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Notizie di cronaca
Falsi rimborsi per interventi chirurgici a Crotone, perquisizioni in mezza Italia 21 dic 09 Falsi rimborsi per interventi chirurgici effettuati in cliniche private di Crotone sono al centro di un inchiesta della Procura di Crotone su una presunta truffa ai danni dello Stato che ha portato a perquisizioni in Calabria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Lombardia eseguite dalla Digos. Otto gli indagati, tra i quali i proprietari della casa di cura Villa Gioise di Crotone, i fratelli Giovanni, Alfonso e Anastasia Ussia, tutti e tre chirurghi, che, secondo l’accusa, oltre a farsi pagare indebitamente dai pazienti gli interventi, avrebbero anche ottenuto il rimborso da parte dell’Azienda sanitaria producendo false attestazioni nelle quali si facevano passare per operazioni rimborsabili interventi che non lo erano. I tre sono accusati di associazione per delinquere, truffa e concussione. Ad altro indagato, Vincenzo Speziali, di 35 anni, di Melito Porto Salvo (Reggio Calabria), residente a Roma, definito dagli inquirenti come un faccendiere, vengono ipotizzate le accuse di tentata estorsione e millantato credito per avere chiesto 12 mila euro a Giovanni Ussia al fine di fare pressione sul presidente della Regione Agazio Loiero, affinchè interrompesse il procedimento di revoca delle convenzioni tra la Regione e la clinica. Una richiesta fatta millantando indebitamente credito presso il Governatore Loiero all’oscuro di tutto. Durante le perquisizioni sono stati sequestrati documenti e computer all'interno di Villa Giose.
Titoli per milioni di euro. Dagli atti dell’indagine che ruota attorno alla casa di cura privata Villa Giose di Crotone, emerge anche un passaggio di titoli per milioni di euro sui quali la Procura della Repubblica sta effettuando accertamenti. In particolare, ipotizza l’accusa, Giuseppe Scicchitano, Marco Andreotti e Sergio Pisaneschi, avrebbero consegnato a Giovanni Ussia 5 milioni di euro in titoli-polizze assicurative Ina, affinchè – si legge tra le accuse- l'Ussia procedesse al ripianamento delle perdite relative al bilancio dell’anno 2007 della casa di cura Villa Giose e sottoscrivesse quota parte del capitale sociale deliberato nel gennaio dell’anno 2009; Ussia in cambio avrebbe consegnato ai tre soggetti quale corrispettivo-garanzia un numero imprecisato di assegni; successivamente Giuseppe Scicchitano, Andreotti Marco e Pisanenschi Sergio si sarebbero fatti restituire i titoli da Ussia al fine di far ottenere a quest’ultimo somme di danaro attraverso sconto o anticipazione dei predetti titoli.
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