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Diciannovenne mangia una granita e poi muore

 

Diciannovenne di Martirano mangia granita e muore. Genitori denunciano "defribillatore non funzionava". Aperta inchiesta. Autopsia rivela cardiopatia

09 ago 08 Una ragazza, Antonella Vergori, di 19 anni, è morta a causa di una congestione dopo avere mangiato una granita. Il fatto è accaduto sul lungomare di Nocera Terinese dove la giovane, che abitava in un centro dell'interno, Martirano Lombardo, si trovava con la famiglia per fare visita ad una parente. Dopo avere cenato a casa, Antonella, assieme a familiari e parenti, aveva raggiunto il lungomare per una passeggiata. Al bar la decisione di prendere una granita. A distanza di poco tempo dall'ingestione il malore e la richiesta di soccorso al Suem del 118, che hanno tentato in tutti i modi di rianimare la ragazza. A nulla è valso il trasferimento nell'ospedale di Lamezia Terme, dove la ragazza è giunta cadavere.

Aperta un inchiesta. I genitori di Antonella Vergori, la diciannovenne morta in seguito ad un malore sopraggiunto dopo che aveva mangiato una granita, hanno presentato una denuncia ai carabinieri. I genitori della ragazza, nella denuncia, chiedono che venga verificato il funzionamento del defibrillatore in dotazione nell'ambulanza del Suem intervenuta per prestare soccorso alla giovane. Sulla base della denuncia presentata dai genitori della giovane calabrese la Procura della Repubblica di Lamezia Terme ha aperto un'inchiesta condotta dal pm Elio Romano.

Sequestrato il defibrillatore. E' stato sequestrato il defibrillatore in uso sull'ambulanza del Suem 118 che ha prestato i primi soccorsi a Antonella Vergori, la ragazza di 19 anni, morta a Nocera Terinese, in Calabria. Il sequestro dello strumento è stato disposto dal sostituto procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Elio Romano, che ha aperto un fascicolo contro ignoti. Il magistrato dovrà disporre una perizia tecnica per accertare la funzionalità dell'apparecchio. E' stata sequestrata anche la relazione fatta dai sanitari dell'ambulanza sull'intervento svolto. Essendo la ragazza deceduta, prima di arrivare in ospedale non è stata aperta una cartella clinica.

Dall'autopsia viene fuori una cardiopatia. L'autopsia, effettuata nel pomeriggio, nell'ospedale di Lamezia Terme, dal medico legale Massimiliano Cardamone, sembra confermare la tesi degli esperti. Dall'esame autoptico è emerso, infatti, che Antonella Vergori soffriva di una cardiopatia congenita. La giovane, tra l'altro, avrebbe accusato una forte aritmia.

Secondo alcuni esperti la granita non può uccidere. Una granita non può uccidere, neppure se consumata dopo pasto. Lo sostengono medici internisti ed esperti di medicina d'urgenza, che aggiungono: solo l'autopsia potrà chiarire davvero le cause della morte diciannovenne calabrese. "E' da escludere che un gelato o una granita possano provocare direttamente la morte di una persona - spiega Dario Manfellotto, presidente dei medici internisti del Lazio e dirigente medico al Fatebenefratelli di Roma -. Se una bevanda ghiacciata porta al decesso, vuol dire che c'é qualche altro problema da indagare. La causa precisa del decesso, comunque, potrà essere svelata solo dall'autopsia". E' dello stesso parere anche Ubaldo Mengozzi, presidente onorario della Società italiana di medicina d'emergenza-urgenza (Simeu): "Non è possibile che la ragazza sia deceduta per congestione - precisa - piuttosto non è da escludersi che si tratti di un caso morte improvvisa, come accade a quei giovani che muoiono improvvisamente mentre giocano su un campo di calcio per un arresto cardiaco". Inoltre, secondo gli esperti, parlare di congestione è scorretto. "La parola 'congestione' non ha alcun significato clinico - aggiunge Mengozzi -. Si tratta solo di un termine generico che viene usato per parlare di qualcosa di cui non si conoscono le cause". Il termine, infatti, viene comunemente usato per indicare un accumulo di sangue a livello addominale in seguito, ad esempio, a un'immersione in acqua fredda mentre è in corso la digestione, che causa una brusca diminuzione dell'afflusso di sangue al cervello. Ma secondo il presidente onorario della Simeu, bere bevande ghiacciate o mangiare una granita può comportare al massimo "un dolore avvertibile nella parte terminale dell'esofago". Per quanto riguarda infine l'accusa dei genitori della ragazza calabrese, che chiedono la verifica del funzionamento del defibrillatore in uso all'ambulanza del 118, Mengozzi commenta: "é inconcepibile, perché si tratta di un apparecchio sicuro e facile da usare, che può essere gestito perfino da un bambino. Se fosse stato davvero fuori uso, dovremmo pensare a un caso rarissimo e comunque vergognoso".

