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Notizie di Cronaca
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25/09 Il senatore Giancarlo Pittelli, coordinatore regionale di Forza Italia, è stato interrogato per sei ore dal sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro, Salvatore Curcio, nell'ambito dell'inchiesta Poseidone sui presunti illeciti nella gestione dei finanziamenti nel settore della depurazione. Pittelli è indagato nell'inchiesta con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e all'abuso d'ufficio. Il parlamentare aveva chiesto più volte di essere interrogato quando dell'inchiesta Poseidone era titolare il sostituto procuratore Luigi De Magistris, a cui l'indagine fu revocata dal procuratore proprio dopo che De Magistris aveva inviato un'informazione di garanzia a Pittelli senza informare preventivamente il capo dell'ufficio. Pittelli, che nel corso dell'interrogatorio è stato assistito dai suoi difensori di fiducia, Sergio Rotundo e Domenico Pietragalla, ha risposto a tutte le contestazioni che hanno al centro un suo presunto ruolo nella commissione dei presunti fatti illeciti emersi dall'inchiesta. Il senatore, a conclusione dell'interrogatorio, non ha rilasciato alcuna dichiarazione.
Dopo quattro mesi piove in Calabria
25/09 E' arrivata la pioggia dopo quattro mesi in
Calabria. Da oggi pomeriggio su tutta la regione sono intense le precipitazioni,
accompagnate ad un calo fino a cinque gradi delle temperature, che
si erano mantenute fino a due giorni fa a livello estivo, con le spiagge
piene di bagnanti e turisti. La pioggia per il momento non sta provocando
problemi se non alla circolazione stradale, con rallentamenti soprattutto
nei centri urbani.
La banda musicale della Finanza il 27 a Santa Maria del Cedro
25/09 Il prossimo 27 settembre alle 21, la banda musicale
della Guardia di finanza parteciperà alla terza 'rassegna delle
fanfare e bande musicali' a Santa Maria del Cedro. L'esibizione rientra
nell'ambito della manifestazione 'MarathonArte', iniziativa del ministero
per i beni e le attività culturali, con la quale il castello
di San Michele, è stato annoverato tra le sette meraviglie
italiane da salvare. La banda musicale della Guardia di finanza, la
cui fama ha ormai varcato i confini della nazione, è composta
da oltre 100 elementi ed eseguirà un vasto repertorio, tra
cui anche le più famose marce d'ordinanza.
Coniugi uccisi a Mendicino, nuovo sopralluogo dei RIS
24/09 Da questa mattina alcuni militari del Ris dei
Carabinieri sono ritornati a Mendicino, nel Cosentino, nella casa
in cui nella notte del primo maggio scorso furono trucidati Ennio
Greco e sua moglie Maria Reda, rispettivamente di 74 e 72 anni. Finora
le indagini si sono concetrate sul rumeno Giani Bedreaga, ex marito
della badante che per un periodo aveva collaborato in casa Greco,
arrestato nei giorni seguenti il duplice delitto. Il rumeno non ha
però mai confessato. Il suo collegio di difesa ha dunque
chiesto nuove analisi e indagini da condursi sul luogo del delitto.
L'arrivo dei Ris di stamattina lascia presumere che ancora non tutte
le piste siano state battute in modo accurato. La difesa del rumeno
punta a far rilevare in modo accurato le impronte digitali, in particolare,
si apprende da indiscrezioni, sull'apparecchio telefonico dal quale
- secondo gli inquirenti - Bedreaga avrebbe risposto ad una telefonata
nella notte dell'omicidio. I Carabinieri invece starebbero anche accertando
se ci siano tracce della presenza del rumeno nel locale della falegnameria
posto al pian terreno della casa dei Greco, da cui sarebbe stata prelevata
l'ascia utilizzata per gli omicidi. Inoltre sarebbero in corso anche
particolari esami su un copridivano, sul quale il Bedreaga avrebbe
potuto riposarsi nell'immediatezza della strage.
I Carabinieri indagano sull’ipotesi di attentato ai magistrati della DDA reggina
24/09 I carabinieri stanno indagando circa gli esiti
di una intercettazione ambientale, nei confronti di elementi della
'ndrangheta del tirreno reggino, in cui si parla di un attentato contro
il sostituto procuratore generale presso la Corte d'Appello di Reggio
Calabria, Francesco Neri. Il magistrato in passato aveva già
ricevuto minacce. In particolare, nei mesi scorsi alcuni sconosciuti
fecero trovare nell'atrio della sua abitazione privata una lettera
contenente frasi intimidatorie e anche bossoli di pistola cal. 9.
Francesco Neri, negli anni scorsi, era stato titolare di una delicata
inchiesta sul traffico di rifiuti radioattivi, trasportati mediante
navi, alcune delle quali affondate in acque internazionali al largo
delle coste calabresi. Il sostituto procuratore generale Francesco
Neri, aveva svolto anche indagini parallele sulla tragica fine della
giornalista Rai, Ilaria Alpi, assassinata in Somalia assieme al cineoperatore
Milan Hrovatin.
Rossano senz’acqua i cittadini incendiano i cassonetti
23/09 A causa della mancanza d'acqua gli abitanti
di Viale Sant'Angelo, un quartiere di Rossano, hanno attuato per protesta
un blocco stradale. I manifestanti hanno anche incendiato alcuni cassonetti.
Sul posto sono giunti carabinieri e poliziotti, che hanno avviato
trattative con i cittadini per fare cessare la protesta. Pesanti ripercussioni,
a causa del blocco, anche per la circolazione stradale.
25 patenti ritirate nel cosentino nel week end
23/09 Nella serata di ieri sono stati effettuati numerosi
controlli disposti in ambito provinciale dal Questore di Cosenza,
Raffaele Salerno, al fine di contrastare e prevenire gli incidenti
stradali. ''E' stato impiegato personale della Polizia di Stato in
forza alla Questura - e' detto in un comunicato - e dei Commissariati
distaccati e personale della Sezione della Polizia Stradale di Cosenza
a fine di verificare il rispetto del codice della strada e la corretta
applicazione della normativa che impone l'uso del casco, cinture e
vieta l'uso del telefonino e la guida in stato di ebbrezza''. Nel
corso dei servizi sono stati controllati 190 automezzi, con l'identificazione
di 210 persone; effettuati 25 ritiri di patente; elevate sette contravvenzioni
per mancato uso del casco e dieci per uso del telefonino ed effettuati
40 controlli con etilometro, di cui 7 positivi. Eseguiti, inoltre,
dieci fermi amministrativi di moto e autovetture. ''L'impegno operativo
e l'azione di prevenzione - conclude il comunicato - sara' costante
nel tempo da parte della Questura e della Sezione della Polizia Stradale
al fine di prevenire e reprimere il verificarsi di episodi di grave
allarme sociale. E questo sara' fatto, in particolare, con mirati
controlli nelle vicinanze di esercizi pubblici di svago e divertimento
dell'arie urbana ed interurbana di Cosenza e della provincia''.
Arsenale della ndrangheta scoperto a Rosarno
22/09 I carabinieri del Comando provinciale di Reggio
Calabria hanno trovato a Rosarno, in un terreno demaniale, armi da
guerra e munizioni che sarebbero state nella disponibilita' di alcune
cosche della 'ndrangheta della Piana di Gioia Tauro. Le armi trovate
sono un fucile mitragliatore, un mitra, una pistola mitragliatrice
Uzi e due fucili semiautomatici, con relative munizioni. Le armi,
nascoste in un bidone di materiale plastico, erano avvolte in un giornale
dalla data del quale i militari hanno accertato che l'occultamento
risale a pochi giorni fa. L'ipotesi che viene fatta dai militari è
che le armi siano state usate per commettere alcuni degli omicidi
accaduti di recente nella Piana di Gioia Tauro nell'ambito dello scontro
tra le cosche della zona.
Cordopatri “Anomalie nel processo alle cosche di Gioia Tauro”
22/09 "L'ordinanza depositata ieri dal gip di
Catanzaro Teresa Barillari conferma e rafforza la decisione della
prima sezione penale della Cassazione che, rimettendo per legittima
suspicione da Palmi a Catanzaro il processo che mi vede parte civile,
riconosce le anomalie e le opacità, puntualmente da me denunciate,
che hanno caratterizzato la gestione del processo contro la cosca
Raso-Gerace da parte della Procura di Palmi". A sostenerlo, in
una dichiarazione, è la baronessa Maria Giuseppina Cordopatri,
testimone di giustizia nel processo contro presunti affiliati alle
cosche di Gioia Tauro. "Il procuratore capo di Catanzaro Mariano
Lombardi - ha aggiunto - ha adesso solo 120 giorni di tempo per l'espletamento
delle indagini precedentemente affidate con delega 'rimasta sostanzialmente
inevasa' ai Ros dei carabinieri di Catanzaro"
Inaugurata l’ottava edizione della Fiera Jonica
22/09 E' stata inaugurata stasera l'ottava edizione
della Fiera jonica, allestita nella zona industriale di Corigliano
Calabro. Alla rassegna agroalimentare presentano i loro prodotti piu'
di 200 espositori calabresi e di altre regioni. Alla cerimonia di
inaugurazione e' intervenuto il Presidente della Provincia, Mario
Oliverio che nel suo intervento ha sottolineato l'importanza della
fiera ''che rappresenta - ha detto - un punto di riferimento importante
per centinaia di aziende. Si e' passati da 70 espositori a oltre 200
e dai pochi metri quadri a disposizione a migliaia di metri quadri.
La Fiera Jonica e' importante perche' si colloca all'interno di un
area strategica della nostra regione come la Piana di Sibari. E' un
crocevia di flussi commerciali e di traffici. Il porto di Corigliano,
in particolare, e' un'infrastruttura di notevole importanza e noi
stiamo lavorando per fare in modo di utilizzarlo nel migliore dei
modi. In questo quadro la Fiera Jonica assume una funzione strategica.
Pensiamo ad una fiera permanente settoriale che possa articolarsi
nel corso dell'anno in modo che la Calabria si possa far conoscere
e possa essere meta di rapporti di scambio e turistici nell'area del
Mediterraneo''. Presenti all'inaugurazione, tra gli altri, l'assessore
provinciale all'Agricoltura, Luciano Manfrinato; il sindaco di Corigliano,
Armando De Rosis; il presidente di Corigliano Fiere, Salvatore Azzinnari,
ed il commissario della Camera di commercio di Cosenza, Piero Rende.
La fiera rimarra' aperta fino al 30 settembre.
Topo d’appartamento arrestato dopo fuga sui tetti di Rossano
22/09 Con l'accusa di furto, la Polizia ha arrestato
a Rossano il diciannovenne Vittorio La Pietra, trovato dagli agenti
e dai carabinieri su un balcone di un appartamento del centro storico
mentre tentava di portare via alcuni oggetti appena rubati. Polizia
e carabinieri, avvisati della presenza del giovane da una segnalazione
anonima, hanno intimato a La Pietra di scendere ma il giovane ha tentato
la fuga salendo sul tetto dell'abitazione da dove ha iniziato a lanciare
tegole contro gli agenti ferendone lievemente uno. Dopo un rocambolesco
inseguimento sui tetti delle abitazioni adiacenti, i poliziotti sono
riusciti a bloccarlo e ad arrestarlo.
Rubava la corrente ad Altomonte, arrestato
22/09 Un uomo, A.P., di 47 anni, è stato arrestato
dai carabinieri ad Altomonte per furto di energia elettrica. Nel corso
di controlli i carabinieri hanno effettuato una perquisizione nell'abitazione
del quarantasettenne e si sono accorti che l'impianto elettrico era
stato manomesso con un by pass che permetteva di usufruire dell'energia
elettrica senza che questa passasse dal contatore. Dopo l'arresto
l'uomo è stato rimesso in libertà in attesa del processo.
Rubano computer in clinica sotto sequestro a Cassano: tre arresti
22/09 Con l'accusa di furto aggravato e violazione
di sigilli, i carabinieri di Cassano hanno arrestato Giuseppe Di Bella,
di 44 anni, Pasqualino Caruso (35), e Cristian Belmonte (22), tutti
e tre di Cassano e gia' noti alle forze dell'ordine. I tre, secondo
quanto riferito dai militari, sono stati sorpresi mentre si allontanavano
a bordo di un'automobile Opel Tigra, di proprieta' del Belmonte, dopo
che avevano forzato la porta d'ingresso e violati i sigilli della
clinica ''Madonna delle Grazie'', sottoposta a sequestro giudiziario,
rubando dal laboratorio d'analisi un computer completo di monitor
e tastiera per un valore di 1.500 euro.
Minaccia connazionale con coltelli, arrestato rumeno a Rossano
22/09 Un giovane romeno, Marius Finaru, di 25 anni,
è stato arrestato dagli agenti della polizia di Stato a Rossano
per lesioni e minacce, uso di armi e ingiurie. Il giovane, per futili
motivi, avrebbe minacciato con tre coltelli da cucina e picchiato
una sua connazionale di 23 anni, M. S. G., la quale ha sporto denuncia
al commissariato di Rossano. Gli agenti hanno rintracciato Finaru
mentre si allontanava dall'abitazione, dove è stato arrestato.
Centauro cosentino muore in un incidente vicino Bologna
21/09 Un uomo di 34 anni, originario di Cosenza ma
residente a Malalbergo, in provincia di Bologna, e' deceduto questo
pomeriggio in un incidente stradale. Il sinistro e' avvenuto verso
le 17 sulla statale Porrettana a Lovoleto di Granarolo, a pochi chilometri
da Bologna, nei pressi di un distributore del metano. La vittima viaggiava
su una potente Honda Cbr in direzione di Minerbio quando per cause
in corso di accertamento da parte degli agenti della polizia municipale
si e' scontrato con tre auto che viaggiavano sulla corsia opposta
verso Bologna. Dapprima ha urtato una Fiat 600, poi una Opel Corsa
per finire poi la sua corsa contro un Mercedes. Inutili i soccorsi
dei sanitari del 118 dato che l'uomo e' morto sul colpo.
Accordo mafia-ndrangheta sul porto di Gioia
21/09 'Ndrangheta e Cosa nostra si erano accordate
per utilizzare il porto di Gioia Tauro come approdo per i traffici
di droga gestiti dalle due organizzazioni. E' quanto riferiscono i
carabinieri del Ros nell'informativa in cui si parla del progetto
di attentato ai danni dei magistrati della Dda reggina. Nel rapporto
si parla, in particolare, di una riunione svoltasi a Misterbianco,
in provincia di Catania, "tra un esponente di primo piano latitante
di Cosa nostra, accompagnato da un soggetto che non parlava bene l'italiano",
ed esponenti della 'ndrangheta per governare il traffico internazionale
di stupefacenti, utilizzando l'approdo di Gioia Tauro. "I siciliani
- scrive il Ros - avevano proposto la cessione del 20% sul valore
di ogni importazione, in cambio di un'adeguata copertura. L'accordo,
però, sfuma e viene rinviato poiché il superlatitante
di Cosa nostra è costretto all'improvviso ad allontanarsi"
Il gruppo FI della Provincia chiede la riduzione del parco auto blu
21/09 "Provvedere alla riduzione del parco macchine
al fine di un considerevole risparmio delle risorse attualmente investite
nelle auto blu e negli straordinari degli autisti, emulare l'amministrazione
provinciale di Catanzaro dove è solo il presidente della giunta
ad usufruire di auto blu e di autista". Lo chiedono i consiglieri
provinciali di Forza Italia, in una interrogazione presentata al presidente
del consiglio provinciale ed al presidente della giunta provinciale
di Cosenza. Nell'interrogazione, i consiglieri azzurri, chiedono "se
è vero che ciascun assessore provinciale è dotato di
una auto blu con autista alle dipendenze dell'amministrazione provinciale
e se risponde al vero che quotidianamente gli autisti si recano presso
le abitazioni degli assessori per prelevarli, condurli in assessorato
e riaccompagnarli nuovamente a casa". "Con tale pratica
quotidiana - si chiede nell'interrogazione - viene rispettato quanto
previsto dal regolamento? A quanto ammonta la spesa per l'acquisto
delle auto blu in dotazione e la spesa annua per la gestione, l'ammortamento
delle stesse e gli straordinari agli autisti per gli spostamenti quotidiani?
Ed è davvero necessario ed inevitabile che un assessore usufruisca
dell'autovettura di servizio per gli spostamenti abitazione Provincia
quando, ai fini di un notevole risparmio delle risorse finanziarie
dell'ente, ogni assessore potrebbe utilizzare l'autovettura privata
avendo diritto, come previsto dal regolamento del consiglio provinciale
per i consiglieri, al 'rimborso delle spese di viaggio effettivamente
sostenute?''. I consiglieri di Forza Italia ricordano anche che "gli
enti locali debbono improntare la loro azione amministrativa al rigore
e al mantenimento della spesa pubblica e chi amministra ha il dovere
di attenersi alle norme sulla trasparenza e sulla legalità
al solo scopo di rispondere ai bisogni e ai reali interessi dei cittadini".
"Il presidente e la sua giunta - concludono - si sono impegnati
a rispettare l'esigenza di utilizzazione delle risorse all'insegna
della legalità e al soddisfacimento degli interessi collettivi,
ottimizzando al massimo l'impiego delle risorse finanziarie e sul
notevole spreco di risorse per le auto di servizio, spesso utilizzate
in casi non urgenti e necessari, è intervenuto di recente il
senatore Antonio Gentile".
Mario Oliverio “Impegnati al taglio degli sprechi, anche sulle auto”
21/09 "L'Amministrazione Provinciale è
impegnata sin dal primo giorno del suo insediamento in un azione rigorosa
di taglio di sprechi, di risparmio delle risorse e di ottimizzazione
dei servizi". Ad affermarlo è il presidente della Provincia
di Cosenza, Mario Oliverio, in relazione alla polemica sulle "auto
blu" provinciali. "Anche per quanto riguarda il parco macchine
che, come abbiamo già documentato, comprende ben 230 mezzi
leggeri e pesanti e non solo le auto necessarie allo svolgimento delle
attività istituzionali - aggiunge Oliverio - la spesa è
stata ridotta di oltre il 35%, passando da 1.008.553 euro dell'anno
2003 a 652mila Euro del 2007, con una decurtazione della spesa di
oltre 356mila euro. Con tale somma si fa fronte a spese relative a
carburanti, pneumatici, pezzi di ricambio, assicurazione autoveicoli,
acquisto e noleggio autoveicoli, revisione ed immatricolazione, lavoro
straordinario, manutenzione per il funzionamento dell'intero parco
macchine". "E' importante evidenziare - prosegue Oliverio
- che detta riduzione è stata realizzata nonostante l'incremento
della dotazione del parco macchine, determinata in gran parte dall'acquisto
di mezzi pesanti tecnologicamente all'avanguardia per lo sgombero
neve ed il taglio dell'erba, che hanno contribuito ad un risparmio
notevole di risorse e ad un innalzamento della qualità del
servizio, i cui risultati sono evidenti e sono stati oggetto di pubblico
apprezzamento degli amministratori locali e di numerosi cittadini
anche nel corso di questa stagione estiva. E non è certo da
ovviare di tenere in debito conto la vastità del nostro territorio,
quasi la metà dell'intera Calabria, oggetto di attività
istituzionali". "L'Amministrazione Provinciale, all'indomani
delle elezioni del 2004, precisamente il 20 dicembre dello stesso
anno - afferma Oliverio - ha provveduto all'approvazione di un nuovo
regolamento per l'utilizzazione dei mezzi meccanici e delle autovetture
in dotazione all'Ente, prevedendo anche la regolazione dell'uso delle
auto per gli assessori ed i dirigenti. E' evidente che gli amministratori
e i dirigenti provinciali, nel rispetto del regolamento, con rigore
utilizzano i mezzi in dotazione all'Ente per esclusivi compiti istituzionali".
