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Notizie di Cronaca

 

S’intrattenevano con prostitute a Corigliano, sanzionati in nove

01 lug 09 Nove persone sono state sanzionate dai carabinieri a Corigliano Calabro perché sorpresi ad intrattenersi con altrettante prostitute straniere, multate per attività di libertinaggio. Le sanzioni sono state eseguite nel corso di un controllo del territorio e in applicazione del decreto del Commissario prefettizio di Corigliano, Paola Galeone. Nella stessa occasione sono state sequestrate quattro automobili.

La Sorical diminuisce la fornitura d’acqua ai comuni morosi

01 lug 09 La Sorical comunica in una nota che, "dopo avere inviato le lettere di diffida ai Comuni maggiormente inadempienti lo scorso mese di maggio, dovrà iniziare nell'ultima decade di luglio le procedure per una prima riduzione della fornitura idrica alle amministrazioni interessate". "La società mista - aggiunge - vanta un credito complessivo di circa 120 milioni di euro nei confronti di diversi Comuni calabresi, alcuni dei quali non hanno mai provveduto a saldare nemmeno una singola fattura nel corso di oltre quattro anni. La società ha scelto, ancora una volta e di concerto con l'istituzione regionale, di procedere unicamente con azioni interlocutorie finalizzate ad un estremo tentativo di ricomposizione". "Le esigenze di bilancio - prosegue il comunicato di Sorical - e di buongoverno e gli obblighi di legge che incombono sulle società miste a prevalenza pubblica non consentono ulteriori dilazioni che non sarebbero, in alcun modo, giustificabili. La Società invita, un'ultima volta, le amministrazioni interessate a presentare tempestivamente un piano di rientro dal debito che preveda tempi e soluzioni certe al fine di interrompere le dolorose ma necessarie iniziative di riduzione delle forniture, altrimenti operative sin dalle prossime settimane"

Adiconsum “Troppi disastri inquinanti in Calabria”

01 lug 09 "In Calabria stiamo subendo disastri inquinanti di proporzioni tipiche a zone ad alta concentrazione industriale, senza avere industrie". Lo afferma, in una nota, il segretario generale dell'Adiconsum Calabria, Romolo Piscioneri . "Le inchieste aperte - aggiunge - non escludono comportamenti illeciti di gente che è caduta al richiamo delle sirene sull'opportunità di guadagnare ingenti somme a seguito dell'occultamento di tonnellate di veleni. Si stanno scoprendo siti dove c'é certezza che qualcuno, in silenzio e senza essere disturbato, ha per anni potuto seminare materiale altamente inquinante in luoghi vicini alla gente, con danni per la salute pubblica". "Non basta fermarsi solo - prosegue Piscioneri - ad alcune aree occorre monitorare e censire l'intera Calabria dal mare alla montagna, investigando con competenza sulle piraterie e barbarie usate in spregio alle bellezze e alla salubrità di questa regione. Manca, e questo crea enormi problemi, un servizio pubblico efficiente verso l'ambiente e il territorio, con azioni specifiche per ridurre gli effetti dell'inquinamento". "E' tempo - conclude - che le istituzioni pensino ad una funzione essenziale dell'ambiente con un valore che si deve misurare in termini di ricadute sul benessere di tutti oltre che di reale sviluppo del settore turistico"

Rapina ad ufficio postale di Cerchiara, bottino 500 euro

01 lug 09 Una rapina é stata compiuta stamani da tre uomini col volto travisato nell'ufficio postale di Piana, frazione di Cerchiara di Calabria. Un uomo è entrato nell'ufficio mentre un altro è rimasto fuori a fare da palo ed il terzo ha atteso i complici a bordo di una Fiat Uno. Il bandito, armato di taglierino, ha minacciato la direttrice facendosi consegnare il denaro della cassa, pari a circa 500 euro. Quindi è fuggito insieme ai complici. Solo pochi minuti dopo la rapina all'ufficio postale è arrivato il furgone blindato con i soldi per le pensioni. La Fiat Uno è ritrovata bruciata a qualche chilometro dal luogo della rapina. Le indagini sono condotte dai carabinieri di Cerchiara coadiuvati dai colleghi della compagnia di Castrovillari

