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Notizie di Cronaca

 

Sedi disagiate, coperti solo metà posti. Nessun magistrato ha scelto Crotone

03 giu 09 Sarebbero poco più della metà i posti che si riuscirà a coprire nelle sedi disagiate, con la politica degli incentivi economici voluta dal governo; e se è già certo che nessun magistrato ha chiesto di andare nelle procure di Nicosia, Crotone e Barcellona Pozzo di Gotto, altri uffici requirenti potrebbero ritrovarsi totalmente sguarniti di nuovi sostituti: quelli che hanno ricevuto una sola candidatura, magari da parte di magistrati che hanno indicato anche altre opzioni (se ne potevano fornire sino a cinque) e di cui ora bisognerà comunque verificare il possesso dei titoli richiesti. Un rischio che per esempio, al momento, potrebbe esserci per la procura di Ragusa, ma anche per un'altra quindicina di uffici requirenti. Scaduto il 29 maggio scorso anche l'ultimo termine per la presentazione delle domande, al Csm si fanno i conti. E si correggono le cifre al ribasso: sono 73 (meno dei 75 posti disponibili) i magistrati che hanno chiesto di andare in 38 delle 41 procure dichiarate disagiate; e in tutto hanno presentato 135 domande, visto che ognuno poteva indicare sino a cinque preferenze. Su questi numeri qualche giorno fa il consigliere del Csm Dino Petralia ha fatto una stima empirica approssimata per difetto: i posti attendibilmente coperti, ha scritto sulla mailing list della sua corrente, il Movimento per la Giustizia, sarebbero 48 distribuiti in 24 sedi. Una cifra che alla fine potrebbe salire di poco, con una variazione che muterebbe appena lo scenario che si prospetta e che è decisamente diverso da quello ipotizzato la scorsa settimana dal ministro della Giustizia Angelino Alfano, che aveva parlato della copertura di quasi tutti i posti. Intanto è già segnato il destino della procura di Nicosia, dove per assenza di domande resteranno scoperti 2 posti sui 3 previsti in organico; stesso discorso per l'ufficio requirente di Crotone (4 poltrone da pm su 6 senza titolare) e di Barcellona Pozzo di Gotto (2 su 5).

Negano la vessazione, quattro persone offese in processo contro cosche di Crotone

03 giu 09 Quattro persone, ritenute parti offese nel processo con rito abbreviato a 93 imputati, hanno negato di aver subito vessazioni dalle cosche della 'ndrangheta crotonese. Il processo con rito abbreviato è in corso a Catanzaro, dinanzi al giudice per le udienze preliminari distrettuali del capoluogo calabrese. L'accusa è rappresentata dai sostituti procuratori della Dda Pierpaolo Bruni e Sandro Dolce. Nel corso dell'udienza è stata ammessa la costituzione di parte civile dell'ex parlamentare del Pd e attualmente presidente dell'Udeur, Marilina Intrieri, che denunciò di aver subito minacce dalle cosche crotonesi. Nel processo si erano già costituiti parte civile la Regione Calabria e altri enti locali. I 93 imputati sono presunti affiliati alle cosche Vrenna-Corigliano-Bonaventura e Macrì, che devono rispondere a vario titolo di associazione mafiosa, traffico di droga e armi e omicidio, e presunti affiliati ai clan Megna e Russelli di Papanice, frazione di Crotone, accusati di associazione mafiosa, traffico di droga e armi ed estorsioni. Una parte del processo é dedicata anche alle presunte infiltrazioni delle cosche nel mondo della politica e l'interesse della criminalità organizzata nella costruzione del mega centro turistico 'Europaradiso'. Il processo proseguirà il 12 giugno.

La Cordopatri denuncia “Chi mi aiuta è intimidito”

03 mag 09 "Non meglio identificati esponenti del Ministero degli Interni cercano da alcuni giorni di intimidire, con pretestuose operazioni di identificazione delegate per giunta a portinai, quanti si stanno prestando a rifornirmi di cibo e medicine nell'alloggio in cui da oltre un mese vivo in anomalo isolamento". E' quanto afferma, in una dichiarazione, la testimone di giustizia Maria Giuseppina Cordopatri. "Gli stessi metodi - aggiunge - vengono usati per rendere ancora più problematici i contatti con gli avvocati che seguono la mia vicenda giudiziaria. Vorrei capire quale sia la centrale che ispira questi comportamenti che violano la Costituzione italiana, i miei diritti e persino il buon senso"

