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Processo cosche San Luca

 

Processo cosche San Luca, dopo Duisburg, disperate le donne dei Pelle, silenzio agghiacciante per quelle dei Nirta”

23 gen 09 Dopo la strage di Duisburg, compiuta il 15 agosto del 2007, le donne delle famiglie Pelle-Vottari che vivono a San Luca erano disperate. Il particolare e' stato raccontato dal maggiore Pier Paolo Mason, responsabile della sezione investigativa del Gruppo carabinieri Locri, sentito stamani durante il processo in Corte d'assise, a Locri, contro 14 presunti affiliati alle cosche di San Luca protagoniste di una violenta faida culminata con la strage di Duisburg. "Dopo i fatti di Duisburg - ha raccontato l'ufficiale dei carabinieri - intervenendo a San Luca ci accorgemmo che le donne delle famiglie Pelle-Vottari erano disperate mentre dall'altra parte, cioé tra i Nirta-Strangio, c'era indifferenza ed un silenzio agghiacciante". Nel corso della deposizione l'investigatore ha ricordato anche che dopo la strage di Natale, nella quale fu uccisa Maria Strangio ed altre quattro persone, tra cui un bambino, rimasero ferite, fu posizionata una telecamera nei pressi dell'abitazione del marito della donna, Gianluca Nirta, attraverso la quale fu individuato un componente della cosca che era irreperibile. Al termine della deposizione del maggiore Mason, durata oltre quattro ore, il processo è stato rinviato al 28 gennaio prossimo.


 

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