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Calabria 4a regione per illegalità ambientale sulle coste
Calabria quarta regione per illegalità nella cementificazione delle coste 27 lug 08 "Con 1.675 reati e infrazioni distribuiti
su litorali e fondali, la Calabria raggiunge la media di 2,3 infrazioni
per chilometro di costa". E' quanto afferma una nota di Goletta
Verde, l’imbarcazione di Legambiente, nel quale risulta che
la Calabria si piazza al quarto posto nazionale nella classifica delle
illegalità sull'ambiente marino e costiero contenute nel rapporto
Mare Monstrum 2008 elaborato con l'apporto di Comando tutela ambiente
dell'Arma dei Carabinieri, Corpo forestale dello Stato e delle regioni
a Statuto speciale, Guardia di finanza e dalle Capitanerie di Porto
e presentato oggi a Tropea. "La Calabria si piazza dopo Campania,
Puglia e Sicilia - è scritto nella nota - in una posizione
che contribuisce a farle assegnare in modo determinante gli abusi
edilizi in riva al mare e la pesca di frodo, che insieme totalizzano
oltre il 60% delle infrazioni accertate. Nonostante l'andamento dei
reati ambientali sulle coste calabresi faccia registrare un decremento
di circa il 3,5% di illeciti rispetto all'anno scorso, nemmeno questa
contrazione si può considerare come un dato positivo. La stessa
tendenza rapportata a livello nazionale, infatti, fa registrare una
riduzione dei reati ben maggiore, che si attesta a quasi il 25%. Sono
tanti, troppi, i casi di cemento illegale sulle coste calabresi. Anzi,
in questo campo la Calabria è seconda solo alla Campania e
rispetto al resto del Paese non teme rivali. L'abusivismo edilizio
sul demanio ha fatto registrare 650 infrazioni, 687 tra persone arrestate
e/o denunciate e 155 sequestri effettuati". "Un esempio
particolarmente rappresentativo di questa illegalità diffusa
in riva al mare - prosegue è costituito dagli ecomostri sulla
Costa degli Dei, zona che proprio oggi è stata monitorata da
Goletta Verde". "La cementificazione selvaggia che hanno
subito le coste calabresi negli ultimi decenni - ha detto Franco Saragò,
della segreteria di Legambiente Calabria - è stata favorita
da comportamenti schizofrenici della pubblica amministrazione che,
mentre da una parte avvia la demolizione di alcuni ecomostri, dall'altra
approva e tollera piani regolatori che consentono l'edificazione dei
suoli a soli 30 metri dal mare legittimando quelli che altrove sarebbero
a tutti gli effetti abusi".
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