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Notizie di cronaca

 

 

Corte dei Conti "La Regione ha inventariato solo il 3.97% degli immobili"

23 feb 10 La Regione non ha ancora eseguito l’integrale inventario dei beni mobili e immobili del patrimonio dell’Ente anche se dal 2005 la consistenza immobiliare è iniziata a crescere. È quanto emerge dalla relazione sulla gestione del patrimonio della Regione realizzata dalla Corte dei Conti che ha preso in riferimento il periodo dal 2003 al 2008. La relazione è stata illustrata stamani dal consigliere della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, Giuseppe Ginestra. “Ad oggi - è scritto nella relazione - dai documenti contabili acquisiti risulta non eseguita l’integrale inventariazione dei beni mobili e immobili del patrimonio della Regione. La consistenza del patrimonio immobiliare, però, a fine 2003 ha registrato un incremento del 14% rispetto all’esercizio precedente. La consistenza è poi aumentata considerevolmente nel 2005. Tale rilevante incremento è dovuto ad un’attività di generale ricognizione degli immobili di proprietà regionale, di cui la maggior parte risulta ancora da inventariare, mentre minore incidenza hanno registrato quelli rivalutati e quelli di nuova acquisizione”. La situazione patrimoniale della Regione ha fatto registrare un incremento anche nel 2006 e nel 2007 mentre è rimasta invariata alla fine del 2008. In particolare il patrimonio immobiliare regionale al 31 dicembre del 2008, di valore totale pari a 2 miliardi 494 milioni e 576 mila euro, è composto per l’89,47% da fabbricati e per il 10,53% da terreni. “I fabbricati inventariati però - prosegue la relazione - costituiscono solo il 3,36% della consistenza immobiliare totale così come i terreni inventariati rappresentano appena lo 0,61% del totale immobili posseduti dall’amministrazione regionale. Gli immobili non inventariati sin dal 2005, anno di prima rilevazione, rappresentano la parte predominante dei beni immobili regionali in quanto, nonostante diversi tentativi di ricordino del patrimonio da parte della Regione, quest’ultima a tutt’oggi non è pervenuta ad identificare e valorizzare la maggior parte del proprio patrimonio immobiliare”. Nella relazione della Corte dei Conti è stato affrontato anche il tema della redditività del patrimonio immobiliare e finanziario della Regione. “Mettendo a confronto il biennio 2007 e 2008 - è scritto nella relazione - con l’esercizio finanziario 2002, anno dell’ultima rilevazione della Corte, per come risulta dal conto del bilancio, la redditività del patrimonio immobiliare esprime un’evoluzione decrescente, soprattutto nel 2007, per cui nel 2008 la Regione per ogni cento euro del proprio patrimonio ha ricavato meno di un centesimo. Tale constatazione evidenzia la priorità che deve essere riconosciuta alla funzione gestoria del patrimonio complessivamente considerato, anche al fine di recuperarne la redditività”.

Arrestato presunto boss di Mesoraca, Ferrazzo

23 feb 10 E’stato arrestato, nella tarda serata di ieri, Mario Donato Ferrazzo, 48 anni, conosciuto come “Topolino” e presunto boss dell’omonima cosca mesorachese. L'indagine è durata diversi mesi ed è stata portata a termine dai carabinieri di Mesoraca (Kr), attraverso lunghi pedinamenti, coordinati dal comando della Compagnia di Petilia Policastro. Ferrazzo, con una lunga lista di precedenti penali alle spalle, è stato sopreso più volte ad inottemperare alle sue condizioni di sorvegliato speciale di polizia. In particolare i militari hanno appurato numerse frequentazioni con altri soggetti pregiudicati dai quali invece l’uomo, avrebbe dovuto tenersi lontano. Ferrazzo, è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari e giudicato dal tribunale di Crotone.

Sindaco Catanzaro requisisce appartamenti per sfollati

24 feb 10 Il sindaco di Catanzaro, Rosario Olivo, ha firmato un'ordinanza per ''la requisizione degli alloggi di servizio Telecom siti in localita' San Cono, composti di 12 villette e 24 appartamenti, per ospitare le famiglie che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni in localita' Jano'-Rumbolotto''. L'ordinanza sara' attiva fino a quando non si sara' provveduto a mettere in sicurezza l'area, eliminando lo stato di pericolo e comunque non oltre la fine dell'anno, precisano dal Comune. Nell'ordinanza si sottolinea che ''tali alloggi, oltre ad essere allo stato inutilizzati e ubicati in zona di sicurezza contigua all'area in dissesto, costituiscono per le famiglie gia' soggette a grave disagio, una soluzione indubbiamente rispondente alle primarie esigenze''. Il responsabile del provvedimento e' il Generale Giuseppe Antonio Salerno, comandante della Polizia Municipale e responsabile della Protezione Civile del Comune di Catanzaro. Nella premessa si specifica, tra l'altro, che la situazione dell'area Jano'-Rumbolotto, dopo i rilevanti fenomeni piovosi, ''e' stata ritenuta talmente pericolosa anche dalla Protezione Civile nazionale e dal responsabile della Commissione Nazionale Grandi Rischi da determinare l'emanazione dell'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 19 febbraio 2010 di dichiarazione dello stato di emergenza in ordine ai dissesti idrogeologici che hanno interessato il territorio''. Inoltre si specifica che la Prefettura, ''a causa del perdurare della situazione di pericolo, ha predisposto in data 22 febbraio un piano di evacuazione provvisorio dell'intero comparto che potrebbe vedere coinvolte altre 600 persone''.

