Dir.resp. Pippo Gatto

Tassi da strozzo, quattro arresti per usura nel capoluogo regionale

04 feb 09 Tassi mensili fino al 20% venivano applicati dal gruppo di usurai individuato dalla polizia di Stato e dalla guardia di finanza di Catanzaro con l'arresto di quattro persone, mentre altre 35 sono indagate. Le quattro persone arrestate sono Mario Falcone, di 55 anni, e Santino Talarico, di 45, entrambi di Cutro (Crotone); Riccardo Garcea (50), di Albi (Catanzaro), e Claudio Bruscaglin, (46), di Catanzaro. Ai quattro, accusati a vario titolo di estorsione, usura e truffa ai danni dell'Inps, è stata notificata un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip, Tizia Macrì. Le indagini hanno avuto inizio quattro anni fa attraverso alcune intercettazioni telefoniche compiuto nell'ambito di un'altra inchiesta. Dalle conversazioni i finanzieri e gli agenti della Digos hanno scoperto un ingente giro di prestiti concessi a piccoli imprenditori e liberi professionisti. Ai prestiti venivano applicati dei tassi che, in alcuni casi, raggiungevano anche il venti per cento mensile. Alcune delle vittime, dopo le numerose minacce, hanno deciso di collaborare, consentendo l'individuazione del gruppo di usurai. Riccardo Garcea ha imposto anche ad un imprenditore agricolo l'assunzione fittizia come bracciante sia sua che della sorella, in modo da poter ottenere dall'Inps l'indennità di disoccupazione. Nel corso dell'operazione compiuta stamani i poliziotti ed i finanzieri hanno sequestrato numerose cambiali ed assegni che dimostrerebbero il giro di prestiti ad usura. I particolari dell'operazione, chiamata 'Cravatta Spezzata', sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa svoltasi negli uffici della questura di Catanzaro. Nel corso delle indagini polizia e guardia di finanza avevano già arrestato due persone sorprese mentre stavano incassando una rata del prestito. Dalle indagini è emerso che in alcune circostanze le vittime sono state costrette anche a cedere alcuni immobili per far fronte al pagamento delle somme dovute agli usurai. Gli investigatori hanno evidenziato che "é stata una indagine lunga e molto complessa. La collaborazione delle vittime è stata fondamentale per individuare uno scenario inquietante. Ancora una volta vogliamo ribadire che i cittadini devono fidarsi delle istituzioni perché con la loro collaborazione si riesce a contrastare ogni forma di criminalità". Le indagini degli agenti della Digos di Catanzaro hanno avuto inizio quattro anni fa dopo la denuncia di una delle vittime che aveva subito intimidazioni estorsive nell'ambito di un prestito con tassi usurai. Alle indagini hanno poi preso parte anche i militari della guardia di finanza. Tra le vittime ci sono imprenditori, impiegati e liberi professionisti..