Scomparsa da
Sorianello 17enne che crede di essere malata
31/05 Una diciassettenne, che ha raccontato ad alcune amiche di essere
gravemente malata, si e' allontanata da casa da ieri mattina e non
vi ha fatto ritorno e viene adesso cercata dai carabinieri. La ragazza,
tramite un sms inviato stamani ad una sorella che abita a Napoli,
ha fatto sapere di stare bene, ma di non avere intenzione, per il
momento, di tornare a casa. La ragazza A.V.C., di Sorianello, paese
del vibonese, ultima figlia di una famiglia numerosa, frequenta il
liceo classico ''Morelli'' di Vibo Valentia. Ieri mattina e' uscita
di casa per andare a scuola, ma prima di entrare ha telefonato ad
alcune compagne dicendo loro che avrebbe dovuto confidare una cosa
importante. Le sue amiche l' hanno incontrata nei pressi dell' ospedale
e la giovane (vestita con un paio di jeans, scarpe da tennis e uno
zainetto), avrebbe detto loro di essere affetta da una gravissima
patologia, un tumore, e che dunque non sarebbe entrata a scuola aggiungendo
poi ad una compagna, l' ultima a vederla, di non preoccuparsi perche'
avrebbe superato anche questa prova. I compagni della diciassettenne
sono andati subito dal preside per spiegare l' accaduto ed il dirigente
ha allertato i familiari mettendosi in contatto con la sorella, ex
studentessa dello stesso istituto. Quindi e' andato verso l' ospedale,
distante poche centinaia di metri dal liceo, ma della ragazza nessuna
traccia. Da quanto si e' saputo, la giovane, nei giorni scorsi, convinta
di essere malata si sarebbe recata in ospedale per sottoporsi ad alcuni
controlli, ma i medici, visto che si trattava di una minorenne, non
l' avrebbero visitata. Stamani, mentre i genitori erano dai carabinieri
a sporgere denuncia e' arrivato un sms al cellulare dell' altra figlia
che abita a Napoli col quale la diciassettenne ha fatto sapere di
stare bene, ma di non aver intenzione di tornare.
Il catasto passa ai comuni
31/05 Tra soli cinque mesi, a partire cioé dal primo novembre
2007, il catasto passerà sotto la piena responsabilità
dei Comuni. La Conferenza Stato-Città ha approvato il Dpcm
sul decentramento delle funzioni catastali ponendo fine ad una catena
di rinvii che si protraevano da cinque anni. Entro metà giugno
il testo dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta ufficiale. Entro 90
giorni dalla pubblicazione i Comuni dovranno approvare la delibera
in Consiglio comunale. E nei successivi 90 giorni i Comuni dovranno
stipulare le convenzioni con le Agenzie del territorio. Viene data
un' ulteriore chance anche ai Comuni che non rispetteranno questa
tabella di marcia: potranno mettersi in regola entro il 15 luglio
2009, e potranno essere operativi a decorrere dal 15 dicembre 2009.
Il provvedimento prevede modalità diverse di trasferimento
del catasto dall'Agenzia del territorio ai Comuni e fissa alcuni vincoli
tecnici e dimensionali sulla base dell'intesa che l'Anci ha siglato
con l'Agenzia del Territorio. L'assunzione delle funzioni catastali
sarà possibile solo per i Comuni con popolazione non inferiore
a 40 mila abitanti ad eccezione delle Comunità montane, Comuni
capoluogo di provincia, singoli o associati e Comuni sperimentatori.
I requisiti saranno rivisti ogni anno. Sono previsti TRE LIVELLI DI
GESTIONE: un primo livello che comprende la consultazione della banca
dati catastale unitaria nazionale e servizi di visura; certificazione
degli atti catastali conservati nella banca dati informatizzata; aggiornamento
della banca dati del Catasto mediante trattazione delle richieste
di variazione delle intestazioni e delle richieste di correzione dei
dati amministrativi, comprese quelle inerenti la toponomastica; riscossione
erariali per i servizi catastali; - un secondo livello prevede la
verifica formale, accettazione e registrazione delle dichiarazioni
tecniche di aggiornamento del Catasto Fabbricati, aggiornamento geometrico
del Catasto Terreni e variazione colturale del Catasto Terreni; confronto
con gli atti di pertinenza del Comune, delle dichiarazioni tecniche
di aggiornamento e segnalazione degli esiti all'Agenzia del Territorio
per la definizione dell'aggiornamento del Catasto Fabbricati. Infine
un terzo livello che si occupa di tutto: dalla verifica formale alla
definizione dell'aggiornamento della banca dati catastale, sulla base
delle proposte di parte, ovvero sulla base di adempimenti d'ufficio.
Le risorse a disposizione sono di 46.030.000 euro: 25.000.000 euro
per gli oneri derivanti dalle diverse situazioni logistiche, ripartiti
mediante l'attribuzione di una quota parte di tributi speciali catastali
ai Comuni (dal 5 al 15%); 15.400.000 per i costi di conduzione delle
sedi e 5.600.000 euro circa per il personale (massimo 2.955 unità)e
i materiali di produzione. "E' una svolta istituzionale di grande
rilievo - ha commentato il sottosegretario all'Economia, Alfiero Grandi
- che crea il terreno favorevole alla gestione della riforma degli
estimi, riforma, attualmente, all'esame della Camera". "E'
una grande soddisfazione per l'Anci - è invece il commento
di Flavio Zanonato, sindaco di Padova e responsabile Anci delle Politiche
del Territorio - vedere accolta una proposta che porta avanti da tempo.
Il catasto per i Comuni è fondamentale perché é
uno degli strumenti principali per governare il territorio".
Zanonato ha poi rassicurato quanti temono che questa riforma possa
portare ad aumentare l'Ici sulla casa. "La riforma degli estimi
- ha detto - non c'é dunque il valore degli immobili rimarrà
invariato".
Arrivano gli aiuti per il collaboratore Fuduli
31/05 Ha ottenuto sia gli aiuti economici sia il mutuo richiesto
per avviare una nuova attività Bruno Fuduli, il collaboratore
di giustizia che svolgendo anche l' attività di infiltrato,
ha contribuito, nel 2004, a sgominare un traffico di cocaina dalla
Colombia, importata in blocchi di marmo che giungevano ad un' azienda
di Zungri, nel vibonese, di cui l' uomo era contitolare. Il Comitato
di solidarietà per le vittime del racket e dell' usura, infatti,
ha deliberato oggi lo stanziamento dopo avere ricevuto gli ultimi
atti da Prefettura e magistratura. Era stato il sottosegretario all'
Interno, Ettore Rosato, il 21 maggio scorso, ad anticipare che Fuduli
avrebbe ricevuto l' erogazione. In quella occasione Rosato era a Vibo
Valentia per partecipare alla cerimonia per la riapertura del negozio
di Nello Ruello, il fotografo che ha ricevuto minacce di morte dopo
aver denunciato i suoi usurai e che ha ottenuto gli aiuti economici
previsti dal fondo per le vittime dell' usura e del racket. Fuduli
inscenò una protesta per richiamare l' attenzione sulla situazione.
L' uomo, all' epoca della collaborazione, riferì ai carabinieri
del Ros di essere stato costretto a prestare un apporto di natura
logistica e di ausilio ai narcotrafficanti a causa di forti debiti
di natura usuraia per somme di denaro avute in prestito da soggetti
coinvolti nel traffico. Rosato ha espresso soddisfazione "per
la prova concreta che lo Stato sta accanto a chi è stato vittima
ed ha operato contro la criminalità. Quello di oggi è
il seguito eloquente che c' é una costanza nell' azione dello
Stato".
Brevi di cronaca da Fuscaldo, Morano
31/05 I carabinieri di Fuscaldo, in provincia di Cosenza, hanno arrestato,
un giovane di 29 anni, Michele De Luca, nato a Cosenza, ma residente
a Lappano, celibe, imbianchino, perche' sulla sua autovettura i miliari
hanno rinvenuto 420 grammi di marijuana. Stupefacente e autovettura
sono stati sottoposti a sequestro probatorio. Mentre il giovane, dopo
le formalita' di rito, e' stato associato nella locale Casa Circondariale
a disposizione dell'autorita' giudiziaria. A Morano Calabro trenta
pannelli in rame utilizzati per la copertura di un immobile sono stati
rubati da ignoti. A denunciare il furto ai carabinieri è stato
il proprietario dell' immobile. Il danno ammonta ad oltre 10 mila
euro.
In calo i sequestri
patrimoniali antimafia
30/05 Nonostante la normativa di contrasto ai patrimoni di mafia
appaia particolarmente incisiva, l'attività giudiziaria ha
subito negli ultimi anni una stasi considerevole: si è infatti
passati dai 927 beni immobili confiscati nel 2000, ai 48 immobili
confiscati del 2003, con un lieve incremento nel 2005 quando sono
stati tolti alla mafia 166 beni. Allo stesso tempo, la destinazione
sociale dei beni confiscati appare sostanzialmente paralizzata. Di
questi temi e di 'Tutela dei diritti e difesa sociale nel sistema
della prevenzione patrimoniale antimafia' si parlerà domani
e il primo giugno prossimi a Bari al convegno nazionale organizzato
da Anm, Camera penale di Bari, e dalle scuole di formazione decentrata
del Csm e di formazione dell'avvocato penalista del capoluogo pugliese.
Sono previsti, tra gli altri, gli interventi del presidente della
commissione parlamentare antimafia, Francesco Forgione, del presidente
della Regione Puglia, Nichi Vendola, del presidente dell'Unione delle
Camere penali, Oreste Dominioni, e del segretario dell'Anm, Nello
Rossi. Per il presidente della Anm di Bari, Franco Cassano, le cause
della stasi dell'attività giudiziaria "vanno ravvisate
nell'endemica lungaggine dei procedimenti, nelle nuove strategie economiche
della mafia", ma "anche in un evidente calo di sensibilità
culturale della politica e delle istituzioni verso il tema mafia".
Secondo i dati forniti dalla sezione di Bari dell'Anm, nel sud la
regione che ha il maggior numero di beni confiscati è la Campania
con 1.437 beni, seguita dalla Calabria (1.038), e dalla Puglia (735).
La Sicilia, con i suoi 3.594 beni confiscati, merita un discorso a
parte, poiché da sola supera la quantità dei beni confiscati
in tutto il restante meridione. Ma - rileva l'Associazione nazionale
magistrati - dei beni confiscati 2.574 attendono ancora di essere
destinati. Tra quelli destinati, circa il 70% non è stato ancora
effettivamente consegnato ai destinatari. Delle 444 aziende in attesa
di destinazione, solo 54 sono attive, pari al 12%, 130 sono inattive
ma hanno comunque un patrimonio, 84 sono del tutto chiuse, 100 sono
in fallimento, pari al 23%, e 41 (9%), sono in liquidazione. In Puglia,
i beni confiscati dal 2001 al 2005 sono stati 118, pari al 6% delle
quattro regioni a rischio del sud d'Italia. Le aziende confiscate
in Puglia nel periodo considerato sono solo 18, pari al 3% dei beni
confiscati, e di queste 15 sono ancora da destinare.
Brevi di cronaca
da Rossano. Corigliano, Bonifati, San Demterio C.
30/05 A Rossano i carabinieri della locale compagnia hanno arrestato
M.P., di 28 anni, operaio, gia' noto alle forze dell' ordine, con
l' accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel corso di un controllo personale, i militari gli hanno trovato
due grammi di eroina gia' suddivisa in sei dosi. A Corigliano Calabro,
personale del locale Nor-Aliquota Operativa, ha tratto in arresto
Cosimo Marchese, di 22 anni, bracciante agricolo di Corigliano dopo
che, nel corso di una perquisizione all' interno della sua auto sono
stati trovati quattro grammi di hascisc già confezionati per
lo spaccio. L'uomo è stato arrestato per detenzione ai fini
di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale.
E sempre a Corigliano Calabro i carabinieri della locale Compagnia
hanno tratto in arresto L.A., di 25 anni e R.A., di 20 anni, entrambi
studenti di Corigliano. Durante una perquisizione all' interno della
loro auto sono stati trovati tre grammi di hascisc. I due giovani
sono stati rimessi in libertà in attesa di giudizio, per detenzione
e spaccio di sostanze stupefacenti. A Bonifati i carabinieri della
Stazione di Cittadella del Capo hanno arrestato una cittadina marocchina,
per non aver ottemperato al decreto di espulsione, emesso dal Questore
di Crotone. A San Demetrio Corone il custode del cimitero è
stato iscritto nel registro degli indagati per il reato di truffa
ai danni di un ente pubblico. Il provvedimento è stato adottato
dal sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale di Rossano,
Alessia Notaro, dopo che da un' inchiesta condotta dai carabinieri
è emerso che l' uomo ha lasciato spesso incustodita in orario
di lavoro la struttura recandosi in vari locali pubblici del paese.
Mezzo della polizia
fuori strada a Isola Capo Rizzuto: morto un agente
29/05 Un agente della Polizia di Stato e' morto ed altri tre sono
rimasti feriti in un grave incidente della strada avvenuto la scorsa
notte nel crotonese, lungo la strada statale 106 all'altezza del bivio
per Le Castella, frazione del comune di Isola Capo Rizzuto. La vittima
e' il sovrintendente della Polizia di Stato Marcellino Buonpace, 51
anni, originario di Caserta ma residente da molto tempo a Reggio Calabria.
Proprio al reparto mobile della Polizia di Stato di Reggio Calabria
appartenevano sia la vittima che gli altri tre agenti rimasti feriti.
I quattro poliziotti viaggiavano a bordo di un Land Rover Freelander
e guidavano una colonna composta da altri tre automezzi; avevano appena
finito il turno di vigilanza presso il Centro di prima accoglienza
per immigrati extracomunitari doi Sant'Anna e stavano facendo rientro
agli alberghi presso i quali sono alloggiati. Per cause in corso di
accertamento il mezzo, giunto in prossimita' del bivio di Castella,
intorno all'1,15 di questa notte, improvvisamente ha invaso la corsia
opposta andando a impattare contro il guard rail, quindi si e' ribaltato
due o tre volte nella piccola scarpata sottostante alla carreggiata.