Giornata nera per morti in annegamenti e malori. Annegamenti, malori, un africano di 20 anni disperso in mare, una giovane morta dopo aver mangiato una granita, una ragazzina folgorata da una scarica elettrica sprigionatasi da un palo della luce: la giornata nelle località di vacanza, complice anche il mare mosso, è stata funestata da incidenti di vario tipo che hanno provocato morti e feriti. Nel pomeriggio nel lago Trasimeno, in Umbria, un ragazzo romeno di 15 anno è annegato davanti a una delle spiagge di Castiglione del Lago. Si era tuffato per andare a recuperare un pallone. A dare l' allarme sono stati alcuni bagnanti che lo hanno visto in difficoltà. Per recuperare il corpo sono intervenuti i sommozzatori. Nel tratto di mare antistante lo stabilimento balneare dell' Aeronautica Militare del Lido di Latina è scomparso un congolese di 20 anni. Il giovane era in compagnia di una amica e si è tuffato in mare ma non è più riemerso. Alle ricerche hanno partecipato una motovedetta della capitaneria di porto e un elicottero dei vigili del fuoco. Nelle acqua della Penisola di Magnisi, tra Siracusa ed Augusta, è stato recuperato il corpo di un uomo di 35-40 anni: era a torso nudo e indossava solo jeans e scarpe griffate. Aveva una ferita alla testa ma non sarebbe quella la causa della morte. Gli investigatori aspettano che l' autopsia stabilisca se si è trattato di un incidente o di un omicidio. Un ragazzo di 13 anni è in gravi condizioni all' ospedale Civico di Palermo, che ieri ha avuto un malore mentre nuotava in piscina in un agriturismo di Castellana Sicula. E' in coma nell' ospedale di Casarano (Lecce) un ragazzo di 17 anni di Biella che si è sentito male dopo un tuffo a Marina di Ugento. Il ragazzo era in vacanza con la famiglia e si era gettato in acqua per trovare sollievo al gran caldo. A portarlo a riva è stato il bagnino, avvertito dalla madre del giovane, preoccupata per non averlo visto tornare in spiaggia. Un uomo di 40 in difficoltà è stato salvato davanti alla spiaggia di Rena Maiore, vicino a Santa Teresa di Gallura, Nonostante il mare mosso, l' uomo si era avventurato tra le onde. La Guardia Costiera ha fatto intervenire anche un elicottero dei vigili del fuoco di Alghero che ha recuperato il bagnante. Il mare ha creato problemi a due diportisti, salvati dai militari dell' ufficio circondariale marittimo di Vasto e da altri natanti privati al largo di Torino di Sangro (Chieti): a causa del forte vento, la loro barca si era rovesciata a mille metri dalla riva e stava affondando. E' rimasta, invece, folgorata da una scarica elettrica una ragazzina di 13 anni a Montemaggiore Belsito (Palermo). La scarica elettrica - da un palo della illuminazione comunale - l' ha investita uccidendola all' istante. Dai primi rilievi, sembra che la causa sia da ricercare in una dispersione di energia in quattro pali. Sono ancora da chiarire, invece, i motivi che hanno provocato la morte di una ragazza di 19 anni sul lungomare di Nocera Terinese (Catanzaro). La giovane aveva mangiato da poco una granita quando si è sentita male. Il personale del 118 ha cercato di rianimarla in tutti i modi ma quando la ragazza è arrivata in ospedale non c' era più niente da fare.

 

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