|
||
Dir.resp. Pippo Gatto |
Home | . | Cronaca | . | Università | . | Sport | . | Politica | . | Link | . | Cultura | . | Spettacoli | . | Calcio | . | Forum | . | Meteo | . |
|
Presentato il blue bookca
Il 30% dei comuni calabresi senza depuratore 27 mag 09 Impianti di fognatura e depurazione ancora insufficienti in Italia. L'allarme arriva dal Blue Book 2009, i cui dati fotografano una vera e propria emergenza: il 15% degli italiani è senza fognature, il 30% senza depuratori. La Calabria sta nella media con quasi il 30% in meno di depuratori. Il servizio di acquedotto, con una rete totale di 337.452 chilometri, copre infatti il 95,9% della popolazione, mentre il servizio fognature, con una rete totale di 164.473 chilometri, copre l'84,7% dei cittadini e per i depuratori si scende al 70,4%. Da un punto di vista territoriale, per quanto riguarda la copertura assicurata dagli impianti di depurazione, ben cinque regioni sono al di sotto del dato medio nazionale in base ai calcoli effettuati da Utilitatis. Pecora nera la Sicilia, con una copertura del 53,9%. Seguono Toscana (62,7%), Campania (67%), Sardegna (68%) e Marche (69,9%). La copertura più alta spetta invece a Molise con l'84,5% e Piemonte, con l'82,5%. Per quanto riguarda la rete fognaria, le situazioni più critiche riguardano Sardegna e Liguria (entrambe 75%), Umbria (77,1%), il Veneto (78,1%) e la Sicilia (78,8%). Per intervenire su reti e impianti, il fabbisogno nazionale di investimenti, spalmato su 30 anni, sarebbe, segnala il Blue Book, di 60,52 miliardi di euro (in media 2,02 miliardi annui), di cui il 49,7% per gli acquedotti e il 48,3% per fognature e depuratori. Ma solo per l'11% ci sono finanziamenti pubblici. Non è dato a sapere però quanti depuratori realmente funzionano e quanti sono solo sulal carta chiusi o dismessi. La Calabria che ha sulla carta una delle massime coperture però ha dalla sua esempi come Cosenza, dove l'acqua persa dai tubi dell'acquedotto supera il 40% dell'erogato, o come Bocchigliero dove il depuratore è stato costruito ma è fermo da anni inutilizzabile ed i cittadini pagano ugualmente la tassa. Questa la tabella che riporta la copertura percentuale rispetto al territorio di acquedotti, fognature e depurazione (fonte: Utilitatis, su dati dei Piani d'ambito). REGIONI ACQUEDOTTO FOGNATURA DEPURAZIONE ============================================================== Piemonte 96,5 89,9 82,5 Lombardia 97,6 93,9 77,8 Liguria 99,0 75,0 74,0 Veneto 90,7 78,1 78,7 Friuli V.G. nd (*) nd nd Emilia Romagna 95,9 84,8 78,7 Toscana 94,0 81,8 62,7 Umbria 94,7 77,1 78,2 Marche 95,5 84,0 69,9 Lazio 93,4 85,3 74,1 Abruzzo 98,3 89,1 72,6 Molise 100,0 86,4 84,5 Campania 96,5 83,5 67,0 Puglia 95,6 82,6 nd Basilicata 93,0 88,8 74,7 Calabria 96,5 88,3 74,5 Sicilia 97,3 78,8 53,9 Sardegna nd 75,0 68,0 ----------------------------------------------------------- Italia 95,9 84,7 70,4 (*) non determinabile con i dati disponibili Spesa contenuta ma è emergenza fognature. E' un'Italia ancora con molte carenze quella che esce da una disamina ad hoc sui servizi idrici, messi questa volta sotto la lente del 'Blue Book 2009': se da una parte i costi affrontati ogni mese da una famiglia media arrivano a sfiorare appena i 20 euro, molto meno delle spese affrontate ad esempio per bollette telefoniche e combustibili, dall'altra emerge un Paese ancora alle prese con una rete fognaria tuttora non all'altezza, con picchi negativi, dal punto di vista della copertura, in Sicilia, Toscana e Campania. Sul fronte delle tariffe, si registrano differenze tra città e città: gli estremi sono compresi tra Agrigento e Milano, e gli abitanti della città isolana devono pagare assai di più per un'utenza standard di quelli del capoluogo lombardo, che guida la graduatoria dei comuni con i costi più contenuti. La spesa media mensile di una famiglia italiana di tre persone per i servizi idrici - racconta il Blue Book, presentato oggi a Bari nell'ambito della 16/ma Conferenza europea 'H2Obiettivo2000', i cui dati sono stati elaborati da Utilitatis, l'Istituto di ricerca sui servizi pubblici locali - si è attestata nel 2008 a 19,7 euro. Cifra ben al di sotto, viene sottolineato, dei costi sostenuti dalle famiglie per affrontare spese per bollette telefoniche e gas, servizi postali, riscaldamento autonomo e anche giornali, riviste, cd e libri non scolastici. A livello territoriale, informa il Rapporto, nel 2008 il record per il costo più alto per i servizi idrici se l'é aggiudicata Agrigento (con una spesa annua di 440 euro), seguita da Arezzo (410) e Pesaro e Urbino (409); diversamente i costi più contenuti sono stati quelli sopportati da Milano (103 euro), Treviso e Isernia (108 e 109 euro). Altro capitolo dolente analizzato dal Blue Book è quello, purtroppo annoso, degli impianti di fognatura e di depurazione, di cui sarebbe privo rispettivamente il 15 e il 30% del Paese. A fronte infatti di una rete totale di 337.452 chilometri di acquedotti, il servizio di fognature, con una rete complessiva di poco meno di 165 mila chilometri, coprirebbe soltanto l'84,7% dei cittadini, quota che scende al 70% per quanto riguarda i sistemi di depurazione. A livello regionale, quest'ultimo capitolo vede la Sicilia maglia nera per gli impianti di depurazione, con una copertura del 53,9%, seguita da Toscana (62,7%), Campania (67%) e Sardegna (68%). Quanto alla rete fognaria, le situazioni più critiche riguardano Sardegna e Liguria (entrambe 75%), Umbria (77,1%) e Veneto (78,1%)
|
Home | . | Cronaca | . | Università | . | Sport | . | Politica | . | Link | . | Cultura | . | Spettacoli | . | Calcio | . | Forum | . | Meteo | . |
Copyright
© dal 2004 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713
del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul
copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore
Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti