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Danni ambientali, Crotone si ribella
Danni ambientali, Crotone si ribella “Il Governo imbavaglia i comuni” 15 gen 09 "Sulle politiche ambientali il Governo vuole togliere la parola ai cittadini ed ai Comuni". E' quanto afferma in una nota il Sindaco di Crotone, Peppino Vallone, circa il decreto approvato dal Governo lo scorso 30 dicembre riguardante misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell'ambiente. "Un regalo di Natale - aggiunge - del Governo, particolarmente sgradito a quei territori colpiti da disastri ambientali. Un decreto passato, inopinatamente, sotto silenzio e che mette il bavaglio non solo agli enti locali, ma anche alle associazioni e, quel che è peggio, ai cittadini in materia di danni ambientali. Un colpo di mano alla maniera berlusconiana che cancella la legge del 1986 che stabiliva che enti territoriali ma anche privati cittadini potessero rivolgersi al giudice per richiedere risarcimenti rispetto a danni ambientali". "Un colpo di spugna - prosegue Vallone - in perfetto stile del Cavaliere, che esclude l'intervento di un soggetto di garanzia quale la magistratura, alla quale oggi chi si macchia di disastri ambientali di fatto non è tenuto a rispondere. E' una notizia che ci preoccupa per gli effetti che potrebbe avere particolarmente sul nostro territorio particolarmente vessato dal punto di vista ambientale. Per questo motivo intendiamo mobilitare i parlamentari calabresi, i consiglieri regionali, la Regione stessa affinché si attivino prima che il Decreto venga trasformato, irrimediabilmente, in legge dello Stato. Un Decreto che preoccupa tutti quei territori che hanno subito danni ambientali. Come il Comune di Pieve Vergonte in Piemonte che attualmente ha un contenzioso per danno ambientale procurato da una fabbrica di Ddt e che il decreto 208 potrebbe cancellare". "Ho sentito - conclude - il sindaco di Pieve ed ho avuto la sua disponibilità a fare fronte comune anche attraverso il coinvolgimento della Provincia e della Regione Piemonte" Bianchi “Non abbassare la guardia sulla
bonifica”. La senatrice del Pd, Dorina Bianchi, in
una nota, afferma che sulla bonifica dell'area industriale di Crotone
si sentirà "rassicurata solamente quando saranno conclusi
i lavori e i successivi carotaggi". "Le rassicuranti dichiarazioni
- aggiunge - sul rapporto tra salute ed inquinamento a Crotone rilasciate
dal sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio, al termine della
sua audizione alla Commissione Salute e sanità del Senato,
non sono sufficienti per farci abbassare la guardia sulla questione
della bonifica dell'area industriale della città pitagorica.
Come ho avuto modo di sottolineare nel mio intervento in Commissione
vi è la necessità che sia avviata al più presto
la bonifica e che si indaghi approfonditamente sui danni prodotti".
"Bisogna fare - prosegue Bianchi - piena luce sul rapporto tra
salute e presenza di metalli pesanti sia a terra che nel mare antistante
i siti industriali dismessi ed individuare le responsabilità.
Sino ad oggi si è perso troppo tempo nelle analisi dimenticando
che in gioco c'é la salute dei cittadini la cui tutela deve
rappresentare la premessa fondamentale di ogni attività amministrativa
e sociale. In direzione della garanzia della salute dei cittadini
di Crotone, nonostante il ritardo accumulato, occorre subito attivare
il registro dei tumori per definire l'incidenza di questa patologia
sulle popolazioni del Crotonese. Sapendo inoltre che l'azione tossica
dei metalli pesanti non porta solo allo sviluppo dei tumori, ma anche
a malattie che interessano il sistema nervoso centrale, come ad esempio
l'Alzheimer". "La situazione attuale - conclude - non consente
a nessuno di abbassare la guardia o sminuire la portata della tragicità
dell'inquinamento presente a Crotone, dove la condizione è
di massima emergenza e come tale va trattata, affrontata e risolta.
Ribadisco che la salute dei cittadini di Crotone va considerata un
bene prezioso da tutelare e per questo non consentiremo a nessuno
di intraprendere strade che allunghino i tempi di un intervento di
bonifica radicale"
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