"L'azione dell'Amministrazione - conclude Oliverio - è
comunque volta a perseguire obiettivi di più profonda ottimizzazione
della spesa e pertanto è aperta ad ogni suggerimento, osservazione,
sollecitazione e critica positiva per essere aiutata a fare meglio
e con incisività in questa direzione. Per questo rivolgiamo
il nostro sincero ringraziamento a quanti, al di là delle appartenenze
politiche, intendono aiutarci nell'opera di rigore e di trasparenza".
Mercoledì sciopero del personale ferroviario calabrese
21/09 Il Gruppo Ferrovie dello Stato informa che dalle
9.01 alle 17 di mercoledì 26 settembre, per uno sciopero in
Calabria del personale di Trenitalia e del personale addetto alla
circolazione di Rete Ferroviaria Italiana, saranno possibili cancellazioni
o limitazioni di percorso per alcuni treni a media e lunga percorrenza.
Limitazioni e cancellazioni saranno possibili anche prima dell'inizio
e dopo il termine dello sciopero e pertanto il Gruppo Ferrovie dello
Stato invita i viaggiatori ad informarsi sui treni in circolazione.
Accordi della Provincia di Cosenza per i Parchi Nazionali
21/09 Due protocolli d'intesa tra la Provincia di
Cosenza ed i parchi nazionali del Pollino e della Sila saranno siglati
lunedì prossimo alle 11 nella Sala degli Stemmi a Cosenza.
Lo rende noto, in un comunicato, la Provincia. "I contenuti delle
intese - è detto nella nota - sono dedicati ad un programma
di educazione ambientale e di incentivi al turismo scolastico, per
la terza età e per i diversamente abili". Saranno presenti
il presidente, Mario Oliverio; l'assessore all'ambiente, Luigi Marrello;
il presidente dell'ente parco del Pollino, Domenico Pappaterra; il
presidente dell'ente parco della Sila, Antonio Garcea.
Polizia provinciale recupera bovino fuggito dalla stalla
21/09 La Polizia provinciale di Cosenza ha recuperato
nelle campagne di Mormanno un bovino fuggito da una stalla che aveva
aggredito alcune persone, provocando anche pericolo per la circolazione
stradale. L'intervento della Polizia provinciale era stato chiesto
dal sindaco di Mormanno, che, con un apposito provvedimento, ne aveva
ordinato l'abbattimento per motivi di sicurezza e di carattere sanitario.
La Polizia provinciale ha recuperato il bovino e lo ha narcotizzato,
evitando l'abbattimento dell'animale.
Un arresto a Rossano
21/09 Un giovane di 23 anni, Umberto Graziano, è
stato arrestato dai carabinieri di Rossano con l'accusa di evasione.
Il giovane, infatti, era agli arresti domiciliari dopo essere stato
arrestato in esecuzione di un'ordinanza del Gip del Tribunale di Rossano
per spaccio di sostanze stupefacenti, ma i militari lo hanno sorpreso
fuori dalla sua abitazione.
Minori arrestati per spaccio a San Giovanni in Fiore
21/09 Due minori sono stati arrestati a San Giovanni
in Fiore dai carabinieri con l'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel corso un servizio finalizzato al contrasto del traffico di droga,
i militari hanno sorpreso in flagranza A.V., 16 anni, e M.L., 17 anni,
mentre per strada cedevano della droga ad una persona che si è
data alla fuga alla vista dei carabinieri. Sottoposti i due minori
a perquisizione, i militari li hanno trovati in possesso tre involucri
contenenti complessivamente 15 grammi di marijuana, e 70 euro in contanti
che secondo gli inquirenti sarebbero provento della vendita. Droga
e denaro sono stati sequestrati.
Agguato a Marina di Gioiosa: ferito un giovane
20/09 Un giovane, Domenico Manno, di 21 anni, è
stato ferito in un agguato accaduto nella periferia di Marina di Gioiosa
Jonica. Manno, nel momento dell'agguato, era alla guida della sua
automobile (un'Opel Zafira) e stava facendo rientro a casa. Una persona
appostata lungo la strada ha sparato contro l'automobile condotta
da Manno due colpi di fucile caricati a pallettoni. Uno dei colpi
ha perforato la carrozzeria della vettura ed ha raggiunto Manno ad
una gamba. Il giovane, soccorso da alcuni parenti, è stato
portato nell'ospedale di Locri, dove gli è stata diagnosticata
una ferita giudicata guaribile in dieci giorni. Per Manno non si è
reso necessario il ricovero. Secondo quanto è emerso dalle
indagini dei carabinieri del Reparto territoriale di Locri, il movente
del ferimento sarebbe da collegare ad una vendetta per fatti personali.
Il padre di Domenico Manno, Francesco, sta scontando una condanna
all'ergastolo per l'omicidio, accaduto nell'estate del 2003, di un
cognato, Carlo Femia, di 27 anni.
Assolti dal Tribunale di Paola il Sindaco di Scalea e l’ex DG dell’AS di Scalea
20/09 "Il tribunale di Paola in composizione
collegiale, presidente Spinosa, ha assolto con formula piena, per
non aver commesso il fatto, il sindaco di Scalea Mario Russo e l'ex
direttore generale dell'azienda sanitaria Antonio Scuteri". Lo
rende noto, in un comunicato, il Comune di Scalea. "La vicenda
- è detto nella nota - si riferisce a fatti accaduti nell'ottobre
del 2005, quando i locali del poliambulatorio di via Lauro stavano
per essere trasferiti nella sede attuale della struttura ospedaliera
di località Petrosa". "Secondo l'accusa, - prosegue
il comunicato - sia il sindaco di Scalea che il direttore generale,
si erano resi responsabili di reati riconducibili all'articolo di
codice penale che fa riferimento all'omissione di atti d'ufficio.
Nel corso delle udienze processuali è emerso invece che entrambi
gli indagati avevano adottato tutte le misure necessarie al fine di
trasferire lo stesso poliambulatorio al piano terra della struttura
ospedaliera. Il ritardo registrato nelle operazioni, é stato
dimostrato ampiamente, era dovuto soltanto a situazioni e a fatti
non imputabili alla condotta di Russo e Scuteri". "Il tribunale
paolano - conclude la nota - ha quindi accolto le istanze degli avvocati
difensori assolvendo con formula piena il sindaco di Scalea e l'ex
direttore generale dell'azienda sanitaria paolana"
Presidente Oliverio “Sulle auto blu solo falsità”
20/09 "Respingiamo con forza, sdegno e determinazione
il tentativo maldestro di chi, ancora una volta, pur di intaccare
l'immagine della Provincia di Cosenza, vorrebbe farla passare come
un Ente 'sprecone', distorcendo e spregiando la sua immagine di dignità
e di decoro ed accomunandola ad esperienze negative, purtroppo assai
diffuse". Lo afferma, in un comunicato, il presidente della Provincia
di Cosenza, Mario Oliverio. "Il parco macchine della Provincia
di Cosenza - prosegue Oliverio - comprende ben 230 tra mezzi leggeri
e pesanti (e non già solo 14 'auto blu'), destinati a percorrere
in lungo ed in largo il vasto territorio della provincia cosentina
e ad intervenire per assolvere a molteplici compiti e funzioni (3200
chilometri di strade, edilizia scolastica, competenze in materia ambientale,
polizia provinciale, rischio idraulico ecc.). Di questi, 34 sono adibiti
a sgombero neve, trattamento antigelo e taglio erba, cui si aggiungono
dieci turbine lancia-neve, cinque trattori gommati e otto macchine
operatrici". "Le risorse finanziarie - aggiunge - assegnate
al parco macchine sono, dunque, utilizzate per il funzionamento complessivo
dei mezzi e delle attrezzature in dotazione all'Ente. A tal proposito
è utile precisare, non senza una punta di orgoglio, che l'azione
dell'amministrazione provinciale, volta al contenimento della spesa,
relativamente alle risorse destinate al parco macchine, dal 2003 al
2007 è passata da 1.008.553 di euro a 652mila euro, determinando
un risparmio complessivo di oltre 356mila euro". "Per quanto
riguarda, - è detto ancora nella nota - invece, le autovetture
utilizzate dagli amministratori, dai dirigenti e dai dipendenti dell'Ente
per motivi istituzionali e di ufficio, l'amministrazione ha scelto
anche il ricorso al leasing, avvalendosi della Consip, la società
pubblica del ministero del Tesoro che permette acquisti con forti
risparmi per la pubblica amministrazione. La somma complessiva, di
circa 900mila Euro, relativa al 2006, comprende spese per carburanti,
pneumatici, pezzi di ricambio, assicurazione autoveicoli, acquisto
e noleggio autoveicoli, revisione ed immatricolazione, lavoro straordinario
e manutenzione, finalizzati al funzionamento dell'intero parco-macchine
dell'Ente". "Con determinazione - conclude Oliverio - contrasteremo,
tutti quei tentativi che, pur di alzare polveroni e 'fare cassetta',
cercheranno con ogni mezzo di 'sporcare' l'immagine di un Ente come
la Provincia di Cosenza, impegnato in uno sforzo costante di serietà
e di sana amministrazione, confondendolo nel calderone putrido e maleodorante
di esperienze amministrative fortemente compromesse e saremo, comunque,
sempre ben lieti e disponibili a fornire dati ed elementi di conoscenza
e approfondimento a quanti vorranno richiederceli".
L’ass. della Provincia/CS Pietro Mari a Corbelli “Sulle auto blu hai torto”
20/09 L'assessore provinciale di Cosenza Pietro Mari
ha scritto al consigliere Franco Corbelli in merito alle polemica
sollevata di recente da quest'ultimo sull'uso delle auto blu. "Ho
sempre apprezzato, e spesso condiviso - scrive Mari nella lettera
a Corbelli - le tue battaglie per intensificare la trasparenza nelle
attività amministrative e per meglio orientare la spesa pubblica
verso l'area di maggior disagio della società ma, francamente,
la tua ultima uscita, tesa ad abolire le cosiddette "auto blu
provinciali" mi ha lasciato alquanto perplesso. Mi pare che si
voglia far passare per 'privilegio' quello che è uno strumento
indispensabile per chi é stato democraticamente chiamato ad
amministrare un territorio composto da 155 Comuni ed 11 Comunità
montane, con una rete viaria che, per circa il 70%, si snoda nelle
zone collinari e montane e con servizi di trasporto pubblico molto
carenti che, comunque, non consentirebbero agli amministratori provinciali
di poter garantire la presenza istituzionale, puntualmente e quotidianamente,
laddove essa è richiesta, o dovuta, per motivi di rappresentanza
o, molto più sovente, d'ufficio". Secondo mari, "é
certamente utile sapere che lo scrivente, assegnatario delle deleghe
al governo del territorio, alla Caccia ed alla pesca, dal mese di
aprile ad oggi, ha percorso, con una normalissima berlina Ford Mondeo
Diesel, circa 12 mila chilometri. Il che, la qual cosa, escludendo
le festività e il periodo di ferie estive, è rapportabile
ad una media di circa 120 chilometri al giorno. Come tu stesso potrai
controllare sui fogli di marcia, archiviati presso l'Autoparco Provinciale,
tutti gli spostamenti sono collegati ad eventi o pratiche d'istituto.
Tuttavia ritengo che alla tua intelligenza non possa sfuggire che
un assessore provinciale, oltre a non sottrarsi al dovere di raggiungere
i paesi più isolati del territorio di competenza, sia costretto
a recarsi mediamente una volta alla settimana a Catanzaro e, spesso,
a doversi spostare, sempre per motivi legati al mandato istituzionale
che ricopre, nelle ore serali e notturne". "Francamente
sarebbe molto più comodo - sostiene ancora Mari - fare l'assessore
restandosene comodamente seduti dietro ad una scrivania, ma, nonostante
i potenti mezzi telematici di cui oggi disponiamo, ciò non
è ancora possibile e si deve, per forza di cose, scegliere,
com'é giusto che sia, di svolgere la propria funzione istituzionale
di vicinanza e di servizio alle comunità spostandosi sul vasto
territorio provinciale. Non accetto, quindi, che la disponibilità
e l'abnegazione, nell'esercizio del proprio ruolo, con una componente
di sacrifici e pericoli per portarsi nei diversi luoghi che, come
me e certamente più di me, ogni amministratore provinciale
è costretto ad affrontare, quasi tutti i giorni, per diverse
ore e spesso in orari molto disagiati, possano essere scambiati per
'privilegi'. Mi auguro tu voglia meglio documentarti sull'argomento,
anche per evitare di trovarti affiancato, e forse strumentalizzato,
da personaggi della politica calabrese che, oltre a brillare per condotte
trasversali ed opportunistiche, hanno fondato sulle prebende ed i
privilegi clientelari e sullo spreco delle risorse pubbliche, le loro
carriere politiche e le personali fortune economiche".
Dipendenti rilevano azienda a Lamezia e crescono gli utili del 70%
20/09 Il 70% di crescita nel guadagno ed il raddoppio
del personale in due anni. Questo il bilancio della 'Mangimi Sila',
un'azienda con sede a Lamezia Terme che produce mangime per la zootecnia
e serve l'intero bacino calabrese. La particolarità di questa
società è che, dopo tre anni di chiusura, nell'ottobre
2005, gli otto dipendenti rimasti e messi in mobilità decisero
di rilevare la loro ex azienda costituendo, dapprima una cooperativa
e poi una società alla cui presidenza venne chiamato uno di
loro, Giancarlo De Leo. Da allora, per l'azienda è stato un
crescendo fino a raggiungere il 70% in più di guadagno ed avere
quattordici persone alle proprie dipendenze di cui quasi il 90% socio.
Risultati che, però, due anni fa non erano stati dati per scontati.
"Nell'immediatezza - dichiara De Leo - abbiamo avuto difficoltà
ad accreditarci sia con i fornitori che con il sistema bancario. Nessuno
credeva che questa iniziativa potesse andare lontano. E' stato difficile
anche riprendere, dopo tre anni di inattività della vecchia
azienda, i rapporti con i fornitori e con i clienti". Nonostante
questo, però, la caparbietà degli ex dipendenti diventati
anche azionisti della società, li ha portati a raggiungere
un buon risultato che li fa ben sperare, "non per il nostro futuro
- aggiunge De Leo - ma soprattutto per quello dei nostri figli. Attualmente,
ci sono anche figli o nipoti di dipendenti che lavorano con noi. Sappiamo
che i sacrifici effettuati ci hanno permesso di fare in modo che i
nostri figli non siano costretti a partire per trovare lavoro. E'
questo il nostro sogno, non cerchiamo ricchezza ma solo vivere dignitosamente
e fare in modo che anche i nostri figli possano farlo". Attorno
alla 'Mangimi Sila' ruota non solo un indotto di circa otto società
di trasporti che provvedono alla distribuzione del prodotto nell'intera
regione, ma anche un indotto di servizi vari come, ad esempio, tipografia,
aziende per le riparazioni elettriche e meccaniche, società
di servizi per la vigilanza ed altro. "Sono tutte società
- prosegue De Leo - calabresi. In questo senso abbiamo voluto fare
una scelta ben precisa. La nostra regione offre molte potenzialità.
Per questo abbiamo pensato, non solo di produrre per la Calabria,
ma anche di acquistare in Calabria. I nostri fornitori sono tutti
calabresi, come calabrese è tutto ciò che ruota attorno
a noi. Un'azienda che vende sul territorio deve scambiare con il territorio".
Un esempio di attaccamento alla propria regione, sebbene martoriata,
che dovrebbe essere una speranza per chi decide o ha deciso di rimanere
in Calabria. Eppure, questi primi due anni non sono stati sempre costellati
di positività. "Momenti bui ce ne sono stati - dichiara
De Leo - ma noi abbiamo avuto la voglia di andare avanti. Soprattutto
all'inizio non c'erano fondi. C'era molta difficoltà a reperire
risorse, ma, a costo di fare grossi sacrifici con i nostri stipendi,
siamo andati avanti. In questo aiutati dalle nostre famiglie che ci
hanno sostenuto, anche quando ci siamo dovuti autotassare mensilmente.
Sacrifici - aggiunge - che, in un certo senso, oggi, ci hanno premiato.
L'azienda ha ripreso a camminare con un consolidato di attività
sistematico per cui si riesce a far fronte a tutte le necessità,
pur avendo bisogno di reperire fondi per eseguire, ad esempio, lavori
di assestamento, di miglioramento della struttura ed innovazione nell'impiantistica.
Non abbiamo altri fondi o sovvenzioni, se non quelli che guadagniamo".
In tutta questa vicenda, comunque, una sola amarezza. "Dopo l'inaugurazione
- prosegue De Leo - siamo stati dimenticati, soprattutto dal mondo
politico. Da allora, nonostante le belle parole dette nell'ottobre
del 2005 da chi prese parte alla riapertura dell'azienda, nessun politico
è venuto a trovarci, nemmeno per prendere un caffé.
I politici dovrebbero essere più pragmatici ed avere di più
il senso del vivere quotidiano. Da parte nostra non abbiamo visto
nulla. Non c'é attenzione nemmeno per i servizi collaterali
come strade, segnaletiche, illuminazione e via dicendo, che dovrebbero
esserci ma che non ci sono. Nonostante questo, noi stiamo andando
avanti, con le nostre forze e non dobbiamo ringraziare nessuno per
tutto quello che abbiamo creato in questi due anni".
Due milioni di beni sequestrati alla cosca Mancuso di Vibo
20/09 Tre immobili, tre automezzi, buoni postali ed
un'attività commerciale, per un valore complessivo di circa
due milioni di euro, sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza
a Vibo Valentia, al termine di un'indagine patrimoniale effettuata
nei confronti della cosca dei Mancuso di Limbadi. Il provvedimento
di sequestro è stato emesso dal Gip del Tribunale di Vibo Valentia
che ha accolto la richiesta della locale procura. I beni erano nella
disponibilità di Mario De Rito, di 33 anni, che, secondo i
finanzieri, sarebbe ritenuto vicino alla cosca dei Mancuso. Le indagini,
secondo quanto si è appreso, sono state inizialmente coordinate
dalla Dda di Catanzaro e poi concluse dalla Procura della repubblica
di Vibo Valentia, ed hanno permesso ai finanzieri di sequestrare beni
ritenuti provento di arricchimenti illeciti e legati ad episodi di
estorsione. I beni sequestrati sono: un laboratorio e tre lavanderie;
un appartamento, un locale adibito a deposito, un fabbricato in costruzione
di circa 1250 metri quadrati, un intero edificio su quattro livelli,
per 1330 metri quadrati circa di superficie. Sequestrati anche due
autovetture ed una moto.
