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Dir.resp. Pippo Gatto |
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Notizie di Cronaca
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31/10 I militari della Guardia di Finanza di Reggio
Calabria hanno arrestato Rocco Rinaldo, di 40 anni, sorpreso all'uscita
dell'ufficio postale di Ardore dove aveva ritirato un pacco proveniente
dalla Bolivia e con all'interno un chilo e duecento grammi di cocaina.
Successivamente i finanzieri hanno perquisito l'abitazione di Rinaldo
dove hanno trovato e sequestrato otto chili e mezzo di marijuana,
un fucile da caccia, una carabina ad aria compressa ed alcune munizioni
di diverso calibro. Dalle indagini dei finanzieri è emerso
che il pacco con la cocaina era destinato ad una donna di Ardore che
da tempo non è più residente nella cittadina reggina.
La cocaina era stata nascosta tra alcune cinture in pelle ed occhiali
da sole. Nel corso della perquisizione dell'abitazione sono stati
trovati anche 50 grammi di semi di marijuana ed un bilancino di precisione.
Buste con cartucce al presidente del Consiglio comunale di Vibo
31/10 Due buste indirizzate alle redazioni di Vibo Valentia del Quotidiano della Calabria e di Calabria Ora, con all'interno una cartuccia da fucile da caccia calibro 12 ciascuna, sono state rintracciate all'ufficio postale. Una busta analoga e' stata inoltre inviata al presidente del consiglio comunale di Vibo Valentia, Marco Talarico. All'interno delle buste, oltre alle cartucce, sono stati trovati anche degli articoli circa una mozione a firma di Talarico, sottoscritta da 33 consiglieri, in cui si chiedeva di espropriare un'area posta al centro della citta' che da anni risulta recintata dopo un crollo di alcune costruzioni. Le buste sono state consegnate dal personale dell'ufficio postale agli agenti della squadra mobile di Vibo Valentia che hanno avviato le indagini.
Gratteri rientra nella DDA di Reggio
31/10 Nicola Gratteri, 49 anni, magistrato della Procura
della Repubblica di Reggio Calabria, è rientrato ufficialmente
alla Distrettuale antimafia. Lo ha deciso con proprio provvedimento
lo scorso 18 ottobre il Procuratore capo facente funzioni Francesco
Scuderi. Gratteri, in magistratura dal 1986, ha prestato servizio,
dal 1987 al 1991 presso il Tribunale di Locri, con funzioni di giudice
Istruttore Civile, giudice della Sezione Specializzata Agraria, giudice
della Sezione Lavoro, pretore applicato a Bianco, Brancaleone, Siderno.
Tra le numerose inchieste coordinate dal sostituto procuratore Nicola
Gratteri, si ricordano l'operazione "Primavera", a carico
delle cosche Cordì-Cataldo, di Locri; "Armonia",
che delineò la divisione per mandamenti delle zona di influenza
(ionico, tirrenico e di Reggio Calabria), la cattura del superboss,
Giuseppe Morabito "u tiradrittu", l'omicidio dell'imprenditore
edile Giovanni Galluccio assassinato a seguito di una riunione di
ndrangheta a Ferruzzano, numerose inchieste sul traffico internazionale
di sostanze stupefacenti e, ultima, in ordine di tempo, quella sulla
strage di Duisburg, compiuta il 15 agosto scorso, quando furono uccise
sei persone di San Luca ritenute appartenenti al clan Vottari-Pelle-Romeo,
in contrasto con i Nirta-Strangio. Nicola Gratteri è coautore
con il giornalista Antonio Nicaso di un libro di successo, "Fratelli
di sangue", in cui sono raccontate le origini e le ritualità
della ndrangheta calabrese.
Atterraggio di emergenza per un elicottero della forestale: lievemente feriti i due piloti
31/10 Un elicottero del Corpo Forestale dello Stato
ha effettuato un atterraggio di emergenza in località Cropanè
di Roccaforte del Greco, in provincia di Reggio Calabria. Nell'incidente,
secondo quanto riferito dai vigili del fuoco, sono rimaste ferite
due persone, che sono state già trasportate in ospedale. Le
condizioni dei due piloti non destano preoccupazione perché
sono rimasti leggermente feriti A quanto riferito dal coordinamento
regionale del Cfs i due hanno riportato solo lievi escoriazioni. Il
velivolo NH 500, di base a Lamezia Terme, si era alzato in volo per
partecipare alle operazioni di ricerca di un uomo andato in cerca
di funghi e smarritosi nella zona dell'Aspromonte. L'incidente si
è verificato, riporta un comunicato del Corpo forestale dello
Stato, a causa di un'improvvisa avaria del velivolo.
Chiesto il riscatto per una salma trafugata: un arresto
31/10 Ha svolto un'attività di intermediazione
nella trattativa per la restituzione alla famiglia della salma dell'imprenditore
lametino Antonio Perri, ucciso nel marzo del 2003 in un agguato all'interno
del suo centro commerciale "Due Mari": con quest'accusa
è stato arrestato Antonio Fazio, di 38 anni, manovale incensurato.
All'arresto sono arrivati gli agenti della Squadra mobile di Catanzaro
e del commissariato di Lamezia Terme, coordinati dal sostituto procuratore
della Dda Gerardo Dominijanni. Per la restituzione della salma alla
famiglia Perri è giunta una richiesta di un milione e mezzo
di euro. Secondo l'accusa Fazio circa un mese dopo il trafugamento
della salma, avvenuto nel giugno 2005, si mise in contatto con i figli
dell'imprenditore con i quali, in passato, aveva anche lavorato come
manovale. Ai figli di Perri l'uomo si offrì di interessarsi
per la restituzione della bara. In una circostanza annunciò
anche l'arrivo di una "fattura da pagare agli amici". In
coincidenza con questo annuncio ai figli di Perri arrivò una
richiesta estorsiva di un milione e mezzo di euro con una foto dell'effigie
della lapide del loro congiunto che era stata trafugata insieme al
feretro. Successivamente Fazio non ha più avuto contatti con
i familiari di Perri lasciando intendere che l'organizzazione alla
quale faceva riferimento gli aveva detto di farsi da parte. Nonostante
sia incensurato, gli investigatori sono convinti che Fazio abbia un
qualche legame con le cosche della 'ndrangheta lametina. Secondo la
polizia ed i magistrati della Dda, infatti, il trafugamento e' stato
necessariamente compiuto da una delle cosche di Lamezia. E' scontato
quindi che Fazio non sia intervenuto per fare lo sciacallo, ma fosse
effettivamente in contatto con qualcuno che era a conoscenza dei particolari
del trafugamento. Le indagini, ovviamente, proseguono per stabilire
chi fossero i referenti di Fazio, che è stato arrestato adesso,
ha spiegato il procuratore aggiunto Salvatore Murone, per esigenze
tecniche. A Fazio gli investigatori sono risaliti grazie alle proprie
indagini. La famiglia di Perri, infatti, aveva denunciato il tentativo
di estorsione ma non la circostanza che Fazio l'avesse avvicinata.
L'uomo è accusato di estorsione aggravata dalle modalità
mafiose e di trafugamento di una salma in concorso con altre persone
da identificare.
Arcigay “Non lasciare sola la famiglia dell’ingegnere ucciso”
31/10 "Vogliamo esprimere la nostra vicinanza
ai genitori di Antonio Saracino e rivolgiamo un appello alla società
di Crotone e di Cosenza: non lasciate queste persone sole nel loro
dolore". E' quanto hanno detto il presidente di Arcigay Aurelio
Mancuso e il presidente del comitato Arcigay Eos Calabria Roberto
Principe commentando l'omicidio dell'ingegnere di Crotone. "Non
uccidetelo due volte col pettegolezzo e con la chiacchiera. L'assassinio
dell'ingegnere Saracino è frutto dell'incontro di paure e invisibilità
con l'emarginazione e il degrado e con una parte della città.