Presidente commissione ambiente Senato il 1 marzo in Calabria

23 feb 10 E' previsto per l'1 e il 2 marzo prossimi il sopralluogo del presidente della commissione Ambiente del Senato Antonio D'Ali' alle zone interessate dagli eventi franosi verificatesi durante il mese di febbraio 2010 della Provincia di Messina e Vibo Valentia. Il sopralluogo e' strettamente connesso all'attivita' della commissione Ambiente di Palazzo Madama che in passato aveva gia' avviato un'indagine conoscitiva relativa all'attivita' di Protezione Civile in relazione alle situazioni emergenziali del Paese. La prima tappa e' prevista nei comuni siciliani di S. Fratello, S. Angelo di Brolo e Raccuja alla quale seguira' una conferenza stampa alle ore 12.30 presso lo stesso Comune di Brolo. Nel pomeriggio, presso la Prefettura di Messina con inizio alle 17.30, si terra' invece un incontro con i rappresentanti delle Istituzioni locali. Martedi' 2 marzo tocchera' invece alla Calabria dove verranno effettuati, a partire dalle 10, sopralluoghi presso il Comune di Maierato (VV) e in zona Iano' Rumbolotto (CZ). Alle ore 12.45 e' prevista infine una conferenza stampa presso la Prefettura di Catanzaro.

Castagna (Uil) "Mettere subito in sicurezza territorio"

23 feb 10 "In questi giorni c'è grande attenzione intorno alla Protezione Civile ed al suo direttore Bertolaso, si parla anche della gestione di grandi eventi e campionati di nuoto. Oggi in Calabria c'è davvero la necessità di gestire un grande evento". Lo sostiene il segretario Generale della UIL Calabrese Roberto Castagna. "Il territorio di questa regione, già a totale ed elevato rischio idrogeologico, -afferma Castagna- è collassato con la innumerevole serie di frane che non ha risparmiato nemmeno un lembo di terra. La già debole economia di intere città e paesi è messa in serio pericolo, le frane hanno travolto attività commerciali, abitazioni, hanno distrutto la rete viaria isolando interi paesi; ci sono persone che non hanno più la casa, non hanno più il lavoro o non possono andare a lavorare, in pratica una intera regione in ginocchio. Le immagini di Maierato le hanno viste tutti in "mondovisione" ora bisogna mettere in sicurezza l'intera Calabria, questo è un vero "grande evento" da fare subito. Mettere in sicurezza il territorio di questa regione, subito, rappresenta una necessità urgente. Dopo le visite e le ricognizioni, i Sindaci delle città e dei comuni non potranno essere lasciati da soli a gestire danni enormi senza neanche le risorse, come è già capitato in passato, ma ora, la grandezza di questa emergenza, impone un intervento complessivo e repentino -conclude il sindacalista della UIL- che deve essere portato a termine in breve tempo, perchè i cittadini calabresi hanno diritto a vivere in un territorio sicuro. I campionati di nuoto sono finiti, anche il G8 c'è già stato, ma l'emergenza in Calabria è oggi, qualunque cosa di ieri non deve e non può diventare un motivo per ritardare o fermare le opere che la Protezione civile deve fare immediatamente per questa regione del sud.

Commissione errori sanitari ascolta dirigente regionale

23 feb 10 La Commissione sugli errori sanitari e disavanzi sanitari regionali, presieduta dall’on. Orlando, audirà in serata il presieduta il Direttore del Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie della Regione Calabria dott. Andrea Guerzoni. Nel corso dell’audizione, la Commissione intende definire e acquisire notizie e documentazioni relative a tutti i casi di presunti o accertati errori sanitari non menzionati nel corso dell’audizione svoltasi a Catanzaro nel dicembre 2009; e a tutti i casi già trattati di presunto errore ma sui quali la risposta pervenuta alla Commissione entro febbraio 2010 non è stata ritenuta sufficientemente esaustiva. Con riferimento a tali casi la Commissione intende conoscere e definire l’applicazione di sanzioni e misure cautelari a carico dei responsabili.Sempre in merito al rischio clinico, la Commissione chiederà inoltre conto al dott. Guerzoni delle eventuali incompletezze sulla documentazione pervenuta in relazione alle domande poste dagli esperti della Commissione circa il tipo di sinistri verificatisi nel 2008-2009, le unità operative coinvolte, i provvedimenti cautelari o sanzionatori presi nei riguardi degli eventuali responsabili sanitari e/o amministrativi, la generale organizzazione contro il rischio clinico.La Commissione chiederà inoltre alcuni chiarimenti sulla A.S.P. di Crotone e sulla A.S.P. di Catanzaro, in merito, rispettivamente alla prima, all’elevato numero di dirigenti e alla difformità nel numero delle procedure contenziose rispetto a quello fornito dalla Corte dei Conti; e, rispettivamente alla seconda, alle ragioni della scelta di re-internalizzare alcune funzioni precedentemente esternalizzate.Inoltre, sempre nel corso dell’audizione, verrà segnalata la non pervenuta risposta ad alcuni quesiti formulati dalla Commissione stessa nel corso della missione a Catanzaro del dicembre 2009, in particolare circa: la ASP di Cosenza (criticità relative alle strutture private convenzionate-accreditate); l’Azienda sanitaria di Locri (iniziative poste in essere rispetto a inefficienze e irregolarità nella gestione di risorse umane e nell’acquisizione di beni e servizi mediante ricorso a trattativa privata e in violazione normativa antimafia; ricezione di decreti ingiuntivi circa debiti maturati negli anni precedenti); l’ASP di Reggio Calabria (criticità relative ai bilanci consuntivi 2001-2006). La Commissione ha inoltre necessità di acquisire le note integrative e le relazioni sulla gestione della Fondazione Tommaso Campanella, a supporto dei dati risultanti dallo stato patrimoniale e dal conto economico riferiti agli esercizi 2006-2007-2008.

