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Strage di Duisburg: Strangio a Rebibbia
Strage Duisburg: Strangio estradato in Italia, rinchiuso a Rebibbia. La DDA di Reggio chiede il 41bis 20 mag 09 Espletate le formalità di rito negli uffici della polizia di frontiera di Ciampino, Giovanni Strangio, che è stato estradato oggi in Italia, è stato portato nel carcere romano di Rebibbia, e messo disposizione dell'autorità giudiziaria . Il trasferimento è avvenuto con un'autovettura della polizia penitenziaria. Strangio, 30 anni, accusato di essere il principale accusato della strage di Duisburg del Ferragosto 2007 nella quale sei persone, tutte italiane, vennero uccise a colpi di arma da fuoco mentre uscivano da una pizzeria, è arrivato oggi in Italia dall'Olanda scortato da agenti dell'Interpol. L'uomo, è giunto poco dopo le 14 nell'aeroporto di Ciampino con un volo da Amsterdam. Giovanni Strangio era stato arrestato il 12 maggio scorso in un sobborgo di Amsterdam in un'operazione della polizia italiana in collaborazione con l'Interpol e con le polizie olandesi e tedesche. Inserito nell'elenco dei 30 latitanti più pericolosi, deve rispondere di associazione di tipo mafioso e omicidio plurimo. Nella circostanza del suo arresto in Olanda, eseguito dal Servizio centrale operativo e dalla squadra mobile di Reggio Calabria, venne arrestato anche suo cognato Francesco Romeo, all'epoca latitante da oltre 10 anni ed inserito nell'elenco dei 100 latitanti più pericolosi, accusato di traffico internazionale di sostanze stupefacenti. E sempre nei Paesi Bassi, nel novembre 2008, era finito in manette Giuseppe Nirta, altro esponente della 'Ndrangheta e cognato di Strangio, condannato a 14 anni e 8 mesi per associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Questi arresti, ''frutto di un fattivo rapporto di collaborazione internazionale di polizia - sottolinea il Dipartimento della Pubblica Sicurezza - hanno inflitto un ulteriore duro colpo alla criminalità organizzata calabrese, inserendosi nel contesto di uno specifico dispositivo di intervento realizzato per contrastare l'organizzazione criminale calabrese anche nelle sue proiezioni internazionali" La DDA di Reggio chiede per Strangio il 41 Bis. La Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria ha chiesto l'applicazione della misura del carcere duro, il 41 bis, per Giovanni Strangio accusato di associazione mafiosa e di essere l'ideatore e uno degli autori della strage di Duisburg del Ferragosto 2007, nella quale furono uccise sei persone nell'ambito della faida di San Luca tra le famiglie Nirta-Strangio e Pelle-Vottari. La richiesta è stata presentata oggi dalla Dda al ministro della Giustizia Angelino Alfano, dopo che Strangio è arrivato in Italia, estradato dall'Olanda. Un parere deve essere espresso anche dalla Procura nazionale antimafia dopodiché Alfano prenderà la sua decisione. Strangio deve comparire venerdì prossimo davanti ai giudici della Corte d'assise di Locri che stanno celebrando un processo a presunti appartenenti alle cosche di San Luca. In questo processo è imputato di associazione mafiosa. Se gli verrà applicato prima di quella data il 41 bis, Strangio potrà partecipare al dibattimento in videoconferenza dal carcere in cui è detenuto, altrimenti dovrà essere trasferito a Locri. Atti notificati all'aeroporto di Ciampino. Subito dopo l'atterraggio dell'aereo a Ciampino, Giovanni Strangio, è stato preso in consegna direttamente a bordo da agenti della Polaria coordinati dal dirigente della V Zona, Antonio Del Greco. Felpa nera con il cappuccio, jeans scuri, scarpe da ginnastica e i capelli sbionditi sul davanti, Strangio ha percorso in silenzio il breve corridoio all'interno dell' aerostazione davanti a fotografi e telecineoperatori, tenendo coperti con una giacca i polsi bloccati dalle manette. Condotto negli uffici della polizia di frontiera, gli sono stati notificati formalmente i capi di imputazione pendenti emessi dai giudici calabresi.
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