Nell'impatto il sovrintendente Buonpace e' deceduto sul colpo; un
altro agente, un 34enne originario della provincia di Lecce, ha riportato
un trauma cranico ed e' stato trasportato nel reparto di neurochirurgia
dell'ospedale di Cosenza dove e' tuttora ricoverato in prognosi riservata
anche se non versa in pericolo di vita. Lesioni giudicate guaribili
in 15 e 10 giorni sono state riportate invece dagli altri due agenti.
Sul posto sono intrervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri del
comando provinciale di Crotone ai quali sono affidati i rilievi. I
funerali del sovrintendente, che lascia la moglie e due figli, una
ragazza di 26 anni e un ragazzo di 18, si terranno domani a Reggio
Calabria.
Discarica abusiva
sequestrata a Spilinga: trovate lapidi con foto
29/05 C'erano anche pezzi di lapidi, con impresse le immagini dei
defunti, in una delle tre discariche abusive sequestrate dagli agenti
del Comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato di Spilinga e
del Nipaf (Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale)
nel corso dei controlli predisposti dal Comando Provinciale di Vibo
Valentia. Le discariche abusive, contenenti rifiuti speciali pericolosi,
erano nei Comuni di Ricadi e Spilinga. In particolare nel comune di
Ricadi, in localita' Torretta, e' stata sequestrata un'area di 5.000
metri quadrati, all'interno della quale sono state rinvenute svariate
tipologie di rifiuti quali materiale proveniente da costruzione e
demolizione edile, pneumatici fuori uso, materiale plastico e ferroso,
beni durevoli dismessi, carcasse di autovetture, parti di esse e frammenti
di lastre di eternit. Quest'ultima categoria di rifiuti risulta classificata
come "speciale pericolosa" per il quantitativo di amianto
in essa presente. All'interno del sito gli agenti operanti hanno persino
scoperto i resti delle lapidi, con ancora impresse le effigi dei defunti
accanto a pezzi di marmo frantumati. Gli investigatori del CFS hanno
immediatamente raccolto tutti gli indizi utili e avviato le indagini
per poter risalire agli autori del reato. Sotto stretto controllo
tutte le imprese edili che si occupano di ristrutturazione edili e
che spesso traggono fonte di guadagno dallo smaltimento illecito dei
rifiuti. Nel comune di Spilinga, invece, sono stati apposti i sigilli
a due discariche abusive di rifiuti urbani e speciali. In questo caso
gli agenti, mediante l'ausilio di strumentazione satellitare GPS e
l'impiego del SIM (Sistema Informativo Montagna), un applicativo software
in dotazione a tutti i Reparti del Corpo Forestale, hanno localizzato
e quantificato la superficie dei due siti all'interno dei quali venivano
smaltiti illegalmente rifiuti urbani e speciali. Una delle due discariche
sequestrate, peraltro, ricade in zona sottoposta a vincolo paesaggistico
ambientale, in considerazione della formazione boschiva presente e
della vicinanza alla Fiumara Ruffa. la zona e' peralto inclusa negli
elenchi dei S.I.C. (Siti di Interesse Comunitario) individuati da
uno specifico Decreto del Ministero dell'Ambiente nell'anno 2000 in
base ad una direttiva dell'Unione Europea. Le indagini sono ancora
in corso, in attesa di determinazioni da parte della Procura della
Repubblica di Vibo Valentia, immediatamente informata in ordine al
reato di smaltimento illegale di rifiuti, realizzazione di discarica
abusiva e deturpamento di bellezze naturali. Il comando provinciale
del Cfs ha intanto emanato disposizioni ai reparti dipendenti, affinche'
vengano intensificati i controlli presso tutti i potenziali produttori
di rifiuti pericolosi.
Operazione Money
Building: in due dai domiciliari al carcere
29/05 Gli uomini della compagnia della Guardia di Finanza di Cosenza
hanno trasferito in carcere, in seguito ad un'ordinanza di aggravamento
della misura cautelare disposta dal gip Giusy Ferrucci, due persone
gia' raggiunte da misure cautelari nel corso dell'operazione "Money
Building" dei giorni scorsi. I due, colpiti da un provvedimento
di arresto domiciliare, non si attenevano ai divieti contenuti nella
misura che vietavano loro il colloquio con persone estranee al nucleo
familiare convivente. E' stata peratanto data immediata esecuzione
all'ordinanza di aggravamento della misura cautelare.
Tutto pronto
per il processo Fortugno
29/05 Inizia domani 30 maggio alle 9, davanti alla Corte d'Assise
di Locri, il processo nei confronti dei presunti responsabili dell'omicidio
del vice presidente del Consiglio regionale, calabrese Francesco Fortugno,
medico, primario del Pronto Soccorso del locale ospedale, assasinato
a Locri il 16 ottobre 2005. I primi, presunti colpevoli del delitto,
uno dei piu' inquietanti eventi di cronaca che ebbe ampia risonanza
a livello mediatico in varie parti del mondo, vennero arrestati nel
mese di marzo del 2006 dalla Polizia di Stato. In quell'occasione
finirono in manette Salvatore Ritorto, ritenuto l'esecutore materiale,
e Domenico Audino, Carmelo Dessi', Carmelo Crisalli e Nicola Pitari.
Due mesi dopo, il 21 giugno, le indagini portarono all'arresto del
presunto mandante, l'infermiere Alessandro Marciano', 55 anni, caposala
dell'ospedale di Locri. Insieme con lui coinvolto anche il figlio,
Giuseppe, 27 anni, che si trovava gia' in carcere perche' indagato
per altri reati. Marciano' - secondo l'accusa - avrebbe fatto assassinare
Fortugno perche' la vittoria di questi alle elezioni regionali aveva
determinato la sconfitta del candidato Domenico Crea, primo dei non
eletti della "Margherita", di cui era grande elettore il
caposala ospedaliero. Crea, oggi consigliere regionale, non e' comunque
indagato. Gli sviluppi nelle indagini sul delitto Fortugno scaturirono
dalle rivelazioni fatte da Bruno Piccolo, gia' arrestato insieme con
altre persone per associazione a delinquere finalizzata al traffico
d'armi. Piccolo decise infatti di collaborare con la Giustizia ed
in carcere rivelo' alcuni particolari riguardanti l'omicidio del vice
presidente del Consiglio Regionale. Francesco Fortugno venne ucciso
poco dopo le 17,15 di domenica 16 ottobre 2005. L'uomo politico stava
lasciando "Palazzo Nieddu-Del Rio" dove era stato allestito
uno dei due seggi cittadini per le "Primarie" dell'Unione
quando venne affrontato nell'androne dell'edificio dal killer che
esplose contro di lui diversi colpi di pistola cal. 9 alla presenza
di alcune persone. Il delitto provoco' l'immediata, spontanea mobilitazione
degli studenti della Locride che il giorno dopo scesero in piazza
innalzando un semplice lenzuolo bianco. La protesta contro la ndrangheta
e contro l'omerta' si estese nei giorni successivi ad altri Istituti.
A Locri giunsero, prima, durante e dopo i funerali di Fortugno, i
vertici istituzionali nazionali e dei partiti politici. Per oltre
un anno i riflettori rimasero accesi sulla citta' di Locri e sui "Ragazzi"
protagonisti d'una nuova stagione di ribellione all'arroganza mafiosa.
Nel processo contro i presunti responsabili del delitto si sono costituiti
parte civile la Regione Calabria ed il Comune di Locri. Dovrebbero
essere oltre trecento i testimoni chiamati a deporre, tra accusa e
difesa, al processo. Tra loro dovrebbero figurare anche esponenti
politici nazionali e regionali.
Brevi di cronaca
da Corigliano, Rossano, Torrevecchia
29/05 A Corigliano Calabro, in esecuzione ad una ordinanza di custodia
cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Rossano, personale del
Nor della locale Compagnia ha arrestato un pluripregiudicato, per
estorsione, contestualmente e' stato denunciato in stato di arresto,
per ricettazione di derrate alimentari, resistenza e minaccia a pubblico
ufficiale. A Rossano, i carabinieri del locale Nucleo operativo e
radiomobile in esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare agli
arresti domiciliari, emessa dal Gip del tribunale di Rossano, hanno
arrestato un bracciante agricolo, per violenza privata, minaccia ed
ingiuria. Infine a Terravecchia, personale della Stazione Carabinieri
di Cariati ha tratto in arresto una persona, per maltrattamenti in
famiglia.
Intimidazione al Sindaco di Brancaleone
28/05 Intimidazione la scorsa notte ai danni del sindaco di Brancaleone,
Domenico Malara. Ignoti hanno compiuto un attentato incendiario contro
il garage di Malara. La saracinesca del garage e' stata cosparsa di
liquido infiammabile ed incendiata. Le fiamme hanno danneggiato la
saracinesca ed il muro del locale. Malara ha denunciato l' intimidazione
ai carabinieri. Solidarieta' al primo cittadino di Brancaleone e'
stata espressa dal Comitato dei sindaci della Locride. ''Si tratta
- ha detto il presidente del Comitato, Salvatore Galluzzo, sindaco
di Gerace - di un ennesimo attacco alle forze di governo del territorio
jonico, che non fa che rinforzare la solidarieta' e il coordinamento
tra i sindaci e le istituzioni tutte che rappresentano la Locride.
Cio' che e' grave e' che l'attentato va ad aggiungersi ad una lunga
scia di atti intimidatori di vario tipo accaduti a Siderno, Locri,
Martone ed Ardore negli ultimi mesi mettendo a grave rischio l'azione
stessa di governo della cosa pubblica da parte degli amministratori
locali impegnati in molteplici azioni di rilancio della cosa pubblica
e per la promozione concreta del territorio''
Movente passionale per il romeno ucciso a Crotone
28/05 Potrebbe essere legato ad un movente passionale l'omicidio
di Claudio Capra, di 30 anni, l'immigrato romeno assassinato ieri
sera nel centro di Crotone. E' quanto e' emerso dalle indagini che
sull'omicidio dell'immigrato stanno svolgendo Polizia e carabinieri.
Ad avvalorare la tesi della possibile matrice passionale dell'assassinio
e' il fatto che Capra e' stato ucciso con un colpo di pistola alla
regione pelvica. Particolare che viene interpretato dagli investigatori
come un ''segnale'' legato al movente per il quale e' stato commesso
l'omicidio. L'immigrato potrebbe essere stato punito perche' aveva
una relazione con una donna sposata o legata ad ambienti criminali.
Si tratta di un'ipotesi che Polizia e carabinieri stanno tentando
adesso di riscontrare nel prosieguo delle indagini. Il cadavere di
Capra presentava anche una ferita alla testa provocata da una coltellata
infertagli prima del colpo di pistola alla regione pelvica. Accanto
al cadavere dell'uomo e' stato trovato il coltello da cucina con il
quale e' stato colpito. Secondo la ricostruzione, a compiere l'omicidio
sarebbero state alcune persone giunte sul posto a bordo di un'automobile.
Capra ha tentato di fuggire a piedi, ma e' stato raggiunto dopo pochi
metri ed ucciso. Al momento nelle indagini non ci sarebbero indiziati.
Atto vandalico contro il segretario provinciale
dello SDI , Papasso
28/05 Un atto vandalico e' stato compiuto ai danni di un immobile
di proprieta' del segretario della federazione di Cosenza dello Sdi,
Gianni Papasso. A renderlo noto e' il deputato Giacomo Mancini che
ha affermato che il gesto ''desta grande preoccupazione anche perche'
gia' in passato il nostro segretario provinciale aveva subito gravi
atti intimidatori''. ''Invito gli inquirenti e le forze dell'ordine
- ha continuato il capogruppo socialista in Commissione Antimafia
- ad individuare i responsabili e a garantire la sicurezza di un dirigente
coraggioso che vive in una realta' difficile dove le forze della malavita
sono sempre piu' presenti ed aguerrite''. ''Al nostro segretario e
ai suoi familiari - ha concluso Mancini - esprimo vicinanza e solidarieta'
con l' assoluta certezza che continuera' in maniera ancora piu' determinata
la sua battaglia, che e' di tutto lo Sdi, per la trasparenza e la
legalita'''.
Aggredisce CC nel seggio, arrestato uomo a Bisignano
28/05 Dapprima avrebbe insultato il presidente del seggio elettorale
per le amministrative che lo aveva invitato a spegnere la sigaretta
che stava fumando e successivamente avrebbe aggredito un agente di
polizia che lo voleva identificare. Sono le accuse per le quali e'
stato arrestato a Bisignano Stefano Natalizio, di 45 anni, disoccupato,
con precedenti penali. L' arresto e' stato fatto dopo che il presidente
del seggio elettorale, dove Natalizio si era recato per votare, ha
segnalato il comportamento dell' uomo ai carabinieri ed ai poliziotti
in servizio. Natalizio, tra l' altro, avrebbe colpito con una gomitata
uno degli agenti che erano intervenuti. L' uomo e' stato portato nel
carcere di Cosenza.
Confiscati dalla DIA a Catanzaro 400 mila euro di
beni
28/05 Beni per un valore complessivo di 400 mila euro sono stati
confiscati dalla Direzione investigativa antimafia di Catanzaro in
una serie di interventi svolti nel quadro delle attivita' mirate all'
aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati. A Carmela Putrino,
moglie di Salvatore Giglio, capo dell' omonima cosca attiva nel territorio
di Strongoli, il personale della Dia, in esecuzione di un provvedimento
emesso dal Tribunale di Crotone, ha confiscato numerosi autoveicoli
speciali, il compendio aziendale di una ditta per il movimento terra
e la produzione calcestruzzo, bitumi e inerti, e una polizza assicurativa.