Società bolognese gestirà raccolta rifiuti in provincia di Vibo

03 giu 09 La raccolta differenziata nei trentadue comuni della provincia di Vibo Valentia sarà affidata a una società cooperativa bolognese che assorbirà anche diciotto lavoratori della Proserpina, la società in liquidazione che gestiva precedentemente il servizio. Lo ha annunciato il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Francesco De Nisi, nel corso di una conferenza stampa a cui ha partecipato anche l'assessore regionale all'Ambiente, Silvio Greco. "I lavoratori in esubero dalla Proserpina - ha spiegato De Nisi - saranno riassorbiti dal Consorzio nazionale servizi, una cooperativa bolognese a cui è stata affidata la raccolta differenziata nei comuni della provincia". Nel corso del suo intervento, Greco, secondo quanto si legge in una nota, ha stigmatizzato l'ostruzionismo riscontrato intorno alle politiche di gestione dei rifiuti promosse dalla Regione Calabria. "Ogni provincia calabrese - ha detto l'assessore regionale - deve gestire autonomamente il ciclo dei rifiuti, a cominciare dalla raccolta differenziata. Tutti coloro che hanno cercato di far fallire questo obiettivo, che consideriamo prioritario, resteranno molto delusi". In questo senso, Greco ha ribadito la necessità di responsabilizzare gli enti locali su una materia che non ammette più ritardi e approcci confusi. "Da quando mi occupo di questa problematica - ha aggiunto - mi sono reso conto che molti amministratori se ne infischiano del bene comune e remano contro per interessi politici di parte che mirano a far fallire l'azione della Regione. Ebbene, resteranno molto delusi. Lunedì prossimo sarà già pronto il nuovo bando regionale per la raccolta differenziata, con la creazione di 60 isole ecologiche, per un finanziamento complessivo di 24 milioni di euro". Greco, inoltre, ha spiegato che il nuovo bando regionale avrà come architrave il ruolo delle associazioni di Comuni e delle Amministrazioni provinciali. "Il bando precedente - ha aggiunto - ha prodotto scarsissimi risultati. Basti pensare che la raccolta differenziata in Calabria è ferma al 5 per cento, sebbene in giro ci siano stime più ottimistiche ma, a mio parere, inattendibili. Molti Comuni non hanno speso i fondi a disposizione e quando è avvenuto hanno poi presentato come pezze d'appoggio fatture relative a servizi che niente hanno a che fare con la raccolta differenziata". "Questo non è più ammissibile", ha concluso Greco, che si é detto "pronto a denunciare alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica le amministrazioni locali che destinano ad altro le risorse riservate a questo servizio"

Dalla Provincia di Cosenza un premio per l’innovazione

03 giu 09 La Provincia di Cosenza, in partenariato con l'Università della Calabria, promuove il Premio per l'innovazione start cup Calabria 2009. L'annuncio, secondo quanto riferisce una nota, è stato dato stamani nel corso di una conferenza stampa, convocata dal presidente della Provincia Mario Oliverio ed alla quale, tra gli altri, ha partecipato il Rettore dell'Unical, Giovanni Latorre. "Lo sviluppo dell'economia della conoscenza - prosegue il comunicato - è uno dei capisaldi delle politiche dell'agenda di Lisbona dell'Unione Europea. L'obiettivo è trasformare l'economia del vecchio continente in quella a più alto contenuto di innovazione, conoscenza e tecnologia a livello planetario. Per questa ragione, il 2009 è stato dichiarato dall'Unione 'Anno Europeo dell'innovazione e della creativita", con l'obiettivo di promuovere iniziative ed eventi di grande impatto sulle linee d'azione stabilite Lisbona". "E' in questo quadro - aggiunge la nota - che la Provincia di Cosenza promuove il premio. Il progetto è finalizzato a valorizzare le idee che, nate in ambiente di ricerca, tra gli studenti, i docenti e il personale dell'Università o dei centri di innovazione, possono essere concretizzare in progetti per la creazione di nuove imprese nei settori più innovativi e ad alto valore aggiunto tecnologico (ingegneria dei materiali, nanotecnologia, design, chimica, ecc.)". "Grazie all'impegno finanziario della Provincia di Cosenza, - è detto nel comunicato - che ha stanziato centomila euro dal proprio bilancio, alle idee più innovative viene assegnato un premio in denaro, allo scopo di sostenere la creazione d'impresa partendo dai risultati della ricerca universitaria. I vincitori della Start cup 2009 accederanno, quindi, al Premio nazionale per l'innovazione, che riunisce tutti i vincitori delle Business Plan Competition organizzate localmente dalle Università italiane che aderiscono all'iniziativa, tra le quali i Politecnici di Milano e Torino, le Università di Modena, Reggio Emilia, Napoli, Palermo, Trieste, Catania, Perugia". "Si tratta di un'iniziativa importante - ha sottolineato il Rettore Latorre - che s'inquadra nelle azioni di promozione dell'innovazione avviate già da qualche anno dall'Università e contribuisce al raggiungimento di nuovi obiettivi di valorizzazione delle competenze dei nostri laureati". "La Provincia di Cosenza - ha affermato Oliverio - da anni é impegnata sul fronte del sostegno all'innovazione e della valorizzazione della creatività dei giovani del territorio attraverso iniziative concrete, finalizzate a mettere in campo opportunità e strumenti perché i giovani stessi possano creare nuove imprese partendo dalle idee innovative che nascono dalla ricerca universitaria". "Si tratta - ha aggiunto - di un partita decisiva per il nostro futuro, in grado di mettere a valore lo straordinario patrimonio di conoscenze e competenze di cui i nostri giovani talenti sono portatori. La Provincia di Cosenza, finanziando il Premio per l'Innovazione, intende sostenere, insieme all'Università, un processo di sviluppo basato sull'innovazione e sulla valorizzazione dei risultati della ricerca, al fine di traguardare importanti obiettivi di crescita e di competitività della nostra economia"

