Comuni Cosenza e Catanzaro i più morosi d'Italia - Nuova Cosenza Quotdiano Digitale

Comuni Cosenza e Catanzaro i più morosi d'Italia, Ance Calabria "Mortificante"

16 apr 10 Che l'Italia fosse seconda solo alla Spagna per il ritardo della Pubblica Amministrazione nei pagamenti alle imprese non costituisce una novita', ma che la Calabria e due suoi comuni (Catanzaro e Cosenza) spicchino in vetta a questa classifica negativa la dice lunga sul funzionamento della nostra burocrazia locale. E' il commento del Presidente dei Costruttori calabresi dell'ANCE, Francesco Cava, ai dati pubblicati sul Sole 24 ore che evidenziano come nella regione i tempi di pagamento siano superiori, in alcuni casi, del doppio rispetto alla media nazionale e di cinque volte rispetto a quella europea. E' il caso ad esempio del comune di Catanzaro i cui tempi medi di pagamento si attestano sui 339 giorni contro i 128 della media nazionale ed i 60 di quella europea (Cosenza con 317 gg, Crotone con 295, Reggio Cal. 259, Vibo Val. 295). Quello che piu' preoccupa, ha aggiunto Cava, e' che i dati pubblicati sono desunti dai Bilanci del 2007, ragione per la quale, oggi, se possibile, la situazione potrebbe essere addirittura peggiore se si considerano gli effetti che l Patto di stabilita' ha avuto sui bilanci degli Enti Pubblici e sul freno alla spesa, e quindi anche ai pagamenti, che ne ha determinato. Certo sono in itinere o allo studio interventi di carattere nazionale ed europeo indirizzati proprio a velocizzare i pagamenti della Pubblica Amministrazione, come nel caso della Direttiva Europea che dispone in 30 giorni il tempo massimo per i pagamenti pena una sanzione del 5% oltre gli interessi, ma e' necessario intervenire su questo punto per rimettere in moto anche l'economia e la ricchezza dei territori. Una revisione del Patto di stabilita' e' ormai una condizione alla quale gran parte delle forze politiche si appellano, ma, in attesa di interventi o sanzioni extraregionali, sicuramente la regione puo' dare un grosso contributo alla risoluzione del problema. Se, ha proseguito Cava, la semplificazione dei rapporti con la Pubblica Amministrazione ed il suo snellimento e' una priorita' sulla quale intervenire cosi' come da tutti annunciato nel corso della competizione elettorale, allora e' anche necessario che essa preveda anche tempi e procedure di pagamento certi e codificati. Come Ance Calabria avevamo lavorato molto su questo punto nella passata legislatura sia con la maggioranza che con l'opposizione, ma, nonostante la predisposizione di articolati di legge o di pronunciamenti di principio non si e' riusciti a chiudere su una proposta normativa regionale tanto utile quanto necessaria. Anche alla luce della situazione calabrese, e' percio' necessario indirizzare sforzi concreti verso la soluzione di tale questione recuperando iniziative che utilmente erano stato avviate o predisponendone delle nuove che, in tempi ristretti, siano capaci di are risposte certe alle imprese ed ai cittadini. Sono riforme, ha concluso Cava, che non hanno costi finanziari ma che, richiedendo l'impegno e la volonta' di tutti, sono capaci di rivoluzionare sotto il profilo della certezza e della trasparenza i rapporti con la Pubblica Amministrazione locale.

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