L' attivita' della Dia di Catanzaro ha portato inoltre alla confisca,
disposta dal Tribunale - Sezione Misure di prevenzione di Crotone,
a carico di Ernesto Grande Aracri, fratello del noto pregiudicato
Nicolino Grande Aracri, di Cutro, di due autovetture di cui una blindata.
La confisca delle auto e' stata fatta sulla base di una proposta avanzata
dal direttore della Dia di Catanzaro nella quale e' stato evidenziato
il ruolo ricoperto da Ernesto Grande Aracri nell' organizzazione guidata
dal fratello. Un immobile adibito ad attivita' commerciale e' stato,
infine, sequestrato preventivamente a Cariati nell' ambito di un intervento
a carico di Giorgio Greco.
Processo Fortugno,
la madre di Ritorto difende il figlio “Un errore giudiziario”
27/05 ''Mio figlio e' innocente e sono certa che e' vittima di un
errore giudiziario''. E' quanto scrive Rosa Biviera, madre di Salvatore
Ritorto, il giovane in carcere con l'accusa di essere stato l'esecutore
materiale dell'omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale
della Calabria, Francesco Fortugno, ucciso a Locri il 16 ottobre del
2005, in una lettera inviata al quotidiano Calabria Ora. Nella missiva,
pubblicata oggi dal quotidiano, Rosa Biviera scagiona il figlio, sostenendo
che era insieme a lei il giorno dell'omicidio di Fortugno. ''Quando
sentii la sirena dell'ambulanza che stava trasportando in ospedale
Fortugno, ormai in fin di vita - afferma la donna - mi affacciai dal
balcone di casa e con me si affaccio' anche Salvatore. Non capisco
come si possa sostenere che in pochissimi minuti Salvatore possa avere
raggiunto casa ed avere fatto finta di nulla. Non gli ho fatto mai
mancare niente e nel momento in cui ha deciso di non studiare piu'
si e' messo a lavorare e costruire il suo futuro sui valori dell'onesta'
e non su quelli della mafia. Mio figlio mi scrive che non si vuole
il colpevole dell'omicidio Fortugno, ma un colpevole. Avevo deciso
di stare in silenzio e di portare rispetto per il dolore degli altri,
anche se molti non hanno rispetto del mio dolore''. Quindi un riferimento
a Francesco Fortugno. ''Conoscevo il dottore - scrive Rosa Biviera
- da oltre 30 anni e ricordo che con me e la mia famiglia era stato
sempre gentile e disponibile. Mi rendo conto del dolore di sua moglie
e dei suoi figli, capisco quando dicono che vogliono giustizia, ma
anche loro devono capire che tutti vogliamo giustizia e, soprattutto,
la verita'. E la verita' non porta a mio figlio''. L'inizio del processo
a Ritorto e gli altri presunti esecutori ed i presunti mandanti dell'omicidio
di Fortugno e' fissato per il 30 maggio in Corte d'Assise a Locri
Sub muore ad
Amendolara
27/05 Antonio De Florio, 40 anni, di Corigliano, e' morto oggi pomeriggio
a largo di Amendolara, lungo lo Jonio cosentino. De Florio, sub esperto,
s'era immerso in mare con degli amici, che hanno lanciato l'allarme
quando non lo hanno visto riemergere. Sul caso indaga la procura di
Castrovillari, che ha disposto l'autopsia. In segno di lutto la "Famigliulo
Corigliano" ha annullato i festeggiamenti per la promozione nella
serie A/1 di volley.
Ambulante di
Vibo denunciato per tenere formaggi e salumi esposti agli insetti
26/05 Aveva messo in vendita oltre tre quintali di prodotti alimentari,
tra formaggi e salumi, esponendoli, tra insetti e polvere, al mercato
settimanale di Pizzo. Non solo, molte delle forme di formaggio presentavano
già al loro interno larve di mosche ed insetti ed altri erano
completamente cavi divorati dall' interno da migliaia di insetti in
fase di sviluppo. Per tali motivi, i carabinieri della caserma di
Vibo Marina hanno denunciato un commerciante ambulante, S.L.B., di
69 anni, per detenzione e vendita di prodotti alimentari pericolosi
e nocivi per la salute ed hanno sequestrato tutta la merce. I prodotti
alimentari, definiti dai veterinari dell' Azienda sanitaria di Vibo
totalmente inidoneo al consumo umano, sono stati distrutti con il
fuoco per evitare che i batteri e gli insetti che vi proliferavano
potessero pregiudicare la salute degli stessi carabinieri. I militari,
inoltre, hanno constatato che lo stesso veicolo utilizzato per il
trasporto della merce era in uno stato di sporcizia e di sudiciume
tale da renderne improponibile l' utilizzo come mezzo di trasporto
di alimenti. Il commerciante, già noto alle forze dell' ordine,
alcune settimane fa era già stato fermato, durante il mercato
di Vibo Valentia, con oltre quattro quintali di formaggi e salumi
avariati.
Iniziativa per
tutelare le minoranze albanesi a San Cosmo Albanese
26/05 Il Comune di San Cosmo Albanese ha organizzato per domani un'
iniziativa per la tutela delle minoranze albanesi. Nell' ambito dell'
iniziativa e' previsto un convegno, con la proiezione di un filmato
sul tradizionale matrimonio arbereshe. Seguiranno sfilate in costume
fra canti e musiche albanesi. Accanto al folklore, anche uno spazio
dedicato allo sport. Oltre alla rassegna di illustrazione storica
del paese, e' in programma infatti un motoraduno con dimostrazione
di go-kart ed esibizione in minimoto. I motociclisti saranno ricevuti
dal sindaco, Antonio Mondera e benedetti dal parroco del paese.
Intimidazione
a candidata PRC di Diamante
26/05 La segreteria provinciale di Cosenza di Rifondazione comunista,
in una nota, esprime ''preoccupazione per il grave stato di tensione
e di intimidazione cui sono sottoposti, alla vigilia delle elezioni
amministrative, gli esponenti del partito impegnati nella competizione
elettorale a Diamante''. ''Dopo le vili minacce alla nostra candidata
a Sindaco - e' detto in un comunicato - la scorsa notte ignoti hanno
danneggiato, con un grosso blocco di marmo, l'auto della nostra candidata
consigliera Diana Gnata. Nel ribadire il nostro pieno, convinto e
totale sostegno alle compagne ed ai compagni di Diamante, riteniamo
doveroso sottolineare che evidentemente le lotte sostenute da tempo
nel Tirreno cosentino dal nostro partito contro la devastazione del
territorio e le illegalita' diffuse danno fastidio a quanti pensano
di poter facilmente continuare a soggiogare le nostre comunita'''.
''Per questo - conclude la nota del Prc di Cosenza - auspichiamo risposte
immediate e precise da tutti gli organi istituzionali e, soprattutto,
dalle competenti sedi preposte all'amministrazione della giustizia''.
Toghe lucane inquisite: Il CSM annulla il trasferimento
della Granese
25/05 Il Consiglio superiore della Magistratura ha revocato - con
una nota giunta oggi - il provvedimento di trasferimento di ufficio
alla Corte di Appello di Napoli del presidente del Tribunale di Matera,
Iside Granese. Alla base del trasferimento vi era una presunta incompatibilità
ravvisata dalla sezione disciplinare del Csm a seguito dell'inchiesta
avviata dalla Procura di Catanzaro sulle toghe lucane. Granese, pur
non avendo mai ricevuto alcuna nota che disponesse il suo trasferimento,
aveva presentato ricorso alle sezioni unite della Corte di Cassazione
contro la decisione del Csm e chiesto il trasferimento al Tribunale
di Roma. Il ricorso, presentato dall'avvocato Francesco Caroleo, era
stato motivato con il "travisamento dei fatti" nella ordinanza
adottata dalla sezione disciplinare del Csm, in merito al comportamento
ritenuto irregolare che Granese avrebbe avuto nel 2003 nel favorire
la Banca popolare del Materano, durante le fasi che portarono alla
dichiarazione del fallimento del Consorzio Anthill.
Scossa di magnitudo 4 davanti la costa ionica cosentina
25/05 Un terremoto è stato registrato stamani alle 11.39 dall'
Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia con epicentro al largo
della costa calabrese, davanti Rossano, e magnitudo 4. La scossa è
stata avvertita dalla popolazione nelle province di Cosenza e Crotone,
ma alcune segnalazioni sono giunte anche da Reggio Calabria. Al momento,
secondo quanto riferito dai carabinieri, non sono segnalati danni
a persone o cose. La Protezione civile regionale, dopo le verifiche
nelle zone interessate dal sisma, ha confermato che non risultano
danni a cose o persone. Inoltre, la stessa Protezione civile, dopo
il diffondersi di alcune voci che davano per imminente un' altra scossa,
ha ricordato che non esiste alcuna scienza in grado di prevedere i
terremoti.
Convegno sulla legalità a Corigliano
25/05 "Parlare ai giovani, alla gente, raccontare chi sono e
come si arricchiscono i mafiosi, fa parte dei doveri di un giudice.
Senza una coscienza, noi da soli non c'é la faremo mai".
E' quanto diceva il giudice Rocco Chinnici ucciso dalla mafia, insieme
alla sua scorta, nel 1983 a Palermo. Lo ha ricordato il Sostituto
Procuratore della Repubblica di Rossano, Paolo Remer, intervenendo
al convegno sulla legalità all'Istituto Tecnico per geometri,
"Falcone - Borsellino". Remer, dopo aver ricordato la figura
di Giovanni Falcone ucciso 15 anni fa insieme alla moglie Francesca
Morvillo e alla scorta in un attentato mafioso sulla strada che da
Punta Raisi porta a Palermo, ha incitato i giovani "a combattere
con coraggio contro la criminalità al fianco delle forze dell'ordine
e della magistratura". Nel dibattito, dopo il saluto del sindaco
di Corigliano, Armando De Rosis, sono intervenuti il comandante provinciale
della Guardia di finanza Maurizio Massarini; il tenente dei carabinieri
Riccardo Napoli, comandante del Nucleo operativo della Compagnia di
Corigliano Calabro e una rappresentanza della Capitaneria di porto.
Massarini ha fatto anche riferimento all'operazione della Guardia
di Finanza portata a termine ieri a Rossano relativa allo spaccio
di stupefacenti ed ha invitato gli studenti a denunciare gli episodi
che coinvolgono e portano danno alle istituzioni scolastiche. Il tenente
Napoli ha fatto un quadro della situazione della criminalità
nella sibaritide, facendo riferimento, in particolare, ai casi di
estorsione che recentemente hanno interessato il comprensorio. I rappresentanti
della Capitaneria di Porto di Corigliano hanno illustrato l'opera
di controllo dell'ambiente e del mare sottolineando l'importanza dell'osservanza
delle regole di pulizia e di sicurezza lungo le spiagge dello Ionio
cosentino.
Brevi di cronaca da Bianchi, Rocca Imperiale
25/05 A Bianchi i Carabinieri hanno tratto in arresto un soggetto
in flagranza di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. A Rocca
Imperiale i militari dell’arma hanno tratto in arresto in flagranza
di reato un cittadino albanese per non aver ottemperato al decreto
di espulsione, emesso dal Prefetto di Cosenza.
False esenzioni ticket, 210 denunce della Finanza
nel reggino
24/05 La Guardia di finanza ha denunciato in stato di libertà,
nella zona di Melito Porto Salvo, 210 persone per truffa aggravata
ai danni del servizio sanitario nazionale e falso ideologico in atto
pubblico sequestrando centinaia di ricette mediche. Il danno erariale
accertato ammonta a poco meno di quattro milioni di euro. L' indagine
dei finanzieri, in codice "No Pay X-Ray", è durata
circa un anno e ha reso necessari oltre settemila accertamenti a carico
di soggetti che, con loro dichiarazioni o con quelle di congiunti,
sono stati inseriti in maniera illecita tra gli aventi diritto all'
esenzione dal pagamento del ticket sanitario per prestazioni sanitarie
a carico del servizio sanitario nazionale e per prestazioni radiologiche
(Tac, radiografie e altro). L' attività di monitoraggio svolta
dalle Fiamme Gialle ha permesso di individuare 3.700 prestazioni mediche
radiologiche, più del 50% di quelle oggetto di controllo, ammesse
in esenzione del ticket sanitario senza la prevista autocertificazione
dell' assistito. Sono state individuate oltre 200 esenzioni del ticket
sanitario (pari al 60% circa delle prestazioni autocertificate) illecitamente
fruite nell' unità di radiologia dell' ospedale di Melito di
Porto Salvo. Complessivamente il danno erariale accertato con riferimento
alle prestazioni radiologiche erogate in una annualità ammonta
ad oltre 220.000 euro. I finanzieri hanno depositato un' informativa
alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria.
Protocollo d’intesa sulla legalità
tra i comuni del Vibonese e il Ministero degli Interni
24/05 Un protocollo d' intesa sul progetto pilota "Percorrere
le vie della legalità", è stato firmato oggi dal
viceministro dell'Interno, Marco Minniti, e dai sindaci dei comuni
che costituiscono il Consorzio sviluppo legalità vibonese (Filogaso,
Maierato, Stefanaconi e Sant' Onofrio) alla presenza del prefetto
di Vibo Valentia, Vincenzo Greco, e del vice prefetto, Marilisa Magno.