 

Protesta dei giudici onorari a Catanzaro dal 1 al 5 marzo

23 feb 10 Da lunedi' primo marzo a venerdi' 5, i giudici onorari di tribunale ed i vice procuratori della Repubblica si asterranno dalle udienze civili e penali a Catanzaro, per via del mancato coinvolgimento nello studio del nuovo assetto della categoria, che a loro dire li lascia in una condizione di insostenibile precarieta'. Anche nel capoluogo calabrese sara' attuata la protesta indetta dalla Federazione Magistrati Onorari di Tribunale (Feder.M.O.T.) "preso atto - ha reso noto la Federazione - che il ministro Alfano non ha dato alcun riscontro alla richiesta di convocare i rappresentanti della magistratura onoraria ad un tavolo di trattative per emendare il disegno di legge governativo di riordino della categoria divulgato lo scorso dicembre". La riforma, secondo la Federmot, e' ingiusta, inconsistente, anacronistica ed inefficace, non persegue l'obiettivo della ragionevole durata dei processi perche' non valorizza la professionalita' dei magistrati onorari che potrebbero rimediare a molte carenze del sistema, e, tra l'altro, "continua ad affidare la tutela dei diritti fondamentali dei cittadini ad una giurisdizione precaria" e mantiene "un sistema di pagamento a cottimo omettendo di riconoscere copertura in caso di malattia, maternita', previdenza, proprio a coloro che devono, tra l'altro, sanzionare i datori di lavoro in caso di mancato versamento dei contributi previdenziali".

Calabria Etica, tirocini per laureati e studenti delle facoltà di Psicologia dell’Università “La Sapienza” di Roma

23 feb 10 Si svolgeranno presso i “Centri per la famiglia” attivati dalla Fondazione Calabria Etica, ente strumentale della Regione Calabria, i tirocini pre specialistica e post lauream degli studenti e laureati in Psicologia presso le facoltà dell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma. L’iniziativa - informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale - è stata sancita in due appositi protocolli d’intesa, sottoscritti dal presidente di Calabria Etica, Luigi Bulotta, e dai professori Maria D’Alessio e Gian Vittorio Caparra per le facoltà di Psicologia 1 e di Psicologia 2, con i quali sono state convenute le modalità operative per lo svolgimento delle attività. Nei Centri per la famiglia, istituiti da Calabria Etica nelle cinque province calabresi, i tirocinanti potranno svolgere attività di formazione e orientamento sulla base di specifici progetti che terranno conto delle competenze professionali specifiche richieste dai singoli corsi di laurea e saranno seguiti da tutor individuati dalla Fondazione, integrandosi con le attività dei Centri che ormai da tempo svolgono uno specifico e qualificato servizio a favore delle famiglie calabresi. Scopo dei Centri è, infatti, in sintonia con le direttive e politiche sociali della Regione, quello di sviluppare e favorire le competenze genitoriali e il benessere dei genitori (in quanto condizionante il benessere dei figli); di coadiuvare l’attività educativa sui figli per favorire la ricerca di stabilità affettiva (riconoscimento di modelli di riferimento necessari per la crescita psico-affettiva dell’individuo in fase di crescita); di sostenere modalità di orientamento nell’universo familiare (all’interno fra i soggetti e nei ruoli, all’esterno fra gli operatori di sostegno); di interagire con tutti i soggetti pubblici e privati che si occupano delle problematiche familiari al fine di realizzare una azione sinergica foriera di un più incisivo intervento. I tirocini post laurea avranno la durata di un anno, articolata in due semestri e riguarderanno attività nelle aree di psicologia generale, clinica, sociale e dello sviluppo, mentre i tirocini pre-lauream e/o specialistica avranno invece la durata di un semestre. Soddisfazione è stata espressa dal presidente di Calabria Etica Bulotta che ha ringraziato l’Università “La Sapienza” per la scelta di affidare alla Fondazione le attività di tirocinio per studenti e laureati. “E’ sicuramente gratificante l’iniziativa – ha commentato Luigi Bulotta – in quanto il riconoscimento di Calabria Etica come struttura idonea allo svolgimento dei tirocini premia gli sforzi e l’impegno della Fondazione e di tutti gli operatori dei Centri provinciali nella direzione del sostegno e della promozione del ruolo delle famiglie e rappresenta un significativo apprezzamento della valida esperienza acquisita in materia. Oltretutto, si darà la possibilità ai laureati e studenti calabresi di effettuare i tirocini in Calabria senza spostarsi a Roma e di interagire e cooperare con lo staff dei Centri acquisendo una specifica formazione ed orientamento sul campo”.