Omicidio Torchia, pene confermate a Lamezia

01 lug 09 Conferma della condanna a trent'anni di reclusione: è questa la sentenza della Corte d'assise d'appello di Catanzaro nei confronti di quattro persone accusate dell'omicidio di Domenico Torchia, ucciso il 28 luglio 2006 a Lamezia Terme. Le persone condannate sono Antonio Gualtieri, di 30 anni, Massimo Crapella (36), Luciano Cimino (22), e Roberto Calidonna (34). I quattro erano stati condannati in primo grado nel giugno del 2008 al termine di un procedimento con rito abbreviato celebrato davanti al gup. Torchia, che aveva 22 anni, fu prelevato dalla sua abitazione la sera del 28 luglio, portato in una zona isolata e picchiato con pugni e calci. Gli assassini portarono poi il giovane sul greto di un torrente e ne bruciarono il corpo. L' autopsia stabilì successivamente che Torchia era ancora vivo quando fu dato alle fiamme. Cimino, Crapella e Calidonna, sono accusati di essere gli esecutori materiali del delitto, e Gualtieri di essere il mandante.

Gen. Ganzer “Togliere il potere economico ai boss”

01 lug 09 Proseguire lungo la strada del sequestro dei beni per depotenziare la 'ndrangheta e togliere potere economico ai boss. E' la linea indicata dal comandante dei carabinieri del Ros, gen. Giampaolo Ganzer, in un'intervista al TG3 della Calabria, nella lotta alla 'ndrangheta. ''Abbiamo già proceduto - ha detto Ganzer - al sequestro di centinaia di milioni di euro di beni a decine di appartenenti a gruppi contrapposti, come nella faida di San Luca. Questo impegno prosegue proprio perché si tratta di un fattore fondamentale di ripresa da parte delle istituzioni e della società per il controllo dell'economia legale. Tutta l'Arma è impegnata da lunga data in questo scontro contro la criminalità mafiosa maggiormente aggressiva e diffusa, non solo in Calabria, ma su tutto il territorio nazionale". "E' uno scontro - ha proseguito Ganzer - che va sviluppato su più piani. Uno di questi è la ricerca dei grandi latitanti, che non sono solo nomi di spicco, di prestigio, nel panorama mafioso, ma sono dei capi effettivi che continuano a esercitare un potere assoluto. Bisogna poi proseguire con la sottrazione dei beni illeciti accumulati dalle famiglie mafiose giungendo, così, a un depotenziamento della loro capacità economica"

Iorno (CGIL) “Ancora nodi irrisolti all’Arssa”

01 lug 09 "Le questioni che riguardano l'Arssa, determinate dall'approvazione della Legge 8/07 e dalle indeterminatezze della politica regionale nonché da gestioni liquidatorie discutibili, meritano, a due anni di distanza, di affrontare sul piano del confronto nodi che, se irrisolti, rischierebbero di avere serie ricadute organizzative e contrattuali sui lavoratori e sulle competenze cui la stessa Agenzia è istituzionalmente preposta". Lo sostiene, in una nota, il segretario generale della Funzione pubblica della Cgil della Calabria, Alfredo Iorno. "Tutto questo - aggiunge - è dettato anche dal coinvolgimento degli enti e delle strutture interessate in questo processo, a partire dalla Regione Calabria, che dovrebbe affrontare con appropriatezza giuridica ed amministrativa le ricadute che i preconizzati passaggi di personale comporterebbero. Lo stesso passaggio alle Province implicherebbe problemi della stessa natura e che chiamerebbero anche sul piano delle risorse una definizione compiuta della stessa Legge 34/2002". "Problemi - prosegue - che sarebbero stati maggiormente acuiti dal paventato passaggio anche dei lavoratori appartenenti al comparto pubblico dell'Arssa, che rischierebbero il declassamento contrattuale se passassero ad un soggetto, quale la Fondazione Terina, configurabile come Ente giuridico di diritto privato. A proposito di quest'ultima ci sembra strano che ci sia in procinto l'approvazione di una deliberazione relativa ad una convenzione quadro con detta Fondazione prefigurando l'ennesimo tentativo di privatizzare i servizi di sviluppo agricolo". "E per tornare all'Arssa - aggiunge Iorno - ad oggi non risultano effettuati adempimenti relativi a diritti già acquisiti dei lavoratori quale il trattamento di fine servizio, a quando una soluzione su questo fronte? Per non parlare dei ricorrenti ritardi nella corresponsione delle spettanze e dell'esigibilità della contrattazione decentrata relativa al passato anno 2008. Allo stato si registra un congelamento delle relazioni sindacali a causa di un ricorso presentato dalla scrivente per comportamento anti-sindacale, cui la Fp-Cgil approda su mandato assembleare, e concernente il maldestro provvedimento di trasferimento di quota parte del personale alla Regione, lasciando tutti gli altri nell'indeterminatezza". "Un passo indietro - conclude Iorno - aprirebbe una necessaria fase di vero confronto concertativo con la Giunta regionale, utile a superare la conflittualità generata recentemente e mirata alla soluzione dei problemi prima che gli stessi rischino di assumere carattere definitivo sulla base dell'incertezza e della temporaneità degli atti vigenti"