Il progetto si propone di diffondere e promuovere i valori della cultura
della legalità attraverso la realizzazione di una serie di
interventi volti alla creazione di strutture socio-culturali necessarie
a contrastare la criminalità organizzata. In base all' accordo
sono previste la creazione di strutture di aggregazione di soggetti
socialmente svantaggiati, la lotta alla marginalità, e strutture
sportive e educative. Il Consorzio intende realizzare il centro sportivo
polifunzionale "Sicurezza leggera" a Filogaso; il centro
di aggregazione sociale "Le muse del sorriso", a Filogaso,
per laboratori teatrali e culturali; un centro di aggregazione sociale
"Sentieri sicuri" con una serie di sentieri su internet
e musica; il centro socio culturale ed espositivo nel comune di Sant'
Onofrio per la prevenzione dei giovani dalla criminalità organizzata;
il centro aggregazione sociale "Arte del centro" nel comune
di Stefanaconi, laboratorio artistico per l' inclusione sociale di
soggetti particolarmente a rischio del fenomeno criminale; il centro
di aggregazione sociale "Cultura aperta" nel comune di stefanaconi,
una struttura polifunzionale per avvicinare la popolazione locale
e quella extracomunitaria; più un ciclo di conferenze, una
biblioteca multimediale, una sala lettura e un desk informativo. Per
gli interventi, ha ricordato Minniti, finanziati dal Por sono previsti
due milioni e 240 mila euro. La conclusione dei progetti, vale a dire
la loro realizzazione, è prevista entro il febbraio 2008. Il
vice ministro Minniti, intervenendo, ha sottolineato "come sia
decisivo, accanto al lavoro di repressione e contrasto della criminalità
organizzata, un' attività preventiva che punti soprattutto
alle nuove generazioni in modo tale da creare un fossato incolmabile
tra giovani, società e 'ndrangheta''. Minniti, che da ragazzo
è stato scout, alla fine della cerimonia si è intrattenuto
a lungo in uno scambio di opinioni con ragazze e ragazzi in divisa
scout. Prima dell' inizio, Minniti ha visitato, accompagnato dalla
direzione e dagli insegnanti, l' Accademia delle belle arti che si
trova incastonata in una stupenda macchia di verde alla periferia
di Stefanaconi e che è frequentata da 300 studenti calabresi
provenienti anche da comuni lontani.
Rinviato al 7 giugno il processo Fortugno
24/05 E' stata rinviata al prossimo 7 giugno l'udienza preliminare
che vede imputati i due collaboratori di giustizia Bruno Piccolo e
Domenico Novella nell'ambito dell'inchiesta per l'assassinio del vicepresidente
del Consiglio regionale Francesco Fortugno, assassinato il 16 ottobre
2005 a Locri. Il rinvio dell'udienza odierna è stato deciso
dal gup Santino Melidona che ha accolto la richiesta di uno dei difensori,
impossibilitato a raggiungere la sede di Reggio Calabria. Bruno Piccolo
è accusato di favoreggiamento mentre Domenico Novella, nipote
del boss detenuto Salvatore Cordì, deve rispondere di varie
ipotesi di reato, tra cui associazione mafiosa e concorso in omicidio.
I due hanno scelto il dibattimento con il rito abbreviato. Per la
pubblica accusa oggi era presente in aula il dott. Mario Andrigo.
L' avvio del processo, in Corte d' Assise a Locri contro presunti
mandanti ed esecutori, è confermato per il 30 maggio.
Ritrovata l’anziana dispersa nelle campagne
di Spezzano Albanese
24/05 E' stata ritrovata la signora Teresina Brandi di 80 anni, di
cui non si avevano notizie dal mercoledi' mattina. La signora, che
si era persa nelle campagne di Spezzano Albanese, in provincia di
Cosenza, e' stata trovata in localita' Serralto nel Comune di Spezzano,
in evidente stato confusionale, dai volontari della protezione civile
Anlc, grazie anche all'intervento dell'unita' cinofila della Lega
nazionale protezione ambiente (Lipambiente) di Castrovillari. Le ricerche
erano iniziate dopo l'allarme lanciato dal figlio della signora Brandi
che, preoccupato per non averla vista tornare a casa, ha allertato
i carabinieri della stazione di Spezzano Albanese.
Cassazione conferma condanna a maestra che disse
“Meglio un cane che un figlio come te”
24/05 "Non so come tua madre ha fatto ad avere un figlio come
te...é meglio avere un cane", ha detto la maestra mentre
tirava violentemente i capelli a un suo alunno. Una condotta che le
è costata una condanna per percosse e ingiurie da parte del
Tribunale di Cosenza, confermata dalla Corte d'Appello di Catanzaro
-con riduzione della pena a semplice multa e cancellazione dei due
mesi di reclusione inflitti in primo grado-, e ora definitivamente
dalla Corte di Cassazione che ha respinto l'estremo ricorso della
maestra. Con sentenza n.20388/2007, depositata oggi, i giudici della
Suprema Corte hanno dichiarato inammissibile la doglianza dell'interessata
secondo la quale "é stato violato il suo diritto di fare
assumere prove a discarico, con la mancata assunzione della testimonianza
della madre di una compagna di scuola dell'alunno". Secondo la
maestra "il rifiuto di ascoltare la donna avrebbe impedito una
completa valutazione dell'elemento psicologico, soprattutto in relazione
al reato di ingiuria". Niente da fare: la Cassazione ha ritenuto
che l'audizione della testimone "era ininfluente perché
avrebbe avuto come oggetto una circostanza pacificamente emersa nel
corso del dibattimento". La circostanza cioé che l'insegnante
aveva percosso e ingiuriato il ragazzo, di fronte alla quale, evidentemente,
l'aspetto psicologico della vicenda è stato considerato irrilevante.
L’assegno di maternità anche alle rifugiate
politiche non in regola
24/05 Le rifugiate politiche hanno diritto all'assegno di maternità
concesso dai Comuni anche se non in possesso della carta di soggiorno.
Lo rende noto l'Anci, l'associazione nazionale dei Comuni italiani,
riferendo quanto ha disposto l'Inps (Direzione Centrale Prestazioni
a sostegno del Reddito) equiparando di fatto le donne straniere alle
italiane. L'assegno che viene erogato dall'Inps su indicazione del
Comune di residenza della madre in cinque rate, è di 1472,60
euro annui. Spetta alle mamme che non beneficiano di alcun trattamento
previdenziale di maternità, oppure, in misura ridotta, alle
lavoratrici che hanno percepito un trattamento previdenziale di maternità
inferiore all'importo dell'assegno. Per avere diritto all'assegno
occorre anche che il nucleo familiare abbia una situazione economica
familiare ISE (indicatore di situazione economica) che non superi
determinati valori. L'Anci annuncia inoltre che chiederàche
l'assegno di maternità sia concesso anche alle madri extracomunitarie
in attesa di carta di soggiorno. " Chiediamo che sia ritenuta
sufficiente la domanda di richiesta dell'assegno - spiegano sempre
all'Anci. A causa della lentezza burocratica si crea di fatto un discrimine
tra le italiane e le madri extracomunitarie che aspettano mesi per
avere i permessi di soggiorno. Porvi rimedio ci pare un segno di grande
civiltà".La domanda per ottenere l'assegno deve essere
fatta entro sei mesi dalla nascita del figlio o dal momento dell'affidamento
del bambino alla famiglia, ma spesso i permessi arrivano dopo.
Due persone denunciate per omissione di soccorso
a Lamezia
24/05 Due persone sono state denunciate in stato di libertà
per omissione di soccorso e furto di cavi elettrici in relazione alla
morte di Roberto Berlingeri, di 19 anni, il cui cadavere fu trovato,
il 19 aprile scorso, su un traliccio dell' alta tensione in località
Pagliarone, a Lamezia Terme. Sono stati gli investigatori del Commissariato
di Lamezia della polizia a ricostruire l' accaduto. I denunciati sono
due uomini vicine alla vittima che si trovavano con lui la sera della
tragedia e che, secondo quanto emerso dalle indagini, non gli avrebbero
prestato soccorso. I tre giovani, secondo gli investigatori, si sono
recati in località Pagliarone per sottrarre dei cavi elettrici,
che avrebbero poi rimesso in circolazione sul mercato clandestino.
In quel periodo e nella medesima zona, ricorda la polizia, si erano
già verificati altri furti di rame. Verso le 20, quando la
vittima si trovava già sul palo in cemento dell' alta tensione
ed aveva iniziato a tagliarne i cavi, secondo la ricostruzione della
polizia si verificò l' interruzione della corrente elettrica
nella piana di Sant'Eufemia. Roberto Berlingeri morì folgorato
senza che i suoi complici si preoccupassero di soccorrerlo.
Chiuso dal 26 per lavori lo svincolo A3 di Gioia
Tauro
24/05 Proseguono i lavori di ammodernamento per il completamento
del nuovo svincolo di Gioia Tauro della A3 Salerno-Reggio Calabria.
Ne dà notizia l'Anas, comunicando il cronoprogramma delle lavorazioni
che riguardano in particolare la realizzazione della sovrastruttura
stradale e della pavimentazione delle rampe, nonché l'allargamento
di un tratto della carreggiata Nord in prossimità dello svincolo.
Il nuovo calendario dei lavori prevede la chiusura delle rampe dello
svincolo a partire da sabato 26 maggio fino a venerdì 13 luglio.
Dalle ore 18.00 di sabato 26 maggio alla ore 18.00 di venerdì
29 giugno, è prevista la chiusura della rampa d'ingresso dello
svincolo in direzione Sud. In alternativa, il traffico in entrata
allo svincolo e diretto verso Reggio Calabria sarà deviato
sulla strada provinciale 111 e sulla strada statale 18, con ingresso
in autostrada allo svincolo successivo di Palmi. Dalle ore 18.00 di
sabato 26 maggio e fino alle ore 18.00 di venerdì 29 giugno,
sarà chiusa invece la rampa d'ingresso dello svincolo in direzione
Nord. In alternativa, il traffico in entrata allo svincolo e diretto
verso Salerno sarà deviato sulla strada provinciale 111, per
proseguire sulla strada statale 4, sulla strada provinciale 536 e
sulla strada statale 682, con ingresso in autostrada dallo svincolo
di Rosarno. Dalle ore 18.00 di sabato 26 maggio alle ore 18.00 di
venerdì 13 luglio, chiusura della rampa d'uscita dello svincolo,
in direzione Sud. In alternativa, il traffico proveniente da Salerno
sarà fatto uscire allo svincolo di Rosarno e deviato sulla
strada statale 682, per proseguire sulle strade provinciali 536, 4
e 111. Dalle ore 18.00 di sabato 26 maggio alle ore 18.00 di venerdì
29 giugno sarà chiusa invece la rampa in carreggiata Nord.
In alternativa il traffico proveniente da Reggio Calabria e diretto
in uscita allo svincolo di Gioia Tauro, sarà fatto uscire allo
svincolo di Palmi e deviato sulla strada statale 18 e sulla strada
provinciale 111. I dispositivi di traffico ed i percorsi alternativi
sono stati tempestivamente comunicati agli Enti e alle Istituzioni
interessate.
Brevi di cronaca da Rocca Imperiale
24/05 A Rocca Imperiale un giovane di nazionalità albanese,
Fatos Gjecja, di 21 anni, è stato a arrestato per non avere
ottemperato ad un decreto di espulsione emesso nei suoi confronti
dal prefetto di Cosenza. Il giovane albanese, che era destinatario
di un provvedimento di espulsione dal territorio italiano emesso lo
scorso 11 novembre, è stato portato nel carcere di Castrovillari.
Turco scomparso
a Scalea: I fermati restano in carcere
23/05 Udienza di convalida a carico di Bruno Pizzimenti e del nipote
Giuseppe, in merito al presunto caso di lupara bianca avvenuto circa
due settimane fa a Santa Maria del Cedro. Dinanzi al gip, Alfredo
Cosenza, Bruno Pizzimenti si è avvalso della facoltà
di non rispondere, mentre il nipote ha deciso di sottoporsi all’interrogatorio.
A seguito di ciò, venendo meno il titolo cautelare, è
stato scarcerato. Il gip Cosenza ha accolto le richieste della procura
e ha emesso mandato di custodia cautelare in carcere per Bruno Pizzimenti,
colpevole del reato di estorsione e detenzione di arma clandestina.
Quest’ultima, una calibro 32 a tamburo e sei cartucce dello
stesso calibro, è stata ritrovata nella giornata di oggi in
contrada San Pietro, a Papasidero, un paese dell’entroterra
tirrenico cosentino, in una casa di proprietà di Bruno Pizzimenti.
Gli inquirenti non escludono che possa essere l’arma usata per
compiere l’omicidio. Sull’omicidio il gip ha ritenuto
incompleti gli elementi forniti per l’assenza del corpo dell’uomo
scomparso.
Toghe Lucane
indagate: La Granese “fatti travisati”
23/05 Il presidente del Tribunale di Matera, Iside Granese, ha chiesto
alla terza commissione del Consiglio superiore della magistratura
(Csm) di essere destinata alla Corte di Appello di Roma o, in subordine,
a quella di Napoli, a seguito di "incompatibilita" ravvisate
dalla sezione disciplinare del Csm nell'inchiesta avviata dalla Procura
di Catanzaro. Lo ha detto lo stesso magistrato oggi a Matera durante
un incontro con i giornalisti, sottolineando che le procedure di trasferimento
alla sede di Napoli, fino ad ora non le sono state notificate, né
per telefax e né per posta prioritaria. Granese ha anche ribadito
di avere presentato ricorso alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione
contro la decisione adottata dal Consiglio superiore della Magistratura
di trasferirla d'ufficio. Il ricorso, presentato dall'avvocato Francesco
Caroleo, è stato motivato con il "travisamento dei fatti"
nell'ordinanza adottata dalla sezione disciplinare del Csm, in merito
al comportamento ritenuto irregolare che il presidente del Tribunale
di Matera avrebbe avuto nel 2003 nel favorire Banca popolare del materano
durante le fasi che portarono alla dichiarazione del fallimento del
Consorzio Anthill. Granese, elencando date e procedure, ha precisato
che la sezione disciplinare "ha travisato fatti" di una
vicenda che l'hanno vista astenersi - su sua richiesta - anche a seguito
di "una denuncia per diffamazione" presentata nei confronti
dell'amministratore di Anthill, Nicola Piccenna. Granese ha poi aggiunto
che la "Banca non è parte nei procedimenti fallimentari"
e che il fallimento di Anthill, decretato nel 2003, era stato procurato
da dipendenti del Consorzio che non era stati pagati. Granese ha confermato
di aver contratto un mutuo con la Popolare del Materano per acquistare
un immobile nei Sassi, donato a suo figlio. Copia del contratto di
acquisto della casa e di concessione del mutuo erano stati inviati,
nell'ambito di una denuncia, dall' imprenditore Piccenna al Csm e
al Capo dello Stato nel 2003. "Già allora - ha detto Granese
- a Roma erano a conoscenza di una vicenda per la quale confermo la
correttezza dei comportamenti. Ribadisco che non sono stati verificati
i fatti e che, anzi, sono stati travisati. Il ricorso che ho inoltrato
illustra in dettaglio come è andata. Sono in magistratura da
quasi 43 anni e mi sono sempre comportata con imparzialità
e competenza. La 'cupola' è una pura invenzione".