Tanta solidarietà al giornalista minacciato

23 feb 10 “La solidarietà al collega Giuseppe Baldessarro, al centro dell’ennesimo episodio di intimidazione, è totale – sottolinea Carlo Parisi, segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria e componente della Giunta Esecutiva Fnsi – ed è persino scontato ribadirlo: è inammissibile che si debba continuare ad assistere, con una frequenza pressoché quotidiana, ad episodi di violenza, palese o velata da vergognose minacce, in un paese e in una stampa liberi”. Laddove libertà significa “innanzitutto libertà di pensiero, parola e, dunque, di espressione in tutte le sue forme, – incalza Parisi – un valore che va strenuamente difeso, soprattutto alla luce dei recenti episodi”. Non a caso già nel 2008 il Sindacato dei Giornalisti della Calabria e la Federazione nazionale della Stampa avevano richiesto un incontro urgente con il ministro dell’Interno, dopo aver sottolineato, in una lettera, “la preoccupazione dei giornalisti italiani per i continui atti di intimidazione e di violenza che si stanno manifestando, con troppa frequenza, nelle regioni del sud ed in particolare in Calabria”. Eppure “a distanza di due anni – fa notare Parisi – stiamo ancora aspettando”. In ogni caso, attenzione: “La solidarietà è un sentimento fisiologico in questi casi, ma non cadiamo nel tranello – è il monito del segretario del Sindacato dei Giornalisti – di regalare troppa visibilità a simili episodi, attribuendogli un significato ed un’importanza che certa cultura, improntata al sopruso e vigliacca, non merita”. 
“C’è un clima irrespirabile e le espressioni di solidarietà, dopo l’ennesima minaccia, la quinta in un mese, a un giornalista calabrese, rischiano di diventare parole vuote. Ma vogliamo gridare lo stesso il nostro no all’aggressione mafiosa ed esprimere solidarietà a Giuseppe Baldessarro per le vili minacce che ha ricevuto”. Lo afferma il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, tramite una nota del portavoce. “Il giusto lavoro dei giornalisti che è quello di raccontare fatti con onestà e completezza, per la criminalità diventa un fatto odioso e rivoluzionario. A Baldessarro – prosegue Loiero – cronista del Quotidiano della Calabria, così come agli altri giornalisti assediati, va la mia vicinanza e il mio sostegno personale e istituzionale”. “Sono certo che i giornalisti calabresi – conclude Loiero – proseguiranno con coraggio la loro attività in difesa dei valori di democrazia e convivenza civile senza turbamenti o condizionamenti a opera di chi non vuole l’emancipazione della nostra regione ma solo il suo abbandono e il silenzio. Bisogna pensare a una iniziativa, comunque, che faccia sentire meno soli questi professionisti”.
Per l'on. Angela Napoli Componente Commissione Nazionale Antimafia, "non può più essere sottovalutato l'attacco intimidatorio che viene quotidianamente rivolto alla stampa calabrese la quale con coraggio sta cercando di produrre la corretta informazione ai cittadini della Regione. Attacchi che sicuramente vengono perpetrati per mano della 'ndrangheta, ma dietro la quale possono, altresi', celarsi tutti quei colletti bianchi che hanno contribuito, colludendo con la malavita, a creare il nefasto sistema di malaffare che sovrasta la Calabria.Anche l'ultima intimidazione rivolta a Giuseppe Baldessarro, bravo redattore del "Il Quotidiano della Calabria", al quale rivolgo la mia sincera solidarietà, fa capire che non è sicuramente "ben accetta" la cronaca dei fatti nefasti del nostro territorio. Sicura che le Forze investigative sono già al lavoro per individuare gli autori anche di questa grave intimidazione, invito Giuseppe Baldessarro a proseguire, con la solita professionalità, nel suo lavoro, sapendo che non sarà lasciato solo".
“Conosco bene la serietà e le capacità del giornalista Giuseppe Baldessarro, e quindi, per certi versi, non mi stupisce affatto che proprio con lui se la prenda chi vuole che la Calabria rimanga schiacciata sotto la coltre pesantissima e soffocante della criminalità e del malaffare”. Lo afferma Luigi de Magistris, europarlamentare di Italia dei Valori, esprimendo la propria vicinanza a Giuseppe Baldessarro, giornalista del Quotidiano della Calabria nella redazione di Reggio Calabria, cui è stata recapitata una lettera minatoria con la scritta “Andare oltre significa morte”, contenente anche pallini di fucile. “Il lavoro che quotidianamente Baldessarro conduce con coraggio e diligenza – aggiunge de Magistris - rappresenta uno dei pericoli maggiori per chi vorrebbe perpetrare la condizione di oscurantismo che gli consente di tenere i calabresi in una situazione di vera e propria schiavitù, perché l’informazione libera, corretta ed approfondita è uno degli elementi necessari per lo sviluppo, per la crescita, per la libertà, per la democrazia. Non è un caso, infatti, che in questa terra così difficile più di un giornalista abbia dovuto in passato scontrarsi, e tuttora deve confrontarsi con gli ostacoli più vari, con i più disparati tentativi di ostacolarlo, di sottometterlo, di asservirlo, o di ‘farlo fuori’. Ecco perché è importante che la gente capisca cosa si vuole colpire quando si attacca un giornalista, e che si schieri accanto a chi svolge una professione tanto delicata, che richiede enormi sacrifici ed una forza di volontà ed una resistenza straordinarie, soprattutto in zone di frontiera. A Peppe Baldessarro – conclude l’europarlamentare – so che non c’è certamente bisogno che sia io a dire di continuare imperterrito sulla sua strada, conoscendo il profondo amore che ha per il suo lavoro, e la caparbietà e il convincimento con cui lo svolge”.
Franco Laratta "Appena la settimana scorsa, con i colleghi Gentiloni e Giulietti, ho presentato alla Camera una interpellanza urgente con la quale si evidenziava come in Calabria fosse in atto un sistematico attacco contro giornali e giornalisti liberi che ogni giorno, coraggiosamente, fanno il loro dovere di informare i cittadini. Già nelle settimane precedenti siamo intervenuti per segnalare come nell'ultimo anno, troppe minacce e intimidazioni si sono verificate ai danni dei giornalisti in tutta Italia, in particolar modo in Calabria dove parlare e scrivere di mafia, malaffare e criminalità può rappresentare un pericolo mortale. Nonostante ciò, la nostra impressione è che il Governo stia sottovalutando questo allarme. Nel frattempo arriva l'ultima minaccia a Giuseppe Baldessarro, serio ed impegnato redattore de ''Il Quotidiano della Calabria'', al quale va la nostra stima e solidarietà. E' necessario che le forze di polizia e la magistratura vadano avanti nelle indagini, così come è necessario che il governo valutati attentamente quanto accade in Calabria, visto che siamo ormai in una vera e propria emergenza democratica, che colpisce la stampa libera per mettere a tacere le voci coraggiose del giornalismo calabrese. Nessuno deve sapere, nessuno deve indagare e scrivere; sembra l'ordine impartito da qualcuno in Calabria"!
