Busta con proiettile al sindaco di Zumpano
31/03 Una busta contenente tre proiettili calibro 7,65 e un foglietto
con su scritto "dimettiti" è stata recapitata a casa
del sindaco di Zumpano, Claudio Carelli, eletto a capo di una giunta
di centrosinistra il 30 maggio dello scorso anno. L' episodio è
stato denunciato dallo stesso Carelli ai carabinieri della compagnia
di Cosenza che hanno acquisito il materiale e avviato le indagini.
"Continua purtroppo - è stato il commento del segretario
regionale dei Ds calabresi Carlo Guccione - la catena di intimidazioni
ai danni di sindaci ed amministratori locali. L' ennesima intimidazione
questa volta ai danni del sindaco di Zumpano, dimostra quanto sia
diventata ormai grave la situazione dell' ordine pubblico e della
lotta alla criminalità in Calabria". "Nell' esprimere
la propria solidarietà al sindaco Carelli - ha concluso Guccione
- i Ds sottolineano la forte presa di posizione assunta proprio ieri
a Reggio Calabria da Piero Fassino quando ha chiesto allo Stato un
impegno ancora maggiore a difesa degli amministratori locali in Calabria.
Questi, infatti, sono spesso il primo presidio di democrazia in un
territorio dove la criminalità tenta di affermare quotidianamente
la propria supremazia".
Processo Dinasty, i condannati dovranno pagare i
danni alla Regione
31/03 Gli imputati nel processo ''Dinasty", riconosciuti colpevoli
del reato di associazione mafiosa, dopo la sentenza emessa ieri dal
collegio presieduto da Giancarlo Bianchi, dovranno risarcire la Regione
Calabria che si era costituita parte civile nel processo. Il collegio
giudicante, è scritto in una nota dell' ufficio stampa della
Giunta regionale, ha riconosciuto il diritto della Regione Calabria
e degli altri enti territoriali al risarcimento del danno, rinviando
al Giudice civile per la quantificazione del danno stesso. "La
condanna - prosegue la nota - è in solido, vale a dire, che
tale diritto potrà essere fatto valere verso ciascuno dei condannati.
Il tribunale ha inoltre condannato gli stessi imputati al pagamento
delle spese legali, liquidate in 10 mila euro per ciascuna delle parti
civili". La Regione era difesa dall'avvocato Enrico Ventrice
dell' Avvocatura regionale.
Brevi di cronaca da Mandatoriccio, Belvedere, Corigliano
31/03 A Mandatoriccio un uomo, E.C., di 31 anni, e' stato arrestato
dai carabinieri per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I carabinieri hanno compiuto una perquisizione nell'abitazione dell'uomo
ed hanno trovato e sequestrato 185 grammi di hascisc. A Belvedere
Marittimo un cittadino straniero di nazionalita' marocchina, Akim
Dezaz, di 24 anni, e' stato arrestato dai carabinieri per violazione
della legge sull'immigrazione. Nel corso di controlli e' emerso che
Dezaz non ha rispettato un decreto di espulsione emesso dal questore
di Venezia il 12 marzo scorso. A Corigliano due minori, entrambi sedicenni,
del luogo, sono stati denunciati al Tribunale dei Minori con l' accusa
di danneggiamento e furto aggravato. I due, dopo essersi introdotti
nell' Istituto scolastico Ipsia di Corigliano Scalo, sono stati sorpresi
dai carabinieri mentre cercavano di forzare i distributori automatici
di merendine all' interno della scuola per appropriarsi delle monetine
e degli alimenti che si trovano all'interno. Secondo quanto accertato
dai militari i due ragazzini avevano già compiuto gli stessi
reati in altri istituti scolastici. Sempre a Corigliano quattro persone
Piero Zingaro, di 26 anni, Luca Zingaro, di 21, Alfonso Celerino,
di 57 e Sergio Berardi di 29 anni, tutti del luogo, sono stati arrestati
dai carabinieri con l' accusa di furto aggravato. I quattro sono stati
sorpresi dai militari mentre cercavano di caricare su un furgone del
legname ottenuto dal taglio di cento alberi di arance in un terreno
di proprietà del Consorzio di bonifica Sibari Crati. Gli arrestati
sono stati portati nel carcere di Rossano. Sempre i carabinieri hanno
arrestato a Schiavonea di Corigliano un cittadino rumeno Ciprian Tarcan,
di 24 anni, per evasione dagli arresti domiciliari. Il giovane è
stato sorpreso dai militari fuori dalla propria abitazione. L' uomo
era ai domiciliari per reati contro il patrimonio.
Processo Dinasty, 21 condanne
30/03 Ventuno persone sono state condannate a pene dagli otto mesi
ai 19 anni al termine del processo chiamato 'Dinasty-Affari di famiglia'
che ha visto imputate 30 persone ritenute esponenti della cosca Mancuso
di Limbadi ed accusati a vario titolo di associazione per delinquere
di tipo mafioso, estorsioni, danneggiamenti e lesioni. La sentenza
e' stata emessa in serata dai giudici del tribunale di Vibo Valentia
al termine di una camera di consiglio durata oltre sette ore. La condanna
a 19 anni di reclusione e' stata inflitta a Diego Mancuso, di 54 anni,
ritenuto il capo dell'organizzazione. Le altre principali condanne
riguardano Antonio Mancuso, 69 anni e Francesco Mancuso, 50 anni,
e Domenico Scardamaglia (12 anni); Pantaleone Mancuso, di 50 anni
(10 anni); Salvatore Cuturello e Ivano Pizzarelli e Filippo Gerardo
Gentile (9 anni); Giuseppe Mancuso, 47 anni (6 anni). I giudici hanno
disposto anche il risarcimento danni nei confronti della Regione Calabria,
della Provincia e dei Comuni di Vibo Valentia e Tropea, oltre che
per la parte lesa Domenico Cricelli. Rigettata invece la richiesta
di risarcimento dei comuni di San Gregorio D'Ippona e di Filadelfia.
Il processo era iniziato nel febbraio 2005 ed e' durato 58 udienze.
La Buscemi “Oggi ci si può ribellare”
30/03 ''Le donne oggi si possono ribellare alla mafia perche' sono
cambiate molte cose. C'e' piu' solidarieta' e questo da coraggio''.
Cosi' una vittima della mafia, Michela Buscemi, oggi a Rende, ha raccontato
la sua storia. Buscemi, alla quale hanno ucciso due fratelli, Salvatore
e Rodolfo, si e' costituita parte civile nel maxi processo di Palermo.
L'incontro si e' svolto in occasione della giornata dedicata alla
legalita' e alla lotta contro la mafia dal titolo ''No alla mafia
- fra memoria ed impegno civile'', organizzata dalla compagnia teatrale
Rossosimona, in collaborazione con il Comune di Rende e l'assessorato
regionale alla Cultura e alla Pubblica istruzione. Al convegno, moderato
dal giornalista Arcangelo Badolati, hanno partecipato il sindaco e
l'assessore alla Cultura di Rende, Umberto Bernaudo e Serena Arcuri;
il coordinatore della Dda di Catanzaro, Mario Spagnuolo; l'eurodeputato
e penalista, Armando Veneto; la sociologa e docente dell'Universita'
della Calabria, Renate Siebert; ed il regista della compagnia Rossosimona,
Lindo Nudo. ''Con grande rammarico - ha detto Michela Buscemi - devo
ammettere che lo Stato non mi e' stato vicino quando ho deciso di
costituirmi parte civile al maxi processo, ma l'ho fatto perche' ritenevo
fosse giusto e soprattutto un mio diritto e dovere. Ho avuto pero'
grandi difficolta', sono stata costretta a chiudere il bar che avevo
con mio marito perche' non ci veniva piu' nessuno, ma soprattutto
da allora ho interrotto ogni rapporto con la mia famiglia di origine.
Rifarei tutto quello che ho fatto, se potessi tornare indietro non
mi ritirerei piu' dal processo d' Appello. La mia speranza e' che
iniziative come queste possano sensibilizzare i giovani ed i calabresi.
Ho partecipato piangendo alla rappresentazione dello spettacolo teatrale
organizzato da Rossosimona su donne e mafia perche' racconta anche
la mia storia''. Per il coordinatore della Dda di Catanzaro, Mario
Spagnuolo, il ruolo ''tradizionale della donna nel contesto mafioso
e' cambiato. Abbiamo donne che sono diventate protagoniste attive
della scena mafiosa, ma anche donne che sono diventate testimoni importanti.
Basta ricordare il ruolo centrale di quella donna nell'omicidio Converso.
Ormai di fronte al fenomeno mafioso non c'e' piu' differenza di ruoli
tra uomini e donne. La cultura mafiosa non e' piu' patriarcale''.
''E' inutile parlare di legalita' - ha affermato Armando veneto -
se poi in tutte le azioni non viene applicata. La legalita' e' una
cultura, le mafie sono inculture. La battaglia contro la mafia classica
si combatte sconfiggendo tutte le illegalita' quotidiane. I colletti
sporchi, sia neri che bianchi, devono essere combattuti per sradicare
le mafie''. ''Ho difeso Nitto Santopaola - ha concluso - e sicuramente
sulla morte della moglie posso dire che forse e' stata uccisa perche'
ha cercato di convincere qualcuno della sua famiglia a rompere quel
velo e ad uscire dalla mafia. Ha fatto un tentativo coraggioso''.
Per Renate Siebert ''oggi la donna nella cultura mafiosa non e' piu'
una presenza tacita, ma e' diventata parte attiva soprattutto perche'
ha avuto maggiore visibilita' e personalita'''.
Aggredito e minacciato un giudice di Scalea
30/03 Il giudice del tribunale di Scalea, Ilaria De Magistris, è
stata aggredita e minacciata nei giorni scorsi, ma la notizia si è
appresa solamente oggi, da uno sconosciuto. Al termine delle udienze
De Magistris è stata avvicinata da uno sconosciuto che l'ha
minacciata verbalmente ed è poi fuggito facendo perdere le
sue tracce. Il giudice ha denunciato l'accaduto alle forze dell'ordine
che hanno avviato le indagini. La sottosezione di Paola dell'Associazione
Nazionale Magistrati (Anm) ha espresso la solidarietà al magistrato.
Il presidente dell'Anm, Domenico Fiordalisi, ed il segretario, Antonio
Baldassarre, in una nota congiunta lamentano le "scarse condizioni
di sicurezza in cui sono chiamati ad operare magistrati, avvocati
e personale amministrativo del Tribunale e della Procura della Repubblica
di Paola. Auspicano che i recenti spiacevoli episodi siano quanto
meno da stimolo per un'attenta riflessione". "Quando le
udienze si protraggono fino a tarda ora - prosegue la nota - gli ingressi
dei palazzi di Giustizia di Paola e Scalea, restano completamente
privi di ogni forma di vigilanza".
Due corrieri della droga arrestati a Paola dai CC
30/03 Due giovani, Stefano Salerno, di 22 anni, e Giovanni Aloise,
20 anni, sono stati arrestati a Paola dai carabinieri del comando
provinciale di Cosenza. I due sono giunti nella stazione ferroviaria
di Paola a bordo di un treno proveniente da Napoli. I carabinieri,
che avevano già in corso una indagine, li hanno sottoposti
ad una perquisizione durante la quale sono stati trovati in possesso
di 100 grammi di eroina. Dagli accertamenti dei carabinieri è
emerso che la droga è stata comprata a Napoli e che era destinata
al mercato dello spaccio cosentino.
Vinto un milione al gratta e vinci a Rossano
30/03 Ha comprato un gratta e vinci della serie Megamiliardario da
10 euro e ha vinto un milione. E' accaduto a Rossano e il fortunato,
del quale ancora non si conosce il nome, è un operaio residente
nella cittadina calabrese. L' uomo, secondo quanto si è appreso,
ha acquistato il biglietto vincente nella ricevitoria Esso di Graziano
a Rossano. Comprensibilmente soddisfatto il proprietario della ricevitoria
mentre cresce la curiosità circa l' identità del nuovo
milionario.
I lavoratori
della Bocoge e della Why not protestano davanti la Giunta regionale
29/03 Manifestazioni di lavoratori stamane e nel pomeriggio a Catanzaro
davanti alla sede della Regione. In mattinata a protestare sono stati
i dipendenti della Bocoge, il Consorzio di imprese impegnato nella
costruzione del polo tecnologico nell' Università della Calabria.
I lavoratori hanno sostato per alcune ore davanti alla sede degli
uffici sciogliendo il sit-in dopo essere stati ricevuti dai dirigenti
dell' Assessorato al Lavoro. Nel pomeriggio a manifestare, sempre
davanti al palazzo che ospita la sede della Giunta regionale, è
stata la volta dei lavoratori della società Why Not. Circa
duecento persone, secondo la Digos della Questura di Catanzaro, si
sono ritrovati per chiedere di essere ricevuti dal presidente della
Regione e dalla Giunta che si sarebbe dovuta riunire nel pomeriggio.
La riunione dell' esecutivo però è stata convocata negli
uffici del Comalca a Germaneto. I lavoratori, avendo avuto notizia
del cambiamento di sede, hanno raggiunto gli uffici Comalca alla periferia
della città. Successivamente i lavoratori della società
WhyNot sono stati ricevuti dall' assessore al Personale Pasquale Tripodi.
L' incontro, al quale hanno partecipato anche altri componenti della
giunta, si è svolto al termine della riunione dell' esecutivo
che è stata presieduta dal vicepresidente Nicola Adamo. "Alla
fine dell' incontro - è scritto in un comunicato dell' Ufficio
stampa della Giunta regionale - è stato concordato di attendere
le decisioni che saranno adottate nella prossima riunione del Consiglio
regionale nel corso della quale verrà discusso un emendamento
riguardante la proroga di questi lavoratori. Dopodiché la Giunta
provvederà ad adottare gli atti conseguenziali". Alla
manifestazione, che ha vissuto anche qualche momento di tensione,
hanno partecipato diverse centinaia di lavoratori alle prese con la
prossima scadenza del loro contratto. La situazione é stata
seguita dagli agenti della Digos della Questura di Catanzaro.
Colpi di arma
da fuoco contro il garage di un assessore di Delianuova
29/03 Persone non identificate, a Delianuova, hanno sparato trenta
colpi di arma da fuoco, presumibilmente una mitraglietta, contro la
saracinesca del garage dell' abitazione di Francesco Rossi, di 50
anni, assessore comunale ai Lavori pubblici. Rossi fa parte di una
coalizione di centrosinistra in carica da due anni. A denunciare l'
intimidazione ai carabinieri e' stato lo stesso Rossi. Indagini sono
in corso.
Migliorano le
condizioni del dipendente del supermercato ferito s Crotone
29/03 Migliorano le condizioni sanitarie del dipendente di un supermercato
di Crotone ferito ieri nel corso di un tentativo di rapina compiuto
da due persone a volto scoperto ed armate di pistole. Gli agenti della
squadra mobile della questura di Crotone hanno sentito tutte le persone
che si trovavano nel supermercato al momento della tentata rapina.
Gli investigatori ipotizzano che i due rapinatori, considerato che
hanno agito a viso scoperto, non sono della zona di Crotone e, viste
le modalità, non sarebbero legati alla criminalità organizzata.
Nel corso della notte sono state compiute anche alcune perquisizioni
nei confronti di persone con precedenti penali. I due rapinatori,
dopo avere fatto irruzione nel supermercato in coincidenza con l'orario
di chiusura, hanno chiesto che gli venisse consegnato il denaro custodito
in cassa. Subito dopo uno dei due rapinatori, innervosito presumibilmente
dal comportamento di uno dei clienti, ha perso il controllo ed ha
cominciato a sparare. Uno dei colpi ha raggiunto al torace il dipendente
del supermercato. I banditi si sono allontanati senza prendere nulla.
L’Anas
da l’ok per codice etico e nuovi progetti per 250 mln. Sbloccati
i lavori tra Vibo e Reggio
29/03 Via libera dal cda dell'Anas a quattro progetti per un investimento
complessivo di oltre 250,2 milioni di euro, ma anche ad un nuovo Codice
Etico per la prevenzione dei reati e la soluzione dei conflitti di
interesse. "Con le delibere di oggi - rileva il presidente dell'Anas
Pietro Ciucci - continua l'impegno di questa amministrazione a sbloccare
cantieri fermi da anni". L'approvazione di alcuni di questi progetti
consentirà già nelle prossime settimane, aggiunge, l'apertura
dei cantieri o la messa in appalto dei lavori. Approvati in particolare
il progetto di completamento dei lavori dell'autostrada A3 Salerno-Reggio
Calabria, da Mileto a Rosarno, in Calabria, i cui lavori (fermi dal
2003) ripartiranno già dalle prossime settimane; il progetto
esecutivo dei lavori di completamento del collegamento veloce Sassari-Alghero-
Aeroporto di Fertilia (tronco bivio Olmedo-Alghero-Aeroporto, lotto
3°) della nuova strada statale 291; il progetto definitivo dell'adeguamento
a quattro corsie del lotto 9 della Grosseto- Siena, di circa 11,7
km, che interessa i comuni di Monticiano, Murlo e di Sovicille (Siena);
il progetto esecutivo per l'adeguamento a quattro corsie del 3°
lotto della Grosseto- Siena, dal km 20,3 al km 27,3, in provincia
di Grosseto. Quanto al nuovo Codice Etico redatto da una 'Unita' di
Missioné guidata dal Presidente Ciucci e composta da esperti
esterni ed interni dell'Anas - costituisce un aggiornamento delle
regole generali a cui informare l'amministrazione e la gestione della
Società. Rispetto al precedente testo, pone particolare attenzione
alla prevenzione dei reati ed alla problematica del conflitto di interesse.
Si sblocca un cantiere della Salerno-Reggio Calabria fermo dal 2003.
Il Consiglio di Amministrazione di Anas, presieduto dal presidente
Pietro Ciucci, ha infatti approvato il progetto di completamento dei
lavori dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, dal km 369,8 al
km 378,5, tra Mileto e Rosarno, nelle province di Vibo Valentia e
Reggio Calabria, consentendo l'avvio dei lavori già dalle prossime
settimane. Il progetto originario era stato approvato da Anas il 24
dicembre 1999 (importo complessivo lordo di 85,772 milioni di euro)
ed i relativi lavori erano stati affidati, a seguito di licitazione
privata, all'Impresa Coopcostruttori S.c.r.l. (per una spesa complessiva
di 65,9 milioni di euro) e consegnati il 9 gennaio 2001. A seguito
del grave inadempimento dell'impresa appaltatrice, il 14 ottobre 2003
Anas aveva disposto la risoluzione contrattuale. Dopo aver interpellato
l'impresa seconda classificata nella graduatoria di gara, che ha comunicato
la propria indisponibilità al subentro nell'appalto, Anas ha
ricevuto esplicita manifestazione d'interesse da parte dell'impresa
terza classificata (Società Italiana per Condotte d'Acqua),
alla quale ha affidato, a norma di legge, il completamento dei lavori.
Il completamento dei lavori richiede un investimento pari a 57,4 milioni
di euro. Il tempo utile per l'esecuzione dei lavori è stabilito
in 723 giorni.
Antica colonna
neolitica scoperta nel crotonese
29/03 Una colonna di pietra alta sei metri che potrebbe risalire
in base ad una prima analisi al periodo tra il Neolitico e il VI-VII
secolo a. C. è stata scoperta nell' entroterra del crotonese
dal Gruppo di azione locale Kroton. La scoperta è stata fatta
nella fase di individuazione e realizzazione del sentiero legato ad
un' ippovia che il Gal Kroton sta tracciando e che permetterà
l' attraversamento di tutto il territorio della provincia. La colonna,
che era coperta da una fitta vegetazione di olivastri e lentisco,
presenta un foro verticale che dalla sommità arriva alla base
affiorante del terreno. "Un' opera forse frutto della natura
- afferma il presidente del Gal, Natale Carvello - ma a cui l' uomo
ha sicuramente contribuito con un' attività di modellamento.
Sono diversi gli interrogativi che, con l' ausilio degli esperti,
- conclude Carvelli - speriamo di essere in grado di svelare sciogliendo
il mistero che avvolge quest' importante scoperta".
Sequestrati gli
impianti di depurazione di Cirella e Diamante
29/03 La Procura della Repubblica di Paola ha disposto il sequestro
degli impianti di depurazione consortile di Cirella e l'altro sito
in localita' Sorbo a Diamante, gestiti dalla societa' Smeco. Alla
base del provvedimento, emesso dal procuratore Francesco Greco, ci
sono l'interruzione del servizio di gestione della depurazione, l'assenza
di personale e il conseguente stato di abbandono dell'impianto. L'impianto
situato in contrada Vaccuta e' di tipo consortile in quanto comprende,
oltre al comune di Diamante, anche quelli di Grisolia e Maiera'. Sia
l'impianto consortile sia quello sito in localita' Sorbo, sono stati
riconsegnati al comune di Diamante e concessi allo stesso in facolta'
d'uso temporaneo, affinche' provveda alla manutenzione e a porre in
essere gli atti ordinari e straordinari di funzionamento, in attesa
che venga stabilito il nuovo gestore unico.
Grave dipendente,
di un supermercato di Crotone, ferito da un rapinatore
28/03 Un dipendente di un supermercato di Crotone, del quale non
sono state rese note le generalita', e' rimasto ferito in modo grave
stasera nel corso di un tentativo di rapina fatto da due persone a
viso scoperto ed armate di pistole. I due banditi, dopo avere fatto
irruzione nel supermercato in coincidenza con l'orario di chiusura,
hanno chiesto che gli venisse consegnato il denaro custodito in cassa.
Subito dopo uno dei due rapinatori, innervosito presumibilmente dal
comportamento di uno dei clienti, ha perso il controllo ed ha cominciato
a sparare. Uno dei colpi ha raggiunto al torace il dipendente, ferendolo
gravemente. I banditi si sono allontanati senza prendere nulla, L'impiegato
rimasto ferito e' stato ricoverato con prognosi riservata nell'ospedale
di Crotone. Sulla rapina ha avviato indagini la Squadra mobile di
Crotone, che sta controllando la posizione di alcuni sospettati.
Dopo le proteste
apertura parziale della frana di Orsomarso ostruita dalla frana
28/03 Il sindaco di Orsomarso, Angelo Paravati, ha firmato un' ordinanza
grazie alla quale domani mattina verra' riaperta parzialmente l' unica
strada di collegamento tra la frazione Scorpari e il centro urbano
ostruita da una frana da circa un mese. La chiusura dell' arteria
era stata alla base di una protesta attuata da un gruppo di residenti
della frazione che avevano occupato simbolicamente la sede del Municipio
di Orsomarso manifestando successivamente anche in prossimita' della
zona dove si e' verificato lo smottamento di terreno. La circolazione,
in base a quanto disposto dall' ordinanza del sindaco, sara' consentita
dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 21 solo ed esclusivamente per i residenti
della contrada Scorpari. In caso di urgenze, i cittadini che dovranno
attraversare il punto interessato dalla frana in orari diversi, potranno
chiamare i carabinieri o i vigili urbani i quali muniti delle chiavi
dei lucchetti, potranno alzare la sbarra e consentire il passaggio.
Negli orari di transito, la strada sara' costantemente controllata
dai vigili urbani.
Nella mattinata un gruppo di abitanti della frazione Scorpari di Orsomarso,
componenti di un neonato comitato cittadino, avevano occupato simbolicamente
la sede del Comune calabrese della zona del Pollino. I cittadini protestano
dopo che, in seguito ad una frana, la frazione dove risiedono è
rimasta isolata. Lo smottamento del terreno, verificatosi da circa
dieci giorni per il maltempo, impedisce infatti la percorribilità
dell'unica arteria stradale che collega Scorpari al centro urbano
di Orsomarso. Alla protesta partecipano associazioni locali e rappresentanze
sindacali. In particolare i manifestanti sollecitano interventi risolutivi
da parte dell'amministrazione comunale di Orsomarso
La DDA sente
la Intrieri dopo le minacce subite
28/03 Il deputato dell'Ulivo Marilina Intrieri, viceresponsabile
nazionale Enti locali dei Ds, è stata sentita dal sostituto
procuratore della Dda di Catanzaro, Sandro Dolce, in relazione alle
minacce di morte ricevute l'11 gennaio scorso. Al deputato dei Ds
venne fatta recapitare una busta, lasciata nella cassetta postale
della sua abitazione, a Crotone, contenente un proiettile per pistola
ed una lettera con minacce di morte. Nello scorso mese di maggio Marilina
Intrieri, quando non era ancora deputato, aveva subito un'analoga
intimidazione. L'on.Intrieri è stata sentita dal sostituto
procuratore Dolce nel suo ufficio alla Camera dei deputati. Dalla
deposizione è emerso che le minacce potrebbero essere collegate
all'attività di contrasto da parte di Marilina Intrieri agli
interessi della criminalità organizzata nel territorio del
Crotonese. Particolare attenzione viene riservata dalla Dda di Catanzaro
all'opposizione dell'on.Intrieri alla realizzazione del megacomplesso
turistico Europaradiso in relazione ai presunti interessi di ambienti
criminali alla costruzione della struttura. Di recente la Giunta regionale
della Calabria, su proposta del vicepresidente, Nicola Adamo, assessore
al Turismo, anch'egli dei Ds, ha approvato una delibera con cui ha
bocciato la realizzazione di Europaradiso motivando la propria opposizione
al progetto con il negativo impatto ambientale sul territorio.
"A seguito delle minacce di morte da me ricevute l' 11 gennaio
scorso, l' autorità giudiziaria ha ritenuto di sentirmi, come
chiaramente è normale che sia". Lo ha detto il deputato
dell' Ulivo Marilina Intrieri, facendo riferimento alla deposizione
fatta al sostituto procuratore della Dda di Catanzaro Sandro Dolce.
Marilina Intrieri è stata sentita dal pm Dolce nei giorni scorsi
nel suo ufficio alla Camera dei deputati.
I forestali disoccupati
occupano il Municipio di Plataci
28/03 Un gruppo di lavoratori forestali attualmente disoccupati ha
occupato stamattina il Municipio di Plataci, nella zona dell'Alto
Jonio cosentino. Alla protesta partecipano anche alcuni abitanti del
paese. In una comunicazione inviata ai presidenti della Giunta e del
Consiglio regionali della Calabria, Agazio Loiero e Giuseppe Bova,
il sindaco di Plataci, Prospero Stamati, chiede "l'adozione dei
provvedimenti necessari per include i lavoratori di Plataci nel fondo
per l'occupazione così come è stato fatto per i lavoratori
di altri comuni calabresi". Nella comunicazione il sindaco Stamati
riferisce che "l'occupazione del Comune sarà mantenuta
fino a quando la popolazione di Plataci non avrà ottenuto concreti
provvedimenti".
Diga dell’Esaro:
le imprese non ritirano i licenziamenti, sit in dei lavatori per venerdì
27/03 L'impresa che stava eseguendo i lavori per la realizzazione
della diga sull'Esaro, il cui cantiere e' stato sequestrato nell'ambito
di un'inchiesta su presunti illeciti di natura finanziaria e di cui
la Procura di Castrovillari ha autorizzato la facolta' d'uso parziale,
non ha ritirato i licenziamenti annunciati una settimana fa. Lo hanno
segnalato le segreterie provinciali di Cosenza di Fillea-Cgil, Filca-Cisl
e Feneal-Uil che hanno indetto per venerdi' un sit-in di protesta
che si terra' nel cantiere della diga. ''Dopo l' incontro del 20 marzo
in Prefettura - e' scritto in un comunicato unitario - si sperava
nella revoca dei licenziamenti presentati dall'azienda Torno Internazionale
spa, ma da allora non e' stato eseguito alcun intervento in questa
direzione. La tensione e' alta, dunque, e la preoccupazione e lo sconforto
hanno preso il sopravvento sugli operai che non intravedono una via
d' uscita. Siamo in attesa di un faccia a faccia con l' azienda che
fino ad oggi si e' limitata a sventolare licenziamenti''. ''In questi
giorni - e' scritto nel comunicato dei sindacati - anche i sindaci
del comprensorio interessato riuniranno i rispettivi Consigli comunali
per fare il punto sulla controversia. In pieno accordo con i sindacati,
infatti, stanno programmando una grande manifestazione per il mese
aprile. L' obiettivo e' quello di richiamare l'attenzione sull'importanza
strategica della diga''
Da aprile lavori
sulla A3 tra Gioia e Scilla
27/03 L' Anas apre nuove aree di lavoro per la realizzazione del
quinti maxilotto della A3 Salerno-Reggio Calabria, tra gli svincoli
di Gioia Tauro e di Scilla. I lavori avranno inizio nel prossimo aprile
e saranno ultimati entro il dicembre 2008, con una interruzione durante
l' esodo estivo 2007. "La Società - è scritto in
una nota dell' Anas - è impegnata ad effettuare le complesse
lavorazioni con modalità tecnico-esecutive e di gestione della
viabilità tali da arrecare il minor disagio possibile agli
automobilisti e al territorio. Il calendario dei lavori, i dispositivi
di traffico e gli itinerari alternativi sono stati concordati in un
vertice convocato dal prefetto di Reggio Calabria, Luigi De Sena,
su richiesta di Anas, al quale hanno preso parte, tra gli altri, la
polizia stradale, i sindaci dei comuni di S. Eufemia d' Aspromonte,
Delianuova, Cosoleto, i rappresentanti della Provincia di Reggio Calabria
ed i funzionari dei vigili del fuoco e del servizio 118". Per
l'esecuzione dei lavori, che interessano un territorio geologicamente
complesso ed orograficamente difficile, in cui è prevista la
realizzazione di 11 viadotti a grande luce e sette gallerie, prosegue
la nota, sarà necessario "chiudere la carreggiata nord
della A3 nel tratto compreso tra il by-pass posto in prossimità
dello svincolo di Bagnara e quello della Galleria naturale Monacena
per un periodo di circa 18 mesi, poiché non è possibile
eseguire i lavori fuori dalla sede autostradale, a causa della coincidenza,
in molti tratti, del tracciato di progetto con quello esistente".
Gli automobilisti percorreranno la carreggiata sud, predisposta al
doppio senso di circolazione. La chiusura della carreggiata Nord al
traffico presenta, prosegue la nota dell' Anas, "al di là
delle motivazioni tecniche, alcuni notevoli benefici, sia in termini
di riduzione dei tempi di esecuzione di molte delle opere previste,
sia in termini di fluidificazione in sicurezza della stessa circolazione
lungo il tratto interessato dai lavori, in quanto si realizzerà
la separazione tra la circolazione dell' utenza autostradale e il
traffico di cantiere, particolarmente gravoso, atteso che si prevede
una frequenza di transito di un camion o di un' autobetoniera ogni
tre minuti". Il programma dei lavori è stato articolato
in due fasi lavorative distinte: la prima fase, della durata di circa
18 mesi con una interruzione durante l' esodo estivo 2007, consiste
nell' esecuzione della nuovo tracciato della carreggiata Nord, mentre
la seconda fase, che avrà inizio dopo la deviazione del traffico
dalla carreggiata Sud sulla nuova carreggiata Nord, della durata ancora
di 18 mesi, prevede il completamento delle opere sulla nuova carreggiata
Sud. "Particolare attenzione - è scritto nella nota -
è stata posta al problema della sicurezza della circolazione
durante tutte le fasi delle lavorazioni. E' stato infatti approntato
un piano di gestione delle emergenze, in funzione di eventi accidentali
che potrebbero accadere in carreggiata Sud, dove è previsto
in caso di necessità la pronta disponibilità di una
o di entrambe le corsie della carreggiata Nord, secondo un piano delle
emergenze graduato in sei fasi di criticità, che prevede, nei
casi meno gravi, l' utilizzo della sola corsia di sorpasso della carreggiata
Nord, tra i by-pass più prossimi alla zona interessata, mentre
in quelli più gravi, previa sospensione delle lavorazioni,
si utilizzerà l' intera carreggiata Nord a doppio senso di
marcia, sempre tra i by-pass più prossimi alla zona interessata".
