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Troppo cemento sulla costa jonica cosentina
Goletta Verde: La costa jonica cosentina affoga nel cemento ma il mare è pulito 16 lug 08 Abusivismo e troppa facilità nel
rilascio delle concessioni edilizie. E' questa la vera criticità
della costa jonica cosentina evidenziata stamani a Crotone in occasione
della tappa di Goletta Verde. Per quanto riguarda la situazione del
mare dai risultati delle analisi batteriologiche dei tecnici di Goletta
Verde emerge una situazione perfettamente entro i limiti di legge,
anche se sono state numerose le segnalazioni di turisti e cittadini
sulla qualità delle acque di balneazione: la fascia che va
da Pietrapaola a Rossano in alcuni giorni tra le 11,00 e le 13,00
fa registrare presenza di schiuma, molte volte in prossimità
di attività commerciali. "Siamo certamente soddisfatti
- sostiene il direttore di Legambiente della Calabria, Francesco Falcone
- dei risultati positivi emersi dalle analisi di Goletta Verde nei
due punti di campionamento cosentini ma bisogna sottolineare il fatto
che si tratta di un'istantanea relativa ai giorni campionati. Proprio
per questo auspichiamo che le denunce e le segnalazioni dei cittadini
vengano prese seriamente in considerazione e di conseguenza chiediamo
alle autorità competenti serie attività di controllo,
per continuare a difendere la qualità del nostro mare".
Sulla costa jonica cosentina resta però l'abusivismo edilizio.
"Ciò che sta accadendo nella zona del rossanese - sostiene
Goletta Verde - è un caso emblematico per tutta la provincia.
Se, infatti, un forte segnale di legalità è arrivato
con l'abbattimento degli ecomostri di Contrada Zolfara, allo stesso
tempo la pubblicazione della domanda di compatibilità ambientale
per il progetto di un hotel a 4 stelle, testimonia politiche che vanno
in direzione totalmente opposta. Vittima del cemento anche l'area
recintata annessa alla chiesetta di Sant'Angelo che dopo essere stata
oggetto negli anni passati di una modifica della destinazione urbanistica
che ne consentirebbe l'edificabilità fino al ciglio della strada,
sembra essere destinata a ospitare due grandi strutture. A chiudere
un quadro decisamente preoccupante, anche lo scheletro di cemento
a 50 metri dalla battigia nel comune di Mandatoriccio". Per Falcone,
infatti, siamo "di fronte ad una situazione insostenibile. Morto
un ecomostro abusivo se ne fa un altro, questa volta con tanto di
autorizzazione. Non possiamo accettare che dopo tutte le battaglie
condotte per recuperare le zone costiere di contrada Zolfara si permette
adesso di regalare al cemento un'altra area di interesse naturalistico,
consentendo, dopo le tante lottizzazioni, altro consumo di suolo.
Proprio per questo, in occasione del passaggio di Goletta Verde, chiediamo
alle amministrazioni comunali un impegno serio e determinato a garantire
un recupero 'verde' ed una valorizzazione storico-culturale, per far
si che una volta per tutte si possa dire no al cemento e alle attività
scriteriate che continuano a divorare chilometri di costa". Il
portavoce di Goletta Verde, Francesco Brega, ha detto che "Goletta
Verde non è solo monitoraggio delle acque di balneazione. Come
ogni anno portiamo avanti le nostre battaglie contro abusi edilizi
e tutte quelle attività a danno dell'ambiente. Bisogna sconfiggere
l'idea per cui, il territorio per essere valorizzato debba essere
distrutto e divorato. Tutela e salvaguardia, contro quel turismo che
spesso si rivela solo un alibi per legittimare azioni spregiudicate,
che danneggiano il territorio. Questo è il messaggio che vuole
lanciare Goletta Verde, che continua a promuovere un turismo davvero
sostenibile, nel rispetto del mare e della costa"
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