A Corigliano
venerdì convegno sulla legalità in ricordo del Giudice
Falcone
23/05 Un convegno sulla legalità a 15 anni dall' attentato
che, a Capaci, uccise il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca
Morvillo e gli uomini della scorta, è stato promosso un convegno
per ricordare quella strage e la figura delle vittime che si terrà
nell' Istituto tecnico per geometri Falcone Borsellino di Corigliano.
Al dibattito, dopo i saluti del preside della scuola, Michele Mario
Grandi, e del sindaco di Corigliano, Armando De Rosis, interverranno
il sostituto procuratore della Repubblica di Rossano, Paolo Remer;
il comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Maurizio
Massarini; il tenente dei Carabinieri Riccardo Napoli, comandante
del Nucleo operativo dei carabinieri della Compagnia di Corigliano
e una rappresentanza della Guardia Costiera di Corigliano. I lavori
saranno coordinati da Silvana Scura coadiuvata dal giornalista Francesco
Baffa. Gli studenti dell'istituto presenteranno dei lavori sul tema
della legalità.
Dieci milioni
di euro alla coop Valle del Marro a cui sono stati incendiate le strutture
23/05 Un contributo di 10 mila euro è stato deliberato dall'
agenzia "Cooperare con Libera Terra" della Lega delle Cooperative
in favore della cooperativa Valle Del Marro per ripristinare le macchine
e gli attrezzi danneggiati dall' ultimo atto vandalico subito. A darne
notizia é il responsabile regionale di Legacoop Agroalimentare,
Tommaso Innocenti. "'Cooperare con Libera Terra' - afferma Innocenti
- è un' agenzia a supporto della crescita e dello sviluppo
delle cooperative impegnate nelle gestione dei beni confiscati. Una
iniziativa attraverso la quale, la cooperazione di Legacoop intende
esprimere tutta la solidarietà di cui è capace nei confronti
di chi, a costo di sacrifici e rischi personali, ha scelto di impegnarsi
in prima persona ed in prima linea nella lotta alla criminalità".
"L' agenzia costituita qualche mese fa da cooperative e associazioni
aderenti a Legacoop - prosegue Innocenti - ha lo scopo di supportare
il processo di consolidamento e sviluppo delle cooperative nate per
la gestione dei beni in questione, fornendo ai giovani soci un supporto
tecnico, agronomico e logistico, per ottimizzare i processi di lavorazione,
oltre a favorire, attraverso le cooperative che operano nella grande
distribuzione, la promozione e commercializzazione dei prodotti ottenuti
dal riutilizzo dei beni". Per il responsabile di Legacoop Agroalimentare
"nel bilancio dai primi anni di attività si è registrato
un considerevole aumento degli associati segno dell' attenzione e
della solidarietà espressa da entità cooperative che
hanno alla base lo stesso sistema valoriale e perseguono nello stesso
tempo obiettivi di crescita civile e solidarietà sociale, nei
territori inquinati dalla malavita organizzata. L' assemblea ha inoltre
approvato un disciplinare di produzione da applicare a tutte le cooperative
di Libera Terra per garantire la qualità e salubrità
dei prodotti ottenuti dal riutilizzo dei beni confiscati". "Trasformare
quei terreni da simbolo dell' illegalità in presidio attivo
di legalità, di produttività e lavoro - conclude Innocenti
- è un impegno che Legacoop agroalimentare ha assunto, per
contribuire insieme al panorama cooperativo agroalimentare regionale
ad un progetto di crescita sociale e civile di tutto il territorio"
La Provincia
di Cosenza punta sui progetti ICT al Forum PA
23/05 Sfruttare le tecnologie informatiche per l'azione di governo.
Su questo punta la Provincia di Cosenza che in questi giorni al Forum
P. A. promuove alcuni progetti, legati all'utilizzo dell'Ict. "Siamo
titolari e capofila per tutte le province calabresi di alcuni progetti
sull'Ict finanziati dal Cnipa e dalla Regione Calabria -ha spiegato
Giovanni Soda, direttore della sezione programmazione e internazionalizzazione
della Provincia di Cosenza- in particolare due progetti per noi molto
importanti riguardano l'e-democracy e la partecipazione dei cittadini
alle scelte pubbliche per le politiche di competitivita' e sviluppo".
In questo senso la Provincia di Cosenza e tutte le Province calabresi
lavorano per una cooperazione istituzionale. "Un altro progetto
-ha aggiunto Soda- riguarda i centri di servizi territoriali. E' co-finanziato
dalla Regione Calabria e volto a realizzare una rete di servizi per
i piccoli Comuni. Siamo a buon punto con la progettazione esecutiva
e lo chiuderemo entro fine giugno per far partire la parte realizzativa.
Riguardera' molti Comuni della provincia di Cosenza -ha spiegato-
ed e' teso a realizzare una piattaforma telematica per i servizi ai
Comuni e con la quale i Comuni potranno erogare servizi all'utenza".
Soda ha sottolineato che la Regione Calabria, in quanto rientra nelle
regioni ad obiettivo convergenza, ha ricevuto e ricevera' risorse
finanziare da investire nei settori dell'Ict, nello sviluppo dell'economia
e della conoscenza. "Ci aspettiamo che la Calabria investa molto
su questo aspetto -ha precisato Soda- la Provincia di Cosenza conta
su un buon sistema di elaborazione dati e di politiche amministrative
sul sistema informatico. Stiamo lavorando a diverse linee di sviluppo.
La capacita' della pubblica amministrazione si misura sempre di piu'
con la capacita' di costruire alcune politiche anche con l'utilizzo
di tecnologie informatiche -ha concluso- dobbiamo recuperare dei ritardi
ma la Provincia di Cosenza e' impegnata su questo tema ed ha 'alcune
frecce al suo arco': Cosenza e' sede dell'Universita' della Calabria,
una delle piu' importanti del sud, che offre uno stock di risorse
umane e qualificate".
Brevi di cronaca
da Castrovillari, San Demetrio Corone
23/05 A Castrovillari un anziano, C.C., di 75 anni, è stato
denunciato dagli agenti del locale Commissariato di Ps per detenzione
illegale d' armi e munizioni e minaccia aggravata. C.C. che è
accusato di aver minacciato di morte, per futili motivi, il cugino
della sua convivente, a seguito di una perquisizione domiciliare,
è stato trovato in possesso di tre pistole, due rivoltelle
calibro 38 e una "Browing" 7,65, di due fucili, una carabina
Winchester e un fucile calibro dodici, e di numerosi proiettili. A
San Demetrio Corone un uomo ed una donna, G.S., di 48 anni, e R.A.,
di 56, sono stati arrestati dai carabinieri con l' accusa di minaccia,
resistenza e violenza a pubblico ufficiale dopo avere reagito ad una
perquisizione dei carabinieri nella loro abitazione. In particolare,
la donna, spalleggiata dall' uomo, si e' scagliata armata di un coltello
a serramanico contro i carabinieri.
Mons. Bregantini
“Basta sangue, il ministro Amato venga in Calabria”
22/05 ''Il ministro dell' Interno venga qui, dove le cosche hanno
dichiarato una guerra aperta alla società civile e allo Stato.
Chiediamo con determinazione che si riaccendano i riflettori sulla
Calabria". E' questo l' appello lanciato oggi dal vescovo di
Locri, mons. Giancarlo Bregantini, dopo l' omicidio di Rocco Aloisi,
di 56 anni, ucciso domenica sera nel suo bar di Bosco Sant' Ipopolito,
frazione di Bovalino, forse, è il sospetto degli investigatori,
per una vendetta mafiosa. " La mano di Caino - ha sostenuto mons.
Bregantini in una nota firmata anche da alcune associazioni - bagna
ancora di sangue la terra della Locride. Ancora un efferato omicidio
sconvolge la nostra terra. La Calabria e la Locride in particolare,
continuano ad essere violentate dalla feroce violenza di una criminalità
assassina e senza scrupoli. Lo Stato, come più volte abbiamo
evidenziato, si riappropri della sovranità in questo territorio.
Faccia piena e rapida luce su tutti gli atti di violenza che periodicamente,
a cadenza sempre più breve, ci troviamo a registrare. Vorremmo
non dovere denunciare, puntualmente, questo stato di cose, ma la realtà
è questa e non possiamo tacerla. Quello che sin qui è
stato fatto, evidentemente, non è bastato". "Noi
- ha concluso il vescovo di Locri - naturalmente, continueremo ad
annunciare, denunciare, rinunciare. Mantenendo vigili le coscienze
di fronte ad ogni male, anche piccolo, chiedendo a tutti, di essere
coraggiosi e consequenziali in atteggiamenti di coerenza e pregando,
sempre di più, senza mai piegare il capo di fronte al male
e di fronti ad altri idoli, per non essere succubi dei prepotenti".
Toghe Lucane
indagate: Magistrato di Potenza denuncia De Magistris
22/05 Il sostituto procuratore presso la Corte di Appello di Potenza,
Gaetano Bonomi, ha denunciato il pm di Catanzaro, Luigi De Magistris
- che coordina l'inchiesta sulle toghe lucane, in cui lo stesso Bonomi
sarebbe indagato - per la pubblicazione sulla "Stampa" di
oggi della notizia di essere indagato per abuso d'ufficio e ha chiesto
che De Magistris si astenga dall'indagare su di lui. La richiesta
di Bonomi è stata inviata al Consiglio superiore della Magistratura,
al Ministro della Giustizia e al Procuratore generale presso la Corte
di Cassazione. Nella lettera, Bonomi ha spiegato i motivi alla base
della richiesta a De Magistris di astenersi dalle indagini. Il primo
motivo fa riferimento a un fascicolo dell'Ispettorato generale, di
cui Bonomi ha fatto parte per dieci, aperto a carico di De Magistris.
Il secondo riguarda documenti emessi nello scorso mese di aprile dall'Associazione
nazionale magistrati e dalla sezione Magistratura indipendente di
Catanzaro in cui si fa riferimento al pm della città calabrese.
L'ultimo motivo riguarda le fughe di notizie sull'inchiesta coordinata
da De Magistris, sulle quali Bonomi ha chiesto che si indaghi.
Tamponamento
a catena sulla A3, quattro feriti
22/04 Un ferito grave e tre lievi: e' il bilancio di un tamponamento
nel corso del quale, oggi pomeriggio, poco dopo le 16, allo svincolo
di Sibari, lungo la corsia Sud dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria,
sono rimaste coinvolte quattro auto. Sul posto sono intervenuti i
Vigili del Fuoco che con gli attrezzi meccanici hanno dovuto tagliere
le lamiere di una macchina per tirare fuori un uomo rimasto incastrato.
Il ferito e' stato poi trasportato al pronto soccorso dell'ospedale
di Castrovillari. Le sue condizioni sono gravi.
Riunione DDA-GDF:
Nuove tecniche di sequestro dei beni
22/05 Nuove metodologie e tecniche di indagine sia sul fronte delle
misure di prevenzione patrimoniali che consentono il sequestro dei
beni agli indiziati di appartenere ad associazioni mafiose nei cui
confronti possa essere proposta la misura di prevenzione della sorveglianza
speciale di pubblica sicurezza sia sul fronte delle indagini penali
vere e proprie sono state delineate nel corso di una riunione operativa
svoltasi nella sede del Comando provinciale della guardia di finanza
di Catanzaro cui hanno preso parte i vertici della magistratura e
delle Fiamme gialle. All' incontro erano presenti il capo della Direzione
distrettuale antimafia, Mariano Lombardi, il procuratore aggiunto
della Procura nazionale antimafia, Emilio Ledonne, il comandante regionale
della guardia di finanza, gen. Riccardo Piccinni, tutti i responsabili
delle quattro province, nonché i comandanti dei rispettivi
nuclei di polizia tributaria e dei comandi territoriali ai vari livelli.
Tema della riunione "le indagini patrimoniali" quale strumento
indispensabile per il contrasto delle organizzazioni mafiose. In particolare,
dopo aver sottolineato i numerosi e brillanti successi conseguiti
dalle forze di polizia negli ultimi anni, tant' è, è
scritto in una nota, "che buona parte degli affiliati a clan
storici come i Mancuso del vibonese, i Muto del cosentino o gli Arena
di Crotone sono nelle patrie galere", è iniziato un dibattito
con i numerosi ufficiali ed ispettori presenti confrontando le esperienze
maturate negli ambiti di rispettiva pertinenza per calibrare al meglio
gli interventi sui patrimoni mafiosi. "Sinergico, pertanto -
è scritto nella nota - dovrà essere l' impegno di tutte
le istituzioni nella considerazione che le organizzazioni mafiose
potranno essere definitivamente sconfitte solo se affianco alla emanazione
di ordinanze interdittive della libertà personale si dà
luogo a contestuali sequestri e confische di beni". Le sintesi
dei lavori della riunione, come ha affermato Ledonne, troveranno a
breve pratica attuazione con l' emanazione di direttive specifiche
di coordinamento su tutto il distretto.
