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Importante arsenale scoperto nel crotonese
La Questura di Crotone scopre un arsenale a Papanice, teatro delle recenti faide 02 mag 08 Un arsenale e' stato scoperto dalla polizia a Crotone che ha anche arrestato un giovane. Personale dello Sco e della squadra mobile hanno trovato e sequestrato numerose armi, tra le quali una mitraglietta Skorpion, un fucile mitragliatore kalashnikov, due fucili calibro 12, due revolver, una mitraglietta MP5 di fabbricazione tedesca ed i proiettili, alcuni dello stesso calibro delle armi ed altri di calibro diverso. Il ritrovamento di una parte delle armi è avvenuto nella frazione Papanice di Crotone, teatro di due dei tre omicidi compiuti nella zona nel periodo di Pasqua, l'altra parte interatte fuori dall'abitato.. L'arrestato è Rocco Aracri, 24 anni, ritenuto dagli investigatori vicino a Pantaleone Russelli, il presunto capo della cosca opposta a quella dei Megna, capeggiata da Domenico. Un figlio di quest'ultimo, Luca, è stato ucciso alla vigilia di Pasqua. Questore D’Amato “La più importante scoperta di armi”. "E' il ritrovamento d'armi più importante degli ultimi anni, forse anche a livello nazionale, soprattutto per la composizione dell'arsenale. Si tratta di armi di estrema pericolosità con munizionamento pronto per sostenere ore di battaglia". Così il questore di Crotone, Gaetano D'Amato, ha commentato il sequestro di armi avvenuto a Papanice di Crotone e che ha portato all'arresto di Rocco Aracri di 24 anni. "Riteniamo - ha aggiunto il questore incontrando i giornalisti - di aver depotenziato la pericolosità di questi gruppi criminali operanti sul territorio. E' su questo che loro contano: la pericolosità e la temibilità. Chi possiede armi del genere ha tutti i numeri per poter incidere sul territorio. Adesso avranno inizio gli accertamenti balistici che ci porteranno molto lontani". Il procuratore di Crotone, Franco Tricoli, nel sottolineare l'importanza dell'operazione della polizia, ha precisato come queste armi "siano gli strumenti di lavoro delle cosche, ma ora bisogna lavorare su tutti gli interessi della criminalità". Il capo della squadra mobile, Angelo Morabito, ha definito le armi sequestrate "un potenziale bellico di enorme importanza, perfettamente funzionante e pronto per l'uso. Su queste armi svolgeremo accertamenti tecnici con l'ausilio personale specializzato come quello del servizio di polizia scientifica di Roma che da mesi ci sta affiancando con strumenti sofisticati come georadar e metal detector". Accanto alla Squadra Mobile e al Servizio centrale operativo della Polizia di Stato, alla ricerca dell'arsenale delle cosche partecipano anche specialisti dell'Ert, esperti ritrovamento tracce della Polizia di Stato. Gli investigatori hanno spiegato che, dopo il ritrovamento di un centinaio di proiettili in un magazzino in uso a Rocco Aracri, le ricerche sono poi proseguite fuori paese con la scoperta delle armi e delle restanti munizioni interrate, a circa 30 centimetri di profondità, in un bosco nei pressi di Papanice, in località Valcortina.
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