Solidarietà e vicinanza al giornalista reggino Giuseppe Baldessarro, collaboratore del Quotidiano e di Repubblica, vittima di un vile gesto intimidatorio”. E’ quanto afferma, in una nota, Michelangelo Tripodi, segretario calabrese del PdCI. “Un episodio sconcertante – spiega Tripodi – che va ad aggiungersi a quelli che ormai si registrano con preoccupante e quotidiana cadenza con ripetuti attentati ad esercizi pubblici e continue minacce a rappresentanti delle istituzioni e della società civile. Anche in questo caso il copione si ripete con un vile atto intimidatorio che va a colpire il diritto di espressione di pensiero e della libera informazione”.“Quello di Giuseppe Baldessarro non è il primo caso di pesanti minacce ai danni di professionisti calabresi dell’informazione – aggiunge Tripodi. C’è, infatti, una manovra a tenaglia contro i cronisti non asserviti al potere con il preciso obiettivo di fermare, delegittimare, far desistere il diritto di cronaca e di inchiesta, usando i metodi più efferati, quelli che solamente appartengono alla criminalità organizzata”. “Non sottovalutiamo quindi la pericolosità di queste minacce – conclude Tripodi – non spegniamo i riflettori su questa ennesima inquietante vicenda che ripropone il problema di scoprire mandanti ed esecutori di questo tentativo di imbavagliare con la violenza la voce libera dell’informazione”.
 Per il segretario provinciale di Reggio Calabria di Prc, Antonio Larosa, "un clima semplicemente inaccettabile, che intende pervertire la civiltà democratica e la coesione sociale della nostra provincia, una dichiarazione di guerra da parte della 'ndrangheta nei confronti di tutte le voci libere che producono informazione e costruiscono opinione pubblica. Dopo Michele Albanese e Nino Monteleone, un altro giornalista reggino - Peppe Baldessarro, storica firma de ''Il Quotidiano" e collaboratore de "la Repubblica" - è vittima di ignobili e vigliacche intimidazioni mafiose: a lui e alla sua famiglia vanno i nostri sentimenti di totale ed incondizionata solidarietà. Peppe Baldessarro è un giornalista vero, di quelli che non hanno paura di scrivere le cose che pensano, di quelli che non si accontentano di trascrivere le note stampa che inondano le redazioni di giornale, di quelli che fanno inchieste e denuncie su argomenti di assoluta delicatezza. Per queste ragioni essenziali, la 'ndrangheta prova a intimidirlo; per queste ragioni essenziali, siamo certi che sapra' continuare il suo lavoro con la coerenza e l'autonomia di sempre. Reggio Calabria è una città violentata, è un territorio deturpato moralmente e fisicamente, che la 'ndrangheta - con l'offensiva di queste prime settimane del 2010 - pretende di sottrarre definitivamente alle istituzioni democratiche e alla buona politica. La nostra reazione deve essere sempre più convinta, sempre più decisa, sempre più continua: l'appuntamento del 13 Marzo, con il No Mafia Day nella città dello stretto, rappresenta un'occasione impedibile per esaltare, diremmo quasi sublimare, la Reggio democratica e solidale che rigetta ogni forma di violenza mafiosa".
Ivan Tripodi, segretario cittadino di Reggio Calabria del Pdci, "a Peppe Baldessarro, coraggioso giornalista del Quotidiano e di Repubblica, autore di numerosi encomiabili e scottanti reportages, esprimiamo la nostra piena, convinta ed affettuosa solidarietà a seguito delle indegne e vili minacce ricevute.Le minacce subite da Peppe Baldessarro, che seguono di qualche giorno la grave intimidazione subita dal giovane cronista Nino Monteleone, rappresentano un serio ed ennesimo campanello d'allarme riguardo il gravissimo livello di guardia che ha raggiunto la nostra realtà.L'attacco ai giornalisti evidenzia una nuova ed originale strategia delle organizzazioni mafiose e criminali.La 'ndrangheta vorrebbe mettere la mordacchia e ridurre al silenzio le voci, libere ed autorevoli, di coloro i quali mostrano e denunciano l'estrema pericolosità delle organizzazioni criminali calabresi.In questo momento riteniamo fondamentale rivolgere un appello affinché le autorità preposte garantiscano l'incolumità e la sicurezza del giornalista Baldessarro e della sua famiglia.Una cosa, comunque, é certa: i balordi e meschini autori del gesto vergognoso devono sapere che Peppe Baldessarro non è solo.Non lo è in questo momento e non lo sarà mai.Nella lotta di civiltà e democrazia che, dalle colonne dei giornali nei quali scrive, Peppe Baldessarro svolge quotidianamente avrà al suo fianco i calabresi e i reggini onesti che auspicano un cambiamento sociale e apprezzano l'attività giornaliera di Baldessarro. Pertanto, noi Comunisti ci permettiamo, sommessamente, di invitare Peppe Baldessarro ad andare avanti nel suo prezioso e indispensabile lavoro di denuncia e di inchiesta".
"Esprimiamo solidarietà e vicinanza al giornalista de Il Quotidiano della Calabria e Repubblica, Giuseppe Baldessarro per la vile e codarda intimidazione perpetrata ai suoi danni da non meglio identificati 'soggetti' che evidentemente temono il rigore, l'onestà e l'indipendenza del giornalista". E' quanto affermano, in una nota congiunta, il commissario regionale di Idv, Ignazio Messina ed i Giovani Idv di Reggio. "E' importante all'indomani dell'ennesimo atto intimidatorio nei confronti di operatori dell'informazione, in particolare quelli che hanno sempre raccontato le verità più scomode - aggiungono - dimostrare che la parte sana della Calabria è dalla loro parte e non li lascerà soli. Sappiano i coraggiosi 'uomini' che il gesto di cui si sono resi responsabili non fa altro che amplificare e aumentare la voglia di rivalsa, ribellione e rifiuto che pervade i calabresi onesti e le nuove generazioni, contro questa logica mafiosa".
 Giuseppe Giordano, presidente del Consiglio provinciale di Reggio manifesta "vicinanza al giornalista reggino Giuseppe Baldessarro, collaboratore del Quotidiano e di Repubblica, vittima di un vile gesto intimidatoriò. "Ancora una volta - aggiunge Giordano - un giornalista subisce un atto intimidatorio. E' la conferma del ruolo fondamentale che una informazione libera, rigorosa, autorevole, senza padroni e padrini può svolgere nell'azione di contrasto delle organizzazioni criminali e del malaffare. A Baldessarro esprimo la mia piena solidarietà e l'incoraggiamento a continuare nella sua importante opera di denuncia, anche dei silenzi di chi invece dovrebbe parlare".
 "L'intimidazione subita da Peppe Baldessarro, cronista del Quotidiano della Calabria e collaboratore di Repubblica al quale va la nostra piena solidarietà e l'invito a non fermare il proprio lavoro, è un fatto grave, che interroga tutta la comunità calabrese". Lo sostiene l'associazione Da Sud. "E' l'ennesima aggressione ai giornalisti calabresi, l'ennesimo episodio. Dalla bomba alla procura generale in poi - prosegue la nota - che dimostra che siamo di fronte a un'emergenza democratica, che in questo Paese esiste (lo ripetiamo ormai da mesi) un vero e proprio caso Calabria del quale tutti devono farsi carico, nessuno escluso, se davvero vogliamo salvare la Calabria. Di fronte a questa situazione allarmante, è necessario rompere gli indugi e ripartire dalla partecipazione, dalla rivendicazione di spazi e diritti, dall'affermazione di un'idea di Calabria che sappia scegliere rigore e progetto. Subito. L'occasione della manifestazione nazionale convocata sul web a Reggio Calabria per il 13 marzo, il No Mafia Day, dovrà servire a ragionare di 'ndrangheta e malapolitica, di lavoro nero e Rosarno, di cattiva informazione e del Ponte sullo Stretto, il vero grande affare delle cosche e puo' rappresentare un passaggio importante di un percorso lungo e difficile di ricostruzione della nostra identità calabrese".

