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Inchiesta Toghe Lucane
Toghe Lucane: chiesto proscioglimento per ex pm Genovese e dell'ex dg dell'ospedale di Potenza 30 giu 09 La Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto il proscioglimento dell'ex pm antimafia di Potenza Licia Genovese e del marito Michele Cannizzaro, ex direttore generale dell'ospedale di Potenza, nell'ambito dell'inchiesta Toghe lucane. La richiesta sarebbe uno stralcio dell'inchiesta nella quale sono indagate 33 persone per le quali l'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris, nell'estate scorsa, aveva depositato l'avviso di conclusione indagini. L'inchiesta riguardava un presunto comitato d'affari che avrebbe operato in Basilicata con la complicità di uomini politici, magistrati, professionisti, imprenditori e rappresentanti delle forze dell'ordine. Per gli indagati, nell'avviso erano ipotizzati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere, abuso d'ufficio, truffa aggravata ai danni dello Stato, corruzione, corruzione in atti giudiziari, rivelazione di segreto d'ufficio e minacce a pubblico ufficiale. L'inchiesta è poi passata al pm Vincenzo Capomolla. Al momento non è stato possibile sapere se il magistrato abbia chiuso l'inchiesta formulando una richiesta al gip anche per gli altri indagati. Confermato il sequestro del “Marinagri”. Il Tribunale di Catanzano ha respinto l'appello presentato dai legali della società Marinagri spa di di Policoro (Matera), contro l'ordinanza del gip del 20 febbraio scorso, di rigetto dell'istanza di revoca di sequestro preventivo del villaggio turistico. Lo ha reso noto il presidente di Marinagri, Vincenzo Vitale: "Secondo il Tribunale - ha scritto Vitale in una nota - la restituzione dei beni sequestrati è condizionata alla presentazione di un'istanza finalizzata alla sanatoria delle opere edilizie. Marinagri, nel ritenere ingiusto il provvedimento, richiederà immediatamente la sanatoria delle opere per riottenere quanto sequestrato, nell'interesse degli acquirenti, delle imprese e dei lavoratori". Vitale ha precisato che "il provvedimento ha escluso la configurabilità di ulteriori reati urbanistici ed edilizi, contrasti tra piani paesistici e particolareggiato del fiume Agri e l'esistenza di rischio geologico e di pericolo del fiume Agri, ritenendo l'area idonea ai fini residenziali" Nei prossimi giorni le richieste per i rinvii a giudizio. La Procura della Repubblica di Catanzaro invierà nei prossimi giorni all'ufficio del giudice per le indagini preliminari le richieste di rinvio a giudizio e di archiviazione per gli indagati nell'inchiesta Toghe Lucane. La Procura ha terminato il suo lavoro definendo la posizione di tutti gli indagati. Nonostante il massimo riserbo degli inquirenti, dovuto anche all'odierna assenza del procuratore Vincenzo Antonio Lombardo, negli ambienti giudiziari si è appreso che il lavoro dei magistrati si è concluso e che la Procura ha formulato la richiesta di archiviazione per numerosi indagati e quella di rinvio a giudizio per gli altri. L'inchiesta è formata da tre tronconi nei quali si ipotizza l'esistenza di un comitato d'affari che avrebbe influenzato il lavoro di alcuni magistrati, appalti nella sanità e la costruzione di un centro turistico chiamato Marinagri.
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