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Blitz della Questura nell'accampamento ROM
Blitz della Questura nell'accampamento Rom di Cosenza, arrestato latitante 04 feb 09 La Squadra Mobile interviene nel campo nomadi di Vaglio Lisi. Oltre 100 le persone identificate, 60 quelle condotte in Questura, 30 le persone mai censite ed assenti agli archivi elettronici della Polizia di Stato, decine le perquisizioni estese fra le baracche di un accampamento che si articola su tre siti ove presenti stranieri di tre etnie differenti. Questi i numeri che sintetizzano una vasta operazione - fortemente voluta dal Questore di Cosenza Lello Salerno - che fin dall'alba ha impegnato decine di uomini della Squadra Mobile diretta dal Vqa. Ciccimarra e che, fra l'altro, ha permesso di arrestare un latitante rumeno che da circa un anno si era sottratto alla cattura. L'intervento della Squadra Mobile - che ha avuto come obiettivo l'accampamento sorto sulla riva destra del Crati - località Vaglio Lisi - è stato programmato con lo scopo di accertare (fra gli oltre 200 stranieri che lì trovano ricovero ) la presenza di pregiudicati da ricercare o nei cui confronti pendenti mandati di cattura emessi dalle Autorità giudiziarie sia Italiana che estere. Necessario per gli investigatori raccogliere ogni utile informazione anche in merito a nuove presenze di pregiudicati che, per la prima volta giunti in Italia, avevano scelto come primo "appoggio" proprio il Campo di Vaglio Lisi. L'operazione di polizia giudiziaria dei poliziotti della II Sezione ha consentito non solo l'identificazione di oltre trenta rumeni mai censiti e, quindi completamente sconosciuti alle Forze dell'Ordine - in Italia solo da qualche mese - ma, anche, di rintracciare a distanza di un anno un latitante rumeno che nel febbraio dell'anno scorso si era reso irreperibile in seguito ad una rapina commessa con i figli minori anche non imputabili. Gli uomini della Squadra Mobile hanno infatti arrestato Ioan Lacatus, nato a Rateag (Romania), di 45 anni, con precedenti penali per reati contro il patrimonio. A suo carico un Ordinanza di Custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Cosenza Ufficio Giudice per le indagini preliminari, Lucia.A. Marletta su richiesta del pm Roberta Conforti, in quanto responsabile di rapina aggravata - commessa in concorso con persone non imputabili e nell'esercizio della patria potestà - avvenuta lo scorso 25 febbraio a Corso Mazzini. Le indagini all'epoca dei fatti erano avviate dalla Squadra Mobile in seguito a quanto formalmente denunciato da un invalido civile che agli uomini della Sezione Antirapina riferiva d'essere stato rapinato del proprio portamonete dopo essere stato scagliato in terra e colpito con calci e pugni da alcuni ragazzini, successivamente, allontanatisi in compagnia d'un adulto. .
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del 28/01/2004
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