Accordo Federcoopesca Fai-Cisl dullo sviluppo della pesca

23 feb 10 Federcoopesca Calabria e FAI CISL hanno siglato un accordo di collaborazione per la promozione e lo sviluppo della cooperazione e dell’associazionismo nel comparto ittico. L’intesa, firmata sabato 20 febbraio a Paola, nella sede della Cisl, è stata sottoscritta da Katia Stancato, (nella foto) presidente di Federcoopesca e presidente di Confcooperative Calabria, da Gerardo Calabria, componente della segreteria provinciale Cisl e da Antonio Ammerata, componente della segreteria provinciale FAI-Cisl. All’incontro, a cui era presente una folta rappresentanza di pescatori, è intervenuto l’On. Mario Maiolo, assessore regionale con delega alla programmazione nazionale e comunitaria, alle politiche del lavoro ed alle politiche sociali. La prima parte dell’incontro è stata dedicata al confronto tra le rappresentanze sindacali ed i pescatori, alle prese con un difficile momento del settore ittico che sta però gradualmente guadagnando l’attenzione di politica ed enti locali. “La collaborazione con la Cisl – ha affermato Katia Stancato – è cominciata proprio nel momento in cui per la prima volta in Italia si attivavano gli ammortizzatori sociali per la categoria dei pescatori. In questo senso Federcoopesca Calabria ha potuto avvalersi di una competenza che la Cisl ha messo a disposizione. Questa esperienza di sostegno reciproco non poteva concludersi ma da qui si apre uno scenario nuovo per la Calabria e per il settore ittico”. “Paola – continua il presidente Stancato – diventa un laboratorio per la Calabria: da oggi, presso la sede Cisl di Paola, un tecnico sarà disponibile per gli operatori del settore ittico”. Gerardo Calabria, che ha portato all’assemblea i saluti di Tonino Russo, neo segretario generale della Cisl provinciale di Cosenza, conferma qual è il tema dell’incontro: “Siamo qui per promuovere l’aggregazione e la cooperazione fra pescatori, per fare in modo che questi cooperatori siano una risorsa ed un’opportunità per la Calabria”. L’on. Mario Maiolo, nel riconoscere le esigenze degli operatori del settore ed i timori per la loro attività, soprattutto sul litorale tirrenico, ribadisce l’attenzione alle loro richieste e una continuità nell’impegno per le politiche di welfare: “Dal 2005 ad oggi abbiamo sempre agito secondo il modello che vedo oggi qui operante, e cioè una collaborazione tra diversi attori della scena economica e sociale: enti locali, sindacato, cooperazione, perché è solo così che possiamo risolvere davvero i problemi. Solo ascoltando le realtà, per quanto piccole, che effettivamente esistono sul territorio”.

Il 28 scade il premio letterario “Troccoli Magna Graecia”

23 feb 10 Scade il prossimo 28 febbraio il termine per la presentazione degli elaborati alla segreteria (Via Zara,26, 87011 Lauropoli CS) della 24^ edizione del Premio nazionale Troccoli Magna Graecia, per le sezioni Saggistica, Ricerca, Targa speciale Toscano, Giornalismo, Scuola e Fotografia. Intanto la segreteria organizzativa ha reso noto che sono stati presentati numerosi elaborati da parte di giovani delle Scuole medie statali e degli Istituti scolastici superiori della Calabria. I partecipanti alle due sezioni -scuola e fotografia- si sono cimentati nello svolgimento del tema proposto dall’Anno Europeo 2009 sulla creatività e l’innovazione. Il tema proposto mira ad accrescere la consapevolezza dell’importanza della creatività e dell’innovazione in quanto competenze chiave per lo sviluppo personale, sociale ed economico, per dar forma al futuro dell’Europa, dell’Italia e della Calabria in un contesto di concorrenza globale stimolando in tutti il potenziale creativo e innovativo. I concorrenti hanno dovuto evidenziare, con pertinente documentazione, cosa avviene sul proprio territorio. In particolare sono strettamente legate ai concetti di “Creatività e Innovazione”, ad esempio, la capacità di esprimersi (l’espressione di sé), la consapevolezza culturale, il senso e lo spirito d’iniziativa, ma anche le abilità individuali di trasformazione delle idee in azioni o quelle di creatività e l’assunzione di rischio. Il Centro studi CRESESM, che organizza il Premio unitamente a “Prospettive meridionali”, nell’ambito di questa edizione, ha già allestito qualche tempo fa, una mostra tendente a dimostrare che, spesso, quando si è supportati da una sufficiente dose di buona volontà, si può trasformare un’ attività amatoriale svolta per passione, in una vera e propria attività professionale, attingendo a forme avanzate di innovazione tecnologica, di marketing, avendo per obiettivo la promozione culturale ed economica del territorio in cui si opera. (Nella foto il prof. Santo Lucà dell’Università di Roma Tor Vergata, premiato in una delle precedenti edizioni).

