Disequestrato l'archivio Genchi

La Cassazione conferma il dissequestro dell’archivio Genchi “Ora trovate i pupari”

25 giu 09 La difesa di Gioacchino Genchi - l'ex consulente dell'ex Pm Luigi De Magistris - ha segnato oggi un punto a suo favore, in Cassazione: la Suprema corte ha dichiarato "inammissibile" il ricorso presentato dalla Procura di Roma contro l'ordinanza del Tribunale del Riesame che, lo scorso 8 aprile, aveva dissequestrato la copia dell'archivio informatico di Genchi. Il ricorso contro il dissequestro si riferiva all'accusa di accesso abusivo nel database anagrafico dell'Agenzia delle Entrate, ed era stato firmato dai sostituti Nello Rossi e Achille Toro, che conducono l'indagine, nella quale Genchi è indagato anche per abuso d'ufficio in relazione alla raccolta di tabulati di parlamentari (tra i quali Romano Prodi, Clemente Mastella e Giancarlo Pittelli) senza la previa autorizzazione della Camera, in violazione della legge Boato. "Ho sempre avuto fiducia nella giustizia - ha commentato Genchi - e sono certo che questa vicenda sarà chiarita con l'accertamento delle vere responsabilità dei 'pupari' che l'hanno determinata". Nella sua requisitoria, svoltasi in camera di consiglio, era stato il sostituto procuratore generale Francesco Salzano a chiedere ai Supremi giudici della Quinta sezione penale di dichiarare inammissibile il reclamo di Piazzale Clodio. E il suo parere è stato condiviso dai giudici di legittimità. Fonti della Procura di Roma, tuttavia, fanno sapere che gli accertamenti sul materiale inizialmente sequestrato a Genchi, andranno avanti, in quanto ne è stata estratta copia. Ad avviso del Tribunale del Riesame (presieduto da Francesco Taurisano), Genchi si era comportato correttamente sia per quanto riguarda le guarentigie dei parlamentari, interessati dall'acquisizione dei tabulati del traffico telefonico, sia per quanto concerne l'accesso all'anagrafe dell'Agenzia delle Entrate. In sostanza, il consulente di De Magistris avrebbe sempre agito su input dell'ex Pm di Catanzaro, comunicandogli ogni atto. Domani, nuovamente, la Cassazione si occuperà dell'archivio di Genchi. Infatti, i magistrati di legittimità esamineranno un altro ricorso della Procura di Roma, contro il dissequestro della copia dello stesso archivio dell'ex consulente, in relazione al filone d'inchiesta relativo all'abuso d'ufficio.

Genchi “Ora trovate i pupari”. "Ho sempre avuto fiducia nella giustizia e sono certo che questa vicenda sarà chiarita, con l'accertamento delle vere responsabilità dei 'pupari' che l'hanno determinata". Così Gioacchino Genchi, l'ex consulente dell'ex Pm Luigi De Magistris, commenta la decisione della Cassazione, che ha appena dichiarato "inammissibile" il ricorso presentato dalla Procura di Roma contro il dissequestro di copia del suo archivio informatico. Il sequestro era stato chiesto dalla Procura di Roma, in relazione all'accusa, rivolta a Genchi, di accesso abusivo al sistema informatico dell'Agenzia delle Entrate, nell'ambito delle inchieste 'Poseidone' e 'Why not'.

Di Pietro “Giustizia è fatta”. "Giustizia è fatta. Finalmente è stata smantellata la tesi dell'uso indebito da parte di Gioacchino Genchi per ciò che riguarda il suo archivio informatico. Non c'é stato alcun abuso", dice Antonio Di Pietro, a proposito della decisione della Cassazione. "A questo punto - aggiunge il leader dell'Italia dei Valori - ci chiediamo cosa farà il Csm nei confronti di quei magistrati che hanno bloccato il lavoro di Luigi de Magistris che aveva scoperchiato la pentola del malaffare di molti potenti. Esprimiamo solidarietà a Genchi"

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