Rincarano gli affitti e cresce il fenomeno delle bidonville
20/09 Il costo medio mensile nel 2007 per affittare
una casa di 90 mq a Roma è di 1.523 euro (+84,8% rispetto al
2000), a Milano è di 1.250 euro (+51,2%) e in media nelle altre
11 aree metropolitane è di 805 euro (+46,4%). Sono i dati contenuti
nell'indagine sulla condizione abitativa in Italia, sui fattori di
disagio e sulle strategie di intervento, commissionata a Nomisma dal
ministero delle Infrastrutture, in occasione della Conferenza nazionale
sulle politiche abitative in corso a Roma. L'indagine, il cui obiettivo
è la quantificazione della dimensione reale dei fenomeni di
disagio abitativo delle famiglie, evidenzia anche un fenomeno "nuovo
per l'Italia, quello delle bidonville", in altre parole il disagio
di chi è costretto a vivere in "ricoveri di fortuna".
Oggi, si legge nel rapporto, sono oltre 4 milioni le unità
immobiliari residenziali locate. L'aumento medio dei canoni di locazione,
che perdura da quasi un decennio, sottolinea l'indagine, è
accompagnato da un "cambiamento significativo delle caratteristiche
sociali e reddituali degli inquilini. Risulta infatti che la presenza
relativa di giovani, studenti, anziani, immigrati cresce tra le famiglie
locatarie, così come i livelli di reddito sono per essi inferiori
a quelli dei proprietari. Per quanto riguarda in particolare gli affitti,
l'indagine, realizzata nel luglio 2007, registra una quota pari al
14% della popolazione italiana che dichiara di risiedere in una abitazione
in locazione. L'80% afferma invece di vivere in una casa di proprietà;
il restante 6% in una abitazione ad uso gratuito. Pur sottolineando
che la spesa sostenuta dalle famiglie italiane per accedere agli affitti
a canoni di mercato "varia sensibilmente tra città e città",
il costo dell'affitto "si modifica nel tempo allargando le condizioni
di disagio abitativo nelle realtà urbane di maggiore dimensione".
Sempre secondo i dati contenuti nell'indagine il numero degli sfratti,
in scadenza il 14 ottobre prossimo, dovrebbe ammontare a circa 2.600.
Guardando all'edilizia sociale, nell'insieme si tratta di una piattaforma
residenziale che comprende circa 1,4 milioni di alloggi, ma considerando
il solo patrimonio degli Iacp, delle agenzie e degli enti locali,
che in particolare utilizzano il proprio patrimonio abitativo per
il sostegno alle famiglie maggiormente disagiate, la sua consistenza,
sottolinea l'indagine, si riduce a circa 1 milioni di unità.
"Ciononostante - si legge - risulta per dimensione il maggiore
operatore presente sul territorio, ma assume una portata assai marginale
se raffrontato alla consistenza dell'edilizia sociale presente in
buona parte nei paesi europei occidentali (Olanda, Svezia, Germania)".
Inoltre, la produzione di alloggi a totale carico dello Stato che
negli anno Ottanta era stata di circa 34 mila per anno, è andata
progressivamente riducendo: nel 2004 le abitazioni ultimate in tutta
Italia sono state solo 1.900. Un'abitazione su due risulta quindi
oggi edificata prima del 1981.
Tre presunti piromani individuati nel sud
20/09 L'attività investigativa del Corpo forestale
dello Stato nelle regioni del Sud colpite dalle fiamme ha portato
agli arresti domiciliari per un giovane a Crotone e a due denunce
in provincia di Potenza per il reato di incendio boschivo. Ne dà
notizia un comunicato del Cfs, sottolineando che gli arresti domiciliari
riguardano A.G., 23anni, presunto responsabile dei roghi che negli
ultimi mesi hanno interessato il comprensorio di Santa Severina (Crotone).
L'uomo era stato sorpreso a lanciare ordigni incendiari. Le denunce
per incendio boschivo doloso riguardano invece C.A., di 70 anni, colto
in flagranza nel comune di Barile (Potenza) mentre con un accendino
dava fuoco all'erba secca all'interno di un oliveto. Sempre in Basilicata,
è stato denunciato a piede libero B. C., di 83 anni, per incendio
boschivo colposo causato della ripulitura di residui vegetali secchi
all'interno del suo oliveto confinante con il bosco.
Bertolaso “La messa in sicurezza delle scuole una priorità”
20/09 La "messa in sicurezza" degli edifici
scolastici nelle zone ad alto e altissimo rischio sismico è
una "priorità" del governo, per evitare che si ripeta
il dramma di San Giuliano di Puglia, quando nel crollo della scuola
elementare del paese in seguito al terremoto dell'ottobre 2002 morirono
27 bambini e una maestra. Presentando le iniziative per i dieci anni
dal terremoto che sconvolse le Marche e l'Umbria a palazzo Chigi,
il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso torna a ribadire l'importanza
di uno "sforzo" economico maggiore per portare a termine
il programma iniziato con la nuova classificazione dei comuni a rischio
sismico. Un programma che ha la priorità assoluta anche rispetto
ad altri edifici pubblici e a quelli privati. "In Italia ci sono
quindicimila scuole dove studiano 8 milioni di bambini e ragazzi che
si trovano in zone ad alto e altissimo rischio sismico - sottolinea
Bertolaso - La loro messa in sicurezza è una priorità".
Per ricostruire le scuole servono 4 miliardi di euro, circa 50 euro
ad alunno all'anno. "Finora abbiamo speso 440 milioni di euro,
e infatti il 10% degli istituti scolastici è stato messo in
sicurezza" spiega il capo della protezione civile augurandosi
che nella prossima finanziaria vi siano previsti i fondi per proseguire
nell'opera di ricostruzione. "E' un lavoro avviato - conclude
- ma è importante ed essenziale portarlo a termine. Sarebbe
il miglior modo per onorare la memoria dei morti nei terremoti che
hanno colpito l'Italia e la prova che questo paese ha iniziato seriamente
a fare prevenzione"
Archiviata l’inchiesta sulla password di accesso ai dati della Procura di Potenza
20/09 Il gip del Tribunale di Catanzaro Antonio Giglio,
accogliendo la richiesta del Procuratore Mariano Lombardi, ha archiviato
l'inchiesta relativa ad una presunta diffusione, tra alcuni giornalisti,
di una password di accesso al sistema informatico della Procura della
Repubblica di Potenza. Il decreto di archiviazione risale allo scorso
mese di giugno, ma se ne è avuta notizia solo ora in ambienti
di giustizia della Capitale. Nel procedimento erano indagati, per
abuso di ufficio e rivelazione di segreto, il gip potentino Alberto
Iannuzzi, il pm Henry John Woodcock e due giornalisti del Corriere
della Sera, Giovanni Bianconi e Fiorenza Sarzanini. L'indagine aveva
avuto origine da una segnalazione del Prefetto di Potenza, Luciano
Mauriello, al Ministero dell'Interno, fatta nel luglio dello scorso
anno, pochi giorni dopo l'arresto - richiesto dal pm Woodcock e disposto
dal gip Iannuzzi - del principe Vittorio Emanuele di Savoia e di altri
coindagati. Nella segnalazione si sosteneva che la fuga di notizie
sull' inchiesta, ed in particolare la rapida pubblicazione di intercettazione
telefoniche, era da ricondursi al fatto che alcuni giornalisti erano
in possesso della chiave di accesso alla rete informatica della Procura
di Potenza. Successivamente il Prefetto, sulla base di indicazioni
ricevute dal Questore di Potenza, precisò che la chiave di
accesso alla quale faceva riferimento era in realtà una "pen
drive" (memoria informatica), mediante la quale poteva leggersi
l'ordinanza di custodia cautelare, che comprendeva anche le intercettazioni
telefoniche. La notizia della presunta conoscenza da parte di alcuni
giornalisti della password della Procura potentina ebbe particolare
clamore, al punto che il Ministro dell'Interno Giuliano Amato, in
un'audizione dell'11 luglio dello scorso anno alla Commissione affari
costituzionali della Camera, si disse "esterrefatto" dei
collegamenti tra procure e giornali, e trasmise subito la nota del
Prefetto di Potenza al Ministero della Giustizia, che mandò
propri ispettori nel capoluogo lucano. Dall'inchiesta giudiziaria
della Procura di Catanzaro sulla vicenda - oggetto anche di indagini
amministrative ed ispettive, tutte archiviate - è emerso, in
primo luogo, l'inesistenza di una chiave di accesso ai sistemi informatici
della Procura di Potenza. Inoltre, l' ipotesi del Prefetto - che alcuni
giornalisti, attraverso la "pen drive", fossero in possesso
di copia dell'ordinanza di custodia cautelare contro il principe Vittorio
Emanuele ed altri indagati prima ancora della sua esecuzione - è
stata definita dal gip "un'illazione", rimasta priva di
riscontri. Escluso qualsiasi comportamento illecito da parte dei due
magistrati potentini che conducevano l'inchiesta, ed escluso anche
che i due giornalisti del Corriere della Sera che pubblicarono le
intercettazioni fossero a Potenza nei giorni immediatamente precedenti
agli arresti, è stato deciso di archiviare l'inchiesta.
Domenica 23 “Per … la Sila”
20/09 ''Per.....la Sila'', Idee, scenari, progetti
per lo sviluppo dell'Altopiano silano. E' il tema di un'iniziativa
promossa dal presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio,
in programma per domenica prossima, 23 settembre alle ore 10.30, nella
Casa del Forestiero di Camigliatello Silano, a chiusura della seconda
edizione di ''Fattorie Aperte'' che, quest'anno, ha fatto registrare
circa diecimila presenze ed un vasto consenso. ''Per-la Sila'' si
inserisce in un disegno piu' vasto, finalizzato alla difesa, allo
sviluppo, alla promozione e alla valorizzazione della montagna. Con
i suoi 2.500 chilometri quadrati i territorio ricco di risorse idriche,
alternate a testimonianze archeologiche, a borghi, paesi e villaggi
di riconosciuta matrice storica, caratterizzata da agricoltura, pastorizia
ed allevamenti, collegata da grandi arterie stradali, prossima ai
due aeroporti di Lamezia Terme e Crotone, sede del piu' giovane Parco
Nazionale d'Italia, la Sila e' l'altopiano piu' vasto d'Europa e costituisce
una risorsa ed una potenzialita' enorme per lo sviluppo della Calabria
e della provincia di Cosenza. Il suo territorio potrebbe essere fruibile
per l'intero anno, attraverso una serie di investimenti mirati (costruzione
di nuove strutture ricettive d'eccellenza, centri dedicati al benessere,
offerta di attrezzature sportive e di entertainment, ammodernamento
degli impianti sportivi esistenti, promozione della filiera agroalimentare
di qualita', produzione di energia da fonti rinnovabili, facilities
e servizi connessi alla fruizione dell'ambiente naturale).
Calopezzati: Minaccia una donna e reagisce ai cc: arrestato
20/09 Resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo
di coltello. Con questa accusa, a Calopezzati, i carabinieri hanno
arrestato Domenico Fullone, 55 anni, bracciante agricolo, incensurato.
L'uomo ieri aveva minacciato una donna ed oggi, quando i militari
lo hanno fermato per sottoporlo ad una perquisizione personale, si
e' scagliato contro di loro, opponendosi con la forza. Bloccato e'
stato trovato in possesso di due coltelli ed arrestato.
A Lamezia ubriaco provoca incidente: arrestato
20/09 I carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme,
insieme ai loro colleghi del battaglione Sicilia, hanno arrestato
in flagranza di reato Andrea Cavaliere, 23 anni lametino, con l'accusa
di lesioni dolose e guida in stato di ebbrezza. Secondo quanto si
è appreso, il giovane in stato di ebbrezza era alla giuda della
sua auto quando si è scontrato con un altro mezzo su cui viaggiava
un quarantenne con le due figlie di 12 e 5 anni. Subito dopo l'incidente,
il giovane, sceso dall'auto, ha aggredito con calci e pugni il conducente
dell'altro mezzo per poi dileguarsi. L'uomo, però, ha subito
avvertito i militari che, in breve tempo, hanno identificato ed arrestato
il giovane, risultato positivo all'alcol-test, mentre per il quarantenne
e le due figlie è stato necessario il trasporto in ospedale
per le ferite riportate, giudicate guaribili con alcuni giorni di
prognosi.
Cocaina in auto: una arresto a Castrovillari
20/09 Un giovane, Maurizio Tancredi, di 28 anni, è
stato arrestato dagli agenti della Polizia di Stato per detenzione
ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso di una perquisizione
nell'automobile di Tancredi i poliziotti hanno trovato 19 grammi di
cocaina già suddivisi in dosi.
Corbelli “Il Consiglio provinciale abolisca le auto blu”
19/09 Il leader del movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, in un comunicato, definisce ''il caso (denunciato oggi dalla Gazzetta del Sud) delle 14 auto blu, in dotazione agli assessori e ai presidenti dell'amministrazione e del consiglio provinciale di Cosenza un privilegio inaccettabile e da eliminare, soprattutto in questo particolare momento storico, caratterizzato da un lato da una forte denuncia sugli sprechi della politica e dall'altro da una situazione di poverta' e disagio sociale che vivono milioni di italiani''. ''Le 14 auto blu - e' detto nella nota - che vengono utilizzate ogni giorno dai 12 assessori e dai presidenti del consiglio e dell'amministrazione provinciale di Cosenza costano ogni anno 900 mila euro (un miliardo e 800 milioni delle vecchie lire); 160 mila euro, inoltre, per pagare gli straordinari degli autisti di queste auto blu provinciali''. ''Corbelli, - prosegue il comunicato - con un ordine del giorno, porta il problema all'attenzione del consiglio e chiede ufficialmente quale consigliere, capogruppo provinciale e segretario questore dell'ufficio di presidenza, di revocare l'assegnazione delle auto blu ai dodici assessori, che invita ad utilizzare, per l'espletamento del proprio incarico istituzionale, la propria auto, chiedendo, cosi' come fanno i consiglieri provinciali, il rimborso chilometrico delle spese sostenute''. ''Il consigliere di Diritti Civili - aggiunge la nota - chiede inoltre di mettere in vendita (o magari concederne anche qualcuna a qualche magistrato antimafia che ne e' sprovvisto) queste auto blu e di utilizzare la somma ricavata per iniziative sociali e umanitarie. ''Ho grande rispetto - dichiara Corbelli - del lavoro degli assessori e dei presidenti del consiglio e dell'amministrazione provinciale ma ritengo che 14 auto blu a loro disposizione siano uno spreco inaccettabile. Ci sono diversi assessori che sono di Cosenza e dell'area urbana. Domando: a cosa serve l'auto blu che va a prelevarli ogni giorno sotto casa per portarli alla sede degli assessorati, a via Galliano o a Corso Telesio? Perche' non utilizzano la loro autovettura per fare questo brevissimo tragitto, di poche centinaia di metri? Gli assessori che arrivano da fuori citta' possono fare come i consiglieri provinciali che, cosi' come previsto dalla legge, utilizzano la propria autovettura e chiedono poi il rimborso chilometrico per le spese sostenute''. ''Bastano - aggiunge il leader di Diritti civili - e sono piu' che sufficienti, per l'ente Provincia di Cosenza, due sole auto blu, che possono essere utilizzati dai presidenti del consiglio e dell'amministrazione provinciale e, per ogni reale necessita', cosi' come previsto dalla legge, dagli assessori che ne fanno richiesta motivata''. ''L'abolizione - prosegue - delle auto blu alla Provincia di Cosenza sarebbe un segnale importante per i cittadini calabresi e del resto del Paese. Quella di Cosenza sarebbe la prima Provincia d'Italia che rinuncia e abolisce questo privilegio. Se si chiedono sacrifici agli italiani, e tanta povera gente vive in condizioni di indigenza e di grande disagio sociale, e' giusto e doveroso che i rappresentanti delle Istituzioni diano, per primi, il buon esempio con messaggi chiari, significativi e atti concreti''. ''Si inizi - dichiara - eliminando le inutili e costose auto blu, che chiedo vengano dismesse, vendute e il ricavato utilizzato per iniziative sociali, benefiche e umanitarie. Una o due auto blu provinciali possono anche essere concesse a qualche magistrato antimafia, che ne e' sprovvisto''. ''Corbelli - e' detto ancora nel comunicato - ricorda di essere (unico caso in Italia) il consigliere che dopo la sua elezione alla Provincia di Cosenza, avvenuta il 13 giugno 2004, ha subito rinunciato a tutti i 'benefici': ha restituito il telefonino aziendale e non ha voluto, per il gruppo Diritti Civili, la segretaria messa a disposizione e pagata dalla Provincia. ''Lo stesso Corbelli - conclude la nota - e il Movimento Diritti Civili in 20 anni di grandi battaglie e conquiste civili in Italia e all'estero non hanno mai ne' chiesto, ne' ottenuto una sola lira-euro di finanziamento, ne' pubblico, ne' privato, e hanno anzi rifiutato, in una occasione, nel 2002, un finanziamento pubblico regionale di 62 mila euro, perche' avrebbero dovuto utilizzarlo, in base ad una apposita legge europea, solo per 'consulenze' e non invece per iniziative umanitarie e di solidarieta'''.
Boss Muto scarcerato: la DDA ricorre in Cassazione
18/09 ''La motivazione posta a sostegno dell'ordinanza appare gravemente
lacunosa, illogica e particolarmente carente nei punti essenziali''.
E' quanto sostiene il procuratore della Repubblica aggiunto della
Dda, Mario Spagnuolo, nel ricorso presentato alla Corte di Cassazione
con cui chiede l'annullamento con rinvio della decisione con la quale
il Tribunale per il riesame di Catanzaro ha disposto la scarcerazione
del presunto boss della 'ndrangheta Francesco Muto, di 67 anni, di
Cetraro, soprannominato il ''re del pesce''. La decisione dei giudici
del riesame e' stata presa dopo che la Cassazione aveva accolto il
ricorso presentato dai difensori di Muto, gli avvocati Michele Rizzo
e Nicola Guerrera, annullando con rinvio una prima decisione sfavorevole
al presunto boss. Muto, imputato nel processo Missing, e' accusato
di essere stato il mandante dell'assassinio di Giuseppe Ricioppo,
il 10 maggio del 1983 a Cerzeto (Cosenza). I giudici del riesame avevano
accolto la tesi dei difensori di Muto, che avevano sostenuto l'inattendibilita'
delle dichiarazioni dei tre collaboratori di giustizia che accusano
Muto, Franco Pino, Umile Arturi e Francesco Pagano. Secondo il procuratore
Spagnuolo, i giudici del riesame, nel provvedimento con cui hanno
accolto il ricorso dei difensori di Muto, ''lungi dall'effettuare
il nuovo esame sui temi segnalati dal Supremo collegio, si e' acquietato,
nel senso che ha fatto proprie le censure evidenziate. In realta',
avrebbe dovuto fare altro, approfondendo i temi sollecitati dal Supremo
collegio. Approfondimento che avrebbe portato ad una diversa soluzione
della vicenda''.
