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![]() Sequestrati i depuratori di Pianopoli
Sequestrati i depuratori di Pianopoli, indagato il sindaco 02 ott 09 I depuratori del Comune di Pianopoli, in provincia di Catanzaro, sono stati posti sotto sequestro dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme. Il provvedimento di sequestro probatorio con la facoltà dell’uso degli impianti stessi è stato firmato dal procuratore capo, Salvatore Vitello, al termine di un’ampia indagine affidata ai carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme per contrastare il fenomeno dell’inquinamento ambientale e marino. Nel corso delle indagini i militari della compagnia lametina coadiuvati dai collegi del Noa di Catanzaro, hanno accertato e verificato il non regolare funzionamento degli impianti con conseguente versamento delle acque reflue nel torrente Badia, affluente del fiume Gaccia che a sua volta sbocca nel fiume Amato che conduce a mare. Due gli impianti posti sotto sequestro ubicati in località Spranico e Rizzato. Nell’ambito degli accertamenti i carabinieri hanno verificato che i fanghi dell’impianto non erano smaltiti, che il materiale prelevato dalle griglie automatiche era rimosso manualmente da un operaio socialmente utile che eseguiva l’operazione con cadenza giornaliera e gettava i rifiuti speciali in un contenitore, senza provvedere quindi allo smaltimento differenziato. I carabinieri della compagnia lametina e del Noa hanno anche accertato che le acque reflue oltre a finire nel torrente Badia, venivano riversate a terra inquinando i terreni circostanti. Nel corso delle indagini, secondo gli inquirenti, sono emersi elementi di responsabilità a carico del Sindaco del comune di Pianopoli, Gianluca Cuda e del responsabile della depurazione, Luigi Mercuri, un architetto di Lamezia Teme, che sono stati iscritti nel registro degli indagati “perchè in concorso tra loro omettevano gli adempimenti di competenza, consentendo il cattivo funzionamento dei depuratori e le conseguenti cause di inquinamento”. Nei confronti del Sindaco e del responsabile della depurazione è stato configurato anche il reato di omissioni di atti di ufficio.
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