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Processo Fortugno

 

Processo Fortugno, parola alla difesa: “Nessun riscontro da pentiti”

07 gen 09 Assoluzione per tutti i reati contestati al suo assistito: è la richiesta fatta dall'avvocato Eugenio Minniti, difensore di Domenico Audino, accusato, nel processo in corso a Locri, in Corte d'assise, dell'omicidio di Francesco Fortugno. Minniti, a conclusione della sua arringa, l'ultima del dibattimento, ha chiesto che Audino venga assolto non soltanto dal concorso nell'omicidio di Fortugno, ma anche dagli altri reati che gli vengono contestati, associazione mafiosa e danneggiamento. Secondo il penalista, "il quadro probatorio a carico di Audino si regge soltanto sulle dichiarazioni dei pentiti Domenico Novella e Bruno Piccolo, senza riscontro alcuno". Per quanto riguarda, in particolare, l'assassinio di Fortugno, Minniti ha sostenuto che "i riscontri a quanto riferito dai pentiti sono inesistenti. I contatti tra Audino e Salvatore Ritorto, presunto esecutore materiale dell'assassinio - ha aggiunto - risalgono al dicembre del 2005, due mesi dopo cioé l'assassinio del vicepresidente del Consiglio regionale, e sono riconducibili soltanto alla vendita di un'automobile da parte di Ritorto della quale Audino avrebbe dovuto interessarsi". La prossima udienza del processo è stata fissata per il 22 gennaio, giorno in cui ci sarà la replica dei pm, Mario Andrigo e Marco Colamonaci, alle arringhe dei difensori.

Ha parlato l’ultimo difensore. E' cominciata con l'arringa dell'avv. Eugenio Minniti, difensore di Domenico Audino, l'udienza a Locri, in Corte d'assise, del processo per l'assassinio del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno. Audino è uno dei quattro imputati del processo accusati dell'omicidio di Fortugno, accaduto a Locri il 16 ottobre del 2005. Gli altri sono Salvatore Ritorto, che sarebbe stato l'esecutore materiale, ed Alessandro e Giuseppe Marcianò, padre e figlio, accusati di essere stati i mandanti. Per loro la pubblica accusa ha chiesto la condanna all'ergastolo. Il processo per l'omicidio di Fortugno, dopo oltre cento udienze, si sta avviando alla conclusione. Minniti, infatti, è l'ultimo difensore a svolgere la sua arringa. Il penalista sta illustrando alcune ipotesi alternative, rispetto a quella prospettate dall'accusa, in merito al movente dell'assassinio di Fortugno. Gli altri imputati, Vincenzo Cordì, Carmelo ed Antonio Dessì ed Alessio Scali, sono accusati di associazione per delinquere di tipo mafioso.

 

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