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La Regione vara piattaforma anticrisi
La Regione vara la piattaforma anticrisi. Contenitore da 50 misure per più di 745 mln di euro 13 mag 09 Cinquanta misure anticrisi inserite in un contenitore di spesa anticongiunturale che vale più di 745 milioni di euro. E' questa la piattaforma programmatica di spesa pubblica messa in campo dalla Regione Calabria per fronteggiare la crisi economico-finanziaria. La bozza del piano anticrisi che la Regione si appresta a varare ha visto l'impegno diretto del presidente Agazio Loiero "ed è il frutto - ha tenuto a precisare il presidente - della collaborazione tra la vicepresidenza e gli altri assessorati". "Il piano - ha spiegato Loiero - comprende azioni di sostegno ai lavoratori di aziende in crisi, ammortizzatori sociali volti a preservare gli occupati nelle strutture produttive, forme di sostegno alle famiglie, ai monoreddito ed alle imprese, facilitando le politiche di investimento. Il pacchetto anticrisi prevede anche un piano straordinario di opere pubbliche, all'interno del quale ricade quello di manutenzione ordinaria degli edifici scolastici, ed azioni di sostegno per l'accesso al credito come il fondo di garanzia istituito presso la Banca Carime per un ammontare di 10 milioni di euro". Il piano è stato illustrato stamani dal vicepresidente Domenico Cersosimo ai rappresentanti del partenariato socio-economico nel corso di un incontro che si è svolto a Catanzaro nella sede del dipartimento Programmazione nazionale e comunitaria. "La crisi non è finita - ha affermato Cersosimo nel corso dell'incontro - ed è presumibilmente destinata a durare ancora. Mediamente le ultime tre crisi in Calabria hanno avuto una durata di 18 mesi. Non sapremo come sarà la Calabria al termine di questa crisi ma per fronteggiarla abbiamo bisogno di lenti bifocali, cioé di avere una buona vista e guardare bene ciò che è prossimo a noi e anche ciò che da noi è più lontano. Ciò è particolarmente vero per una regione come la nostra dove il rischio maggiore è che alla fine della crisi si possa riprodurre semplicemente lo status quo ante. Durante le crisi tende a crescere inevitabilmente la propensione al risparmio da parte dei consumatori ed è pertanto necessario puntare a sostenere la domanda aggregata. Non soltanto sui consumi, ma anche sugli investimenti". Il vicepresidente Cersosimo ha poi analizzato le misure previste dal pacchetto anticrisi che riguardano gli ammortizzatori sociali che, come è noto, tendono a coprire soprattutto i lavoratori inseriti nei processi produttivi, mentre non possono sostenere l'ampia quota di lavoratori potenziali fuori dai circuiti economici. Per il vicepresidente "é già un buon risultato preservare comunque gli occupati nelle strutture produttive e non rompere il legame tra lavoratori ed impresa". Per quanto riguarda il piano straordinario di opere pubbliche, Cersosimo ha messo in evidenza la necessità di abbassare la soglia del costo delle opere per consentire una boccata d'ossigeno soprattutto alle piccole imprese. "L'osservazione empirica - ha sottolineato - mostra che i tempi di realizzazione delle opere, man mano che i volumi di investimento crescono, tendono a dilatarsi fino a diventare biblici. Tra gli obiettivi del piano anticrisi c'é anche quello di incidere sulla qualità della vita. Ne sono prova le misure previste per la conciliazione tra lavoro e famiglia". La bozza del piano anticrisi, frutto della concertazione con le forze sociali, è stata discussa alla presenza degli assessori Mario Maiolo (Programmazione nazionale e comunitaria) e Luigi Incarnato (Lavori pubblici). Presenti anche i dirigenti generali del dipartimento Cultura, Istruzione e Ricerca Scientifica, Laura Mancuso, Formazione e Lavoro, Marinella Marino, Attività produttive, Antonio Martini. Maiolo ha sottolineato l'importanza della logica interassessorile che ha animato l'elaborazione della bozza del Piano Anticrisi, ma anche il ruolo dei rappresentanti del partenariato socio-economico che potranno apportare un rilevante contributo ai fini della sua integrazione. Maiolo ha anche annunciato che sono allo studio nuove forme di gestione degli ammortizzatori sociali. Per le parti sociali hanno preso parte all'incontro i segretari regionali Luigi Sbarra (Cisl), Sergio Genco (Cgil), i rappresentanti di Confai Domenico Mazza, Confindustria Luigi Leone, Confartigianato Walter Fonte, Lega delle Cooperative Giorgio Gemelli, CNA Nicola Chiappetta, Confesercenti Antonio Marcianò, Confcommercio Napoleone Guido, Copagri Carmelo Vazzana, C.I.A. Giuseppe Mangone e Confagricoltura Nicola Cilento. Al termine dell'incontro il vicepresidente Cersosimo ha consegnato alle parti sociali il cronoprogramma con l'indicazione del calendario dei bandi, alcuni dei quali sono già attivi, mentre gli altri partiranno tra maggio e giugno.
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