3600 paia di scarpe taroccate sequestrate alla dogana di Gioia Tauro

03 giu 09 I funzionari della dogana di Gioia Tauro hanno sequestrato 3600 paia di zoccoli con marchio contraffatto. Le calzature erano in un container e facevano parte di un carico proveniente dalla Cina. Dalle verifiche tecniche è emerso che le scarpe erano importate in violazione dei diritti di proprietà intellettuale e di brevetto

Completati i lavori della Vasca sul Simeri

03 giu 09 Completati i lavori della Vasca sul Simeri. Lo annuncia, in un comunicato, il Consorzio di Bonifica Alli-Punta delle Castella. "La vasca - prosegue la nota - ha la funzione di 'demodulare' le acque fluenti nel T. Simeri e scaricate dalla centrale idroelettrica di Magisano. La vasca di demodulazione permetterà, non solo di accumulare acqua sufficiente a garantire l'alimentazione per 48 ore consecutive quanto anche di 'demodulare' e regolare i rilasci a seconda delle esigenze e delle richieste dell'utenza". "Da una parte - aggiunge il comunicato - si completa il programma trentennale della realizzazione dei grandi schemi irrigui; dall'altra la vasca di demodulazione permetterà regolare i rilasci a seconda delle esigenze e delle richieste delle utenze agricole. In particolare la vasca completa il programma dello schema irriguo Neto-Tacina-Passante concertato, a suo tempo, tra la Cassa per il Mezzogiorno e l'Enel che prevedeva da parte di quest'ultima la costruzione dei nuovi grandi invasi silani per la produzione di energia e da parte della Casmez la costruzione di invasi utili a ricevere le acque turbinate dalle centrali". "La soddisfazione del Commissario, degli amministratori e di tutti i dipendenti del Consorzio - si afferma nella nota - è quella di poter fornire sempre maggiori servizi ai propri associati e, in particolar modo, al comparto agricolo. Altrettanta soddisfazione è stata espressa dall'assessore regionale all'agricoltura Mario Pirillo secondo il quale 'la Calabria ha bisogno di affermare un politica che realizzi strutture di questo tipo che consentano una maggiore e migliore utilizzazione della risorsa idrica per combattere la siccita' e nel contempo salvaguardi e valorizzi il territorio. Ma per fare questo occorre intervenire direttamente in Europa dove si decidono gli investimenti per le politiche strutturali di cui fa parte questa tipologia di operé". "Noi aggiungiamo - conclude il comunicato - che bisogna dare atto che la Regione ha investito molto su questa opera sia in termini di risorse finanziarie, sia in termini di ammodernamento di un impianto irriguo che è tra i più importanti della Calabria servendo tutta l'attività agricola che si sviluppa nella fascia centrale ionica della Calabria. Non solo con la vasca si è anche realizzato un intervento che è preposto a salvaguardare, a tutelare e a valorizzare il territorio. E' importante sottolineare che la vasca, infatti, è una struttura che è utile per la laminazione delle piene costituendo così un presidio di difesa idrogeologica e crea, nel contempo, una vasta area umida che potrà costituire l'habitat naturale per molte specie faunistiche terrestri ed ittiche oltre che all'accrescimento di specie vegetazionali lacustri. I lavori sono stati appaltati nel 2006 e sono stati ultimati, rispettando tutti i programmi di realizzazione".

Arresti a Vibo e San Demetrio

03 giu 09 Con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, i carabinieri hanno arrestato a San Costantino, in provincia di Vibo Valentia, Antonio Denami, 20 anni di San Costantino, e Emanuel De Luca (19) di San Gregorio. Nel corso di un controllo, nascosto sotto un sedile dell'auto su cui stavano viaggiando i due giovani, i militari hanno trovato un involucro con dentro oltre 200 grammi di marijuana.
A San Demetrio Corone i carabinieri hanno arrestato Massimo Bevilacqua, di 34 anni e Roberto Marinacci (41), entrambi di Cosenza, per gestione non autorizzata di materiali speciali e pericolosi. I due sono stati sorpresi e bloccati dai militari in una strada nella periferia del paese, mentre trasportavano a bordo di un camion, materiali sottratti in vari cantieri edili della zona. Il mezzo con il carico di 15 quintali é stato sequestrato.

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