolazione''. Fiori ha anche escluso
l' utilizzo di strutture prefabbricate. ''Se si dovesse decidere -
ha spiegato - che la frazione non potra' essere ricostruita e' inimmaginabile
che le persone possano vivere nei prefabbricati per anni. Dobbiamo
trovare una soluzione temporanea, ma che rispetti abitudini e condizioni
di vita della popolazione. Inoltre, da quando Bertolaso e' capo del
Dipartimento non abbiamo mai installato container. Ho chiesto al Sindaco
di censire tutte le abitazioni sfitte. E se saranno strutture provvisorie
non saranno prefabbricati, ma casette in legno come quelle di San
Giuliano''.
le case viste dall'elicottero della Protezione civile
Il Sindaco Stamile ritira le dimissioni
Il sindaco di Cerzeto, Amedeo Stamile, su richiesta del dipartimento
della Protezione civile, ha ritirato le proprie dimissioni che aveva
presentato nei giorni scorsi per segnalare lo stato di malessere dovuto
a quello che, a suo avviso, era una sottovalutazione del problema
della frana che ha colpito il paese costringendo oltre 300 persone
all' evacuazione. A renderlo noto e' stato il direttore dell' Ufficio
emergenze del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Marcello
Fiori, che oggi ha compiuto un sopralluogo a Cerzeto. ''Come segno
importante della dell' attivita' - ha detto Fiori - ho chiesto al
sindaco, che ha accettato visto l' impegno di tutte le istituzioni
che gli sono vicine, di ritirare le dimissioni. Quindi il sindaco
e' al suo posto, ha i suoi poteri e puo' essere, come e' giusto che
sia, protagonista anche della ripresa dell' attivita' di questa comunita'.
Il sindaco, per legge, e' autorita' di protezione civile sul suo territorio,
quindi per noi e' un interlocutore fondamentale''.
Il paese scivola nell'imbuto della frana
Il comune di San Fili offre ospitalità
Le strutture della 'casa albergo' e l'ostello del comune di San Fili
saranno messi a disposizione delle persone di Cerzeto che abitavano
nella frazione Cavallerizzo colpita da una frana di vaste proporzioni.
Lo si e' appreso dal sindaco di San Fili, Luigi Bruno. ''San Fili
- sostiene il sindaco di San Fili - e' pronta a offrire le proprie
strutture ricettive per ospitare un gruppo di famiglie rimaste senza
casa. Ci auguriamo che questa iniziativa possa fornire un cospicuo
contributo alla disperata situazione degli abitanti di Cerzeto che
stanno vivendo questo momento difficile''.
l'insieme della frana
Università: “Si eviti
di costruire ovunque”
Evitare di costruire ovunque senza tener presente della situazione
idrogeologica e attuare politiche, mezzi e risorse a tutela del suolo:
sono queste alcune indicazioni fornite da Massimo Veltri, ordinario
di Idraulica all' Universita' della Calabria, per evitare che il fenomeno
delle frane possa ancora creare disagi alle popolazioni calabresi.
Per due legislature Massimo Veltri e' stato capogruppo dei Ds in commissione
territorio e ambiente di Palazzo Madama. ''Erano impressionanti -
sostiene il prof. Veltri - le immagini di Cerzeto, la disperazione
e la rabbia di donne e uomini, che hanno richiamato alla mente il
rosario dei tanti lutti, delle alluvioni, delle frane che negli ultimi
sessant'anni hanno squassato la Calabria. Ma c'e' una cosa, anzi ce
ne sono tre sulle quali si riflette poco: la prima e' che quando la
ricorrenza di eventi come questo e' tanto alta non si puo' parlare
di fatalita' ed eccezionalita', e percio' occorrono politiche, mezzi,
risorse e priorita' adeguati, al di fuori dalle conclamate grida in
corrispondenza dell'emergenza. E tutto questo non c'e', non c'e' per
niente. La seconda riflessione riguarda l'interrogativo su come e
dove si costruisce in Calabria. La risposta e' che si edifica nei
letti dei fiumi, su superfici in frana, magari non si sa che sono
in quella situazione, o si pensa che dato che li' c'era una vecchia
frana, ormai ferma da anni, siamo ormai sicuri. Tutto questo e' sbagliatissimo.
