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Precari della scuola sul piede di guerra

 

Precari della scuola pronti a scendere in piazza contro i tagli. A Scilla genitori e insegnanti protestano contro chiusura scuola

04 set 08 "Non escludiamo il ricorso alla proclamazione di una giornata di lotta e manifestazione dell'intero mondo della scuola". Ad affermarlo, in un comunicato stampa, Gianfranco Trotta, segretario generale della Flc Cgil regionale. "Nei prossimi tre anni - scrive - la scuola dovrà perdere 173 mila posti, che si aggiungono a quelli già previsti dalle precedenti finanziarie e nello stesso tempo vengono disattese le immissioni in ruolo in esse previste. Quest'anno molti docenti precari non avranno il consueto incarico annuale e per loro la beffa è grande, magari dopo anni di precariato alle spalle, di pendolarismo, di sacrificio in funzione di una immissione in ruolo, paradossalmente si troveranno a vivere la condizione di "licenziati". I dirigenti scolastici, i docenti, il personale Ata non sono per niente disposti a pagare un "prezzo non dovuto" per scelte inopportune e, per di più, non condivise. "I tagli indiscriminati agli organici - è detto nella nota - renderanno molto difficoltosa l'azione didattico-educativa ed inevitabili saranno le ricadute negative soprattutto in danno degli alunni in conseguenza del sovraffollamento delle classi e della diminuzione ed in molti casi l'azzeramento degli interventi integrativi, per i diversamente abili,di sostegno della loro crescita culturale e sociale". "Dopo un'estate - prosegue - in cui vari ministri del Governo si sono esercitati in un attacco alla scuola e ai professori del Sud, in particolare, senza precedenti nella storia della Repubblica, ecco ora varati provvedimenti che attestano tutta la distanza dal mondo della scuola reale dei nostri attuali governanti. Con il decreto legge, tra le altre "cose" si riesce a distruggere la quinta scuola per qualità al mondo(scuola primaria Italiana)". "A fronte di questa situazione - conclude - è necessario definire un calendario di mobilitazione e di lotta per contrastare scelte sbagliate ed inaccettabili. Nella nostra regione, in ogni provincia, sono state convocate le assemblee dei precari del mondo della scuola e subito dopo l'avvio delle attività didattiche saranno convocate assemblee scuola per scuola al fine di far sapere alla ministro, al Governo, che le lavoratrici ed i lavoratori della scuola unitamente speriamo ai genitori ed agli studenti non ci stanno a pagare un prezzo per le decisioni assunte senza un minimo di confronto e di condivisione".

Genitori e insegnanti protestano a Scilla. I genitori e gli insegnanti degli alunni che frequentano la scuola elementare della frazione Melia di Scilla protestano contro il provvedimento ministeriale con cui è stata disposta la chiusura dell'istituto. Alla protesta si sono associati il sindaco di Scilla, Gaetano Ciccone, e l'assessore comunale alla Pubblica istruzione, Domenico Mollica. Genitori ed insegnanti, in una nota, parlano di "grave situazione di disagio che mette a rischio il diritto allo studio dei ragazzi che frequentano il plesso di cui è stata disposta la chiusura", sottolineando le "difficoltà a raggiungere giornalmente la sede centrale a Scilla dell'istituto comprensivo statale". I promotori della protesta hanno anche organizzato una manifestazione di protesta che avrà luogo domani a Scilla davanti la scuola media di Scilla, sede dell'istituto comprensivo.

 

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