Attenzione alle
truffe dei finti funzionari INPS
22/05 Nessun funzionario dell' Inps è autorizzato a richiedere
direttamente o per telefono somme di denaro, accettare offerte di
denaro e consegnare a domicilio documenti o somme di denaro per conto
dell' Istituto. E' quanto si afferma in una nota della direzione regionale
dell' Inps calabrese in relazione a truffe perpetrate ai danni di
anziani, invalidi e pensionati. "Alcuni faccendieri - è
scritto in una nota della Direzione regionale dell' Inps - presentandosi
come funzionari dell' Istituto promettono il recupero di arretrati
sulle prestazioni erogate e richiedono compenso economico. I funzionari
dell' Istituto, preposti al trattamento di pratiche pensionistiche
o prestazioni previdenziali possono, qualora fosse necessario, telefonare
presso il recapito dell' utente soltanto per avere chiarimenti ed
informazioni più precise relative alle pratiche in istruttoria,
al fine di abbreviare i tempi di erogazione della prestazione richiesta.
In questi casi la persona interessata potrà chiedere il nome
ed il recapito telefonico del funzionario che ha chiamato, per accertarsi
che si tratti effettivamente di un preposto autorizzato dall' Inps".
"L' Inps - è scritto nella nota - si avvale di collaboratori
autorizzati a dare informazioni, in maniera del tutto gratuita, circa
lo stato delle pratiche soltanto negli sportelli dell' Ufficio Urp
dell'Inps; tutti gli Enti di Patronato delegati; tutte le sedi dei
rappresentanti sindacali di categoria e tutti gli Uffici dei Consulenti
autorizzati"
In Calabria,
nel 2006, spesi 471 mln di euro per riparare le auto
22/05 "Nel 2006 gli automobilisti della Calabria hanno speso
per la manutenzione e le riparazioni delle loro automobili 471 milioni
di euro, pari all' 1,92% dei 24.589 milioni di euro spesi a livello
nazionale". Il dato emerge da uno studio dell' Osservatorio Autopromotec
diretta emanazione della rassegna espositiva internazionale di attrezzature
e prodotti per autofficine che aprirà i battenti domani a Bologna.
"La spesa annua per autovettura in Calabria - è scritto
in un comunicato - è stata di 424 euro contro una media nazionale
di 695 euro. La Calabria, per la spesa in manutenzione e riparazione
del proprio parco di 1.109.983 automobili, si colloca così
al quindicesimo posto della graduatoria nazionale per regioni".
E' Cosenza la provincia calabrese che registra con 173 milioni di
euro la spesa più alta per manutenzioni e riparazioni di automobili
eseguite nel 2006. Seguono le province di Reggio Calabria con 134
milioni di euro, Catanzaro con 94 milioni di euro, Vibo Valentia con
36 milioni di euro e Crotone che, con 34 milioni di euro, chiude la
graduatoria delle province calabresi.
Sarà un
estate calda con poche piogge
22/05 Previsioni confermate: sarà una estate calda e con poche
piogge, che arriveranno tra l'altro soltanto ad agosto. Al termine
della riunione del gruppo di lavoro costituito dalla Protezione Civile
proprio per definire previsioni a medio termine e predisporre gli
interventi necessari in caso di necessità, gli esperti non
hanno potuto far altro che prendere atto di una situazione già
nota. L'unica differenza rispetto all'ultimo incontro rispetto ad
un mese fa arriva dai modelli meteorologici a disposizione: quelli
di oggi dicono che agosto sarà un mese all'insegna della forte
variabilità. Le temperature, spiega il capo del servizio previsione
e prevenzione del Dipartimento Bernardo De Bernardinis, si manterranno
nella norma, mentre si alterneranno giornate di sole a ondate di maltempo.
Le precipitazioni però, ed è questa la nota negativa,
si manterranno un po' al di sotto della media o, al massimo, nei valori
storici, soprattutto al centro-nord. E, dunque, non sarà possibile
colmare il deficit idrico accumulato da settembre ad oggi. Quanto
a giugno e luglio, gli esperti confermano temperature elevate e al
di sopra della media degli ultimi cinque anni, che era già
più alta dei valori storici. Si attendono,inoltre, ondate di
calore, anche se di breve durata. Il sistema di rilevamento di queste
ondate è comunque già attivo in 18 città ed è
in base a quello che i comuni predispongono misure e consigli per
le categorie più deboli, soprattutto anziani e bambini. Alla
luce di ciò va avanti il lavoro per predisporre l'ordinanza
con cui affrontare la siccità, dopo lo stato di emergenza dichiarato
dal Consiglio dei ministri. L'intesa è stata praticamente raggiunta
e il testo, che è al vaglio delle regioni, conterrà
fondamentalmente strumenti straordinari che consentano il potenziamento
della gestione ordinaria della risorsa acqua, per renderla più
efficace. Con l'ordinanza, inoltre, verranno predisposti una serie
di interventi per affrontare e risolvere alcuni "problemi urgentissimi"
relativi alla vulnerabilità dei diversi sistemi che concorrono
all'uso dell'acqua, da quello agricolo a quello energetico.
Dal 31 a Rossano
la fiera Bizantinexpo
22/05 Dal 31 maggio al 3 giugno prossimi Rossano ospitera' la prima
edizione di ''BizantinaExpo'', la Fiera dell' Eccellenza Calabrese.
Organizzata dall' associazione culturale ''Thourioi'' con l' obiettivo
di valorizzare i numerosi imprenditori regionali, ''BizantinaExpo'',
e' scritto in una nota, ''costituisce un' importante piattaforma al
fine di promuovere le biodiversita' e tipicita' calabresi''. L' Expo,
che si trova nel quartiere fieristico ''Traforo'' del centro di Rossano,
e' tecnicamente divisa in quattro padiglioni: quello dell' imprenditoria,
del turismo, dell' agroalimentare e dei convegni e spettacoli, che
ospita anche le istituzioni. ''L' iniziativa - prosegue la nota -
nasce dalla volonta' di evidenziare alcuni valori legati alla Calabria,
e cioe' l' identita', la cultura, il turismo, l' artigianato, l' agricoltura,
l' imprenditoria e l' ambiente. In questo senso l' associazione culturale
''Thourioi'', con il patrocinio di Regione, Confindustria Cosenza,
Provincia di Cosenza, Comune di Rossano e Comunita' Montana 'Sila
Greca', vuole realizzare una manifestazione regionale che porti ad
avviare la conoscenza delle eccellenze calabresi, spesso proprio dai
corregionali poco conosciute''. ''Pensiamo - ha sostenuto la presidente
dell' associazione Thourioi, Maria Galleya - che questo evento potra'
diventare una vetrina importante per tutta la Regione. Da qui la promozione
e diffusione dei prodotti calabresi nei vari canali distributivi rivolti
soprattutto agli operatori economici calabresi e delle altre Regioni
ed ai cittadini che, per quattro giorni, avranno la possibilita' di
avvicinarsi alla sana e robusta imprenditoria calabrese. Quello che
vogliamo realizzare e' portare alla luce le aziende della Calabria
che lavora e produce in silenzio, con stile e serieta', senza tanti
effetti altisonanti, e che posiziona le produzioni calabresi in una
vetrina delle eccellenze sul panorama nazionale ed internazionale''.
Inaugurato di
nuovo il campo di calcio confiscato e danneggiato dalla ndrangheta
21/05 Una partita di calcio contro la mafia. Il campo di calcetto
di Rizziconi, realizzato su un' area confiscata dopo essere stato
distrutto dai vandali, e' stato nuovamente inaugurato oggi pomeriggio
con una partita di calcio giocata da due squadre capitanate da don
Luigi Ciotti e dal presidente della Commissione parlamentare antimafia,
Francesco Forgione. Il campetto era stato inaugurato nel maggio del
2003 su un terreno confiscato alla 'ndrangheta, ma era stato gravemente
danneggiato. Oggi la nuova apertura alla presenza del sottosegretario
alle infrastrutture, Luigi Meduri; del presidente del Consiglio regionale,
Giuseppe Bova; del presidente della Provincia, Giuseppe Morabito,
e dei parlamentari Angela Napoli, Luigi Fedele e Maria Grazia Lagana',
ma anche di numerosi sindaci, delle forze dell' ordine e della magistratura.
Il senso della partita giocata insieme e voluta dai commissari prefettizi
del Comune di Rizziconi, Francesca Crea e Maria Laura Tortorella,
e' stato quello di riappropriarsi di un bene pubblico. Il campo e'
stato inaugurato dal prefetto di Reggio Calabria, Luigi De Sena, che
ha sottolineato l' importanza della manifestazione e quindi del ripristino
della struttura sportiva. ''E' bello essere qui - ha affermato Forgione
- per giocare questa partita. Qui volevano fare una discarica, ma
non ci sono riusciti. Sappiamo, a proposito dei beni confiscati alla
mafia, che dobbiamo modificare la legge per accelerare il sequestro,
la confisca e quindi la consegna alla collettivita' dei beni un tempo
appartenenti alle cosche della 'ndrangheta''. ''Il cambiamento e'
possibile - ha aggiunto don Luigi Ciotti - se ognuno di noi si mette
in gioco con coscienza decidendo di dare un calcio alla mafia''
Immigrato turco
scomparso: mercoledì interrogatorio di garanzia ai fermati
21/05 Si svolgera' mercoledi' prossimo l' interrogatorio di garanzia
di Bruno Pizzimenti, di 70 anni, e di suo nipote, Giuseppe, di 33,
arrestati a Scalea con l' accusa di sequestro di persona, omicidio
volontario e occultamento di cadavere. Secondo i sostituti procuratori
della Repubblica di Paola, Domenico Fiordalisi e Stefano Berni Canani,
zio e nipote si sarebbero resi responsabili della scomparsa del cittadino
di nazionalita' turca Unlu Adem, di 53 anni, di cui si sono perse
le tracce dal 9 maggio. All' arresto dei due i magistrati sono giunti
dopo dieci giorni di interrogatori volti a ricostruire i veri motivi
del recente licenziamento dell' operaio dall' azienda di Pizzimenti.
Gli inquirenti, che indagavano da mesi su particolari movimenti di
danaro in Italia ed all' estero, hanno fatto eseguire dai carabinieri
della Compagnia di Scalea e dal nucleo di polizia tributaria dalla
guardia di finanza, diverse perquisizioni nei confronti degli indagati,
in varie abitazioni, in un capannone industriale, in un noto albergo
di Scalea, nonche' in uno studio professionale di Reggio Calabria.
Le perquisizioni sono state effettuate con l' ausilio di un esperto
informatico della Procura della Repubblica di Paola.
Omicidio al bar
di Bovalino: si rafforza l’ipotesi di vendetta mafiosa
21/05 Prende sempre piu' corpo l' ipotesi della vendetta mafiosa
nelle indagini per identificare il responsabile dell' omicidio di
Rocco Aloisi, di 56 anni, ucciso ieri sera nel suo bar di Bosco Sant'
Ipopolito, frazione di Bovalino. La Squadra mobile di Reggio Calabria
ed il Commissariato di Bovalino, che stanno svolgendo congiuntamente
le indagini, pur non escludendola del tutto, danno poco credito ormai
all' ipotesi che l' assassinio di Aloisi si colleghi ad un tentativo
di rapina e seguono con molta piu' convinzione la pista della vendetta
mafiosa. Si sta approfondendo, in particolare, il giro di conoscenze
di Rocco Aloisi per accertare che possa avere avuto contatti con ambienti
della criminalita'. Un altro aspetto che viene preso concretamente
in considerazione dagli investigatori e' che reale obiettivo dell'
assassino potesse essere il figlio di Rocco Aloisi, Stefano, che si
trovava in una stanza retrostante il bar in cui e' accaduto l' omicidio.
L' assassino, una volta entrato nel bar imbracciando un fucile, si
e' trovato di fronte Rocco Aloisi, che lo ha affrontato cercando di
disarmarlo. Ne e' scaturita una colluttazione nel corso della quale
la persona che ha fatto irruzione nel bar, dopo che il fucile le era
caduto a terra, ha impugnato una pistola, che portava alla cintola,
ed ha fatto fuoco piu' volte contro Rocco Aloisi. Sono proprio questi
particolari, emersi nel corso delle indagini, ad indurre gli investigatori
a dare progressivamente sempre meno peso all' ipotesi della rapina,
seguita subito dopo l' avvio delle indagini, ed a rafforzare quella
del movente mafioso. La Polizia ha sentito nuovamente, dopo la prima
testimonianza fatta ieri sera nell' immediatezza dell' omicidio, il
figlio della vittima, dalle dichiarazioni del quale aveva preso corpo
l' ipotesi iniziale del movente legato al tentativo di rapina. La
Polizia sta verificando, inoltre, la posizione di alcune persone collegate,
per motivi di rapporti familiari o di conoscenza, con le cosche coinvolte
nella faida di San Luca che vede contrapposte le cosche Nirta e Strangio
con quelle dei Vottari e dei Pelle. Un dato significativo, tra l'
altro, e' che molti degli affiliati ai gruppi criminali coinvolti
nello scontro si sono resi volontariamente irreperibili per sfuggire
alla possibile vebndetta dei gruppi avversari. Per tale motivo obiettivo
della faida potrebbero cosi' diventare persone non direttamente collegate
alle famiglie in lotta, come potrebbero essere state Rocco Aloisi
o il figlio.
Chiuso per una
notte lo svincolo A3 di Rogliano
21/05 L' Anas ha reso noto che dalle ore 22, martedì 22, alla
stessa ora di mercoledì 23 maggio, per lavori di pavimentazione,
sarà chiuso al traffico lo svincolo di Rogliano dell' autostrada
Salerno-Reggio Calabria. "Nelle ore di chiusura - è detto
in un comunicato dell' Anas - il traffico in ingresso dallo svincolo
di Rogliano, in direzione nord e sud, sarà deviato sulla viabilità
interna, con ingresso in autostrada dallo svincolo di Altilia o di
Cosenza Sud, mentre il traffico in uscita dallo svincolo, in direzione
nord e sud, sarà deviato sulla viabilità interna, con
uscita dallo svincolo di Altilia o Cosenza Sud". "Il dispositivo
di traffico e i percorsi alternativi - conclude l' Anas - sono stati
tempestivamente comunicati agli enti e alle istituzioni interessate".