Ci sono poi strumenti urbanistici e pianificatori, laddove ci sono,
redatti solo per cementificare, e se qualche sindaco osa ragionare
ed essere razionale rischia d'essere mandato a casa, perche' quel
che prevale e' l'occupazione d'ogni fazzoletto di terra, quale che
sia il suo stato''. ''Una terza riflessione va fatta - ha proseguito
Veltri - sull'alleggerimento dello Stato che ha portato a un vero
e proprio depauperamento della presenza di quadri tecnici sul territorio:
penso ai geni civili, al corpo forestale, a tutte quelle agenzie che
hanno espresso competenze e interventi importanti fino a qualche anno
fa, e ora si sono come dissolte. Non piu' tardi di cinque anni fa
in Senato fu approvato un documento molto serio, sulle cose che stiamo
vivendo in questi giorni, e che vivemmo a Soverato, a Crotone, etc,
un documento frutto di una indagine conoscitiva sulla difesa del suolo
in Italia, che proposi e portai a compimento, congiuntamente alla
Camera dei Deputati. Fatto proprio dal Governo, doveva portare a una
virata sensibile verso le politiche attive sul territorio e il dissesto
idrogeologico: qualcosa s'e' fatto, ma non basta, non basta proprio.
I rimedi, quindi, non possono improvvisarsi, ne' c'e' qualcuno con
la bacchetta magica: io direi, priorita' fra le priorita' alla salvaguardia
del territorio, con finanziamenti costanti negli anni, risorse umane
e strumentali idonee, capacita' di spesa e intervento, e soprattutto
rispetto, del pubblico quanto del privato, nel non forzare le cose,
non credere di barare con la natura, non cementificare tutto, e non
pensare di risolvere tutto e subito: parliamo di fenomeni imponenti
che richiedono soluzioni con i tempi giusti''. Per il professor Veltri
''da tempo la Calabria e gran parte del territorio meridionale sono
segnati dall'instabilita' geologica e geotecnica dei suoli, cioe'
dalla frequenza e dalla diffusione di fenomeni franosi. Cio' dipende
da evidenti, studiati e acclarati motivi naturali: composizione chimico-fisica
delle terre, acclivita' dei pendii, esposizione geografica, regimi
pluviometrici, climatici e dalla morfologia, i quali peraltro non
rendono la Calabria un unicum da primato mondiale. In altre parti,
sotto altre latitudini, pianificazione accorta, interventi preventivi
mirati, uso razionale degli insediamenti sovrastanti, regimazione
delle acque, consolidamenti efficaci eccetera, se non hanno provveduto
a debellare hanno di molto limitato il verificarsi di movimenti di
massa imponenti e i conseguenti effetti devastanti''. ''Esiste un
censimento - ha aggiunto - prodotto negli anni ottanta, che fotografa,
per localizzazione, tipologia e grado di rischio, le frane presenti
e incombenti in Calabria. Ci sono, inoltre, il Consiglio Nazionale
delle Ricerche, l'Universita' della Calabria con i Dipartimenti, in
particolare, di difesa del suolo e scienze della terra, la Commissione
Grandi Rischi che tengono sotto osservazione le realta' a rischio
e hanno redatto, a vari livelli, una specie di decaloghi comportamentali
e d'intervento per prevenire e fronteggiare i fenomeni franosi''.
''E c'e' - ha concluso Veltri - soprattutto una legge del 1983 sulla
difesa del suolo, che rimanda a normative regionali - da noi e' stata
recepita intorno alla fine degli anni novanta, ma non si puo' dire
sia applicata in toto, anzi - la quale disciplina il sistema acqua-suolo
in termini di previsione e interventi predittivi e pianificatori''.
la terra cola come la lava
Il Governo ne discuterà venerdì
09/03 Sara' discussa dal Consiglio dei ministri in settimana, probabilmente
venerdi', la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza avanzata
dalla Regione Calabria per Cerzeto dove una frana in localita' Cavallerizzo
sta provocando la distruzione di decine di abitazioni con la conseguente
evacuazione di oltre 300 persone. Questo e' quanto e' emerso oggi
nel corso di un vertice al quale hanno partecipato il direttore dell'
ufficio emergenze del Dipartimento nazionale della Protezione civile,
Marcello Fiori, il prefetto di Cosenza, Diego d' Amico, e i rappresentanti
delle forze dell' ordine. Nel corso della riunione, secondo quanto
riferito dalla Prefettura, e' stato anticipato tra l' altro, che dopo
la richiesta della Giunta regionale per la dichiarazione dello stato
d' emergenza, ''il Consiglio dei Ministri potra' prendere in esame
la richiesta nella prossima riunione e conseguentemente verranno previsti
gli interventi prioritari nei confronti dei nuclei familiari interessati''.