I carnefici - ha aggiunto Mancuso - sono figli dell'esclusione sociale,
ma la ferocia con cui hanno ammazzato Antonio non può in alcun
modo essere giustificata". "Non è sufficiente però
individuare e consegnare alla giustizia i colpevoli. E' necessario
da parte delle istituzioni attivare provvedimenti, servizi ed interventi
tesi da una parte a tutelare le persone lgbt, così che finalmente
non debbano più aver paure, e dall'altra che affrontino il
degrado sociale di interi quartieri e di pezzi della società",
ha concluso Mancuso. "Chiediamo al sindaco di Cosenza Salvatore
Perugini - ha detto Roberto Principe - di ripristinare il servizio
di sostegno e supporto nei confronti del popolo lgbt che aveva istituito
l'allora sindaco Giacomo Mancini. Era un servizio con psicologi e
assistenti sociali teso ad aiutare chi si sentiva diverso ed emarginato"
Collegamento wi-fi nell’aereoporto di Lamezia
31/10 I passeggeri in transito nell'aeroporto di Lamezia
Terme possono adesso usufruire del servizio di connettività
senza fili che consente di navigare su internet e scaricare la posta
elettronica sul proprio notebook, smartphone o palmare. Il servizio,
accessibile nell'aerostazione passeggeri, è scritto in un comunicato,
"é stato attivato da Linkem: azienda leader nel settore
del wireless, che in questi anni ha dedicato particolare attenzione
alle esigenze degli utenti aeroportuali". Il servizio wi-fi Linkem
è attivo, oltre che a Lamezia, a Roma Fiumicino, Milano Linate,
Malpensa, Torino, Venezia, Verona, Brescia, Genova, Trieste, Catania
e Palermo, nonché nelle sale vip Alitalia. "Per accedere
al servizio - prosegue la nota - l'utente dello scalo di Lamezia Terme
ha tre possibilità: accesso con pagamento con carta di credito;
accesso a mezzo di carte prepagate emesse da Linkem, che sono acquistabili
nello scalo; accesso con abbonamento acquisibile direttamente sul
sito Linkem". "Il wi-fi in aerostazione - ha sostenuto Eugenio
Ripepe, presidente della Sacal, la società di gestione dello
scalo - risponde all'obiettivo non più differibile di assicurare
ai passeggeri e a quanti comunque frequentano l'aerostazione un servizio
di chiara importanza e oramai irrinunciabile. Il collegamento senza
fili rende più funzionale, accessoriato e confortevole lo scalo,
dove diventa dunque possibile navigare e gestire il business col proprio
pc e con gli altri strumenti informatici. Dove, dunque, i tempi di
attesa possono essere fruttuosamente trasformati in occasioni di lavoro
e di informazione"
Tre fucili recuperati dai CC a Scalea
31/10 Tre fucili sono stati trovati dai carabinieri della Compagnia di Scalea, che hanno anche arrestato un uomo, nel corso di un'operazione condotta nella zona. Le armi erano nascoste in un fienile. Secondo i primi accertamenti compiuti dagli investigatori, due fucili erano stati rubati nei mesi scorsi, mentre il terzo ha la matricola cancellata. Nel corso dell'operazione, i carabinieri hanno anche recuperato numerose munizioni.
Cavallo di ritorno con materiale da cantiere a San Giovanni: due arresti
31/10 Hanno rubato materiale da un'impresa edile,
quindi hanno contattato il titolare chiedendo una somma di denaro
per la restituzione, oltre a 300 euro mensili per avere garantita
la "sicurezza" del cantiere, ma sono stati bloccati dai
carabinieri ed arrestati per estorsione aggravata. Il fatto è
accaduto a San Giovanni in Fiore, nel Cosentino. In carcere sono finiti
due uomini già noti alle forze dell'ordine, dei quali, al momento,
non sono state fornite le generalità. All'appuntamento con
i due, oltre all'imprenditore, impegnato in lavori per conto del Comune,
si sono presentati anche i carabinieri della Compagnia di Cosenza
che hanno bloccato i due uomini in flagranza di reato.
Positiva la comparazione tra i resti e il sangue dei coniugi massacrati di Simeri Crichi
30/10 La comparazione tra le tracce di sangue rilevate
nella villetta di Simeri Mare in cui nel giugno scorso sono stati
uccisi i coniugi Luigi De Marco e Maria Campisano ed i resti umani
trovati nelle settimane scorse a Cutro (Crotone) e' totalmente compatibile.
E' quanto e' emerso dagli accertamenti compiuti dal medico legale,
Giulio Dimizio. Per il duplice omicidio e' stato arrestato il figlio
maggiore della coppia, Pasquale De Marco, di 34 anni. Sui resti dei
coniugi si effettuera' anche la comparazione del Dna, i cui esiti
si conosceranno la prossima settimana. Stamani, intanto, uno dei figli
della coppia, Giuseppe De Marco, si e' recato nella zona del ritrovamento
dei due cadaveri dove ha lasciato un mazzo di fiori. Negli ambienti
investigativi, comunque, non si hanno dubbi sul fatto che i due cadaveri
appartengano ai coniugi De Marco. A questa conclusione i carabinieri
sono giunti per una serie di motivazioni: nella zona del crotonese
dove sono stati trovati i corpi non sono state denunciate scomparse;
i vestiti trovati sui cadaveri corrispondono alla descrizione di quelli
dei coniugi al momento della scomparsa; il ritrovamento e' avvenuto
a pochi chilometri dalla zona in cui fu rintracciato Pasquale De Marco
dopo che era fuggito dalla villetta a bordo dell'automobile dei genitori.
Sei rinvii a giudizio per l’Ospedale di Vibo
30/10 Rinvio a giudizio per sei degli indagati e proscioglimento
per cinque. E' questa la decisione presa dal gup del Tribunale di
Vibo Valentia, Cristina De Luca, a conclusione dell'udienza preliminare
del procedimento scaturito dell'inchiesta sui presunti illeciti nell'aggiudicazione
dell'appalto per la realizzazione del nuovo ospedale di Vibo Valentia.
I reati contestati a vario titolo agli indagati vanno dalla concussione,
alla turbativa d'asta ed alla corruzione. Le persone rinviate a giudizio,
per le quali il processo e' stato fissato per il 15 gennaio prossimo,
sono l'ex commissario straordinario dell'Asl di Vibo Valentia, Santo
Garofalo; l'ex responsabile dell'Ufficio tecnico Giuseppe Namia; Domenico
Liso e Domenico Scelsi, responsabili del consorzio d'imprese aggiundicatario
dell'appalto; il responsabile unico del procedimento, Fauto Vitiello,
ed un tecnico, Enzo Fagnani. Col rito abbreviato, invece, saranno
giudicati l'ex direttore generale dell'Asl di Vibo, Armando Crupi,
ed un altro tecnico, Giorgio Campisi. L'udienza davanti al gup per
il processo col rito abbreviato e' stata fissata per il 15 dicembre.
Le cinque persone prosciolte sono Olimpia Lococo, Antonio Pasquino,
Michele Contaldo, Antonio Carullo e Luigi De Silva, componenti della
commissione giudicatrice dell'appalto.
Lovoro in nero: sospese le attività di 11 aziende nel crotonese
30/10 Ispettori della Direzione provinciale del Lavoro
ed i carabinieri hanno proceduto alla sospensione dell'attività
lavorativa in 11 aziende del crotonese che occupavano più del
20% di lavoratori in nero rispetto al totale di quelli in regola.
La sospensione dell'attività lavorativa ha riguardato, in particolare,
un'officina meccanica a Crotone, quattro aziende di lavorazione del
ferro a Cirò Marina, due a Strongoli e tre a Mesoraca nei settori
della metalmeccanica e della falegnameria e una a Petilia Policastro
nella quale, peraltro, è stata riscontrata la presenza in nero
del 100% degli addetti. In totale sono 18 i lavoratori occupati totalmente
a nero, ovvero senza copertura contributiva e contributiva, nei confronti
dei quali le aziende non avevano ottemperato all'obbligo di farli
sottoporre alla prescritta visita medica preventiva. I lavoratori,
inoltre, non erano stati dotati di dispositivi di protezione individuale
e non erano stati informati circa i rischi che l'attività lavorativa
comporta. Nel corso dell'attività ispettiva sono state irrogate
sanzioni per la violazione alle leggi di tutela per un ammontare di
122 mila euro e sono stati denunciati all'autorità giudiziaria
tre imprenditori che occupavano lavoratori extracomunitari clandestini,
già colpiti da provvedimento di espulsione, per aver occupato
irregolarmente un minore e per violazioni in materia di sicurezza
sul lavoro. La Direzione provinciale del Lavoro di Crotone, in un
comunicato a firma del direttore, Biagio Principato, ha reso inoltre
noto che "l'attività ispettiva verrà intensificata
ulteriormente, oltre che per garantire la tutela dei lavoratori anche,
per evitare situazioni di concorrenza sleale da parte di quelle aziende
che in violazione alle norme occupano lavoratori a nero rispetto a
quelle che osservano le leggi sul lavoro".
Otto milioni di auto in giro per il ponte di Ognissanti
30/10 Tra il primo ed il quattro novembre saranno
otto milioni i veicoli in circolazione su i 3.408 chilometri della
rete di Autostrade per l' Italia che prevede traffico intenso per
il Ponte di Ognissanti. Secondo Autostrade per l' Italia molti italiani
si metteranno in viaggio per raggiungere i luoghi di origine e gli
spostamenti saranno anche di lunga percorrenza. Le prime partenze
in uscita dai grandi centri urbani sono attese già nel pomeriggio
di mercoledì 31 ottobre, quando chiuderanno le scuole e terminerà
la maggior parte delle attività lavorative, con flussi particolarmente
intensi dalle ore 17 alle 20. La maggior parte delle partenze è
poi prevista la mattina di giovedì 1 novembre, in particolare
tra le ore 9 e le 14. La circolazione sarà favorita dallo stop
ai mezzi pesanti dalle 8 alle 22 e dalla rimozione dei cantieri di
lavoro, ad eccezione di quelli legati alle grandi opere, all'altezza
dei quali sarà comunque garantito lo stesso numero di corsie
preesistenti. I flussi di traffico saranno sostenuti sull'A1 in prossimità
dei grandi centri urbani, nel tratto Bologna e Firenze ed in uscita
da Roma verso Napoli. Traffico vivace anche sull'A14 all'altezza del
nodo bolognese, verso Ancona, e lungo i tratti liguri che convergono
sul capoluogo ligure. In Lombardia molti automobilisti anche sull'A4
Milano-Brescia verso Venezia e sull' Autolaghi verso la Svizzera.
