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Operazione Coffee Break

 

Fatture false e indebiti rimborsi, la Finanza sequestra società e beni, tra cui un hotel ed una Ferrari, per 55 mln nel cosentino

23 set 09 Un altro duro colpo inferto dalla Guardia di Finanza cosentina al patrimonio della criminalità. Sottoposti a sequestro beni e partecipazioni in società per 55 milioni di euro nei confronti di 40 soggetti sottoposti a indagine dalla Procura della Repubblica di Paola (CS). L’operazione odierna è il seguito dell’operazione “Coffee break” che lo scorso luglio aveva portato al fermo di 39 soggetti accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata all’emissione di fatture false, alle truffe ai danni dello Stato, al riciclaggio ed all’usura. Gli arrestati facevano parte di un gruppo criminale molto ben organizzato e ramificato sul territorio che tramite una serie di prestanome (cosiddette “teste di legno”) avevano avviato un’impressionante numero di “cartiere”, utilizzate solo per emettere fatture false per far ottenere indebiti rimborsi IVA, per abbattere il carico fiscale, per conseguire indebiti finanziamenti pubblici e ottenere altre agevolazioni. Lo sviluppo delle indagini successive agli arresti ha portato la Guardia di Finanza di Paola ad individuare i patrimoni frutto dei reati, nonché i capitali investiti ed occultati in società di comodo create con il solo scopo di rendere difficoltosa l’attribuzione dei beni ai soggetti indagati e rendere così più complicato un eventuale sequestro da parte dell’autorità giudiziaria. In particolare, sono state sottoposte a sequestro partecipazioni societarie in 40 società, per un capitale sociale pari a 2.2 milioni di Euro e attività per complessivi 44,5 milioni di Euro, nonché il patrimonio di 6 ditte individuali. Inoltre, sono stati sequestrati beni immobili tra cui un intero albergo, sito in Quattromiglia, del valore superiore a 8 milioni di Euro, una villa al mare del valore superiore ai 500.000 Euro e beni mobili per diverse centinaia di migliaia di Euro. Tra i beni mobili sottoposti a sequestro c’è anche un lussuoso Ferrari, modello 360 Modena F1, del valore ci circa 100.000 Euro di proprietà di uno degli indagati, noto appassionato di auto supersportive. I sequestri sono stati operati anche su beni e società aventi sede nelle provincie di Milano, Pavia, Monza, Rimini e Ravenna, in quanto l’associazione sgominata aveva ramificazioni nelle rispettive Regioni, secondo gli schemi ormai consolidati della criminalità locale in base ai quali, perpetrati i reati in Calabria, i proventi vengono investiti nelle più floride regioni del Nord. Durante le indagini sono emerse diverse incongruenze tra le quali atti notarili firmati e certificati con la firma di una persona deceduta da tempo e beni mobili ed immobili intestati ad un insegnante. Le indagini proseguono.

Guarda il servizio video sull'operazione

 

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