Presentato progetto per l’uso dei beni confiscati
18/09 Indetto dalla sezione provinciale di 'Libera' si e' svolto
questa mattina presso l'auditorium della scuola di Polizia di Vibo
Valentia un convegno sul 'programma di formazione sulla utilizzazione
e la gestione dei beni confiscati', illustrato dal vice prefetto,
Emilia Zarrilli. ''Il progetto, - e' stato spiegato - coerentemente
con gli obiettivi strategici del Pon Sicurezza, affronta il tema della
sicurezza avvalendosi di interventi mirati non soltanto alla lotta
alla criminalita', ma soprattutto rivolti a potenziare il contesto
della legalita', favorendo l'introduzione di processi relativi ad
una piu' efficace attuazione delle procedure delle misure di prevenzione
e di sicurezza patrimoniale''. Il vice prefetto Zarrilli ha anche
evidenziato che ''il problema del riutilizzo dei beni confiscati nasce
nel 1995 quando viene realizzata una campagna nazionale di sensibilizzazione
che porta alla raccolta di piu' un milione di firme a sostegno dell'iter
parlamentare di approvazione. La lotta alle mafie - ha proseguito
- deve essere soprattutto caratterizzata da politiche di promozione
sociale, promozione di occupazione, di lavoro che, molto spesso, viene
offerto come un favore e che invece deve essere garantito come un
diritto. Il bene confiscato non e' piu' soltanto sottrazione di risorse
alla criminalita' organizzata, ma occasione di prevenzione e di sviluppo
economico e sociale''. ''La legge sulla confisca dei beni - ha aggiunto
- e sul loro riutilizzo a fini sociali costituisce, quindi, uno strumento
importante in grado di distruggere il 'capitale sociale' delle mafie,
vale a dire la sua capacita' di stringere rapporti di collusione e
complicita'. In questi primi undici anni di applicazione la legge
ha permesso di creare in molti territori e non solo nel sud d'Italia
le condizioni per un lavoro vero per giovani che su questa opportunita'
hanno investito e hanno trovato una occasione di riscatto sociale
e economico. Si pensi appunto a quei giovani che costituiscono le
cooperative sui terreni confiscati in Sicilia, in Calabria, in Campania,
in Puglia e nel Lazio e che producono e commercia lizza no i prodotti
'Libera Terra' (pasta, olio, vino, passata di pomodoro, legumi...)''.
Secondo quanto e' emerso nel corso del convegno, quindi, obiettivo
del 'programma di formazione sull'utilizzazione e la gestione dei
beni confiscati alla criminalita' organizzata' e' quello di ''realizzare
un intervento formativo rivolto al personale dei Comuni cui viene
demandato il compito di proporre l'assegnazione del bene confiscato
se non utilizzato per fini istituzionali, ed ai soci di associazioni
e cooperative sociali in quanto destinatari e utilizzatori finali
del bene, in modo da aumentare il numero delle assegnazioni migliorando
da un lato la capacita' di offerta di beni da parte dei comuni e,
dall' altra, aumentando la capacita' di domanda da parte dei potenziali
assegnatari''. Al convegno, tra gli altri, erano presenti il prefetto
di Vibo, Vincenzo Greco, il sostituto procuratore della Dda Marisa
Manzini, il questore Sandro Federico, il presidente locale di 'Libera'
monsignor Giuseppe Fiorillo, e Giuseppe Cleri della Cooperativa Valle
del Marro.
Confermati gli arresti dell’operazione di San Luca
18/09 E' stato confermato integralmente dal gip distrettuale Daniele Cappuccio l'impianto accusatorio dell'operazione ''Fehida'', coordinata dalla procura distrettuale di Reggio Calabria contro le ''famiglie'' mafiose di San Luca in Aspromonte. Lo scorso 30 agosto i carabinieri e la polizia di Stato avevano notificato il fermo giudiziario a trentadue persone, tutte legate alle cosche Pelle-Vottari e Nirta -Strangio in quanto ''sussistevano specifici elementi che facevano ritenere fondato il pericolo di fuga dei soggetti in questione''. Il gip, secondo quanto e' trapelato, avrebbe rigettato solo per uno degli indagati la misura custodiale. L'operazione ''Fehida'' era scaturita dopo un rapporto dei carabinieri sulla ragioni della faida tra i due ceppi mafiosi ''santalucoti'', che ha trovato la sua massima efferatezza nell'agguato del dicembre 2006 contro i Nirta, a San Luca, con la morte di Maria Strangio, moglie di Giovanni Luca Nirta, uno dei capi della omonima cosca, e con la strage di Duisburg, a ferragosto, quando sei giovani vicini ai Pelle -Vottari caddero sotto le raffiche di armi automatiche dinanzi al ristorante ''Da Bruno'', ubicato nei pressi della stazione centrale della cittadina del Nord-Westfalia, gestito da Giovanni Strangio, scampato al massacro.
La FGCI di Reggio distribuisce libri gratis agli studenti
18/09 Si sono conclusi ''con successo'' i primi due giorni dell'iniziativa
per il diritto allo studio e contro il caro libri attuata dalla Federazione
giovanile comunisti italiani di Reggio Calabria con la cessione in
comodato d'uso gratuito di libri di testo messi a disposizione dai
ragazzi della Fgci e da semplici cittadini. ''Fin dalla prima mattina
- e' scritto in una nota della Federazione - abbiamo ricevuto richieste
da parte degli studenti, ma spesso anche dai genitori. Piu' di 150
testi scolastici ceduti in due giorni, in comodato d'uso totalmente
gratuito, richieste che sfiorano la ressa, e tanto tanto entusiasmo
tra studenti e genitori. Come si puo' immaginare, non appena la gente
nota la nostra libreria mobile di testi gratuiti, la prima sensazione
e' di stupore, seguita da apprezzamento per l'iniziativa. Abbiamo
ricevuto molte richieste, ma come era prevedibile la domanda ha superato
di gran lunga l'offerta, a testimoniare che la spesa da sostenere
ad inizio anno scolastico e' insostenibile non solo per le famiglie
con reddito basso''. ''La nostra iniziativa - prosegue la nota - non
si e' fermata solo al caro libri, ma accanto alle accuse verso un
sistema scolastico ancora poco efficiente e lontano da quello immaginato
nella Costituzione Italiana, teniamo ad affrontare il tema molto piu'
ampio del diritto allo studio. Ricordiamo che oggi in Italia manca
ancora una legge quadro sul tema e per quanto riguarda la Calabria,
la Fgci sta lavorando all'elaborazione di una proposta su base regionale.
La scuola di oggi garantisce ben pochi diritti, prova ne e' il fatto
che all'inizio dell'anno scolastico non viene neanche distribuito,
come sarebbe previsto per legge, lo Statuto degli studenti, garanzia
minima per far conoscere agli stessi i loro ineludibili diritti. Spesso
non sono concesse le assemblee d'istituto ed anche i rappresentanti
degli studenti nei consigli d'istituto sono spesso inascoltati e relegati
ad un semplice ruolo di testimonianza''. ''Siamo fermamente convinti
- prosegue la nota della Fgci di Reggio - che si debba intervenire
su diversi fronti. Sicuramente l'elaborazione legislativa per una
concreta attuazione del diritto allo studio che comprenda la completa
gratuita' dei libri di testo e del materiale di cancelleria per le
famiglie con reddito basso e l'abolizione dell'Iva sui mezzi del sapere
in senso piu' ampio''. L'iniziativa della Fgci prosegue domani davanti
il liceo artistico e l'istituto d'arte e si concludera' giovedi' all'istituto
magistrale.
Tre auto rubate recuperate dalla Polizia Provinciale di Cosenza
18/09 Tre auto rubate sono state trovate dalla Polizia provinciale
a Cosenza nel corso di un servizio di controllo del territorio. Le
vetture erano state lasciate nei pressi dell'Universita' della Calabria
allo scopo di essere smontate per la vendita dei pezzi nel mercato
dei ricambi usati.
Dal 22 l’ottava edizione della Fiera Ionica
18/09 Valorizzare le potenzialita' del territorio, rafforzando il
proprio ruolo al centro del Mediterraneo. Questa la finalita' dell'ottava
edizione della Fiera Ionica, presentata questa mattina a Cosenza nel
corso di una conferenza stampa, che si svolgera' dal 22 al 30 settembre
nel quartiere fieristico di Corigliano Calabro con il patrocinio della
Provincia di Cosenza. ''Duecento espositori e migliaia di visitatori
- ha detto il presidente Mario Oliverio - trasformano la Fiera Ionica
in una realta' che puo' guardare al futuro con fiducia e che puo'
diventare nella nostra regione un fattore propulsore di crescita economica
e sviluppo''. ''Stiamo lavorando - ha aggiunto Oliverio - per far
diventare la Calabria cerniera tra l'Europa ed il Mediterraneo. Iniziative
come queste procedono in tale direzione, cosi' come l'impegno assunto
per potenziare e valorizzare la Sibaritide e la zona del porto di
Corigliano per la quale in questi giorni sono in contatto con il ministro
Bianchi. In questo contesto la Fiera ha una struttura strategica''.
Per l'assessore provinciale al commercio, fiere e mercati, Luciano
Manfrinato ''si tratta di un'iniziativa importantissima tra gli eventi
fieristici della Calabria. In questo modo stiamo cercando di rendere
attrattivo e competitivo il territorio''. All'incontro con i giornalisti,
insieme ad Oliverio e Manfrinato, hanno partecipato anche l'assessore
del Comune di Corigliano, Angelo Broccolo; il Commissario della Camera
di commercio di Cosenza, Piero Rende; il presidente dell'Asi, Antonio
Fiorentino; Salvatore Azzinari e Vincenzo Meringolo di 'Corigliano
Fiere'.
Intimidazione a società di rifiuti di Corigliano
18/09 Ignoti, la notte scorsa, hanno depositato all'interno di un
automezzo di proprieta' della Sibaritide Spa una tanica di benzina
con alcuni fiammiferi. Ad avvisare i carabinieri di Corigliano sono
stati i dipendenti della societa' che si occupa della raccolta dei
rifiuti solidi urbani che hanno trovato tanica e fiammiferi. Un altro
incendio era stato appiccato, un mese fa, alla sede della societa'
con conseguenti disservizi per la raccolta dei rifiuti nel Comune
di Corigliano. I responsabili della Sibaritide Spa hanno fatto sapere
che continueranno a garantire il servizio, nonostante il blocco temporaneo
dell'automezzo a causa degli accertamenti in corso da parte degli
inquirenti.
Picchia la madre che non gli da i soldi: un arresto a Corigliano
18/09 Un uomo di 39 anni e' stato arrestato dai carabinieri a Corigliano
per maltrattamenti in famiglia, violenza privata e lesioni personali.
L'uomo e' stato sorpreso mentre picchiava la madre nella sua abitazione
per ottenere da lei somme di denaro.
Sorpreso con prostituta, arrestato per sfruttamento, a Corigliano
18/09 Con l'accusa di sfruttamento della prostituzione, i carabinieri
di Corigliano Calabro hanno arrestato Pietro Forciniti, 53 anni di
Longobucco. L'uomo, secondo quanto si e' appreso, e' stato sorpreso
dai militari in macchina con una prostituta nigeriana mentre stavano
andando verso la strada statale 106.
Due bar chiusi a Sangineto per carenze igienico-sanitarie
18/09 I carabinieri dei Nas di Cosenza hanno chiuso due bar a Sangineto
per omessa attuazione del piano di autocontrollo riguardante la salubrita'
delle fasi di preparazione e somministrazione di sostanze alimentari
e lo stato igienico sanitario delle strutture ed attrezzature utilizzate.
Secondo quanto si e' appreso, nel corso di un controllo effettuato
per monitorare lo stato igienico sanitario di esercizi di somministrazione
di alimenti e bevande, i militari nei due bar avrebbero riscontrato
le violazioni. In un bar, inoltre, sarebbero state evidenziate carenze
ai requisiti che permisero il rilascio dell'autorizzazione sanitaria.
Brevi di cronaca da Saracena, Corigliano, Cariati, Cosenza
18/09 Un giovane e' stato arrestato dai carabinieri a Saracena, per
detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. A Corigliano
Calabro, i carabinieri hanno effettuato un arresto per maltrattamenti
in famiglia,violenza privata e lesioni personali. A Cariati, con l'accusa
di violenza privata e lesioni personali aggravate in concorso, i carabinieri
hanno arrestato tre persone. A Cosenza, un giovane e' stato arrestato
dai carabinieri per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Enorme discarica sequestrata dalla Finanza a Corigliano
17/09 Gli uomini della brigata della Guardia di Finanza di Corigliano
Calabro (Cs), hanno scoperto e sottoposto a sequestro nella localita'
Valli di Corigliano Calabro una discarica a cielo aperto realizzata
da un uomo del posto, su suolo di proprieta' comunale. Il sito, abitualmente
utilizzato dai mezzi del comune e della societa' Sibaritide spa per
operazioni di deposito temporaneo dei cassonetti della spazzattura
da avviare alla manutenzione o alla pulizia, era stato invaso dall'uomo
che, al momento dell'intervento da parte dei finanzieri, in flagranza
di reato, stava effettuando lo stoccaggio di alcuni vecchi elettrodomestici
recuperati in giro per il centro urbano. Oltre che disseminato di
carcasse di apparecchi elettrici e televisivi, il suolo era cosparso
di pneumatici, plastiche, bidoni in metallo e in materiale sintetico,
liquidi oleosi e maleodoranti, estintori esausti e persino bombole
di gas. Le fiamme gialle hanno posto i sigilli a circa duemila metri
quadrati di terreno denunciando il responsabile alla magistratura
di Rossano per vari reati, tra i quali gestione non autorizzata di
attivita' di raccolta e stoccaggio di rifiuti, danneggiamento e "deturpamento.
Il luogo in cui e' stata realizzata la discarica e' prossimo ad una
importante via di comunicazione ed al centro abitato.
Vitello scalcia in faccia allevatore che rimane in fin di vita
17/09 Un uomo di 30 anni G.L.B., e' stato scalciato in volto da un vitello. Trasportato all'ospedale di Vibo Valentia, dopo le prime cure e' stato trasferito con l'elisoccorso all'ospedale "Pugliese" di Catanzaro, dove adesso si trova nel reparto rianimazione in grave pericolo di vita. Il fatto e' avvenuto stamattina a Mileto, un comune del vibonese, all'interno di una stalla dove erano custoditi bovini in attesa di macello. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della polizia di Stato.
Il peperoncino potente antitumorale
17/09 Il mondo scientifico italiano si divide sul peperoncino. Molto
i dissensi e le proteste dopo le dichiarazioni della Societa' italiana
di urologia che accusa il "diavolillo" di danneggiare la
prostata aprendo la strada a lesioni cancerose. La prima a scendere
in campo e' l'Accademia Italiana del peperoncino col prof. Bruno Amantea
che e' presidente del comitato scientifico dell'associazione e docente
all'Universita' Magna Grecia di Catanzaro. "Le affermazioni degli
urologi - sostiene il prof. Amantea - sono destituite da ogni fondamento
scientifico. Mentre e' vero l'esatto contrario. Le ultime ricerche
dimostrano che il peperoncino con la capsaicina e' un potente antitumorale
e blocca specificamente il tumore della prostata". Il prof. Amantea
fa riferimento agli studi del "Cedars Sinai Medical Center"
di Los Angeles, del prof. Damiano Turini del Dipartimento di urologia
dell'Universita' di Ferrara, dei professori Sanchez, Malagarie e Diaz
dell'Universita' di Alcala' in Spagna, dei professori Hirokawua e
Grimm del "Ludwig Institute for Cancer Research" di Melbourne
e del prof. Akio Mori dell'Universita' di Los Angeles. "Un effetto
antitumorale - sottolinea il prof. Amantea - che per la prostata si
realizza anche a piccole dosi di capsaicina allo stato naturale e
determina l'apoptosi, cioe' la morte programmata, delle cellule tumorali".
Gli studiosi parlano di 400 milligrammi per un uomo di 90 Kg di peso.
In pratica pochi grammi di habanero il peperoncino che e' il piu'
piccante del mondo ed ha un'elevata concentrazione di capsaicina".
Ma le proteste non vengono solo dai medici dell'Accademia. In difesa
del peperoncino anche l'Associazione nazionale medici fitoterapeuti.
"Servono prove scientifiche che non ci sono - sostiene il dott.
Fabio Firenzuoli, direttore a Empoli del Centro di medicina naturale
della Regione Toscana - le dichiarazioni degli urologi rischiano di
provocare inutili allarmismi e sono un vero e proprio terrorismo alimentare".
Dichiarazioni a favore del peperoncino arrivano anche da parte di
molti oncologi fra cui il prof. Giulio Tarro dell'Universita' di Napoli.
"Il peperoncino - sostiene il prof. Tarro - e' dotato di grandi
potenzialita' anticancerogene non solo aspecifiche come l'alto contenuto
di vitamine antiossidanti ma soprattutto per il suo principale agente
piccante la capsaicina che, secondo recenti studi scientifici, esplica
effetti anticancerogeni con efficacia sia preventiva che protettiva".
Voci di dissenso anche fra gli stessi urologi. Difende il "diavolillo"
il prof. Franco De Rose, urologo e andrologo della clinica universitaria
di Genova, il quale afferma che "il peperoncino possiede molte
proprieta' naturali assolutamente benefiche per le arterie e la prostata".
E cita anche lui i risultati di ricerche specifiche condotte in Giappone
e a Los Angeles". "Oltre a toglierci il buon gusto del diavolillo
- dice il prof. De Rose - gli urologi vogliono sospendere anche le
cure naturali di prevenzione per il tumore della prostata".
Incendiata auto di un imprenditore nel vibonese
15/09 Ignoti, dopo aver cosparso di liquido infiammabile l'autovettura di un imprenditore edile, l'hanno data alle fiamme. Il fatto e' avvenuto intorno alle 23 di ieri a San Costantino Calabro, centrodel vibonese. Al momento dell'incendio l'auto si trovava parcheggiata nei pressi dell'abitazione dell'imprenditore del luogo. Sul luogo sono intervenuti i vigili del fuoco, ma nonostante il loro rapido intervento non sono riusciti a spegnere le fiamme ed il mezzo e' andato completamente distrutto. In corso indagini dei carabinieri. Lo scorso anno un mezzo di proprieta' dello stesso imprenditore, un escavatore, era stato dato alle fiamme.
1300 dosi di eroina in casa, due arresti a Catanzaro
15/09 Droga per oltre 50 mila euro, un fucile, un coltello, proiettili
e 7.500 euro in contanti sono stati sequestrati dal nucleo operativo
della compagnia carabinieri di Catanzaro nel corso di due distinte
operazioni, che hanno portato all'arresto di due persone. In manette
sono finiti Claudio Raffaele, 42 anni, incensurato, gia' titolare
di un negozio di computer, battilamiere, ed Angelo Raffaele, 33 anni,
disoccupato, gia' noto alle forze dell'ordine, entrambi di Catanzaro.
In casa di Claudio Raffaele, nel quartiere di Aranceto, i militari
dellÂ’Arma hanno rinvenuto circa 1.300 dosi di eroina
gia' pronte per essere messe sul mercato, ed una trentina di dosi
di sostanza stupefacente ancora da analizzare, probabilmente "crack",
oltre a 7.500 euro in banconote di diverso taglio. NellÂ’abitazione
di Angelo Raffaele, i carabinieri hanno invece trovato una carabina,
sulla quale sono state avviati controlli, alcuni proiettili calibro
7,65, alcune dosi di metadone ed una trentina di dosi di eroina pronte
per essere vendute. "Le operazioni di questa mattina - hanno
spiegato i carabinieri nel corso di una conferenza stampa tenuta nella
sede della compagnia di Catanzaro - sono il frutto di tradizionali
indagini portate avanti da tutte le stazioni cittadine dell'Arma,
che hanno segnalato al Nucleo operativo i vari movimenti sospetti
registrati nelle ultime settimane". I controlli dei militari
nella zona sud della citta', quartiere Aranceto, attuati con pedinamenti
ed intercettazioni ambientali, hanno fatto registrare un dinamico
mercato di sostanze stupefacenti. La droga sequestrata era nascosta
in un box adiacente all'abitazione di Claudio Raffaele ed evidentemente
era pronta per essere venduta nel week-end.