I rientri dal Ponte sono previsti domenica pomeriggio-sera, tra le
ore 16 e le 20. Anche nella giornata di domenica i mezzi pesanti non
potranno circolare dalle ore 08:00 alle 22:00, proprio per favorire
gli spostamenti. I flussi di traffico saranno molto intensi per il
rientro in direzione dei grandi centri urbani (Milano, Bologna, Firenze,
Roma, Napoli). La circolazione sarà sostenuta anche sull'A1
tra Napoli e Roma e nel tratto tra Firenze e Bologna, sull'A14 in
direzione del capoluogo emiliano e lungo i tratti autostradali liguri
verso Genova e Milano.
Slot machines sequestrate dalla Finanza a Corigliano
29/10 Gli uomini della Guardia di Finanza di Corigliano
Calabro, in provincia di Cosenza, hanno sequestrato, su tutto il territorio
provinciale, 47 apparecchi elettronici da gioco del tipo slot machine
ed hanno denunciato un imprenditore. I sequestri sono stati compiuti
nel corso di controlli in sale da gioco ed altre attivita' commerciali.
Il sequestro piu' consistente e' stato operato nei confronti di una
ditta di noleggio di slot machine il cui proprietario e' stato denunciato
alla procura della repubblica di Rossano per vari reati tra i quali
l'appropriazione indebita aggravata.
Giovane alegerino arrestato dalla Polfer di Paola, stava ripulendo le auto al seguito di un treno
29/10 Un giovane di nazionalità algerina, Ali
Arfi Sid, di 26 anni, è stato arrestato dalla Polfer a Paola
con l'accusa di furto aggravato e danneggiamento ai danni di alcuni
viaggiatori con autovetture al seguito a bordo di un treno proveniente
da Venezia e diretto in Sicilia. Al passaggio del convoglio dalla
stazione di Paola, il personale di pattuglia ha notato la presenza
di una persona all'interno di una vettura con il lunotto infranto.
Il giovane, all'avvicinarsi dei poliziotti alla vettura, ha tentato
di fuggire ma è stato raggiunto e bloccato. Dagli accertamenti
effettuati è emerso che il giovane era privo privo di documenti
e di permesso di soggiorno e che aveva danneggiato sette autovetture
a bordo del convoglio riuscendo ad appropriarsi di due trolley. Arfi
Sid è stato portato nel carcere di Paola.
Sequestrati 6000 prodotti taroccati nel vibonese
24/10 I finanzieri della Compagnia di Vibo Valentia
hanno sequestrato oltre 6.000 prodotti di diversa natura, dagli utensili
per ferramenta alle apparecchiature medicali, dai prodotti elettrici
e di microelettronica ai giocattoli, sprovvisti del marchio di conformità
"Ce" o, anche se presente, che di fatto sono risultati privi
dell'apposito attestato che certifica la conformità dei prodotti
alle norme nazionali e comunitarie. I prodotti sono stati trovati
in un negozio gestito da una donna cinese, pronti per essere immessi
in commercio. La merce é stata sequestrata e la titolare è
stata denunciata in stato di libertà per frode in commercio.
La compagnia di Vibo Valentia, dall'inizio dell'anno, ha già
sequestrato altri 4.000 prodotti illeciti denunciando quattro cittadini
extracomunitari, oltre a 3.000 capi d'abbigliamento con marchi contraffatti.
La provincia di Cosenza presenta il sistema informativo lavoro
24/10 Rendere più fruibile ed efficace l'incontro tra domanda ed offerta di lavoro. Questa la finalità del nuovo Sistema informativo lavoro (S@I) della Provincia di Cosenza che è stato presentato stamani. All'incontro con i giornalisti hanno partecipato il presidente e l'assessore alle Politiche del lavoro della Provincia, Mario Oliverio e Donatella Laudadio; il presidente dell'Ordine provinciale dei consulenti del lavoro, Giovanni Genise e Daniele Lunetta dell'Ett produttore del software. Si tratta di un sistema basato sulla tecnologia web che consente il supporto a tutte le attività dei Centri per l'impiego e l'erogazione attraverso Internet di servizi di front-office direttamente fruibili dai soggetti presenti sul mercato del lavoro (aziende, agenzie di somministrazione, consulenti del lavoro, scuole, enti di formazione). "Questo strumento - ha detto l'assessore Laudadio - si rende necessario per sviluppare un'azione rapida di servizio rivolta agli attori presenti sul mercato del lavoro. Con questo sistema, già avviato dalla Provincia di Crotone, si cercherà di orientare il lavoratore nella fase valutazione delle proposte e di inserimento. In questo modo si renderà l'Amministrazione sempre più trasparente". Per Oliverio "si tratta di un sistema significativo perché mette in rete l'utenza. Il sistema informativo consentirà ai Centri per l'impiego di snellire le procedure e di avere una maggiore qualità nel mercato del lavoro perché è su questo che si gioca la sfida del futuro in Calabria".
Sequestrato fabbricato a Corigliano
24/10 Un fabbricato costruito senza autorizzazione
è stato sequestrato stamani in località Schiavonea di
Corigliano Calabro. La polizia municipale, che ha eseguito il sequestro,
ha riferito che l'immobile è stato costruito senza autorizzazione
e senza rispetto delle norme urbanistiche. L'amministrazione dovrà
decidere sulla sua destinazione.
La pioggia provoca disagi alle zone alluvionate di Vibo.
23/10 Disagi a causa delle piogge di queste ultime
ore si sono verificati nelle frazioni di Vibo Valentia gia' colpite
dal nubifragio del 3 luglio del 2006 nel quale morirono quattro persone
tra cui un bambino. Nelle frazioni di Vibo Valentia si sono verificati
degli allagamenti che hanno riproposto una serie di problemi. Le piogge
hanno provocato anche danni ad alcune strutture realizzate dopo l'alluvione
del 2006. I vigili del fuoco sono intervenuti ed hanno lavorato per
alcune ore per rimuovere l'acqua che si e' accumulata. I residenti
delle frazioni hanno protestato chiedendo l'intervento delle istituzioni
affinche' la situazione torni alla normalita'.
Calabria e Campania le regione più colpite dagli incendi
23/10 Nel 2007 è stata la Campania la regione
italiana più colpita dal fenomeno degli incendi boschivi. Sono
stati, infatti, 2.108 gli incendi che hanno devastato la Campania,
seguita al secondo posto di questa triste classifica dalla Calabria,
che è anche la regione d'Italia con la pià estesa superficie
boscata percorsa dal fuoco, con 1.877 incendi. Secondo i dati diffusi
dal corpo forestale dello Stato, dal 1° gennaio al 14 ottobre
2007 si sono verificati complessivamente 9.318 incendi boschivi che
hanno percorso 141.341 ettari, di cui 68.094 boscati e 73.247 non
boscati. Rispetto allo stesso periodo del 2006, quando i roghi erano
stati 5.398, si assiste a un aumento del 70% del numero degli incendi.
In aumento (+270%) anche la superficie totale percorsa dalle fiamme
che passa da 38.358 ettari del 2006, agli attuali 141.341. La superficie
boscata andata in fumo è notevolmente aumentata (+340%) rispetto
alla superficie rilevata nello stesso periodo del precedente anno
(15.609 ettari del 2006 contro i 68.094 del 2007), aumenta del 220%
anche quella non boscata (22.749 ettari del 2006 contro i 73.247 del
2007). La mappa dei roghi identifica la Campania come il posto "più
caldo" d`Italia: nel periodo preso in esame ha subìto
2.108 incendi. Seguono la Calabria (1877), la Sardegna (752) il Lazio
(729), la Toscana (563), la Sicilia (540), la Basilicata (464), la
Puglia (450), il Piemonte (332), il Molise (279), l`Abruzzo (273),
la Liguria (241), la Lombardia (162), l`Umbria (140), l`Emilia Romagna
(114), le Marche (108), il Veneto (91), il Friuli Venezia Giulia (63),
il Trentino Alto Adige (24) e la Valle d`Aosta (8). A fronte di tutto
questo, al 14 ottobre 2007 i comandi territoriali del Corpo forestale
dello Stato hanno denunciato 355 persone per il reato di incendio
boschivo: 12 gli arrestati e 343 le persone denunciate a piede libero.
Quattro arresti sono stati effettuati nella provincia di Latina, uno
a Roma, uno ad Alessandria, due a Potenza, uno a Catanzaro, uno a
Cosenza, uno a Crotone e uno a Salerno. Per quanto riguarda il numero
delle vittime, sono 18 le persone che hanno perso la vita a causa
degli incendi.
Condotte Spa “Mai scesi a patti con i mafiosi”
23/10 ''Non abbiamo mai aderito a patteggiamenti e
contatti di alcun genere con le organizzazioni criminali e i mafiosi''.
