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Dir.resp. Pippo Gatto |
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Blitz della polizia nel quartiere Rom a CatanzaroBlitz nel quartiere di Catanzaro dove furono circondati 4 poliziotti: scovate armi e 500 dosi di cocaina 30 mag 08 Centinaia di poliziotti hanno controllato un gruppo di palazzi in Via Isonzo a Catanzaro dove, lunedì scorso, 300 rom avevano accerchiato quattro agenti. Tutta la zona, abitata prevalentemente da rom, è stata circondata e sono stati eseguiti numerosi posti di blocco e decine e decine di perquisizioni in abitazioni, vecchi casolari, scantinati, cantine e zone di campagna. E proprio in alcuni scantinati e tra i campi sono state trovate armi e droga. In particolare gli agenti hanno trovato una pistola modello 765, con matricola abrasa, in buono stato ed ancora funzionante, ed un'altra pistola senza canna, una cinquantina di cartucce per fucile, targhe rubate di motocicli e documenti identificativi italiani. Quindi sono stati trovati circa 11 grammi di cocaina pura, 112 grammi di cocaina già pronta per essere venduta di cui una parte suddivisa in piccoli involucri (pari a circa 500 dosi), oltre 100 grammi di sostanza presumibilmente pasta di cocaina, tre bilancini elettronici di precisione e vario materiale per il confezionamento della droga. Lunedì scorso, quattro agenti erano stati circondati mentre stavano per arrestare un giovane che poi si è costituito. All'operazione, denominata "222" dal numero civico che indica il complesso di edifici, hanno partecipato agenti della squadra mobile e delle volanti di Catanzaro, gli uomini del Reparto mobile di Reggio Calabria del Reparto prevenzione crimine di Siderno, unità cinofile ed antiesplosivo provenienti da Vibo Valentia, pattuglie della polizia stradale, operatori della polizia scientifica e un elicottero del reparto volo che ha sorvolato la zona. I controlli sono poi stati estesi in tutta la zona sud del capoluogo ed in questa seconda fase, gli agenti hanno arrestato due giovani catanzaresi per detenzione ai fini di spaccio di hascisc che sono stati posti ai domiciliari. Si tratta di Salvatore Porchia e Marco Basile, entrambi di 20 anni. I due, che erano a bordo di un'auto, alla vista degli agenti hanno gettato dal finestrino un porta rullino fotografico, all'interno del quale sono stati trovati 8,5 grammi di hascisc mentre altri 1,5 grammi della stessa sostanza sono stati trovati in un pacchetto di sigarette di Basile. In casa di quest'ultimo sono stati trovati altri 14,5 grammi di hascisc. Siulp “Il Questore sottovaluta allarme”. Il segretario provinciale del Siulp di Catanzaro, Carmelo Lufrano, in una nota, critica il questore, Sandro Federico, in relazione alle conseguenze sull'ordine pubblico della presenza dei rom in città. Lufrano prende spunto dall'episodio accaduto nei giorni scorsi nel quartiere Pistoia, dove circa trecento rom hanno aggredito alcuni agenti che avrebbero dovuto eseguire l'arresto di un nomade ricercato per rapina. "Di fronte a questa emergenza sociale - sostiene Lufrano - assistiamo all'indifferenza di chi dovrebbe mettere in atto tutte quelle misure che consentirebbero l'inserimento dei rom nel contesto sociale. Non c'é e ne è previsto un programma che preveda l'attuazione dell'integrazione degli zingari . Le responsabilità di quanto accaduto nei giorni scorsi, naturalmente, non sono solo degli amministratori ma anche e soprattutto di chi gestisce l'ordine pubblico, il Questore, il quale, noncurante dell'allarme diffuso del fenomeno, non si attiva a pianificare strategie e quanto altro occorre per impedire che una grossa area del nostro territorio sia zona franca ad uso e consumo dei nomadi che in quell'area la fanno letteralmente da padroni, violando continuamente i dettami delle leggi che regolano il vivere civile della nostra comunità. Nei giorni scorsi si è sfiorata la tragedia, siamo consapevoli di quanto è accaduto. Ma nel contempo siamo anche consapevoli che se non fosse stato per la professionalità e la capacità dei colleghi coinvolti, a cui va tutta la solidarietà possibile, oggi saremmo qui a parlare di un dramma. Non è il primo episodio che si verifica e abbiamo il presentimento che non sarà l'ultimo. Ed a bocce ferme chiediamo agli organi competenti di sedersi ad un tavolo ed affrontare definitivamente il problema ed evitare quindi che in futuro si rischi il sacrificio di vite umane". "La situazione derivante dalla presenza dei rom a Catanzaro - sostiene ancora Lufrano - meriterebbe da parte degli organi competenti scelte gestionali efficienti che contribuiscano ad individuare le esigenze prioritarie ed in ragione di ciò effettuare interventi mirati e risolutivi. Invece si continua ad intervenire in emergenza, con provvedimenti di rappezzo che risolvono solo in apparenza le questioni e che in realtà servono a trasferire il problema da un ufficio all'altro, o, al massimo, a rinviarne gli effetti dannosi. Siamo di fronte, in sostanza, a dei grotteschi e paradossali tentativi di darsi una parvenza di funzionalità che però evidenzia solamente faciloneria e superficialità".
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