|
||
Dir.resp. Pippo Gatto |
Home | . | Cronaca | . | Università | . | Sport | . | Politica | . | Link | . | Cultura | . | Spettacoli | . | Calcio | . | Forum | . | Meteo | . |
|
Cantiere sequestrato dalla DDA
La DDA sequestra un cantiere sulla 106 nel reggino: Rapporti con le cosche 12/02 Calcestruzzo di scarsa qualita' fornito da imprese legate alle cosche della 'ndrangheta ed utilizzato per realizzare una variante alla statale 106 a Palizzi, nel reggino, che avrebbe potuto incidere sulla tenuta strutturale dell'opera: è per questo motivo che la Dda di Reggio Calabria ha disposto il sequestro preventivo in via d'urgenza del cantiere della Società italiana per le condotte d'acqua, l'impresa aggiudicataria dei lavori. Quattro giorni fa, la Dda aveva sottoposto a sequestro probatorio gli uffici del cantiere. La vicenda è nata dopo che un accesso disposto dalla Prefettura, ha accertato che la società appaltante si era rivolta, per la fornitura di calcestruzzo, a due imprese legate rispettivamente, secondo gli investigatori, alle cosche Morabito-Bruzzaniti-Palamara e Talia. Dagli accertamenti compiuti dai tecnici su alcuni campioni, é emerso che il materiale utilizzato non ha superato le prove di resistenza previste dalle legge. Il sequestro, ha spiegato il procuratore facente funzioni, Francesco Scuderi, è stato disposto per "interrompere una condotta di estremo allarme" che avrebbe potuto provocare l'utilizzo delle opere solo dopo ulteriori interventi di adeguamento strutturale che avrebbero fatto lievitare i costi. La prosecuzione dei lavori, "in alcun modo giustificata", per Scuderi, avrebbe solo fatto aumentare il numero dei manufatti realizzati in violazione ai protocolli di settore. Per la Dda è quindi "indispensabile un attento monitoraggio" del rispetto, da parte delle imprese, delle prescrizioni progettuali. Rapporti con le cosche. "L'indagine sulla frana della costruenda galleria di Palizzi, nella ionica reggina, non riguarda solo aspetti di carattere amministrativo, ma fa emergere un quadro di rapporti pericolosi tra ditte appaltatrici e subappaltatori locali in odore di ndrangheta". E' quanto affermano fonti investigative dopo il sequestro del cantiere di Palizzi ordinato dai magistrati della Dda, Salvatore Boemi, Giuseppe Lombardo e Domenico Galletta. Dall'inchiesta, secondo quanto riferito dalle stesse fonti, sarebbe emerso un "sistema simile, e per certi versi, più pericoloso, di quanto venuto fuori in Sicilia con la vicenda Calcestruzzi". I carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale, al comando del col.Leonardo Alestra, stanno proseguendo le indagini per chiarire ogni aspetto del rapporto tra le due ditte appaltatrici locali, la Imc e la D'Aguì con i capi della cosca di Africo Nuovo capeggiata dal boss Giuseppe Morabito, "u tiradrittu", in atto detenuto. Dall'attività investigativa dovranno essere approfondite anche eventuali responsabilità dell'Anas e della "Condotte d'Acqua", vincitrice dell'appalto.
|
Home | . | Cronaca | . | Università | . | Sport | . | Politica | . | Link | . | Cultura | . | Spettacoli | . | Calcio | . | Forum | . | Meteo | . |
Copyright
© dal 2004 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713
del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul
copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore
Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti