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Frode da 100mln scoperta dalla Finanza a Reggio
Frode da 100 mln di euro scoperta dalla Finanza a Reggio 04 giu 08 Una frode fiscale per un ammontare di cento milioni di euro è stata scoperta dalla Guardia di finanza a Reggio Calabria. Nell'ambito dell'operazione sono state denunciate 15 persone titolari di società che svolgono la loro attività nel settore edile e nel commercio di prodotti alimentari e di automobili. In particolare il Nucleo di polizia tributaria del Comando provinciale della Guardia di finanza ha accertato un giro di fatture false, di ricavi non denunciati al fisco e di Iva non versata. Dall'indagine sono emerse, inoltre, l'utilizzazione e l'emissione di fatture per operazioni inesistenti per circa 55 milioni di euro. I meccanismi della frode. Alcune imprese tra quelle oggetto dell'indagine, secondo quanto riferito dalla Guardia di finanza, hanno fatto ricorso all'espediente di acquistare merci con l'Iva al 20% da aziende "cartiere". Le merci sarebbero state poi rivendute, sempre fittiziamente, con l'Iva al 4%, a compratori ignari della frode al fine di costituire rilevanti crediti d'imposta da chiedere a rimborso. Altre aziende, invece, hanno cercato di aumentare i costi dichiarati utilizzando fatture comprovanti l'acquisto di merce in realtà mai avvenuto. Ad insospettire la Guardia di finanza il fatto che le ditte verificate, pur disponendo di una modesta struttura operativa, peraltro non idonea a giustificare le rilevanti operazioni commerciali, documentavano acquisti e vendite di merci per importi considerevoli ed in un arco di tempo ristretto. Importanti ai fini dell'indagine sono stati gli accertamenti bancari che hanno dimostrato l'inconsistenza delle operazioni commerciali eseguite. E questo perché i pagamenti, per decine e decine di milioni di euro, non sarebbero mai avvenuti e, tra l'altro, no sono stati mai sollecitati dall'unica società fornitrice, che è stata pure segnalata all'autorità giudiziaria per emissione di fatture relative a operazioni inesistenti. Gli accertamenti della Guardia di finanza sono stati difficili per il fatto che i titolari delle imprese verificate hanno tutti dichiarato lo smarrimento ed il furto delle contabilità. Nell'ambito dell'operazione, inoltre, sono stati scoperti quattro evasori fiscali totali appartenenti a varie categorie economiche. L'indagine ha consentito, inoltre, di segnalare agli uffici finanziari competenti l'indeducibilità di costi pari a circa 65 milioni di euro, la rilevazione di ricavi non dichiarati per 25 milioni di euro e violazioni all'Iva per 17 milioni di euro.
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del 28/01/2004
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