Inchiesta Ortomercato:
libero il presunto uomo di fiducia del boss Morabito
21/05 I giudici del Tribunale del Riesame di Milano hanno disposto
la scarcerazione di Antonio Paolo, l'imprenditore e presunto uomo
di fiducia di Salvatore Morabito finito in carcere lo scorso 3 maggio
nell'ambito dell'inchiesta del pm Laura Barbaini sulle infiltrazioni
della 'ndrangheta all'Ortomercato di Milano. I giudici nei giorni
scorsi hanno annullato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere
emessa dal gip Clementina Forleo e hanno rimesso in libertà
Antonio Paolo, accogliendo l'istanza del suo difensore, l'avvocato
Franco Rossi Galante. Secondo il Riesame, "non emergono (...)
dagli atti elementi da cui desumere la sussistenza del contributo
offerto da Paolo all'associazione", dedita al narcotraffico e
riconducibile a Salvatore Morabito e ad Antonino Palamara. Secondo
l'ordinanza, dall'inchiesta non è venuto a galla che "presso
l'Ortomercato e, soprattutto, gli uffici della società del
Paolo si svolgessero attività illecite da parte di Morabito
o di altri associati". E che "le strutture logistiche costituite
e gestite" dall'imprenditore, "così come il locale
notturno di cui ha acquisito la licenza, servissero a rafforzare"
il gruppo è "ad agevolarne le attività illecite".
Il Tribunale ritiene che dagli atti dell'inchiesta ''emerga chiaro''
che il ruolo di Morabito ''non e' certo quello di dipendente di una
delle cooperative'' riconducibili ad Antonio Paolo, ma di ''socio
occulto'' dell' imprenditore. E questo ruolo, per i giudici, ''spiega
talune circostanze che non sarebbero certo spiegabili'' se Morabito
fosse stato un ''semplice dipendente'', come il possesso del pass
per l'accesso all'area della Sogemi e dell'Ortomercato o ''la piena
disponibilita' degli uffici del Paolo''. Eppure per il Riesame ''non
vi sono elementi per ritenere con certezza'' che Paolo ''fosse consapevole
che Morabito e Pizziniga'', gli unici due coindagati che frequentavano
gli uffici delle sue societa', ''fossero dediti al traffico di droga''
e dunque, che fosse ''coinvolto nel traffico di stupefacenti'' oppure
che le sedi delle sue cooperative ''siano state utilizzate'' per il
narcotraffico o ''solo per incontri finalizzati a detto traffico,
ne' che qualche traffico sia stato attuato all'interno dell'Ortomercato''.
La rilettura di alcuni brogliacci e di alcune conversazioni intercettate
ha portato i giudici del Riesame a sostenere, a differenza del gip,
che gli indizi a carico di Paolo non sono di una gravita' tale da
giustificare ''la applicazione di una misura coercitiva''.
Situazione minorile
preoccupante: sette denunce per danneggiamento e furto nel cosentino
21/05 I carabinieri hanno denunciato in stato di liberta' sette minori
nel corso di due operazioni fatte a San Giovanni in Fiore ed a Castrolibero.
Nel primo centro sono stati denunciati quattro minori, di eta' compresa
tra i 17 ed i 14 anni, accusati di danneggiamento aggravato. I quattro,
secondo quanto riferito dai carabinieri, sono stati sorpresi mentre
estirpavano un albero di alloro. A Castrolibero le denunce fatte dai
carabinieri riguardano tre minori, tutti di 15 anni, accusati di avere
tentato di rubare un' automobile (una Fiat 500). Il furto non e' riuscito
per l' intervento dei carabinieri.
Inaugurato centro
operativo della Protezione Civile ad Amantea
21/05 E' stata inaugurata ad Amantea la nuova sede del Centro operativo
misto di Protezione civile. "Si tratta - è detto in un
comunicato - di una base operativa capace di garantire la sicurezza
in momenti di emergenza e che abbraccia il territorio di otto comuni:
Amantea, Belmonte Calabro, Cleto, Aiello Calabro, Serra d'Aiello,
San Pietro in Amantea, Longobardi, Lago". Il sindaco di Amantea,
Francesco Tonnara, ha sottolienato che "il lavoro dell' assessore
alla Protezione civile, Pasquale Riggiero, il maggior artefice dell'
operazione, si è potuto tradurre in un effettiva realtà
in così poco tempo". Riggiero, da parte sua, ha sostenuto
che "la struttura non funzionerà solo in caso di emergenza,
ma svolgerà anche una funzione di controllo e di prevenzione
dai rischi tipici che fanno parte del generale assetto di protezione
civile".
Dal 24 al 26
il giro della Calabria delle auto storiche
21/05 Si svolgerà dal 24 al 26 maggio, con il patrocinio della
Provincia di Cosenza e della Regione, il ventesimo Giro storico delle
Calabrie e la diciottesima Coppa d'Oro delle Calabrie. "Un appuntamento
- è detto in un comunicato della Provincia - che, dal punto
di vista culturale, rappresenta un'opportunità che permette
ai partecipanti di poter apprezzare, in un percorso ricco di fascino,
le straordinarie bellezze di Corigliano Calabro e di ammirare il Santuario
di San Francesco di Paola. La manifestazione, organizzata dall'Associazione
Carrozze auto moto d'epoca Calabria e simpatizzanti, presieduta dal
Prof. Piegiorgio Lecce, è sostenuta da vari sponsor".
Il 25 maggio, giornata della prima tappa, di 190 chilometri, il percorso
con partenza da Rende si snoderà verso Corgiliano Calabro,
Rossano, Spezzano Albanese e ritorno a Rende, mentre sabato 26 da
Rende si proseguirà, per un totale di 236 chilometri, toccando
Piano Lago, Grimaldi, Ponte Coraci, Catanzaro, Paola e ritorno a Rende.
La premiazione avverrà nella serata del 26 a Pedace, nell'
ex convento di San Francesco. Sul tema delle auto d'epoca si è
sviluppato un dibattito in seno alla Sesta Commissione Trasporti ed
attività economiche e produttive, presieduta da Marino Reda.
All’Osservatorio
sulla legalità della Provincia si parla del Patto per la legalità
21/05 E' tornato a riunirsi, nella Sala della Giunta della Provincia
di Cosenza, l'Osservatorio provinciale sull' illegalita', un organismo
voluto dal Presidente, Mario Oliverio, che ha incontrato alcuni rappresentanti
delle categorie produttive. Presenti, fra gli altri, Paolo Coppola,
giudice del lavoro a Rossano; Gianfranco Bonofiglio, responsabile
dell'Osservatorio; Pietro Tarasi, presidente del Coldiretti; Enrico
Morrone, presidente dell' Associazione Brutia Commercianti; Ettore
Salerno, responsabile dell' associazione Nomimotis; Mario Mazzuca,
presidente provinciale della Confesercenti; Francesco Iazzolino, presidente
della Confcommercio; Roberto Madragrano, presidente della Confartigianato;
Giampiero Calabro', docente ordinario di Filosofia del diritto dell'Unical;
Gilda De Caro, dirigente scolastica. ''L' incontro - e' detto in un
comunicato - ha fatto il punto sulle attivita' dell'importante organismo
gia' avviate e su quelle previste per il futuro''. Il presidente Oliverio
ha sottolineato ''l' impegno dell' Amministrazione nel contribuire
alla crescita della cultura per la legalita'. Occorre costruire un
percorso comune capace di far crescere il confronto, il dibattito
e la discussione intorno alla cultura della legalita'. Bisogna guardare
ad un cambiamento che incida profondamente nel tessuto sociale della
nostra terra. In questo senso sono di ausilio e vanno guardati positivamente
provvedimenti importanti recentemente adottati nell'ambito delle riforme
contenute nelle legge di Bilancio approvata dal Consiglio Regionale,
come quelli del trasferimento delle funzioni dalla Regione alle Province,
che consentiranno uno snellimento di gestione, lo scioglimento di
alcuni enti, pronti a essere trasformati in strumenti avanzati e l'istituzione
di una stazione unica appaltante''. Oliverio ha anche annunciato per
fine giugno un incontro con gli amministratori locali di tutta la
provincia sul tema della sicurezza. Nel corso della manifestazione,
particolare rilievo, e' stato concordato, sara' dato al Patto per
la Legalita', voluto dal Viceministro dell'Interno, Marco Minniti
e nel quale e' attiva la Provincia di Cosenza.
28 condanne nel
processo per la tratta di esseri umani
19/05 Sono state condannate a pene varianti tra i 14 ed i due anni
di reclusione 28 delle persone coinvolte nell' operazione Harem fatta
dai carabinieri del Ros nel dicembre del 2005. L' operazione ha consentito
di sgominare un' organizzazione criminale italo-albanese accusata
di avere introdotto in Italia centinaia di immigrati clandestini,
la maggior parte dei quali donne. Le persone arrestate nel corso dell'
operazione furono, complessivamente, 85, molte delle quali di nazionalita'
albanese. Agli arrestati e' stata contestata l' associazione per delinquere
finalizzata alla tratta di esseri umani ed alla riduzione in schiavitu'.
La quasi totalita' delle donne introdotte clandestinamente in Italia
dall' organizzazione sono state avviate, secondo l' accusa, alla prostituzione.
Il gup di Catanzaro, Camillo Falvo, davanti al quale si e' svolto
il processo col rito abbreviato, ha accolto le richieste formulate
dal pubblico ministero, il sostituto procuratore distrettuale Salvatore
Curcio. Per 42 delle 85 persone arrestate in occasione dell' operazione
Harem, che non hanno fatto richiesta di abbreviato, e' in corso il
processo col rito ordinario davanti ai giudici della Corte d' assise
di Cosenza. La posizione di altri tre arrestati, invece, e' stata
stralciata.
Diga dell’Esaro,
gli operai manterranno il presidio del cantiere
18/05 "Gli operai impegnati nel cantiere della Diga sull' Esaro
manterranno il presidio permanente nonostante il dissequestro di alcuni
progetti fino alla revoca dei licenziamenti". E' quanto affermano
i segretari generali di Filca-Cisl, Enzo Pelle; Fillea-Cgil, Giuseppe
Guido, e Feneal-Uil, Bruno Marte, in una nota diffusa a conclusione
dell' assemblea dei lavoratori. "Gli operai si sentono incoraggiati
dalla disponibilità riscontrata nei diversi interlocutori -
afferma Pelle, Guido e Marte - ma dopo le alterne peripezie della
vertenza prevale un certo scetticismo. I lavoratori sono stati licenziati
due volte, il cantiere bloccato e riaperto continuamente. Temono che
all' improvviso si rimescolino le carte in tavola. Per loro, ormai,
esiste solo la riassunzione. Riportare il salario a casa ed assicurare
alle loro famiglie condizioni di vita dignitose". Nella nota
congiunta "i segretari generali riferiscono di avere ottenuto
la disponibilità della Sorical e della Regione a riprendere
il filo della concertazione troppo spesso interrotta. Per la prossima
settimana si sta predisponendo un incontro fra le parti interessate.
La data è ancora da fissare. Il sindacato unitario rispetta
le decisioni prese durante l'assemblea e starà con i lavoratori
nel cantiere. Giorno e notte". "Le prospettive sembrano
buone - sostengono i sindacalisti - ma è troppo presto per
entusiasmarsi visti i precedenti colpi di scena".
Commerciante
arrestato per possesso di pistola clandestina
18/05 Un commerciante, Mario Raimondo, di 33 anni, è stato
arrestato dai carabinieri a Rende perché trovato in possesso
di una pistola clandestina. L'uomo era alla guida di un'automobile
Audi A6 quando i carabinieri lo hanno sottoposto ad una perquisizione.
Dai controlli Raimondo è stato trovato con una pistola calibro
7,65 con matricola cancellata. Nel corso di una successiva perquisizione
nell'abitazione del commerciante sono stati trovati e sequestrati
21 proiettili di diverso calibro.
I Prefetti della
Calabria riuniti a Roma per il recupero dei patrimoni della ndrangheta
17/05 Definire le linee guida di una strategia che consenta di dare
un maggior impulso alla lotta per il recupero dei patrimoni della
'ndrangheta. E' l'obiettivo attorno al quale hanno lavorato tutti
i prefetti della Calabria, che si sono incontrati questa mattina a
Roma nella sede della Direzione centrale della polizia criminale.
All'incontro - presieduto dal vice capo della polizia Nicola Cavaliere
e dal prefetto di Reggio Calabria Luigi De Sena - hanno partecipato
anche il direttore della Dia e quello della Direzione centrale Antidroga,
Cosimo Sasso e Carlo Gualdi, alti rappresentanti dei Carabinieri,
della Guardia di Finanza e della Direzione anticrimine centrale della
Polizia. La riunione, sottolinea una nota del Dipartimento di Pubblica
Sicurezza - segue quella del 30 marzo scorso in Calabria, presieduta
dal vice ministro all'Interno Marco Minniti, nel corso della quale
era stata condivisa la strategia di dare "massima accelerazione"
alla lotta alle cosche calabresi. Ed è in quest'ottica che
l'attenzione dei prefetti e degli esperti delle forze dell'ordine
si è rivolta agli aspetti transnazionali della 'ndrangheta,
con l'obiettivo di utilizzare al meglio le informazioni acquisite
con le operazioni condotte all'estero in cui sono risultati coinvolti
elementi delle cosche calabresi. Informazioni ottenute tra l'altro
anche grazie alla "sempre più stretta collaborazione"
tra il 'Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia' e
gli organismi internazionali come Interpol, Europol ed Eurojust.
Per fine settimana
torna il gran caldo
17/05 Sta per arrivare l'estate nel nostro paese. Dopo alcuni giorni
di clima primaverile ma qualche nuvola e temporali, sta per cominciare
un periodo di tempo bello e caldo estivo destinato a durare almeno
fino alla fine del mese. Lo afferma Andrea Giuliacci del centro Epson
Meteo. Per domani infatti è previsto il sole su tutto il Nord,
le regioni centrali tirreniche e la Sardegna; sul resto d'Italia invece
il cielo rimarrà nuvoloso, con qualche rovescio o temporale,
soprattutto nelle ore centrali del giorno, sulle regioni meridionali.
