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Venerdì 16 a Catanzaro presentazione del libro "Ius Sanguinis"
Venerdì 16 a Catanzaro presentazione del libro "Ius Sanguinis" 14 apr 10 Con la presentazione in apertura della Settimana della Cultura di Catanzaro, che si terrà nella Biblioteca Filippo De Nobili (Catanzaro, Villa Trieste, venerdì 16 aprile, alle 17:30), il romanzo di Paola Bottero “ius sanguinis – rabbia, speranza e impotenza nella punta dello stivale”, pubblicato da Città del Sole edizioni, affronta il suo secondo anno di vita. La presentazione di venerdì prossimo, a cura del Circolo di Lettura della Biblioteca De Nobili di Catanzaro, promossa dalla biblioteca stessa e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Catanzaro, segna un importante giro di boa del romanzo, come spiega l’autrice, Paola Bottero: «Quando, poco più di un anno fa, identificavo nel sottotitolo del nascituro ius sanguinis il percorso di “rabbia, impotenza e speranza”, sentimenti che legavano indissolubilmente non solo le tre protagoniste femminili “positive” Alice, Roberta e Federica, ma anche il comune sentire della parte sana della Calabria, non potevo certo immaginare la risposta dei lettori e dei punti di riferimento culturale di questa terra “bellissima e maledetta”. Una risposta forte e chiara: non solo le copie stampate per la prima edizione sono esaurite, costringendo a un fermo delle presentazioni per la ristampa, ma continuano ad arrivare, con costanza, complimenti e ringraziamenti che ancora oggi mi confondono. Continuano ad arrivare, parimenti, richieste di presentazioni di un romanzo nato per dare voce e identità alle protagoniste inconsapevoli di quell’altra Calabria, la Calabria costruita sul potere politico e di ‘ndrangheta, che soffoca con i suoi tentacoli e il suo silenzio tutto ciò che non riesce a controllare. Alice non è stata la prima né l’ultima adolescente vittima di stalking e violenza, Roberta non è stata la prima né l’ultima sorella di una vittima innocente di ‘ndrangheta, Federica non è stata la prima né l’ultima vittima di malasanità. Ma tutte e tre, raccontando la propria storia, urlando la verità con una voce più alta e più forte di quella della demagogia e dello scarico di responsabilità cui si è fin troppo abituati, contribuiscono a scalfire la crosta dell’indifferenza. Questa è la speranza di alvariana memoria, che nasce e si consolida ogni volta in cui vengo contattata da un giovane che mi ringrazia commosso dopo aver letto il romanzo. Esiste una Calabria sana che vuole rompere gli schemi. Non si distingue per il colore politico o per l’impegno nelle campagne elettorali, ma per la voglia di unirsi al fine di impedire che esistano, in futuro, altre Alici, altre Federiche, altri Gianluca. Persone come Doriana Righini, Maria Teresa Stranieri, i tanti membri del Circolo di lettura De Nobili, che mettono a disposizione la propria professionalità per divulgare la cultura e allargare a macchia d’olio la consistenza della Calabria sana, rappresentano il motore vivo e pulsante della speranza delle nuove generazioni. A loro, a chi continua a credere nella cultura e nella sua divulgazione come strumento necessario per spazzare via la sottocultura in cui per decenni è stata controllata questa terra, va da sempre e per sempre la mia totale disponibilità, oltre che i mai sufficienti ringraziamenti».
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