"Quando non sarà più utilizzabile la carreggiata
Nord della A3 - conclude la nota - si potrà ricorrere alla
deviazione del traffico lungo la strada statale 18, disponendo l'
uscita obbligatoria dall' autostrada dagli svincoli di Scilla e di
Bagnara. E' previsto inoltre per favorire la tempestività degli
interventi di soccorso, il posizionamento di postazioni con mezzi
di soccorso meccanico e sanitario presso la piazzola Belvedere in
località Acqua della Signora".
Ergastolo per
i due della cosca Muto che sciolsero un giovane nell’acido
26/03 La Corte d'Assise di Cosenza ha condannato all'ergastolo due
presunti affiliati alla cosca Muto di Cetraro, Francesco Roveto, di
51 anni, e Lido Scornaienchi, di 55, imputati dell'omicidio di Franco
De Nino, di 25 anni, indicato come "il ragioniere" dello
stesso gruppo criminale, ucciso e sciolto nell'acido nell'aprile del
1990. La condanna all'ergastolo di Roveto e Scornaienchi era stata
chiesta dal pubblico ministero, il sostituto procuratore della Dda
di Catanzaro Vincenzo Luberto. All'accertamento della responsabilità
di Roveto e Scornaienchi in relazione all'omicidio di De Nino si era
giunti nel settembre del 2004 nell'ambito dell' operazione Azimuth
contro la stessa cosca Muto, condotta dalla Squadra mobile di Cosenza.
De Nino fu ucciso poiché, approfittando del fatto di gestire
gli introiti della cosca Muto derivanti da attività lecite
ed illecite, si sarebbe appropriato di alcune somme di denaro. Il
procuratore della Repubblica aggiunto di Catanzaro, Mario Spagnuolo,
coordinatore della Dda, ha detto che "la sentenza della Corte
d'assise di Cosenza conferma la validità del lavoro portato
avanti dalla Procura distrettuale di Catanzaro nei confronti del gruppo
Muto". Spagnuolo ha anche ricordato che "si è già
concluso, davanti al Tribunale di Paola, il procedimento per l'operazione
Azimuth, con la condanna di numerosi esponenti dello stesso gruppo
criminoso" e che "il Tribunale della libertà ha confermato
il provvedimento restrittivo per un altro omicidio nei confronti di
Francesco Muto nell'ambito dell'operazione Missing del novembre scorso"
Rissa a Vibo:
2 studenti feriti, un arresto
26/03 Due studenti di 17 anni sono rimasti feriti, uno dei quali
in modo grave, nel corso di una rissa scoppiata a Vibo Valentia nei
pressi dell'istituto tecnico industriale. Lo studente che ha riportato
le lesioni più gravi, a causa di una coltellata che lo ha raggiunto
all'emitorace sinistro, è stato ricoverato con prognosi riservata
nell'ospedale di Vibo Valentia, mentre l'altro, che ha riportato soltanto
delle contusioni, dopo essersi fatto medicare, è stato dimesso.
Secondo quanto è emerso dalle indagini dei carabinieri, la
rissa avrebbe visto contrapposti due gruppi di studenti dell'istituto
tecnico industriale e del vicino istituto per geometri per un presunto
apprezzamento rivolto nei confronti di una ragazza. In serata i carabinieri
hanno fermato un giovane, Domenico Criniti, di 19 anni, di Soriano
Calabro, con l'accusa di essere il responsabile del ferimento dei
due studenti accaduto a Vibo Valentia, nel corso di una rissa, nei
pressi dell'istituto per geometri. Criniti è stato bloccato
dai carabinieri nei pressi dello svincolo delle Serre dell'autostrada
Salerno-Reggio Calabria. Dalle indagini dei carabinieri ha trovato
conferma che la lite al culmine della quale Criniti ha ferito i due
studenti è stata provocata dal comune interessamento per una
ragazza.
Omicidio Calipari:
Al processo contro Lozano, Pollari e Pompa testimoni
26/03 Tra i testimoni chiamati a deporre nel processo per l'omicidio
di Nicola Calipari, il funzionario del Sismi ucciso a Baghdad il 4
marzo del 2005, vi saranno anche Nicolò Pollari e Pio Pompa.
Il nome dell'ex capo del Sismi e dell'ex funzionario Pompa sono infatti
nella lista dei testimoni compilata dai pm Franco Ionta, Erminio Amelio
e Pietro Saviotti, nell'ambito del processo a carico del marine Mario
Lozano, che comincerà il prossimo 17 aprile nell'aula bunker
del carcere di Rebibbia a Roma davanti alla terza corte di Assise.
Il CFS sequestra
una discarica ed un depuratore
26/03 Il Corpo forestale dello Stato ha sequestrato, rispettivamente
a Spezzano Albanese e a Castroregio, una discarica abusiva ed un depuratore.
Nella discarica, realizzata in località Bagni di Spezzano,
sono stati trovati rifiuti di diverso tipo, tra cui materiale plastico,
eternit e carcasse di automobili. Il sequestro del depuratore, nella
frazione Farneta di Castroregio, si è reso necessario perché
l'impianto era in totale stato di abbandono. Da un pozzetto del depuratore,
tra l'altro, fuoriuscivano liquami maleodoranti.
Brevi di cronaca
da Corigliano
26/03 A Corigliano un uomo, P.M., di 44 anni, è stato arrestato
dai carabinieri per furto. L'uomo ha rubato alcuni oggetti, per un
valore di 800 euro, in un negozio di pelletteria. All'uscita del negozio
è stato fermato dai carabinieri ed arrestato.
Frana a Cetraro,
sgomberate le frazioni Palazzuola e Sceuza
25/03 Il sindaco di Cetraro, Giuseppe Aieta, ha emesso un'ordinanza
di sgombero nei confronti di venti nuclei familiari che riesiedono
nelle frazioni Palazzuola e Sceuza. Il provvedimento si e' reso necessario
a causa del movimento franoso verificatosi nelle due frazioni gia'
da alcuni mesi e che le recenti piogge hanno contribuito ad accentuare.
Le prime avvisaglie della frana si erano manifestate nello scorso
dicembre, quando, per la prima volta, sono apparse lesioni su alcuni
fabbricati. Via via il fenomeno ha assunto proporzioni sempre maggiori
fino al culmine raggiunto nei giorni scorsia causa delle forti piogge.
Oggi una task force, costituita da personale della Protezione Civile,
allertata dagli abitanti della zona, vigili del fuoco e tecnici dell'Enel
e del Comune ha lavorato senza sosta per fronteggiare l'emergenza.
A suscitare le maggiori preoccupazioni, prima ancora della frana,
il distacco di un troncone roccioso che, scivolato per una decina
di metri e finito su alcuni alberi, minaccia direttamente i fabbricati
sottostanti.
Controlli del
sabato sera: 12 patenti ritirate
25/03 Nove le patenti ritirate per guida in stato d'ebbrezza e tre
per eccesso nei limiti di velocita': questo il sunto dell' operazione
della Polizia Stradale del compartimento calabrese che in questo fine
settimana ha puntato la provincia di Catanzaro. Nei precedenti week
end le operazioni a campione della Polstrad avevano preso di mira
prima la provincia di Reggio e poi quella di Cosenza. Gli agenti dislocati
nei punti nevralgici del sistema viario della provincia hanno anche
rilevato un incidente provocato da un automobilista in stato d'ebbrezza
e ritirato 134 punti alle patenti di guida.
Parte in Calabria
l’operazione delle FS “Stazioni pulite”
25/03 E' partita anche in Calabria l'operazione Obiettivo stazioni
pulite, ''tappa prioritaria - e' detto in un comunicato delle Ferrovie
dello Stato - del percorso di miglioramento del servizio ferroviario''.
Con l'operazione, aggiunge la nota, ''sono partite pulizie radicali
in 84 stazioni calabresi. Da oggi, inoltre, e' iniziata la raccolta
differenziata nelle stazioni di Reggio Calabria centrale, Lamezia
Terme, Cosenza e Catanzaro Lido e viene messo a disposizione un numero
telefonico cui inviare sms per segnalazioni e suggerimenti. Sono state
anche affisse tabelle riassuntive degli interventi di pulizia e per
l'identificazione delle ditte responsabili del servizio''. L'operazione,
presentata a Reggio Calabria dalle Ferrovie dello Stato, rappresenta
un vero e proprio giro di boa per la pulizia delle stazioni della
rete ferroviaria. ''Una giornata simbolica - si afferma ancora nel
comunicato delle Ferrovie - che segna la conclusione delle operazioni
di pulizia radicale e l'avvio di nuove iniziative per garantire alti
standard di decoro, che verranno presto estese, attraverso azioni
specifiche, ai treni e a tutti gli spazi ferroviari. I fattori per
il successo dell'iniziativa sono: un nuovo processo industriale di
gestione dei rapporti con le societa' fornitrici dei servizi di pulizia,
l'informazione e il coinvolgimento di tutti i cittadini. Elemento
cruciale e' la responsabilizzazione di tutti i lavoratori delle Ferrovie,
chiamati in prima persona ad assumere un ruolo attivo nel mantenimento
del bene pubblico, rappresentato dagli impianti ferroviari, secondo
i principi del Codice etico del Gruppo. Per la raccolta differenziata
sono stati installati 46 nuovi cestini di diverso colore, per carta,
alluminio e plastica''. ''La gestione efficiente dei rifiuti di stazione,
eseguita in accordo con i Comuni - sostengono ancora le Ferrovie dello
Stato - rappresenta un significativo contributo per migliorare il
bilancio ecologico del Paese: basti pensare che nelle medie stazioni,
la spazzatura raccolta e' composta per il 70% circa da carta, per
il 15% circa da plastica, per il 10% circa da rifiuto indifferenziato
(umido) e per il 5% circa da alluminio, con una percentuale irrisoria
di vetro. I clienti, inoltre, possono inviare al numero telefonico
3138008013 sms con segnalazioni e suggerimenti per la pulizia ed il
decoro delle stazioni''. ''Ma fa parte del nuovo processo industriale
- conclude il comunicato - anche la possibilita' di avere la visibilita'
del lavoro svolto dalle imprese appaltatrici in stazione: specifiche
locandine riportano il nome della ditta e le tabelle riassuntive degli
interventi giornalieri di pulizia effettuati. Contemporaneamente le
Ferrovie dello Stato aumenteranno i controlli interni sulle attivita'
di pulizia svolte''.
La Procura apre
un inchiesta su di un ottantenne morto in ospedale Paola
24/03 La Procura della Repubblica di Paola ha aperto un'inchiesta
per accertare eventuali responsabilita' nel decesso di un pensionato,
Raffaele Panzardi, di 80 anni, di Moliterno (Potenza), morto stamattina
mentre era ricoverato nel reparto di cardiologia dell'ospedale della
cittadina del tirreno cosentino. Panzardi era ricoverato nell'ospedale
di Paola dal 20 marzo scorso a causa di forti dolori addominali e
vomito di sangue. L'inchiesta, di cui e' titolare il sostituto procuratore
Domenico Fiordalisi, e' stata aperta dopo che i parenti di Panzardi
hanno presentato un esposto ai carabinieri, denunciando presunte manchevolezze
nell'assistenza al loro congiunto. Il pensionato era stato ricoverato
nel reparto di chirurgia, dove i sanitari gli avrebbero diagnosticato
un'ulcera. Successivamente Panzardi avrebbe avuto problemi cardiaci
che, secondo i parenti del pensionato, non sarebbero stati fronteggiati
in tempo. Soltanto stamattina sarebbe stato disposto il trasferimento
di Panzardi dal reparto di chirurgia a quello di cardiologia. I parenti
lamentano, inoltre, un presunto stato di abbandono in cui sarebbe
stato lasciato Panzardi, che avrebbero trovato, tra l'altro, sporco
di feci. Il sostituto procuratore Fiordalisi ha disposto il sequestro
della cartella clinica di Panzardi e l'autopsia.
Bruciata l’auto
di un vigile urbano a Scalea
24/03 L' auto di proprieta' di un vigile urbano in servizio a Scalea,
Massimo De Biase, e' stata incendiata la notte scorsa da sconosciuti.
Solidarieta' al vigile e' stata espressa dalla segreteria regionale
del Sulpm (Sindacato unitario lavoratori polizia municipale). ''Un
gesto vigliacco - e' scritto in un comunicato - che va sicuramente
collegato all' attivita' lavorativa svolta dal nostro collega che
da anni svolge con onesta' e serieta' il proprio lavoro''. ''Un episodio
brutto - ha sostenuto il segretario regionale Giuseppe Bonfilio -
che richiama alla nostra mente tanti altri e che mette in evidenza
le difficolta' che la Polizia locale incontra in un territorio difficilissimo
come quello calabrese soprattutto se si pensa che i colleghi di Scalea,
sono costretti ad operare senza arma in dotazione, e addirittura a
dotarsi di porto di pistola per difesa personale come qualsiasi altro
cittadino, quando in realta' dovrebbero, per espletare il servizio,
essere dotati di arma di ordinanza''.
Lavoro nero:
75 denunce nei cantieri del vibonese
24/03 Settantacinque persone, tra cui 10 imprenditori, sono state
denunciate nel corso di controlli compiuti dai carabinieri del comando
provinciale e del nucleo ispettorato del lavoro di Vibo Valentia,
finalizzati a contrastare le violazioni relative alle norme sulla
sicurezza e sul fenomeno del lavoro sommerso. I carabinieri hanno
controllato complessivamente centodieci cantieri edili. Nella gran
parte dei luoghi di lavoro è stata riscontrata l'assoluta mancanza
di strumenti di pronto soccorso, di servizi igienici e di manufatti
idonei alle esigenze logistiche degli operai. I ponteggi e le impalcature
si sono rivelati insicuri, privi delle reti di protezione o addirittura
realizzati con materiale di pessima qualità. In quasi tutti
i cantieri gli operai non erano muniti dei più elementari mezzi
di protezione. Dai controlli sono emersi inoltre 30 casi di lavoro
nero e sequestrati cinque cantieri e nei confronti di tre imprese
è stato adottato il provvedimento di sospensione dei lavori.
L'operazione è stata illustrata stamani a Vibo Valentia nel
corso di una conferenza stampa alla quale ha partecipato il comandante
provinciale dei carabinieri, Ten. Col. Pasquale Vasaturo. "Gli
infortuni sul lavoro - ha detto - sono, purtroppo, frequenti, specialmente
nel campo dell'edilizia e molte volte fanno registrare conseguenze
mortali. E sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, in più circostanze
è intervenuto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,
che ha esortato ad una maggiore tutelare e sicurezza sui posti di
lavoro".
37 Auto di lusso
importate illegalmente sequestrate al porto di Gioia
24/03 La Guardia di finanza, nel corso di un'operazione condotta
insieme al Servizio antifrode della Dogana, ha sequestrato 37 automobili
di lusso trasportate illegalmente in 14 container in transito nel
porto di Gioia Tauro. Secondo la documentazione di carico, i container
in cui erano trasportate le automobili avrebbero dovuto contenere
materiale di artigianato. Le vetture erano destinate in Libia, ma
il sospetto degli investigatori è che le automobili avrebbero
dovuto essere introdotte in modo fraudolento nel circuito commerciale
comunitario. Alla scoperta del carico illegale si è giunti
attraverso il preventivo controllo dei container in transito nel porto
di Gioia Tauro con il sistema dei raggi X.
Nubifragio sul
tirreno cosentino
24/03 Decine e decine di richieste d'interventi stanno arrivando
nelle ultime ore ai centralini dei vigili del fuoco a causa di allagamenti
ad esercizi commerciali e abitazioni private a Cetraro e Scalea, in
provincia di Cosenza, a causa di un violento nubifragio che si e'
abbattuto sulla fascia tirrenica. Buona parte dei piani bassi delle
abitazioni delle due localita' marittime sono state invase dall'acqua.
Non sono stati segnalati danni a persone.
Convenzione tra
Provincia di Cosenza e “Consorzio Fidi”
24/03 La provincia di Cosenza e i Consorzi Fidi hanno sottoscritto
una convenzione che prevede uno stanziamento di 700.000 euro, compreso
nel Bilancio 2006, che incrementera' i fondi rischi ordinari dei Confidi,
costituiti presso gli istituti bancari, al fine di sostenere le Piccole
e Medie Imprese della provincia di Cosenza. Si tratta di un accesso
agevolato al credito delle imprese artigiane e delle piccole e medie
imprese, per favorire la crescita e il rafforzamento del tessuto produttivo
provinciale. Anche attraverso l'effetto moltiplicatore che il fondo
inneschera', registrando un volume economico complessivo di 14 milioni
di euro di credito garantiti alle piccole e medie imprese per i propri
investimenti. Da notare come lo stanziamento previsto nel Bilancio
2007 per l'analoga attivita' sia stato aumentato e portato a 1 milione
di euro.
Brevi di cronaca
da Corigliano, Saracena
24/03 A Corigliano un operaio, A.C., di 22 anni,
e' stato arrestato dai carabinieri per detenzione ai fini di spaccio
di sostanze stupefacenti. Nel corso di una perquisizione l'operaio
e' stato trovato in possesso di quattro grammi di cocaina. Sempre
a Corigliano i carabinieri hanno arrestato, con l'accusa
di evasione, un cittadino ungherese, Tinka Emanoil Enok, di 25 anni,
manovale. Enok, agli arresti domiciliari per reati contro il patrimonio,
è stato sorpreso mentre si trovava fuori dalla sua abitazione.
L'arrestato è stato portato nel carcere di Rossano. Ancora
a Corigliano, la Guardia Costiera ha sequestrato
30 chilogrammi di prodotti ittici in cattivo stato di conservazione
nell'ambito di un operazione contro la commercializzazione di pesce
avariato. I due commercianti che vendevano il pesce lungo una via
del paese sono stati denunciati in stato di libertà. Dall'inizio
dell'anno la Guardia Costiera di Corigliano Calabro ha sequestrato,
complessivamente, due quintali di pesce avariato in vari centri del
comprensorio. A Saracena un uomo è stato arrestato
dai carabinieri perché deve scontare una condanna per estorsione.
All'arrestato è stato notificato un provvedimento emesso dalla
Procura generale della Repubblica di Catanzaro.
Giovane si suicida
lanciandosi da un viadotto della A3 nei pressi di Laino Borgo
23/03 Un giovane si e' suicidato lanciandosi dal viadotto Italia
dell'autostrada A3, Salerno-Reggio Calabria nei pressi di Laino Borgo,
in provincia di Cosenza. Si tratta di un ventisettenne originario
di Castrovillari (Cosenza) ma residente a Roma. Il giovane aveva lasciato
la sua auto, su una piazzola, con all'interno un biglietto. L'auto
e' stata notata da una pattuglia della polstrada, che ha iniziato
le ricerche che si sono concluse col recupero del corpo da parte dei
vigili del fuoco.
Controlli nei
cantieri della A3 contro le infiltrazioni mafiose
23/03 Un' operazione preventiva di controllo contro eventuali infiltrazioni
della 'ndrangheta nei cantieri che stanno eseguendo lavori di ammodernamento
dell' autostrada Salerno-Reggio Calabria nel tratto compreso tra gli
svincoli di Serre e Mileto e' stata compiuta su disposizione del prefetto
di Vibo Valentia, Vincenzo Greco. Nel corso dell' operazione sono
state identificate 72 imprese interessate a vario titolo all' esecuzione
dei lavori; 130 persone presenti nei vari siti di lavoro e controllati
90 veicoli e mezzi meccanici. Gli accertamenti sono stati effettuati
dal gruppo interforze composto da personale della Dia di Reggio Calabria,
della polizia, della guardia di finanza e dei carabinieri della provincia,
nonche' degli ispettori dei Servizi integrati infrastrutture e trasporti-sezione
tecnica di Vibo Valentia, nonche' del locale Ispettorato provinciale
del lavoro. ''L' intervento - ha reso noto la Prefettura - volto alla
prevenzione e repressione dei tentativi di infiltrazione mafiosa,
si inquadra nell' ambito delle attivita' di controllo e di monitoraggio
delle grandi opere pubbliche previste dalla legge obiettivo e, in
particolare, dal decreto interministeriale 14 marzo 2003''
Sequestrato il
cantiere dell’ecomostro di Altomonte
23/03 La Procura della Repubblica di Castrovillari ha sottoposto
a sequestro cautelativo il cantiere per la costruzione del parcheggio
che dovrebbe sorgere vicino al Castello dei Conti di Altomonte. Lo
ha reso noto il sindaco di Altomonte, Gianpietro Coppola, che, in
una nota, ha parlato di "sonora sconfitta per i proprietari del
costruendo parcheggio multipiano". Il provvedimento, ha riferito
Coppola, è stato determinato dalla sentenza dei giudici del
Tribunale di Cosenza "che hanno deciso il sequestro del manufatto
rigettando il ricorso proposto dalla famiglia Bruno, proprietaria
del parcheggio, contro il provvedimento del Gip di Castrovillari del
14 luglio 2006". "Nella parte finale della sentenza - ha
sostenuto Coppola - si riassumono le fondamentali motivazioni del
provvedimento sul manufatto che, nonostante sia in fase di costruzione,
deve essere sequestrato 'perche' il parcheggio multipiano in cemento
armato, sulla base della deliberazione sommaria riservata a questo
giudice, è stato realizzato in macroscopico contrasto con gli
standard della zona in cui è ubicato, sussistendo altresì
le esigenze cautelari riconducibili alla necessità di arginare
le conseguenze negative che l' opera continua a proiettare sul regolare
assetto del territoriò. In altra parte del provvedimento, il
giudice specifica che 'il parcheggio multipiano in cemento armato
non e' assolutamente assimilabile alle opere consentite dalle norme
tecniche di attuazione, sicché è evidente l' illeggitimità
della concessione edilizià". "Dopo tre anni in cui
questa amministrazione comunale ha lottato da sola contro i mulini
a vento del potere - ha sostenuto Coppola - la verità su ciò
che è accaduto e sta accadendo comincia finalmente ad affiorare.
La sentenza afferma chiaramente la illegittimità dei permessi
che hanno portato alla costruzione del parcheggio multipiano, che
proprio perché illegittimo nei suoi titoli autorizzativi è
da definirsi un eco-mostro. Siamo grati alla Procura di Castrovillari
per il duro lavoro che ha svolto, e siamo ora più fiduciosi
che giustizia per Altomonte e per i suoi cittadini sarà presto
fatta. Si vergognino i responsabili politici di questo scempio per
il male che hanno voluto fare ad alla loro stessa terra". Soddisfazione
per la decisione della Procura di Castrovillari é stata espressa
anche dall' associazione ambientalista Fare Verde. "Già
nel giugno 2006 - è scritto in una nota - Fare Verde aveva
sollevato molti dubbi sulla conformità alle vigenti disposizioni
di legge della costruzione ed il possibile contrasto, con tali norme,
delle licenze e/o permessi a costruire che erano stati rilasciati
da vari Enti"
Discarica di
rifiuti speciali sequestrata dalla Gdf a Spezzano Albanese
23/03 Una superficie di 15 mila metri quadri adibita a discarica
abusiva contenente rifiuti speciali e pericolosi è stata scoperta
e sequestrata nel territorio del comune di Spezzano Albanese dagli
agenti della Sezione operativa navale della Guardia di finanza di
Corigliano Calabro. All' interno dell' area, poco distante dal sito
archeologico di Torre Mordillo i finanzieri, che hanno operato con
il coordinamento del Reparto operativo aeronavale di Vibo Valentia,
hanno trovato pneumatici in disuso, materiale ferroso di vario genere,
rifiuti provenienti da abitazioni civili e scarti di lavorazione artigianale
e industriale. L' intervento è stato fatto nell' ambito di
un' operazione di controllo ambientale su delega delle Procure della
Repubblica di Rossano e Castrovillari.
Presunti brogli
in gara d’appalto: Why Not presenta un ampio dossier
23/03 ''Why not srl, in seguito alle notizie apparse nel corso dell'ultimo
mese che la vorrebbero coinvolta in una fosca trama finalizzata a
pilotare la gara per il rinnovo dell'appalto di servizi e percio'
al centro di una inchiesta giudiziaria, ha il dovere morale, anche
a tutela delle centinaia di famiglie di lavoratori che nei giorni
scorsi hanno vissuto non poche tensioni, di rappresentare quanto segue''.
Lo afferma, in un comunicato, la societa' Why not in relazione ad
un'inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Catanzaro.
''A seguito delle notizie che vorrebbero i dirigenti di Why not coinvolti
nell'indagine penale condotta dal dott. De Magistris, pubblico ministero
della Procura della Repubblica di Catanzaro - prosegue il comunicato
- in data odierna la societa' - assistita dal difensore avv. Alessandro
Diddi, del Foro di Roma - ha presentato un ampio dossier difensivo
con il quale ha ricostruito con assoluta precisione la 'storia' del
bando di gara che alcune fonti avevano maliziosamente fatto apparire
come 'fatto su misura' da Why not, con la complicita' di alcuni funzionari
compiacenti dell'amministrazione regionale. In particolare, la societa'
ha indicato al magistrato gli elementi di fatto, su cui ha sollecitato
ogni puntuale verifica, da cui si desume che il bando di gara non
e' stato da lei concepito, ne' da persone che dipendono dalla stessa
societa' o che sono ad esse collegate. Why not ha, anzi, dimostrato
e documentato al pubblico ministero inquirente, con dati inoppugnabili,
come non si sia verificata alcuna anomalia nella fase di presentazione
delle offerte da parte della Why not stessa e come la notizia riportata
dalla stampa che le reali ragioni per le quali in data 5 marzo 2007
la Regione avrebbe annullato il bando di gara andrebbero ravvisate
nel fatto che detto bando sarebbe stato predisposto da Why not e per
Why not e' assolutamente infondata''. ''Come gia' anticipato, nei
giorni scorsi - prosegue il comunicato - Why not aveva gia' indirizzato
alla Procura della Repubblica di Catanzaro un esposto con il quale
aveva fortemente stigmatizzato le gravissime illazioni circa il fatto
che il bando sarebbe stato confezionato per Why not ed in particolare
denunziato che da giorni erano state fatte circolare, con puntualita'
sin troppo sospetta, le voci che vorrebbero il bando di gara redatto
da professionisti dipendenti della societa'. Ora, nell'auspicare un
decisivo intervento della magistratura che possa ristabilire la verita'
dei fatti e, con essa, restituire a Why not ed a tutti i suoi lavoratori,
la tranquillita' per proseguire nella sua attivita', dopo giorni dedicati
ad una meticolosa ricostruzione di quanto accaduto, la societa' ha
potuto finalmente fornire agli organi inquirenti elementi inoppugnabili
che dimostrano - ove mai ve ne fosse stato bisogno - non solo come
il bando di gara non fosse stato affatto concepito per favorire Why
not, ma che possono indirizzare la magistratura ad individuare chi,
eventualmente, abbia potuto trarre giovamento dalle irregolarita'
di cui la stampa ha dato ampio risalto e non ultimo anche dall'annullamento
della gara''.
Marcia silenziosa
a Vibo sulle condizioni della sanità
23/03 "Io e mio marito siamo qui per proteggervi perché
sappiate che varcando questo cancello, entrando in questo ospedale,
potreste rischiare anche di moriré". Maria Sorrentino,
la madre di Federica Monteleone, la sedicenne morta dopo essere entrata
in coma mentre veniva sottoposta nell' ospedale di Vibo Valentia ad
un intervento chirurgico per appendicectomia, ha incontrato stamane
davanti ai cancelli dell' ospedale i compagni di classe della figlia
della seconda F del Liceo scientifico Berto. In programma c'era una
"marcia silenziosa" promossa dalle segreterie provinciali
di Cgil, Cisl e Uil per mettere a fuoco le condizioni della sanità
a Vibo Valentia. All'iniziativa erano attesi soprattutto molti studenti,
ma a causa di un problema di comunicazione - i sindacati avevano chiesto
l' autorizzazione all'ex Provveditorato agli studi ma ai dirigenti
degli istituti scolastici il via libera è arrivata solo ieri,
per cui non c'erano più i tempi per concedere i permessi -
è venuta meno proprio la presenza delle scolaresche. Solo i
compagni di classe di Federica hanno potuto essere presenti grazie
al fatto che, informati per tempo dai sindacati, avevano ottenuto
dai loro genitori l'autorizzazione a partecipare . Gli organizzatori
dell' iniziativa, i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, Raffaele
Mammoliti, Sergio Pititto e Luciano Prestia, hanno parlato di "distensione
e di disponibilità al confronto". I sindacalisti, che
successivamente hanno incontrato il direttore generale dell' Azienda
sanitaria, Francesco Talarico, si sono augurati che "alle promesse
fatte in tema di potenziamento della sanità vibonese seguano
fatti concreti"
Domenica chiusa
la A3 tra Palmi e Gioia
23/03 L'Anas informa che, per eseguire i lavori di ammodernamento
ed ampliamento della A3 Salerno-Reggio Calabria, nell'ambito del V
maxilotto, sarà chiusa al traffico veicolare l'autostrada tra
gli svincoli di Gioia Tauro e Palmi, dal km 393,500 al km 400,500,
in entrambe le direzioni di marcia, dalle ore 07.00 alle ore 18.00
di domenica 25 marzo. Il percorso alternativo prevede che il traffico
diretto verso Reggio Calabria dovrà uscire allo svincolo di
Gioia Tauro, con deviazione sulla Strada Statale 18, e successivo
rientro in autostrada allo svincolo di Palmi, mentre il traffico diretto
verso Salerno dovrà seguire il percorso inverso. Per minimizzare
i disagi all'utenza i lavori sono eseguiti di domenica, quando il
traffico veicolare nel tratto è meno intenso.
La Provincia
di Cosenza stanzia 330 milioni di euro in opere pubbliche
23/03 Sono una parte assolutamente rilevante del Bilancio previsionale
2007, che sarà discusso in Consiglio lunedì prossimo,
gli investimenti che la Provincia di Cosenza ha previsto ed inserito
nel Piano triennale delle opere pubbliche e che coprono l' arco di
tempo che va dall' anno in corso sino al 2009. A renderlo noto sono
il presidente dell' Ente, Mario Oliverio, e l' assessore al Bilancio,
Rachele Ciponte, che sottolineano come lo stanziamento complessivo
ammonti a 330.376.000 di euro, tra i quali 284.926.000 andranno alla
viabilità, 26.250.000 all' edilizia, 19.200.000,00 per l' impiantistica
sportiva. Per quanto riguarda la viabilità, è scritto
in una nota, parte delle risorse finanzieranno la costruzione di nuove
vie di collegamento che tendono a razionalizzare la mobilità,
adeguandola alla esigenze del territorio. Tra le altre, figurano la
nuova strada Sibari-Sila (30 mln); il collegamento svincolo autostradale
di Tarsia-statale 106 Bis (30 mln); interventi sulla Lago-Amantea-Cosenza
(20 mln); il collegamento Cosenza, nuovo svincolo A3-Settimo di Montalto
(20 mln); lo svincolo A3 Frascineto-Castrovillari (10 mln); infrastruttura
di collegamento Corigliano-Rossano, sulla vecchia statale 106 passata
alla competenza provinciale (10 mln). Il capitolo dedicato dal Bilancio
Previsionale 2007 indica poi la costruzione di nuovi edifici scolastici
per circa sette milioni di euro. Sono compresi, inoltre, nel Bilancio
per il 2007, 2,5 milioni per l' adeguamento e la messa in sicurezza
degli impianti sportivi nei piccoli Comuni. "La Provincia di
Cosenza - ha sostenuto Ciponte - intende interpretare una funzione
di soggetto attivo nella costruzione della strategia e degli strumenti
della nuova programmazione, con l' obiettivo di identificare un percorso
che stimoli e valorizzi le capacità progettuali del territorio
identificando opportunità, iniziative e strumenti per concorrere
allo sviluppo". "La nuova programmazione - ha sostenuto
Oliverio - punterà alla realizzazione di progetti che giocheranno
un ruolo centrale nella politica di sviluppo del territorio provinciale".
Oliverio ha annunciato lo stanziamento di un milione di euro per il
Fondo provinciale all' incremento dei fondi rischi ordinari dei Confidi
e per la prevenzione del fenomeno dell' usura. Il progetto, è
scritto nella nota, iniziato già l' anno scorso, "prosegue
nella sua opera di sostegno per l' accesso al credito delle categorie
produttive che, proprio nei difficili rapporti con il sistema bancario,
lamentano un ostacolo forte all' attività economica".