Diamante e Cirella mercoledì 24 su Sky

23 feb 10 Mercoledì 24 febbraio alle ore 20,00 sarà trasmessa sul canale SKY “Marco Polo TV” la puntata della serie “Borghi Marini” dedicata a Diamante e Cirella. Marco Polo TV è il più importante e seguito canale tematico di Sky dedicato ai viaggi ed al turismo; all’interno del suo palinsesto “Borghi Marini” è il format realizzato, dalla Giale Produzioni, nato per far conoscere le più importanti località che si affacciano sulle coste italiane. La trasmissione dedicata a Diamante e Cirella sarà replicata giovedì 25 febbraio alle 14,00 e nei giorni successivi, secondo la programmazione indicata sul sito www.marcopolo.tv. La puntata registrata a Diamante viene così annunciata nella programmazione di Marco Polo: “L’incantevole posizione sul mare fa di Diamante una delle stazioni balneari più importanti della Calabria; passeggiando tra i vicoli si scorgono stupendi murales e poco lontano l’Isola di Cirella dominata da un’antica torre di vedetta”. La trasmissione è stata registrata la scorsa estate a seguito dell’interesse che la casa di produzione del programma ha mostrato per la Città di Diamante nel corso della BIT di Milano del 2009. Hanno coordinato la presenza della troupe di “Borghi Marini”, l’Avv. Adolfo Santoro, Capo Staff del Sindaco di Diamante ed il Dott. Giuseppe Gallelli componente dello Staff. Particolarmente spettacolari le riprese degli angoli più suggestivi di Diamante e Cirella, alcune delle quali effettuate dal mare. Immagini che hanno arricchito le interviste, effettuate dal regista e curatore Riccardo Marino, sulla storia, le tradizioni, le eccellenze gastronomiche ed artigianali della “Città dei Murales e del Peperoncino”. Sono intervenuti, tra gli altri: il Prof. Enzo Monaco, Presidente dell’Accademia del Peperoncino; il Prof. Franco Errico, Presidente dell’Associazione Cerillae; il Consigliere Comunale Giuseppe Perrone; l’Avv. Francesco Sirimarco, appassionato ed esperto subacqueo; Antonella Presta, autrice di splendide realizzazioni artigianali. Fondamentale il contributo fornito per la logistica delle riprese effettuate dal mare dell’Associazione di diportisti “La Ciurma”, con il giovane Cristian Marchetto che ha accompagnato la troupe al largo della “Perla del Tirreno”. Così come rilevante è risultata la collaborazione del Prof. Mario Pagano, di Tele Diamante, per le immagini di repertorio. Fondamentale per l’accoglienza della troupe, e quindi per la realizzazione della trasmissione, sono risultate la cortesia e la disponibilità del “Villaggio Turistico Camping Mare Blu” e dell’”Hotel Cristina”. A queste due importanti strutture turistiche ed a tutti coloro che sono intervenuti ed hanno collaborato alla realizzazione del programma viene rivolto un ringraziamento particolare dall’Amministrazione Comunale di Diamante.

Fiera dell’editoria a Santa Maria del Cedro

23 feb 10 Sabato 27 febbraio , a partire dalle 15 , presso la scuola media “ Paolo Borsellino” di Santa Maria del Cedro si terra’ una fiera dell’editoria scolastica e seminario di formazione in servizio. Oltre a fruire della presenza di relatori altamente qualificati i partecipanti potranno prendere visione delle novità editoriali ed incontrare gli informatori scolastici che allestiranno gli stand nell’atrio dell’edificio.Le relazioni avranno per tema: la riforma Gelmini e la legge 150 meglio nota come legge Brunetta. Tra i relatori , oltre alla giornalista dirigente Scolastico Maria Grazia Cianciulli ,saranno presenti: Prof.ssa Elena Cupello D. S. Liceo Scientifico di Scalea “ Riforma delle scuole superiori”; Dott. Mario Mastellone Dirigente Sindacale “La contrattazione d’istituto in seguito alla legge 150/2009”; Avv. Salvatore Dionesalvi assessore alla cultura comune di Cosenza “ Contenzioso e L 150/09”; Dott. Osvaldo Cardillo - Editore Casa Editrice “Salviati “ Milano “ Adozioni libri di testo e nuova normativa”; Dott. Antonio Blandino dirigente tecnico Miur “ Legge Brunetta e valutazione del servizio” “Organizzazione scolastica e prospettive nel quadro della nuova normativa Gelmini”; Prof.Ssa Franca Principe Dirigente scolastico- Liceo Scientifico Sapri (SA) “Ciclo della performance e trasparenza”; Dott.Ssa Giuseppina D’auria sociopedagogista “Fenomenologia della riforma scolastica”; Prof. Giuseppe Aulicino Sindaco del comune di S. Maria del Cedro “ Trasparenza e rendicontazione”. L’evento sarà allietato dal concerto dei maestri del dipartimento musicale dell’istituto comprensivo “ Paolo Borsellino”

