HOME, Torna alla pagina Indice
Citta' di Cosenza , Torna alla pagina Indice
Dir.resp. Pippo Gatto
Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .
Hinterland
 Rende
 Castrolibero
 Castiglione
 Servizi on Line
 Segnala i problemi 
 Famacie di Turno 
 Gare e Appalti 
 Bandi e Concorsi 
 Cinema 
 Scrivi alla Redazione 


 
 Turismo
 I Monumenti
 Mappa dell'Hinterland
 Centro Storico
 Notizie per i visitatori
 Rubriche
 Alimentazione
 Ambiente
 Attualità/Cronaca
 Consumatori
 Cronaca Rosa e Gossip
 Cultura
 Diritti del Cittadino
 Economia e Finanza
 Innovazione e Tecnologia
 Politica e Sociale
 Servizi Speciali e Dossier
 Sindacati
 Spettacoli
 Sport
 Partecipativi
 Chat
 Forum
 Scienza
 Informatica
 Innovazione
 Scienza
 Associazioni
 Salute
 Prevenzione
 Sanità e Salute
 Scuola e Giovani
 Scuola
 Musica
 Università




Previsioni: Epson Meteo


ndrangheta problema nazionale da risolvere

 

Macrì (DDA): La ndrangheta un problema nazionale da risolvere

24 gen 09 "La 'ndrangheta e' diventata ormai una grande impresa economica e questo è un problema nazionale da affrontare". Lo ha detto a Catanzaro il sostituto procuratore della Direzione nazionale antimafia, Vincenzo Macrì, a margine del seminario sul tema "'ndrangheta e altre mafie, un'emergenza criminale, organizzato dalla Fondazione Imes. "Bisogna abbandonare - ha aggiunto - il vecchio stereotipo della 'ndrangheta come organizzazione locale. Le cosche ormai hanno proiezioni a livello nazionale e internazionale. E negli anni l'organizzazione ha avuto un'evoluzione tale da diventare un'impresa economica che opera sia nell'illecito, e pensiamo ai grandi proventi del traffico di droga, che sull'economia legale, occupandosi di appalti e subappalti di opere". "Quando tempo fa ho lanciato l'allarme - ha concluso Macrì - di come Milano sia diventata la capitale della 'ndrangheta, intendevo dire proprio che le cosche investono i loro proventi in citta' come Milano e Roma, acquistando attività commerciali e investendo nell'economia".

Cisterna (DDA) “Forti investimenti in Italia e all’estero” ''Il territorio ormai si sta saturando del fenomeno mafioso e quindi ora stanno venendo fuori i grandi investimenti della 'ndrangheta in Italia e all'estero". Lo ha detto il sostituto procuratore della Direzione nazionale antimafia, Alberto Cisterna, stamani a Catanzaro nel corso di un seminario sulla 'ndrangheta. ''Negli anni - ha aggiunto - c'é stata una forte accumulazione di denaro proveniente da anni e anni di traffici nella droga ed in altre attività illecite. Ci sono volumi di denaro enormi che devono essere gestiti. Quindi pian piano i fenomeni stanno venendo a galla solamente perché sono evidenti". "Tutti questi soldi, in Italia e all'estero - ha concluso Cisterna - stanno iniziando a diventare visibili ed emergono fenomeni come l'acquisto di ristoranti in Italia, in Spagna e Germania. Ma vengono fuori anche forti investimenti delle cosche in attività economiche"

Ledonne “La crisi favorirà la ndrangheta”. "Dalla situazione di crisi economica le mafie trarranno dei benefici per fare i loro affari". E' l'allarme lanciato dal procuratore aggiunto della Direzione nazionale antimafia, Emilio Ledonne, nel corso di un seminario a Catanzaro sulla 'ndrangheta organizzato dalla Fondazione Imes. ''La grave crisi che si è verificata in questo periodo - ha aggiunto - porta inevitabilmente le banche ad una restrizione creditizia, per cui le nostre imprese si vedranno chiusi i cordoni della borsa. In questa carenza di liquidità ed in questo contesto è facile che le mafie intervengano per offrire denaro. L'impresa può essere consapevole, accettando l'aiuto economico, oppure inconsapevole se le mafie acquistano i titoli azionari. In quest'ultimo caso avremo un'impresa che diventa a partecipazione mafiosa". "Credo - ha concluso Ledonne - che ormai abbiamo superato la fase del pericolo perché siamo in quella della realtà. Serve intervenire con apposite indagini che contrastino il fenomeno del riciclaggio".

Loiero “una battaglia dura”. ''Quella contro la 'ndrangheta e' una battaglia dura che va affrontata in tutti i modi per dare una speranza ai nostri giovani''. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, questa sera a Catanzaro ad un convegno sulla 'ndrangheta organizzato dalla fondazione Imes. ''Noi come politica - ha aggiunto - possiamo fare molto. La nostra Giunta, subito dopo l'insediamento, approvo' una delibera con la quale decidemmo la costituzione di parte civile in tutti i processi contro la 'ndrangheta. Questa fu la nostra prima iniziativa contro le cosche. Poi sono seguiti tanti altri segnali contro la 'ndrangheta. Non ultimo quello della costituzione della Stazione unica appaltante. E il nostro impegno e' finalizzato a dire subito da che parte stiamo perche' oggi non abbiamo piu' alibi''. Secondo Loiero, ''la Calabria ha un'immagine devastata per i fatti che sono avvenuti e che avvengono e che hanno consolidato un forte pregiudizio verso la nostra terra e verso i calabresi. Negli ultimi trent'anni il filo che divide la legalita' dall'illegalita' si e' assottigliato moltissimo e non possiamo permetterci di andare oltre. E' necessario quindi che tutti compiamo degli sforzi perche' si possa dare ai giovani la speranza di un futuro migliore, con una criminalita' organizzata battuta''.

 

Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .

Copyright © dal 2004 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713 del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore

Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti