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Score tossiche a Crotone, task force di Arpacal e Asp

Il procuratore Mazzotta tra il prof. Andò e il col. Marmo

 

Scorie tossiche a Crotone, procuratore Mazzotta duro “territorio violentato, responsabili in galera”. Task force di Arpacal e Asp

24 set 09 ''Sono qui da un anno e ho trovato un territorio violentato. Faro' di tutto perche' i responsabili finiscano nella patrie galere e nello stesso tempo perche' si possa attraverso il mio lavoro aiutare la popolazione di Crotone''. Lo ha detto il Procuratore di Crotone, Raffaele Mazzotta, incontrando i giornalisti questa mattina sulla questione dei rifiuti tossici. Ieri sono state chiuse le indagini dell'ex Pertusola Sud per la quale stanno arrivando gli avvisi a 46 indagati, uno in meno rispetto ai 47 di ieri per l’uscita dall’inchiesta dell’ex Ministro Edo Ronchi. ''Questa e' la prima vera, seria indagine che e' stata fatta sulla situazione delle scorie e dei rifiuti a Crotone, sono convinto che la Procura e i suoi collaboratori abbiano fatto un ottimo lavoro'', ha ribadito il magistrato. Con poco ottimismo pero' ha avvertito: ''Allo stesso tempo sono profondamente convinto purtroppo che abbiamo fatto un lavoro limitato a un segmento del problema dell'inquinamento. Sono convinto - ha concluso - che non si limiti, purtroppo, ai 23 siti che ho sequestrato''.

La ex PertusolaTask force di Arpacal e Asp. Su impulso del Presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, e dell'Assessore regionale alle Politiche ambientali, Silvio Greco, il Direttore generale dell'Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell'Ambiente della Calabria), Vincenzo Mollace, d'intesa con il Sindaco di Crotone, Peppino Vallone, ed il Direttore generale dell'azienda sanitaria di Crotone, Mimmo Scuderi, ha istituito una task force, immediatamente operativa, per avviare una campagna di monitoraggio e ricerca sul territorio della citta' di Crotone, al fine di verificare gli effetti delle emergenze ambientali in corso nel territorio sull'incidenza di tumori nella popolazione crotonese, che potrebbero essere stati determinati da alterazioni delle matrici ambientali ed anche alimentari. La task force operera' su un campione di cittadini crotonesi, realizzando diversi test d'indagine, che individuino la presenza di eventuali tossicita', anche attraverso l'analisi dei capelli e della pelle, con procedure molto sofisticate, come il Direct Mercury Analizer, che individua la presenza di mercurio, e l'ICP Massa, che segnala la presenza di altri metalli pesanti anche in matrici biologiche. Nello specifico, infatti, con l'attivita' della task force - individuando la presenza eventuale di metalli pesanti quali cadmio, alluminio, mercurio, piombo, arsenico, che sono elementi in grado di alterare a diversi livelli, in fase cronica e acuta, alcune funzioni biologiche dell'organismo - si potra' verificare, anche attraverso studi statistici e modelli epidemiologici, l'incidenza di patologie tumorali da ascrivere a potenziali fenomeni di contaminazione ambientale ed alimentare, individuando, quindi, le aree a piu' alto rischio di neoplasie, e ricercando modelli sperimentali di cancerogenesi ambientale con particolare riguardo al rischio integrato ambientale. Inoltre, attraverso prelievi ematici sui campioni di popolazione a rischio, saranno effettuate analisi bio-molecolari altamente sofisticate ai fini della ricerca di markers precoci di predisposizione allo sviluppo di patologie tumorali. Il territorio e la popolazione individuati per l'indagine - che partira' gia' dal prossimo mercoledi', 30 settembre, con una riunione operativa dei tecnici della task force presso l'Asp crotonese - rappresentano anche un'area test da estendere ad altri territori regionali, come il comprensorio di Paola - Cetraro, interessato dalle recenti indagini ambientali sul ritrovamento di un relitto in mare, l'area industriale del Lametino e del Vibonese, il comprensorio di Gioia Tauro, interessato dal termovalorizzatore, nonche' la costa jonica reggina e catanzarese, sede di recenti fenomeni di inquinamento da catrame. Si ricordera', infine, che Arpacal, gia' l'anno scorso, aveva avviato un dettagliato monitoraggio della qualita' dell'aria e delle emissioni nelle zone del Crotonese, nonche' un'analisi della matrice acqua, per accertare la possibile presenza di contaminanti ambientali, e piu' precisamente metalli pesanti o altri inquinanti dispersi nell'ambiente, potenzialmente tossici per la salute umana.

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