Durante la riunione e' stato anche ribadito ''che tutte le persone
evacuate sono state sin dal primo momento ospitate presso famiglie
ovvero in alberghi senza eccezione alcuna e che si e' provveduto alla
somministrazione alle stesse di pasti caldi ed e' stata garantita
l' assistenza sanitaria''. Per quanto riguarda la sistemazione alloggiativa
a medio termine, e' stato anticipato che nell' ordinanza del Presidente
del Consiglio, che verra' emanata subito dopo la dichiarazione dello
stato d' emergenza, potra' essere prevista la possibilita' di un contributo
per tutte quelle famiglie che troveranno una sistemazione autonoma.
In ogni caso sara' assicurata la possibilita' di una sistemazione
in case prefabbricate, che saranno subito posizionate in un' area
gia' individuata dal Comune. In quest' ultima ipotesi, in attesa della
sistemazione delle strutture, le famiglie che vi faranno ricorso potranno
essere sistemate in albergo. Nel corso della riunione e' stata anche
sottolineata la necessita' di ''un urgente sopralluogo della Commissione
Grandi Rischi, atteso che soltanto dopo la conoscenza dell' esito
di quest' ultimo potranno essere adottate le determinazioni in merito
alla ricostruzione della frazione''. Il Prefetto, nell' illustrare
la grave e diffusa situazione di dissesto in atto in molte zone della
provincia, ha evidenziato la necessita' di mirati accertamenti tecnici
nelle zone soggette a maggiori rischi. Richieste analoghe sono giunte
anche dall' assessore provinciale ai Lavori pubblici, Riccetti. Durante
la riunione e' stato anche deciso di istituire nel Comune di Cerzeto
un centro operativo comunale con la partecipazione dei rappresentanti
degli uffici competenti allo scopo di coordinare le azioni da porre
in atto per il superamento dell' emergenza.
L’AS di Cosenza sta attivando
dei servizi
L' Azienda sanitaria di Cosenza e' attiva in difesa della popolazione
di Cerzeto, colpita dalla frana. Su disposizione del direttore generale,
Franco Buoncristiano, gli uffici competenti, coordinati dal capo dipartimento
prevenzione, Marcello Perrelli, stanno attivando una serie di servizi.
In particolare, secondo quanto riferito in un comunicato, e' stato
predisposto il controllo straordinario delle acque destinate ad uso
potabile, il controllo di sistema del deflusso dei liquami, il controllo
straordinario della igiene cimiteriale, la verifica delle situazioni
territoriali per la disinfestazione, lo stato di salute degli animali
da allevamento, la disinfezione delle carcasse di animali deceduti.
I servizi medici, inoltre, hanno fornito un' integrazione dei medici
di medicina generale e della Croce rossa, l' incremento del personale
nella postazione 118 di Torano Castello, un programma di assistenza
domiciliare integrato mirato per patologie. ''Stiamo veramente facendo
tutto il possibile - ha detto Buoncristiano - per aiutare la popolazione
e lo facciamo in coordinamento con gli uffici istituzionali competenti''.
Loiero e Abramo passano da Cerzeto
Il candidato dell' Unione alla presidenza della Regione, Agazio
Loiero, ha visitato oggi pomeriggio la comunita' di Cavallerizzo
di Cerzeto, ''che da due giorni vive arroccata in una scuola media
a causa di una frana che ha semidistrutto questa frazione''. Loiero
e' arrivato a Cavallerizzo di Cerzeto attorno alle 14 ed e' stato
accolto da Franco Corbelli, leader del Movimento Ditti Civili, che
da circa 48 ore presidia la piccola frazione colpita dalla tragedia.
Loiero ha subito partecipato ad una riunione operativa con il direttore
dell' Ufficio emergenze del Dipartimento nazionale della protezione
civile, Fiori e il Sindaco della piccola comunita' colpita dallo smottamento.