E' quanto afferma la 'Societa' italiana per condotte d'acqua Spa'
in relazione al rapporto di 'Sos impresa' della Confesercenti presentato
ieri, nel quale la societa' e' citata nel paragrafo in cui si sostiene
che ''le grandi imprese italiane scendono a patti con la criminalita'
organizzata''. Condotte, afferma la nota, ''ha sempre denunciato a
partire dagli anni '60 alle competenti autorita' di governo e polizia
ogni minimo tentativo di infiltrazione criminale o mafiosa: ne e'
documentazione un voluminoso dossier sulle denunce presentate, che
mette a disposizione di chiunque abbia interesse a consultarlo''.
Inoltre, ''alla societa' e ai suoi dipendenti non e' stato notificato
dalla magistratura inquirente alcun atto o provvedimento di qualsiasi
genere che possa indurre a desumere un coinvolgimento della societa'
stessa e dei suoi dipendenti in rapporti con la criminalita' organizzata''.
Quanto ai lavori di ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria,
''Condotte, in sintonia con Impregilo, ha sempre agito nel pieno ed
assoluto rispetto della normativa vigente e del 'protocollo d'intesa
per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalita'
organizzata', sottoscritto con la prefettura di Reggio Calabria e
con la committente Anas''. ''Condotte - conclude la nota - stigmatizza
la diffusione di notizie destituite di ogni fondamento che ledono
il proprio nome e la propria onorabilita' ed ha dato mandato ai propri
legali di tutelarla nelle sedi competenti''
Cadaveri coniugi Simeri Crichi, ci sarà la comparazione del DNA
22/10 Si è svolta nell'obitorio dell'ospedale
di Catanzaro l'autopsia sui cadaveri ritrovati sabato mattina nelle
campagne di Cutro, nel crotonese, che apparterrebbero ai coniugi Luigi
De Marco e Maria Campisano, uccisi nel giugno scorso nella loro villetta
a Simeri Mare, nel catanzarese. Per il duplice omicidio fu arrestato
il figlio, Pasquale De Marco, di 34 anni, che e' attualmente detenuto.
L'autopsia è stata eseguita dal medico legale, Giulio Di Mizio,
che ha ricevuto l'incarico dalla Procura della Repubblica di Catanzaro.
Dai due cadaveri, che sono in avanzato stato di decomposizione, saranno
prelevati dei tessuti con i quali sara' fatta la comparazione del
Dna con i familiari dei coniugi De Marco. Il medico legale, nonostante
le pessime condizioni dei cadaveri, sta cercando anche elementi utili
per stabilire le modalita' dell'omicidio. Dai primi accertamenti,
infatti, su uno dei due corpi sarebbe stato rilevato lo sfondamento
del cranio. Negli ambienti investigativi, comunque, non si hanno ormai
dubbi sul fatto che i due cadaveri appartengano ai coniugi De Marco.
A questa conclusione i carabinieri sono giunti per una serie di motivazioni:
nella zona di Cutro non sono state denunciate scomparse; i vestiti
trovati sui cadaveri corrispondono alla descrizione di quelli dei
coniugi al momento della scomparsa; il ritrovamento e' avvenuto a
pochi chilometri da dove fu rintracciato Pasquale De Marco dopo che
era fuggito dalla villetta a bordo dell'automobile dei genitori. Negli
ambienti investigativi, inoltre, e' stato ribadito che al ritrovamento
dei due cadaveri si e' giunti casualmente attraverso la segnalazione
di un pastore.
Placanica e la moglie si separano
22/10 L' ex carabiniere Mario Placanica, accusato
e poi prosciolto per la morte di Carlo Giuliani al G8 di Genova, e
la moglie, Sveva Mancuso, hanno avviato consensualmente le procedure
di separazione. A renderlo noto è Sveva Mancuso la quale ha
evidenziato che "la decisione é stata presa di comune
accordo ed è per tutelarci dalle tante minacce". Sveva
Mancuso, che ormai non vive più nell'abitazione con Placanica,
si è recata nei giorni scorsi dal suo legale ed ha avviato
le procedure di separazione. "E' stata una decisione presa di
comune accordo con Mario - ha aggiunto - perché in questi anni
abbiamo avuto tante minacce e attentati. La situazione era diventata
non più sopportabile e quindi abbiamo deciso di proseguire
la nostra vita ognuno per conto nostro". Mancuso ha annunciato
anche che nei prossimi giorni si recherà al Tribunale di Salerno
per depositare una denuncia contro la Procura di Catanzaro. La vicenda
è relativa alla pubblicazione da parte di un settimanale di
una denuncia fatta tre anni fa da Sveva Mancuso nei confronti di esponenti
della criminalità organizzata.
Detriti sui binari, ritardi per due treni a Tropea
22/10 A causa della pioggia delle ultime ore dei detriti hanno invaso la linea ferroviaria tra Ricadi e Tropea provocando dei ritardi a due treni regionali. La linea ferroviaria è stata interrotta per quaranta minuti ed è stata riattivata dopo l'intervento del personale delle ferrovie dello Stato che ha provveduto a rimuovere i detriti. Due treni regionali che erano in transito sulla linea ferroviaria hanno accumulato, secondo quanto si è appreso, dei ritardi di trenta minuti circa.
Pioggia freddo e neve in Calabria
22/10 Pioggia e freddo stanno caratterizzando il maltempo
nella gran parte della Calabria. Nelle zone più alte della
Sila, invece, sta nevicando ma non vengono segnalati disagi. Sull'autostrada
Salerno-Reggio Calabria e sulle strade statali il traffico è
scorrevole. Per evitare problemi alla circolazione stradale gli agenti
della polizia stradale hanno intensificato i controlli. Il personale
dell'Anas, inoltre, sta lavorando intensamente per evitare problemi
sulle strade che collegano con la Sila. Le centrali operative dei
comandi provinciali dei Vigili del fuoco hanno ricevute numerose segnalazioni
per disagi verificatisi a causa della pioggia e del vento.
Arrestato con un chilo e mezzo di ‘fumo’ a Cassano
22/10 I carabinieri hanno arrestato a Cassano allo
Ionio Cosimo Damiano De Franco, di 36 anni, con l'accusa di detenzione
ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. De Franco è stato
sorpreso sulla spiaggia di Marina di Sibari con cinque dosi di marijuana
pronte per essere messe sul mercato dello spaccio. In seguito ad una
perquisizione domiciliare i militari hanno trovato, nella disponibilità
di De Franco, un chilo e settecento grammi di hascisc, 450 grammi
di marijuana, due bilancini, materiale vario per il confezionamento
delle dosi e un bidone, probabilmente utilizzato per contenere la
droga.
Dal 24 ottobre chiuso lo svincolo A3 di Frascineto
19/10 L'Anas ha reso noto che dal 22 al 24 ottobre
ci sarà la chiusura dello svincolo di Frascineto dell'Autostrada
Salerno-Reggio Calabria disposta in diverse fasce orarie per consentire
lavori di pavimentazione sulle rampe d'accesso e di uscita in entrambe
le direzioni. Per limitare al minimo i disagi agli utenti - è
scritto in una nota dell'Anas - sono state disposte chiusure in diverse
fasi: Il 22 ottobre 2007 saranno chiuse le rampe d'ingresso ed uscita
dello svincolo di Frascineto in direzione Nord dalle ore 6,30 alle
ore 22. Sarà disposto un percorso alternativo: l'ingresso in
Autostrada in direzione Nord (Sa) avverrà percorrendo la strada
provinciale 241 Castrovillari-Morano con ingresso in A3 allo svincolo
di Morano. L'uscita in Autostrada in direzione Nord avverrà
allo svincolo di Sibari per poi proseguire sulla provinciale 241.
Il 23 ottobre 2007 saranno chiuse le rampe di uscita dello svincolo
di Frascineto in direzione Nord e Sud dalle ore 6,30 alle ore 22.
Sarà disposto un percorso alternativo: l'uscita in Autostrada
in direzione Nord (Sa) avverrà allo svincolo di Sibari per
poi proseguire sulla strada provinciale 241. L'uscita in direzione
Sud avverrà allo svincolo di Morano per poi proseguire sulla
provinciale 241 in direzione Castrovillari. Il 24 ottobre - conclude
la nota - saranno chiuse le rampe di ingresso dello svincolo di Frascineto
in direzione Nord e Sud, dalle ore 6,30 alle ore 22. Sarà disposto
un percorso alternativo: l'ingresso in Autostrada avverrà allo
svincolo di Sibari dopo aver percorso la strada provinciale 241. L'ingresso
in direzione Nord avverrà allo svincolo di Morano dopo aver
percorso la provinciale 241.
Rubano sigarette in un bar di Dipignano: arrestati due ventunenni
18/10 Due ragazzi, D.L.M, di 21 anni, e D.C.F., di
21 anni, sono stati arrestati dai carabinieri a Dipignano per furto.
I due sono stati sorpresi all'interno di una bar mentre stavano rubando
delle sigarette di varie marche. La refurtiva, del valore complessivo
di circa 2.600 euro, è stata restituita al proprietario.