Incidente auto moto a Paola: due feriti
15/09 Due persone sono rimaste ferite, a Paola, in un incidente stradale
avvenuto nei pressi del ponte di San Francesco. Un'auto si e' scontrata
con un motociclo e le persone che guidavano i mezzi sono state soccorse
e ricoverate all'ospedale, ma le loro condizioni non destano particolare
preoccupazione. Sul posto sono intervenuti gli agenti del distaccamento
della polizia stradale di Paola.
Quarantenne arrestato a Corigliano
15/09 I carabinieri di Corigliano hanno arrestato Arcangelo Maglio,
41 anni, dekl luogo, gia' noto alle forze dell'ordine. I militari
hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata
dal gip di Rossano per una vecchia storia di tentata estorsione che
sarebbe stata commessa dal Maglio nei confronti di un proprietario
terriero del Coriglianese cui voleva imporre il servizio di guardiania.
Corbelli “Devastante per la Calabria la fiction de Il Capitano”
15/09 Il leader del movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, critica
e chiede di bloccare la fiction "Il Capitano 2" (dedicata
alle belle e importanti operazioni della Guardia di Finanza), ritornata
ieri sera in prima serata su Raidue, con la prima puntata della seconda
serie, che accusa di "arrecare un danno devastante all'immagine
della Calabria, al pari della strage di Duisburg". Corbelli contesta
la puntata di ieri sera "ambientata in Calabria e dedicata ad
una faida e guerra di mafia tra due famiglie che oltre a mostrare
la Calabria come una regione di feroci assassini 'ndranghetisti, criminalizza
e presenta il porto di Gioia Tauro come il centro del malaffare internazionale
e addirittura arriva a rappresentare un boss della 'ndrangheta come
lo spietato mandante dell'uccisione di un bambino, nipote di un boss
rivale. Quella andata in onda ieri sera su Raidue, nella fiction Il
Capitano, e' una immagine della Calabria assolutamente falsa e devastante.
Si tratta - afferma Corbelli - di una violenta, feroce rappresentazione
che supera la realta' e la stessa fantasia e che non trova alcun riscontro
nella storia, per quanto sanguinaria, della 'ndrangheta. Mai infatti
la mafia calabrese ha ordinato o fatto uccidere un bambino. Anche
tra i mafiosi e i boss della 'ndrangheta c'e' un confine invalicabile
e un rispetto assoluto e sacro per i bambini. La fiction Il Capitano
2 ha superato ogni limite, ha calpestato ogni regola, rappresentando
la Calabria e la 'ndrangheta come una terra di spietati assassini
che arrivano a ordinare, per vendetta, finanche l'omicidio di un bambino.
Questo film ha arrecato un danno devastante all'immagine della Calabria,
pari e forse peggio della strage di Duisburg in Germania. Colpire
oggi la Calabria - secondo il leader di Diritti Civili - e' come sparare
sulla Croce Rossa. Aveva iniziato, nei giorni scorsi, Canale 5 con
la nuova serie della fiction Distretto di Polizia che ha quest'anno
come filo conduttore la storia di una pentita di 'ndrangheta, figlia
di un boss. La fiction della Rai e' andata ben oltre raccontando una
realta' brutale che non esiste neppure nell'immaginazione dei piu'
sanguinari boss della 'ndrangheta. Purtroppo la fiction continuera'
con la seconda puntata venerdi' prossimo, quando si scoprira' se ci
sara' oppure no l'omicidio del bambino. Chiedo ai vertici della Rai,
ad iniziare dal direttore generale Cappon, al direttore di Raidue,
al direttore di Rai Fiction (il calabrese Agostino Sacca') di bloccare
la seconda puntata. La fiction Il Capitano 2 racconti pure tutte le
belle imprese della Guardia di Finanza e le storie che vuole - conclude
Corbelli ma non denigri e distrugga, con rappresentazioni della Calabria
false e devastanti, quel poco di immagine positiva, di credibilita'
che ancora resta di questa regione".
I lavori del Consiglio provinciale di Cosenza
15/09 "Giuseppe Barile sapeva leggere nelle cose del futuro.
Egli era un uomo di grande vedute, il cui nome merita un posto di
primo piano nel mondo dell'impresa calabrese. Al figlio, al consigliere
provinciale Mimmo Barile, voglio esprimere il mio cordoglio sincero
e i sentimenti affettuosi e solidali di tutto il Consiglio Provinciale,
rinnovando i sensi della mia stima personale al grande imprenditore
scomparso". E' iniziata con il ricordo commosso del presidente
del Consiglio Provinciale, Francesco Principe dell'imprenditore Giuseppe
Barile alla cui memoria il presidente Oliverio aveva reso omaggio
appena appresa la ferale notizia, la prima seduta della ripresa autunnale.
La riunione e' poi proseguita con la presa d'atto dell'adesione del
consigliere Antonio Pucci al nuovo raggruppamento politico fondato
dall'ex ministro alla Sanita', Francesco Storace, denominato "La
Destra" e con il suo conseguente passaggio al Gruppo Misto. Rinviato,
invece, il dibattito sul problema dello smaltimento dei rifiuti richiesto,
attraverso un apposito ordine del giorno, dal capogruppo di Forza
Italia, Mario Russo, assente alla riunione per improvvisi e giustificati
impegni istituzionali. Sono seguite, quindi, le comunicazioni del
presidente della Provincia, Mario Oliverio, sull'attuazione dei trasferimenti
delle risorse statali destinate alla viabilita' delle Province calabresi,.
Art. 1, comma 1152, della Finanziaria 2007. Oliverio, dopo aver ricostruito
le diverse e controverse fasi della vicenda, ha confermato l'impegno
del Governo, ribadendo la necessita' di continuare a mantenere alta
la vigilanza. "Dobbiamo dare atto al presidente Prodi e al suo
Governo -ha dichiarato Oliverio- di aver mantenuto gli impegni assunti,
consentendo un serio intervento strutturale in direzione dello sviluppo
della nostra terra. Attraverso questo provvedimento, che stanzia 500
milioni di euro (350 destinati alle province siciliane e 150 a quelle
calabresi), il Cipe corrispondera' alla prima trance di finanziamenti
relativa all'anno in corso. Per gli anni successivi, ovvero 2008 e
2009, l'accordo sottoscritto da Governo e province siciliane e calabresi
prevede che si fara' fronte a tale impegno con le leggi finanziarie
relative a queste annualita'. Superata una prima fase di incertezza,
si apre ora un capitolo estremamente positivo per la predisposizione
degli interventi programmati nei piani di investimento delle Province
in direzione dell'ammodernamento e della messa in sicurezza della
rete viaria di competenza provinciale". "La Provincia di
Cosenza, pur tra lo scetticismo generale -ha proseguito il presidente
Oliverio- in questi mesi non si e' mai fermata e non ha mai subordinato
la progettualita' delle opere alla ufficializzazione del decreto ministeriale.
Nonostante le incertezze siamo ugualmente andati avanti con il nostro
programma, rispettando appieno le scadenze e gli obiettivi che ci
eravamo prefissati. Entro il mese di ottobre convocheremo una conferenza
dei servizi per illustrare il progetto esecutivo del primo lotto della
Cosenza-Sibari compreso tra lo svincolo autostradale di Tarsia ed
il bivio di Terranova da Sibari. Anche per quanto riguarda l'utilizzazione
di consistenti risorse rimaste inutilizzate, abbiamo impresso una
forte accelerazione (s.s. 660 che collega il Comune di Acri con la
Sa-Rc, primo lotto della s.s. Sibari-Sila, per il quale e' in corso
la Conferenza dei Servizi al fine di pubblicare il bando di gara entro
la fine dell'anno, s.s. 105, primo lotto s.s. 504). Abbiamo messo
a regime, inoltre, le procedure per l'attuazione del piano ordinario
della viabilita', invertendo una vecchia e consolidata pratica che
usava realizzare il programma annuale degli interventi soltanto nell'anno
successivo". "La scelta, infine, di superare la frammentazione
sulla manutenzione ordinaria e di suddividere la provincia in sei
aree territoriali, destinando ad ogni area un milione di euro per
bitume e 500 mila euro per la segnaletica -ha concluso Oliverio- ci
ha consentito di evitare pratiche burocratiche lunghe e farraginose,
inutili perdite di tempo e risorse e di dare finalmente un'immagine
decorosa della nostra viabilita' provinciale". Nel corso del
dibattito sono intervenuti i consiglieri Biagio Diana, Mario Bria,
Pietro Lecce, Pasqualina Straface e Gianfranco Ponzio. La seduta si
e' conclusa con la discussione di un ordine del giorno presentato
dal consigliere Antonio Pucci sul caro-libri che l'assemblea provinciale,
a maggioranza, ha rigettato non avendo essa alcuna competenza specifica
in materia.
Il Quirinale scrive a Corbelli per il detenuto paraplegico
14/09 Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dopo l'appello recapitatogli, il 3 settembre scorso, dal leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, "e' subito intervenuto per aiutare e far rispettare i diritti del giovane detenuto, Andrea B. , 25 anni, della provincia di Foggia, in attesa del processo e del primo grado di giudizio, disabile al 100%, costretto alla sedia a rotelle, da tempo paralizzato nel lettino di una cella del carcere di Reggio Calabria". Lo afferma lo stesso Corbelli che rende noto di aver ricevuto oggi una lettera della Presidenza della Repubblica, a firma di Loris D'Ambrosio, Direttore dell'Ufficio per gli Affari dell'Amministrazione della Giustizia. Nella missiva si informa il coordinatore di Diritti Civili dell'intervento del Quirinale presso il Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria. Corbelli ringrazia il capo dello Stato e i suoi collaboratori "per aver ancora una volta raccolto l'appello umanitario e di giustizia del Movimento Diritti Civili ed essere immediatamente intervenuto". "Grazie al presidente Napolitano - dice - ci sentiamo meno soli nelle nostre difficili, importanti e solitarie battaglie civili, libertarie e umanitarie a favore di tanta povera gente. Nessuna istituzione (ad iniziare dal silente Ministro della Giustizia, Clemente Mastella) e nessun parlamentare (tranne un deputato pugliese) sono intervenuti in questi giorni nonostante le denunce, gli appelli, la provocazione di Diritti Civili. E' autorevolmente intervenuto solo il presidente Napolitano con la sua solita, nota sensibilita', senso di giustizia e grande umanita'. Le condizioni del ragazzo disabile sono assolutamente incompatibili con il regime carcerario, come denunciato dal medico che lo ha visitato in prigione e cosi' come sostiene il legale dello stesso giovane paraplegico. Per questo non puo' piu' restare paralizzato, su una sedia a rotelle, nella cella di un carcere. Questa vergogna deve essere subito cancellata. E' una vicenda indegna di un Paese civile e di uno Stato di diritto". Corbelli per richiamare l'attenzione sul caso aveva manifestato, giovedi' 30 agosto, davanti al carcere di Reggio e subito dopo ha incontrato la direttrice (facente funzione) della casa circondariale reggina. Il coordinatore di Diritti Civili aveva nei giorni scorsi chiesto anche l'intervento del Ministro della Giustizia e rivolto un appello al Presidente Napolitano e al Papa Benedetto XVI, dopo l'intervento dello stesso Pontefice sui diritti dei detenuti. Corbelli risponde anche al Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria, che ieri aveva diffuso una nota sulla vicenda, smentendo la gravita' delle condizioni del detenuto: "La replica del Dap, - dice Corbelli - arrivata solo dopo l'intervento di Napolitano, e' del tutto priva di fondamento visto che conferma appieno, cosi' come denunciato da Diritti Civili, che quel ragazzo, che dolori atroci, e' paraplegico, costretto alla sedia a rotelle e da sette mesi aspetta di essere sottoposto ad una risonanza magnetica. Eppure viene giudicato compatibile con il carcere! Uno scandalo e una disumanita', tali da far intervenire, dopo l'appello di Diritti Civili, il presidente Napolitano"
Cavallo di ritorno con un trattore a Saracena, un arresto
14/09 I carabinieri di Saracena stamattina hanno arrestato Piero Oliveto, 20 anni, residente nella cittadina del Pollino, per una vecchia storia legata di "cavallo di ritorno". I militari hanno notificato al giovane un ordine di custodia cautelare in carcere firmato dal gip di Castrovillari su richiesta del pm Francesco Pellecchia che coordina le indagini. Secondo la ricostruzione dell'accusa Oliveto lo scorso luglio aveva contattato un imprenditore agricolo del castrovillarese manifestandogli la possibilita' di fargli ritrovare il trattore che gli avevano rubato, ma solo dopo avere pagato 4.000 euro. Dopo le formalita' di rito Oliveto e' stato rinchiuso nel carcere di Castrovillari.
Piromane colto in flagrante denunciato dal CFS
14/09 Una persona e' stata denunciata dal Corpo Forestale dello Stato
per incendio boschivo colposo in un'area compresa nella zona "2"
del Parco Nazionale del Pollino. L'episodio si e' verificato in localita'
"Pantano del Vallo" nel Comune di Mottafollone. L'uomo e'
stato sorpreso mentre bruciava sterpaglie ed erbe, senza alcuna autorizzazione
e senza adottare le opportune cautele, in un terreno di proprieta'
comunale che aveva avuto in concessione. Le fiamme gli sono sfuggite
al controllo estendendosi all'interno di un bosco. Al responsabile
del rogo gli uomini della Forestale hanno inflitto una sanzione amministrativa,
prevista dalle normative vigenti, di 2.065 euro. La zona interessata
dall'incendio e' costituita da un bosco ceduo misto di latifoglie.
Ad effettuare le prime indagini, mentre la squadra antincendi di Altomonte
ha provveduto allo spegnimento del fuoco, sono stati i Comandi Stazione
Forestale di San Sosti e di San Donato di Ninea (Cosenza) che hanno
provveduto a denunciare all'autorita' giudiziaria l'uomo ed a coordinare
le operazioni di spegnimento dell'incendio. Del fatto e' stata informata
la Procura della Repubblica del Tribunale di Castrovillari.
Undici incendi in provincia di Cosenza
14/09 E' sempre alta l'attenzione sul fronte degli incendi in Calabria.
Tra la serata di ieri e la notte scorsa i Vigili del Fuoco di Cosenza
hanno operato su ben 11 incendi di sterpaglie in diversi punti del
territorio provinciale. In nessun caso, comunque, si sono registrati
danni a persone o beni materiali.
Spacciano banconote false, due denunce nel vibonese
14/09 Due persone, una delle quali minorenne, sono state denunciate
dai Carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia cper introduzione
e smercio nello Stato di banconote contraffate. Si tratta d, S.P.,
60 anni, residente a Rosarno (Reggio Calabria) e del minorenne di
origine romena A.P., di 16. I militari, erano sulle loro tracce gia'
da parecchio tempo. Dal alcuni mesi, infatti, in tutto il territorio
della provincia di Vibo Valentia si erano fatte sempre piu' insistenti
le voci di un vorticoso traffico di banconote contraffatte, in piu'
occasioni sequestrate dagli stessi militari dell'Arma su segnalazione
di commercianti raggirati. Ad agire era sempre una coppia composta
da un uomo e da un ragazzo, che gli faceva da spalla e gli forniva
supporto durante le azioni. Uno di loro restava sempre in macchina
a controllare che il motore rimanesse accesso ed a fare da palo per
segnalare l'arrivo delle forze dell'ordine mentre l'altro, scendendo
dal veicolo, si infilava in un negozio, spesso di un piccolo paesino
della provincia, effettuando acquisti per pochi euro e presentando
alla cassa una banconota da 100 euro nuova di zecca. Per evitare che
la carta moneta fosse esaminata troppo approfonditamente dal cassiere
il malvivente lo sollecitava dicendogli di avere molta fretta, aiutato
in questo dal complice che suonava con insistenza il clacson. Gli
uomini della Benemerita, dopo un lavoro durato mesi e completato solo
dopo aver sentito decine di testimonianze ed aver visionato centinaia
di filmati estrapolati dalle telecamere dei vari luoghi sove era stato
rinvenuto il denaro falso, erano riusciti ad realizzare un identikit
dei due spacciatori di denaro falso e della macchina a bordo della
quale portavano a termine le proprie scorribande lungo la direttrice
dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria. Dopo settimane di ricerche,
una pattuglia della Benemerita della Stazione di Maierato ha intercettato
l'auto sospettata di essere utilizzata dalla coppia di contraffattori,
una Chevrolet Tacuma, che si stava aggirando per le vie del piccolo
abitato di Filogaso. I due non hanno avuto il tempo di rendersi conto
di niente ed in pochi attimi si sono visti affiancare da due militari
in uniforme che hanno ordinato loro di scendere dal veicolo ed esibire
i documenti. L'immediata perquisizione operata dai Carabinieri all'interno
del veicolo ha permesso di accertare che all'interno di un vano nascosto
ricavato nell'abitacolo della macchina c'erano tre banconote da 100
euro ed una da 20 abilmente e perfettamente contraffatte che i due
avevano intenzione di smerciare proprio a Filogaso prima di cambiare
nuovamente zona per le proprie attivita'. Sono state avviate da parte
del Nucleo Carabinieri Antifalsificazione Monetaria leindagini per
risalire alle fonti di approvvigionamento delle false banconote e
per compararle con le altre smerciate in altri Stati dell'Unione negli
ultimi tempi.
Strage Duisburg: La tregua di San Luca imposta dai vertici della ndrangheta
13/09 ''Una tregua forzata imposta alle cosche di San Luca dalla
'Santa', il vertice della 'ndrangheta, preoccupata di riprendere i
propri affari dopo la strage di Ferragosto a Duisburg''. Lo scrive
Panorama in un servizio nel numero che sarà in edicola da domani.
Nell'articolo, secondo quanto riferito in una anticipazione fornita
dal settimanale, si parla di "un incontro segreto tra boss, avvenuto
il 2 settembre a San Luca, nel cuore della Locride, in occasione della
festa della Madonna di Polsi, per siglare un armistizio e consentire
alle cosche di rimettersi in attività nel riciclaggio e nel
traffico di droga dopo l'ondata repressiva delle forze dell'ordine".
Il settimanale, inoltre, è scritto nella nota, "pubblica
in esclusiva una cartina con i nomi e le dislocazioni dei vari clan
in Germania". Nell'articolo si dice anche che la polizia tedesca
"ha rispolverato un rapporto dei carabinieri del Ros con l'elenco
dei patrimoni immobiliari delle cosche calabresi, purtroppo in un
primo momento ignorato dagli investigatori tedeschi, nel quale si
parlava anche della pizzeria di Giovanni Strangio, super latitante
e indicato come uno dei killer di Duisburg".
Commissione d’accesso insediata nel comune di Bruzzano
13/09 Il prefetto di Reggio Calabria, Francesco Musolino, ha disposto
l'accesso antimafia al Comune di Bruzzano Zeffirio dove, stamani,
si è insediata la commissione che dovrà valutare se
vi siano eventuali condizionamenti da parte della criminalità
sull'attività dell'Ente. A Bruzzano, nel luglio scorso, polizia
e carabinieri hanno condotto un'operazione per l'arresto di una decina
di persone accusate di essere vicine o affiliate alla cosca Talia-Rodà,
collegata a quella dei Mollica-Morabito, che detiene il controllo
delle attività illecite nel territorio.
Scontrino fiscale, controllati 40.00 negozi in Italia, 267 chiusi, uno in Calabria
13/09 Quasi 40.000 negozi colti in fallo, 39.502 per la precisione,
dalla Guardia di Finanza o dai funzionari dell'Agenzia delle Entrate:
vendevano la merce senza emettere scontrini. Tra questi 267 sono stati
dichiarati 'recidivi' (hanno commesso l'infrazione più di tre
volte) e hanno dovuto per questo tirare giù la serranda di
ingresso. Sono questi i dati più aggiornati (al 15 luglio di
quest'anno) sui controlli nell'emissione degli scontrini negli esercizi
commerciali. A fornire i dati è stato oggi il sottosegretario
al ministero dell'Economia e delle Finanze Alfiero Grandi in una risposta
ad una interrogazione parlamentare. Il fisco dunque continua l'offensiva
contro chi non paga le tasse e centinaia sono stati i negozi 'visitati'
dalla Finanza nei primi sei mesi dell'anno, anche a seguito delle
norme fissate con l'ultima Finanziaria. Da un punto di vista regionale
il top dell'evasione è un mix Nord-Sud: se infatti sono 38
i negozi che hanno dovuto chiudere in Veneto perché colti,
almeno tre volte, a non emettere scontrini, la regione che però
vanta il maggior numero di negozi 'pizzicati' con almeno una infrazione
è la Sicilia con 4.809 verbali emessi da Guardia di Finanzia
e Agenzia delle Entrate. In Basilicata e Molise, invece, neanche un
negozio chiuso: sono queste le regioni più virtuose insieme
alla Valle d'Aosta che ha registrato solo 72 verbali di infrazione
(con un negozio costretto però a chiudere). Colpiscono poi
i 12 negozi costretti a chiudere nella sola città di Bolzano,
a fronte di intere regioni con un solo esercizio 'punito', come la
Calabria, o due come la Sardegna. Nell'intera Lombardia solo 7 negozi
colti in flagrante per tre volte e costretti a tener giù la
serranda. L'evasione colpisce tutti i settori: difficile trovare tra
i negozianti una categoria esente dalla 'dimenticanza' dello scontrino.
Ma a giocarsi a testa a testa la prima posizione tra gli evasori sono
venditori ambulanti e ristoranti: tra i quasi 300 negozi chiusi dall'inizio
dell'anno al 15 luglio, perché colti per tre volte consecutivo
a non emettere scontrino o ricevuta, quasi 1 su 5 è un'attività
di commercio ambulante (una cinquantina di infrazioni ripetute, circa
il 19% del totale). A seguire i ristoranti (tra trattorie pizzerie,
take-away, catering, etc): sono in questo settore oltre il 17% degli
esercizi costretti a mettere il cartello 'chiuso per evasione'. Ai
primi posti anche i negozi di alimentari, tra panetterie e fruttivendoli,
salumerie e pescherie. Seguono bar e caffé e i negozi di abbigliamento.
Ma nel lunghissimo elenco dei commercianti che 'dimentica' di battere
lo scontrino c'e di tutto: dai beauty-center alle farmacie, dalle
ferramenta ai fiorai, dai parrucchieri ai negozi di giocattoli. Ecco
in una tabella il numero di negozi chiusi per mancata emissione degli
scontrini, regione per regione (dati: ministero dell'Economia e delle
Finanze). Regione Provvedimenti di sospensione/chiusura
Veneto 38
Lazio 33
Sicilia 27
Liguria 24
Emilia Romagna 22
Campania 17
Friuli Venezia Giulia 16
Puglia 16
Toscana 14
Bolzano 12
Piemonte 11
Marche 10
Lombardia 7
Umbria 6
Abruzzo 5
Trento 5
Sardegna 2
Calabria 1
Valle d'Aosta 1
Basilicata 0
Molise 0
----------------
TOTALE 267
Il Dap replica a Corbelli “Assistenza garantita a detenuto disabile”
13/09 Sono "del tutto prive di fondamento" le affermazioni del leader dei Diritti Civili Franco Corbello sul caso del giovane detenuto Andrea B., 25 anni, disabile e in attesa da sette mesi di essere sottoposto a un esame di risonanza magnetica nel carcere di Reggio Calabria. Lo afferma, in una nota, il Dipartimento dell' amministrazione penitenziaria (Dap) che dopo aver compiuto accertamenti sulla vicenda precisa che "in considerazione del quadro clinico esistente, peraltro ritenuto compatibile con la carcerazione", lo scorso 29 luglio il detenuto è stato assegnato alla casa circondariale di Reggio Calabria "in quanto trattasi di istituto dotato di assistenza medica H 24, di assistenza fisiokinesiterapeutica e con ridotte barriere architettoniche". "Il detenuto Andrea B. è stato immediatamente oggetto di adeguata attenzione sanitaria ed è stato sottoposto a terapia riabilitativa. Nei suoi riguardi, allo stato, risultano già effettuate visite specialistiche e sono stati proposti ulteriori accertamenti diagnostici e strumentali. Poiché il detenuto è costretto su una sedia a rotelle, viene costantemente supportato da un piantone". Per quanto riguarda la risonanza magnetica, il Dap precisa che "a causa del perdurante fermo delle apparecchiature e per precise e documentate evenienze cliniche" la risonanza è stata "ritenuta ineseguibile", ma in alternativa il detenuto Andrea B. è stato sottoposto a un altro accertamento diagnostico, vale a dire la Tac.
L’Anci chiede che le spese di Casa, Sicurezza e disagio stiano fuori dal patto di stabilità
13/09 I Comuni chiedono che le spese che dovranno sostenere per la
casa, la riduzione del disagio sociale e la sicurezza urbana, ma anche
per politiche di miglioramento della qualità ambientale restino
fuori dal Patto di stabilità interno. E' una delle proposte
contenute nell'ordine del giorno che l'Anci, l'associazione nazionale
dei Comuni italiani ha approvato all'unanimità questa mattina
nel corso del comitato direttivo dedicato alla Finanziaria e che dovrebbe
essere inserita nel testo di un Patto tra governo ed enti locali da
mettere a punto prima dell'approvazione della manovra 2008. "Chiediamo
- si legge nell'odg - che il Patto di stabilità interno sia
considerato non solo come uno strumento per ridurre il deficit ma
anche come leva per consentire ai Comuni la messa in atto di tutte
quelle politiche attive che possono consentire di dare risposte 'di
sistema' alle esigenze delle comunità locali (casa, riduzione
disagio sociale,contrasto insicurezza urbana, qualità ambientale
e energia rinnovabile) incentivando alcune politiche ed escludendo
queste tipologie di spesa dalla determinazione dei saldi". L'Anci
chiede anche, sempre in materia di patto di stabilità, che
sia soppressa una norma della Finanziaria 2007 (comma 684) che ne
prevede il rispetto già in sede di bilancio di previsione.
Questo perché -spiegano i Comuni - li ha messi nell'impossibilità
di utilizzare gli avanzi di bilancio."Vanno previste norme -
è detto sempre nell'odg - che tengano in considerazione i Comuni
che hanno saldi finanziari positivi e che hanno avuto maggiori penalizzazioni
dal Patto di stabilità". Chiedono ancora il fondo integrativo
per i piccoli Comuni ai livelli del 2007, meccanismi che privilegino
la spesa per investimenti anche attraverso "azioni di razionalizzazione"
che possano compensare una maggiore flessibilità della spesa
in conto capitale e incentivando i Comuni virtuosi. E la "graduale
rivisitazione" della spesa storica che , in attuazione dell'art.119
della Costituzione, permetta di rivedere i criteri di riparto della
finanza locale. A proposito di federalismo fiscale i Comuni nel respingere
qualsiasi forma di nuovo centralismo regionale e, compatti, chiedono
che il disegno di legge sia ispirato all'impianto istituzionale delineato
dalla Costituzione, garantendo un equilibrio tra i diversi livelli
di governo, nel rispetto di funzioni e competenze.
Emanuele Filiberto a Cassano “Sibari merita il patrimonio Unisco”
13/09 Si è conclusa con la promessa di un prossimo ritorno
in Calabria la visita nella zona di Sibari e del Pollino del principe
Emanuele Filiberto di Savoia. "L'iscrizione di Sibari - ha detto
- nel patrimonio Unesco, la costruzione dell'aeroporto della Sibaritide
e la valorizzazione del parco del Pollino possono essere il primo
passo verso un domani diverso: io sono pronto a lavorare con voi".
Stamani, prima della partenza per Roma, Emanuele Filiberto si é
recato a Terranova da Sibari dove è stato ricevuto dal Sindaco
e dal consiglio comunale, riunito in seduta straordinaria. "Questo
magnifico lembo d'Italia - ha aggiunto - ha le carte in regola per
aspirare a un avvenire migliore. Da amico e vostro ambasciatore, mi
adopererò da subito affinché l'Unesco valuti con attenzione
la proposta di fare di Sibari un sito da tutelare e valorizzare perché
di interesse mondiale. Ho conosciuto gente umile ma intelligente,
capace e competente. Ritengo sia proprio sulle infinite risorse umane
di cui la vostra terra è ricca che debbano poggiare le fondamenta
del processo di costruzione di una Calabria e un'Italia finalmente
diverse e più simili a quelle che cerchiamo e vogliamo"
Presunto boss arrestato per armi a Lamezia
12/09 Detenzione illecita di armi. Questa l'accusa con cui i poliziotti
della squadra mobile di Catanzaro hanno arrestato a Lamezia Terme
Antonio Arcieri, di 76 anni, ritenuto dagli inquirenti al vertice
della cosca Arcieri-Mercuri-Cappello che opera nel comprensorio montano
lametino, con precedenti penali che vanno dall'associazione per delinquere
di stampo mafioso, all'usura all'estorsione. Secondo quanto riferito,
nel corso di una perquisizione effettuata a casa di Arcieri, i poliziotti,
all'interno della camera da letto dell'uomo, hanno trovato, nascosta
in una porta divisoria, una pistola Beretta calibro 7,65, con la matricola
punzonata, completa di caricatore contenente sette colpi, piu' un
altro proiettile dello stesso calibro a parte, il tutto avvolto dentro
la pagina di un quotidiano del 18 agosto scorso. Nascosto in un armadio
del soggiorno, poi, e' stato trovato anche un giubbotto antiproiettile
di colore bianco. Proseguendo nella perquisizione, i poliziotti hanno
rinvenuto un libretto postale insieme a quattro buoni fruttiferi postali,
per un valore complessivo di 13 mila e 500 euro, mentre piu' di 38
mila euro in contanti sono stati trovati nascosti nel bagno e nelle
tasche di alcuni abiti femminili, conservati nell'armadio della camera
da letto. Armi, munizioni, giubbotto, libretto postale, buoni fruttiferi
e denaro,la cui provenienza, a detta degli investigatori, e' presumibilmente
illecita, sono stati posti sotto sequestro. Sull'arma saranno effettuati
accertamenti balistici e controlli per rilevare eventuali impronte
o tracce lasciate su di essa. Considerata l'eta' avanzata di Arcieri,
su decisione del magistrato, sono stati disposti per lui gli arresti
domiciliari.
La Provincia di Cosenza presenta quattro nuovi istituti scolastici
12/09 Quest'anno, gli studenti di quattro istituti scolastici della provincia cosentina, liceo scientifico di Paola, liceo classico e Itcg di san Marco Argentano,Ipssar di Cariati e liceo scientifico di San Giovanni in Fiore, troveranno ad attenderli strutture nuove. Lo rende noto, in un comunicato, la Provincia di Cosenza, che parla di un "un investimento di circa 10 milioni di euro, cui si aggiungono tre milioni di euro destinati ad interventi di ampliamento e manutenzione straordinaria nel liceo scientifico di Rende, Ipa di San Giovanni in Fiore, Ipss di Cosenza, Ipa di Cirella, liceo classico di San Demetrio". "Esprimo grande soddisfazione - dichiara nella nota l'assessore provinciale all'edilizia scolastica Oreste Morcavallo - perché anche quest'anno consegniamo agli studenti della provincia ed al corpo docenti scuole moderne, tecnologicamente avanzate, in cui i giovani potranno iniziare o proseguire l'iter formativo. Un impegno notevole della struttura tecnico-amministrativa dell'assessorato e del dirigente, che ringrazio pubblicamente, perché con una attività quotidiana, incessante, sono riusciti ad anticipare tutti i tempi di consegna per consentire l'inizio dell'anno scolastico nelle nuove strutture". "Grandissimi motivi d'orgoglio - conclude Morcavallo - la recente indagine di Tuttoscuola e Legambiente per il 2006 che colloca l'edilizia scolastica della provincia di Cosenza ai primi posti a livello nazionale. Un riconoscimento importante all'impegno programmatico del presidente Mario Oliverio, all'assessorato, al dirigente ed a tutto il personale del settore". "Stiamo rispettando puntualmente tutti gli impegni del nostro programma, - commenta, invece, Oliverio - dando priorità agli investimenti nell'edilizia scolastica, che consideriamo un settore primario per lo sviluppo della regione e della futura classe dirigente". "I riconoscimenti al nostro impegno, - conclude - diffusi dalle indagini nazionali, ci spingono a proseguire nel viatico intrapreso dell'ammodernamento del patrimonio scolastico, delle strade, del patrimonio pubblico, della valorizzazione del centro storico di Cosenza, delle grandi iniziative culturali. Questo è il senso del nostro impegno che anima l'attività della Giunta che presiedo".
Nel 2007 incremento del 70% degli incendi: Campania e Calabria maglia nera
11/09 Quasi 8mila incendi boschivi in tutta Italia, il 70% in piu'
rispetto allo scorso anno. E' il dato fornito dal Corpo Forestale
dello Stato per il periodo che va dal 1° gennaio fino al
2 settembre 2007. La Campania, con 1.707 incendi, e la Calabria, con
1.614 roghi, sono le regioni piu' colpite dalle fiamme. La Calabria
e' anche la regione con la piu' estesa superficie boscata percorsa
dal fuoco: 9.608 ettari di foreste in fumo. Nel periodo preso in considerazione
si sono verificati complessivamente 7.797 incendi boschivi che hanno
interessato 127.151 ettari, di cui 61.100 boscati e 66.051 non boscati.
Rispetto allo stesso periodo del 2006 quando i roghi erano stati 4.596,
si ha un incremento del 70%. In aumento (+270%) anche la superficie
totale percorsa dalle fiamme che passa da 34.758 ettari del 2006,
agli attuali 127.151. La superficie boscata andata in fumo e' aumentata
del triplo rispetto alla superficie rilevata nello stesso periodo
del precedente anno (13.662 ettari del 2006 contro i 61.100 del 2007).
Raddoppia quella non boscata (21.096 ettari del 2006 contro i 66.051
del 2007). La mappa dei roghi vede la Campania come il posto 'piu'
caldo' d'Italia con 1.707 incendi. Seguono Calabria (1.614), Lazio
(591), Sardegna (553), Toscana (547), Puglia (402), Basilicata (389),
Piemonte (324), Sicilia (313), Abruzzo (250), Molise (225), Liguria
(218), Lombardia (158), Umbria (123), Emilia Romagna e Marche (101),
Veneto (90), Friuli Venezia Giulia (61), Trentino Alto Adige (23)
e Valle d'Aosta (7). In Calabria si e' avuta la piu' estesa superficie
boscata percorsa dal fuoco (9.608 ettari). Seguono: Abruzzo (7.972),
Campania (7.967), Sardegna (6.868), Puglia (6.440), Marche (5.082),
Lazio (4.136), Basilicata (3.433) e Sicilia (3.002). Per quanto riguarda
la superficie media degli incendi (ha/incendio), e' l'Abruzzo a far
registrare i numeri piu' alti: 85,7 contro una media nazionale di
16,3. La Valle d'Aosta con appena 7 roghi, e' stata la regione con
le minori superfici totali colpite dalle fiamme: 7 ettari. Al 2 settembre
2007 i comandi territoriali del Corpo forestale dello Stato hanno
denunciato 286 persone per il reato di incendio boschivo: 9 gli arrestati
e 277 le persone denunciate a piede libero. Quattro arresti sono stati
effettuati nella provincia di Latina, uno a Roma, uno ad Alessandria,
uno a Potenza, uno a Catanzaro ed un altro a Cosenza. Nel periodo
considerato sono 18 le persone che hanno perso la vita a causa degli
incendi.
Tre auto incendiate a Corigliano
11/09 Tre automobili, una Mercedes Slk, una Ford Mondeo e una Renault
Megan, sono state danneggiate da incendi la notte scorsa a Schiavonea
di Corigliano. Le auto erano parcheggiate vicino alle case dei rispettivi
proprietari. I carabinieri della Compagnia di Corigliano hanno avviato
le indagini per accertare la natura degli incendi ed eventuali responsabili.
Coltivavano piante di marijuana a Corisa: due arresti
11/09 Due persone, L.M., di 35 anni, e P.R., di 25 anni, sono stati
arrestati dai carabinieri a Crosia perché sorpresi a coltivare
alcune piante di marijuana. I carabinieri oltre ad aver sorpreso i
due ad annaffiare le piante nel terreno di proprietà del 25enne,
hanno rinvenuto anche, nel corso di una perquisizione domiciliare,
57 grammi di marijuana.
Due vandali colti in flagrante aggrediscono vigile a San Giovanni in Fiore, finiscono in carcere
10/09 Due persone sono state arrestate dai Carabinieri a San Giovanni
in Fiore, in provincia di Cosenza. Si tratta di Salvatore Bitonti,
21 anni, E Samuele Lucente, 18, accusati di resistenza, violenza e
lesioni a pubblico ufficiale nonche' danneggiamento. I militari sono
intervenuti in via Dante Alighieri del centro silano in soccorso di
un vigile urbano che, durante il proprio turno di servizio, aveva
notato i due giovani intenti a danneggiare alcune piante ornamentali
di proprieta' comunale. Invece di desistere, i due hanno aggredito
il vigile, procurandogli lesioni alle mani e al volto, prima di essere
immobilizzati dai Carabinieri. L'aggredito e' stato curato al pronto
soccorso dell'opsedale locale e poi dimesso con una prognosi di 3
giorni. Gli arrestati, espletate le formalita' di rito, sono stati
associati alla casa circondariale di via Popilia a Cosenza.
Testimone di giustizia a rischio, scrive al Presidente Napolitano
10/09 Un imprenditore edile e testimone di giustizia, Pino Masciari,
di Vibo Valentia, ha rivolto un appello al Presidente della Repubblica,
Giorgio Napolitano, al presidente del consiglio dei Ministri, Romano
Prodi, ed alle Associazioni di categoria affinche' ''il rischio di
vita cui e' esposto - sostiene - diventi motivo di effettiva protezione
da parte dello Stato e non limitazione alla propria liberta'''. Masciari,
sottoposto a programma speciale di protezione da parte del Ministero
dell'Interno dal 18 ottobre 1997 con la moglie ed i suoi due bambini,
ha denunciato esponenti della 'ndrangheta e le sue collusioni nella
sfera Politica - Istituzionale. ''Da tali denunce - sostiene Masciari
- sono scaturiti diversi processi e numerose condanne tra le quali
anche contro qualche Magistrato. Tale scelta ha sconvolto l'esistenza
di un'intera famiglia, perche' siamo dovuti fuggire dalla nostra terra
per salvarci la vita. Cio' mi ha portato all'esilio, alla perdita
delle mie imprese di costruzioni edili e mia moglie ha dovuto rinunciare
alla sua professione di medico odontoiatra''. ''Trovo giusto - ha
proseguito Masciari - che gli imprenditori che pagano il pizzo vengano
mandati via dalle associazioni di categoria. Via chi paga le tangenti
e via anche i politici che prendono le tangenti, via ogni forma di
illegalita'. Io da imprenditore mi sono ribellato denunciando all'
Autorita' Giudiziaria il sistema che mi rendeva vittima, in un periodo,
piu' di dieci anni fa, quando di 'ndrangheta non se ne parlava o se
ne parlava poco. Sono stato ossequioso delle leggi dello Stato e mi
sono affidato ad esso e mi chiedo perche' in questi lunghi anni non
ho avuto sostegno e sono stato dimenticato?''. ''Io rientro - ha concluso
- nella categoria dei testimoni di giustizia, ho visto passare davanti
a me diverse legislature e solo da pochi mesi ho riscontrato una certa
sensibilita' da parte delle Istituzioni''
Rissa a Corigliano, tre arresti
10/09 Tre cittadini rumeni, Daniel Postenicu, di 31 anni, Danut Slab,
di 46, e Sebastian Yonut Urzica, di 24, sono stati arrestati dai carabinieri
a Schiavonea di Corigliano Calabro con l'accusa di rissa aggravata.
I tre sono stati sorpresi dai militari mentre ingaggiavano una rissa
scaurita da futili motivi. I rumeni, nel corso della rissa, hanno
riportato ferite che sono state medicate nel pronto soccorso dell'ospedale
di Corigliano.
Non sarà amputata la gamba al ragazzo azzannato dal pitbull
04/09 I sanitari del reparto di ortopedia dell'ospedale di Cosenza
hanno deciso di non amputare la gamba al ragazzo di 14 anni, M.F.,
aggredito e ferito da un pitbull ad Acri. Il ragazzo è stato
sottoposto ad un nuovo intervento chirurgico alla gamba morsagli dal
cane dagli stessi sanitari che gli avevano applicato all'arto un tutore
esterno. Il pitbull, sottratto alla custodia del proprietario dal
personale veterinario dell'Asl e dalla polizia municipale di Acri,
è stato rinchiuso nel canile comunale di Mendicino.
Le fiamme gialle di Rossano tracciano il consuntivo
04/09 Le “fiamme gialle” continuano a costituire un moderno
ed efficiente strumento di presidio della sicurezza economica e finanziaria
nel basso jonio cosentino.
I numerosi servizi svolti e l’impegno profuso dai finanzieri
della compagnia di Rossano, nel corso della stagione estiva (luglio-agosto),
consentono di esporre sinteticamente i principali risultati conseguiti
nell’ambito del dispositivo di controllo del territorio e del
servizio di pubblica utilità “117”, che, unitamente
alla costante attività di “intelligence”, sono
stati intensificati per prevenire e reprimere ogni forma di traffico
illecito.
Sulle rotabili di collegamento piu’ trafficate di competenza
della compagnia di Rossano ed in particolare sulla s.s. 106 bis, nel
tratto che si estende da sibari a cariati, sulla vecchia s.s. 106
e sulla s.p. 534, che da sibari porta a firmo, i finanzieri hanno
svolto una incessante attivita’ operativa, realizzando numerosissimi
posti di controllo ed identificando centinaia di persone.
Naturalmente, anche i tratti di costa, le localita’ del litorale,
i centri abitati dell’entroterra, le stazioni ferroviarie e
le autolinee sono state costantemente monitorate e controllate dai
finanzieri in uniforme ed in abiti civili.
Gli uomini del nucleo mobile e della sezione operativa della compagnia
di Rossano, unitamente al personale della brigata di corigliano c.
ed ai baschi verdi della sezione “antiterrorismo e pronto impiego”,
supportati dall’unita’ cinofila “it”, hanno
cosi’ potuto effettuare numerosi interventi con sequestri di
sostanze stupefacenti, di tabacchi lavorati esteri, di vari capi con
griffe contraffatte e di cd e dvd “pirata”, procedendo
a numerosi arresti e denunce a piede libero, oltreche’ a decine
di segnalazioni all’ufficio territoriale del governo di assuntori
di “droghe”.
In sintesi, nel corso dell’ultimo bimestre, sono stati effettuati
nr. 52 interventi antidroga, sequestrati circa mezzo chilogrammo di
sostanza stupefacente, denunciate all’a.g. n. 21 persone, arrestate
n. 10 persone, segnalate all’ufficio territoriale del governo
n. 31 persone ed e’ stata applicata una misura cautelare dell’obbligo
di presentazione alla polizia giudiziaria.
In tutti i casi, l’esperienza dei finanzieri operanti unitamente
all’infallibile fiuto del pastore tedesco “it”,
pronti a scoprire ogni atteggiamento sospetto e nervoso delle persone
controllate, hanno consentito il rinvenimento della “roba”,
abilmente occultata in parti della carrozzeria degli autoveicoli ispezionati,
nei bagagli e negli effetti personali.
Peraltro, variegata e’ la tipologia delle sostanze sequestrate
durante i controlli: hashish, marijuana, cocaina, eroina ed addirittura
semi e piante di canapa indiana.
Nello stesso periodo, i controlli mirati a tutela dei marchi e del
diritto d’autore hanno consentito il sequestro di n. 2.228 cd/dvd
illecitamente riprodotti, di circa n. 1.000 capi con marchi contraffatti
(abbigliamento, cinture, orologi, occhiali, accessori vari), la denuncia
all’autorità giudiziaria di n. 4 persone, di cui n. 1
in stato di arresto ed il sequestro di n. 1 personal computer utilizzato
per la riproduzione illecita di supporti.
Sono stati anche sequestrati kg. 8 di t.l.e., con la denuncia a piede
libero di un soggetto.
Complessivamente, nel corso dell’attivita’ di controllo,
che ha visto impegnate le pattuglie 24 ore su 24, in oltre 200 turni
di servizio, sono state controllati migliaia di automezzi, elevate
nr. 48 contravvenzioni al codice della strada (in alcuni casi, con
ritiro della patente, della carta di circolazione ed il sequestro
dell’autoveicolo).
In particolare, c’e’ stata una denuncia a piede libero
di nr. 2 soggetti per guida in stato di ebbrezza e sotto l’influenza
di sostanze stupefacenti con il relativo ritiro di nr. 2 patenti.
uno dei due e’ stato denunciato, inoltre, per resistenza a pubblico
ufficiale.
Nell’opera di contrasto ai traffici illeciti per la tutela della
legalità nel territorio della sibaritide, le “fiamme
gialle” hanno continuato, nell’ambito della missione di
polizia economico finanziaria, ad assolvere quotidianamente il proprio
dovere al servizio delle istituzioni e dei cittadini, contribuendo
ad assicurare una estate tranquilla.
Polizitotti aiutano rumena a partorire per strada a Lamezia
04/09 Gli uomini di una pattuglia della Polizia di Stato di Lamezia
Terme, questa mattina hanno aiutato una rumena trentasettenne a partorire
per strada. Secondo quanto si è appreso, intorno alle 5,20
una telefonata ha avvisato la sala operativa che c'era una donna per
strada che stava male. Immediatamente sul posto si è recata
una pattuglia che ha constatato che la donna stava per dare alla luce
una bambina. Gli agenti hanno chiamato il 188, ma quando sono arrivati,
gli operatori sanitari hanno trovato la bimba già nata. La
donna, appena aveva avvertito le doglie, lasciato a casa il marito
insieme ad altri due figli, si era incamminata a piedi verso l'ospedale,
nella speranza di riuscire ad arrivare in tempo per la nascita della
piccola della quale, ancora, non è stato scelto il nome.
Evasione d’imposte da un milione di euro nel reggino
04/09 Un'evasione di imposta di poco superiore a un milione di euro
da parte di una società che effettuava cessioni di prodotti
semilavorati di alluminio all'interno della Comunità europea
è stata accertata dai funzionari dell'Ufficio delle Dogane
di Reggio Calabria. Le merci erano destinate ad una società,
con sede nella Repubblica Ceca, in possesso di una partita Iva risultata
non attiva. Le cessioni oggetto dell'accertamento, seppur dirette
ad altro Paese comunitario, dovevano essere assoggettate a Iva in
Italia perché il destinatario finale dei prodotti non è
risultato soggetto passivo di imposta.
E’ di 300 euro la quattordicesima dei pensionati
04/09 Sono 135.780 i pensionati calabresi che riceveranno, insieme
alla pensione di ottobre, la somma aggiuntiva, la cosiddetta quattordicesima,
prevista dalla legge 127/2007 e dalla concertazione tra Governo e
parti sociali, per un importo complessivo di circa 40 milioni di euro.
A riferirlo, in un comunicato, è il Ministero del Lavoro e
della previdenza sociale. L'Inps sta inviando a ciascun pensionato,
di cui erano disponibili i dati reddituali, una lettera con l'identificazione
precisa dell'importo per il 2007, insieme ad un riassunto dei requisiti
necessari. La somma complessiva destinata ai pensionati è di
circa 926 milioni di euro, mentre l'importo medio della quattordicesima
è di 301,70 euro.
Assenteismo molto alto nel sud per l’Agenzia delle entrate
04/09 L'Agenzia delle Entrate ha messo sotto la lente di ingrandimento
i dati sulle assenze dei suoi dipendenti, monitorando i giorni di
malattia per regione ed ufficio. Un' ''operazione trasparenza'', come
la definisce la stessa Agenzia sul sito Fiscooggi.it, dalla quale
risulta che ''oltre un terzo dei dipendenti dell'Agenzia, il 37%,
non fa neanche un giorno di assenza''. Ma in questa media risulta
che tra gli operatori del fisco si ammalano piu' spesso quelli degli
uffici del sud rispetto a quelli del nord. Tra gli uffici, il primato
negativo - rende noto Fiscooggi - spetta a Mistretta in Sicilia (25,8
giorni), quello positivo a Soresina, in Lombardia (0,3 giorni). Nel
conteggio dei giorni di malattia l'Agenzia ha escluso i ricoveri in
ospedale o in day hospital. I dipendenti che si assentano di piu'
sono quelli delle regioni del sud (Calabria, Sicilia, Lazio e Campania),
mentre quelli piu' presenti in ufficio risiedono nelle regioni del
nord e in particolare in Trentino Alto Adige, Veneto, Piemonte e Friuli
Venezia Giulia. In media ogni dipendente si e' assentato dal lavoro,
per malattia, 10,2 giorni, pari al 4,1% delle 250 giornate lavorative.
Se si considerano anche i ricoveri ospedalieri, i giorni di assenza
salgono a 12,4, pari al 5% delle giornate lavorabili. ''La scelta
dell'Agenzia di pubblicare i dati - rileva il giornale telematico
delle Entrate - vuole essere anzitutto un esercizio di trasparenza
e verita'. Si tratta di confutare le polemiche sull'assenteismo che
in piu' occasioni hanno visto i dipendenti delle Entrate ingiustamente
e indistintamente accomunati nella categoria dei fannulloni. I numeri,
infatti, evidenziano come le medie non forniscono una rappresentazione
accettabile della realta'''
Due arresti a Paola
04/09 Due giovani, Fabio Foggetti, di 20 anni, e Vittorio Pino, di
21, sono stati arrestati dalla Polizia a Paola perché trovati
in possesso di una bottiglia contenente liquido infiammabile alla
quale era stato legato, con nastro adesivo, un accendino. Foggetti
e Pino, nel momento in cui sono stati bloccati dagli agenti della
Volante del Commissariato di Paola, erano a bordo di uno scooter.
Secondo gli investigatori, i due giovani si accingevano a compiere
un'intimidazione ai danni di un'azienda o di un esercizio commerciale
della zona e sono state avviate indagini per accertare quale fosse
il loro obiettivo. Secondo quanto è emerso dagli accertamenti
della Polizia, Foggetti, che ha precedenti penali, e Pino sarebbero
collegati ad esponenti della criminalità della zona del Paolano
Giovani arrestati per “erba” a San Giovanni in Fiore
04/09 Due studenti, Egidio De Marco, di 20 anni, e Giovambattista
Mancina di 19, sono stati arrestati dai carabinieri a San Giovanni
in Fiore con l'accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze
stupefacenti. A seguito di una perquisizione nella vettura di proprietà
di Mancina all'interno della quale i due sono stati fermati, i carabinieri
hanno trocato 40 grammi di marijuana suddivisi in dosi.
Si traveste da monaco per rubare in Convento, un arresto a Cariati
04/09 Si era travestito da prete per chiedere accoglienza, senza
destare sospetti, in convento e potere rubare nelle stanze delle monache,
impadronendosi anche del denaro contenuto in un offertorio. Giovanni
Peluso, di 65 anni, con precedenti penali, è stato arrestato
dai carabinieri, avvertiti da una suora che si era insospettita per
il comportamento di Peluso. Il convento nel quale Peluso si era introdotto
per rubare si trova a Cariati. Nel momento in cui è stato bloccato
dai militari della Compagnia di Rossano, Peluso si stava accingendo,
utilizzando un passepartout, ad entrare nella stanza di una delle
suore. L'uomo, poco prima, si era impossessato del denaro custodito
in un offertorio nella chiesa annessa al convento. Peluso, nel settembre
del 2005, aveva compiuto un furto ad Urbino, sempre vestito da prete,
in un altro convento. Nell'aprile dello stesso anno, inoltre, era
stato bloccato dai carabinieri a Sulmona (L'Aquila) mentre era alla
guida di un'automobile all'interno della quale era stata trovata una
consistente somma in monete sottratte, anche in quel caso, da alcuni
offertori.
Ruba gli sportelli ad un fuoristrada: un arresto a Corigliano
04/09 I carabinieri hanno arrestato a Corigliano Antonio Tedesco,
di 31 anni, del luogo, con l'accusa di furto aggravato. Tedesco è
stato sorpreso dai militari dopo che aveva rubato due sportelli da
un fuoristrada Nissan esposto in una concessionaria di automobili.
L'uomo si era introdotto nei locali dell'esercizio attraverso un foro
praticato nella rete di recinzione.
Arrivano i temporali a sud
04/09 La perturbazione di origine polare che ha investito il centro-nord,
si sposterà nelle prossime ore al sud, portando piogge e temporali,
vento forte e mareggiate. Il Dipartimento della Protezione Civile
ha dunque prolungato l'allerta meteo emesso ieri, a partire da stasera
e per le prossime 18-24 ore. Le regioni che saranno interessate dalla
perturbazione saranno Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia. La
sala situazione Italia del Dipartimento seguirà l'evolversi
della perturbazione in stretto contatto con le prefetture e le strutture
locali. La Protezione Civile, inoltre, invita alla massima prudenza
coloro che si metteranno in viaggio nelle prossime ore nelle zone
interessate dal maltempo.
Piantagione di erba scoperta a Domanico: un arresto
03/09 Un uomo, conosciuto dalle forze di polizia, Giuseppe Pappaianni,
di 69 anni, è stato arrestato dal personale del corpo forestale
dello Stato perché ha realizzato una piantagione di canapa
indiana nelle campagne di Domanico. Nel corso di controlli il personale
del corpo forestale ha effettuato una perquisizione nell'abitazione
rurale di Pappaianni ed ha scoperto che all'interno dell'orto era
stata realizzata una piantagione di canapa indiana. Durante l'operazione
sono state sequestrate 2.500 piante alcune delle quali sparse sul
terreno e nascoste nella vegetazione pronte per essere tagliate ed
essiccate. All'interno dell'abitazione rurale, che veniva usata come
essiccatoio, sono stati trovati diversi chili di semi di canapa racchiusi
all'interno di vari contenitori.
Arrestato latitante a San Luca
03/09 Un latitante, Bruno Scalia, 30 anni, è stato arrestato
dai militari della Guardia di Finanza a San Luca perché destinatario
di un mandato di arresto europeo emesso dall'autorità giudiziaria
tedesca per il reato di traffico di sostanze stupefacenti. Scalia,
che era in compagnia di due familiari, è stato fermato dai
finanzieri mentre era a bordo della propria automobile nel centro
di San Luca. L'uomo è ora detenuto nella Casa circondariale
di Reggio Calabria ed intanto sono state avviate le procedure per
l'estradizione
Il generale dei CC Centore lascia la Calabria. Il saluto di Loiero e Perugini
03/09 Il generale Eduardo Centore lascia il Comando della Regione
Calabria dei carabinieri per andare al Centro alti studi per la Difesa.
Al generale Centore subentra il generale di brigata Marcello Mazzuca,
attuale Capo di stato maggiore nel Comando interregionale di Messina.
La cerimonia dello scambio delle consegne tra Centore e Mazzuca si
svolgerà dopodomani, mercoledì, a Catanzaro, nella sede
del Comando della Regione Carabinieri. Centore aveva assunto il comando
della Regione carabinieri nel 2004. Si era trattato, tra l'altro,
di un ritorno per l'ufficiale in Calabria, che negli anni '80, col
grado di capitano, aveva comandato la Compagnia di Gioia Tauro. Nel
corso dei tre anni in cui ha comandato la Regione Calabria il gen.Centore
ha diretto numerose operazioni contro la criminalita' organizzata.
Dal 2004 ad oggi, tra l'altro, i carabinieri hanno arrestato in Calabria
83 latitanti affiliati alla 'ndrangheta, tra cui 12 capicosca.
Il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, ha inviato un
messaggio di saluto al generale Eduardo Centore che lascia, dopo tre
anni, il comando calabrese dei carabinieri. "Nel momento - ha
scritto Loiero - in cui si accinge a lasciare l'alto incarico di comandante
della regione Calabria dell'Arma desidero esprimerle a nome personale
e dell'intera Giunta il profondo ringraziamento per la sua incessante
e proficua attività svolta nel nostro territorio e, in particolare,
per l'azione di contrasto alla criminalità organizzata a garanzia
della sicurezza e della legalità". Al nuovo comandante
Marcello Mazzuca, che subentra al generale Centore alla guida dell'Arma
della Calabria, il presidente Loiero ha espresso sincere felicitazioni
per l'alto incarico affidatogli. "Sono certo - ha scritto Loiero
- che la Calabria saprà apprezzare la sua competenza e il suo
impegno a difesa del territorio e della legalità".
Il Comandante della Regione Carabinieri Calabria, generale Eduardo
Centore, alla vigilia del suo trasferimento, ha incontrato questa
mattina il Sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini. Il sindaco Perugini,
nel salutare il Comandante dei Carabinieri, ha ricordato l'impegno
del Comune per un lavoro coordinato fra le varie istituzioni presenti
sul territorio. "Siamo convinti - ha detto Perugini - che lavorare
insieme non significhi abdicare ad una parte delle proprie competenze.
Significa, anzi, accrescere la possibilità di raggiungere risultati
importanti a favore della cittadinanza. il caso, ad esempio, della
centrale unica per gli appalti, oppure di quella sorta di bollino
di qualità per gli atti della Pubblica Amministrazione a cui
stiamo lavorando con le Prefetture".