La passeggiata nel centro storico di Bisignano

Lilia Infelise a capo della passeggiata23 feb 10 Il maltempo non ha spaventato quanti si sono ritrovati a Bisignano per la passeggiata nel Centro storico che si è tenuta comunque. Organizzato dal movimento fondato da Lilia Infelise, Commossi&Indignati, il cammino ha dato la possibilità di fare il punto su criticità e potenzialità di Bisignano e di proporre azioni concrete per valorizzare le risorse. A fare da cicerone Francesco Prezio, un architetto del posto. «Questa passeggiata è stata organizzata dal movimento Commossi&Indignati – Lilia Infelise si è rivolta ai partecipanti – noi siamo commossi per le potenzialità che questa regione ha e indignati perché queste potenzialità non sono affatto valorizzate. Nei giorni scorsi siamo stati a Rosarno, per il documentario che stiamo girando, e abbiamo visto l’avvilimento del potenziale che c’è: laddove dovrebbe esserci un centro agroalimentare, c’è, invece, un rifugio per persone ridotte in schiavitù». Secondo l’economista, per lo sviluppo della Calabria, sono necessari una leadership competente che voglia e sia in grado di realizzare il bene comune e un nuovo modello di agire politico che coinvolga tutti i cittadini. La passeggiata, le cui modalità sono state definite dall’associazione MOSAICO (www.mosaiconet.net) nel 2000, è uno di quegli strumenti che consentono la partecipazione allargata. Lilia Infelise ha focalizzato l’attenzione sul turismo: quali sono le unicità di Bisignano? E cosa fare per valorizzarle? Le due domande hanno guidato la discussione. Il territorio di Bisignano è stato interessato, sino a fine ottocento, da terremoti devastanti. In un territorio ad altissima sismicità e con un sottosuolo sabbioso, ad alto rischio di frane, si è costruito male e dappertutto. La ceramica, la lavorazione tessile, la liuteria sarebbero risorse preziose – è di Bisignano uno dei più prestigiosi liutai a livello mondiale, Vincenzo De Bonis – ma non sono adeguatamente valorizzate. Le nuove infrastrutture rimangono chiuse. I primi insediamenti risalgono all’età del ferro, ma non vengono avviati gli scavi. Gran parte dei reperti, ritrovati quasi per caso, sono stati trafugati. Addirittura i ruderi del Castello dei San Severino, come pure alberi secolari, sono stati distrutti per livellare la collina e costruire in modo disordinato. In questo contesto di cementificazione esasperata emerge una sola costruzione di qualità: una struttura che doveva essere utilizzata per la valorizzazione dell’arte dei liuti, rimasta, però, chiusa e inattiva. In che modo salvaguardare queste specificità e recuperare la memoria della storia della cittadina? È stato proposto di educare le nuove generazioni, a partire dall’asilo. La struttura, costruita sulla ex-collina Castello e mai aperta, potrebbe diventare un punto di ritrovo per i giovani. Al fine di promuovere un turismo ospitale, potrebbero essere allestiti dei bed&breakfast nei palazzi storici. Queste le proposte emerse dall’incontro.

Cosmetici cinesi altamente tossici sequestrati a Crotone

23 feb 10 Migliaia di prodotti cosmetici fabbricati in Cina contenenti sostanze cancerogene sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza in numerosi esercizi commerciali della provincia di Crotone. L’operazione è stata portata a termine dai Baschi Verdi della Compagnia di Crotone, diretta dal capitano Mario Celso, che hanno passato al setaccio 36 esercizi commerciali gestiti da cittadini cinesi e sequestrato circa 2000 prodotti di bellezza, destinati principalmente alle adolescenti, nei quali è risultata una presenza di sostanze altamente nocive e di metalli pesanti in concentrazioni anche duemila volte superiori a quelle consentite per legge, quindi con effetti cancerogeni e sensibilizzanti. L’Istituto Superiore della Sanità ha confermato la pericolosità dei prodotti sequestrati, sottolineando che è la prima volta che si evidenzia una concentrazione tanto elevata di metalli pesanti in prodotti di bellezza. Le indagini effettuate dalla Guardia di finanza hanno consentito di scoprire che gli esercizi commerciali ubicati nel crotonese si rifornivano dei cosmetici presso due grosse società con sede nella “China Town” di Milano, ovvero la “D.i. Riveel Srl” e la “Baist Trading Srl”, entrambe riconducibili a due coniugi cinesi, società già sottoposte a sequestro nello scorso mese di dicembre dalle Fiamme Gialle di Venezia. Ad insospettire gli investigatori della Guardia di finanza di Crotone sono stati la tipologia di merce posta in vendita, i prezzi irrisori dei prodotti, alcune segnalazioni pervenute al numero di pubblica utilità “117” da parte di consumatori che si erano allarmati per la qualità degli articoli. Negli esercizi commerciali interessati è stata rilevata anche la mancata emissione dello scontrino fiscale e l’utilizzo di lavoratori in nero.

Tentano di dar fuoco a negozio cinese a Tropea

23 feb 10 Ignoti la scorsa notte a Tropea, hanno tentato di dare alle fiamme il negozio di oggettistica di una ragazza cinese, P.D. di 33 anni con una bottiglia di plastica piena di liquido infiammabile deposto sotto la serranda del negozio. Le fiamme, però, non sono riuscite a penetrare all’interno dell’esercizio commerciale. Il fatto è avvenuto lungo viale ‘Tondo’ dove è ubicato il negozio commerciale. Ad accorgersi stamattina del tentato incendio è stata la proprietaria dell’esercizio all’ora di apertura che ha trovato il contenitore liquefatto e la serranda annerita. Sul luogo sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Tropea che hanno aperto le indagini per accertare il movente dell’attentato.

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