Un capitolo apposito è dedicato al portale ufficiale per il
quinto Centenario della morte di San Francesco di Paola che si pone
in rete come strumento di visualizzazione dell'eccellenza dei beni
culturali della Provincia di Cosenza e delle attività produttive.
"Innovazione e tecnologia - prosegue la nota - sono alla base
del Fondo a sostegno di tutte le iniziative ed attività per
la promozione e valorizzazione delle risorse energetiche e per l'
accesso ai finanziamenti Por 2007-13. Assoluta novità legata
alla presentazione del Bilancio di previsione la prossima dotazione
del Bilancio sociale, strumento altamente innovativo, utile per uniformare
le politiche e le strategie di governo delle risorse con i reali bisogni
del territorio e dei cittadini". "Tutti noi - ha sostenuto
Oliverio, avviando la discussione sul documento finanziario - siamo
consapevoli che la situazione economica del Paese deve impegnare a
rivedere la finanza locale ed in particolare le misure di contenimento
della spesa delle amministrazioni pubbliche. Accogliamo una politica
di risanamento dei conti pubblici, in cui tutti gli attori economici
sono chiamati a un senso di responsabilità maggiore, ma valutando
con estrema attenzione nel contempo le spinte che devono essere accolte
per finalizzare la nostra azione alle strategie di sviluppo e crescita
che, in particolare in questa particolare contingenza, prendono la
strada delle realizzazioni e dei nuovi strumenti messi a disposizione
della comunità per il futuro".
Brevi di cronaca
da Rossano, Cassano, Carolei, San Giovanni
23/03 A Rossano carabinieri hanno arrestato D.R., di 30 anni, sorvegliato
speciale di Ps, e A.L., di 51, per resistenza e violenza al pubblico
ufficiale. I due, fermato per un controllo mentre erano a bordo di
una Fiat Punto, avrebbero reagito. In particolare, A.L., che tra l'
altro era in stato di ebbrezza, ha spintonato un militare ed e' fuggito,
ma e' stato bloccato dopo un breve inseguimento. A Cassano i carabinieri
, in esecuzione di un' ordinanza di custodia cautelare in carcere
emessa dalla Corte d' Appello di Napoli, hanno arrestato Giuseppe
D' Alessandro, di 33 anni di Sulmona, gia' agli arresti domiciliari
nella comunita' terapeutica ''Saman''. L' arresto e' scattato, secondo
quanto e' stato riferito, in seguito alla segnalazione dei responsabili
della comunita' per violazione al programma terapeutico. I carabinieri,
inoltre, in esecuzione di un' ordinanza di sospensione dell' affidamento
ai servizi sociali emessa dal Tribunale di sorveglianza di Cosenza,
hanno arrestato un altro ospite della comunita' ''Saman'', Daniele
Ciolli, di 34 anni di Roma. L' uomo, il 21 marzo scorso, si era allontanato
arbitrariamente dalla comunita'. Oggi e' stato rintracciato dai carabinieri
di Trebisacce e arrestato. A Carolei ignoti si sono introdotti nei
locali del ristorante Arabesque e si sono impossessati di un impianto
stereo e di tre lampade alogene. Un altro furto e' stato compiuto
in una tabaccheria di San Giovanni in Fiore. Rubate alcune stecche
di sigarette e due pacchi di gratta e vinci. Sui due episodi i carabinieri
hanno avviato delle indagini per individuare gli autori.
Si impicca in
ospedale il pensionato che uccise il genero a Cassano
22/03 Un pensionato, Luigi Perciaccante, 82 anni, di Cassano allo
Jonio, si è tolta la vita impiccandosi nella stanza del reparto
di ortopedia dell'ospedale 'Pugliese' di Catanzaro dove si trovava
agli arresti domiciliari per l'omicidio del genero Giuseppe Calabrese,
di 39 anni, avvenuto a Cassano allo Jonio il primo marzo scorso. Ad
accorgersi dell'accaduto è stato il personale medico dell'ospedale
che ha avvertito le forze dell'ordine. Nel reparto sono intervenuti
i carabinieri che hanno avviato le indagini per ricostruire l'accaduto.
Perciaccante uccise il genero dopo che quest'ultimo era intervenuto
per sedare una lite, per questioni di eredità, tra il pensionato
e la figlia. Dopo la convalida dell'arresto il pensionato aveva ottenuto
il beneficio dei domiciliari per motivi di salute.
Sequestrato a
Santa Maria del Cedro dalla Finanza un capannone ricoperto d’Eternit
22/03 Un capannone interamente coperto da lastre di eternit per un
totale di 27 tonnellate di amianto è stato sequestrato a Santa
Maria del Cedro dagli agenti della tenenza della Guardia di Finanza
di Scalea che hanno denunciato in stato di libertà il proprietario
dell' immobile. La struttura è stata individuata, nel corso
delle attività di controllo e monitoraggio del territorio,
con l' ausilio dei velivoli della sezione aerea di Lamezia Terme.
In particolare la ricognizione ha permesso di rilevare la presenza
di una copertura pari a circa 2 mila metri quadrati di lastre in eternit
in stato di usura e lacerazione. Per lo smaltimento del materiale
sequestrato la Guardia di finanza ha interessato l' ufficio provinciale
Arpacal di Cosenza.
Tramonti e Pelle
(Cisl) “Urge l'ammodernamento della 106”
22/03 "La temporanea chiusura della Salerno-Reggio Calabria
ai mezzi pesanti per il maltempo, ha dimostrato ancora una volta l'
importanza e la strategicità del tratto Sibari - Roseto - Nova
Siri, l' unica alternativa all' autostrada". E' quanto affermano
in una nota congiunta il segretario generale della Cisl di Cosenza,
Paolo Tramonti, e il componente della segreteria regionale della Cisl,
Enzo Pelle. "E' necessario un intervento concreto sulla viabilità
jonica - sostengono Tramonti e Pelle - che rimane l' unico collegamento
della Calabria con il Nord Italia. L' ammodernamento del percorso
viario si rende sempre più urgente. Due sole corsie non sono
sufficienti a contenere il traffico normale, meno che mai quello straordinario
di questi giorni. Da Taranto a Roseto la strada a quattro corsie è
quasi ultimata.Da Roseto a Sibari, poi, si finisce in un fastidioso
collo di bottiglia. La riduzione delle carreggiate frena il traffico
veicolare e lo sviluppo commerciale di un' area ricca di potenzialità.
In sintesi, senza la A-3 la nostra regione va in panne. Non ci sembra
una situazione adeguata ai tempi moderni". A giudizio dei due
sindacalisti "il completamento del megalotto, inoltre, offrirebbe
un valido supporto a tutte le vie di comunicazione presenti nel nostro
territorio. Si tratta di 58 chilometri di strada. I lavori dovevano
essere già partiti. Ma sino ad oggi non si è aperto
alcuno spiraglio né sugli investimenti né sull'avvio
del cantiere. Le condizioni della statale 106 sono sempre più
precarie e pericolose. Creano disagi alle popolazioni residenti che
si trovano quotidianamente imbottigliate nel traffico. Il potenziamento
di questa nuova infrastruttura non solo porterebbe lavoro a tanti
operai edili ma anche crescita economica all' intero comprensorio".
Toghe lucane
indagate: Il 2 aprile la prima decisione del CSM
22/03 La Prima Commissione del Csm deciderà probabilmente
il 2 aprile, alla ripresa dei lavori dopo la settimana bianca, sulla
possibile apertura di pratiche di trasferimento d'ufficio per alcuni
magistrati degli uffici giudiziari della Basilicata.Con l'ascolto
di due sostituti procuratori di Potenza ,Claudia De Luca e Anna Gloria
Piccininni,la Prima Commissione ha infatti concluso oggi il ciclo
di audizioni che aveva disposto per avere un quadro completo della
situazione, prima di assumere le proprie determinazioni. L'inchiesta
del Csm è partita dopo il coinvolgimento di cinque magistrati
nell'inchiesta di Catanzaro su un presunto comitato di affari che
avrebbe agito in Basilicata. Si tratta dei procuratori di Potenza
e Matera, Giuseppe Galante e Giuseppe Chieco, del presidente e di
un giudice del tribunale di Matera, Iside Granese e Rosa Bia, e di
un sostituto procuratore di Potenza Felicia Genovese. Ma l'attenzione
di Palazzo dei marescialli è puntata nel suo complesso sulla
situazione degli uffici giudiziari di Potenza. Le eventuali procedure
che il Csm potrebbe avviare- si parla di quattro- riguarderebbero
in gran parte alcuni dei magistrati indagati in Calabria. L'intervento
del Consiglio è già stato sollecitato per il procuratore
Galante dal ministro Mastella, che ha rinnovato una richiesta che
aveva fatto anche il suo predecessore in via Arenula, Roberto Castelli.
A Palazzo dei marescialli bollano invece come 'illazioni'' l'ipotesi
riportata dal "Giornale" secondo cui si profilerebbe il
trasferimento d'ufficio per il pm e per il gip dell'inchiesta su Vallettopoli
John Woodcock - sul quale pendono tre fascicoli, una pratica a tutela,
e un procedimento disciplinare per presunte intercettazioni abusive
di colloqui tra difensori e indagati - e Alberto Iannuzzi. Fascicoli
al Csm ci sono anche su un altro sostituto procuratore di Potenza
Vincenzo Montemurro, che con il capo dell'ufficio Galante a giugno
dovrà comparire davanti alla sezione disciplinare.
Strage di Caraffa,
udienza preliminare per Tomaino
22/03 E' fissata per venerdì 23, davanti al gup del Tribunale
di Catanzaro, l'udienza preliminare a carico di Claudio Tomaino, di
30 anni, accusato di essere il responsabile dello sterminio della
famiglia Pane, accaduto nelle campagne di Caraffa di Catanzaro il
27 marzo dello scorso anno. Nella strage furono assassinati Camillo
Pane, zio di Tomaino; la moglie, Annamaria, ed i figli Eugenio e Maria.
Tomaino, che è reo confesso, uccise Camillo Pane ed i suoi
familiari per motivi d'interesse. Il giovane, infatti, aveva nei confronti
dello zio, insieme al quale gestiva un'attività di compravendita
di immobili, un debito di 450 mila euro. Il 27 marzo scorso Tomaino
attirò Camillo Pane ed i suoi familiari in una trappola concordando
un appuntamento a Caraffa con la scusa di fare vedere loro un immobile
e li uccise sparando per primo allo zio. L'ultima ad essere assassinata
fu Maria Pane. Il rinvio a giudizio di Tomaino è stato chiesto
dal sostituto procuratore della Republica di Catanzaro, Salvatore
Curcio, che ha condotto l'inchiesta sulla strage. Curcio nelle settimane
scorse ha nuovamente interrogato Tomaino che ha ammesso le proprie
responsabilità, così come aveva fatto in precedenza
in presenza del procuratore della Repubblica, Mariano Lombardi. Tomaino
ha anche ribadito di non avere avuto complici né nell'organizzazione,
né nell'esecuzione del quadruplice omicidio, ed il movente
d'interesse che sarebbe stato la causa scatenante della strage. Tomaino
è difeso dagli avvocati Armando e Clara Veneto, che hanno preannunciato
la presentazione di una richiesta al gup di giudizio abbreviato condizionato
all'effettuazione di una perizia psichiatrica.
Gemellaggio tra
Locri e Firenze
22/03 Locri e Firenze insieme per portare avanti un progetto e un
percorso di sviluppo e di cambiamento ma anche per affermare valori
come legalità e libertà. Nasce sotto questi auspici
il gemellaggio tra le Città di Firenze e Locri. Nella sala
del consiglio comunale di Locri il presidente Vincenzo Carabetta e
il Sindaco Francesco Macrì hanno ringraziato Eros Cruccolini
presidente del consiglio comunale di Firenze per la sua presenza a
Locri. Il progetto che riguarda le due città punta sul turismo
con le attrazioni derivanti dalle bellezze paesaggistiche, dal ricco
patrimonio archeologico e dalle terme presenti nel territorio locrese,
mntre altro aspetto importante è quello inerente l'artigianato
e la valorizzazione di tali prodotti. In questo contesto rientra l'invito
al comune di Locri di partecipare alle fiere dell'artigianato che
si terranno a Firenze nei mesi di aprile e maggio. Proprio ieri nella
giornata dedicata alla memoria delle vittime della mafia il Sindaco
Macrì e i presidenti dei due consigli comunali Cruccolini e
Carabetta prendendo parte alla manifestazione di Polistena con i rispettivi
Gonfaloni hanno ritenuto opportuno deliberare congiuntamente per l'adesione
delle città di Locri e Firenze all'associazione antimafia "Pubblico
Avviso".
Illegittimo il
sequestro nei confronti del Gen. Cretella
22/03 Il Tribunale del riesame di Catanzaro ha disposto oggi la revoca
del sequestro disposto nei confronti del Gen. Walter Cretella da parte
della Procura della Repubblica di Catanzaro, sancendone l'illegittimità.
Il Tribunale ha depositato soltanto il dispositivo e le motivazioni
saranno note nei prossimi giorni. Per i difensori dell'alto Ufficiale
delle Fiamme Gialle, il senatore Giancarlo Pittelli e Giuseppe Fonte,
non c'erano dubbi "sull'esito del procedimento di riesame atteso
il tenore della motivazione del provvedimento di perquisizione e sequestro
del tutto surrettizia all'evidenza. In più abbiamo notato che
il Pm, nel motivare il provvedimento emesso nei confronti del Gen.
Crepella ha utilizzato ripetutamente il riferimento ad atti e riferimenti
acquisiti attraverso il sequestro dei beni e dei conti correnti bancari
di altri indagati, sequestro prontamente revocato dal Tribunale del
riesame e, dunque, di elementi non utilizzabili poiché acquisiti
illegittimamente. Ognuno risponderà,prima o poi, di eventuali
responsabilità conseguenti ad azioni illegittime quando non
anche illegali. Il Gen. Cretella ha subito un danno di proporzioni
incalcolabili sul piano professionale e sul piano dell'immagine. Nessun
risarcimento potrà mai ristorarlo di tutto ciò. In questa
inchiesta, ripetiamo fino alla noia, è mancato il confronto
giurisdizionale sulla fondatezza delle accuse. Il Pm a questo confronto
si sottrae da ben due anni ( a proposito, quanto dura un'indagine
penale?) colpendo gli indagati, in maniera sistematica, con provvedimenti
di sua esclusiva competenza con il conseguente clamore di stampa.
Si tratta, in effetti di un procedimento sottratto alle aule di giustizia
e trattato sulla carta stampata".
A breve lavori
per messa in sicurezza cantiere sequestrato sulla diga sull’Esaro
22/03 Già dalla prossima settimana potranno riprendere molte
delle attività per la messa in sicurezza delle opere e delle
attrezzature della Diga sull'Esaro, interrotte lo scorso 14 marzo
dal sequestro disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale
di Castrovillari. E' stata la stessa procura che ieri ha autorizzato
la facoltà d'uso parziale del cantiere. La Sorical, in una
nota, auspica che "l' operato della magistratura porti nei prossimi
giorni alla decisione della completa disponibilità dell' area
del cantiere e permetta l' esaustiva ripresa dei lavori di messa in
sicurezza la cui conclusione era prevista per fine luglio, e successivamente
al definitivo chiarimento dell' intera vicenda". "La sensibilità
della magistratura di Castrovillari - conclude la nota - autorizza
a pensare che la vicenda processuale trovi rapidamente la sua conclusione
tranquillizzando così sia la comunità calabrese che
aspetta da decenni questa importante grande opera che le maestranze
e le loro famiglie sulla certezza della loro occupazione"
I Vigili del
fuoco aderiscono allo sciopero del 30 marzo
22/03 Il sindacato dei Vigili del fuoco ha aderito allo sciopero
generale del pubblico impiego indetto per il 30 marzo. Lo informa
il Dipartimento dei vigili del fuoco del Viminale che comunica come
l'astensione del lavoro durerà dalle 10 alle 14 per il personale
del servizio operativo e aeroportuale, e per l'intera giornata per
il restante personale. Il Dipartimento assicura che durante lo sciopero
saranno garantiti i servizi essenziali di soccorso tecnico e aeroportuale
alla cittadinanza.
Brevi di cronaca
da Rende, Castrovillari
22/03 A Rende un uomo con il volto coperto da passamontagna ed armato
di pistola ha compiuto una rapina in un supermercato . Il rapinatore
ha minacciato una impiegata del supermercato e si è fatto consegnare
il denaro custodito in cassa. Il bottino ammonterebbe a circa 250
euro. L'episodio è stato denunciato ai carabinieri che hanno
avviato le indagini. A Castrovillari tre cittadini stranieri sono
stati arrestati dai carabinieri per furto e resistenza a pubblico
ufficiale. I tre sono stati scoperti dai carabinieri mentre stavano
rubando della merce ed hanno opposto resistenza durante il loro arresto.
Attentato al
centro giovanile salesiano di Locri
21/03 "La sfrontatezza con cui la 'ndrangheta impedisce di operare
se non si e' sotto il suo protettorato o se non si affidano i lavori
ad una delle proprie ditte, conferma chiaramente a tutti, qualora
ce ne fosse ancora bisogno, chi sia la reale autorità sovrana
in Calabria e irride uno stato ormai incapace di produrre la benché
minima deterrenza". E' quanto si afferma in una nota del movimento
Comunità Libere nel quale si esprime "sgomento e indignazione"
per l' attentato al cantiere del Centro giovanile salesiano di Locri.
"Cos' altro deve accadere per rendersi conto di essere in una
situazione di grave emergenza democratica? - è scritto nella
nota dell' associazione - Cos' altro serve oltre la violenza incontrollata,
i partiti e le istituzioni che affondano nel più vergognoso
degrado, la presenza radicata delle massonerie deviate, la compravendita
dei voti, i pezzi di magistratura collusa? A quale autorità
devono rispondere le imprese e gli imprenditori in Calabria, impigliati
come sono tra la 'ndrangheta che governa il mercato, la politica corrotta
che ne governa sussidi e aiuti in cambio del conferimento di voti
e posti di lavoro, ed uno stato-esattore che esige tasse e non garantisce
democrazia e sicurezza? Per quanto tempo ancora dovremo rischiare
la vita o di essere vittime di attacchi di vario tipo solo per aver
partecipato a una gara, per aver dato lavoro ai giovani, per aver
aperto un negozio, per aver pubblicamente detto che il 're è
nudò? Esigiamo una risposta rapida, durissima e incontrovertibile
agli attentati di Locri, che rilanci una flebile speranza che sia
ancora lo Stato a controllare il territorio". "Pretendiamo
che il Governo - prosegue la nota - predisponga immediatamente risposte
normative veramente straordinarie a questa emergenza democratica,
considerandola quale realmente è: cioé una 'grave minaccia
alla sicurezza nazionale'. I cittadini, le famiglie e le imprese di
Comunità Libere e tutta la società civile calabrese
vigileranno perché ciò accada e non consentiranno che
questo sistema di morte affossi la nostra bellissima regione".
Capi di moda
contraffatti, la Finanza di San Giovanni in Fiore sequestra una ditta
in Puglia
21/03 Gli uomini della Guardia di Finanza di San Giovanni in Fiore
(Cosenza), in collaborazione con i colleghi della compagnia di Barletta
hanno individuato e sequestrato, nella zona industriale della cittadina
pugliese, un'impresa di confezione di abbigliamento dedita alla produzione
di capi recanti marchi contraffatti. L'indagine era stata avviata
dopo il sequestro di 329 capi contraffatti effettuato d'iniziativa
dai finanzieri della tenenza di San giovanni in Fiore a carico di
un rivenditore. Le indagini svolte dalle fiamme gialle silane hanno
consentito di individuare la ditta che aveva prodotto i capi contraffatti.
In base agli elemnti acquisiti, la Procura della repubblica del Tribunale
di Cosenza ha emesso un decreto di perquisizione nell'azienda, eseguito
dai militari della compagnia di Barletta, nel corso della quale ,
contestualmente al rinvenimento di ulteriori 244 capi recanti i marchi
contraffatti di note griffes internazionali e nazionali, e' stata
accertata l'attivita' di produzione degli stessi, per cui si e' proceduto
al sequestro dell'intero opificio e dei dispositivi tecnici utilizzati
per il confezionamento. Il titolare dell'impresa risulta indagato
dalla Procura della repubblica di Cosenza per contraffazione e commercio
di prodotti con segni falsi.
Confiscati beni
al boss Gallace
21/03 La Polizia ha confiscato beni per un valore di un milione di
euro appartenenti al presunto boss della 'ndrangheta Vincenzo Gallace,
di 60 anni, capo dell'omonima cosca di Guardavalle. La confisca è
stata fatta dall'Ufficio misure di prevenzione della Questura di Catanzaro
in esecuzione di un'ordinanza emessa dal Tribunale. I beni confiscati
consistono in un'impresa edile, denominata Europa sud, con sede a
Guardavalle; in due terreni agricoli in località Vescovado
di Guardavalle ed in un terreno edificabile a Nettuno (Roma). Confiscati
anche due autocarri adibiti a trasporto merci. Nei confronti di Gallace,
inoltre, a causa della sua "pericolosità sociale",
sempre su richiesta della Questura di Catanzaro, è stata applicata
la misura della sorveglianza speciale per tre anni, con obbligo di
soggiorno nel comune di residenza. Gallace ha precedenti per omicidio,
associazione mafiosa, sequestro di persona, estorsione e traffico
di sostanze stupefacenti.
Frana ad Acquaformosa
rovina il cimitero da dove escono bare ed ossa
21/03 Una frana ha investito il cimitero di Acquaformosa, in provincia
di Cosenza. Lo smottamento, causato dalle piogge di questi giorni,
ha provocato la fuoriuscita di quattro bare e di alcune ossa dai loculi.
Sul posto opera da stamattina una squadra dei vigili del fuoco, che
fra l'altro tiene sotto osservazione il movimento franoso.
Doglie scambiate
per coliche, La Rupa papà a "sorpresa"
21/03 Ha accusato le doglie dando alla luce un bambino ma ignorava
il fatto di essere incinta. E' accaduto - secondo quanto riporta il
Quotidiano della Calabria - ad una donna di 42 anni, Anna Maria, moglie
del consigliere regionale calabrese dell' Udeur Franco La Rupa. I
dolori improvvisi, avvertiti dalla signora La Rupa ieri sera mentre
era a casa, sono stati scambiati inizialmente per una forte colica
addominale. La donna ed il marito, infatti, non immaginavano quello
che di lì a poco si sarebbe verificato. Quando la situazione
si è fatta più chiara, e davanti alla necessità
di fare fronte al parto, La Rupa ha aiutato la moglie a dare alla
luce il figlio. Subito dopo il parto Anna Maria La Rupa ed il figlio
sono stati accompagnati in ospedale. "Mia moglie ha un fisico
ben strutturato - ha detto il consigliere La Rupa - e in tutti questi
mesi non ha mai avuto un solo segnale che lasciasse presagire una
gravidanza". Tra i primi a fare gli auguri al neo papà
- riferisce sempre il 'Quotidiano' - il leader dell'Udeur, Clemente
Mastella.
Trovati a Lungro
fucili e cartucce rubati
21/03 I carabinieri, nel corso di un servizio di controllo, hanno
trovato a Lungro, in contrada Foresta Cardello, due fucili e trenta
cartucce a pallini provento di furto. I fucili, calibro 20 e 16, e
le cartucce erano stati rubati nel luglio dello scorso anno ed a febbraio
scorso in due abitazioni, rispettivamente, ad Altomonte e a Morano
Calabro. Le armi e le cartucce erano contenute in un sacco di plastica
nascosto sotto alcune balle di fieno lungo il margine di una strada.
I carabinieri della Compagnia di Castrovillari hanno avviato le indagini
per identificare i responsabili del furto di armi e accertare lo scopo
per il quale i fucili e le cartucce erano stati nascosti.
Tre bracconieri
arrestati sul Pollino
21/03 Tre bracconieri, di età compresa tra i 20 e i 24 anni,
armati di un fucile con matricola abrasa, sono stati arrestati dal
personale del Corpo forestale dello Stato nel territorio del comune
di Cerchiara di Calabria. I tre giovani, due di Francavilla Marittima
e uno di Cerchiara, sono stati sorpresi dai forestali e si sono immediatamente
dati alla fuga su un fuoristrada. Nel corso dell' inseguimento, secondo
quanto riferito dal Corpo forestale dello Stato, i bracconieri hanno
più volte puntato il fucile contro gli agenti tenendoli sottotiro
con il rischio di un conflitto a fuoco e poi hanno tentato di sbarazzarsi
dell' arma lanciandola ai bordi della strada. Sul posto sono intervenuti
anche i carabinieri di Cerchiara di Calabria. I tre bracconieri sono
stati portati nel carcere di Castrovillari
Confermata l’interdizione
per i medici del Centro salute mentale di Castrovillari
21/03 Il tribunale della libertà di Catanzaro ha confermato
le misure interdittive della sospensione per due mesi dall' esercizio
dei pubblici uffici a carico del primario del Centro di salute mentale
di Castrovillari, Marianna Ardillo, e del dirigente medico della stessa
struttura, Silvio Cicirelli, rigettando la richiesta di revoca avanzata
dai difensori. I due medici erano stati posti agli arresti domiciliari
il 6 marzo scorso nell' ambito dell' operazione denominata 'Black
List'' in esecuzione di un provvedimento emesso dal gip del Tribunale
di Castrovillari su richiesta della Procura. Successivamente lo stesso
gip aveva modificato la misura cautelare, tramutandola nell'interdizione
per due mesi dai pubblici uffici. Secondo quanto è emerso da
un'indagine dalla Guardia di finanza su presunti illeciti nel Centro
mentale di Castrovillari, alcune cartelle cliniche sarebbero state
falsificate. Su altre cartelle, inoltre, sarebbero stati modificati
i valori relativi alla sperimentazione di un farmaco antipsicotico.
Marianna Ardillo e Cicirelli, sempre secondo quanto emerso dall' indagine,
avrebbero accertato l' efficacia del farmaco rendendo possibile il
suo acquisto da parte dell' Azienda sanitaria di Castrovillari per
una spesa pari a 750 mila euro.
Demografia: L’Italia
si avvicina all’Europa ma rimane vecchia e mammona
21/03 Gli italiani del nord, del centro e del sud sono sempre più
simili tra loro: così almeno ci illustra il 'Rapporto sulla
popolazione italiana - L'Italia all' inizio del XXI secolò
realizzato dal Gruppo di coordinamento per al demografia della Società
italiana di statistica, edito da Il Mulino, che domani verrà
presentato presso l'Irpps-Cnr. Tra Mezzogiorno e centro-nord è
in atto, dunque, un processo di 'convergenza'. In primo luogo di fecondità:
1,06 figli per donna al nord contro 1,43 nel Mezzogiorno nel 1995,
nel 2005 entrambi sono a 1,32, grazie soprattutto all'apporto degli
immigrati al nord. Nella mortalità, invece, il nord ha colmato
il precedente svantaggio a favore delle regioni meridionali, grazie
a un guadagno nella sopravvivenza maschile maggiore di quello del
sud (+2,1 anni) e attribuibile soprattutto alla maggior contrazione
della mortalità per malattie del sistema circolatorio e per
tumori al centro-nord. La debolezza economica del Mezzogiorno emerge
con un saldo negativo nelle migrazioni, seppur debole (tra i -40 ed
i -50 mila l'anno), e con una minore attrazione nei confronti degli
immigrati dall' estero che vi si insediano regolarmente (6,2% del
totale della popolazione al centro-nord, l'1,5% nel Mezzogiorno).
Gli immigrati arrivano ora soprattutto dall' Europa orientale, e le
loro durate di presenza sono ancora brevi rispetto a quelle dei flussi
'storici' di filippini, tunisini, senegalesi e marocchini, ma una
parte di loro manda segnali di insediamento definitivo richiamando
o formando famiglia e facendo figli (i nati in Italia da almeno un
genitore straniero, sono valutate tra le 550 e le 650 mila unitàa
inizio del 2007).
IN RITARDO RISPETTO ALL'EUROPA PER EVOLUZIONE FORME FAMIGLIA - All'avanguardia
per durata della vita e longevità, la popolazione italiana
è in ritardo rispetto agli altri paesi europei nell'evoluzione
delle forme famigliari e di convivenza e nei modelli riproduttivi.
Scarsa diffusione di giovani che vivono da soli (6,4% delle donne
25-34-enni; ma Milano quasi un quarto degli uomini 35-44enni) o con
altri coetanei; meno del 30%, ma in rapida crescita, le coppie che
convivono a fronte del 60-95% nell'Europa settentrionale già
a metà anni '90. Anche matrimoni civili (piu' di 1 su 3 nel
2005), le separazioni ed i divorzi sono in aumento, ma si scioglie
solo un matrimonio su 7; in altri Paesi europei ciò avviene
per un terzo/metà delle unioni. Ne consegue che sono poche
le famiglie di un solo genitore con figli piccoli (662 mila), gli
sposi in 'seconde nozze' (8%) e le famiglie 'ricostituite' (721 mila).
I nati da non coniugati, raddoppiati in 10 anni, sono meno del 15%;
in alcuni Paesi europei hanno superato i figli di coniugati.
ITALIA CRESCE MA SOLO GRAZIE A CONTRIBUTO STRANIERO - Tra il 2002
ed il 2005 la popolazione è cresciuta in media di circa 440
mila unità l'anno. La crescita è dovuta soprattutto
all'iscrizione in anagrafe mediamente di 305 mila stranieri l'anno.
Tra il 2002 ed il 2005 sono nati in Italia circa 170 mila bambini
da madre straniera, che costituiscono poco meno dell' 8% del totale
delle nascite. La popolazione straniera oggi è quantificata
tra i 2,7 (4,5% dei residenti) ed i 3,5 milioni (6%), se si comprende
una stima degli irregolari, con la quota più significativa
nel nord-est: 6,6%. Gli stranieri contribuiscono a ridurre l'invecchiamento
nazionale: senza di loro, gli ultra65enni avrebbe già superato
il quinto della popolazione. L'età media è di 31 anni,
contro i 43 degli italiani, la fecondità è doppia di
quella italiana: nel 2004, per le donne straniere, il numero medio
di figli è di 2,61, mentre per le italiane è 1,26. Il
tasso di mortalità tra gli stranieri è circa 10 volte
inferiore a quello italiano.
L'ITALIA PRIMA PER 'GRANDI VECCHI' - L'Italia è il Paese con
la maggiore quota di popolazione anziana: nel 2005 l'Italia ha superato
la Germania ed è diventata prima per 'grandi vecchi' (over
80, 5,1%). La vita media delle donne è di più di 83
anni, quella maschile oltre i 77.
Brevi di cronaca
da Fuscaldo
21/03 I carabinieri hanno arrestato a Fuscaldo Andrea Russo, di 36
anni, con l'accusa di evasione. L'uomo, sottoposto agli arresti domiciliari
su disposizione della Procura della Repubblica di Paola, è
stato sorpreso dai militari mentre si trovava fuori dalla sua abitazione.
Dissequestrato
il cantiere della Diga dell’Esaro, ma le indagini continuano
20/03 La Procura della Repubblica di Castrovillari ha autorizzato
la facoltà d'uso parziale del cantiere in cui si sta realizzando
la diga sull'Esaro, sequestrato una settimana fa nell'ambito di un'inchiesta
su presunti illeciti nell'iter per la costruzione della struttura.
La facoltà d'uso parziale è stata concessa per consentire
l'attuazione di alcuni lavori di messa in sicurezza resisi necessari
dopo il maltempo degli ultimi giorni. Ogni intervento che sarà
attuato dovrà essere rendicontato quotidianamente alla Compagnia
di Castrovillari della Guardia di Finanza. Dall'inchiesta della Procura
di Castrovillari è emerso che per la realizzazione della diga
sarebbe stata utilizzata una progettazione che non era attuabile perché
elaborata dalla società che aveva avuto in appalto i lavori
in un primo tempo. Le indagini della Procura di Castrovillari proseguono.
