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Dir.resp. Pippo Gatto |
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Sulla Why Not Regione inadempiente
Why Not: Interrotti i lavori, la Regione non applica le norme sul passaggio ai vincitori di gare 22 giu 08 La societa' Why Not Outsourcing e' intervenuta,
con una nota, sulla situazione della societa' stessa i cui contratti
con la Regione stanno per scadere. ''Apprendiamo dalla stampa - si
afferma nel comunicato - che 'i capigruppo di minoranza' Pino Gentile,
Alberto Sarra, Michele Trematerra e Francesco Galati, in una nota
congiunta indirizzata al presidente del Consiglio Giuseppe Bova sostengono
con forza che la situazione dei lavoratori Why Not imponga di giungere
alla 'soluzione in House'. Riteniamo doveroso nei confronti di tutti
i cittadini che come noi e come gli onorevoli firmatari pagano le
tasse fare alcune precisazioni''. ''Il sistema 'in house' agognato
dai capigruppo di minoranza - prosegue la nota - e' gia' nelle carte
a disposizione del presidente Bova, in quanto gia' oggetto di un emendamento
della maggioranza, firmato da Nicola Adamo e Leopoldo Chieffallo qualche
mese fa. Data in cui, pubblicamente, il presidente Agazio Loiero,
appoggiando tale soluzione, la defini' 'temporaneo parcheggio per
tali lavoratori'''. ''Per ragioni di opportunita' - afferma Why Not
- preferiamo non riportare i risultati gia' ampiamente sperimentati
dalle 'societa' in house', tuttavia, la mozione di Gentile, Sarra,
Trematerra e Galati, ci convince che per non biasimabile disinformazione
questi non sappiano che l'Amministrazione regionale ha, in linea con
le direttive comunitarie, bandito regolari gare d'appalto per assegnare
i servizi nei quali sono stati fino all'11 giugno impegnati i lavoratori
della Why Not e di altra azienda. Gare che come sicuramente i signori
onorevoli sapranno non si facevano dal 2002. Un tentativo c'era stato
nel 2007, ma per ragioni al vaglio della magistratura la gara fu annullata.
Non sembri blasfemo se solo per completezza di informazione rammentiamo
che l'emanazione e l'istruzione dei bandi di gara, cosi' come i lavori
delle commissioni aggiudicatici, rappresentano un costo per l'Amministrazione
e quindi per la cittadinanza, e altresi' la partecipazione alle gare
costa a tutte le aziende private che vi partecipano, perche' come
dimostrato dalle graduatorie, anche in Calabria esiste un mercato''.
''Stupisce - conclude la nota - che gli onorevoli non abbiano, invece,
voluto sostenere l'applicazione dell'art.4 del Ccnl Multiservizi che
impone il passaggio diretto dei lavoratori impegnati nei servizi ai
vincitori delle gare gia' provvisoriamente aggiudicate, una regola
che, se attesa, non avrebbe permesso alcuna interruzione nei lavori,
interruzione di cui e' stata gia' informata la Prefettura per quanto
di competenza''
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del 28/01/2004
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