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Duro colpo alla ndangheta crotonese a Milano

 

Duro colpo al clan dei crotonesi a Milano: 27 arresti. Raul Bova in incognito tra gli agenti

26 giu 08 Con una grande operazione condotta con oltre 300 uomini supportati da unità cinofile e un elicottero è partita alle prime luci dell’alba un’operazione dalla Squadra Mobile di Milano che ha setacciato la periferia nord-ovest della metropoli lombarda per sferrare un duro colpo, dopo un anno di lunghe indagini, al traffico di stupefacenti in una delle zone più calde della città, quella di Quarto Oggiaro. Tra i poliziotti un agente 'sui generis', l'attore Raoul Bova, che sta lavorando ad una docu-fiction. La Squadra Mobile di Milano, guidata da Francesco Messina, ha eseguito 27 ordinanze di custodia cautelare delle 29 emesse dal Gip, Guido Salvini, per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio. Di queste 29 ordinanze, 13 hanno raggiunto persone già in carcere, 5 sono state emesse dal Gip presso il Tribunale dei minori mentre due riguardano individui attualmente ricercati. Tre ordinanze, sempre legate all'operazione denominata 'Ciak 2', sono state inoltre eseguite a Trieste. Le persone raggiunte dagli ordini di custodia - tra cui alcuni minori sotto i 16 anni, uno addirittura di 13 anni - dovranno rispondere, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e spaccio di cocaina: un'attività, è stato stimato, capace di generare un giro d'affari sugli 800.000 euro al mese. Gli ordini di arresto sono legati alla conclusione di indagini, coordinate dal pm Claudio Gittardi, avviate nel luglio del 2007. Condotte dal commissariato di Quarto Oggiaro avevano già portato all'arresto, in passato, di 14 persone. Nel corso dell'operazione, avviata nelle prime ore del mattino, sono state sequestrati 12,4 chilogrammi di droga (3,2 di cocaina, 9,4 di hashish), 7 armi, 3 appartamenti, 15 auto e 17 motocicli oltre a 130.360 euro. Il lavoro investigativo condotto dalla Polizia, ha consentito di individuare una struttura criminale ben organizzata alla cui testa si segnalano le famiglie crotonesi Sabatino-Carvelli egemoni, nella zona, per quanto riguarda il traffico di sostanze stupefacenti. Al vertice del gruppo, "come un esercito", capace di creare un vero e proprio mercato a cielo aperto, Mario Carvelli, crotonese di 43 anni, punto di riferimento per un'associazione organizzata in maniera puntuale e precisa - "semplice ma efficiente e ben oliata", secondo quanto scritto nell'ordinanza dal Gip Salvini - articolata in due sottogruppi (cosidette batterie, composte da circa dieci uomini) guidati, a loro volta, da Michael Fasano di 21 anni e Samuel Cimarrusti di 19 anni e da Francesco Catapano di 23 anni ed Emanuel Francesco Carvelli, di 18 anni. Tutti destinatari dell'ordine di custodia cautelare, così come Armando Pietromartire, fornitore di 38 anni, collegato alle cosche Serraino-Di Giovine. Con l'operazione di oggi, ha spiegato il dirigente della Squadra Mobile, Francesco Messina, "é stato inferto un duro colpo a una associazione ben definita" sovrapponibile come capacità operativa a quelle della 'ndrangheta e composta ''da persone consapevoli della loro appartenenza. Un valido serbatoio - ha aggiunto - per grandi organizzazioni strutturate, come la 'ndrangheta''. Un gruppo criminale, sottolinea, "ben oliato che, nel corso degli anni aveva raggiunto la quasi consapevolezza di esser impunibile". Soddisfatto anche il Questore di Milano, Vincenzo Indolfi. "Non mi illudo che i problemi finiscano - ha osservato - ma è stato un intervento determinato. A Milano non esistono zone franche: speriamo che l'attività di Quarto Oggiaro subisca un momento di riflessione"

Raoul Bova mimetizzato tra gli agenti di PS. C'era un agente 'sui generis' tra i 300 uomini della polizia, protagonisti dell'operazione 'Ciak 2', che si è svolta stamattina all'alba a Quarto Oggiaro, periferia di Milano, per dare corso a una serie di ordinanze di custodia cautelare legate al traffico di droga: Raoul Bova. L'attore, camuffato con parrucca e cappellino ben calato sul volto, ha seguito le attività confuso tra gli uomini della Squadra Mobile. La presenza di Bova è legata alla lavorazione di una sorta di docu-fiction che, da diverso tempo, lo vede impegnato al fianco delle forze dell'ordine.

 

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