Dir.resp. Pippo Gatto

 

L’Espresso si scusa con Loiero “Non indagato sull'eolico”, il governatore “Falsità per delegittimarmi”

22 mag 08 L'Espresso si scusa con il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, per una notizia errata che comparirà sul numero del settimanale in edicola da domani: contrariamente a quanto scritto, infatti, Loiero - precisa L'Espresso - non è indagato in un'inchiesta sull'energia eolica in Calabria. "Sul numero dell'Espresso in edicola domani - scrive il settimanale in una nota - viene riportata la notizia che il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, sarebbe indagato nell'ambito di una inchiesta giudiziaria sull'energia eolica nella Regione. La notizia non corrisponde al vero ed è stata smentita dalla Procura di Paola. L'Espresso si scusa con il presidente Loiero per l'incidente". "Lo stesso governatore, oltre a smentire il coinvolgimento nell'inchiesta - aggiunge L'Espresso - si è dichiarato all'oscuro di affari nell'eolico e di manovre politiche per portare esponenti del centrosinistra verso il centrodestra".

Loiero: Cercano di delegittimarmi. "C'é in atto un tentativo di delegittimazione nei miei confronti. La smentita dell'Espresso, per un articolo che che lo stesso settimanale dichiara privo di fondamento, indirettamente lo conferma".. Lo ha detto il presidente dalla Regione Calabria Agazio Loiero, dopo avere preso visione dell'articolo "Tsunami eolico" e della successiva smentita con cui L'Espresso porge le sue scuse. "Il danno procuratomi dall'articolo è, comunque, irrisarcibile, in quanto - dice Loiero - la smentita non avrà lo stesso effetto mediatico in tutta Italia. L'Espresso, infatti, afferma due cose, entrambe false: sarei indagato per la vicenda dell'eolico in Calabria e sarei stato al centro di oscure manovre nella recente campagna elettorale per trasferire voti dal centrosinistra al centrodestra. Naturalmente la congettura è basata su intercettazioni di telefonate non effettuate dal sottoscritto, ma da terze persone che mi tirerebbero in ballo, a mia totale insaputa.Una delle persone intercettate - ha detto Loiero - è Renato D'Andria, segretario nazionale del PSDI che nel 2005 all'epoca delle elezioni regionali fu alleato del centrosinistra non certo per mia volontà: tutti sanno quali esponenti del centrosinistra tessevano allora la tela delle alleanze della coalizione". "Tale alleanza, nel corso delle politiche del 2006, fu confermata - dice Loiero - da D'Andria e dai maggiorenti del centrosinistra nell'epoca in cui si consuma il mio strappo con la Margherita che mi portò a costruire insieme ad alcuni amici una lista con il Codacons. In quella occasione ogni voto, trovandomi da solo, mi sarebbe stato prezioso, ma D'Andria confermò la sua alleanza con il centrosinistra, e non ebbe naturalmente alcun contatto con me". "Il problema vero - ha sostenuto ancora Loiero - è che in campo c'é la volontà, da parte di forze oscure, di demolirmi politicamente, proprio perché in Calabria sono di ostacolo a gruppi di interesse e alle consorterie politico- affaristiche e perché mi oppongo con tutta la forza di cui sono capace alla penetrazione della criminalità organizzata nella pubblica amministrazione. L'approvazione della `Stazione Unica Appaltanté va in questa direzione, con tutte le procedure rigorose introdotte su mio impulso affinché la spesa comunitaria sia ricondotta ad assoluta legalità ed efficacia. Di tutto questo ho avuto riconoscimento dalla Commissione per il controllo dei bilanci del Parlamento europeo quando è venuta ad aprile in Calabria". Loiero si è detto poi stupito per il fatto che "un giornale come l'Espresso, con cui ho felicemente collaborato in passato, come ha ricordato oggi durante una telefonata lo stesso vicedirettore del settimanale Antonio Ramenghi, continui a massacrarmi con indagini giornalistiche che poi si risolvono nel nulla. Nelle inchieste sugli appalti della sanità, infatti, sono stato prosciolto prima ancora del processo su richiesta della stessa Procura della Repubblica che è stata accolta dal Gup"

Tommasi: Manovre ingiustificate. ''Ho preso atto che il settimanale L'Espresso, sull'indagine della Procura di Paola sull'eolico, arriva a smentire se stesso. Questo deve far capire ai cittadini calabresi che sono in corso 'manovre' ingiustificate contro questa giunta regionale, proprio perche' essa sta cercando di riportare a normalita' ed efficienza il governo della Calabria''. A sostenerlo e' stato l'assessore all'ambiente della Regione Calabria, Diego Tommasi, che e' anche coordinatore nazionale per il settore della Conferenza dei Presidenti delle Regioni. ''Accusarmi falsamente di essere iscritto nel registro degli indagati - ha aggiunto - quando da una settimana esiste una smentita su queste voci dalla stessa Procura di Paola, fa insospettire sulla correttezza professionale del giornalista. L'operazione serve a denigrare le persone per indebolirne l'autorevolezza anche in campo nazionale, in un momento delicatissimo per la Calabria, quando contro la Lega Nord dovremo giocare la partita del federalismo fiscale in difesa del Mezzogiorno''