Incidenti sul
lavoro: Un morto a Tarsia e un ferito a Rose
20/03 Un operaio, Franco Madormo, di 61 anni, e' morto ed un altro
e' rimasto gravemente ferito in due distinti incidenti sul lavoro
avvenuti in provincia di Cosenza. Franco Madormo e' deceduto dopo
essere caduto all'interno del cassone dosatore di elementi di argilla
di una fornace alla periferia di Tarsia dove si producono laterizi.
L'operaio stava effettuando dei lavori quando e' precipitato nel cassone.
Sul posto, oltre a un'ambulanza del 118 e una pattuglia dei Carabinieri,
è giunta pure una squadra dei Vigili del Fuoco che ha provveduto
al recupero del corpo. A Rose, un operaio, U.C., di 58 anni, stava
effettuando dei lavori edili quando e' caduto dal terzo piano di un
edificio in costruzione. L'operaio e' stato soccorso ed accompagnato
nell' ospedale di Cosenza dove i sanitari si sono riservati la prognosi.
In entrambi gli incidenti sono intervenuti i carabinieri, che hanno
avviato le indagini.
Auto contro TIR
a Spezzano Albanese:morto un 24enne
20/03 Un incidente mortale si e' verificato al bivio tra la SS 593
e la SS 19 nell territorio di Spezzano Albanese in provincia di Cosenza.
Un giovane di ventiquattro anni, Francesco Foglia, di Corigliano Calabro,
ha perso la vita. L'auto su cui l'uomo viaggiava, per cause che sono
in via d'accertamento da parte degli agenti della polstrada, s'e'
scontrata con un'autoarticolato. Nell'urto il corpo del giovane e'
finito fuori dall'abitacolo. Il giovane era alla guida di una Renault
Modus che, per cause in corso d'accertamento, ha urtato contro un
muretto di recinzione ed è finito nella corsia opposta, scontrandosi
con un autoarticolato. La morte di Foglia è stata istantanea.
I rilievi sul luogo dell'incidente sono stati fatti dalla sezione
di Trebisacce della Polizia stradale. Sul posto e' arrivata una squadra
dei vigili del fuoco e l'ambulanza del 118.
Confermati gli
arresti al centro Salute Mentale di Castrovillari
20/03 Il Tribunale della Liberta' di Catanzaro ha confermato le misure
cautelari nei confronti del primario Marianna Ardillo e del dirigente
medico del centro di salute mentale di Castrovillari (Cosenza), Silvio
Cicirelli, tratti in arresto dagli uomini della Guardia di Finanza
del comando provinciale di Cosenza, nel corso dell'Operazione denominata
Balck List. I due erano stati arrestati con l'accusa di truffa e falso
in relazione alla somministrazione di un farmaco ai pazienti del centro
di salute mentale. L'udienza si e' svolta questa mattina a Catanzaro
che ha respinto l'istanza di riesame delle misure cautelari presentata
dai due indagati. Il tribunale ha confermato l'intero impianto accusatorio
ritenendo congrue le misure cautelari richieste dal procuratore capo
della repubblica di castrovillari, Agostino Rizzo, e dal sostituto
procuratore, Baldo Pisani, ed emesse dal gip di Castrovillari. I due
medici resteranno agli arresti domiciliari a cui erano stati assegnati
dopo l'arresto. Inoltre resteranno sospesi dall'esercizio della professione.
Morta la 18enne
di Montepaone ferita per gelosia
20/03 E' morta nel reparto di rianimazione dell'ospedale Pugliese
di Catanzaro Barbara Bellorofonte, la ragazza di 18 anni che nella
tarda serata del 27 febbraio scorso era stata ferita con alcuni colpi
di pistola dal fidanzato, Luigi Campise, di 24 anni, al culmine di
una lite per motivi di gelosia. Il ferimento era accaduto in una via
del centro di Montepaone, a pochi chilometri da Catanzaro, presenti
alcuni amici della coppia. Campise si era poi costituito ai carabinieri.
Uno dei colpi sparati da Luigi Campise aveva raggiunto Barbara Bellorofonte
alla testa. La giovane, nel momento in cui era stata portata nel reparto
di rianimazione dell'ospedale di Catanzaro, era in coma irreversibile.
Condizione che nel periodo di ricovero non ha mai registrato alcun
segnale di miglioramento.
A Crotone restituiscono
oltre 5000 tessere elettorali
20/03 Sono 5.013 le tessere elettorali raccolte dal comitato cittadino
'Insieme ce la possiamo fare' nell'ambito della campagna di protesta
'dimettiamoci da cittadini avviata con la manifestazione di Crotone
lo scorso 7 marzo. Il dato e' stato reso noto stamattina dai promotori
della protesta e dal presidente di 'Insieme ce la possiamo fare',
Roberto Salerno, nel corso di una conferenza stampa nella quale ha
evidenziato che "il traguardo del tutto insperato ed inimmaginabile
delle 5 mila tessere elettorali raccolte, è stato ritenuto
emblematico della insofferenza dei crotonesi rispetto alla non considerazione
delle proprie esigenze da parte della classe politica locale e regionale".
Sempre stamattina, il comitato ha comunicato l'esito dello 'spoglio'
alla Prefettura di Crotone, dove è stata consegnata e fatta
protocollare una richiesta indirizzata al prefetto Vincenzo Cardellicchio,
affinché si faccia "promotore a breve - si legge nella
lettera - della convocazione di un tavolo istituzionale, subordinandolo
alla presenza di almeno un ministro della Repubblica, insieme a tutti
i rappresentanti eletti nell'ambito della provincia di Crotone".
Con il tavolo istituzionale il comitato cittadino spera di "sollecitare
un forte segnale di risposta da parte delle preposte istituzioni alle
problematiche della città di Crotone, ma anche e soprattutto
di intraprendere le iniziative più opportune finalizzate allo
sviluppo occupazionale dell'intera provincia, resesi ormai improrogabili
in considerazione della tensione sociale venutasi a creare a seguito
della bocciatura che la Giunta della Regione Calabria ha inteso riservare
al progetto 'EuroParadiso''. I promotori del comitato, sempre durante
la conferenza stampa di oggi, hanno confermato anche di voler continuare
la raccolta delle tessere elettorali negli altri comuni della provincia
di Crotone, in cui saranno allestiti punti di raccolta a partire dai
prossimi giorni.
Gli avvocati
penalisti incrociano le braccia per tre giorni
20/03 Da mercoledì 21 la giustizia penale si ferma per tre
giorni: scioperano infatti gli 8500 avvocati aderenti all'Unione delle
camere penali per protestare contro la politica della giustizia del
governo. E nel primo giorno della protesta si ritroveranno a Roma
per una manifestazione nazionale, alla quale parteciperanno politici
di entrambi gli schieramenti. "Ci aspettiamo un'adesione totale-
dice il presidente Oreste Dominioni- perché la preoccupazione
degli avvocati penalisti sulle linee della politica della giustizia
del governo è così profonda che non può non tradursi
in una presa di posizione molto energica". I penalisti, che in
questi giorni hanno fatto affiggere vignette nei tribunali per esemplificare
ai cittadini le ragioni della loro protesta, accusano di "restaurazione"
e di "involuzione" la politica dell'esecutivo e di subire
il "condizionamento" dell'Associazione nazionale magistrati.
Ad allarmarli sono sopratutto alcune scelte contenute nella riforma
dell'ordinamento giudiziario e le misure urgenti sul processo penale
annunciate dal ministro Mastella e presentate al pre-consiglio dei
ministri. Nel mirino c'é innanzitutto la separazione delle
funzioni in magistratura: "il governo sta violando il proprio
programma elettorale che prevedeva una separazione molto netta delle
funzioni, per una soluzione edulcorata" accusa Dominioni, secondo
cui questa marcia indietro nasce dalle "pressioni e dai diktat
dell'Anm". Una retromarcia ancora più evidente nel caso
del ministro della Giustizia Clemente Mastella, "visto che il
suo partito, l'Udeur,- ricorda il leader dei penalisti- sottoscrisse
la nostra proposta sulla separazione delle carriere". Agli avvocati
non piace neppure il concorso per il reclutamento dei giudici, che
finisce per disegnare un "magistrato-burocrate". E l'allarme
è ancora maggiore per le misure urgenti proposte per il processo
penale: sono "contrabbandate da Mastella come misure interse
a velocizzare i processi penali, mentre in realtà non fanno
altro che complicare i meccanismi processuali e intaccare le garanzie
dell'imputato; si vuole riportare il processo penale all'indietro,
a prima del codice del 1988". I penalisti sperano di fare breccia
anche nei dissensi che cominciano a serpeggiare nella maggioranza.
"Il ministro Bonino si è dissociato dalla riforma dell'ordinamento
giudiziario e sulle nostre proposte cominciamo a raccogliere consensi
anche nel centro-sinistra e persino in casa Ds, sebbene in questo
caso si tratti di prese di posizione isolate", nota Dominioni.
Va meglio nel centro-destra, dove "dopo Forza Italia, anche l'Udc,
che sinora non era in linea con le nostre posizioni, ha presentato
in Parlamento il nostro progetto di revisione costituzionale per separare
le carriere, e An si appresta a fare altrettanto"
Sparò
e ferì il rivale a Cassano: arrestato
20/03 Un bracciante agricolo, Franco Armentano, di 33 anni, è
stato arrestato dai carabinieri a Cassano allo Jonio perché
ritenuto l'autore del ferimento di Massimiliano Groccia avvenuto il
13 marzo del 2006. Ad Armentano è stata notificata una ordinanza
di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Castrovillari,
Anna Maria Grimaldi, che ha accolto la richiesta del sostituto procuratore
della Repubblica, Baldo Pisani. Armentano è accusato di aver
sparato almeno tre colpi di fucili contro Massimo Groccia, che al
momento dell'agguato viaggiava, a bordo di una Clio Renault, assieme
alla compagna e alla figlioletta di appena due anni. L'ordinanza di
custodia cautelare è stata emessa dopo che le analisi tecniche
del Ris di Messina hanno dato esito positivo sull'esame stub a cui
Armentano era stato sottoposto qualche ora dopo il tentato omicidio
di Massimo Groccia.
Articoli taroccati
e slot machines illegali: 9 denunce della Finanza
19/03 Cinquecento prodotti tra capi di abbigliamento, profumi e ricambi
meccanici per autovetture contraffatti e 12 slot machines sequestrati
e' il bilancio di una operazione dei finanzieri della compagnia di
Rossano e della dipendente brigata di Corigliano Calabro, in provincia
di Cosenza, nell'ambito di un articolato e continuo servizio di prevenzione
e repressione della contraffazione di marchi e del gioco illecito
mediante l'uso di apparecchi elettronici. Inoltre gli uomini della
Guarda di Finanza, hanno denunciato complessivamente nove persone.
Blitz della Procura
di Paola a Diamante: sequestrati 39 immobili
19/03 La Procura della Repubblica di Paola ha disposto una verifica
delle costruzioni autorizzate dall' Ufficio tecnico comunale di Diamante
negli ultimi cinque anni. In seguito ai controlli effettuati oggi
sono stati sequestrati 39 parti di immobili realizzate in difformita'
all' originale. I provvedimenti hanno interessato villaggi turistici,
alberghi e abitazioni.
Allerta meteo
per la neve sulla A3
19/03 E' scattato lo stato di pre-allerta sull'autostrada Salerno-Reggio
Calabria, in particolare tra gli svincoli di Lagonegro nord (km. 128)
e Sibari (km. 208), a seguito del peggioramento delle condizioni meteo,
previsto dal bollettino della Protezione Civile, per le prossime 24-36
ore. Lo rende noto l'Anas che, si legge in una nota, "é
pronta a rendere operativo il dispositivo previsto dal piano di emergenza
in caso di precipitazioni nevose". L'Anas consiglia gli automobilisti
di viaggiare con le catene a bordo e di seguire le informazioni in
tempo reale fornite dal Cciss 'Viaggiare Informati', dal numero verde
800-290092 e dal sito www.stradeanas.it
Protocollo d’intesa
tra Provincia ed ente sordomuti
19/03 Un protocollo d'intesa per mitigare gli effetti della esclusione
dei non udenti dalla sfera della vita pubblica ed istituzionale nella
provincia di Cosenza, sara' sottoscritto domani tra l'Amministrazione
Provinciale di Cosenza e l'Ente Nazionale per la protezione e l'assistenza
ai sordomuti, Ens, costituito dall'Associazione Italiana Minorati
dell'Udito e della Parola. Il protocollo sara' firmato dal Presidente
Mario Oliverio e dal presidente della sezione provinciale Ens di Cosenza,
Francesco Passatelli. Il protocollo prevede una serie di azioni mirate
al pieno inserimento nella societa' di persone svantaggiate, fra le
quali l'istituzione di un servizio sperimentale di interpretariato
della lingua dei segni per supportare gli utenti nei rapporti, tra
gli altri, con la pubblica amministrazione, l'orientamento lavorativo,
la realizzazione di un telegiornale per sordomuti che andra' in onda
su una emittente televisiva regionale, vincitrice di un apposito bando
emesso dalla Provincia per il servizio.
Rapina a bar
in area di servizio a Scalea
19/03 Due persone armate e con il volto coperto da passamontagna
hanno compiuto una rapina in un area di servizio sulla strada statale
18, nei pressi di Scalea. I due rapinatori hanno minacciato gli impiegati
e si sono fatti consegnare l'incasso della giornata. Il bottino ammonterebbe
a circa mille euro. L'episodio e' stato denunciato ai carabinieri
che hanno avviato le indagini.
In precedenza Alcuni sconosciuti avevano tentato di danneggiare la
porta d'ingresso dello stesso bar. Il tentativo di danneggiamento
e' il terzo subito in due mesi dai titolari dell'attivita' commerciale.
L'episodio e' stato denunciato ai carabinieri che hanno avviato le
indagini.
Trenta patenti
ritirate dalla polizia a giovani ubriachi del sabato sera
19/03 Trenta giovani che, in Calabria, guidavano ubriachi dopo avere
passato la nottata in discoteca, hanno avuto la patente ritirata dalla
polizia stradale che ha effettuato una serie di controlli nella notte
tra sabato e domenica in prossimità di locali. Contestualmente
gli agenti del Compartimento regionale della polstrada hanno anche
tolto 457 punti. Solo a Cosenza città sono state 23 le patenti
ritirate. In molti casi gli agenti si sono trovati a dover affrontare
il problema dell' affidamento della vettura, dal momento che non solo
il guidatore, ma anche gli altri occupanti delle auto sono risultati
con un tasso alcolico superiore alla norma. Addirittura, è
stato riferito dalla polstrada, un giovane, che appena fermato aveva
detto di essere astemio, non riusciva a leggere la scritta "polizia"
sull' auto di servizio degli agenti.
Romeni pestano
un uomo a Melito P.S. gli rubano l’auto e fuggono: arrestati
sulla A1
18/03 Due romeni, di 15 e 21 anni, sono stati arrestati dalla Polfer
di Firenze alla stazione di Santa Maria Novella, dopo una rocambolesca
fuga a bordo dell'auto rapinata il giorno prima a un uomo che hanno
massacrato di botte a Melito Porto Salvo (Reggio Calabria). I ragazzi,
due fratelli residenti a Melito, sono accusati di tentato omicidio
e rapina. A far scoprire l'accaduto e' stato un incidente, provocato
dai due ragazzi sull'A1 tra Scandicci e Firenze Nord il giorno dopo.
L' incidente si e' verificato verso le 11.30. Una Fiat Stilo, guidata
dal quindicenne romeno, ha provocato un tamponamento a catena. I due
romeni sono scesi dall'auto e si sono dati alla fuga per le campagne,
abbandonando la macchina. La Polstrada, intervenuta sull'incidente,
ha immediatamente diramato le ricerche e i due sono stati rintracciati
dai carabinieri di Scandicci che hanno subito avvertito la stradale.
Una volta identificati, multati e denunciati (la macchina e' stata
posta sotto sequestro perche' condotta da un minorenne), i due hanno
preso un taxi e si sono dileguati. Intanto la Polstrada proseguiva
le indagini sulla macchina, che e' risultata essere intestata a un
agricoltore di 59 anni residente in provincia di Reggio Calabria.
Dagli accertamenti avviati con il capoluogo calabrese, la polizia
ha scoperto che l'uomo era ricoverato in prognosi riservata per fratture
multiple e lesioni a un rene all'ospedale di Melito e che aveva denunciato
l' aggressione da parte di due ragazzi, uno dei quali veniva chiamato
per nome: si trattava del romeno minorenne. I due alla fine sono stati
rintracciati e arrestati dalla Polfer alla stazione di Firenze. Secondo
quanto ricostruito dalla polizia fiorentina, in collaborazione con
i carabinieri di Reggio Calabria, l' 11 marzo i due avrebbero chiesto
un passaggio all' agricoltore sulla statale che da Melito porta a
Reggio Calabria. Il minorenne sedeva davanti mentre il maggiorenne
si era messo sul sedile posteriore. Ad un certo punto, secondo quanto
denunciato dall' agricoltore, il ragazzo maggiorenne l' avrebbe minacciato
con un coltello e costretto ad avviarsi verso una localita' chiamata
'la Fiumara'. Qui i due ragazzi hanno pestato selvaggiamente l' uomo
fratturandogli uno zigomo, la mandibola e spappolando un rene. Poi
l' hanno legato con una corda e l' hanno abbandonato, fuggendo a bordo
dell' auto. L' uomo e' riuscito a slegarsi e a chiedere aiuto sulla
statale. Ricoverato e operato, gli e' stato asportato il rene. La
prognosi resta riservata. L' informativa sulla denuncia dell' agricoltore
e' arrivata alla polizia in tempo reale. Subito, tramite la centrale
dei taxi, i due sono stati rintracciati alla stazione Santa Maria
Novella mentre chiedevano informazioni su un treno che li portasse
oltre il confine di Stato. I due sono stati arrestati: i gip, quello
del tribunale dei minorenni e quello ordinario, hanno confermato l'
arresto.
Toghe Lucane
sotto inchiesta: Al CSM avvocati e magistrati della Basilicata
18/03 Il presidente della prima commissione del Consiglio superiore
della magistratura, Gianfranco Anedda, ascoltera' lunedì a
Roma magistrati delle Procure di Matera e Potenza, degli ordini degli
avvocati delle due province e della Camera penale di Basilicata in
merito alle inchieste in corso della Procura di Catanzaro e alle presunte
incompatibilita' dei magistrati su altri procedimenti. Lo ha reso
noto il presidente dell'Ordine degli avvocati e procuratori della
provincia di Matera, Giuseppe Labriola, che sara' ascoltato insieme
al collega di Potenza Michele Valente e al presidente della Camera
penale Savino Murro. Labriola ha aggiunto che la Commissione si occupera'
anche del libro bianco, presentato da avvocati di Potenza nei mesi
scorsi su presunte irregolarita' commesse da magistrati nella gestione
dell'attivita' giudiziaria.
Sette patenti
ritirate sabato sera in Calabria
18/03 Due incidenti con conseguenze di scarso rilievo per le persone,
ma sette patenti ritirate per guida in stato d' ebbrezza o pericolosa
in tutta la Calabria. Questo l' esito dell' attivita' della Polizia
Stradale da ieri sera a stamattina, in esecuzione delle direttive
del Ministero dell' Interno per cercare di arginare le stragi del
sabato sera. Delle sette patenti ritirate, cinque riguardano la provincia
di Catanzaro. La Polstrada inoltre ha elevato contravvenzioni che
hanno portato a circa 270 punti in meno sulle varie patenti di guida.
Due le auto rubate ritrovate.
Brevi di cronaca
da Cassano
18/03 Un cittadino ucraino, Myhola Lapchak, di 36 anni, incensurato,
e' stato arrestato in flagranza di reato, a Cassano Ionio, dai carabinieri,
per resistenza a pubblico ufficiale. Lapchak, fermato nei pressi degli
scavi di Sibari da una pattuglia di militari in servizio di controllo
del territorio, ha, prima tentato di scappare e poi, una volta preso,
ha cercato di divincolarsi per non farsi controllare. L' uomo e' stato
portato nel carcere di Castrovillari.
Musella (Riferimenti)
“Le dimissioni di Gherardo Colombo una sconfitta”
17/03 ''Le dimissioni di Gherardo Colombo dalla magistratura rappresentano
una sconfitta per la giustizia''. A sostenerlo e' Adriana Musella,
presidente del Coordinamento nazionale antimafia Riferimenti. ''Giustizia
e' una parola terribile - prosegue Musella - come verita', scriveva
la mia amica, Saveria Antiochia, madre di Roberto, agente ucciso dalla
mafia. Ma quale giustizia e quale stato? Giustizia negata, giustizia
disattesa, il piu' delle volte tradita, quella vissuta dal cittadino.
Quale la volonta' politica nell' affermazione del diritto? Nulla,
dobbiamo, purtroppo, rilevare, dall' analisi dei fatti. Mi chiedo:
e' servito, oggi, denunciare il sistema della corruzione? A conti
fatti, forse e' stato piu' dannoso che utile se l'impunita' si e'
rafforzata. Ed il sistema si e' ricomposto''. ''Le dimissioni di Colombo
- ha detto ancora Musella - rappresentano la resa di un uomo giusto
per indole, prima ancora che per professione. Un' insopprimibile voglia
di legalita', il culto dell' onesta' interiore, della trasparenza
pubblica, l' ostinata ricerca della verita', il valore delle regola
come fondamento della convivenza civile: queste le qualita' che hanno
contraddistinto Gherardo Colombo nella sua professione. Le sue dimissioni
rappresentano, senza alcun dubbio, la sconfitta della giustizia. Esprimiamo
la nostra eterna gratitudine ad un magistrato che ha sempre dimostrato
liberta' morale''.
Riunione dei
Sindaci della sibaritide con Minniti sulla sicurezza
17/03 ''I sindaci sono la prima linea della democrazia e dello Stato
in materia di sicurezza''. Lo ha detto il viceministro dell'Interno,
Marco Minniti, nel corso di un incontro a Rossano con i 57 primi cittadini
della Sibaritide e dell'area del Pollino. La riunione, promossa dal
prefetto di Cosenza, Francesco Antonio Musolino, e' servita per fare
il punto sui problemi della sicurezza con riferimento, soprattutto,
all'attivita' degli enti locali e dei sindaci. Dopo gli interventi
del prefetto Musolino e del sindaco di Rossano, Rocco Filareto, Minniti,
concludendo i lavori, ha avanzato una serie di proposte per fare crescere
la sicurezza in tutta l'area dell'alto jonio cosentino. Il viceministro
dell'Interno ha insistito sulla Stazione unica appaltante ''una struttura
- ha detto - che consentirebbe un immediato allentamento delle tensioni,
delle pressioni e delle intimidazioni che vengono esercitate sui sindaci''.
Minniti ha detto che ''la Stazione unica appaltante non e' un obbligo
per i sindaci, ma una possibilita' cui si aderisce con una libera
scelta da parte degli amministratori''.
In Calabria presto
la mostra del campo profughi di Medici senza Frontiere
17/03 Camminare tra le tende, portare le taniche piene d'acqua, assaggiare
i biscotti iperproteici per bambini malnutriti. In altre parole, vedere
e toccare con mano la vita in un campo rifugiati. E' l'obiettivo della
mostra itinerante che Medici Senza Frontiere porta quest'anno nel
cuore di cinque citta' tra Sicilia e Calabria. Un'esposizione di mille
metri quadri ricostruira' un vero e proprio campo rifugiati, per illustrare
come vivono coloro che sono fuggiti da guerre, persecuzioni e carestie
abbandonando affetti, sicurezze e lavoro. E per capire come gli operatori
umanitari si prendono cura di loro. Dieci volontari di Msf tradurranno
la loro esperienza diretta, guidando il pubblico nelle visite per
scoprire come si dorme, si mangia, si gioca nei campi rifugiati. Ma
anche come si accede all'acqua, come si cura il colera, come si effettuano
le vaccinazioni. In ogni citta', il Campo Rifugiati di Msf rimarra'
aperto quattro giorni (cinque a Palermo), con visite guidate della
durata di circa un'ora. Le mattinate sono riservate alle visite delle
scuole. La prima edizione dell'iniziativa, che si e' tenuta l'anno
scorso, ha avuto oltre 17 mila visitatori. Ma prima di arrivare in
Italia, il Campo rifugiati aveva visitato 14 Paesi in otto anni.
Incontro a Roma
per la viabilità in provincia di Cosenza
17/03 Il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, ha
partecipato a Roma ad una riunione sulla viabilita' nel territorio
provinciale insieme, tra gli altri, al sottosegretario alle Infrastrutture,
Luigi Meduri, ed al direttore generale e centrale dell'Anas, Michele
Minnenna e Gavino Coratza. Il tavolo tecnico, dal quale sono uscite
indicazioni importanti, - e' scritto in un comunicato della Provincia
di Cosenza - ha fatto seguito all' incontro di Rossano con il ministro
Di Pietro nel quale erano stati affrontati i problemi della statale
106 jonica. ''L'incontro con Meduri, Minnenna e Coratza - ha detto
Oliverio - e' stato proficuo e costruttivo. Sono stati affrontati
problemi di grande rilevanza per una provincia vasta come la nostra.
In primo luogo e' stata accolta la proposta della Provincia, concertata
con i Comuni di Cosenza e Rende, di realizzare un nuovo sistema di
svincoli nel tratto dell' autostrada che interessa l' area urbana
e l'Universita' della Calabria. Sara' infatti costruito dall' Anas
il nuovo svincolo di Settimo di Rende per un migliore collegamento
con l' Universita'. Al proposito, l' Anas si e' impegnata a definire
in tempi brevi la progettazione esecutiva e la relativa gara d' appalto
per l' opera''. ''Nel corso della riunione - ha aggiunto Oliverio
- e' stata accolta l' ipotesi formulata dalla Provincia di Cosenza
e dal Comune di Cosenza di realizzazione di un nuovo svincolo a Sud
della citta' che prevede un collegamento con il centro storico e la
strada statale 107 Paola - Cosenza - Crotone. Sulla base di questi
presupposti sono state approfondite le linee per la stesura di un
accordo di programma tra Ministero delle Infrastrutture, Anas, Provincia
di Cosenza, Comuni di Cosenza e Rende, la cui sottoscrizione e' prevista
per i primi giorni di aprile''. Sulla base di questo accordo la progettazione
dello svincolo Sud sara' compresa nella progettazione in corso del
Megalotto che dall'attuale svincolo di Cosenza arriva ad Altilia,
attraversando uno dei tratti piu' difficili dell'intero tracciato
autostradale''. Altra situazione sottoposta all' attenzione dell'
Anas e del Ministero quella relativa al completamento della strada
dei due mari, Guardia Piemontese - San Marco Argentano - Sibari e
della strada statale 660 che collega Acri all' autostrada. Prima del
termine dell' incontro, Oliverio ha anche avuto modo di porre in evidenza
il ripetersi di incidenti sulla statale 107, nel tratto Cosenza -Camigliatello
sul quale, tragicamente, il numero di vittime continua a salire. ''E'
necessario - ha sostenuto il presidente della Provincia - un serio
intervento di messa in sicurezza, richiamato dall' alta frequenza
di sinistri, anche con esito mortale, sempre concentrati in un tratto
ben definito''.
Brevi di cronaca
da Corigliano, Montegiordano, Cariati, Rossano
17/03 A Corigliano, un uomo,
Fortunato Celi, di 37 anni, del posto, è stato arrestato dai
carabinieri con l' accusa di furto aggravato. L' uomo, incensurato,
si era introdotto in un negozio orafo e aveva asportato dei monili.
L' arresto è stato fatto dai militari avvertiti dal proprietario
del negozio. Celi è stato rimesso in libertà in attesa
del giudizio. A Montegiordano,
i carabinieri hanno arrestato con l' accusa di tentato furto, Marco
Pignalosa, di 20 anni e Luigi Spagnolo, di 22 anni, entrambi di Crotone.
I due sono stati sorpresi mentre tentavano di forzare la portiera
di un' autovettura Alfa Romeo 166 parcheggiata in una strada del paese.
I due sono stati portati nel carcere di Castrovillari. A Cariati
tre persone sono state arrestate e poi rimesse in liberta' su disposizione
della Procura della repubblica di Rossano, dai Carabinieri, con l'accusa
di violenza di domicilio e danneggiamento. I tre L.R., 57 anni, bidello,
C.E., 30 anni, operaio e S.E., 19 anni, operaio, per futili motivi
si sono azzuffati sferrandosi reciprocamente calci e pugni. Il fatto
e' avvenuto a Cariati, nelle vicinanze del Liceo Scientifico ''S.Patrizio''.
A Rossano cinque persone sono
state arrestate e poi rimesse in liberta' su disposizione della procura
della Repubblica di Rossano, dai carabinieri, con l'accusa violazione
di domicilio e danneggiamento, ma due di essi ritornano in carcere
per lo stesso reato il giorno dopo. I cinque, A.F., 28 anni, M.F.,
19 anni, D.L.A., 27 anni, D.L.T., 25 anni, e M.I., 23 anni, secondo
quanto hanno accertato i carabinieri si sono introdotti clandestinamente
all'interno di un appartamento di Corigliano, forzando la serratura
della porta d'ingresso. Arrestati dai carabinieri sono stati rimessi
in liberta' dal magistrato, ma due di essi A.F e M. F. sono stati
poi arrestati per lo stesso reato.
Consiglio comunale
aperto a San Fili in solidarietà al Sindaco Zuccarelli
16/03 E' stato un momento di forte coesione istituzionale e di concreta
solidarieta' il Consiglio comunale aperto svoltosi stasera a San Fili
per esprimere solidarieta' al sindaco, Ottorino Zuccarelli, contro
l'abitazione del quale, nella notte tra martedi' e mercoledi' scorsi,
persone non identificate hanno sparato due colpi di fucile caricato
a pallettoni. Alla riunione, insieme al sindaco ed ai componenti della
Giunta e del Consiglio, hanno partecipato il vicepresidente della
Regione, Nicola Adamo; l'arcivescovo di Cosenza, Salvatore Nunnari,
ed il segretario regionale dei Ds, Carlo Guccione. Erano presenti
anche una nutrita rappresentanza di sindaci della provincia, capeggiati
dal presidente dell'Anci della Calabria, Salvatore Perugini, primo
cittadino di Cosenza, ed il presidente del Consiglio provinciale di
Cosenza, Francesco Principe. ''A San Fili - ha detto Adamo - si e'
sparato per colpire non per intimidire. E' stato un agguato, un attentato
che non puo' essere assimilato alla miriade di atti di violenza nei
confronti di amministratori locali. Va fatta piena luce su mandanti
ed esecutori e si accertera' cosi' che il sindaco Zuccarelli e la
sua Amministrazione hanno avuto il merito di resistere e non consentire
ingerenze e tentativi di condizionamento, incursioni degenerative
ed illegali nei confronti dell'Amministrazione''. Secondo mons. Nunnari,
''la Chiesa si unisce alla societa' civile per un atto sentito di
solidarieta' al Sindaco di San Fili ed alla sua comunita'. I malavitosi
devono sentire in modo forte e chiaro il nostro rifiuto della loro
presenza in una societa' e in una storia che nulla ha da condividere
con loro''. Carlo Guccione ha sostenuto che ''c' e' una Calabria che
non si rassegna alla violenza ed alla mafia e reagisce e la manifestazione
di questa sera a San Fili ne e' una testimonianza importante. Tanti
amministratori, cittadini, istituzioni, rappresentanti dei partiti
e della Chiesa chiedono a gran voce che i colpevoli dell' attentato
al sindaco Zuccarelli siano assicurati alla giustizia. In Calabria
non puo' essere un torto fare applicare le regole democratiche e la
legalita'''.
