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Resti umani trovati a Serra San Bruno
Resti umani trovati a Serra San bruno, forse sono del diciottenne scomparso 09 dic 09 Resti umani, un teschio con un foro causato da un colpo pistola ed una clavicola, verosimilmente appartenenti ad un giovane, sono stati scoperti dagli agenti del commissariato di Serra San Bruno, centro montano del vibonese. La scoperta e' avvenuta stamattina intorno alle 8,30 in via Corrado Alvaro nella parte alta del paese, nel corso di un servizio coordinato dal questore Onofrio Marcello e diretto dall'ispettore Giovanni Casentino. Del fatto e' stata subito informata la procura della Repubblica di Vibo Valentia, che ha inviato sul posto un medico legale per l'esame. Si presume comunque che quei resti siano stati depositati li' nelle ultime ore. Ed anche se non si ha la certezza assoluta potrebbero appartenere al corpo di Pasquale Andreacchi, il diciottenne scomparso dall'11 ottobre scorso da Serra San Bruno. Disposti esami del DNA. Sarà attraverso l’esame del Dna che si potrà accertare l’identità dei resti umani trovati in un cassonetto dei rifiuti a Serra San Bruno. Gli accertamenti medico legali sono stati disposti dal sostituto procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, Santi Cutroneo, che coordina le indagini degli agenti del commissariato di Serra San Bruno. Tra i resti ritrovati, che non sono scarnificati, c’é un teschio con un foro, compatibile con un colpo d’arma da fuoco, ed un femore le cui dimensioni in lunghezza fanno ipotizzare che la vittima fosse molto alta. Il periodo della morte, secondo i primi accertamenti del medico legale, risalirebbe ad alcuni mesi. Tutti questi elementi fanno ipotizzare che i resti apparterrebbero a Pasquale Andreacchi, di 18 anni, scomparso l’11 ottobre scorso a Serra San Bruno. Il ritrovamento è stato fatto da tre operai del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Quando hanno preso il cassonetto per svuotarlo nell’autocompattatore si sono accorti dei resti umani ed hanno allertato la polizia di Stato. Gli investigatori stamani hanno sentito alcune persone legate alla vicenda della scomparsa di Adreacchi. Sono stati compiuti anche sopralluoghi nel cimitero ed in zone di campagna per verificare se, nelle ultime ore, ci sono state delle rimozioni di cadaveri. Sull’attività investigativa i poliziotti mantengono il massimo riserbo. Il giorno della scomparsa Andreacchi, che lavora nel maneggio del padre situato nelle vicinanze del Santuario di Santa Maria del Bosco, uscì di casa senza dire niente di particolare ai genitori. Nel corso della serata fu notato in giro per il paese ma non fece rientro a casa. Sulla scomparsa del giovane gli investigatori ipotizzano che possa essere legata a contrasti con qualche persona probabilmente scaturiti dalla vendita di animali.
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