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Gratteri tiene lezioni di legalità agli studenti
Gratteri da lezioni di legalità agli studenti “La ndrangheta per sopravvivere cerca consensi” 09/02 Cambiare la normativa, in particolare per le riduzioni delle pene in appello con il patteggiamento, "sburocratizzare" le procedure giudiziarie, ma soprattutto informare la gente che la 'ndrangheta non e' tanto contro, ma può essere dentro lo Stato, e per sopravvivere necessita di consenso e appoggi. E' la lezione del sostituto procuratore della Direzione distrettuale Antimafia di Reggio Calabria Nicola Gratteri, intervenuto oggi al convegno "Giovani e Legalità", promosso dal Comune di Ancona, dal Lions Club Colle Guasco e dall'Università Politecnica delle Marche. Alla 'ndrangheta, ''la più pericolosa fra le organizzazioni criminali che hanno le loro radici in Italia", il magistrato, che ha coordinato le indagini sulla strage di Duisburg, ha dedicato due libri: 'Fratelli di sangue' e 'Il grande inganno-i falsi valori della 'ndranghetà, fresco di stampa. Un fatturato annuo di 36 miliardi di lire solo per i proventi della cocaina, addentellati politici ed economici nei cinque continenti, una struttura organizzativa granitica, basata su poche famiglie e matrimoni combinati tra i suoi membri, una credibilità internazionale presso i cartelli della coca, che consente di avere porte aperte in zone della Colombia dove non osa entrare neppure l'esercito. "Ma per far questo - ha spiegato Gratteri - hanno bisogno di gente normale, perché il loro problema non è far soldi, ma riciclarli e dunque comprare, quando possono, di tutto: dai supermercati alle aziende, dai terreni agli immobili, ai negozi. Quando ci riescono, li arredano sontuosamente ed emettono scontrini a non finire, anche in assenza di clienti, perché il corrispettivo degli scontrini è ciò che possono spendere in beni personali: ville, piscine, auto di lusso e gioielli". "Negli anni '70 - ha continuato - hanno abbandonato le attivita' criminose legate ai sequestri di persona, alle tangenti e al contrabbando di sigarette, per entrare nei salotti buoni della politica e della borghesia, concentrandosi sul traffico di stupefacenti, che dal Cile e dall' Argentina fanno entrare con container in Europa, soprattutto attraverso la Spagna, diventando l'organizzazione leader nel mondo dello spaccio di cocaina, e superando per introiti e consensi Cosa Nostra". "Nelle Marche - secondo Gratteri - la 'ndrangheta, viene percepita come un problema che appartiene alla Calabria, in realta' riguarda tutti i cittadini italiani ed europei, ed in generale il mondo occidentale, contando sulla disinformazione e sulla sottovalutazione del fenomeno". "Studiate - ha poi esortato i molti giovani presenti - perché l'ignoranza è complice della delinquenza e chi non sa è facilmente strumentalizzabile e soccombe di fronte alla prepotenza. La stampa, dal canto suo informi correttamente i lettori, mentre magistrati e forze dell'ordine devono essere messi in grado di operare con modifiche delle normative e non aumentando semplicisticamente il numero degli addetti". Con Gratteri c'erano il sindaco Fabio Sturani e gli assessori Andrea Filippini e Stefania Ragnetti.
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