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![]() Taroccava bollettini postali e documenti, arresto dei CC
Taroccava bollettini postali e documenti, un arresto dei Cc di Rende 03 feb 10 I carabinieri della Compagnia di Rende hanno arrestato in flagranza di reato Giuseppe ZUPO, 37enne rendese già noto alle Forze dell’Ordine per detenzione di un documento falso valido per l’espatrio ed una serie di files sul computer per apporre i timbri di pagamento sui bollettini postali. Da molti giorni i carabinieri di Rende stavano seguendo i suoi movimenti. Gli investigatori lo seguivano giorno e notte. Incessanti pedinamenti. Prolungati servizi di osservazione fino a quando il soggetto ha commesso un errore. I carabinieri alle diciassette di ieri hanno fatto scattare il blitz facendo irruzione contemporaneamente all’interno delle abitazioni di Zupo: a Rende, nei pressi del centro storico, ed a Cosenza, vicino a Piazza Bilotti. E’ proprio nell’abitazione del capoluogo bruzio gli investigatori hanno ritrovato una carta d’identità vicino ad un passaporto. Le generalità sui due documenti erano completamente diverse ma le foto erano della stessa persona. I militari hanno immediatamente capito che la carta d’identità era falsa. La perquisizione è proseguita ed i carabinieri hanno controllato anche un personal computer all’interno del quale sono stati ritrovati files per falsificare il pagamento di bollettini postali. Zupo è stato, pertanto arrestato in flagranza di reato per possesso di documento di identificazione falsi valido per l’espatrio (reato introdotto nel nostro ordinamento dal pacchetto antiterrorismo del 2005) e per falsità materiale commessa da privato. Dopo le formalità di rito il soggetto è stato rinchiuso nel carcere di Cosenza a disposizione della Procura della Repubblica per il giudizio direttissimo che si è tenuto questa mattina al termine del quale il soggetto è stato condannato ad otto mesi. Nel frattempo le indagini degli investigatori di Rende proseguono per cercare di capire da dove possa arrivare il documento falso ma soprattutto per che cosa possa essere stato utilizzato. I carabinieri stanno cercando di capire anche quali bollettini possano essere stati falsificati: insomma vogliono capire quante persone si rivolgevano a Zupo per “pagare” le bollette.
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