Dopo l' incontro che e' avvenuto in ufficio distaccato del Municipio,
Loiero ha raggiunto la frazione colpita dal dissesto franoso e dopo
ha visitato il ricovero delle 80 famiglie senza tetto, una piccola
scuola media dove tanti volontari, giunti dai comuni vicini, si stanno
adoperando per assistere gli sfollati. Durante questa visita Loiero,
secondo quanto riferito in un comunicato, ha raggiunto telefonicamente
Guido Bertolaso, il responsabile nazionale della Protezione Civile.
Nel corso della telefonata Loiero ha descritto la situazione di dramma
che ha investito questo piccolo paese ed ha chiesto il massimo dell'
impegno da parte della Protezione Civile, nel farsi portavoce di questa
grave crisi della Calabria, davanti al Governo. Bertolaso, che ha
appreso perfettamente il disagio della comunita' di Cavallerizzo,
ha rassicurato Loiero che venerdi' prossimo, nella prima udienza utile,
sottoporra' al Consiglio dei Ministri il decreto di crisi per Cavallerizzo.
''Il dramma per queste 89 famiglie - ha detto Loiero - e' il distacco
dalle loro case e dal loro borgo. In fretta, ma con scrupolo, bisognera'
trovare un sito dove poter insediare le nuove abitazioni, che devono
sorgere il piu' vicino possibile al borgo originario. Nell' immediato
futuro poi, dovremo occuparci della prevenzione dai rischi idrogeologici
del nostro territorio, attraverso un sistema d' azione congiunto con
quelle regioni d' Europa simili territorialmente alla Calabria. Dispiace
- ha concluso Loiero - che in un momento cosi' difficile per questi
nostri conterranei, nessun esponente del Governo Regionale, sia ancora
venuto a Cavallerizzo a portare un piccolo segno di solidarieta' ed
affetto''.
- Sergio Abramo, candidato presidente della Casa
delle Liberta' nelle prossime elezioni regionali, si e' recato questa
mattina in visita privata a Cerzeto, il comune della provincia cosentina
colpito due giorni fa da un intenso fenomeno franoso, che ha provocato
seri danni a un'intera frazione.Abramo, che non ha voluto fornire
particolari sui colloqui avuti, ne' rilasciare alcuna dichiarazione,
ha incontrato il sindaco facente funzioni, Amedeo Stamile, che era
accompagnato da una delegazione della giunta e del consiglio comunale.
Il candidato della CdL si trattenuto anche con alcuni abitanti di
Cerzeto, che gli hanno reso una testimonianza delle ore drammatiche
vissute nella notte tra domenica e lunedi'.Abramo in questi giorni
si e' tenuto costantemente in contatto con l'assessore regionale alla
Protezione Civile, Dionisio Gallo, ribadendo la necessita' di dare
risposte immediate alle famiglie rimaste senza un tetto. Dopo l'incontro
con gli amministratori e i cittadini di Cerzeto, Abramo e' tornato
a intervenire sui temi piu' generali della sicurezza del territorio
calabrese. ''Quello che si e' verificato poco tempo fa a Bombile,
la frana che oggi ha distrutto la frazione di Cerzeto, i danni alla
strada provinciale di Altomonte - ha detto il candidato della CdL
- sono tutti segnali che ci confermano la necessita' di iniziative
concrete per mettere in sicurezza il territorio. A quanti chiedono
dove siano finite le richieste d'intervento preventivo avanzate lungo
questi anni, non e' per niente facile rispondere, ne' e' facile lenire
il dolore di quanti hanno perso la propria casa, sudore di una vita
di lavoro''. Per questo bisogna ripartire dalle cose concrete da fare.
Ed e' certo e' che bisogna ripartire dal piano di assetto idrogeologico,
verificarne l'attualita' e poi programmare gli interventi strutturali
necessari. Se saro' eletto - ha concluso Abramo - questi problemi
saranno i primi ad essere scritti nell'agenda del nuovo governo regionale''.
Liberlademocratici “Il disastro
poteva essere evitato”
09/03 ''Il disastro di Cerzeto poteva essere evitato se la Regione
Calabria avesse attuato per tempo quanto rilevato a seguito della
redazione del Piano Stralcio di Bacino per l'assetto idrogeologico.
L'area era infatti iscritta nella Regione a maggiore rischio frana,
ma un intervento strutturale importante ed operato per tempo avrebbe
evitato quanto invece ormai ne segna la inesorabile fine''. Lo affermano
i una nota i Liberaldemocratici dellaCalabria che ''esprimono la più
totale solidarietà senza strumentalizzazioni di sorta, e si
impegnano da subito ad attivare tutte le risorse possibili per essere
vicini alla popolazione colpita e per verificare gli assetti idrogeologici
regionali affinchè situazioni analoghe non si verifichino più''.
I Liberaldemocratici della Calabria annunciano che ''è già
pronta un'interrogazione parlamentare a firma dell'onorevole Cossa
perla richiesta di chiarimenti sulla mancata attuazione del Pai e
sulla richiesta di aiuto per il territorio colpito''.
Pittelli: “Il Governo intervenga”
09/03 Il parlamentare Giancarlo Pittelli, coordinatore regionale
di Forza Italia, e' intervenuto stamane in aula alla Camera dei Deputati
per sollecitare l' attenzione del Governo sul ''dramma che vivono
le popolazioni dei Cerzeto, paese del cosentino travolto dal dissesto
idrogeologico''. Pittelli ha segnalato con forza la necessita' di
porre rimedio ad una frana di imponenti dimensioni. ''Centinaia di
famiglie - ha detto - sono state evacuate, hanno perso tutto cio'
che avevano e soltanto per fortuna nessuna vittima si registra nell'
episodio. Ringraziato cittadini, forze dell' ordine e istituzioni
calabresi per l' azione immediata e fattiva a favore di queste popolazioni''.
''Ho chiesto - ha concluso Pittelli - che il governo assuma immediati
provvedimenti per le dichiarazioni di stato di calamita' naturale,
interventi atti a consentire lo stanziamento di adeguate risorse finanziarie
di carattere straordinario per fronteggiare la situazione e ripristinare
l' esistente''.
Fedele: “fatto di estrema
gravità”
''La drammatica situazione in cui versa la popolazione della frazione
Cavallerizzo del comune di Cerzeto mi ha spinto a chiedere l'immediato
intervento del prof. Leonello Serva, dirigente nazionale dell'Agenzia
per la protezione dell'Ambiente e per i Servizi tecnici''. E' quanto
sostiene in una nota il presidente del consiglio regionale, Luigi
Fedele, circa la frana che ha colpito la frazione Cavallerizzo del
Comune di Cerzeto. ''Non vi e' dubbio - ha aggiunto - stando alle
prime notizie, che ci si trovi dinanzi ad un fatto di estrema gravita',
e sotto il profilo del controllo del territorio, e sotto il profilo
della sicurezza dei cittadini di quella sfortunata frazione. Sappiamo
tutti delle condizioni delicate che vive la regione Calabria in relazione
al dissesto idrogeologico, ma e' altrettanto vero che l'urgenza del
momento impone soluzioni altrettanto rapide ed efficaci, vista la
condizione in cui versano centinaia di cittadini, colpiti non solo
nei loro beni, ma, soprattutto, sotto il profilo psicologico, per
avere perso la loro normale condizione di vita''. ''Il prof. Leonello
Serva - ha proseguito Fedele - con estrema sollecitudine e sensibilita'
istituzionale, ha accolto positivamente il mio appello in favore di
un pronto intervento per Cerzeto, e con una sua comunicazione immediata
mi ha reso noto che personalmente interverra' nella zona colpita dall'evento
franoso per coordinare le indagini e prospettare le migliori soluzioni.
Da parte mia, so di essere testimone autentico della volonta' della
politica e dell'amministrazione della Regione in direzione di uno
sforzo straordinario che restituisca serenita' alla popolazione colpita''.
''Da ora in poi - ha concluso - eleveremo la nostra vigilanza istituzionale
perche' siano cantierate velocemente le opere necessarie per bloccare
la frana in contrada Cavallerizzo, un episodio che ci spinge tutti
a riconsiderare con la necessaria attenzione le politiche del territorio
ed infrastrutturali che restano il punto di riferimento propedeutico
di ogni azione di sviluppo e di promozione della nostra Calabria''.