Rapina in area di servizio a Scalea
18/10 Un uomo armato di pistola e con il volto coperto
da passamontagna ha compiuto una rapina nella stazione di servizio
'Q8' a Scalea. Il rapinatore, dopo aver minacciato il proprietario,
si e' fatto consegnare il denaro custodito nel registratore di cassa.
Il bottino ammonterebbe a trecento euro. L'episodio e' stato denunciato
ai carabinieri che hanno avviato le indagini.
Dall’autority: stop alla “Stretto di Messina spa”
18/10 Via libera della Commissione Bilancio del Senato
all'emendamento del relatore del decreto che accompagna la Finanziarie,
Natale Ripamonti, che sopprime la societa' Stretto di Messina Spa
e la Legge che l'ha istituita. La proposta approvata da' inoltre mandato
al governo di decidere sui rapporti gia' intrapresi dalla societa'
e viene istituita un'autorita' che dovra' seguire l'organizzazione
logistica dell'area dello Stretto. L' autorita' sara' controllata
dal ministero dell'Economia, insieme ai trasporti e alle Infrastrutture.
Aumenta la morsa del racket delle estorsioni
18/10 Cresce la sensazione di insicurezza negli imprenditori
italiani. Secondo il 37%, negli ultimi due-tre anni i reati sono aumentati.
Se al Centro-Nord, però, ad allarmare sono furti e rapine,
il Sud avverte con timore sempre maggiore la pressione di racket ed
usura. Il dato emerge da un'indagine di Confcommercio e Gfk Eurisko
dal titolo 'La mappa della criminalita' regione per regioné,
presentata oggi a Palermo in occasione del convegno su "Legalità
e sicurezza". Lo studio fotografa un Paese diviso a metà
sulla tipologia dei reati percepiti in crescita, ma unito sulle misure
da adottare per aumentare la sicurezza delle imprese. In cima alle
richieste degli imprenditori - l'analisi riguarda gli operatori del
commercio, del turismo e dei servizi - la certezza della pena e una
maggiore protezione sul territorio. Dall'analisi emerge che il 'peggioramento
dei livelli di sicurezza', denunciato da oltre un terzo degli intervistati,
(solo il 4% parla di un miglioramento della situazione, mentre la
maggioranza la giudica stabile), è particolarmente sentito
nel Nord-Est e in alcune regioni del Centro. Il 49% degli imprenditori
dell'Emilia Romagna ha la sensazione che i reati siano cresciuti.
Seguono la Toscana (44%), il Veneto (42%), l'Umbria e le Marche (41%).
Più ottimiste Puglia e Sicilia, dove, rispettivamente l'8 e
il 7% delle imprese, parla di incrementi dei livelli di sicurezza.
Al Sud, però, gli intervistati avvertono un sensibile aumento
di estorsioni ed usura. La morsa del racket è avvertita sempre
di più in Campania, Calabria e Basilicata; mentre quella dell'usura
in Campania, Puglia, Abruzzo, Molise e Sicilia. Sulle misure di contrasto
e prevenzione del crimine, il 53% degli imprenditori (con percentuali
maggiori in Liguria, Lombardia, Sicilia ed Emilia Romagna) invoca
certezze nelle pene e il 50% (in particolare in Sicilia, Emilia Romagna
e Lazio) maggiore protezione sul territorio. Infine, sempre tra le
misure anticrimine chieste dagli imprenditori, il 35% indica una maggiore
collaborazione con le forze dell'ordine. Su questo aspetto, però,
i numeri la dicono lunga sulle differenze tra le regioni: se in Trentino
e Friuli a chiedere cooperazione con polizia e carabinieri sono il
49% degli imprenditori, in Sicilia dello stesso avviso è solo
il 25% degli esercenti.
Brevi di cronaca da Castrovillari
18/10 Un cittadino straniero, A.C., di 30 anni, polacco,
è stato arrestato dai carabinieri a Castrovillari per tentato
furto. L'uomo è stato sorpreso mentre tentava di entrare in
un'abitazione i cui proprietario hanno chiesto l'intervento dei carabinieri.
Cadavere rinvenuto a Nardodipace, forse suicidio
17/10 Il cadavere di un uomo di 30 anni, G.F., e'
stato trovato nel tardo pomeriggio di oggi in una fitta boscaglia
vicino al cimitero di Nardodipace. Il corpo giaceva poco lontano dalla
sua auto, una Fiat Panda. Secondo i primi accertamenti degli investigatori
si tratterebbe di suicidio avvenuto per ingerimento di farmaci, una
parte dei quali gli e' stata trovata in tasca. Nell'auto e' stato
trovato il portafogli dell'uomo ed un bigliettino in cui annunciava
la decisione di farla finita con la vita. L'uomo si era allontanato
dalla sua abitazione ieri pomeriggio. A scoprire il cadavere e' stato
un familiare che stava partecipando alle ricerche. Alle indagini svolte
dai carabinieri partecipano pure gli agenti del commissariato di Serra
San Bruno. Il pm di turno, Enrica Medori, ha disposto l'autopsia che
si svolgera' domani nell'obitorio di Vibo Valentia.
Inchiesta Poseidone: interrogato il Gen. Cretella
17/10 Il generale della guardia di finanza Walter
Cretella Lombardo e' stato interrogato oggi dal sostituto procuratore
di Catanzaro, Salvatore Curcio, nell'ambito dell'inchiesta Poseidone
sui presunti illeciti nell'utilizzo dei finanziamenti nel settore
della depurazione in Calabria nella quale l'alto ufficiale e' indagato
per associazione per delinquere e violazione della legge Anselmi sulle
associazioni segrete. Cretella Lombardo era accompagnato dai suoi
difensori, gli avvocati Giuseppe Fonte e Sergio Rotundo. ''Il generale
- ha detto Fonte - ha risposto a tutte le domande chiarendo qualsiasi
situazione gli venisse prospettata''. ''Ho potuto prendere atto, ancora
una volta - ha aggiunto il legale - dell'assoluta mancanza di una
qualsiasi condotta posta in essere dal Cretella che potesse essere
minimamente sussunta in alcuna ipotesi di reato''. Il pm Salvatore
Curcio e' titolare dell'inchiesta Poseidone da quando l'indagine e'
stata revocata dal procuratore di Catanzaro, Mariano Lombardi, al
sostituto Luigi De Magistris, dopo che quest'ultimo aveva inviato
un'informazione di garanzia al senatore di Forza Italia Giancarlo
Pittelli senza informare preventivamente il capo dell'ufficio. Nei
giorni scorsi, la Corte di Cassazione, rigettando un ricorso della
Procura di Catanzaro contro una precedente decisione del Tribunale
del riesame, aveva confermato che la perquisizione fatta il primo
marzo scorso nell'abitazione e negli uffici del generale Cretella
Lombardo non poteva essere eseguita.
Stato di agitazione all’Istituto Papa Giovanni XXIII
17/10 Le segreterie provinciali dei sindacati Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uiltucs, Cisal, Fials, Casi e Unicobas, hanno proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori dell'Istituto Papa Giovanni XXIII di Serra d'Aiello minacciando ulteriori forme di mobilitazione a sostegno della vertenza. La decisione è stata presa "considerato il perdurare dello stato di forte precarietà nel quale viene costretto l'Istituto - è scritto in una nota - e vista la difficilissima situazione economica che vivono i lavoratori che operano nella stessa struttura. Tale iniziativa ha infatti lo scopo di sollecitare la definizione del progetto di ristrutturazione dell'Istituto Papa Giovanni partendo dalla costituzione della nuova società, che nell'intesa di massima già raggiunta con l'Assessore alla Sanità, dovrà rilevare la gestione della struttura di Serra d'Aiello". Per i sindacati, che hanno inviato una comunicazione, tra gli altri al presidente della Giunta regionale e al Prefetto di Cosenza, "é impossibile continuare con rinvii e tentennamenti che mettono davvero in pericolo la soluzione ad una vertenza che dura ormai da tanti, troppi anni e che invece necessita oggi, più che mai, di una forte accelerazione nei tempi di realizzazione del progetto di salvataggio dell'Istituto".
Tagliati 40 alberi di pistacchio a capogruppo DS della Campania
17/10 Persone non identificate hanno tagliato oltre
40 piante di pistacchio in un terreno di proprietà di Francesco
Ioverno, capogruppo di minoranza dei Ds al Comune di Campana (Cosenza).
Ioverno ha denunciato il fatto ai carabinieri che hanno avviato le
indagini. Per i Ds di Campana "l'episodio di intimidazione ai
danni dell'esponente locale è un atto gravissimo che potrebbe
essere legato all'attività politica svolta da Ioverno"
Chiusa la A3 tra Polla e Sicignano per lavori
17/10 L'Anas comunica che domani 18 ottobre dalle ore 7.00 alle ore 20.00 sarà chiuso al traffico il tratto della A3 Salerno-Reggio Calabria compreso tra gli svincoli di Polla e Sicignano, dal km 75,803 al km 53,800 dell'autostrada. La chiusura si rende necessaria per consentire il getto della soletta del nuovo viadotto Lontrano. Nelle ore di chiusura del tratto, i veicoli provenienti da Salerno dovranno uscire allo svincolo di Sicignano degli Alburni e proseguire sul raccordo autostradale Potenza-Sicignano fino a Buccino per proseguire sulla ex strada statale 19 ter fino a Polla e da qui rientrare in autostrada. Percorso inverso per chi proviene da Reggio Calabria.
