Anziano sgozzato nel catanzarese

Chiede soldi ad anziano e poi lo sgozza è successo nel catanzarese

27 mag 09 Un anziano, Carmine Ursetta, di 70 anni, è stato ucciso durante la notte da Francesco Fratto, 34 anni, disoccupato, che è stato arrestato dai carabinieri. L'autore del delitto si è recato nell'abitazione di Ursetta e gli ha chiesto ripetutamente del denaro, probabilmente l'ennesimo prestito non restituito. L'anziano si è rifiutato di assecondarlo e l'uomo gli si è avventato contro e lo ha ucciso colpendolo più volte alla gola con un coltello. Alcune persone, dopo aver sentito trambusto nell'abitazione di Ursetta, hanno chiesto subito l'intervento dei carabinieri i quali al loro arrivo hanno trovato il cadaveredi Ursetta in una pozza di sangue ed hanno arrestato Fratto trovato nella casa dell'anziano nascosto nella cantina e macchiato di sangue. Lo stesso in caserma ha poi confessato l'omicidio indicando il posto, tra la cenere del camino, in cui aveva sotterrato il coltello usato per l'omicidio.

Movente un prestito di denaro. C'é un prestito di 3.500 euro all'origine dell'omicidio di Carmine Ursetta, di 77 anni, ucciso a Sorbo San Basile nel corso di un litigio con Francesco Fratto, di 34 anni, arrestato dai carabinieri. Nei mesi scorsi Ursetta ha prestato il denaro a Fratto e, nelle ultime settimane, chiedeva insistentemente che gli venisse restituito il prestito. Nei giorni scorsi Ursetta ha contatto anche il padre di Fratto al quale aveva chiesto di convincere il figlio a restituirgli il denaro in breve tempo. Fratto si è recato ieri sera a casa dell'anziano e, nel corso di un violento litigio, lo ha colpito alla gola con un coltello da cucina. I rumori e le urla dei due hanno attirato l'attenzione dei vicini di casa di Ursetta che hanno chiesto l'intervento dei carabinieri. Il giovane si è poi nascosto nel camino dell'abitazione dove é stato trovato dai carabinieri ed arrestato. Fratto è stato trovato con i vestiti sporchi di sangue ed a poca distanza dal coltello da cucina utilizzato per l'omicidio

Fratto giocava spesso ai videopoker . Il denaro speso per i videopoker potrebbe essere, secondo gli investigatori, uno dei motivi per il quale Fratto, nei mesi scorsi, si è fatto prestare la somma di 3.500 euro dalla vittima. Fratto, che è disoccupato, viene descritto come un giovane tranquillo. Negli anni scorsi aveva trascorso un breve periodo all'estero per cercare lavoro ma poi era rientrato in Calabria. Durante le indagini i carabinieri hanno sentito numerose persone alcune delle quali hanno raccontato che il giovane era spesso intento a giocare ai videopoker. Gli investigatori ritengono che Fratto non avrebbe speso ingenti somme per il gioco e che la somma ottenuta da Ursetta era l'unico prestito che aveva chiesto. I 3.500 euro, secondo i carabinieri, sarebbe servito per giocare ma anche per affrontare altre spese. Le indagini dei carabinieri sono coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro, Simona Rossi .

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