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Legge regionale sulla pericolosità sismica
Una legge regionale sulla pericolosità sismica 28 nov 09 La Calabria, territorio con la più elevata pericolosità sismica del Paese, è tra le prime regioni in Italia ad avere approvato una legge regionale in materia e un sistema di procedure informatiche in supporto alle attività di controllo e vigilanza nel settore. La normativa "Costruzioni in zona sismica" è stata illustrata a Catanzaro dal presidente della Regione, Agazio Loiero, dall'assessore regionale ai Lavori pubblici, Luigi Incarnato, e dai vertici della Fondazione di ricerca Eucentre che ha lavorato alla stesura delle attività sulla base di una convenzione sottoscritta dal 2007. La legge regionale, è stato spiegato, definisce le procedure per la denuncia, il deposito e l'autorizzazione di interventi di carattere strutturale e per la pianificazione territoriale in materia di ingegneria sismica e prevede l'utilizzo, come strumento di denuncia e trasmissione delle pratiche, di sistemi informatici accessibili tramite sito web dedicato. "Per una volta - ha detto il presidente Loiero - siamo tra i primi e non tra gli ultimi. Quella che abbiamo attuato con l'approvazione della legge è un'operazione prevalentemente politica nel senso più pieno del termine. Questi argomenti sono molto sentiti e rientrano per certi versi nell'antropologia dei calabresi. Sulla materia, recentemente, siamo stati massacrati anche dalla televisione di Stato pur essendo stati i primi a lavorare per dotarci di una nuova normativa in materia". "Dal 2007 - ha detto l'assessore Incarnato - stiamo lavorando a questa legge in accoglimento delle indicazioni della sentenza della Corte dei conti che imponeva un nuovo regime di controlli". Molto soddisfatto Loiero. “Sono molto soddisfatto di questa normativa che è frutto del lavoro avviato dal 2007 grazie alla convenzione siglata con la Fondazione Eucentre” il commento del presidente della Regione, Agazio Loiero. All’illustrazione della normativa hanno preso parte l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Luigi Incarnato; il dirigente di settore del Dipartimento Lavori pubblici, Luigi Zinno, ed i rappresentanti di Eucentre (Centro europeo di formazione e ricerca in ingegneria sismica): il prof. Rui Pinho del comitato di coordinamento, Fabio Germagnoli direttore della struttura e l’esperta Barbara Borzi. La legge regionale, è stato spiegato, fissa le procedure per la denuncia, il deposito e l’autorizzazione di interventi di carattere strutturale e per la pianificazione territoriale in materia di ingegneria sismica. La legge è attuata attraverso un regolamento regionale che stabilisce la denuncia e la trasmissione di interventi di carattere strutturale su edifici e ponti, la valutazione degli effetti per interventi di tipo edilizio e piani territoriali. Previsto l’utilizzo, come strumento di denuncia e trasmissione delle pratiche e di gestione del territorio, di sistemi informatici accessibili sul web (Sierc e Siterc). Il quadro di attività è stato definito con il supporto scientifico e tecnico di Eucentre, che è una fondazione di ricerca costituita dal Dipartimento della Protezione civile della Presidenza del Consiglio, dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, dall’Università e dall’Istituto di studi superiori di Pavia. Dalla collaborazione é nata la nuova normativa sismica assieme alla pianificazione delle azioni di formazione per i tecnici interessati e l’attività di monitoraggio delle opere infrastrutturali di interesse strategico. “Quello realizzato - ha detto ancora Loiero - è un ottimo lavoro che diventa ancora più rilevante se si pensa che la Calabria è una delle prime se non la prima regione ad avere legiferato dopo la sentenza della Corte costituzionale del 2006. Questo progetto da noi avviato è stato presentato alla Fiera di Bologna lo scorso ottobre e il modello è oggetto di studio da parte della Regione Emilia Romagna”. “Con questa legge - ha detto l’assessore Incarnato - abbiamo realizzato un grande equilibrio. Si è aumentata, da un lato, la responsabilità del progettista e, dall’altro, è cresciuto molto il controllo pubblico. In Calabria ci siamo mossi all’indomani della sentenza della Consulta alla luce del fatto che la regione vede 268 comuni classificati in zona 1 a massimo rischio sismico e 148 in zona 2. Il risultato ottenuto, con la legge e il regolamento, ci consente adesso di attuare un vero e proprio salto culturale”. “Il metodo di collaborazione avviato con enti e professionisti - ha detto ancora Incarnato - dovrà adesso proseguire per l’attuazione di controlli periodici con scadenzari per stabilire il grado di sismicità delle strutture”. L’assessore ha sottolineato anche l’importanza della fase formativa che tra Regione, enti locali e ordini professionali (ingegneri, architetti, geometri e geologi), coinvolge circa 500 addetti.
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