Rimpatriati in Egitto i 47 clandestini sbarcati in Calabria e Sicilia
16/10 E' decollato stamane dall'aereoporto di Lamezia
Terme il volo charter diretto al Cairo con a bordo 47 persone di cittadinanza
egiziana tutte destinatarie di un decreto di respingimento dal territorio
nazionale. Gli extracomunitari, sbarcati clandestinamente negli ultimi
mesi sui litorali calabresi e siciliani, sono stati trattenuti nel
Centro di permanenza temporanea di Lamezia Terme per il breve tempo
necessario al completamento degli accertamenti sulla loro nazionalità
e per organizzare il rimpatrio con le autorità egiziane. I
47 uomini, compresi in una fascia d'età fra i 18 ed i 39 anni,
avevano raggiunto clandestinamente le coste della Sicilia (Agrigento
e Siracusa) e della Calabria (Reggio, Crotone, S.Caterina sullo Jonio).
Gli extracomunitari erano incappati nelle maglie dei controlli delle
forze dell'ordine che si sono intensificati allo scopo di contrastare
tutte le situazioni di illegalità collegate al fenomeno e a
evitare che gli enormi interessi economici collegati possano incrementare
il giro d'affari della criminalità organizzata. Gli stranieri
partiti stamane sono giunti all'aereoporto sotto scorta del personale
della Questura di Catanzaro e del XII Reparto Mobile di Reggio Calabria,
e sono stati fatti imbarcare sull'aereo dove erano attesi dagli operatori
di sicurezza egiziani. Il servizio, disposto dal questore del capoluogo
calabrese Romolo Panico e attuato l'ausilio dei militari dei Carabinieri
e della Guardia di Finanza, si è svolto regolarmente senza
nessuna turbativa.
La Calabria spende 4.5 mln di euro per le auto
16/10 Ammonta a 4,5 miliardi di euro la spesa per
l'utilizzo e l'acquisto degli autoveicoli in Calabria nel 2006. Il
calcolo è stato fatto dall'Ufficio Studi di LeasePlan Italia,
azienda leader nel settore del noleggio a lungo termine di autovetture
e della gestione di flotte aziendali. "Si tratta - ha detto il
direttore commerciale del Gruppo LeasePlan Italia, Alberto Repetto
- di una cifra molto rilevante mentre nell'intero Paese la spesa nel
2006 è stata di ben 206,4 miliardi di euro, pari al 13,98%
del prodotto interno lordo". Dai dati emerge che la spesa più
elevata è stata quella relativa al carburante con 1,6 miliardi
di euro pari al 35,53% della spesa complessiva. Seguono la spesa per
gli acquisti di autoveicoli (cioé autovetture, veicoli commerciali
ed industriali, autobus) con 1,2 miliardi di euro, quella per la manutenzione
(0,6 miliardi) e quella per l'assicurazione rc auto (0,4 miliardi).
Importi minori, ma certamente non meno rilevanti, vanno ai pneumatici
(0,2 miliardi), al ricovero (0,1 miliardi), alle tasse automobilistiche
(0,1 miliardi), all'assicurazione incendio e furto (69,9 milioni di
euro) ed ai lubrificanti (67,6 milioni di euro). A livello provinciale
in Calabria è Cosenza a guidare la graduatoria della spesa
regionale con 1,6 miliardi di euro e il 34,97% del totale. Seguono
nell'ordine Reggio Calabria (1,3 miliardi), Catanzaro (0,9) e Vibo
Valentia (0,4). Chiude la graduatoria la provincia di Crotone (0,3
miliardi).
A Cariati arresto per cocaina ad opera della Finanza
15/10 Un uomo, L.F., di 42 anni, è stato arrestato
dai militari della guardia di finanza a Cariati per detenzione ai
fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso di una perquisizione
i finanzieri, nell'abitazione dell'uomo, hanno trovato e sequestrato
250 grammi di hashish suddiviso in 4 panetti ed alcuni grammi di cocaina.
Incendio a San Lucido, distrutte tre auto
15/10 Tre auto sono state distrutte dalle fiamme questa
mattina all'interno di un deposito giudiziale a San Lucido. L'incendio,
secondo quanto si è appreso, non è doloso. Le fiamme,
infatti, si sono sviluppate all'interno di alcune sterpaglie lungo
la strada statale 18 ed in breve, a causa del vento, hanno raggiunto
il deposito e le auto. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco
di Paola che hanno spento il fuoco.
Padre e figlio denunciati per droga a Terranova da Sibari
15/10 Due persone di Corigliano, S.A., 45 anni, e
S.A. 23 anni, padre e figlio, sono state denunciate dai carabinieri
a Terranova di Sibari, perché trovate in possesso di circa
75 grammi di sostanza stupefacente, di 325 banconote di piccolo taglio
tra cui 50 euro falsificati, di un bilancino di precisione, di 4 cartucce
calibro 7,65 e di uno sfollagente. Secondo quanto si è appreso,
i militari, durante un servizio notturno a Terranova di Sibari, hanno
notato il giovane, un venditore ambulante già noto alle forze
dell'ordine, aggirarsi per la strada. Effettuato un controllo personale,
nell'auto e nell'abitazione del giovane, al quale è stata anche
ritirata la patente, hanno trovato 55 grammi di hashish e 20 grammi
di marijuana, insieme al denaro ed all'altro materiale sequestrato.
Pestaggio a Corigliano, tre arresti
13/10 Tre persone, Salvatore Nino Ginese, di 35 anni, Massimo Biodino, di 34, e Giorgio Arturi, di 24, tutti con precedenti di polizia, sono stati arrestati dai carabinieri a Corigliano Calabro con l'accusa di resistenza, minacce e lesioni personali a pubblico ufficiale. Una quarta persona, P.V.M., di 27 anni, è stata denunciata in stato di libertà per lesioni personali e minacce. I quattro sono stati sorpresi dai militari mentre picchiavano, per futili motivi, un loro coetaneo, G. B., di 29 anni, bracciante agricolo procurandogli ferite guaribili in sette giorni. Gli arrestati si sono scagliati contro i militari procurando ad un carabiniere ferite giudicate guaribili in 15 giorni.
Martedì 16 secondo anniversario di Fortugno, messa con Marini
13/10 Il secondo anniversario dell'omicidio del vicepresidente
del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno, che cade
martedì prossimo, 16 ottobre, sarà celebrato a Locri
con una serie di iniziative che si concluderanno nel pomeriggio con
la celebrazione di una messa nel Duomo di Locri cui parteciperà
il presidente del Senato, Franco Marini. A rendere noto il programma
delle manifestazioni è stata la vedova di Fortugno, Maria Grazia
Laganà, deputato dell'Ulivo. Le iniziative cominceranno la
mattina con un corteo di studenti organizzato dall'Ufficio scolastico
regionale che partirà da piazza Fortugno per concludersi a
Palazzo Nieddu, dove Fortugno fu ucciso dopo avere votato per le Primarie
dell'Unione. Prima del corteo, in piazza Fortugno, ci sarà
la benedizione dell'albero della legalità voluto dalla moglie
e dai figli del vicepresidente del Consiglio regionale "come
simbolo - ha detto Maria Grazia Laganà - dell'impegno di tutti
contro tutte le forme di criminalità". Nell'aula magna
dell'istituto magistrale ci sarà poi la presentazione del libro
scritto dal giornalista de l'Unità Enrico Fierro "Ammazzati
l'onorevole" alla quale è prevista la partecipazione del
viceministro dell'Interno, Marco Minniti; del presidente della Commissione
antimafia, Francesco Forgione, e dei vicepresidenti Mario Tassone
e Giuseppe Lumia. Nell'ambito delle stesse iniziative è prevista
anche l'inaugurazione della nuova sede del Commissariato di Siderno
cui parteciperà il vicecapo della Polizia, Luigi De Sena, che
é stato fino allo scorso mese di luglio prefetto di Reggio
Calabria.
Sbarcati altri 25 clandestini in Calabria
13/10 Un'imbarcazione con a bordo 25 immigrati clandestini
è stata individuata oggi pomeriggio al largo di Capo Spartivento,
in Calabria. In soccorso del natante si è mossa una motovedetta
della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria a bordo della quale
sono stati condotti i clandestini. Non è ancora nota la nazionalità
dei clandestini, tutti uomini e che sono tutti in buona salute. Al
momento non è stato ancora deciso dove le 25 persone soccorse
dai militari saranno condotte. L'imbarcazione viene rimorchiata e
attraccherà nelle prossime ore nel porto di Saline Joniche
o in quello di Reggio
In attesa dei risultati sul DNA prosegue il processo Mauro De Mauro
09/10 Dopo il ritrovamento di resti umani nel cimitero
di Conflenti, nel quale secondo un collaboratore di giustizia sarebbe
stato sepolto il corpo di Mauro De Mauro, il processo di Palermo per
la scomparsa del giornalista va avanti. Lo ha deciso la corte d'assise
di Palermo presieduta da Giancarlo Trizzino che non ha ritenuto di
prendere alcuna decisione fino a quando non saranno ultimati gli esami
medico-legali disposti dalla Dda di Catanzaro. In aula avrebbe dovuto
deporre oggi come teste l'ex numero tre del Sisde Bruno Contrada che
all'epoca del rapimento del redattore del giornale L'Ora, il 16 settembre
1970, era capo della squadra mobile. Contrada condusse con il commissario
Boris Giuliano, capo della sezione omicidi, la prima fase delle indagini
sul sequestro incentrata sulla pista che conduce alla morte di Enrico
Mattei, di cui De Mauro si stava occupando per la sceneggiatura del
film di Francesco Rosi sul caso del presidente dell'Eni. Contrada,
che sta scontando nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere
una condanna a 10 anni per concorso in associazione mafiosa, non si
è però presentato. Un certificato del medico del carcere
attesta che non è in buone condizioni. E' stato invece a lungo
sentito Orazio Barrese, anch'egli ex giornalista de L'Ora, il quale
ha ricostruito i metodi di lavoro del collega De Mauro. Barrese ha
ricordato il colloquio che De Mauro ebbe prima di scomparire con il
procuratore Pietro Scaglione, poi ucciso dalla mafia, ma non ha saputo
dare indicazioni più precise perché, ha spiegato, il
collega non si entusiasmava troppo per i temi di cui si occupava e
manteneva la riservatezza sui risultati del suo lavoro e sui rapporti
con le fonti. Il processo, nel quale è imputato Totò
Riina, riprenderà il 25 ottobre con l'audizione dell'ex senatore
Emanuele Macaluso.
Camionista muore per un malore sulla ss106
09/10 Un camionista cinquantaquattrenne di Pordenone,
S.V., e' stato trovato senza vita oggi pomeriggio a bordo del suo
camion fermo in una piazzola di sosta della Statale 106 ionica, nel
territorio comunale di Trebisacce. Sul caso indagano la polizia stradale
della cittadina ionica e la procura di Castrovillari. L'ipotesi piu'
accreditata e' quella di un malore, anche perche' da una prima ispezione
il cadavere non aveva segni d'arma da fuoco o di percosse. Ma al momento
non si escludono altre cause del decesso.
Nasconde cocaina fra peperoncini: arrestato calabrese in Sardegna
09/10 I militari del Gruppo della Guardia di Finanza
di Cagliari hanno arrestato un corriere della droga, un calabrese
di 70 anni, e sequestrato 1.600 grammi di cocaina. Per eludere i controlli
dei cani ha nascosto la droga fra rami di peperoncino. Le Fiamme gialle
hanno fermato, nello scalo marittimo di Cagliari, un attempato signore
calabrese, appena sbarcato dalla motonave proveniente da Palermo.
Il settantenne non è sfuggito ai controlli dei militari e durante
una perquisizione personale gli sono state sequestrate quattro confezioni
di cellophane contenenti complessivamente 1.600 grammi di cocaina
purissima, nascoste nel bagaglio a mano. Per eludere eventuali controlli
da parte di unità cinofile, lo stupefacente era stato messo
fra rami di peperoncino, notoriamente sgradito ai cani antidroga.
Il corriere, arrestato per traffico di sostanze stupefacenti, é
stato rinchiuso nel carcere Buoncammino a disposizione della Procura
della Repubblica di Cagliari. La sostanza stupefacente, opportunamente
tagliata e confezionata in dosi, avrebbe fruttato agli spacciatori
almeno 800 mila euro.
Per il PM sono stati manomessi i plichi dei test all’Università di Catanzaro
09/10 Sarebbero stati manomessi nell' Università
di Catanzaro i plichi contenenti i modelli per lo svolgimento dei
test per l'ammissione ai corsi a numero chiuso dell'ateneo. E' quanto
è emerso dall'inchiesta avviata dal pm Salvatore Curcio sulla
base dell'esposto presentato nello scorso mese di settembre dal rettore
dell'Università, Francesco Saverio Costanzo. I test sono stati
annullati dal rettore su richiesta del ministro dell'Università,
Fabio Mussi. Il prof. Costanzo, nell' esposto, aveva segnalato la
mancanza di tre moduli contenenti i test dai plichi inviati, per conto
del Ministero dell' Università, dalla società che ha
in appalto la gestione del servizio. L'ipotesi dell'accusa è
che i moduli siano stati sottratti per fare conoscere in anticipo
ad alcuni candidati le domande per l'ammissione ai test. Il pm Curcio
ha affidato i plichi che sarebbero stati aperti in anticipo ai carabinieri
del Ris di Messina per rilevare eventuali impronte digitali o altri
elementi che possano consentire l'identificazione dei responsabili
della manomissione. I test per l'ammissione ai corsi a numero chiuso
dell'Università di Catanzaro - Medicina, Medicina veterinaria
ed Odontoiatria - saranno ripetuti dal 17 al 19 ottobre prossimi.
Sindaco Rossano “Basta discariche nel nostro comune”
09/10 Il sindaco di Rossano, Franco Filareto unitamente
all'assessore comunale all'Ambiente Ermanno Marino con una lettera
inviata al Commissario delegato per l'Emergenza Ambientale della Regione
Calabria, Salvatore Montanaro, ha chiesto che "Rossano venga
esclusa come sede di impianto di discarica nel redigendo Piano provinciale
integrato dei rifiuti". Nella missiva si richiede inoltre che
"si proceda - prosegue la lettera - con i finanziamenti alla
bonifica della discarica di Olivellosa e all'adeguamento dell'impianto
regionale di selezione di rifiuti in località Bucita".
Motivazione principale della richiesta è che il "territorio
di Rossano è attualmente sede di impianto per selezione di
rifiuti solidi urbani di 35 Comuni limitrofi e tre discariche di cui
una dismessa e con necessità di bonifica, un'altra a servizio
dell'impianto di selezione, attualmente non funzionante, e l'ultima
privata che da qui a pochi mesi raggiungerà il volume massimo
consentito". La missiva è stata inviata anche al presidente
della Regione Calabria, Agazio Loiero, all'assessore regionale all'Ambiente,
Diego Tommasi, al Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio
e all'assessore all'Ambiente della Provincia di Cosenza, Luigi Marrello.
Chiedeva il pizzo agli avvocati: operaio arrestato a Paola
08/10 Un operaio, Massimo Tripicchio, di 34 anni, incensurato, è stato arrestato dai carabinieri a Paola con l'accusa di estorsione aggravata. Tripicchio si era rivolto a due avvocati della zona chiedendo la consegna di tremila euro e minacciando gravi ritorsioni nel caso in cui la sua pretesa non fosse stata soddisfatta. Della vicenda sono però venuti a conoscenza i carabinieri della Compagnia di Paola, che hanno predisposto un servizio per arrestare il responsabile dell'estorsione. L'operaio è stato arrestato, così, mentre ritirava l'involucro contenente i tremila euro che i due avvocati avevano lasciato in un punto concordato con Tripicchio nella periferia di Paola. Le indagini proseguono per individuare eventuali complici di Tripicchio. L'arrestato, su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica di Paola, Eugenio Facciolla, è stato condotto in carcere.
Consigliere comunale di San mango muore in fabbrica
08/10 Il consigliere comunale del Pd di San Mango
d'Aquino Michele Mendicino, di 32 anni, è morto questa mattina
a seguito di un incidente sul lavoro avvenuto in una fabbrica di stufe,
dove Mendicino lavorava come operaio. L'uomo era consigliere comunale
di maggioranza, eletto in una lista socialista facente capo all'ex
sindaco di San Mango d'Aquino, Leopoldo Chieffallo, ed ora confluita
nel Pd. Primo dei non eletti, era entrato nell'Assise a seguito delle
dimissioni di un consigliere comunale. Sul posto, attualmente, ci
sono i carabinieri della compagnia di Soveria Mannelli, che stanno
effettuando i rilievi del caso per cercare di ricostruire l'esatta
dinamica dell'incidente che ha stroncato la vita al giovane operaio.
Mendicino, molto benvoluto dai suoi compaeseani, era sposato e padre
di una bambina di pochi mesi.
Loiero propone medaglia d’oro al giovane di Lappano perito nell’incendio
08/10 "E' stato un atto di eroismo che non va dimenticato. Per questo chiederò al Capo dello Stato la concessione della medaglia d'oro al valor civile per Eugenio Nigro". Lo ha affermato oggi in Giunta il presidente della Regione Agazio Loiero ricordando il sacrificio di Nigro, il militare ventunenne di Lappano morto questa estate nel tentativo di spegnere un incendio che stava per distruggere l'abitato del piccolo centro cosentino. "L'esecutivo - è detto in un comunicato - ha disposto un contributo di ventimila euro a favore della famiglia che era stato sollecitato al presidente Loiero anche dal sindaco di Lappano Romilio Iusi". "Eugenio Nigro aveva affermato Loiero subito dopo la tragedia in un messaggio di solidarietà inviato alla famiglia - è morto per un atto estremo di generosità, per arginare un incendio, uno dei tanti divampati in Calabria. Farò di tutto perché alla giovane vittima venga tributato il giusto riconoscimento alla memoria. Se saranno individuate responsabilità - aveva aggiunto Loiero - la Regione si costituirà parte civile non tanto per averne un ristoro, che in questi casi serve a poco, ma rendere giustizia a Eugenio Nigro".
Immigrato gambizzato a Zumpano
03/10 Un immigrato marocchino, Z.A., di 35 anni, è
stato ferito la scorsa notte con un colpo di pistola sparato da una
persona non identificata che si è data alla fuga. L'episodio
è accaduto nella frazione Rovella di Zumpano mentre l'immigrato
marocchino si trovava in casa di un amico. La persona che ha sparato
si era introdotta in casa con la scusa di chiedere un bicchiere d'acqua.
Z.A. è stato portato nell'ospedale di Cosenza. L'uomo ha riportato
una ferita ad un ginocchio per la quale è stato giudicato con
prognosi riservata a causa dell'abbondante perdita di sangue che ha
provocato. Il marocchino, comunque, non è in pericolo di vita.
Le prime indagini portano ad un regolamento di conti probabile dopo
che domenica scorsa a cosenza un altro immigrato fu gambizzato in
pieno centro a Cosenza.
Rapina a Bar di Rende: bottino 1800 euro
03/10 Una persona armata di taglierino ha compiuto
una rapina in un bar a Rende. Dopo aver minacciato il proprietario
dell'esercizio commerciale il rapinatore si è fatto consegnare
il denaro custodito nel registratore di cassa. Il bottino della rapina
ammonta a 1.800 euro. L'episodio è stato denunciato ai carabinieri
che hanno avviato le indagini.
Tentano furto in sede FI Castrovillari: arrestati e scarcerati
03/10 Hanno tentato di compiere un furto nella sede
di Castrovillari di Forza Italia, ma sono stati arrestati in flagrante
dai carabinieri. Vincenzo Marino, di 46 anni, e Pino Gagliardi, di
38, processati col rito direttissimo, sono stati pero' subito scarcerati
dal Tribunale di Castrovillari, in composizione monocratica, per mancanza
di esigenze cautelari. Secondo quanto e' emerso dalle indagini dei
carabinieri della Compagnia di Castrovillari, il tentativo di furto
messo in atto da Marino e Gagliardi non ha alcuna matrice politica.
I carabinieri sono intervenuti dopo una telefonata fatta al 112 da
una persona che abita nello stesso edificio in cui si trova la sede
di Forza Italia. I militari hanno sorpreso Marino e Gagliardi mentre
tentavano di introdursi nella sede di partito utilizzando delle chiavi
alterate. Il processo a carico di Marino e Gagliardi non si e' concluso
perche' i difensori dei due imputati anno chiesto i termini a difesa.
A breve i risultati dei RIS sui coniugi scomparsi/trucidati di Simeri Crichi
02/10 Sarà depositata a breve la relazione
dei carabinieri del Ris di Messina sull'esito dei due sopralluoghi
fatti nella villetta di Simeri Crichi in cui nel giugno scorso sarebbero
stati uccisi i coniugi Luigi De Marco, di 60 anni, e Maria Campisano,
di 59. In carcere, con l'accusa di avere commesso il duplice omicidio,
c'é uno dei figli della coppia, Pasquale, di 34 anni, accusato
anche di avere fatto sparire i corpi. Pasquale De Marco ha sempre
respinto ogni accusa, sostenendo di non sapere che fine abbiano fatto
i genitori. Il giovane ha sempre detto, inoltre, che la scomparsa
del padre e della madre rappresenterebbe una vendetta contro di lui,
dichiaratosi agente dei servizi segreti, per i risultati delle sue
indagini sul terrorismo internazionale. Nell'abitazione dei coniugi
scomparsi è stato trovato un quantitativo consistente di tracce
di sangue. Uno dei nodi che i Ris dovranno sciogliere, sulla base
delle delega ricevuta dal sostituto procuratore di Catanzaro Antonia
Salamida, è se il sangue trovato nella casa appartenga ai coniugi
scomparsi. Ma un altro accertamento fondamentale riguarda l'eventuale
presenza nella casa di impronte digitali diverse da quelle dei coniugi
De Marco e del figlio Pasquale per desumere se il giovane accusato
del duplice omicidio possa essersi avvalso dell'aiuto di eventuali
complici nell'esecuzione del duplice omicidio o soltanto per fare
sparire i corpi delle due vittime. Un'eventualità che la Procura
e gli investigatori, al momento, escludono, ma sulla quale una parola
definitiva potrà venire soltanto dell'esito dell'accertamento
del Ris.
L’epatite la malattia più diffusa nelle carceri calabresi
02/10 E' l'epatite C la malattia infettiva più
diffusa nelle carceri italiane dove un detenuto su tre è contagiato
dal virus. E' quanto emerso da una indagine che sarà illustrata
nel corso del congresso dei medici di medicina penitenziaria della
Società Italiana di Medicina e Sanità Penitenziaria
che si svolgerà a Roma dal 4 al 6 ottobre. I dati che saranno
diffusi nel congresso sono stati anticipati nel corso di una conferenza
stampa dove è stata presentata un'indagine, proprio sull'emergenza
Epatite C in carcere, condotta da GfK-Eurisko in 25 Istituti penitenziari
in tutta Italia. In Calabria, Reggio Calabria e Vibo Valentia. La
fotografia emersa a livello nazionale, è sovrapponibile in
tutte le regioni italiane. In Calabria gli Istituti penitenziari,
di vario tipo, sono 12. Al 31 agosto 2007 si contavano in tutto 1787
detenuti, dei quali 30 donne, a fronte di una capienza regolamentare
di 1870 posti. Molti gli stranieri presenti. Al 30 giugno scorso,
per quanto riguarda gli extracomunitari, la nazionalità maggiormente
presente negli Istituti penitenziari della Calabria era quella albanese,
seguita dalla marocchina. Al terzo posto la presenza degli ex jugoslavi.
La fascia d'età maggiormente presente tra i detenuti della
Calabria è quella tra i 30 e i 39 anni. Nel dettaglio emerge
che a Castrovillari sono presenti 147 detenuti (la capienza regolamentare
è di 143); Catanzaro 'N.C.Siano' presenti 440 detenuti (la
capienza regolamentare è di 354); Cosenza: presenti 76 detenuti
(la capienza regolamentare è di 198); Crotone: presenti 51
detenuti (la capienza regolamentare è di 117); Lamezia Terme:
presenti 35 detenuti (la capienza regolamentare è di 30); Laureana
di Borrello "L.Daga": presenti 30 detenuti (la capienza
regolamentare è di 34); Locri: presenti 4 detenuti (la capienza
regolamentare è di 92); Palmi: presenti 197 detenuti (la capienza
regolamentare è di 169); Paola: presenti 50 detenuti (la capienza
regolamentare è di 167); Reggio Calabria: presenti 234 detenuti
(la capienza regolamentare è di 160); Rossano Nuovo complesso:
presenti 237 detenuti (la capienza regolamentare è di 150);
Vibo Valentia "N.C": presenti 286 detenuti (la capienza
regolamentare è di 256). "L'Epatite C è la malattia
infettiva più diffusa nel carcere - sostiene il Presidente
del Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina
e Sanità Penitenziaria e Dirigente Medico primo livello - Centro
di riferimento Aids - Ospedale di Viterbo, Roberto Monarca - e colpisce
oltre il 38 per cento della popolazione detenuta, in pratica più
di un detenuto su tre è contagiato dal virus. Nelle donne la
prevalenza si attesta sul 30 per cento". "La prevalenza
- ha concluso - più alta si registra nei detenuti tra i 35-40
anni e questo è, per quanto riguarda la terapia, un elemento
favorevole perché un malato più giovane e con minore
durata di malattia si cura meglio. Fuori dal carcere l'età
di maggiore prevalenza di Epatite C è fra i 55 e i 60 anni".
Morto per overdose a San Marco Argentano
02/10 Un uomo di trent'anni di Belvedere Marittimo,
G.A.D è morto a causa di una overdose di droga mentre si trovava
sulla statale 283, nei pressi di San Marco Argentano, in compagnia
di un amico che è stato soccorso dai carabinieri e portato
nel locale ospedale dove, dopo le cure, è stato dimesso. Il
corpo del trentenne è attualmente a disposizione dell'autorità
giudiziaria che deciderà se disporre l'autopsia. I carabinieri
hanno avviato le indagini per accertare la dinamica dell'accaduto
ed individuare gli spacciatori.
Marocchino arrestato a San Fili per CD contraffatti
02/10 I carabinieri della compagnia di Rende hanno
arrestato a San Fili il venditore ambulante J.D., di 40 anni, marocchina,
con l'accusa di avere messo in vendita 102 cd musicali contraffatti.
I carabinieri hanno trovato 20 cd sul banco vendita ed altri 82 nell'autovettura
Renault Clio del marocchino, parcheggiata nelle vicinanze.
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