Trematerra “Dichiarare Cerzeto
stato di disastro naturale”
Il parlamentare Gino Trematerra (Udc) ha inviato una lettera al presidente
del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, per chiedere che nel
prossimo Consiglio dei ministri venga dichiarato lo stato di disastro
naturale per il comune di Cerzeto. Trematerra ha chiesto anche che
vengano deliberate le conseguenti provvidenze a favore della popolazione
colpita dall' evento franoso che ha gia' provocato ingenti danni e
che ''rischia di cancellare completamente - scrive Tematerra nella
lettera - le abitazioni di Cavallerizzo, per la maggior parte costruite
con le rimesse di cittadini emigranti''. Trematerra, nell' esprimere
solidarieta' ed attenzione alla popolazione di Cerzeto, sottolinea
la necessita' che il Servizio della protezione civile e le autorita'
regionali attivino ogni iniziativa utile ad alleviare i disagi per
i senzatetto, dimostrando la necessaria-doverosa attenzione all' evento.
''Il dissesto geologico - ha concluso Trematerra - che interessa la
dorsale appenninica, aggravato dalla presenza di una faglia, necessita
di interventi urgentissimi da finanziare con ogni priorita', attraverso
tutti i canali di finanziamento possibili, al fine di prevenire nuove
situazioni di grave rischio favorite dall' eccessiva piovosita' che
si sta registrando in provincia di Cosenza''.
Oliverio chiede interventi immediati
al Governo
09/03 “Il Presidente della Provincia, onorevole Mario Oliverio”
afferma una nota della Provincia “dopo l’incontro avuto
ieri sera con il Ministro dell’Interno, Giuseppe Pisanu, ha
riferito stamane alla Camera sulla situazione di Cavallerizzo di Cerzeto.
In particolare, il Presidente Oliverio, prendendo la parola alla fine
della seduta odierna, ha posto l’accento sulla necessità
che il Governo assuma interventi immediati a favore della popolazione.
Di seguito gli estratti più significativi dell’intervento:“Chiedo
al Governo di assumere provvedimenti legislativi adeguati ed urgenti
per far fronte alla drammatica situazione determinatasi e per consentire
alle famiglie ed ai cittadini colpiti di ricostruire il loro futuro,
a partire dalla possibilità di ricostruzione di una casa e
di una prospettiva di lavoro nella loro terra.La zona colpita accoglie
una realtà calabrese che è espressione di una identità
che ha contraddistinto la storia delle minoranze albanesi che sin
dal XIV secolo si sono trasferite ed insediate in Calabria. Si tratta
di una storia e di una identità che non possono essere disperse
ma che devono essere tutelate ed aiutate nella costruzione del futuro.
La terra di Calabria è segnata da gravi dissesti idrogeologici
che nel corso della storia si ripropongono come ferite sanguinanti
che chiedono allo Stato interventi programmati ed incisivi di difesa
e di sistemazione e ricordano all’uomo che gli equilibri naturali
devono essere rispettati in ogni modo. Il Governo deve assumere gli
interventi che la situazione richiede e ridare fiducia a tanti uomini
e donne che hanno visto sgretolare le loro case ed i loro averi, frutto
di una vita di sacrifici di lavoro e di rinunce.”Prima di intervenire
alla Camera, nella tarda serata di ieri, l’onorevole Oliverio
aveva avuto un incontro con Guido Bertolaso.Al capo Dipartimento della
Protezione Civile Nazionale il Presidente della Provincia aveva esposto
la situazione di Cavallerizzo, soprattutto ai fini del riconoscimento
della dichiarazione dello stato di calamità. Quale esito della
riunione, Oliverio e Bertolaso avevano deciso di stabilire uno stretto
e costante contatto che culminerà in una visita congiunta nei
prossimi giorni sui luoghi della frana.Nel frattempo, il Presidente,
per domani, al suo ritorno da Roma, ha manifestato l’intenzione
di recarsi a Cerzeto per incontrare nuovamente i cittadini colpiti
e riferire personalmente gli esiti degli incontri istituzionali appena
avuti.”
Il Viminale smentisce “Nessun
incontro con Oliverio”
09/03 ''Di fronte al ripetersi di notizie assolutamente infondate,
il Viminale precisa che il ministro dell' Interno Giuseppe Pisanu
non ha mai incontrato il presidente della Provincia di Cosenza, Mario
Oliverio''. E' quanto afferma, in una nota, il ministero dell'Interno,
che sottolinea inoltre come il ministro Pisanu, dunque, ''non puo'
avere assunto alcun impegno sulla frana di Cerzeto, questione peraltro
estranea alle sue competenze''.
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