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Giovane muore in ambulanza

 

Non c’è l’elisoccorso e muore in ambulanza a Trebisacce, la Regione apre un inchiesta

16 gen 09 Il Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie, su iniziativa del presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, ha provveduto alla nomina di una Commissione d'inchiesta sulla morte di un ragazzo di 28 anni deceduto in ambulanza mentre dall'ospedale di Trebisacce veniva trasferito a Brindisi a causa delle gravi ferite riportate in un tentativo di suicidio cadendo dal terzo piano di uno stabile. La commissione d'inchiesta della Regione dovrà accertare "eventuali responsabilità - è scritto in una nota - organizzative e pervenire ad una precisa conoscenza di quanto è accaduto. La Commissione ha il compito di relazionare entro martedì prossimo al Dirigente Generale del Dipartimento. Lo stesso Dipartimento rimane a disposizione della competente Autorità Giudiziaria". Il ragazzo ha tentato il suicidio lanciandosi dal balcone della sua abitazione. Soccorso da alcuni familiari è stato portato nell'ospedale di Trebisacce dove è stato sottoposto ad un intervento chirurgico. I medici, viste le condizioni gravissime in cui versava il giovane, hanno poi deciso di trasferirlo in un centro di rianimazione. Dopo aver contattato alcuni ospedali in Calabria, Puglia, Basilicata e Sicilia è stata trovata la disponibilità nel nosocomio di Brindisi. Per il trasferimento però, secondo quanto si è appreso, non era disponibile l'elisoccorso e quindi é stata utilizzata un'ambulanza a bordo della quale il ragazzo é morto poco dopo la partenza. Sulla vicenda non è stata avviata nessuna inchiesta della magistratura ed i familiari del ragazzo non hanno presentato nessun esposto-denuncia.

Ditta elisoccorso diffidata da 5 giorni. Il direttore generale del dipartimento della Salute della Regione Calabria, Andrea Guerzoni, cinque giorni fa ha diffidato la ditta dell'elisoccorso a non interrompere il servizio. La notizia si é appresa in ambienti del dipartimento della salute della Regione. Guerzoni ha inviato una comunicazione alla ditta e per conoscenza ai cinque prefetti della Calabria ed a tutte le strutture del servizio 118. All'origine dell'interruzione del servizio ci sarebbe il contenzioso sul pagamento di alcuni voli. La diffida alla ditta, si apprende al dipartimento della salute, è stata decisa per tutelare i cittadini calabresi e per evitare che venisse interrotto un pubblico servizio.

Mario Oliverio “Accertare modalità elisoccorso”. "Bene ha fatto il Presidente Loiero a nominare una commissione d'inchiesta per accertare eventuali responsabilità e conoscere quanto è accaduto relativamente alla morte del giovane di Trebisacce deceduto durante il trasporto in ambulanza verso l'ospedale di Brindisi". Lo afferma il presidente della Provincia di Cosenza, mario Oliverio. "Al di là - dice Oliverio - di quanto sarà accertato, che riteniamo importante data la grave perdita di una giovane vita, é tuttavia necessario verificare in dettaglio le modalità operative del servizio di elisoccorso al fine di apportare le dovute correzioni per garantire la tempestività degli interventi superando pastoie burocratiche ed impostazioni gerarchizzate che finiscono con il creare ritardi e disfunzioni inammissibili, per un servizio come quello dell'elisoccorso. In un territorio vasto come la Provincia di Cosenza riteniamo che bisogna garantire piena autonomia all'uso dell'elisoccorso responsabilizzando pienamente l'equipe sanitaria preposta. Nel contempo è necessario adottare modalità che affidino esclusivamente al medico la valutazione della gravità ed urgenza dell'intervento".

Corbelli “Si poteva evitare”. "E' un nuovo, gravissimo caso di malasanità che si poteva e doveva evitare con un minimo di organizzazione e coordinamento tra le diverse strutture ospedaliere e i responsabili dell'Elisoccorso". Lo afferma il coordinatore del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, circa il giovane morto durante il trasporto in ambulanza nell'ospedale di Brindisi. "Il Garante della Salute - prosegue - se fosse stato già operativo avrebbe potuto evitare questa nuova tragedia, perché uno dei compiti di questa nuova struttura è proprio quello di coordinare interventi per casi gravi e urgenti, come nel caso del giovane di Trebisacce. Il Garante della Salute ha in rete la disponibilità, aggiornata in tempo reale, di tutti gli ospedali della regione e dei mezzi di soccorso e di pronto intervento; è in grado di intervenire tempestivamente, di attivare le procedure di pronto soccorso e far ricoverare nelle strutture ospedaliere specializzate (anche fuori regione) i pazienti in gravi condizioni e che rischiano la vita". "Bisogna accertare - conclude - i fatti, indagare perché nessun ospedale dei 17 chiamati addirittura in cinque diverse regioni meridionali (Calabria, Sicilia, Basilicata, Puglia e Campania) ha dato la disponibilità per ricoverare questo ragazzo in coma; occorre spiegare perché l'elisoccorso non ha effettuato il trasporto del paziente da Trebisacce a Brindisi, nell'unico ospedale che, dopo forti pressioni, si era offerto di ricoverarlo. Bisogna acclarare eventuali responsabilità e, nel caso, perseguirli ai sensi della legge"

 

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