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Sit in dei lavoratori WhyNot
Sit in degli ex-lavoratori Why Not davanti la sede della Regione. Delegazione ricevuta da Maiolo. Giovedì una decisione in Consiglio 04 ago 08 Potrebbe decidersi giovedì prossimo in Consiglio regionale la sorte degli ex dipendenti della società Why Not che stamani hanno organizzato un sit-in di protesta davanti palazzo Alemanni, sede della presidenza della Giunta regionale. Una delegazione dei lavoratori e dei sindacati è stata ricevuta dall'assessore regionale alla Politiche del lavoro, Mario Maiolo. Nel corso dell'incontro, Maiolo si è impegnato, a nome della Giunta, a formulare una proposta che sarà presentata nella seduta del Consiglio regionale di giovedì prossimo parallelamente a quella dei capigruppo. "Per la prima volta - ha detto la segretaria nazionale della Fisascat-Cisl, Rosetta Raso - la Giunta ha assunto un impegno formale con la formulazione di una determina che prevede la rimodulazione di un ente già esistente e finora mai utilizzato, che avrà il compito di ricollocare in modi diversi tutto il bacino dei disoccupati calabresi. In questo ente strumentale rientrano, ovviamente, tutti i lavoratori licenziati dalla società Why Not". "Nella riunione del Consiglio di giovedì prossimo - ha aggiunto il segretario provinciale dell'Ugl-Enti locali di Catanzaro, Gianluca Persico - avremo due possibilità. Ci sarà la proposta concordata oggi con l'assessore Maiolo, che riguarderebbe tutti e tre i rami della Why Not, oppure quella dei capigruppo, che prevede la soluzione 'in house' per i lavoratori appartenenti al ramo amministrativo della Why Not, che dovrebbero essere assunti temporaneamente dalla società Calabria Lavoro". "In quest'ultima proposta - conclude Persico - si escludono gli addetti al patrimonio immobiliare e alla sorveglianza idraulica perché la Regione ha già assegnato i bandi che riguardano il ricollocamento per questi due settori e non vuole annullarli. Per loro, quindi, si aspetta solo che le società che si sono aggiudicate il bando presentino al più presto la documentazione necessaria. Nel caso questo non dovesse succedere, anche questi due rami verranno inclusi nell'altra proposta". La mattina il sit-in. Si è
svolto a Catanzaro, davanti palazzo Alemanni, sede della Presidenza
della Giunta regionale, un presidio di protesta di alcuni degli ex
lavoratori della società Why Not per chiedere la risoluzione
della vertenza occupazionale. La protesta riguarda, in particolare,
i 180 ex dipendenti dei servizi amministrativi impiegati negli uffici
della Regione. Per loro l'11 giugno scorso è scattata la sospensione
dal servizio e il 26 luglio l'effettivo licenziamento. La manifestazione
si svolge mentre è in corso la riunione della Giunta regionale.
"Siamo venuti a conoscenza - ha detto la segretaria nazionale
della Fisascat-Cisl, Rosetta Raso - che il bando di gara per il reintegro
di questi lavoratori è stato annullato dalla Regione. Si tratta
di persone che dal 2000 stanno lavorando per l'Ente, anche con mansioni
di grande responsabilità, e non possiamo accettare l'idea che
adesso vengano mandati a casa, magari per assumere altre persone dall'esterno".
"Sappiamo - ha proseguito Raso - che c'é una proposta
di legge, approvata dai capigruppo del Consiglio regionale, che prevede
una soluzione in house, con un collocamento temporaneo dei lavoratori
all'interno della società Calabria Lavoro. In occasione della
riunione del Consiglio regionale, prevista per giovedì prossimo,
saremo lì a chiedere che venga al più presto messa in
atto questa soluzione". "Ci attendiamo - ha detto il segretario
provinciale dell'Ugl-Enti locali di Catanzaro, Gianluca Persico -
che come per gli altri due rami legati alla Why Not, anche per queste
180 persone si trovi una collocazione definitiva. Sono lavoratori
che hanno dimostrato nel tempo la loro professionalità e quindi
sono assolutamente riutilizzabili dalla Regione. Così come
sono stati stabilizzati i lavoratori di palazzo Campanella non vedo
perché la stessa cosa non debba accadere anche per gli impiegati
del settore amministrativo".
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