Intimidazione
ad un consigliere comunale di Crotone
16/03 L'esplosione simultanea di due ordigni ha danneggiato, a Crotone,
un'automobile di proprieta' del consigliere comunale Salvatore Frisenda,
eletto nella primavera dello scorso anni nella lista del Psdi-Uniti
per Crotone. Frisenda, che e' un avvocato, in passato e' stato anche
presidente del Consiglio comunale di Crotone. La vettura del consigliere
comunale (una Mercedes) si trovava parcheggiata nei pressi dell'abitazione
dell'esponente politico. Le indagini sull'intimidazione sono state
avviate dalla Squadra mbile di Crotone. Solidarieta' a Frisenda e'
stata espressa dal sindaco, Peppino Vallone, e dall'intera Amministrazione
comunale
Intimidazione
ad impresa di Locri: danneggiati mezzi e materiali
16/03 Le centraline elettriche di due betoniere ed alcuni sacchi
di cemento sono stati danneggiati da sconosciuti in un cantiere edile
di una impresa di Locri impegnata nei lavori di ristrutturazione del
teatro del Centro dei Salesiani. Il danneggiamento è stato
scoperto stamani dal proprietario dell'impresa edile. Dopo il danneggiamento
gli sconosciuti hanno anche aperto i rubinetti dell'acqua provocando
l'allagamento dei locali di due servizi igienici del Centro dei Salesiani.
Il sindaco di Locri, Francesco Macrì, ha espresso, a nome suo
personale e del Consiglio comunale, una "ferma condanna per l'attentato
perpetrato, la notte scorsa, ai danni della ditta che sta eseguendo
lavori di ristrutturazione di parti del complesso Sant'Antonio dei
Salesiani". Macrì, che si trova a Catanzaro per impegni
istituzionali, ha contattato il prefetto di Reggio Calabria, Luigi
De Sena, il quale gli ha assicurato che riceverà il vicesindaco
di Locri, Francesco Barresi, i rappresentanti della ditta e il direttore
del Consorzio evoluzione basso Jonio. Analoga condanna è stata
espressa dal presidente del Consiglio comunale, Vincenzo Carabetta,
e dai presidenti dei gruppi consiliari. "E' gravissimo ¿
ha detto Macrì ¿ che, in questa nostra bellissima Locride,
si continui con sistemi intimidatori e con attentati che non danneggiano
soltanto chi li subisce, ma, l'intera società. Col perdurare
di questi sistemi la società della Locride è destinata
alla stagnazione ulteriore. Se nessuno, a causa delle continue intimidazioni
e minacce, riesce a fare il suo dovere, la società non va da
nessuna parte, nonostante gli sforzi che le amministrazioni possano
mettere in atto". "Voglio augurarmi ¿ ha concluso
il sindaco di Locri - che le competenti autorità riescano ad
individuare gli attentatori. Ma mi auguro, principalmente, che episodi
del genere non abbiano più a ripetersi".
Stop alla vendita
di superalcolici in autogrill
16/03 A partire da sabato non si troveranno più superalcolici
negli oltre 180 market autostradali della catena 'Autogrill'. Lo rende
noto la stessa società sottolineando così l'adesione
al progetto del governo rivolto ai più giovani per la sicurezza
stradale e adottando il Codice etico di autoregolamentazione promosso
dai ministri dell'Interno e delle Politiche Giovanili. L'unica eccezione,
afferma in una nota Autogrill, "sarà rivolta alla tutela
e valorizzazione delle produzioni tipiche, con la possibilità
di acquistare alcune referenze in 10 locali di confine". Si tratta
comunque di "prodotti che non rientrano nei consumi abituali
delle fasce giovanili e rappresentano uno strumento promozionale dell'immagine
paese per i turisti in uscita. La società inoltre, d'intesa
con i ministeri che hanno promosso l'iniziativa, "predisporrà
un piano d'iniziative volte a sensibilizzare sul tema della sicurezza
stradale le fasce più giovani". Alle casse dei market
infine, per il secondo anno consecutivo e su iniziativa di 'Autostrade
per l'Italià, è prevista la distribuzione gratuita degli
alcol test.
All’aeroporto
di Lamezia parte l’operazione simpatia: in palio voli per Londra
16/03 Parte, anche a Lamezia Terme, l' "Operazione simpatia",
il concorso nazionale destinato ai giovani che, per lo scalo lametino,
mette in palio 27 voli per Londra. A comunicarlo è stato il
presidente della Sacal, la società di gestione dell' aeroporto,
Giuseppe Vitale. "Operazione Simpatia" è un programma
di promozione e comunicazione degli aeroporti italiani per promuovere
il trasporto aereo ed incentivare i giovani al volo in un Paese, l'
Italia, in cui la mobilità aerea risulta essere la più
bassa d' Europa. Il progetto, ideato da Assaeroporti (l' Associazione
confindustriale che riunisce la totalità delle Società
di gestione aeroportuale italiane), con il patrocinio di Enac (Ente
Nazionale Aviazione Civile), Enav (Ente Nazionale Assistenza Volo)
e Aig (Associazione italiana alberghi per la gioventù), prevede
due iniziative. La prima è un concorso a premi nazionale, denominato
"Maturi per volare", indirizzato ai diciottenni neodiplomati
di tutta Italia. Mette in palio, complessivamente, 600 biglietti aerei
di andata e ritorno per numerose destinazioni europee, e la Tessera
2007 per pernottare negli Ostelli della gioventù di tutto il
mondo che verrà consegnata unitamente ad altri gadget ai fortunati
vincitori. Sono 27 i voucher messi a disposizione dall' aeroporto
di Lamezia, utilizzabili sulla destinazione Lamezia-Londra, operata
dalla compagnia low-cost Ryanair. I premi saranno consegnati in occasione
dalla seconda iniziativa in programma, il cosiddetto "Airport
Day", che si svolgerà il 4 aprile negli aeroporti che
aderiscono all' iniziativa. "Scopo di questa giornata, nata dalla
comune volontà degli scali italiani di valorizzare la centralità
del passeggero con una giornata di accoglienza e informazione - è
scritto in una nota - è quello di far 'sperimentare' l' aeroporto.
Questa occasione segnerà anche l'avvio dell' 'Operazione Trasparenza',
che verrà realizzata con il patrocinio del Cncu (Consiglio
nazionale dei consumatori e degli utenti), con la distribuzione di
opuscoli che informano i passeggeri sulle tariffe aeroportuali, descrivendo
con la massima chiarezza le voci che compongono il costo del biglietto
aereo".
Seconda scossa
di terremoto avvertita in due giorni tra Parenti e San Giovanni: nessun
danno
16/03 Una scossa di terremoto è stata avvertita verso le 12,30
nella provincia di Cosenza con intensita' pari al 2.6 della scala
Richter. Il sisma non ha provocato danni a cose e persone, ed e' stato
avvertito maggiormente nei comuni di Parenti e San Giovanni in Fiore
- asse sul quale e' stato rilevato l'epicentro - ed Aprigliano. Decine
di telefonate sono arrivate ai centralini dei vigili del fuoco e si
sono registrati pure alcuni episodi di panico. La scossa è
avvenuta 24 ore dopo quando nella stessa zona, nella giornata di giovedì,
si era avvertita un'altra scossa di pari intensità.
Frana di Orsomarso,
la CGIL chiede l’intervento del Prefetto
16/03 Il segretario generale della Cgil del comprensorio Pollino-Sibari-Tirreno,
Orlando Bonadies, e il responsabile della Camera del lavoro di Scalea,
Dario Pappaterra, hanno chiesto al prefetto di Cosenza e alla protezione
civile, di intervenire tempestivamente per verificare e valutare i
tempi e le modalità necessarie per ripristinare la viabilità
di un tratto di strada in località Olivato, interessato da
una frana, che collega il centro abitato di Orsomarso con le contrade
Olivato, Scorpani e Campolongo. Gli abitanti delle contrade, ieri
mattina, hanno inscenato una manifestazione di protesta per richiamare
l' attenzione sulla loro situazione e sull' isolamento provocato dalla
frana.
Due incendi di
natura dolosa a Scalea
16/03 Due incendi di natura dolosa hanno provocato danni ad alcuni
mezzi edili e ad un chiosco di una struttura balneare a Scalea. Alcuni
sconosciuti sono entrati in un capannone ed hanno cosparso di liquido
infiammabile automezzi e materiale edile e li hanno incendiati. Un
secondo incendio e' stato provocato all'interno di un lido dove e'
stato distrutto un chiosco per la vendita delle bibite. In entrambi
i casi le fiamme sono state spente dai vigili del fuoco. I due episodi
sono stati denunciati ai carabinieri, che hanno avviato le indagini.
Sfiorato di nuovo
il dramma nell’ospedale di Vibo
16/03 Un problema di carattere elettromagnetico si e' verificato
stamattina, mentre era in corso un intervento su un giovane, nella
stessa sala operatoria dell'ospedale di Vibo Valentia in cui il 19
gennaio scorso si registro' un black-out che fece finire in coma una
ragazza di 16 anni, Federica Monteleone, morta una settimana dopo
nel reparto di rianimazione di Cosenza. Stando a notizie raccolte
in ambienti ospedalieri, ci sarebbe stata un'interferenza elettromagnetica
sulle apparecchiature della sala operatoria che avrebbe provocato
alterazioni nel tracciato di uno dei monitor. Per la persona sottoposta
in quel momento ad intervento non ci sono state, comunque, conseguenze.
Non si esclude, in base agli accertamenti tecnici che sono stati effettuati,
che l'interferenza possa essere stata provocata da un'antenna per
le telecomunicazioni posizionata a breve distanza dall'ospedale.
Strada chiusa
da una frana ad Orsomarso: protesta della popolazione
15/03 Un centinaio di persone, abitanti in contrada Scorpani di Orsomarso,
hanno inscenato oggi un sit-in per protestare contro la prolungata
chiusura della strada di collegamento con il nucleo urbano, inagibile
a causa di una frana avvenuta circa 20 giorni fa. I cittadini hanno
chiesto ai dirigenti della Camera del lavoro Cgil di Scalea di farsi
portavoce delle richieste mirate a velocizzare gli interventi dell'
amministrazione comunale e del Prefetto per la riapertura urgente
della strada. La frana provocata dalle piogge delle scorse settimane,
ha bloccato, tra l' altro, il collegamento con l' autostrada, a Mormanno.
Morte per overdose
in una comunità terapeutica di San Benedetto Ullano
15/03 Un uomo, A. C., di 30 anni, di Rende, detenuto agli arresti
domiciliari in una comunità terapeutica di San Benedetto Ullano,
è morto per una probabile overdose di droga. Castiglia è
stato trovato stamane già in gravissime condizioni all' interno
della propria camera all' interno della struttura. Soccorso immediatamente
dal sanitario della guardia medica, giunto sul posto con i carabinieri,
e dagli operatori del servizio 118, l' uomo è morto poco dopo.
All' interno della sua stanza i militari hanno trovato e posto sotto
sequestro una siringa, una fiala in vetro e una piccola quantità
di sostanza stupefacente, forse eroina.
La Finanza sequestra
2.000 chili di GPL in tre depositi
15/03 Oltre duemila chili di gpl sono stati sequestrati dalla guardia
di finanza di San Giovanni in Fiore nel corso di controlli nel settore
della commercializzazione del gas finalizzati ad accertare eventuali
violazioni fiscali e alla normativa sulla prevenzione degli incendi.
I militari hanno individuato tre depositi di bombole di gpl, due dei
quali sprovvisti del certificato di prevenzione incendi, mentre il
terzo, anche se in possesso della regolare certificazione, deteneva
un quantitativo superiore a quello autorizzato. I responsabili dei
tre depositi sono stati denunciati in stato di liberta alla Procura
della Repubblica di Cosenza.
Presentata la
manifestazione antimafia del 21 a Polistena con Don Ciotti e Bertinotti
15/03 Il Programma operativo nazionale (Pon) "Sicurezza e sviluppo
del Mezzogiorno", realizzato dal ministero dell' Interno e co-finanziato
dall' Unione europea, sarà a fianco dell' associazione Libera
il 21 marzo prossimo, a Polistena, per la "Giornata della memoria
e dell' impegno" promossa in collaborazione con "Avviso
Pubblico - Enti locali per la formazione civile contro le mafie".
Alla manifestazione parteciperanno don Luigi Ciotti e il presidente
della Camera dei deputati Fausto Bertinotti. "Il Pon non poteva
che essere presente insieme a Libera - è detto in un comunicato
di Verso Sud - alla manifestazione di Polistena, comune calabrese
che è da tempo la terra di confine di un processo di cambiamento
della cultura attraverso persone, gruppi impegnati in percorsi di
conoscenza, di consapevolezza, di emancipazione, di denuncia, di operatività
come necessari antidoti al proliferare della violenza mafiosa. All'
attività repressiva svolta dalle forze dell' ordine e dalla
magistratura é da tempo affiancata, infatti, un' azione sul
terreno preventivo, di lavoro sul territorio, nelle scuole, promuovendo
in modi e forme diverse una cultura della legalità, in grado
di responsabilizzare i cittadini, aiutandoli a conoscere i loro diritti
e le modalità per garantirli". "L' appuntamento di
Polistena sarà dunque - prosegue la nota - un' occasione per
ribadire la solidarietà nazionale sulla questione della lotta
alle mafie e per rendere tanto più tangibile il filo rosso
che lega tutti i territori italiani nella memoria, nella resistenza,
nella elaborazione di culture e prassi sociali e politiche antagoniste
alle mafie. Per sottolineare questa importantissima sinergia fra elementi
culturali, individuali e istituzionali così pieni di significato,
offre il suo inderogabile appoggio e il simbolo vivo di tante battaglie
civili anche il Programma operativo nazionale 'Sicurezza per lo Sviluppo
del Mezzogiorno d' Italià, che, proprio in queste prime settimane
del 2007, sta per ripartire con la nuova fase programmatica 2007-2013,
con gli stessi valori, ideali e obiettivi del periodo appena trascorso,
ma col rinnovato vigore di portare in maniera capillare la cultura
della legalità e della prevenzione nelle regioni del Sud d'
Italia particolarmente interessate da forme croniche di disagio sociale
e da una storica penetrazione della malavita organizzata". Da
12 anni, Libera rappresenta un punto di riferimento importante per
l' antimafia sociale e raccoglie più di 1.200 organizzazioni
tra nazionali e locali. L' antimafia di Libera si esplica attraverso
percorsi di responsabilità, lavoro sui terreni confiscati alle
mafie, affiancamento e accompagnamento dei parenti delle vittime delle
mafie, sostegno a chi denuncia e si ribella al giogo della criminalità.
"Libera per la XII/ma edizione della 'Giornata' - prosegue la
nota - ha scelto la Calabria, Polistena cittadina al centro della
Piana di Gioia Tauro, un territorio tra i più importanti della
regione per le sue potenzialità economiche e sociali ma condizionato
anche dalla presenza della criminalità organizzata. La storia
della Piana di Gioia è complessa: da una parte una pesante
presenza della 'ndrangheta che condiziona e blocca lo sviluppo, dall'
altra parte un forte impegno antimafia che va dalle lotte bracciantili
e contadine all' occupazione delle terre, al no alla centrale a carbone,
alla stagione dei 'nuovi' sindaci e all' impegno della Chiesa per
creare una cultura alternativa a quella mafiosa. Il 21 marzo, a Polistena,
le strade della città saranno dedicate alle vittime delle mafie.
Ogni scuola produrrà l' insegna di una strada utilizzando il
nome di una delle 700 vittime delle mafie. Durante questo evento i
ragazzi presenteranno i materiali raccolti circa la storia della vittima
di mafia che hanno adottato. Previsti anche laboratori, incontri con
testimoni, teatro, cinema. Attività tutte che vogliono essere
un contributo alla creazione di strumenti di valutazione utili ai
giovani. Tre i workshop che affronteranno aree tematiche dedicate
a temi come "Per un sapere di cittadinanza"; "Per una
economia di solidarietà" e "Per una politica di legalità".
''Libera Memoria nasce dalla volonta' dalla condivisione delle nostre
esperienze finalizzata alla ricerca di un metodo per elaborare il
lutto e trasformarlo in impegno sociale''. Cosi' la responsabile dell'
associazione Libera, Viviana Matrangola, ha presentato oggi, a Rende,
la Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime
di mafia, in programma il prossimo 21 marzo a Polistena, organizzata
dall'associazione ''Libera-Nomi e numeri contro le mafie''. All' incontro
hanno partecipato il responsabile di Libera Calabria, don Pino De
Masi, ed il direttore del Centro servizi per il volontariato di Cosenza,
Gianni Malgeri. Per Viviana Matrangola, figlia di una vittima della
mafia ''e' un segnale importante che la Giornata del ricordo si svolga
il 21 marzo in coincidenza con l' inizio della primavera che e' simbolo
della speranza affinche' i nomi delle vittime non rimangano soltanto
legati ad una data. La Calabria e' una terra splendida e generosa
in cui la lotta alle cosche ha avuto fasi acute e quindi la nostra
presenza qui' vuole esprimere la vicinanza alle vittime''. Nel corso
dell'incontro e' stato presentato il libro ''Vivi'' curato da Libera
che racchiude i primi dieci anni di Libera Memoria. Matrangola ha
evidenziato ''l' importanza della condivisione di queste esperienze
non come solidarieta', ma come corresponsabilita'. Il significato
del libro e' proprio quello di far capire che le giornate della memoria
sono un modo per far parlare ad alta voce le vittime della mafia perche'
per noi familiari e' l'unico modo di mantenerli vivi''. ''Libera -
ha detto don De Masi - ha scelto quest' anno la Calabria per ricordare
le vittime della mafia. Ma non si tratta di una manifestazione per
commemorare; il 21 a Polistena vuol dire ricordare che e' importante
lottare per difendere quei diritti che ci vengono negati. Il 25 marzo
del 1995, all' indomani delle stragi, e' nata Libera come coordinamento
di tante associazioni. Le vittime di mafia in Italia sono circa 2500
e l' intento della Giornata del ricordo e' stato sempre quello di
fare in modo che dal ricordo scaturisse l' impegno concreto per la
legalita' e per la giustizia. Ma l' aspetto piu' importante di Libera
e' stato quello di unire tutte le famiglie delle vittime''. ''La scelta
della Calabria - ha aggiunto don Pino - e quindi della Piana di Gioia
Tauro con Polistena come scenario principale e' stata determinata
dalla volonta' non di criminalizzare un territorio, ma di valorizzare
cio' che di bello ha la Calabria, che Polistena con le sue potenzialita'
economiche e sociali rappresenta. Bisogna creare una cultura alternativa
a quella mafiosa e speriamo che a Polistena possa esplodere questa
bomba in positivo. Polistena rappresenta tutto cio' anche per lo straordinario
esempio della cooperativa 'Valle del Marro-Libera Terra', che si e'
sviluppata nei terreni confiscati alle cosche dei Mammoliti e dei
Piromalli''. La Giornata del ricordo a Polistena avra' come tema la
giustizia sociale e si svolgera' in due giornate, il 20 e il 21, che
sara' il momento centrale. Don De Masi ha illustrato il programma
delle due giornate, sottolineando la presenza di rappresentanti delle
istituzioni, ''il 21 saranno con noi, tra gli altri - ha detto - Fausto
Bertinotti, il ministro Giovanna Melandri, l'ex presidente della Repubblica,
Eugenio Scalfari; il presidente della Commissione nazionale Antimafia,
Francesco Forgiane, il vice ministro agli Interni, Marco Minniti ed
altri rappresentanti istituzionali. Tutto il corteo sara' caratterizzato
dalla lettura dei nomi delle vittime perche' non vogliamo che questa
giornata sia una passerella sempre nel rispetto di chi rappresenta
le istituzioni''
Missione in Calabria
per riconoscere un desaparecido
15/03 Il segretario speciale per i diritti umani brasiliano, Paulo
Vannucchi, è stato mandato in Calabria a raccogliere campioni
di sangue in modo da identificare il corpo del guerrigliero Libero
Giancarlo Castiglia, 'desaparecido' in Brasile ad opera della dittatura
militare brasiliana (1964-85). Vannucchi incontrerà Elena Castiglia,
che ha 90 anni, madre dell'ex guerrigliero che combatté cinque
anni nella valle del Rio Araguaia, in Amazzonia. Con il sangue prelevato
dalla madre il governo brasiliano realizzerà prove di Dna che
faciliteranno l'identificazione dello scomparso. Si presume che Castiglia
venne ucciso dai militari fra Natale del 1973 e gli inizi del 1974
nella cosiddetta terza campagna dell'Araguaia. In questa offensiva
della dittatura, i militari ricevettero l'ordine "di non fare
prigionieri": esistono 47 "desaparecidos" di questa
fase dei combattimenti. Libero Castiglia arrivò in Brasile
nel 1955 ad 11 anni d'età assieme alla madre, membro del Partito
Comunista Italiano: il padre, socialista, li aveva anticipati di sei
anni nell'emigrazione dal paese calabrese di San Lucido. La famiglia
Castiglia visse in un quartiere operaio di Rio de Janeiro dove Libero
si formò tornitore meccanico. Libero "Joca" Castiglia
si iscrisse clandestinamente nelle file del Partido Comunista do Brasil
(Pcdob). Dopo la sua morte Elena Castiglia tornò in Italia.
Recentemente Elena Castiglia ha inviato un appello al presidente Giorgio
Napolitano perché facesse pressione sul Brasile al fine di
ritrovare i resti di Libero. "Il mio unico desiderio - ha scritto
la madre Elena al presidente italiano - é di prestare l'ultimo
saluto a mio figlio Libero".
Il segretario speciale per i diritti umani brasiliano, Paulo Vannucchi,
e' giunto a San Lucido, nel cosentino, dove ha compiuto dei prelievi
di sangue, saliva e unghie su Elena Gibertini, la madre di Libero
Giancarlo Castiglia, morto nel 1974 o alla fine del 1973) in Brasile
dove combatteva contro la dittatura militare. Lo si e' appreso da
Lara Perrotta, nipote di Libero Castiglia. Elena Gibertini, che ha
90 anni, vive a San Lucido e nei mesi scorsi aveva rivolto un appello
affinche' si riuscisse ad identificare il corpo di suo figlio. ''Siamo
soddisfatti - ha detto Lara Perrotta - perche' c'e' un impegno preciso
da parte del governo Brasiliano a fare luce sulla vicenda di mio zio
ma anche di altri guerriglieri scomparsi. Da Vannucchi abbiamo saputo
che gli esiti delle analisi del Dna si conosceranno entro agosto.
Ovviamente hanno gia' una idea di dove si troverebbe il corpo di mio
zio''. Libero Castiglia, che era conosciuto nella regione come Joca,
aveva adottato il falso nome di Joao Bispo Ferriera da Silva. Piu'
volte i fratelli e la nipote Lara si sono recati in Brasile per sollecitare
che i resti mortali di Joca fossero individuati, ricomposti e restituiti
alla famiglia per la sepoltura. ''Il nostro unico rammarico - ha concluso
Lara Perrotta - e' stato per l'assenza dei rappresentanti istituzionali
italiani. Siamo fiduciosi e speriamo che entro la fine dell'anno i
resti di mio zio potranno rientrare in Italia e mia nonna potra' dare
degna sepoltura a suo figlio''.
Il Gup di Catanzaro
assolve il funzionario del comune di Lamezia
15/03 Il Gup del Tribunale di Catanzaro, Antonio Giuglio, ha assolto,
perché "il fatto non sussiste", la dottoressa Asnora
Porcaro, funzionaria della Regione attualmente in servizio a tempo
determinato nel Comune di Lamezia Terme fino al 30 settembre 2007.
Lo rende noto il Comune di Lamezia. La richiesta di assoluzione, è
scritto nella nota, era stata fatta dallo stesso pubblico ministero,
Silvia Isidori, "che con una puntuale e precisa esposizione ha
dichiarato l'insussistenza dei fatti contestati. Le indagini relative
a Asnora Porcaro erano precedenti al periodo in era in servizio alla
Regione avendo la stessa iniziato la sua collaborazione al Comune
il primo ottobre 2006 e nulla avevano a che fare con altre inchieste".
L' inchiesta era nata dopo l' invio di relazioni di sopralluogo da
parte dell' Amministrazione provinciale di Catanzaro alla Procura
per violazione dell'art. 51 del D.Lgs. 22/97 in quanto, è scritto
nella nota, "secondo l' accusa, quali componenti dell' organismo
di vigilanza e controllo nell' esercizio delle loro funzioni 'non
avrebbero predisposto gli accorgimenti necessari per minimizzare o
ridurre la formazione di biogas nella discarica a servizio dell' impiantò.
La dottoressa Porcaro, insieme ad altri, aveva chiesto di essere giudicata
con il rito abbreviato. "L' esaustiva deposizione del consulente
di parte - è scritto nella nota - ha chiarito come non fosse
possibile alla data di sopralluogo trovare sulla discarica in esercizio
l' installazione di un impianto per la captazione di biogas: la quantità
di rifiuti abbancati infatti, non consentiva nessuna possibilità
di installare impianti di captazione di biogas, essendo questa una
procedura che può essere effettuata solo quando i volumi di
abbanco dei rifiuti sono stati completati"
Brevi di cronaca
da Castrovillari, Saracena, Rende
15/03 A Saracena un giovane di 28 anni, R.D., del posto, e' stato
arrestato dai carabinieri con l' accusa di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il giovane, hanno riferito i militari, e' stato sorpreso mentre cedeva
cinque grammi di hascisc a uno studente del luogo. R.D., stamani,
davanti ai giudici del tribunale di Castrovillari, ha patteggiato
una pena di cinque mesi e venti giorni con la sospensione. A Castrovillari
una cassetta in metallo contenente 500 proiettili da guerra calibro
8x57 per fucile e' stata scoperta dai carabinieri della Compagnia
di Castrovillari nel corso di un' operazione condotta in collaborazione
con unita' cinofile di Vibo Valentia. La cassetta era interrata in
localita' ''Trapanata'' vicino ad una casa. I proiettili saranno inviati
nei prossimi giorni al Ris di Messina per verificarne la provenienza.
A Rende è stato arrestato un elettricista per furto aggravato.
Infiltrazioni
mafiose al Comune di Catanzaro: La Procura antimafia ascolta il Sindaco
14/03 E' stato nuovamente sentito dalla Procura antimafia di Catanzaro
il sindaco di Catanzaro, Rosario Olivo, nell'ambito dell'inchiesta
su presunte infiltrazioni mafiose nel Comune. Olivo, sentito come
persona informata sui fatti, ha completato la deposizione che aveva
cominciato nei giorni scorsi e nel corso della quale aveva denunciato
le presunte infiltrazioni della criminalità organizzata in
vari settori di attività dell'ente. Olivo ha esposto, in particolare,
la situazione che ha riscontrato all'interno del Comune nel momento
in cui, dopo la vittoria nelle amministrative dello scorso anno, ha
assunto la guida dell'ente. Il sindaco di Catanzaro oggi è
stato sentito per circa due ore dal procuratore della Repubblica vicario,
Salvatore Murone, e dai sostituti della Dda Gerardo Dominijanni e
Maria Carla Sacco. Dalla deposizione di Olivo sarebbero emersi elementi
significativi sul piano investigativo e meritevoli di approfondimento
su tutte le attività del Comune nei confronti delle quali ci
sarebbe stato un interessamento della criminalità organizzata.
L'inchiesta è partita dal settore della raccolta dei rifiuti
solidi urbani estendendosi, successivamente a tutte le attività
dell'ente.
Dopo l’incendio,
misure di sicurezza per Sindaco e amministratori di Chiaravalle
14/03 Saranno intensificate le misure di sicurezza nei confronti
del sindaco e degli amministratori del comune di Chiaravalle Centrale
dove, nei giorni scorsi, è stata incendiata l'aula consiliare.
E' quanto deciso al termine del comitato provinciale per l'ordine
e la sicurezza pubblica svoltosi stamani a Catanzaro e presieduto
dal Prefetto, Salvatore Montanaro. Nel corso della riunione, convocata
in via d'urgenza, è stata analizzata l'attività investigativa
per identificare gli autori dell'incendio. Il Prefetto di Catanzaro
ha dato atto al sindaco di Chiaravalle, Antonio Bruno, della sua reazione
e della volontà di proseguire l'attività. Montanaro
si è impegnato, inoltre, a supportare l'azione amministrativa.
"Dalla riunione del comitato - ha detto il sindaco di Chiaravalle
- è emerso un impegno istituzionale molto forte e questo vuol
dire anche che non siamo stati lasciati soli. Sono molto soddisfatto
della reazione delle istituzioni. Al viceministro dell'Interno, Marco
Minniti, chiederò a breve che venga ripristinata la tenenza
dei carabinieri nel nostro comune. E' una richiesta che trova ampia
ragione in un territorio vasto che ha bisogno di una adeguata presenza
dello stato".
Beni per un milione
di euro sequestrati ad esponenti delle cosche
14/03 Beni immobili per un valore di circa un milione di euro sono
stati sequestrati dagli agenti dell'Ufficio misure di prevenzione
della Questura di Reggio Calabria nei confronti di esponenti della
criminalità organizzata. Un appartamento ed altri beni mobili
sono stati sequestrati a Roma dagli agenti della polizia di Stato
che hanno eseguito un provvedimento emesso dalla Corte D'appello di
Reggio Calabria. I beni erano, secondo quanto reso noto dalla polizia
di Stato, nella disponibilità di Roberto Pannunzi, 59 anni,
condannato a 22 anni di reclusione per il reato di associazione per
delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Pannunzi
è stato arrestato nel 2004 a Madrid dopo un lungo periodo di
latitanza. Dalle indagini emergerebbe che Pannunzi era l'organizzatore
e promotore di un traffico internazionale di cocaina proveniente dal
Sud America e diretta, attraverso la Spagna, alle cosche dei Paviglianiti
e Marando, che operano sul versante jonico della provincia di Reggio
Calabria. A Galatro, invece, è stato sequestrato un fabbricato
intestato a Pasquale Mercuri, 44 anni, detenuto dal febbraio del 2002
perché deve scontare una condanna a definitiva alla pena di
dieci anni di reclusione per il reato di associazione per delinquere
finalizzata al traffico di cocaina. A Reggio Calabria gli agenti della
polizia di Stato, infine, hanno sequestrato un fabbricato di 138 metri
quadrati che era nella disponibilità di Antonino Franchina,
57 anni, ritenuto il capo della cosca Audino. Franchina è detenuto
dal 17 giugno scorso per il reato di associazione per delinquere di
tipo mafioso.
Il 21 a Polistena
la giornata del ricordo antimafia
14/03 Arriveranno da tutta Italia per ricordare e leggere i nomi
delle 700 vittime innocenti delle mafie: a Polistena, in Calabria,
il 21 marzo prossimo di celebrerà la dodicesima "Giornata
della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie"
organizzata da Libera, il cartello di associazioni che fa capo a don
Luigi Ciotti, e da Avviso Pubblico. La manifestazione è stata
presentata oggi nella sede della Rai, che ha collaborato attraverso
il Segretariato Sociale alla realizzazione di uno spot, creato per
l'occasione da 50 ragazzi del Consorzio Città di Marano, Lentini
e Polistena, e che sarà trasmesso nei prossimi giorni sulle
reti della tv pubblica. "Vogliamo testimoniare il positivo che
è presente in questa terra meravigliosa" ha detto don
Ciotti, precisando che quello del 21 marzo "non sarà un
corteo, ma un momento di grande riflessione". Il sacerdote ha
ricordato le tante vittime innocenti delle mafie: negli ultimi dieci
anni, ben 2.500 persone sono state uccise dal crimine organizzato
e di queste 150 erano vittime innocenti, di cui 37 adolescenti e bambini.
Per celebrare la Giornata è stato scelto, non a caso, il primo
giorno di primavera; la decisione di farla in Calabria deriva dal
fatto che in quella regione, tra il 2005 e il 2006, si sono registrati
più di 300 atti intimidatori verso amministratori pubblici,
e perché lì è avvenuto uno degli omicidi più
eclatanti, quello del vicepresidente del Consiglio regionale, Francesco
Fortugno. Ma anche lì "é possibile cambiare",
come ha sottolineato il parroco di Polistena, don Pino Demasi, mentre
la giovane Stefania Grasso, figlia di una vittima della criminalità
organizzata, ha esortato a "dare un senso alla morte, chiedendo
e dando un forte impegno, e dare un senso al dolore".
Toghe Lucane
indagate: prosegue l’attività degli ispettori ministeriali
14/03 Gli ispettori del Ministero della Giustizia hanno continuato
anche oggi, per il terzo giorno consecutivo, lo studio di atti negli
uffici del Tribunale di Matera, dove è cominciata l'ispezione
disposta dal Ministro, Clemente Mastella, in seguito all'inchiesta
in cui sono indagati cinque magistrati in servizio in Basilicata.
Secondo quanto si è saputo, gli ispettori sono stamani negli
uffici della presidenza del Tribunale. Il capo degli ispettori, Arcibaldo
Miller, ha già lasciato Matera: ciò lascia presumere
che i funzionari del Ministero si trasferiranno - forse già
domani - a Potenza. I cinque magistrati indagati nell'inchiesta coordinata
dal pm di Catanzaro, Luigi De Magistris, sono il Procuratore della
Repubblica di Matera, Giuseppe Chieco, la Presidente del Tribunale,
Iside Granese, e il giudice Rosa Bia; i due magistrati in servizio
a Potenza sono il Procuratore della Repubblica, Giuseppe Galante,
e il suo vicario, Felicia Genovese. Chieco, Granese e Bia sono stati
ascoltati dagli ispettori fra lunedì scorso e ieri.
Trebisacce/ Donna
muore in ospedale per un ascesso dentale
14/03 La Procura della Repubblica di Castrovillari ha aperto un'
inchiesta sulla morte lunedì scorso, nell' ospedale di Trebisacce,
di una donna, Maria Grisolia, di 62 anni, di Villapiana, che si era
recata nel nosocomio per un ascesso infettato ai denti. La donna,
con un vistoso gonfiore al viso era stata accompagnata dai familiari
per essere ricoverata in ospedale dove era stata sottoposta subito
ad una serie di esami. Successivamente i sanitari, data la mancanza
del reparto otorinolaringoiatrico, avevano tentato di reperire un
posto per la donna - scrive oggi il Quotidiano della Calabria - in
altre strutture sanitarie della provincia o fuori regione. In mancanza
di disponibilità immediate negli ospedali contattati era stato
deciso di portare la paziente a Cosenza per un consulto e una diagnosi
da parte di uno specialista. Il tempo di disporre il trasferimento
in ambulanza e la donna è morta per un arresto cardiocircolatorio.
A nulla sono valsi i tentativi fatti dai medici di rianimarla. Il
marito e i due figli della donna hanno presentato denuncia alla Procura
della Repubblica lamentando il fatto che la donna non fosse stata
ricoverata. La magistratura ha disposto il sequestro della salma e
l' esame autoptico che si sta svolgendo in queste ore. I carabinieri,
che hanno avviato le indagini sul decesso, su delega del sostituto
procuratore della Repubblica Sandro Cutrignelli, hanno sentito il
medico di base di Villapiana e presto ascolteranno anche gli altri
sanitari
Protestano i
dipendenti del centro AIAS di Cetraro
14/03 Una pacifica manifestazione è stata inscenata nel pomeriggio
dalle maestranze del Centro di Neuroriabilitazione infantile Aias
di Cetraro, in occasione dell' inaugurazione dell' Unità operativa
di Neuropsichiatria dell' età evolutiva nel presidio sanitario
territoriale di Scalea. Al manager dell' Azienda sanitaria di Paola,
Ivan Cavallo, i manifestanti hanno chiesto la retribuzione delle prestazioni
che sono state e che continuano ad essere erogate.(
Ordigno bellico
rinvenuto in un baule a San Cosmo albanese
14/03 Un proiettile di artiglieria inesploso, della lunghezza di
10 centimetri per un diametro di 4, residuato della seconda guerra
mondiale, è stato trovato casualmente in un vecchio baule custodito
assieme ad altra suppellettile in un vano dell' ex mercato comunale
I San Cosmo Albanese. A scoprire l' ordigno sono stati alcuni operai
incaricati a ritirare alcuni mobili depositati nella struttura di
proprietà comunale e provenienti da palazzo De Rada, un' antica
abitazione acquistata qualche anno fa dal Comune di San Cosmo Albanese.
Il sindaco Antonio Mondera ha emesso un' ordinanza per la chiusura
di due giorni della scuola materna ubicata nel primo piano dell' immobile,
provvedendo anche a transennare l' area circostante la struttura.
Sul luogo del ritrovamento sono intervenuti immediatamente i carabinieri
della compagnia di Castrovillari. Successivamente l' ordigno è
stato prelevato e fatto brillare dagli artificieri dell' Arma nel
rettangolo del campo sportivo comunale.
Maxi incidente
sulla ss 18 vicino Paola: 6 auto coinvolte e 7 feriti
13/03 Sette persone sono rimaste ferite, in maniera grave, nel corso
di un incidente stradale verificatosi alle 19 circa sulla SS 18, tra
Paola e San Lucido, sulla costa titrrenica cosentina. Sei le auto
coinvolte. Sul posto sono intervenute quattro ambulanze ed una squadra
dei Vigili del Fuoco. Due persone sono rimaste incastrate nelle auto.
I feriti sono stati trasportati all'ospedale di Paola. Secondo le
prime notizie, counque, nessuna delle persone coinvolte sarebbe in
pericolo di vita.
Intesa Inail-Parti
sociali per prevenire le morti bianche
13/03 Il direttore regionale dell'Istituto nazionale per l'assicurazione
contro gli infortuni sul lavoro (Inail), Fernando Giannoni, ha sottoscritto
un protocollo d'intesa con il comitato paritetico territoriale per
la salute e la sicurezza sul lavoro dell'artigianato rappresentato
da Cgil, Cisl, Uil, Confartigianato, Confapi e Cna. Il protocollo
- è scritto in una nota - è finalizzato a rilanciare
ed ampliare la collaborazione con le parti sociali con la costituzione
a livello regionale di una rete di strutture per realizzare interventi
efficaci ed incisivi capaci di rispondere alle problematiche di prevenzione
del mondo del lavoro. L'azione congiunta - prosegue la nota - tra
l'Inail e le parti sociali ha l'obiettivo di elevare i livelli qualitativi
del sistema prevenzione prevedendo: Confronto e partecipazione delle
parti sociali nel processo di pianificazione delle attività
dell'Istituto per valutare gli interventi di rispondenza alle esigenze
delle dinamiche prevenzionali; sistematicità delle collaborazioni
e interazioni; rafforzamento del ruolo dei comitati misti Inail-parti
sociali.
Ripopolati di
trote i fiumi dell’altopiano Silano
13/03 Soddisfazione è espressa dall' Assessore alla Caccia
ed alla Pesca della Provincia di Cosenza, Pietro Mari, circa il progetto
sperimentale di allevamento della trota della specie 'macrostigma'
finanziato dall'Ente. "Attraverso questo progetto - sostiene
Mari - in un impianto di acquicoltura si è avuta la riproduzione
di circa 55.000 esemplari di una specie ittica tipica dei fiumi dell'Altopiano
Silano, particolarmente apprezzata dagli amanti della pesca in acque
interne, ma ormai ritenuta in via d'estinzione. La pesca sportiva
ha rappresentato per anni un'attrattiva del nostro territorio montano
che deve essere recuperata, siamo perciò impegnati in un programma
che riteniamo debba essere ancora sostenuto e possibilmente ampliato.
Il recupero ed il programma di riproduzione è stato reso possibile
grazie all'impegno ed alla perseveranza con cui un titolare di allevamento
ittico di San Giovanni in Fiore, il signor Silvio Conte, ha selezionato,
ricercandoli nei ruscelli e torrenti delle zone più impervie
della Sila, esemplari della specie da utilizzare come riproduttori,
che ha poi, negli ultimi 5 anni, allevato in acque particolarmente
pulite, ricreando intorno alle vasche un ambiente naturale simile
a quello autoctono e limitando al minimo indispensabile l'ingerenza
antropica". "Il progetto sperimentale, realizzato - conclude
- sotto il controlla continuo della Provincia, ha finanziato oltre
alla fase di ricerca di un idoneo ceppo di riproduttori, la loro 'spremitura',
l'incubazione delle uova, l'allevamento degli avannotti e la semina
del novellame nelle acque dell'altipiano silano"
Gli operai della
Emiliana tessile protestano a Cetraro
13/03 Trentadue lavoratori dell' ex azienda Emiliana Tessile stanno
protestando davanti ai cancelli della fabbrica a Cetraro per avere
riconosciuto il loro diritto al lavoro. La protesta, hanno detto i
lavoratori, continuerà fino a quando non saranno ascoltati
da qualche rappresentante delle istituzioni.
Due discariche
abusive scoperte dalla Finanza a Roseto Capo Spulico
13/03 Due discariche abusive sono state scoperte dalla Guardia di
Finanza di Montegiordano nei pressi del campo sportivo e del depuratore
di Roseto Capo Spulico. Prima è stata scoperta la discarica
vicino al campo sportivo dell'ampiezza di circa 10.500 metri quadri
e poi quella presso il depuratore pari a circa 2.700 metri quadri.
I finanzieri hanno trovato rifiuti vari costituiti da materiale di
risulta edile, materiale ferroso ed industriale, carcasse d' automezzi,
materiali oleosi, contenitori di plastica, carcasse di elettrodomestici,
carcasse di mobili per arredo casa ed ufficio e anche materiale di
risulta da lavori per tappeto stradale. Il responsabile dell' area
sequestrata è stato denunciato alla Procura della Repubblica
di Castrovillari per violazioni al Testo unico dell' ambiente.
Toghe lucane
indagate: gli ispettori dal Presidente del Tribunale di Matera
Il capo degli ispettori del Ministero della Giustizia, Arcibaldo
Miller, e i suoi collaboratori hanno ascoltato stamani il Presidente
del Tribunale di Matera, Iside Granese, uno dei cinque magistrati
in servizio in Basilicata indagati nell'inchiesta coordinata dal pm
di Catanzaro, Luigi De Magistris. Granese è indagata nell'inchiesta
in relazione alla concessione di un mutuo da parte della Banca popolare
del Materano, ottenuto a condizioni di favore. Il magistrato già
nei giorni scorsi ha sottolineato la correttezza del suo operato.
Ieri gli ispettori del Ministero avevano ascoltato per circa tre ore
il Procuratore della Repubblica di Matera, Giuseppe Chieco. "Sono
serena": così la Presidente del Tribunale di Matera, Iside
Granese, ha risposto alle agenzie al termine del colloquio con gli
ispettori del Ministero della Giustizia. Granese ha risposto alle
domande degli ispettori - che hanno ascoltato anche il giudice Rosa
Bia - per circa due ore. Gli ispettori, secondo quanto si è
appreso al Palazzo di giustizia, stanno controllando diversi atti,
fra i quali quelli che si riferiscono alle vicende del Consorzio Anthill
che, negli anni passati, salì alla ribalta nazionale per l'intenzione
di partecipare alla gara per l'umts. Anthill è stato dichiarato
fallito tempo fa dal Tribunale di Matera.
Rigettata la
richiesta di trasferire a Roma l’inchiesta sulla depurazione
13/03 La Procura generale della Corte di cassazione ha rigettato
l'istanza presentata dagli avvocati Giancarlo Pittelli e Gaetano Pecorella,
difensori dell'ex subcommissario per l'emergenza ambientale della
Calabria, Giovambattista Papello, indagato nell'inchiesta condotta
dalla Procura della Repubblica di Catanzaro sui presunti illeciti
nella gestione dei finanziamenti destinati in Calabria al settore
della depurazione, per il trasferimento del procedimento alla Procura
della Repubblica di Roma. Nell'inchiesta sono indagate, complessivamente,
una cinquantina di persone. Tra loro ci sono il segretario dell'Udc,
Lorenzo Cesa, e l'ex presidente della Regione Calabria, Giuseppe Chiaravalloti,
in carica nella precedente legislatura, quando l'esecutivo era espressione
di una maggioranza di centrodestra. La richiesta di Pittelli e Pecorella
traeva origine dal fatto che risulta pendente presso la Procura della
Repubblica di Roma un procedimento penale a carico della moglie di
Papello, Maria Assunta Lanzetta, indagata per il reato di riciclaggio.
Procedimento che, secondo i difensori di Papello, "avrebbe dovuto
attrarre a sé l'altro procedimento pendente a Catanzaro".
"Il precedente giurisprudenziale cui si richiamano i difensori
di Papello - scrive nella motivazione della decisione il sostituto
procuratore generale della Cassazione Guglielmo Passacantando - è
del tutto isolato, essendosi consolidato l'unico principio di diritto
secondo cui, anche nell'ipotesi della connessione teleologica, vige
la regola imprescindibile, perché possa operare lo spostamento
della competenza per territorio, che ricorra la condizione dell'identità
soggettiva degli autori dei reati connessi. In difetto di tale condizione,
che certamente non ricorre nel caso di specie, la competenza a procedere
nelle indagini preliminari nei confronti dell'indagato Papello e degli
altri coindagati apparteneva ed appartiene alla Procura della Repubblica
di Catanzaro".
Sindaco di San
Giovanni “La 107 strada insicura”
12/03 "Sentimenti di profondo cordoglio per le famiglie colpite
da una tragedia così immane" sono stati espressi dal sindaco
di San Giovanni in Fiore, Antonio Nicoletti, a nome suo e dell'intera
amministrazione cittadina, per l'ennesimo tragico incidente che si
è consumato ieri sulla statale 107 Silana-Crotonese, con la
morte di due persone. "Quella che doveva essere una serena e
tranquilla domenica - afferma Nicoletti - si è trasformata
in un brutto incubo con un risveglio molto doloroso: una giovane coppia,
la donna era di San Giovanni in Fiore, infrange i propri sogni su
un tratto di strada che troppo spesso è teatro di incidenti
gravissimi, con un bilancio che poteva essere ancora più tragico,
considerati i due occupanti l'altra vettura coinvolta nello scontro,
uno dei quali uno stimato professionista sangiovannese, feriti ed
attualmente in prognosi riservata. C'é un senso di impotenza
che si avverte ogni volta che si deve prendere atto dell'assurda perdita
di vite umane, vittime di incidenti stradali sempre più frequenti
sulla superstrada della Sila. Per questo la rabbia e l'indignazione
aumentano perché gli organi istituzionali del Comune di San
Giovanni in Fiore innumerevoli volte hanno sollecitato, con scarsi
risultati, l'attenzione dell'Anas sul grave stato in cui versa l'arteria
silana che determina numerosi incidenti con cadenza giornaliera".
Nicoletti, secondo il quale "da tempo mancano interventi strutturali
di manutenzione e gli standard di sicurezza sono gravemente compromessi",
ha rivolto "l'ennesima richiesta ufficiale di un incontro urgente
con i responsabili dell' Anas per concordare un percorso di interventi
per la non più procrastinabile messa in sicurezza della 107.
Bisogna che tutti si assumano delle responsabilità e che si
trovino le giuste risorse economiche perché non è più
tollerabile la continua messa a repentaglio della vita di cittadini
costretti a viaggiare su una strada dove gli standard di sicurezza
non sono affatto garantiti".
Toghe lucane
sotto inchiesta: Ispettore del Ministero al Palazzo di Giustizia di
Matera
12/03 Il capo degli ispettori del Ministero della Giustizia, Arcibaldo
Miller, è giunto nel Palazzo di giustizia di Matera e si è
chiuso a colloquio con il Procuratore della Repubblica, Giuseppe Chieco,
uno dei cinque magistrati in servizio in Basilicata coinvolti nell'inchiesta
della Procura della Repubblica di Catanzaro. Miller è accompagnato
da altri componenti del suo ufficio: l'incontro con Chieco segna l'inizio
dell'ispezione negli uffici giudiziari di Matera e Potenza decisa
dal Ministro della Giustizia, Clemente Mastella, dopo le notizie sull'inchiesta,
coordinata dal pm di Catanzaro, Luigi De Magistris, in cui sono coinvolti
anche uomini politici e amministratori. Per il momento, non si sa
se, dopo l'incontro con Chieco, gli ispettori del Ministero incontreranno
già oggi gli altri magistrati indagati. L'incontro tra Chieco
e Miller - che era assistito da tre collaboratori - è durato
circa tre ore. Secondo quanto si è appreso, Chieco ha risposto
alle domande degli ispettori, ai quali, tra l'altro, ha consegnato
anche una "memoria" di undici pagine sulle vicende che lo
riguardano. Al termine dell'incontro Chieco non ha rilasciato dichiarazioni.
Gli ispettori hanno acquisito documenti anche da altri uffici della
Procura e del Tribunale del Matera. L'ispezione proseguirà
anche nel pomeriggio.
Inchiesta sulla
Laganà: gli atti restano alla DDA di Reggio
12/03 La Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria ha deciso
di trattenere gli atti relativi all' inchiesta in corso nella quale
e' indagata, per truffa, la parlamentare della Margherita Maria Grazia
Lagana', vedova del vice presidente del Consiglio regionale Franco
Fortugno, ucciso il 16 ottobre del 2005. Erano stati i difensori della
parlamentare, gli avvocati Sergio Lagana' e Antonio Mazzone, a sollevare
la questione di competenza funzionale e territoriale della Dda reggina,
sostenendo che non ci sono contestazioni di delitti o aggravanti di
competenza della Procura distrettuale. In sostanza, secondo i legali,
sul reato di truffa doveva procedere la Procura ordinaria e, nel caso
specifico, quella di Locri. I titolari dell' inchiesta, il procuratore
della Repubblica facente funzioni, Franco Scuderi, ed i sostituti
Mario Andrigo e Marco Colamonici, hanno ritenuto che il procedimento
nei confronti di Maria Grazia Lagana' sia parte integrante di altri
procedimenti in corso che per il profilo di competenza attengono alla
Procura distrettuale.
Lasciato da solo
sulla A3 vicino Campotenese, tenta di rapinare un auto: arrestato
12/03 E' stato lasciato sull' autostrada e non sapendo come fare
per andarsene si e' presentato in una casa nelle vicinanze ed ha aggredito
il proprietario che non gli ha voluto dare le chiavi dell' automobile.
L.M., di 24 anni, e' stato arrestato dai carabinieri di Morano Calabro
con l' accusa di tentata rapina aggravata e lesioni personali. L'
uomo, che non ha voluto dire chi lo abbia lasciato sull' autostrada
tra gli svincoli di Morano e Campotenese, ha scavalcato il guarda
rail e si e' diretto verso una casa nelle vicinanze. Al proprietario
ha chiesto le chiavi della sua auto ed al rifiuto dell' uomo lo ha
aggredito colpendolo con un bastone alla testa. Alla scena hanno assistito
alcuni operai dell' Anas che sono intervenuti, mentre i familiari
della vittima chiamavano i carabinieri. Giunti sul posto i militari
hanno preso in consegna L.M. e lo hanno arrestato.
Petilia/ Morte
bianca, giovane ucciso dalla pala meccanica
12/03 Un giovane di Petilia Policastro (Kr) , Pietro Nicolazzi, di
23 anni, è morto stamane travolto dalla benna di una pala meccanica
che stava riparando nell' azienda agricola di famiglia. Secondo una
prima ricostruzione dell' incidente sul lavoro, sulla dinamica del
quale stanno indagando i carabinieri, è stata la rottura di
una valvola a causare il cedimento della benna che è caduta
addosso al giovane. Pietro Nicolazzi è morto per trauma da
schiacciamento.
Belvedere/ rapina
in filiale Carime
12/03 Una rapina é stata compiuta stamani nella filiale Carime
di Belvedere Marittimo. Due persone armate di taglierino sono entrate
nella banca e sotto la minaccia delle armi si sono fatti consegnare
il denaro che era nelle casse. L' importo non è stato ancora
accertato. Le indagini sono condotte dai carabinieri.
Lamezia/ Rapina
all’ufficio esattoriale, bottino 1.000 euro
12/03 Tre persone, due uomini ed una donna, armate di taglierini,
hanno compiuto una rapina a Lamezia Terme nell'ufficio dell'esattoria.
I banditi si sono introdotti nell'ufficio approfittando, per superare
la porta blindata, della contemporanea uscita del direttore. Una volta
entrati nell'ufficio i rapinatori hanno arraffato il denaro contenuto
nelle casse, circa settecento euro. Due impiegati, inoltre, sono stati
rapinati dei portatogli, contenenti, complessivamente, trecento euro.
I rapinatori si sono allontanati a piedi. Le indagini sono condotte
dalla Polizia.
Castrovillari/
Simulano un trasloco e invece rubano i mobili: arrestati
12/03 Hanno finto di essere operai di una ditta di traslochi e stavano
rubando tutto il mobilio di un appartamento di Castrovillari, ma sono
stati scoperti dai carabinieri ed arrestati. I tre, che stamani sono
comparsi davanti al giudice che ha convalidato l' arresto disponendo
la carcerazione per uno, F.G., di 49 anni, gli arresti domiciliari
per il secondo, M.F., di 22, e l' obbligo di firma per il terzo, A.Z.,
di 26, erano in compagnia di un minore che e' stato denunciato in
stato di liberta'. I carabinieri della Compagnia di Castrovillari
hanno accertato che i tre, approfittando della partenza della proprietaria
dell' appartamento, nei giorni scorsi erano gia' stati nella casa
impossessandosi di alcuni oggetti e cambiando la serratura della porta.
Quindi sono tornati che attrezzi ed un camion ed hanno cominciato
a smontare il mobilio per portarlo via. I militari di una pattuglia,
insospettiti dall' orario insolito di lavoro, si sono avvicinati per
un controllo ed hanno scoperto il furto.
Mendicino/ Ubriaco
provoca un incidente e aggredisce un carabiniere: arrestato
12/03 Un maresciallo dei carabinieri è stato aggredito a Mendicino
da una persona, Carmelo Ritacca, di 34 anni, che, in stato di ebbrezza,
aveva provocato un incidente in cui era rimasta ferita una giovane.
Il sottufficiale, dopo avere subito l'aggressione, ha arrestato Ritacca,
con l'accusa di resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale.
L'aggressione è avvenuta dopo che il maresciallo era intervenuto
per prestare soccorso alla giovane ferita nell'incidente. Il sottufficiale,
secondo quanto riferito dai carabinieri, è stato spintonato
da Ritacca, che ha anche tentato di colpirlo con calci e pugni. L'aggressore
è stato portato nel carcere di Cosenza.
Corigliano/ inagibile
la palazzina colpita dall’incendio
12/03 E' stata dichiarata inagibile dai vigili del fuoco la palazzina
di tre piani che nel pomeriggio di ieri è stata danneggiata
da un incendio propagatosi dal secondo piano dove si trovavano depositate
taniche di olio lubrificante utilizzato per macchinari agricoli. Due
famiglie che abitavano al primo piano della palazzina sono state evacuate.
Nell'incendio è andato distrutto anche il piano terra utilizzato
come deposito per macchinari agricoli. Secondo gli accertamenti l'incendio
sarebbe stato provocato da una canna fumaria andata a fuoco.
Brevi di cronaca
da San Benedetto Ullano
12/03 I carabinieri di Montalto Uffugo hanno arrestato un pregiudicato,
a San Benedetto Ullano, per aver violato il programma terapeutico
per assunzione di sostanza stupefacente. L' arresto è stato
fatto in esecuzione di un' ordinanza di carcerazione emessa dal Tribunale
di Napoli.
Incidente mortale
a Coreca di Amantea
11/03 Una donna di 50 anni, originaria di Catanzaro, e' morta e suo
marito e' in gravi condizioni a causa di un incidente stradale verificatosi
nel pomeriggio presso la strada statale 18 nel Comune di Amantea,
sotto il tunnel di Coreca. La coppia viaggiava a bordo di una Mazda
che si e' scontrata frontalmente con un'Audi A4, il cui conducente
e' rimasto illeso.
Uomo accoltellato
fuori da una discoteca a San Nicola Arcella
11/03 Un uomo di 33 anni, Adolfo Nervino, e' stato accoltellato all'
alba, a San Nicola Arcella, nell' alto Tirreno cosentino, all' uscita
da una discoteca. Le sue condizioni non sono gravi. L' uomo, originario
di Roma, era appena uscito dal locale quando e' stato aggredito da
almeno tre o quattro persone, una delle quali lo ha colpito con una
coltellata alla schiena. Subito soccorso, Nervino e' stato portato
dal personale del 118 nell'ospedale civile di Praia a Mare dove e'
stato giudicato guaribile in 20 giorni. Sul posto sono intervenuti
i carabinieri della Compagnia di Scalea che hanno avviato le indagini
per risalire all' identita' degli aggressori. Gli investigatori stanno
cercando di appurare le cause del ferimento. Al momento non viene
esclusa nessuna ipotesi.
Patenti ritirate
a tre giovani ubriachi
11/03 Tre patenti sono state ritirate dalla polizia stradale di Catanzaro
ad altrettanti giovani fermati alla guida delle loro auto fuori da
locali notturni. Il provvedimento è scattato dopo che il loro
tasso alcolico è risultato superiore a quanto previsto dalla
legge. I controlli sono stati disposti dalla polizia stradale catanzarese
per prevenire quello che viene definito il fenomeno delle stragi del
sabato sera. Gli agenti hanno controllato complessivamente una quarantina
di auto, fermate nelle vicinanze di alcuni locali, e sottoposto i
conducenti al test alcolemico.
In arrivo 80mila
lavoratori stagionali
11/03 Scatta dalle ore 8,30 di domani il via libera alle domande
per l'ingresso di 80 mila lavoratori stagionali extracomunitari impegnati
nell'edilizia, nel turismo e sopratutto nelle campagne, dove gli stranieri
rappresentano ormai il 13% degli occupati. Lo rende noto la Coldiretti
con riferimento alla pubblicazione nella Gazzetta del 12 marzo del
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri relativo alle quote
di ingresso per lavoro stagionale degli extracomunitari a valere per
l'anno 2007, che interessa anche 2 mila lavoratori che hanno partecipato
a programmi di formazione nel Paese di origine. Gli ingressi riguardano
- precisa la Coldiretti - i lavoratori stagionali non comunitari di
Serbia, Montenegro, Bosnia-Herzegovina, ex Repubblica Yugoslava di
Macedonia, Croazia, India, Pakistan, Bangladesh, Sri Lanka e Ucraina,
nonché di Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere
accordi di cooperazione in materia migratoria come Tunisia, Albania,
Marocco, Moldavia, Egitto ed i cittadini stranieri non comunitari
titolari di permesso di soggiorno per lavoro subordinato stagionale
negli anni 2004, 2005 o 2006. Il datore di lavoro può presentare
la domanda attraverso le associazioni di categoria autorizzate, ma
è anche possibile fare domanda individuale su moduli scaricati
da Internet www.interno.it da inviare con raccomandata semplice al
Ministero dell'Interno. Sulla base della ripartizione territoriale
effettuato dal Ministero della Solidarietà Sociale con la circolare
N.6/2007 dell'8 marzo il maggior numero di autorizzazioni per lavoratori
stagionali extracomunitari riguardano - riferisce la Coldiretti -
l'Emilia Romagna (14000), il Veneto (10500), la Campania (8000), Puglia
e Lazio (6000) e il Piemonte (5500). A seguire - continua la Coldiretti
- Toscana (4000), Sicilia e Abruzzo (3500), Trento e Calabria (3000),
Lombardia e Bolzano (2000), Marche (1500), Sardegna, Basilicata, Umbria,
Friuli Venezia Giulia (1000), Liguria (800), Molise (500) e Valle
d'Aosta (200) mentre 2000 restano disponibili al Ministero per eventuali
esigenze territoriali. "Gli occupati stranieri nelle campagne
hanno raggiunto ormai il 13% del totale e - sottolinea la Coldiretti
- rappresentano una componente strutturale indispensabile in molti
distretti produttivi per le produzioni alimentari di qualità
del Made in Italy, dalle fragole al tabacco, dalla frutta alla vendemmia,
dall'allevamento alla raccolta degli ortaggi. E da una corretta e
tempestiva programmazione degli ingressi di lavoratori provenienti
dall'estero può venire - precisa la Coldiretti - un contributo
determinante alla crescita economica del Paese, ma anche alla lotta
alla clandestinità e al lavoro nero". L'organizzazione
agricola precisa che "l'entità del contingente autorizzato,
considerato che per i lavoratori rumeni impegnati in campagna non
è più necessario il nullaosta al lavoro dopo l'ingresso
dal 1 gennaio 2007 nell'Unione Europea, dovrebbe risultare adeguato
alle esigenze del settore agricolo. La tempestività della pubblicazione
del decreto flussi è stata essenziale - sostiene la Coldiretti
- per le attività agricole che devono fare i conti con la stagionalità
delle produzioni che quest'anno, per gli effetti dei cambiamenti climatici,
è anticipata in tutto il Paese". Complessivamente, secondo
l'ultimo rapporto Migrantes della Caritas, al quale ha collaborato
la Coldiretti, sono quasi 125 mila gli immigrati occupati regolarmente
in agricoltura dove contribuiscono in modo strutturale e determinante
all'economia agricola del Paese. Sono molti i 'distretti agricoli'
dove i lavoratori immigrati sono diventati indispensabili, come nel
caso della vendemmia in Piemonte, della raccolta delle fragole nel
veronese, delle mele in Trentino, della frutta in Emilia Romagna,
dell'uva in Piemonte, del tabacco in Umbria e Toscana o del pomodoro
in Puglia. Del totale dei 124.532 lavoratori immigrati 84.384 (86%)
sono a tempo determinato, mentre 17.540 (14%) a tempo indeterminato.
Circa un quarto dei lavoratori immigrati (24%) proviene da Paesi neocomunitari,
verso i quali si è verificato l'allargamento dell'Unione, mentre
un ulteriore 38% riguarda altri Paesi dell'est Europa. A trasferirsi
in Italia per lavorare in agricoltura - conclude la Coldiretti - sono
principalmente, nell'ordine, polacchi (14%), rumeni (14%), albanesi
e, a sorpresa, gli indiani (7%) che trovano occupazione soprattutto
negli allevamenti del nord per l'abilità nella cura delle mucche.
Ecco una tabella che riassume gli ingressi in Italia, suddivisi per
Regione, dei lavoratori stagionali extracomunitari: -Valle d'Aosta
200 -Piemonte 5500 -Lombardia 2000 -Provincia di Trento 3000 -Provincia
di Bolzano 2000 -Veneto 10500 -Friuli Venezia Giulia 1000 -Liguria
800 -Emilia Romagna 14000 -Toscana 4000 -Marche 1500 -Umbria 1000
-Lazio 6000 -Abruzzo 3500 -Molise 500 -Campania 8000 -Puglia 6000
-Basilicata 1000 -Calabria 3000 -Sicilia 3500 -Sardegna 1000 -RISERVA
MINISTERO 2000 -TOTALE 80000 Fonte: Elaborazioni Coldiretti su dati
Ministero della Solidarietà Sociale .
Rubano l’acqua
dall’acquedotto: tre arresti a S.Giovanni
11/03 Tre persone sono state arrestate dai carabinieri di San Giovanni
in Fiore con l' accusa di rottura dei sigilli della rete idrica e
furto d' acqua potabile ai danni dell' acquedotto comunale. I tre,
A.S. di 22 anni, O.F., di 32, e A.G., di 40, sono stati posti agli
arresti domiciliari. I carabinieri hanno anche denunciato in stato
di liberta' per lo stesso reato le mogli di due arrestati.
Romeno arrestato
per furto in un ipermercato
11/03 Un cittadino romeno di 32 anni, Florian Mircea Ciurar, e' stato
arrestato dai carabinieri per un furto compiuto in un supermercato
di Zumpano. L' uomo si era impossessato di due confezioni regalo di
portafogli e porta chiavi e di una confezione di profumo. Dopo avere
rotto le placche antitaccheggio, senza accorgersi di averne lasciata
una integra, ha superato la barriera delle casse facendo scattare
l' allarme. Bloccato dagli addetti alla sicurezza, l' uomo e' stato
arrestato dai carabinieri.
Incendio a Corigliano
11/03 Un incendio e' divampato stamani, per cause accidentali, al
secondo piano di una palazzina adibito a deposito di olii a Corigliano.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno spento le
fiamme. L' incendio ha danneggiato anche un negozio di ricambi agricoli
che si trova al piano terra. Quando sono divampate le fiamme, secondo
quanto si e' appreso, nella palazzina non c' era nessuno.
Chiedeva il riscatto
a extracomunitari: un arresto a Crotone
10/03 Teneva segregati in un vecchio casolare undici extracomunitari
che nei giorni scorsi si erano allontanati dal centro di accoglienza
Sant' Anna di Isola Capo Rizzuto, nel crotonese, e li avrebbe liberati
solo dietro il pagamento di un riscatto. A porre fine alla prigionia
degli immigrati è stata la polizia di stato di Crotone che
ha arrestato Adam Hasan, di 34 anni, sudanese, accusato, oltre che
di sequestro di persona a scopo di estorsione, anche di sfruttamento
di clandestini e favoreggiamento ed agevolazione all' immigrazione
clandestina. Al termine di alcune indagini, personale delle squadre
mobili di Crotone e Milano insieme a personale specializzato dell'
Ufficio immigrazione e del Reparto prevenzione Crimine Calabria, hanno
fatto irruzione in un casolare disabitato nei pressi della stazione
ferroviaria, dove sono stati rintracciati gli 11 stranieri. Sono stati
gli stessi immigrati a confermare che erano stati sequestrati dal
momento che era loro impedito qualsiasi tipo di movimento. Inoltre
hanno raccontato ai poliziotti che sarebbero stati liberati dal loro
aguzzino solo quando loro parenti o amici, alcuni dei quali già
contattati da altri complici in corso d' identificazione dagli investigatori
della squadra mobile di Milano, avessero pagato il riscatto richiesto
che si aggirava intorno ai 400/450 euro per persona. Il casolare era
già noto alla polizia per essere emerso in precedenti indagini
condotte contro organizzazioni criminali dedite alla tratta di esseri
umani ed al favoreggiamento ed alla permanenza dell' immigrazione
clandestina. Gli undici immigrati sono stati portati nell' Ufficio
Immigrazione per verificare la regolarità della loro posizione
in Italia.
Padre Vincenzo
Bertolone nuovo Vescovo di Cassano
10/03 Padre Vincenzo Bertolone è il nuovo vescovo della diocesi
di Cassano Ionio. La notizia della nomina, fatta da papa Benedetto
XVI è stata data a mezzogiorno dall'amministratore apostolico
della diocesi cassanese, mons. Domenico Crusco, vescovo della diocesi
di San Marco Argentano-Scalea. Il nuovo pastore della diocesi di Cassano
subentra a mons. Domenico Graziani che dal 14 gennaio scorso è
arcivescovo della diocesi di Crotone - Santa Severina. Padre Bertolone
è nato a San Biagio Platani, in provincia di Agrigento, il
17 novembre 1946 e appartiene alla Congregazione dei Missionari Servi
dei Poveri, fondata a Palermo dal Beato Giacomo Cusmano, per la quale
ha emesso la prima professione il 9 ottobre 1964. Dopo aver conseguito
il Baccellierato in Teologia nell' Istituto San Giovanni Evangelista
di Palermo, è stato ordinato sacerdote il 17 maggio 1975. Ha
insegnato per 15 anni religione nelle scuole statali ed è stato
cappellano del carcere minorile di Palermo. Padre Vincenzo Bertolone
sarà ordinato vescovo il 3 maggio prossimo in S. Pietro. Per
la prima metà di maggio, il nuovo presule dovrebbe insediarsi
e prendere possesso della Diocesi di Cassano Ionio.
E’ calabrese
il fondatore della Hollywood russa
10/03 Lasciò la natia Ardore, piccolo centro della provincia
di Reggio Calabria, per andare a Mosca a fondare, negli anni '20,
la Hollywood Russa. Adesso l' epopea di Francesco Misiano è
diventata una tesi di laurea al Politecnico di Vibo Valentia. Di strada,
il produttore calabrese, nato nel 1884, riscoperto recentemente dalla
Cineteca della Calabria, ne ha fatta tanta se dalle rive ioniche era
arrivato alla Moscova per interessarsi di arte cinematografica creando
la Mezrabpom, la più famosa casa di produzione sovietica di
quegli anni. Misiano ha fatto nascere tanti capolavori della storia
del cinema, da "La fine di S.Pietroburgo" e "Il disertore",
di Pudovkin, a "Aelita" di Jakov Protazanov, il primo film
di fantascienza russo; da "Il cammino verso la vita" di
Nikolaj Ekk, premiato come miglior regista nella prima edizione della
Mostra internazionale d' arte cinematografica di Venezia nel 1932,
a tutto il cinema della Prometheus, la casa tedesca che fondò
con l'amico Munzenberg, che diede opportunità a giganti del
'900 come Brecht, Piscator, Ivens e tanti altri. Anche la distribuzione
in occidente de ''La corazzata Potemkin" fu possibile grazie
al lavoro di Misiano che faceva la spola tra Mosca, Berlino e Parigi
per rendere possibile la circolazione di queste opere cinematografiche.
Allontanatosi dall' Italia per motivi politici, esplicò la
sua ricca attività di comunicatore ed operatore socio-culturale
nell' Europa tra le due guerre mondiali, per poi ritornarvi, ma con
il peso della sua eredità storica e cinematografica, molti
anni dopo la sua morte, avvenuta nel 1936. La sua storia è
diventata oggetto di studi universitari grazie a Rosaria Villani,
di Catanzaro, che si è laureata al politecnico Scientia et
Ars di Vibo Valentia con una tesi dal titolo "Francesco Misiano:
dalla Calabria a Mosca per fondare la Hollywood Russa". Nella
sua tesi, Rosaria Villani Villani non ha tralasciato nessun aspetto
dell' avventurosa vita di Misiano: dall' attivismo politico che lo
vide tra i non interventisti nell' Italia della Prima guerra mondiale,
all' impegno solidaristico con il Soccorso Operaio Internazionale,
all' antifascismo, fino alla sua grande avventura russa, coronata
dall' invito fatto a Mosca a Douglas Fairbanks jr. e Mary Pickford,
per promuovere l' industria cinematografica. La tesi si chiude con
un' intervista a Eugenio Attanasio e Giovanni Scarfò, gli autori
de "Il caso Misiano", il film documentario che ha fatto
conoscere la storia di questo piccolo grande uomo del cinema internazionale,
premiato alla 60/ma edizione del Festival Internazionale di Salerno
e proiettato a New York e a Buenos Aires.
Tre arresti a
Corigliano
10/03 I Carabinieri di Corigliano hanno arrestato tre persone con
l' accusa di lesioni personali e violenza privata. Secondo quanto
hanno accertato i militari, Pietro Longobucco, di 40 anni, Piero Francesco
Chiaradia (33) e Giovanni Alonia (37), durante un diverbio, hanno
aggredito il titolare di un esercizio commerciale provocandogli lesioni
giudicate guaribili in 20 giorni.
Bomba davanti
l’abitazione del sindaco di Spadola (VV)
09/03 Un ordigno rudimentale di fabbricazione artigianale e' stato
fatto esplodere davanti l'abitazione del sindaco di Spadola, Domenico
Marchese. La deflagrazione ha lasciato sul terreno un ampio cratere.
Marchese ed i suoi familiari, nel momento dell'intimidazione, erano
in casa. Sposato, con due figli, Marchese, esponente del Partito democratico
meridionale, e' stato al centro di recente di polemiche per dissidi
con altri esponenti politici del centro del vibonese. A Spadola si
votera' nelle elezioni amministrative della prossima primavera. Sull'intimidazione
hanno avviato indagini i carabinieri.
Incidente mortale
a Rossano
08/03 Un giovane, Alfonso Longobucco, di 29 anni, è morto
in un incidente stradale avvenuto a Rossano. Il giovane viaggiava
da solo su una Rover in direzione di contrada Ciminata, quando per
cause ancora in corso d'accertamento, probabilmente la strada bagnata,
ha perso il controllo dell' auto finendo fuori strada. Per estrarre
il corpo dalle lamiere sono dovuti intervenire i vigili del fuoco
del distaccamento di Rossano.
La DDA apre un
inchiesta per infiltrazioni mafiose nel Comune di Catanzaro
09/03 Nel Comune di Catanzaro, nella scorsa legislatura, si sarebbero
verificate infiltrazioni mafiose nella gestione di appalti e forniture.
E' l'ipotesi che sta emergendo da un'inchiesta aperta dalla Dda sulla
base di un esposto presentato nei mesi scorsi. Nell'ambito dell'inchiesta,
condotta dal procuratore vicario, Salvatore Murone, e dai sostituti
della Dda Gerardo Dominijanni e Maria Carla Sacco, è stato
sentito a lungo nei giorni scorsi, come persona informata sui fatti,
il sindaco, Rosario Olivo, che ha esposto una serie di circostanze
dalle quali l'ipotesi di infiltrazioni mafiose nel Comune avrebbe
trovato una sostanziale conferma. La polizia e la guardia di finanza,
cui sono delegate le indagini di polizia giudiziaria, hanno sequestrato
nei giorni scorsi una vasta documentazione cartacea ed informatica
che è adesso al vaglio dei magistrati titolari dell'inchiesta.
L'ipotesi da cui sono partiti gli accertamenti è che le presunte
infiltrazioni mafiose avrebbero riguardato il settore della raccolta
dei rifiuti solidi urbani. Il campo dell'indagine é stato poi
ampliato a tutte le attività del Comune. Nell'inchiesta anche
alcuni indagati sulla condotta dei quali si stanno concentrando gli
accertamenti.
Inchiesta WhyNot,
Loiero “interessato ad ogni tipo di chiarimento”
09/03 "Sono il primo a essere interessato a ogni tipo di chiarimento
del cosiddetto caso Why Not. Lo sono soprattutto come presidente della
Giunta regionale impegnato personalmente a eliminare le sacche di
precariato esistenti e che su certe precarietà, però,
ha manifestato tutte le sue perplessità". Lo ha detto
il presidente della Regione, Agazio Loiero, con una nota del portavoce,
a proposito della vicenda riguardante la società di lavoro
interinale Why Not di cui si sta occupando la Procura della Repubblica
di Catanzaro. "Dare sicurezza nel lavoro - ha aggiunto Loiero
- è la linea che ho sempre affermato in giunta e fuori. Bisogna,
infatti, considerare che tutto avviene in una regione come la Calabria
dove il lavoro è una manna dal cielo per cui ogni decisione
rischia di provocare traumi anche in chi la prende". "Vorrei
ricordare intanto - ha affermato ancora Loiero - che questo specifico
bacino di precariato si è alimentato ed è impropriamente
cresciuto quasi totalmente nella passata legislatura con un altro
governo regionale. Per quanto mi riguarda, aggiungo, conosco Antonio
Saladino da 30 anni e spero che ciò non sia una colpa, anche
se con lui l' unico contrasto che ho avuto riguarda proprio l' utilizzo
di questi precari. Ho sempre avuto chiaro in mente quali sono i rapporti
tra le persone e quali i compiti di governo. La mia posizione su questo
precariato lo dimostra. Nessuna proroga, nessuna sanatoria, ma riconoscimento
e lavoro stabile per le tante professionalità utili in servizi
necessari". "Di fronte a questo atteggiamento, letto come
ostile, ma che ostile non era alla radicale soluzione del problema
- ha sostenuto Loiero - si è scelto di giocare di sponda, altrove.
Ricordo l' assedio al Consiglio regionale. Ricordo le manifestazioni
davanti alla sede della Giunta. Ricordo la nostra decisione di fare
una gara con importo decurtato, tant' è che oltre cento giovani
hanno considerato a rischio il loro posto di lavoro, cosa che ha causato
nuove proteste. E ricordo che gli autocontrolli hanno una volta tanto
funzionato, con la decisione di annullare il bando per ragioni di
trasparenza anche se, così come concepito, non avrebbe certo
favorito Why Not". "Tutto il resto, per le notizie che si
leggono sui giornali - ha concluso Loiero - mi sembrano speculazioni
di tipo politico che puntano indebitamente a condizionare l' azione
di governo".
Quattro indagati
per esami falsi all’Università di Catanzaro
09/03 Tre impiegati ed una studentessa dell'Università di
Catanzaro sono indagati in un'inchiesta condotta dalla Procura della
Repubblica che riguarda falsi esami nella facoltà di Giurisprudenza.
Gli esami, secondo quanto è emerso dalle indagini, sarebbero
stati regolarmente registrati, ma in realtà non sarebbero mai
avvenuti. Le ipotesi di reato a carico delle persone indagate sono
corruzione e falso. L'inchiesta ha preso spunto da un esposto presentato
da un professore il quale, nel corso di una seduta di laurea, avrebbe
notato che sul libretto della studentessa che si accingeva a conseguire
il titolo accademico era stato registrato come superato l'esame riguardante
la sua materia. In realtà lo stesso professore ricordava che
la studentessa non aveva mai superato quell'esame . Da qui la decisione
del professore di presentare un dettagliato esposto per denunciare
i fatti alla Procura della Repubblica. I tre impiegati e la studentessa
sono stati interrogati dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria
della Procura. Dagli interrogatori e dalle verifiche che sono state
effettuate sarebbe emersa la fondatezza del contenuto dell'esposto
presentato dal docente. Gli impiegati avrebbero provveduto alla falsa
registrazione degli esami in cambio di compensi per poche centinaia
di euro. L'inchiesta sui fatti denunciati dal docente è prossima
alla conclusione, ma gli accertamenti proseguono per verificare se
altri studenti abbiano beneficiato dei favori degli impiegati sottoposti
ad indagini. Negli accertamenti che sono in corso non sono coinvolti
docenti.
La Corte dei
Conti boccia i sistemi di controllo degli enti locali
09/03 Sono "globalmente negativi" i giudizi sui sistemi
di controllo interno relativi a dieci comuni presi in considerazione,
per l'anno 2005, dalla Sezione regionale di controllo per la Calabria
della Corte dei Conti. Il dato emerge dalla relazione letta nell'
adunanza di stamane dal magistrato Luigi Condemi. Gli enti locali
inseriti nel campione passato al vaglio della Corte sono quelli di
Briatico, Chiaravalle Centrale, Davoli, Diamante, Melissa, Mesoraca,
Mileto, Roccella Ionica, Scilla e Spezzano Albanese. I controlli interni
hanno riguardato la regolarità amministrativa e contabile,
il controllo di gestione, la valutazione del personale con incarico
dirigenziale e la valutazione di controllo strategico. "A voler
essere oltremodo indulgente - ha sostenuto Condemi - questa Sezione
non può non manifestare le proprie perplessità sulla
mancata, o comunque parziale o distorta applicazione della normativa
vigente. E ciò nonostante siano trascorsi ormai parecchi anni
dalla sua entrata in vigore". Nel testo è scritto, inoltre,
che, dei quattro tipi di controllo previsti, "soltanto quello
di regolarità amministrativa e contabile, quello cioé
svolto dal collegio dei revisori dei conti, pur con le sue più
o meno gravi manchevolezze, riesce a svolgere abbastanza compiutamente
le proprie funzioni. Un ben diverso giudizio, certamente negativo,
deve essere dato degli altri tre tipi di controllo interno, e cioé
a quello di gestione, a quello relativo alla valutazione dei dirigenti
e a quello strategico. E le ragioni sono parecchie e diverse. Anzitutto,
occorre considerare che anche se è vero che nella loro previsione
legislativa sono trascorsi diversi anni, è altresì verso
che, nel raffronto, il tempo durante il quale è stato esercitato
il controllo da parte dei revisori è enormemente più
lungo". Per il magistrato relatore "tutto ha un limite al
di là del quale non è ragionevole andare. E gli enti
campione tale limite, chi più chi meno, lo hanno valicato.
Dalle risposte pervenute è emerso, inoltre, - ha proseguito
Condemi - che in quattro comuni su dieci il controllo di gestione
viene effettuato direttamente dalla struttura interna amministrativa
e per due di essi il coordinamento viene svolto dal responsabile del
servizio finanziario. Il controllo strategico è effettuato,
in quattro dei dieci comuni, da un nucleo di valutazione congiuntamente
alla valutazione dei dirigenti. Fa eccezione il Comune di Chiaravalle
Centrale che ha dichiarato che il controllo strategico viene eseguito
dal Consiglio dell' ente come verifica diretta degli obiettivi realizzati".
Legautonomie
“Che i debiti dell’emergenza rifiuti non travolgano i
comuni”
09/03 I debiti accumulati dai Comuni nei confronti del Commissario
delegato per l' emergenza ambientale, se dovuti vanno pagati, ma è
però necessario aprire un tavolo operativo di confronto tra
lo stesso Commissario, Regione ed Enti locali per evitare che l' emergenza
ambientale travolga i comuni stessi. A rilevarlo è il presidente
di Legautonomie Calabria, Antonio Acri, in merito alle posizioni debitorie
di molt comuni, alcuni dei quali dovranno pagare cifre ingenti che
rischiano di provocare l' uscita dal patto di stabilità. "Per
la sola provincia di Cosenza - afferma Acri - tra servizio Rsu, depurazione
e discariche, il debito complessivo dei comuni ammonta a 30 milioni
di euro. In questo quadro vi sono singoli comuni esposti per somme
rilevantissime: Rossano per quasi 4 milioni di euro; Corigliano 2,1
milioni; Amantea per 1,7 milioni; Montalto 1,6 milioni; Cariati e
Scalea 1,2 milioni di euro. La medesima situazione si rileva nelle
altre province calabresi". "La posizione di LegAutonomie
- prosegue Acri - è chiara: tali debiti, se dovuti, vanno saldati.
Tuttavia non si può sottacere che, proprio nella fase di chiusura
dei bilanci 2007, il pagamento di tali somme provoca serie difficoltà
ai Comuni e, in molti casi, la conseguenza sarebbe la fuoriuscita
immediata di questi enti dal Patto di stabilità. E questo proprio
nell' anno in cui, con l' elaborazione dei bilanci, si sta evidenziando
un difficile rapporto fra amministratori e comunità".
"Cittadini, sindacati, organizzazioni - afferma il presidente
Legautonomie - non sono mai stati, come quest' anno, così attenti
all' applicazione dei tributi locali. Proprio nell' anno in cui la
finanza locale vive le difficoltà dovute ad una esigenza di
risanamento finanziario dello Stato e ad un persistente ritardo nell'
attuazione del federalismo fiscale e del coordinamento della finanza
pubblica. Né si può ignorare la possibile responsabilità
contabile degli amministratori, molti dei quali si troverebbero a
rispondere di debiti fuori bilancio originati da una passata gestione
dell' emergenza ambientale condotta all' insegna del 'pressappochismo'
e sfociata anche in inchieste giudiziarie". "LegAutonomie
Calabria - conclude Acri - ribadendo il necessario rispetto degli
impegni assunti, chiede l' apertura immediata di un tavolo operativo
di confronto tra Commissario delegato, Regione ed Enti locali al fine
di definire un piano concordato di rientro delle esposizioni debitorie
dei comuni salvaguardando, al contempo, la gestione ordinaria delle
comunità e la posizione degli amministratori locali".
“Erba”
nascosta sotto le tegole a Corigliano, coniugi arrestati
09/03 Tenevano nascosta droga sotto le tegole della propria abitazione:
con questa accusa marito e moglie sono stati arrestati dai carabinieri
di Corigliano nel corso di un' operazione condotta con l' aiuto di
unità cinofile della guardia di finanza. Durante una perquisizione
in casa di Marino Curatolo, di 53 anni, e della moglie Antonietta
Strigaro, di 38, entrambi di Corigliano, i carabinieri hanno trovato
17 grammi di marijuana già pronta per lo spaccio. L'uomo è
stato portato nel carcere di Rossano, mentre la donna, incensurata,
è stata scarcerata in attesa del giudizio.
La Finanza scopre
una discarica sul Crati in un’area protetta
08/03 Circa 50 mila metri quadrati di alveo fluviale, facente parte
della Riserva Naturale Tarsia- Foce Crati, invasa da rifiuti ingombranti
e di tipo speciale. Questo il quadro che si e' presentato agli uomini
della Sezione Operativa Navale di Corigliano Calabro, che grazie al
prezioso impiego dei mezzi aerei in dotazione al Reparto Operativo
Aereonavale di Vibo Valentia, nell'ambito di una vasta operazione
di controllo ambientale delegata dalle Procure della Repubblica di
Rossano e Castrovillari, hanno scoperto varie discariche a cielo aperto
disseminate da ignoti alla periferia di Corigliano Calabro e Cassano
allo Ionio, in provincia di Cosenza. All'interno dell'area i militari,
agli ordini del luogotenente Prospero Sassone, hanno rinvenuto rifiuti
di ogni genere: materiali inerti provenienti da demolizioni tra cui
una grossa quantita'di pannelli in eternit; scarti di lavorazione
artigianale ed industriale; auto demolite; pneumatici in disuso; batterie
accumuluatori di autovetture ed altro materiale ferroso di ogni genere.
Nonostante i divieti, l'area che dovrebbe essere habitat naturale
di molte specie di animali protetti, e' stata, invece utilizzata come
una discarica a cielo aperto. Le aree sono state poste sotto sequestro,
mentre ai Comuni interessati, in base al nuovo testo unico ambientale,
e' statop imposto l'immediato sgombero e la bonifica dei siti inquinati.
Ordine dei medici
“No ad omertà sui casi di malasanità”
08/03 ''Continueremo la nostra battaglia contro la diffusione sconsiderata
di notizie su veri o presunti errori medici o carenze organizzative.Ma
non possiamo sopportare atteggiamenti omertosi da parte dei medici''.
Lo ha detto il presidente dell' Ordine nazionale dei medici, Amedeo
Bianco, all' assemblea annuale dell' Ordine di Torino. ''Nessuno -
ha detto Bianco - si e' mai prestato ad azioni di solidarieta' verso
medici malavitosi o truffatori che vanno invece colpiti piu' degli
altri, ma bisogna inseguire la trasparenza''. ''Non deve piu' succedere
- ha proseguito - come all' ospedale di Vibo Valentia, dove una ragazzina
e' deceduta in sala operatoria e dopo dieci giorni non si sapeva ancora
cose fosse successo''. Bianco ha annunciato che il prossimo comitato
centrale della Fnom (Federazione nazionale ordini dei medici) si svolgera'
a Catanzaro ''per portare solidarieta' ai medici di quel posto'',
ma ha aggiunto che ''non possono piu' essere tollerati i silenzi e
le omerta'''. ''Bisogna - ha concluso - che si proceda sempre come
e' accaduto a Firenze, dove si e' subito ammesso l' errore umano nel
caso di trapianto di organi prelevati da una sieropositiva''.
Brevi di cronaca
da Rossano
08/03 A Rossano due persone sono state arrestate dai carabinieri
per evasione dagli arresti domiciliari. In due controlli distinti
i carabinieri hanno sorpreso le due persone mentre erano all'esterno
dalle loro abitazioni.
Agguato a Lamezia,
un ferito
07/03 Ferdinando La Grazia, di 37 anni, e' stato ferito in modo non
grave stasera in un agguato a Lamezia Terme. La Grazia, nel momento
dell'agguato, stava rientrando nella sua abitazione, nel quartiere
Capizzaglie. Contro l'uomo una persona ha sparato cinque colpi con
una pistola calibro 7,65 che hanno raggiunto La Grazia ad una gamba.
Il ferito e' stato ricoverato nell'ospedale di Lamezia Terme. Le indagini
sono condotte dai carabinieri. La Grazia era stato arrestato nel febbraio
del 2006 con l'accusa di detenzione e porto abusivi di armi e munizioni
dopo che nella sua automobile furono trovati un fucile ed una pistola.
Il movente del ferimento di stasera sarebe da collegare, secondo quanto
e' emerso dalle indagini, ad un regolamento di conti negli ambienti
della criminalita' lametina.
Sono due i magistrati
nel mirino dei clan
07/03 Sono due i giudici di sorveglianza finiti nel mirino delle
cosche di Isola Capo Rizzuto e Gioia Tauro in Calabria. Assieme al
presidente della sezione del Tribunale di sorveglianza di Catanzaro,
Alberto Liguori, c'e' Alessandro Bravin che lavora spesso al fianco
del presidente di sezione nelle aule di giustizia del capoluogo di
regione. Il nome di Bravin e' stato svelato dall'edizione odierna
di "Gazzetta del Sud" che gia' ieri aveva rivelato in esclusiva
il piano omicida stabilito in un carcere calabrese ai danni di Liguori.
Il piano e' stato svelato da un detenuto. All'origine della volonta'
di fare fuori i due togati ci sarebbero l'inflessibilita' delle loro
decisioni negative in merito a diverse richieste di permessi premio
da parte di boss e picciotti.
Discarica abusiva
sequestrata dalla Gdf a Praia
07/03 Una vasta area di circa 6.000 metri quadrati, sottoposta a
vincolo paesaggistico - ambientale utilizzata per il deposito e lo
stoccaggio di materiale di risulta edile, materiale ferroso ed industriale
e' stata scoperta nel comune di Paria a Mare, in provincia di Cosenza,
dagli uomini delle ''Fiamme Gialle'' del nucleo mobile della Tenenza
di Scalea. Nella discarica a cielo aperto, le fiamme gialle hanno
rinvenuto circa 20.000 Kg di rifiuti vari costituiti da materiale
di risulta edile, materiale ferroso ed industriale, materassi ed altri
rifiuti, evitando cosi' che questi potessero creare nocumento alla
salute comune, disperdendosi nel sottosuolo e nell'ambiente circostante.
La discarica era stata realizzata nella zona industriale del comune
di Praia a Mare, nelle adiacenze del cimitero comunale e vicino ad
un fitto aranceto. Il responsabile dell'area sequestrata e' stato
deferito alla locale Procura della Repubblica per violazioni al Testo
Unico dell'ambiente e per deturpamento di bellezze naturali. Le indagini
sono state coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica del
Tribunale di Paola, Domenico Fiordalisi.
Arresti medici
Castrovillari: La AstraZeneca sottolinea l’efficacia del suo
farmaco
07/03 La casa farmaceutica AstraZeneca, in una nota, evidenzia "l'assoluta
correttezza ed eticità dei propri comportamenti nella conduzione
di tutte le attività di sviluppo e commercializzazione dei
suoi farmaci". La vicenda riguarda il coinvolgimento della casa
farmaceutica nell'inchiesta che ha portato all'arresto del primario
e del dirigente medico del centro di salute mentale di Castrovillari
circa la falsa sperimentazione di un farmaco antipsicotico che poi
ha portato al suo acquisto da parte della Azienda sanitaria. "Si
sta valutando - prosegue la nota di AstraZeneca - se, nella vicenda
in questione, si ravvisino gli elementi per potersi considerare parte
lesa e procedere quindi a far valere i propri diritti. Ciò
anche in considerazione del fatto che, con questa vicenda, si mette
in discussione la validità di un farmaco importante come Seroquel,
l'efficacia e la sicurezza del quale è dimostrata da centinaia
di studi realizzati in tutto il mondo e dall'utilizzo del farmaco
da parte di milioni di pazienti". AstraZeneca sottolinea che
il farmaco Seroquel è prescritto a pazienti "afflitti
- prosegue la nota - da gravi problemi psichici. Una sospensione arbitraria
dei trattamenti, dovuta a notizie infondate sul farmaco, potrebbe
provocare in queste persone gravi conseguenze. Bisogna tenere conto
della particolare delicatezza della situazione. Tutti gli studi osservazionali
vengono condotti con l'autorizzazione dei Comitati Etici delle aziende
sanitarie interessate e anche lo studio in questione è stato
condotto in conformità e nel rispetto delle regole"
Whynot “Nessun
pilotaggio di gare pubbliche”
07/03 Molto rumore per nulla, questo è in sintesi quello che
la Whynot sottolinea dopo la denuncia di un quotidiano a proposito
di un file Word presente nel sito della regione, utilizzato per il
bando della gara che la interessava. In sostanza l’addetto della
Regione che ha utilizzato quel file, che reca la firma di un dirigente
della WhyNot, non ha avuto l’accortezza di fare un “copia
e incolla”di quanto interessava da quel foglio ad un altro.
Una leggerezza che ha sollevato un polverone. "La società
WhyNot Outsourcing Srl non intende assistere passivamente al linciaggio
morale che si sta consumando in questi giorni ad opera di certa parte
della stampa nei suoi confronti, tenuto conto che è assolutamente
estranea alle indagini in corso" ha quindi affermato in un comunicato
la società. "Notizie scandalistiche - prosegue la nota
- fatte circolare con ampio risalto circa un suo preteso coinvolgimento
in attività finalizzate a pilotare gare pubbliche, sono assolutamente
false. Né è prova inconfutabile il fatto che, nei termini,
erano state presentate ben otto offerte, formulate da altrettanti
raggruppamenti di imprese, sì da testimoniare come le regole
di gara non fossero assolutamente impeditive ad una libera ed ampia
concorrenza. La società ha già dato mandato ai suoi
legali di procedere nei confronti di tutti i responsabili della campagna
stampa, sapientemente orchestrata da interessi occulti per eliminare
un possibile concorrente della gara". "In data 6 marzo -
è scritto nella nota di WhyNot - è già stato
presentato in procura un esposto con il quale sono state rappresentate
le singolari anomalie che hanno preceduto una decisione di annullamento
di un bando già pubblicato, e che ha di fatto portato a compimento
il disegno di chi voleva che la gara non si celebrasse. Nei prossimi
giorni altro esposto verrà presentato per denunciare coloro
che fanno cassa da risonanza al chiacchiericcio scandalistico, mettendo
in bocca ai pubblici ministeri inquirenti, notoriamente tenuti al
segreto, dichiarazioni circa esiti di indagini che peraltro non trovano
alcun riscontro".
Il Ministro DI
Pietro incontra i sindaci del cosentino
07/03 Il Ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, incontrerà
domani i rappresentanti dell'Associazione dei Sindaci dello Jonio
cosentino per analizzare alcune problematiche relative alla Strada
Statale 106. L'incontro, che si terrà alle 10 nella Sala Conferenze
di Palazzo San Bernardino di Rossano, è stato promosso dalla
stessa Associazione per chiarimenti relativi alla situazione del manto
stradale, alla sezione limitata del ponte sul Trionto e per i programmi
di intervento previsti sulla Strada Statale 106. All'incontro sono
stati invitati, oltre ai Sindaci dei territori interessati e l'Anas,
anche i Presidenti delle Province di Cosenza e Crotone ed il Presidente
della Regione. Al termine dell'incontro il Ministro terrà una
conferenza stampa.
Sciopero dei
treni: ripercussioni anche in Calabria
07/03 Anche la Calabria sarà interessata dallo sciopero del
personale di Trenitalia e degli addetti alla circolazione di Rete
Ferroviaria Italiana della Toscana, proclamato dalle ore 21 di giovedì
8 marzo alle ore 21 di venerdì 9 marzo da alcune organizzazioni
sindacali. In particolare, saranno soppressi i seguenti treni a lunga
percorrenza che interessano i viaggiatori calabresi: Icn 752 (Reggio
Calabria-Milano), Icn 768 (Reggio Calabria-Torino); Icn 750 e Icn
766 (antenne ioniche degli Icn 752 e 768), Icn 751 (Milano-Reggio
Calabria), Icn 761 (Torino-Reggio Calabria), Exp 1920 (Sicilia-Milano),
Exp 1921 (Milano-Sicilia), Exp 1930 (Sicilia-Venezia), Exp 1931 (Venezia-Sicilia).
Venerdì 9 marzo, saranno soppresse le 'antenne ioniche' Icn
753 e Icn 763 degli Intercity Notte 751 e 761, provenienti rispettivamente
da Milano e da Torino. Ulteriori informazioni sono disponibili sul
sito www.trenitalia.com. oppure telefonando al call center 892021.
100.000 accessori
moda taroccati sequestrati dalla Gdf a Gioia Tauro
07/03 Nell' ambito di indagini avviate nella provincia barese, militari
della Guardia di finanza del comando provinciale di Bari hanno sequestrato
100.000 accessori di abbigliamento con marchi falsificati nel porto
di Gioia Tauro (Reggio Calabria). A quanto si è saputo si tratta
di merce di fabbricazione cinese - borse, portafogli, cinture - con
marchi prestigiosi tra i quali Gucci, Vuitton, Burberry e per la prima
volta - secondo gli investigatori - quello della statunitense Caroline
Herrera. La merce era in un container di grandi dimensioni, proveniente
dalla Cina, nascosta sotto un carico di scarpe da calcetto di modico
valore. La merce era destinata - secondo gli investigatori - al mercato
pugliese.
Rubano mimose:
tre arresti a Belsito
07/03 Per procurarsi rami di mimosa da vendere domani in occasione
della Festa della donna, si erano introdotti in un terreno privato
facendo incetta del fiore simbolo dell'8 marzo. Sono stati pero' sorpresi
dai carabinieri ed arrestati con l'accusa di furto aggravato. E' accaduto
a Belsito, protagonisti tre venditori ambulanti, Sandro De Luca, Giorgio
De Rose e Mario De Rose, di 39, 45 e 46 anni, il primo di Dipignano
e gli altri due di Cosenza, tutti con lievi precedenti penali. I tre,
utilizzando delle cesoie, avevano tagliato un consistente quantitativo
di mimosa e l'avevano caricato su una monovolume. De Luca e Giorgio
e Mario De Rose sono stati posti agli arresti domiciliari.
Cavallerizzo
due anni dopo: Arriva Bertolaso
06/03 260 abitazioni private per un totale di 36 mila metri quadrati
di superficie utile lorda; una scuola, una chiesa e un centro civico
per un totale di 2.000 metri quadrati; pavimentazione, acqua, luce.
Un intervento che riguarda un'area di circa dieci ettari e un impegno
di spesa di 43 milioni di euro. Inizia la ricostruzione di Cavallerizzo,
un intero paese che è stato cancellato da una frana due anni
fa. Domani è atteso Guido Bertolaso, capo dipartimento della
Protezione civile nazionale, che sancirà ufficialmente l'inizio
di una nuova fase operativa. Alle 8.22 del 7 marzo 2005, il crollo.
Il fax spedito dal Comune di Cerzeto alla Protezione civile parla
di 'strade abbassate di 15 metri e abitazioni sull'orlo del precipiziò.
Diverse decine i fabbricati distrutti e trenta gli edifici con gravi
lesioni; alcuni dei quali completamente traslati. L'estensione della
frana è di 700 metri di lunghezza e 520 di larghezza. Per la
prima volta in Italia, la Protezione civile si impegna per una riedificazione
che non contempla prefabbricati ma vere opere in muratura. E tende,
le famiglie di Cavallerizzo rimaste senza abitazione, non ne hanno
viste. Un esempio concreto di come può essere gestita un'emergenza.
Dei 43 milioni di euro, 36 sono stati stanziati dal dipartimento di
Protezione civile, mentre dei restanti sette si farà carico
la Regione Calabria. Committente dei lavori il ministero delle Infrastrutture
e dei trasporti - Provveditorato interregionale alle Opere pubbliche
per il Lazio, l'Abruzzo e la Sardegna - Ufficio soggetto attuatore,
Claudio Rinaldi; Dipartimento di Protezione civile, Guido Bertolaso.
Il disastro del 2005 ha compromesso in modo definitivo abitabilità
e qualsiasi ipotesi di ricostruzione in loco del piccolo centro. E'
stata così individuata un'area, località Pianette, al
di là della valle che separava Cerzeto da Cavallerizzo, dove
si concentrerà l'insediamento residenziale; e una zona prossima,
ma non contigua, località Colombra, dove saranno collocate
le attività artigianali. Gli abitanti del paese cancellato
appartengono a un'antica etnia arbereshe, suddivisa in cinque 'gjitonie'
o macrofamiglie. Il progetto complessivo di ricostruzione dell'abitato,
affidato dalla Protezione civile allo studio 5+1AA Femia & Peluffo
di Genova e ad Annalaura Spalla - Studio di architettura di Roma,
è stato generato da una lettura dell'antico paese, che ha tenuto
conto della strutturazione sociale (130 famiglie per un totale di
circa 500 abitanti). L'elemento di mezzo, tra le abitazioni private,
è stato individuato nello 'spazio pubblico, come cerniera significante
il passaggio dalla societa' familiare all'idea di comunità.
Per questo motivo - si legge in una relazione degli architetti - è
stato progettato come un sistema di materia caratterizzato e uniforme,
e da tre edifici pubblici che si compongono e si fronteggiano prospetticamente
secondo un sistema di percorsi e di movimentò. Un progetto,
dunque, che ha posto al centro il background culturale della comunità
arbereshe, per non snaturalizzare ciò che diventerà
il nuovo insediamento abitativo; un lavoro di identificazione degli
elementi che caratterizzavano il vecchio insediamento per trasferirli
nel nuovo con un linguaggio architettonico contemporaneo. Un progetto
innovativo, dunque, sulla proporzione alle proprietà anche
perché ha pensato agli abitanti di Cavallerizzo tenendo conto
delle relazioni sociali e dei rapporti di vicinato; in sintesi, ciascuna
famiglia, nel nuovo insediamento abitativo, avrà gli stessi
vicini che aveva nella frazione scomparsa. Lo scorso 21 dicembre,
il progetto definitivo dell'abitato di Cavallerizzo è stato
consegnato alla ditta che si occupa dei lavori, la Zinzi Costruzioni
di Catanzaro, e sono stati avviati i lavori di cantierizzazione nella
zona dove sorgerà il nuovo centro, con la perimetrazione dell'area.
A Colombra, invece, sulla superficie delle attività artigianali,
sono stati già movimentati 56 mila metri cubi di terra. E,
intanto, sta per essere inaugurata una sala polifunzionale - dono
anche questa della Protezione civile - edificata a fianco degli spogliatoi
del campo di calcio di Cerzeto.
Il 30 maggio
il processo per l’omicidio Fortugno
06/03 Inizierà il 30 maggio dinanzi ai giudici della Corte
D'Assise di Locri il processo nei confronti dei presunti esecutori
e mandanti dell'omicidio del vicepresidente del consiglio regionale
della Calabria, Francesco Fortugno, ucciso il 16 ottobre del 2005.
Per il 12 aprile, invece, è stato fissato l'inizio del processo
con rito abbreviato per due collaboratori di giustizia dell'inchiesta,
Domenico Novella e Bruno Piccolo. Il processo si svolgerà a
Reggio Calabria. Presunti mandanti dell'assassinio di Fortugno, secondo
la tesi sostenuta dalla Dda di Reggio Calabria, sarebbero stati Alessandro
Marcianò ed il figlio Giuseppe, accusati da Domenico Novella,
uno dei due collaboratori di giustizia dell'inchiesta. Le dichiarazioni
dell'altro collaboratore, Bruno Piccolo, sono state determinanti,
invece, per ricostruire le varie fasi organizzative dell'omicidio
di Fortugno. Le altre persone rinviate a giudizio per l'omicidio sono
lo stesso Novella; il presunto esecutore materiale dell'assassinio
Salvatore Ritorto, e Domenico Audino. Per un altra delle persone accusate
dell'assassinio di Fortugno, Carmelo Dessì, è stato
disposto il rinvio a giudizio soltanto per associazione mafiosa. Con
l'accusa di associazione mafiosa è stato rinviato a giudizio
Vincenzo Cordì, uno dei presunti capi dell'omonima cosca di
Locri della 'ndrangheta. Disposto il processo, con l'accusa di rapina,
favoreggiamento e vario titolo e false dichiarazioni a pubblico ministero,
Antonio Dessì, Carmelo Crisalli, Bruno Piccolo, Alessio Scali,
Gaetano Pitasi e Vincenzo Mazzara.
Porto di Diamante:
Consentita la sosta ai natanti
06/03 Il comandante della capitaneria di porto di Maratea, competente
per territorio, dopo le mareggiate dei giorni scorsi, ha emesso un'ordinanza
con la quale consente ai natanti la sosta e il transito nel porto
di Diamante. Le imbarcazioni potranno attraccare solo in condizioni
meteorologiche favorevoli. Si tratta di una ordinanza che va in favore
dei pescatori i quali, potendo utilizzare lo specchio acqueo, possono
continuare nella loro attivita'. La decisione e' stata presa dal comandante
della capitaneria di porto di Maratea, Giuseppe Chiarelli, in seguito
alla seconda conferenza di servizi che si e' tenuta nei giorni scorsi
in Comune sulla situazione dell'approdo turistico. Un incontro che
ha avuto come scopo, quello di verificare lo stato di solidita' del
porto. Le autorita' e i tecnici hanno, infatti, effettuato un sopralluogo
sull'area sottoposta ad interdizione, a causa della forte mareggiata
dei giorni scorsi, per verificare lo stato di sicurezza dell'area
stessa. Dopo il sopralluogo, ciascun ente ha formulato le proprie
determinazioni in merito.
Consegnati i
lavori per la sede dei VVFF di Scalea
06/03 Il Provveditorato alle Opere pubbliche ha disposto la consegna
dei lavori di ristrutturazione della sede dei Vigili del fuoco di
Scalea alla ditta appaltatrice. A darne notizia e' un comunicato della
Uil pubblica amministrazione di Cosenza. ''Questo provvedimento d'urgenza
- afferma il segretario provinciale Uilpa, Bonaventura Ferri - servira'
al ripristino delle giuste condizioni igieniche di questa importante
sede di servizio. Da questa sede dipende il soccorso alla cittadinanza
di tutto il bacino dell'Alto Tirreno, nel quale ricadono ben quindici
comuni di primaria importanza. Proprio i lavoratori di Scalea si erano
dichiarati disponibili ad effettuare turni di lavoro di 24 ore continuative,
questo provvedimento, a costo zero per lo Stato, potra' sia alleviare
il grave e pericoloso fenomeno del pendolarismo, a cui i lavoratori
sono costretti piu' volte al giorno, sia migliorare il soccorso alla
cittadinanza garantendo una migliore presenza delle squadre di soccorso
nella sede di Scalea''.
A Majerà
arriva il Commissario
06/03 Edoardo D'Andrea e' stato nominato commissario prefettizio
del Comune di Maiera'. Il provvedimento e' stato adottato dal prefetto
di Cosenza, Francesco Musolino e avra' vigore fino alle prossime consultazioni
elettorali. Lo scioglimento del Consiglio comunale di Maiera' era
avvenuto a seguito dell'accoglimento da parte del Consiglio di Stato
di un ricorso elettorale relativo a presunte irregolarita' nelle operazioni
di voto.
I CC di Paola
arrestano a Bologna un uomo che abusava della nipotina
05/03 I carabinieri hanno arrestato a Bologna un parrucchiere di
35 anni, residente a Casoria, con l'accusa di violenza sessuale ai
danni di una ragazza di 13 anni, figlia di una sorella della moglie.
L'uomo si trovava a Bologna per motivi di lavoro. L'arresto é
stato fatto dai carabinieri della Compagnia di Paola, in collaborazione
con i militari del capoluogo emiliano, che hanno eseguito un'ordinanza
emessa dal gip su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica
Stefano Berni Canani. La violenza sessuale avrebbe avuto inizio quando
la bambina aveva nove anni e sarebbe andata avanti, dunque, per quattro
anni. L'ultimo episodio, secondo quanto riferito dai carabinieri,
risale al 7 febbraio scorso. Le indagini vengono svolte dai carabinieri
di Paola perché il primo episodio di violenza sessuale contestato
al parrucchiere sarebbe accaduto in una casa di vacanza nella cittadina
tirrenica cosentina presa in affitto dalla famiglia della vittima.
Le altre violenze, che sarebbero state ripetute, sarebbero accadute
in Campania. L'uomo, secondo quanto è emerso da alcune intercettazioni
telefoniche, si sarebbe giustificato sostenendo che la ragazza, sin
dal primo episodio, sarebbe stata consenziente e non ci sarebbe mai
stata dunque, da parte sua, alcuna costrizione nei confronti della
giovane. Il parrucchiere è stato rinchiuso nel carcere di Bologna.
Cassano/ Il GIP
convalida l’arresto del genero presunto omicida
05/03 Il Giudice per le delle indagini preliminari del Tribunale
di Castrovillari, Cataldo Collazzo, ha convalidato l'arresto di Luigi
Perciaccante, l'ottantaduenne di Cassano allo Jonio che giovedi' scorso
ha ucciso, al termine di una lite familiare, il genero Giuseppe Calabrese,
di 39 anni. Il Gip ha anche disposto per Perciaccante la misura cautelare
in carcere. L'avvocato Enzo Vanni Cersosimo, difensore di Perciaccante,
ha gia' presentato istanza per la concessione degli arresti domiciliari
presso una struttura socio-sanitaria per anziani.
Furto di macchine
edili in un cantiere di Rose
05/03 Macchine per il movimento terra ed altre attrezzature sono
state rubate da sconosciuti in un cantiere a Rose dell'impresa edile
'Maia'. Il furto è stato scoperto dai responsabili del cantiere
che l'hanno denunciato ai carabinieri. Il valore del materiale rubato
ammonterebbe a circa 170 mila euro.
Furgone investe
due persone sulla 106: un morto e due feriti
04/03 Un uomo, che non e' stato ancora identificato, e' morto ed
altri due sono rimasti feriti in un incidente stradale avvenuto stamani
sulla statale 106, nei pressi di Rossano. Un furgone, guidato da un
giovane di 28 anni, per cause ancora in corso di accertamento, ha
investito due persone che stavano camminando sulla statale. Uno dei
due pedoni, probabilmente un cittadino straniero, e' morto mentre
l'altro e' rimasto ferito. Nell'incidente ha riportato lievi ferite
anche una seconda persona che era a bordo del furgone. Sull'episodio
sono in corso le indagini degli agenti della polizia stradale di Trebisacce.
Cerimonia con
il Ministro Amato per ricordare Nicola Calipari
04/03 Una messa di suffragio e un mazzo di fiori deposti dalla moglie
Rosa Villeco al sacrario dei caduti della Polizia di Stato. Cosi'
e' stato ricordato, questa mattina alla scuola superiore di Polizia
a Roma, Nicola Calipari, a due anni dalla morte a Baghdad dopo la
liberazione di Giuliana Sgrena. Alla cerimonia e' intervenuto il ministro
dell'Interno, Giuliano Amato. Tra i presenti anche il sottosegretario
Marcella Lucidi e tra i colleghi e amici il capo della Polizia, Gianni
De Gennaro, il vice capo Nicola Cavaliere, il prefetto di Reggio Calabria,
Luigi De Sena, il prefetto di Napoli, Alessandro Pansa e il direttore
centrale dell'Ucigos, Carlo De Stefano.
Brevi di cronaca
da Montalto Uffugo, Cassano
04/03 A Montalto Uffugo due cittadini stranieri, Artur Henryk Bchenski,
35 anni, polacco, e Viktor Mihunov, 51 anni, ucraino, sono stati arrestati
dai carabinieri per furto. I due sono stati sorpresi mentre rubavano
alcuni elettrodomestici in due supermercati. A Cassano allo Jonio
un uomo, Francesco Campolongo, di 42 anni, e' stato arrestato dai
carabinieri per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Campolongo,
secondo quanto si e' appreso, ha aggredito i carabinieri che erano
intervenuti nella sua abitazione dove era in corso una lite.
Abitanti di contrada
Torricella di Corigliano bloccano la 106 per la mancanza di segnaletica
02/03 E' stato tolto il blocco sulla strada statale 106 attuato da
ieri dagli abitanti di contrada Torricella di Corigliano Calabro per
segnalare i disagi provocati dalla mancanza della segnaletica stradale,
in particolare della mancanza di un impianto semaforico che consenta
con maggiore facilita' l'attraversamento della statale e di poter
giungere nelle proprie abitazioni. Il blocco, iniziato questa mattina
e' stato rimosso in serata grazie all'intervento della polizia stradale,
degli agenti del Commissariato di Rossano e dei Carabinieri di Corigliano
Calabro e ad un accordo tra gli abitanti della contrada e autorita'
locali che sono intervenute appositamente per risolvere la situazione.
Già lo scorso mese gli abitanti di Torricella avevano bloccato
la statale per lo stesso motivo e rimosso il blocco solo dopo la promessa
di una nuova segnaletica che non è stata realizzata. Il traffico
automobilistico è stato deviato sulle strade provinciali. Quindi
il traffico automobilistico e' ripreso regolarmente.
Toghe Lucane:
Il PM Chieco ansioso di parlare con gli ispettori
02/03 Il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Matera,
Giuseppe Chieco - indagato dalla Procura di Catanzaro per abuso in
atti di ufficio e truffa nell'inchiesta sul villaggio turistico 'Marinagri'
di Policoro (Matera) - ha detto di essere "ansioso e lieto"
per la visita degli ispettori disposta dal ministro della Giustizia,
Clemente Mastella. "Sono ansioso e lieto per l'arrivo degli ispettori
del Ministero della Giustizia che dovrebbero giungere, probabilmente,
dall'inizio della prossima settimana. Lo scorso 28 febbraio, avevo
avanzato al Ministero la richiesta di audizione personale. La visita
degli ispettori mi consentirà di chiarire la mia posizione,
fornendo loro tutte le spiegazioni del caso". Chieco ha anche
aggiunto che chiederà alla Procura di Catanzaro "che vengano
ascoltati non solo i sostituti procuratori della Repubblica di Matera
in servizio, ma anche quelli trasferiti nel tempo in altra sede e
avuti presso la Procura di Larino (Campobasso) che ha guidato per
cinque anni prima di venire a Matera". "Chiederò
- ha detto Chieco - che vengano sentiti tutti i sostituti procuratori
della Repubblica, perché riferiscano in assolutà libertà
di pensiero se io abbia mai interferito nelle loro attività,
vicenda Marinagri compresa. Se solo uno riferisse che abbia mai chiesto
di fare qualcosa ritenuta non giusta, lascerei subito la Magistratura.
Ma sono sicuro - ha concluso - di non averlo mai fatto e di essermi
comportato con correttezza"
Tenta di violentare
una ragazza in auto a San Demetrio: arrestato
02/03 Tentata violenza sessuale e percosse: con questa accusa i Carabinieri
di San Demetrio Corone hanno arrestato un uomo di Trebisacce, di cui
non sono state rese note le generalita', per un episodio che si sarebbe
verificato nei giorni scorsi. Secondo la ricostruzione degli inquirenti,
coordinati dalla Procura della Repubblica di Rossano, l'uomo avrebbe
cercato di usare violenza sessuale nei confronti di una sua concittadina
che si trovava nell'auto con lui lungo la strada provinciale che collega
la Piana di Sibari con il centro abitato di San Demetrio. Quando l'uomo
si e' visto rifiutato, ha malmenato la donna. Che e' riuscita a scendere
dalla macchina e a scappare a piedi. Poco dopo, in stato di shock,
la vittima e' stata soccorsa da alcuni giovani di passaggio sulla
Provinciale. Immediata la telefonata e la denuncia ai carabinieri
che piu' tardi hanno identificato e arrestato l'uomo. In base a quanto
trapelato si tratta di un insegnante impiegato in un istituto della
zona.
Quattro i colpi
sparati dal suocero che hanno ucciso il genero a Cassano
02/03 Sono stati quattro i colpi di pistola calibro 6.35 sparati
contro Giuseppe Calabrese, di 39 anni, il carpentiere ucciso dal suocero
ottantaduenne, Luigi Perciaccante, al termine di una lite scoppiata
per motivi familiari. A stabilirlo è stato il primo esame sul
cadavere compiuto nell'obitorio del cimitero di Cassano. Calabrese
è stato raggiunto all'emitorace sinistro e alla spalla destra.
Nelle prossime ore il sostituto procuratore della repubblica di Castrovillari,
Larissa Catella, che sta coordinando le indagini, nominerà
i periti che, forse già domani, eseguiranno l'esame autoptico.
Perciaccante, secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri, ha ucciso
Calabrese dopo che quest'ultimo era intervenuto per sedare una lite
tra il pensionato e la figlia, moglie della vittima.
Ferri (UIL) “No
alla chiusura del distaccamento dei VVFF di Scalea”
02/03 E' necessario che i lavori di ripristino delle condizioni igienico-sanitarie
del distaccamento dei Vigili del fuoco di Scalea vengano avviati e
completati con urgenza per scongiurarne ogni eventuale pericolo di
chiusura. E' quanto sostiene, in una nota, il segretario provinciale
Uil Pubblica amministrazione di Cosenza, Bonaventura Ferri. "La
gara per l'affidamento dei lavori - afferma Ferri - si era conclusa
a novembre dello scorso anno ma probabilmente le procedure di gestione
finanziaria non hanno reso possibile fino ad oggi l'avvio dei lavori.
Per questo la Uil si è subito mobilitata per scongiurare il
pericolo che a pagare il costo di questi ritardi possano essere i
cittadini del comprensorio dell'Alto tirreno. In caso di chiusura
del distaccamento di Scalea, i cittadini sarebbero costretti a dover
attendere l'arrivo dei pompieri da Paola o da Cosenza, tutto ciò
con tempi sicuramente inaccettabili per il 'servizio di soccorso tecnico
urgente'". "La difficile situazione operativa dei Vigili
del Fuoco nella provincia di Cosenza è ormai nota a tutti -
prosegue Ferri - ma ad oggi purtroppo, non sembrano vedersi all'orizzonte
soluzioni adeguate. Eppure nella nostra provincia abbiamo una disoccupazione
che dilaga, il precariato è sfruttato fino all'osso, e nello
stesso tempo i nostri cittadini hanno diritto ai giusti servizi essenziali
che lo stato deve garantire".
Da lunedì
lavori di manutenzione sulla linea ferroviaria Paola-Cosenza
02/03 Inizieranno lunedì prossimo, per concludersi giovedì
5 aprile, gli interventi di manutenzione straordinaria che Rete Ferroviaria
Italiana, la società dell'infrastruttura del Gruppo Ferrovie
dello Stato, eseguirà sulla linea Paola-Cosenza. I lavori,
che si svolgeranno nelle ore notturne, a partire dalle 22, prevedono
la sostituzione delle traversine tra Bivio Pantani e Castiglione Cosentino.
"Trenitalia - è scritto in un comunicato - sostituirà
con bus i treni Regionali 22490, 25414, 22492 (Cosenza-Paola) e i
treni 22491, 25413, 22493 (Paola-Cosenza). Limitati a Paola gli Interregionali
2435 e 2437 Napoli-Cosenza. Tra Paola e Cosenza il servizio viaggiatori
sarà effettuato con autobus sostitutivi. Gli Interregionali
2424 e 2426 (Cosenza-Napoli) inizieranno il servizio da Paola. Per
garantirne la partenza in orario, i bus sostitutivi partiranno in
anticipo di 20 minuti dalla stazione di Cosenza, rispettivamente alle
4.15 ed alle 5.05. Rfi e Trenitalia attiveranno tutte le procedure
necessarie per informare in maniera capillare ed esauriente la clientela.
Informazioni saranno disponibili chiamando il call center di Trenitalia
892021, oppure consultando il sito www.trenitalia.com".
Legautonomie
Calabria lancia l’allarme per i Bilanci 2007
02/03 "Continuano a pervenire segnalazioni allarmate di numerose
amministrazioni locali alle prese con la predisposizione dei bilanci
per il 2007". E' quanto afferma in una nota il presidente di
Legautonomie della Calabria, Antonio Acri. "Il rispetto del Patto
di stabilità - aggiunge - nelle modalità previste dalla
legge finanziaria impedisce agli enti locali di utilizzare gli avanzi
di amministrazione per la spesa sociale e gli investimenti in opere
pubbliche. E questo mentre continua la politica di tagli ai trasferimenti
senza prima aver accertato il maggior gettito Ici sul catasto dei
terreni e sugli immobili di categoria E. Continuiamo a sollecitare
il Governo affinché adotti più puntuali interpretazioni
e provvedimenti di buon senso, della cui necessità la recente
circolare 12 della Ragioneria generale non ha tenuto conto".
"Si tratta - prosegue Acri - di una necessità particolarmente
avvertita dai comuni calabresi la cui autonomia finanziaria, ferma
al 44%, risulta la più bassa in Italia e non migliorabile attraverso
un ulteriore imposizione tributaria locale. In particolare occorre
precisare che fra le entrate finali considerate per il calcolo del
saldo di competenza, ai fini del Patto di stabilità, venga
conteggiato l'avanzo di amministrazione applicato al bilancio. C'é
Bisogno di misure che vadano incontro alle esigenze dei comuni con
disponibilità finanziarie e condizioni virtuose per poter investire
a favore delle collettività". "Diversamente, si riaprirà
in termini ancora più forti - conclude - un contenzioso politico
che di sicuro non favorirà né il tranquillo svolgimento
dell'azione del Governo, di cui c'é gran bisogno, né
il dialogo con tutte le parti sociali".
Brevi di cronaca
da Castrolibero, Rota Greca, San Demetrio
02/03 A Castrolibero un uomo, Alberto Fioretti, di 30 anni, è
stato arrestato dai carabinieri a per evasione dai domiciliari. Fioretti
era detenuti nella Comunità Terapeutica 'Saman' di Cassano
allo Jonio da dove è evaso. A Rota Greca i carabinieri hanno
arrestato un pensionato per evasione dai domiciliari. A San Demetrio
Corone una discarica abusiva è stata dai carabinieri che hanno
denunciato tre persone. Nella discarica, realizzata in un terreno
di 650 metri quadrati, erano stati depositati rifiuti ferrosi e plastici
e residui di materiale da costruzione. I due proprietari del fondo
e un trasportatore sono stati denunciati per inquinamento ambientale.
La discarica è stata affidata agli stessi proprietari per l'opera
di bonifica.
Cassano/ Suocero
uccide il genero che cercava di sedare la lite con la figlia
01/03 Un pensionato di 82 anni, Luigi Perciaccante, con precedenti
penali, ha ucciso con due colpi di pistola, sparati da distanza ravvicinata,
nel corso di una lite, il genero, Giuseppe Calabrese, di 39 anni,
carpentiere. L'omicidio è accaduto in una via del centro di
Cassano allo Jonio. Perciaccante, secondo la ricostruzione fatta dai
carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro, ha ucciso Calabrese
dopo che quest'ultimo era intervenuto per sedare una lite tra il pensionato
e la figlia, moglie della vittima. Lite legata a questioni di eredità
che da tempo contrapponevano Perciaccante alla figlia. L'omicida è
stato arrestato dai carabinieri poco dopo. L'arma con cui Perciaccante
ha sparato al genero era illegalmente detenuta.
Inchiesta depurazione:
perquisita l’abitazione del generale della Gdf Crepella Lombardo
01/03 I carabinieri hanno perquisito oggi a Roma l'abitazione del
generale della Guardia di finanza Walter Cretella Lombardo, attuale
capo della Scuola di polizia tributaria delle fiamme gialle, che ha
sede ad Ostia. Non si conoscono particolari sui contenuti della perquisizione,
che e' stata ordinata dalla Procura della Repubblica di Catanzaro
nell'ambito di un'inchiesta da tempo aperta nel capoluogo calabrese.
Secondo quanto si e' appreso, i carabinieri, nel corso della perquisizione,
hanno sequestrato computer, cd rom e documentazione cartacea. Secondo
quanto si e' appreso, sono stati perquisiti l'ufficio ad Ostia e la
casa a Roma . L'accertamento sarebbe da collegare all'inchiesta della
Procura di Catanzaro, denominata Poseidone, sui finanziamenti nel
settore della depurazione.
Sequestrate piste
da sci nella Sila crotonese
01/03 Il Corpo forestale dello Stato ha posto sotto sequestro a Cotronei,
nella Sila crotonese, nel villaggio turistico Palumbosila, sette piste
da sci e due aree adibite ad impianti di risalita. Secondo quanto
ha riferito in un comunicato il Corpo forestale, una societa' facente
capo al Villaggio Palumbosila, avrebbe eseguito interventi di trasformazione
del territorio mediante ampliamento delle piste da sci, taglio indiscriminato
di piante e sradicamento di ceppaie. Il provvedimento di sequestro
preventivo e' stato emesso dal Gip del Tribunale di Crotone, Paolo
De Luca, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Alessandra
Susca. I lavori, secondo il Corpo forestale, sono stati effettuati
sulla base di un'autorizzazione del Comu<ne di Cotronei che riguardava
solo opere di messa in sicurezza delle piste da sci, lievi livellamenti
di terreno, e il taglio autorizzato, ai fini idrogeologici, di 146
piante, individuate lungo tutte le piste dal personale forestale.
Sono state tagliate, invece, 720 piante e sradicate 250 ceppaie della
specie di pino laricio e faggio. I lavori, per la loro entita', oltre
a pregiudicare la stabilita' del suolo e la funzione idrogeologica
della zona, hanno provocato un mutamento sostanziale e permanente
all'ambiente naturale. I lavori, eseguiti in un'area sottoposta a
vincolo idrogeologico e paesaggistico-ambientale, sarebbero stati
realizzati senza avere acquisito le necessarie autorizzazioni e il
preventivo nulla-osta paesaggistico ambientale. Per le violazioni
inerenti i vincolo idrogeologico sono state contestate cinque sanzioni
amministrative, per un importo di diecimila euro
La provincia
di Cosenza parte civile nel processo contro i dittatori militari argentini
01/03 L'avvocato Gaetano Pignanelli, in rappresentanza della Provincia
di Cosenza, e' intervenuto stamane a Roma, nell'aula bunker di Rebibbia,
per le conclusioni nel processo contro il generale Emilio Eduardo
Massera, comandante della Marina militare ed alcuni ufficiali del
''Grupo de Tarea 3.3.2'', legati alla dittatura militare che venne
instaurata in Argentina dopo il golpe del 24 marzo 1976. A riferirlo
e' un comunicato della Provincia di Cosenza. Nel processo per crimini
contro l'umanita' lo Stato italiano e' parte civile cosi' come la
Provincia di Cosenza, terra di origine di Angela Maria Aieta, di Fuscaldo,
oppositrice del regime, cosi' come Giovanni e Susanna Pegoraro, tutti
e tre ufficialmente ''desaparecidos'' dopo mesi di prigionia e tortura.
Al destino della signora Aieta e' sfuggito il figlio Dante Gullo,
gia' leader della Gioventu' Peronista, internato per otto anni ed
otto mesi, scampato alla morte ed oggi alla ricerca di verita' e giustizia
in un dibattimento che, oltre l'esito giudiziario, sta riportando
all'attualita' uno degli episodi storici recenti piu' cruenti. Proprio
lo scorso mese di maggio, poco prima dell'avvio del processo, Dante
Gullo, al quale e' stato fatto sparire anche il fratello Jorges, era
stato ricevuto dal Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio.
Nell'udienza di oggi c'e' stato l'intervento della Provincia di Cosenza,
presenti l'avvocato Pignanelli, l'avvocato Magorno, che e' anche consigliere
provinciale, il sindaco di Cetraro, Giuseppe Aieta, anch'egli consigliere
provinciale. ''Nel corso delle conclusioni - e' detto nel comunicato
- Pignanelli ha sottolineato il legame forte tra la provincia di Cosenza
e l'Argentina, terra di emigrazione per tanti conterranei, tanto da
essere quota numericamente rilevante tra i cittadini di origine italiana
nel paese sudamericano''.
Brevi di cronaca
a Celico, San Giovanni in Fiore
01/03 A Celico, un uomo, Bruno Bisio, di 44 anni, è stato
arrestato dai carabinieri perché deve scontare una condanna
a sei mesi di reclusione per tentata violenza sessuale. A Bisio è
stato notificato un provvedimento restrittivo emesso dalla Procura
della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza. A San Giovanni in
Fiore tre cittadini stranieri di nazionalità marocchina, Aemad
Badaui, di 31 anni, Bocaid Bizidi, 27 anni, e Mustafea Damir, 30 anni,
sono stati arrestati dai carabinieri per detenzione ai fini di spaccio
di sostanze stupefacenti. Nel corso di una perquisizione domiciliare
i tre sono stati trovati in possesso di 18 grammi di marijuana, 2
grammi di eroina e 10 grammi di hascisc. La droga, la gran parte della
quale era nascosta all'interno di scarpe usate, è stata sequestrata.
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