La carta d’identità vale 10 anni

01 lug 09 La carta di identità ha la durata di 10 anni. Lo ricorda il Viminale in un comunicato. "Tutti i possessori del documento la cui scadenza di 5 anni é prossima -si precisa- debbono recarsi al comune di residenza o dimora, dove per il formato cartaceo sarà apposto un timbro, mentre per il documento elettronico sarà consegnato un certificato, valido a tutti gli effetti di legge, che ne attesta la proroga e che dovrà essere conservato ed esibito contestualmente". In caso all'estero non fosse riconosciuta la validità di tale certificazione -conclude la nota del ministero- "é necessario contattare gli Uffici diplomatici italiani del luogo"

Riaperto il SIT di Vibo

01 lug 09 Stamani è stato riaperto il servizio ristrutturato di immunoematologia trasfusionale (Sit) sequestrato nel settembre scorso dalla magistratura a Vibo Valentia. "Il Sit - è detto in una nota dell'Azienda sanitaria provinciale - nel settembre dello scorso anno, era stato sequestrato dalla magistratura, in quanto l'impianto elettrico si presentava obsoleto ed erano state riscontrate inadempienze ai disposti normativi vigenti e conseguentemente in grado di pregiudicare la normale attività sanitaria e la sicurezza del personale e degli utenti, è stato restituito al servizio pubblico". "La cerimonia di 'riconsegna' del servizio - prosegue il comunicato - si è svolta nella già esistente struttura esterna al presidio ospedaliero, rimessa completamente a nuovo e dotata di avanzati servizi, alla presenza, tra gli altri del direttore generale Rubens Curia, dei direttori del distretto e del dipartimento dei servizi, Michelangelo Miceli e Ignazio Vasapollo". "Restituiamo al servizio - ha detto Curia - una struttura in grado di poter assolvere a tutte le necessità emergenti dei pazienti interessati continuando quell'opera che ci permette di essere parte molto attiva in Calabria. La nostra disponibilità e l'efficienza dei nostri operatori ci ha, infatti, additati a Centro eccellente per la regione". "Il Sit di Vibo Valentia - ha concluso - è in rete con le altre sedi regionali e questo consente una collaborazione, via on line, tempestiva e concreta"

Pensionato di Nardodipace denunciato per una costruzione abusiva

01 lug 09 Un pensionato di Nardodipace, C.C.C., di 59 anni, è stato denunciato dal corpo forestale dello Stato per violazione alla normativa urbanistico-edilizia ed al vincolo idrogeologico e per occupazione abusiva di suolo demaniale. L'uomo, nelle vicinanze di un vigneto, su un'area demaniale sottoposta a vincolo idrogeologico e di proprietà dell'Amministrazione comuale, aveva realizzato un manufatto in blocchi di cemento, con il tetto in pannelli coibentati, delle dimensioni di circa 20 mq. Il manufatto, dotato di una porta d'ingresso e di una finestra, era stato costruito abusivamente ed in assenza delle autorizzazioni per ciò che concerne il settore urbanistico-edilizio, come pure in assenza di parere idrogeologico.

 

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