Premio “Una vita per la vita al maresciallo Mancuso”
03/09 Si svolgerà martedì 4 settembre alle 17,30 a
Rota Greca la terza edizione della manifestazione "Una vita per
la vita" in ricordo della figura di Angelo De Fiore, l'alto funzionario
di polizia che durante la seconda guerra mondiale salvò dalla
persecuzione nazista centinaia di vite umane come responsabile dell'ufficio
stranieri della questura di Roma, la gran parte delle quali di nazionalità
ebrea. Nel corso della cerimonia sarà consegnato il premio
"Una vita per la vita" in memoria dell'ex maresciallo della
pubblica sicurezza Lenin Mancuso, ucciso il 25 settembre 1979 a Palermo,
dove prestava servizio, insieme al magistrato Cesare Terranova. Il
premio sarà ritirato dal senatore Carmine Mancuso, figlio del
maresciallo Mancuso.
Gemellaggio tra Cerisano e la cittadina francese di Le Roches
03/09 Il comune di Cerisano sarà gemellato con la cittadina
di Le Roches de Condrieu, vicino Lione in Francia. Le finalità
del gemellaggio sono state illustrate nel corso di un convegno sul
tema 'Cittadinanza attiva, scambi culturali e gemellaggi' che si è
svolto ieri sera a Cerisano nell'ambito del Festival delle Serre.
All'incontro, promosso dall'Amministrazione comunale, hanno partecipato
il presidente del Comitato gemellaggi d'Europa, Alain Clot; il sindaco
di Cerisano ed il sindaco di Le Roches, Franco Loris Greco e Manuel
Belmonte; ed il presidente del Comitato gemellaggi di Cerisano, Elio
Vitaro. "Il nostro intento - ha detto il presidente Clot - è
quello di promuovere scambi culturali, non solo attraverso attività
di stage e soggiorni che saranno principalmente rivolti agli studenti
delle scuole pure per facilitare l'apprendimento della lingua, ma
anche attraverso esperienze di vita finalizzate a rinsaldare i rapporti
tra le due comunità, favorendo gli scambi culturali e diffondendo
valori di amicizia e partecipazione democratica". Il comune di
Cerisano ha già intrapreso dal 2005 un progetto di gemellaggio
con la cittadina di Le Roches, che partirà fattivamente nell'anno
accademico 2007-2008 iniziando con progetti formativi a Lione, rivolti
agli studenti. "Sono onorato ed orgoglioso - ha detto il sindaco
di Cerisano - di ospitare, anche all'interno della splendida cornice
del Festival, gli amici francesi perché tutto ciò evidenzia
la nostra volontà di sentirci realmente cittadini d'Europa.
Il gemellaggio è uno strumento interculturale importante e
per quanto riguarda il nostro progetto riguarderà scambi culturali,
ma anche turistici ed economici e sarà un'esperienza partecipata
da tutti i settori della società". "Sarà -
ha concluso - estremamente significativo per i giovani di entrambe
le comunità confrontarsi e conoscere costumi e tradizioni diverse.
Questo vuol dire essere al centro dell'Europa ed entrare nel cuore
della democrazia"
Rissa a San Giovanni in Fiore. Sei arrestati
03/09 Sei persone sono state arrestate dai carabinieri la scorsa
notte a San Giovanni in Fiore con l'accusa di avere partecipato ad
una rissa scoppiata in un pub. Tre degli arrestati, Mario Girimondi,
di 33 anni, sorvegliato speciale, Mimmo Bonofiglio (41), con precedenti
penali, e Saverio Crispo (28) sono rimasti anche feriti nella rissa
e sono piantonati dai carabinieri negli ospedali di San Giovanni in
Fiore e Crotone. Girimondi è in prognosi riservata, per ferite
da arma da taglio al torace ed altri arti inferiori, mentre Bonofiglio
e Crispo guariranno, rispettivamente, in 40 e dieci giorni. Le altre
tre persone arrestate perché coinvolte nella rissa sono Antonio
Girimondi (38), Fortunato Crispo (27) e Salvatore Crispo (50). I carabinieri
della Compagnia di Cosenza, che hanno eseguito gli arresti, hanno
trovato nel pub in cui è scoppiata la rissa tre bossoli e due
proiettili per pistola calibro 7,65. La pistola ed il coltello utilizzati
nel corso della rissa non sono stati trovati.
Ruba olio per automobili, un arresto a Corigliano
03/09 Un giovane, F.C., di 19 anni, è stato arrestato dai
carabinieri a Corigliano Calabro per furto. L'arrestato è stato
sorpreso dopo che aveva rubato alcune confezioni di olio per le automobili.
Incidente mortale sulla 106 a Le Castella
02/09 Un morto e tre feriti sono il bilancio di un incidente stradale
avvenuto, per cause in corso di accertamento, nel pomeriggio di oggi
sulla strada statale 106 nella zona di Le Castella di Isola Capo Rizzuto.
Non si conoscono al momento le generalita' della vittima. Nell' incidente
sono rimaste coinvolte tre automobili: una Nissan Micra, una Lancia
Y e una Fiat Brava. Sul posto sono intervenuti gli operatori del servizio
118 e i carabinieri. Per estrarre le vittime dalle auto si e' reso
necessario l'intervento anche dei Vigili del fuoco del comando provinciale
di Crotone.
Traffico sulla A3, sostenuto verso nord
02/09 Circolazione sostenuta in direzione nord ma traffico scorrevole
sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria. A riferirlo e' l'Anas. ''Fin
dalle prime ore della mattina sulla A3 in direzione nord - e' scritto
in un comunicato - si e' registrata circolazione sostenuta, ma fluida
sull'intera arteria, senza disagi per gli automobilisti. Al momento
la Sala Operativa Anas di Cosenza segnala rallentamenti in entrambe
le direzioni solo nel tratto a doppio senso di circolazione compreso
tra Mileto e Rosarno, a causa del fumo presente sulla carreggiata
per un incendio che si e' propagato ai bordi dell'autostrada, al confine
tra le province di Vibo Valentia e Reggio Calabria. La situazione,
comunque, risulta essere sotto controllo''. ''L'Anas - prosegue la
nota - prevede un ulteriore intensificarsi della circolazione gia'
a partire dal tardo pomeriggio di oggi, fino alle ore 22 circa, quando
al traffico del controesodo si unira' il rientro dei vacanzieri del
weekend''
Incidente mortale a Tortora, deceduto centauro
01/09 Il presidente della squadra di calcio Soccer Lagonegro, Franco
Ricciardi, di 45 anni di Rivello (Potenza), e' morto a Tortora nello
scontro tra la moto sulla quale viaggiava e un'auto Ford Focus. A
causa dell'impatto, le cui modalita' sono in corso di accertamento,
Ricciardi e' stato sbalzato dal mezzo cadendo pesantemente sull'asfalto.
Il casco che il centauro indossava, slacciatosi dopo l'urto, e' stato
trovato a una decina di metri dal corpo della vittima. Sul posto sono
intervenuti un'equipe del 118 e i sanitari dell'elisoccorso, che hanno
constatato il decesso immediato dell'uomo. Ricciardi, a bordo della
sua moto, stava raggiungendo lo stadio comunale di Tortora dove la
squadra lucana di cui era presidente doveva disputare una gara amichevole
con la formazione locale.
Grande festa per i 70 anni della Regina del Belgio Paola Ruffo di Calabria
01/09 La regina Paola del Belgio compira' 70 anni il prossimo 11
settembre ma i festeggiamenti si terranno gia' domani, nel castello
di Laeken, dove e' prevista la partecipazione di 800 persone, scelte
tra normali cittadini. Su richiesta di Paola, nata Ruffo di Calabria,
nei giorni scorsi sono partiti dalla Casa reale 800 inviti indirizzati
a persone di ogni eta', accomunate dall'impegno nella difesa dei bambini.
Gli invitati saranno accolti personalmente dalla regina. Al termine
del ricevimento, nell'Orangerie del palazzo, si terra' uno spettacolo
di teatro di strada prima dell'atteso taglio della torta. Paola, che
ha sposato re Alberto II il 2 luglio 1959, si e' sempre distinta per
la sua presenza discreta al fianco del sovrano dei belgi. Spulciando
i vecchi quotidiani belgi, si trova una sola eccezione: in occasione
dei suoi 65 anni si lascio' andare a qualche confidenza per iscritto,
uscendo dalla cappa di riserbo che da sempre l'avvolge. Le confidenze
sono ricordate sul sito della Libre Belgique. Sul mestiere di regina,
Paola aveva insistito sull'importanza di incoraggiare e valorizzare
le persone e le idee nel campo dell'insegnamento, dell'artigianato,
del sociale o della conservazione dei beni culturali. In quell'occasione,
espresse la sua profonda ammirazione per re Baldovino, spiegando che
non fu facile succedergli. ''Due cose mi hanno aiutata'', rivelo'
in quella occasione. ''Innanzi tutto, il consiglio di mia sorella
maggiore di rimanere uguale a me stessa. E poi il fatto di aver potuto
continuare ad abitare nella stessa casa, che conserva da 40 anni tanti
ricordi''. Re Alberto e' diventato monarca il 9 agosto del 1993, nove
giorni dopo la morte tragica del fratello Baldovino.
Ufficiale dei CC suicida a Vibo
01/09 Un colonnello medico dei carabinieri in servizio nel Gruppo operativo Calabria (Goc) di stanza a Vibo Valentia, è stato trovato morto all'interno del suo ufficio. L'ipotesi che viene fatta è che l'ufficiale si sia suicidato. L'ufficiale, C.Z. di 50 anni, secondo le prime notizie, si sarebbe ucciso con un colpo di pistola. Nulla ha potuto fare il medico del servizio d'emergenza 118 arrivato subito sul posto: l'ufficiale era già deceduto. L'ufficiale, era sposato ed era di origine laziale.
I Nas chiudono tre depositi alimentari a Lago e Acquaformosa
01/09 I carabinieri del Nas, nel contesto dei servizi predisposti
per il periodo estivo nelle località turistiche di maggiore
afflusso turistico, hanno disposto la chiusura di tre depositi alimentari
a Lago e Acquaformosa, due dei quali annessi ad un supermercato e
il terzo relativo ad una pizzeria. I depositi, in base a quanto emerso
dai controlli, sono risultati privi del piano di autocontrollo alimentare
e interessati da carenze igienico-sanitarie e strutturali. Sempre
i militari del Nas, nell'ambito dei controlli effettuati, hanno trovato
farmaci non salvavita scaduti di validità nel servizio di guardia
medica di Laino Borgo. A Tropea i carabinieri, nel corso di un sopralluogo,
hanno verificato la presenza di carenze igienico-sanitarie e strutturali
nei locali del dipartimento di emergenza e accettazione dell'ospedale.
Legambiente denuncia numerose discariche abusive in Sila
01/09 Il circolo 'Sila' di Legambiente di San Giovanni in Fiore,
in una nota, sottolinea "la presenza di numerose discariche abusive
all'interno del Parco nazionale della Sila e confida che vengano adottati
tutti i provvedimenti di competenza nel più breve tempo possibile".
Secondo Legambiente, "una discarica si trova in località
Cuturelle (lungo la vecchia statale 107) dove si verificano da tempo
scarichi di materiale vario lungo il bordo della strada. Il materiale
rinvenuto va da scarti di lavori di muratura a scatoloni vuoti a pezzi
di sanitari". "Altre discariche - aggiungono gli ambientalisti
- sono ubicate si trovano nell'area Pip dove si evidenzia l'abbandono
di sacchi di spazzatura e anche qui pezzi di sanitari; sulla strada
che dalla località Bonolegno porta a Garga, in prossimità
del bivio che va a Cagno, dove è stata rilevata la presenza
di molti contenitori con all'interno un ingente quantitativo di schede
video di televisori e di computer, materiale molto inquinante per
la presenza in essi di metalli pesanti. Qui giacciono da tempo anche
vecchie televisioni e scarti vari". "Il paradosso di questa
vicenda - concludono da Legambiente - è che in località
Cuturelle e nell'area Pip i rifiuti vengono abbandonati a poche centinaia,
se non decine di metri dal punto di raccolta preposto dalla ValleCrati".
Rumeni arrestati a Vibo per tentato incendio e ricettazione di rame
01/09 Due cittadini rumeni, padre e figlio, di 47 e 24 anni, che
hanno lo stesso nome,Stefan Rostas, sono stati arrestati dagli agenti
della squadra mobile della questura di Vibo con l'accusa di tentato
incendio e ricettazione di cavi. I due, dopo avere cosparso di liquido
infiammabile 73 chilogrammi di fili di rame ricoperti da guaine in
gomma la cui provenienza non e' stata ancora accertata, hanno dato
fuoco al materiale allo scopo di separare il rame dalla parte gommosa
per vendere il metallo. I poliziotti hanno sorpreso padre e figlio
mentre stavano incendiando i cavi con il rischio che l'incendio potesse
propagarsi alla campagna circostante.
Da lunedì riparte la nave veloce Selinunte nello stretto. Soddisfatto il Ministro Bianchi
01/09 Da lunedì 3 settembre rientra in servizio il mezzo veloce
Selinunte di Bluvia, marchio commerciale di RFI per la navigazione
sullo Stretto di Messina. "I previsti lavori di manutenzione
- è spiegato in un comunicato delle Ferrovie - sono stati posticipati
di un mese, per cui da lunedì torna la normale programmazione
oraria sulla rotta Reggio Calabria - Messina, con due mezzi veloci.
Oggi e domani il mezzo veloce Tindari sarà affiancato sulla
rotta Reggio Calabria Messina da una nave bidirezionale".
Il Ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, ha espresso soddisfazione,
è detto in un comunicato, "per la pronta risposta che
Rfi ha dato alla richiesta del Ministero di sospendere la manutenzione
programmata della motonave di Bluvia Selinunte". "Ciò
consente di mantenere inalterato - prosegue la nota - il collegamento
veloce tra Reggio Calabria e Messina per un tempo sufficiente ad individuare
soluzioni in grado di assicurare un elevato grado di sicurezza senza
perdere di vista l'esigenza di garantire in modo costante un servizio
efficiente, nel rispetto degli interessi dei cittadini pendolari dell'Area
dello Stretto". "Nei prossimi giorni - conclude la nota
- il Ministro riunirà i comitati per la sicurezza della navigazione
nello Stretto al fine di individuare insieme le soluzioni più
idonee da adottare".
Traffico intenso sulla A3 verso nord
01/09 Traffico intenso in direzione nord ma senza problemi sull'autostrada
A3 Salerno-Reggio Calabria nell'ultimo weekend di controesodo. A darne
notizia è l'Anas che segnala "flussi di circolazione in
aumento in direzione Nord per i rientri in città dopo il periodo
estivo di vacanza". "Nel salernitano si registrano rallentamenti
- è scritto in una nota - tra Battipaglia e Pontecagnano e
tra Polla e Petina, in direzione Nord. In Basilicata la circolazione
è regolare in entrambe le direzioni mentre in Calabria si registrano
occasionali rallentamenti tra Pizzo e Lamezia, in direzione Nord.
I tempi di attesa agli imbarchi da e per la Sicilia sono contenuti
nella mezz'ora". "La circolazione - riporta la nota dell'Anas
- rimarrà sostenuta fino alla serata. Altra fase di rientri
è prevista soprattutto nel pomeriggio di domenica. Anche oggi,
a garanzia della tranquillità e della sicurezza di quanti sono
in viaggio sull'autostrada, l'Anas ha attivato 10 postazioni di assistenza
o multioperative per gli interventi di soccorso sanitario e meccanico
e 350 operatori dell'Anas in turnazione".
E' particolarmente intensa sull'Autostrada del sole e sull'Adriatica
la circolazione sulla rete del gruppo Autostrade per l'Italia dove
è iniziato il rientro lungo le direttrici nord e verso i grandi
centri urbani. La società Autostrade comunica che al momento
non vi sono stati gravi disagi, anche se vi sono stati diversi chilometri
di coda e alcuni tratti richiedono ore per essere percorsi. La situazione
alle 11:30 era la seguente. Sulla A1 Milano-Napoli in direzione nord
code a tratti tra Incisa e Firenze Certosa dove occorrono 30 minuti
e rallentamenti tra Calenzano e Barberino. Tra Sasso Marconi e Pian
del Voglio 8 km di coda per un incidente ormai risolto verso Firenze.
Rallentamenti fra la diramazione Roma Nord e Ponzano Romano. Sulla
A9 Milano-Como 2 km di coda alla dogana di Brogeda. Sulla A14 Bologna
Taranto in direzione nord, code a tratti tra San Benedetto e Grottamare,
tra Pesaro e Cattolica e tra Castel S.Pietro e Bologna Borgo Panigale
(tratto cittadino). Si impiegano 3 ore per percorrere il tratto Ancona-
Bologna. In direzione sud, sulla stessa autostrada,rallentamenti tra
l allacciamento con l A1 e l allacciamento con l A13 (Bologna-Padova).In
entrambi i sensi, per superare il nodo bolognese è possibile
utilizzare la tangenziale uscendo a Bologna Borgo Panigale e rientrando
a Bologna S. Lazzaro e viceversa. Traffico particolarmente intenso
anche in prossimità di Loreto, dove sono accorsi numerosi fedeli
in occasione della visita del Papa. Il Commissario per i Grandi Eventi
ha disposto la chiusura del casello di Loreto fino alle ore 20:00
di domenica 2 settembre. Per chi è diretto a Loreto e proviene
da Bologna è obbligatoria l uscita a Ancona sud, mentre chi
proviene da Pescara deve uscire a Civitanova. Sulla A23 Udine-Tarvisio
rallentamenti verso la dogana di Tarvisio. Sulla A26 Genova-Gravellona
rallentamenti da Masone verso Genova Secondo le previsioni la circolazione
rimarrà sostenuta fino al pomeriggio. Domani altra giornata
di controesodo, con traffico molto intenso verso i principali centri
urbani. Il bollino è giallo, dalle ore 14:00 fino alle 22:00.
I mezzi pesanti non potranno circolare dalle ore 07:00 alle 24:00.
Autostrade per l Italia invita gli automobilisti a mantenersi costantemente
informati sulle condizioni di viabilità ascoltando i notiziari
del traffico Isoradio 103.3 Fm, Onda Verde RAI, RTL 102.5. A disposizione
degli automobilisti anche il il Centro Multimediale Autostrade (840-04.21.21)
e il numero telefonico 1518 del CCISS.
A Cinquefrondi vinto un milione al gratta e vinci
01/09 Un giovane di Cinquefrondi ha vinto un milione di euro con
un biglietto gratta e vinci Megamiliardario del valore di dieci euro,
acquistato in una ricevitoria del centro del Reggino. Il vincitore
è un cliente abituale della ricevitoria D&G di Giuseppe
Longo e Domenico Fazzalari, un esercizio commerciale che già
in passato aveva registrato alcune vincite, anche se non milionarie.
Nessuna certezza sull'identità del nuovo milionario. I titolari
della ricevitoria, infatti, hanno detto di non sapere chi possa essere
il vincitore. "Stamattina - ha Giuseppe Longo - abbiamo ricevuto
dal consorzio delle lotterie di Roma una telefonata con cui ci veniva
comunicata la notizia dell'avvenuta vincita. Ci avvisavano che mercoledì
scorso nella nostra ricevitoria era stato venduto il biglietto milionario".
"Su chi possa essere il vincitore - ha aggiunto il titolare -
abbiamo solo qualche dubbio. Da qualche giorno, malgrado sia un cliente
abituale, non si è più visto un giovane. Potrebbe essere
lui, ma la sua assenza potrebbe essere dovuta anche ad altro. Se si
trattasse di lui posso solo dire che è un lavoratore e non
è ricco. Speriamo almeno che si ricordi di noi".
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2004
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