Armi e droga scoperti dai CC a Cetraro - Nuova Cosenza Quotdiano Digitale

Armi e droga scoperti dai CC in cortile condominiale a Cetraro

25 ott 09 I carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Rende hanno ritrovato a Cetraro un fucile a canne mozze e 100 grammi di marijuana. Il materiale era nascosto nel giardino di una palazzina condominiale. Nel pomeriggio di ieri i militari di Rende hanno ricevuto la notizia che in un terreno condominiale di una palazzina a Cetraro Marina potessero essere state nascoste armi e droga. Così i militari armati di buona volontà ma soprattutto di pala e piccone sono partiti alla volta del paese tirrenico e si sono messi alla ricerca del condominio indicato come nascondiglio di materiale illecito. Individuato il palazzo che cercavano i miliatri hanno scoperto che dietro l’immobile c’era un giardino con della terra smossa da poco nonostante l’incessante pioggia. Dopo alcune ore di lavoro e molta terra rimossa, il piccone di un carabinieri ha colpito qualcosa di duro, probabilmente di legno. I militari hanno capito subito che avevano raggiunto ciò che cercavano. Hanno continuato a scavare fino a quando si è materializzata una scatola di legno di una nota marca di liquori. Quale amante di bevande alcoliche poteva avere nascosto sottoterra una scatola di bottiglie? Delicatamente i carabinieri hanno tirato fuori la cassa ed hanno visto che all’interno c’era un oggetto avvolto da cellophane. I militari hanno scartato così il pacco ed hanno visto che c’era un fucile a canne mozze con matricola abrasa. I carabinieri sapevano che poteva esserci dell’altro ed hanno continuato così a scavare. Poco distante dalla cassa di liquori hanno trovato anche un involucro di colore rosso ben sigillato. All’interno era nascosta droga del tipo marijuana. Infromata la Procura della Repubblica di Paola i militi hanno avviato le indagini per cercare di capire chi possa aver nascosto l’arma sottoterra ma soprattutto a cosa doveva servire e se sia stata utilizzata per commettere delitti in provincia di Cosenza. La risposta a tutti questi quesiti sarà data dal Reparto Investigazioni Scientifiche (RIS) di Messina dove l’arma sarà accuratamente analizzata.

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