Nel fine settimana però l'alta pressione tornerà ad
occupare l'Italia, garantendo quasi ovunque bel tempo e caldo fuori
stagione. Ecco in particolare il tempo previsto per il fine settimana.
Sabato ancora nuvole e qualche acquazzone pomeridiano solo in Calabria
e Sicilia, tanto sole invece sul resto d Italia. Temperature massime
in crescita, comprese tra 24 e 29 gradi al Nord, tra 22 e 28 gradi
al Centrosud e Isole. Domenica, al mattino bel tempo su tutte le regioni.
Nel pomeriggio si formeranno nuvole e qualche breve temporale sulle
zone alpine, sempre bello e soleggiato sul resto d'Italia. Caldo in
aumento: massime comprese tra 24 e 30 gradi al Centronord e Sardegna
(in particolare 30 gradi previsti a Milano, Bologna, Verona, Firenze
e Cagliari), tra 22 e 28 gradi al Sud. Il bel tempo e il caldo poi
insisteranno sull'Italia almeno per una decina di giorni portando
quindi la prima ondata di caldo estivo sulla nostra Penisola. In particolare,
tra lunedì 21 maggio e giovedì 24 maggio, bel tempo
su quasi tutto il paese, a parte brevi e isolati temporali pomeridiani
(i classici acquazzoni estivi) su Alpi e zone appenniniche, con temperature
massime quasi ovunque intorno a 28-30 gradi e punte anche di 32-33
gradi. Fra le città più calde, in cui si raggiungeranno
i 32-33 gradi, ci sono Milano, Bologna, Firenze, Reggio Calabria e
Cagliari.
Delegazione di
studenti cinesi in Provincia di Cosenza
17/05 Il Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio e
l'Assessore alla Cultura, Stefania Covello, hanno ricevuto una delegazione
di studenti provenienti dalla Repubblica Popolare Cinesi, accompagnati
dai docenti Wang Yaping, Bai Yuyin e Shen Zhenqui, dal Vicepreside
Mario De Bonis e dai professori Renata Porto, Attilio Clausi, Nello
Cretella. Gli allievi della Vocational Senior High School di Changzhou,
nella provincia di Jiangsu, sono in questi giorni impegnati in un
scambio culturale con i coetanei che frequentano l'istituto Tecnico
Commerciale di Rende " V. Cosentino", secondo un progetto,
"Il Milione", anche didattico attivo da due anni e che ha
già portato studenti e docenti della scuola rendese ed il dirigente
scolastico Nardi, in Cina, che avrà termine con la venuta in
Italia nell'anno 2009 di 35 studenti che frequenteranno il triennio
finale presso il "Cosentino" per conseguire il relativo
diploma. " Sono certo- ha detto il Presidente Oliverio nel riceverli-
che questa visita vi darà modo di apprezzare la nostra terra,
avamposto dell'Italia nel Mediterraneo, un mare nel quale incrociano
anche flussi commerciali provenienti dall'Oriente. La Provincia di
Cosenza ha grande interesse a sviluppare relazioni con la Cina, che
ultimamente conosce uno sviluppo impetuoso sul piano economico e sociale
e che in questa fase storica caratterizzata dalla globalizzazione
costituisce un grande fattore di crescita".
Corbelli “Perché
al superenalotto non esce più un sei?”
17/05 "Perché non si vince più, con il 6, al Superenalotto,
nonostante il volume delle giocate sia notevolmente aumentato? C'é
stato l'intervento della magistratura e la blindatura del gioco, come
da me ripetutamente richiesto in questi anni?". E' quanto chiede
il leader del movimento Diritti civili, Franco Corbelli, che con le
sue denunce fece aprire, nell' ottobre del 1998, l' inchiesta della
Procura di Paola sulle vincite sospette al Superenalotto. Corbelli,
in un comunicato, lamenta il fatto "che nessuno parla più
di questo caso clamoroso, nonostante il montepremi (Jackpot) abbia
raggiunto il record mondiale con oltre 70 milioni di euro in palio
per il 6. Ho spiegato e dimostrato, sin dal 1998, il 'meccanismo'
posto in essere dai pirati informatici per pilotare le grandi vincite
al Superenalotto, all' insaputa e a danno della Sisal, oltre che dello
Stato e degli stessi scommettitori". Per Corbelli "gli hacker
si inseriscono nel cervellone della Sisal e programmano la giocata
con la sestina vincente. Questo sistema accertato da alcune perizie,
disposte dalla Procura di Paola, è non solo tecnicamente possibile
ma anche estremamente semplice. Nonostante il Superenalotto sia il
gioco più difficile al mondo (per fare 6 esiste una sola possibilità
su 623 milioni di combinazioni possibili e per centrare il 5+1 c'
é una sola possibilità su oltre 100 milioni di combinazioni)
si è in tutti questi anni vinto con una regolarità e
facilità a dir poco impressionanti".
Due arresti per
spaccio a Fuscaldo
17/05 I carabinieri hanno arrestato a Fuscaldo due giovani, Peppino
Santoro e Giuseppe Gullo, entrambi di 20 anni, con l' accusa di detenzione
illegale a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Santoro e Gullo
sono stati trovati in possesso di cinque grammi di hascisc divisi
in dosi.
Bimba di 9 anni
deceduta in un incidente a Scalea
16/05 Una bambina di 9 anni, Federica M., e' morta all'ospedale di
Praia a Mare (Cosenza), in seguito alle ferite riportate in un incidente
stradale avvenuto, poco dopo le 15, all'incrocio tra via Lauro e via
Piave, a Scalea, sul Tirreno cosentino. Nonostante i numerosi tentativi
per rianimarla, effettuati dai sanitari che avevano anche predisposto
il trasferimento in eliambulanza all'ospedale dell'Annunziata di Cosenza,
non c'e' stato nulla da fare per salvare la giovane vita. La piccola
viaggiava insieme alla madre ed alla sorella di 15 anni (entrambe
ferite) a bordo di una Peugeot che, per cause in corso d'accertamento
da parte degli agenti della polstrada, si e' capovolta dopo essersi
scontrata con una Daewoo Matiz, il cui conducente ha riportato lievi
ferite.
Gratteri “La
ndrangheta non ha bisogno di raffinerie”
16/05 La 'ndrangheta, secondo il sostituto procuratore della Repubblica
del Tribunale di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, non ha bisogno
di "impiantare raffinerie. Quelle degli anni '80 riguardavano
la trasformazione dell'eroina. Oggi, invece, si dispone di laboratori
per il taglio della cocaina e non per la raffinazione, che è
cosa diversa". "Volevo inoltre precisare - ha aggiunto -
di non avere mai affermato che ogni clan della ndrangheta possiede
una raffineria. Mi è stato chiesto da alcuni giornalisti a
margine di un incontro che ho avuto a Vibo Valentia qualche giorno
addietro con gli studenti di quella città, un giudizio sulle
raffinerie di droga negli anni '80 e se oggi siano sempre le stesse.
Ho risposto che la ndrangheta non ha bisogno di raffinerie''. "Per
essere chiari - ha concluso Gratteri - quando si parla di "laboratori
e di taglio" della cocaina non si deve pensare a impianti chissà
quanto complicati , ma a strumenti che, per fare un esempio, possono
essere ospitati nel vano di un Fiat Fiorino, un furgoncino, insomma.
Qualche pentola inox, imbuti, contenitori e presse per compattare
lo stupefacente in pani da un chilogrammo, la giusta temperatura ambientale.
Tanto dovevo per una giusta e corretta informazione ai cittadini"
Sequestrato a
Cerchiara impianto produzione bitume
16/05 Un impianto per la produzione di bitume e' stato sequestrato
a Cerchiara di Calabria dai carabinieri che hanno agito in esecuzione
di un decreto di sequestro emesso dalla Procura del Tribunale di Castrovillari.
I militari hanno denunciato il proprietario dell' impianto per violazione
della legge sugli scarichi atmosferici e mancato rispetto delle norme
sulla sicurezza sul lavoro. Le indagini sull' impianto, condotte dal
procuratore della Repubblica di Castrovillari, Agostino Rizzo, e dal
sostituto procuratore, Baldo Pisani, sono partite dopo un esposto
presentato, nell' agosto 2006, dal sindaco di Cerchiara di Calabria,
Domenico Mauro, a seguito di continue denunce e lamentele da parte
dei cittadini della zona ''Piana di Cerchiara''. I residenti nell'
area lamentavano l' assordante rumore dell' impianto e l' emissione
di fumi maleodoranti. Dalle verifiche compiute e' stato appurato che
l' impianto non possedeva le certificazioni previste dalle legge e
mancavano le verifiche semestrali dell' Arpacal.
Bovini al pascolo
nel Parco Nazionale del Pollino: sequestrati
16/05 Numerosi animali bovini sono stati sequestrati dal personale
del corpo forestale dello Stato, che ha denunciato un pastore. Gli
animali sono stati sorpresi nell'area protetta del Parco Nazionale
del Pollino mentre pascolavano senza alcuna custodia. Il personale
del corpo forestale ha sequestrato anche alcuni oggetti utilizzati
per la cattura di animali di specie protetta.
Presto in Calabria
una fondazione Antonino Scopelliti
16/05 Nascerà presto in Calabria una fondazione antimafia
intitolata al giudice Antonino Scopelliti, sostituto procuratore di
Cassazione, ucciso a Campo Calabro il 9 agosto 1991. E' quanto rende
noto, in un comunicato, la figlia ventitreenne dell' alto magistrato,
Rosanna. "Papà voleva bene ai calabresi - afferma Rosanna
Scopelliti - e quando venivamo in Calabria da Roma si sentiva protetto
al punto da non volere la scorta perché diceva che era uno
'status symbol'". La giovane donna annuncia, inoltre, di aver
già avviato da qualche mese l' iter legale necessario per la
costituzione della Fondazione, che avrà sede a Campo Calabro,
città natale del giudice. "E' il paese - dice - che ha
visto nascere e morire papà, ed è giusto che sia lì
la sede della Fondazione, magari in un locale di proprietà
del Comune, altrimenti se ciò non fosse possibile affitteremo
un basso, una stanza, un appartamento". "Tra gli obiettivi
della futura fondazione - è scritto nella nota - primo fra
tutti il sostegno, anche con supporto legale gratuito e sussidi economici,
a tutte le famiglie colpite dalla violenza mafiosa e dal fuoco della
'ndrangheta e l'educazione, la sensibilizzazione dei giovanissimi
alla cultura della legalità, attraverso progetti Pof e borse
di studio per scuole elementari, medie e superiori finanche a premi
per tesi di laurea e di dottorato di ricerca".
Piante di canapa
sul balcone: uomo arrestato a Montalto Uffugo
16/05 I carabinieri hanno arrestato a Montalto Uffugo un disoccupato,
Giuseppe De Cesare, di 40 anni, con precedenti penali, con l' accusa
di coltivazione a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Nell'
abitazione di De Cesare i militari della Compagnia di Rende hanno
trovato due piante di canapa indiana che l' uomo coltivava su un balcone.
L' uomo è stato portato nel carcere di Cosenza.
A giorni l’istanza
del riesame per il romeno accusato della strage di Mendicino
15/05 Sarà presentata nei prossimi giorni la richiesta di
riesame al Tribunale della libertà per Giani Bedreaga, il romeno
arrestato a Mendicino, nel Cosentino, perché accusato dell'omicidio
dei coniugi Ennio Greco e Maria Reda. Lo si è appreso dal difensore
del romeno, l'avvocato Elena Artese. "Occorre - ha detto l'Avv.
Artese - verificare fino in fondo il quadro probatorio a carico di
Bedreaga e in questo senso il passaggio del Tribunale della libertà
è indispensabile". Al fermo di Bedreaga i carabinieri
sono giunti dopo una serie di accertamenti dai quali è emersa
la sua presenza nell'abitazione dei coniugi al momento del delitto.
Gli inquirenti hanno raccolto anche la testimonianza di una testimone
che avrebbe visto il cittadino romeno nell'abitazione. Il Giudice
per le udienze preliminari del tribunale di Cosenza, Carmela Ruberto,
nell'ordinanza di custodia cautelare emessa dopo la convalida del
fermo ha sostenuto che ci sono numerosi vuoti e lacune nelle dichiarazioni
rese da Bedreaga. Gli accertamenti tecnici effettuati dai carabinieri
del Ris non hanno confermato, in particolare, il passaggio del racconto
fatto del romeno in cui l' indagato ha riferito di avere dormito,
la notte in cui è avvenuto il duplice omicidio, tra il 30 aprile
ed il primo maggio, in un'auto abbandonata nella periferia di Mendicino.
Nell'abitacolo della vettura, infatti, non è stata trovata
traccia della presenza di Bedreaga. Di contro gli accertamenti del
Ris hanno confermato la presenza di Bedreaga nell'abitazione dei coniugi
Greco in coincidenza con il duplice omicidio. Dagli stessi rilievi,
inoltre, è emerso che il romeno si sarebbe trattenuto a lungo
nella casa della coppia anche dopo l'omicidio.
Testimone di
giustizia costretto a disertare per mancanza dell’auto blindata
15/05 Giuseppe Masciari, il testimone di giustizia che da mesi protesta
per la revoca, a suo dire "senza motivo", del programma
di protezione, non ha potuto assistere alla requisitoria in un processo
in corso a Crotone ad alcune persone accusate di associazione mafiosa,
perché "sarebbe mancato il mezzo adeguato per trasportarlo
in Calabria, poiché l' autovettura non era blindata".
A riferirlo é il suo avvocato, Claudia Conidi, in una lettera
inviata al presidente della Commissione antimafia, Francesco Forgione,
ad Angela Napoli del Comitato testi, al ministro dell'Interno, Giuliano
Amato, ed al viceministro Marco Minniti. "Masciari - ha scritto
il legale - si è quindi rifiutato di viaggiare per non mettere
a repentaglio la propria vita e quella dei suoi accompagnatori".
Il legale ha anche riferito che successivamente era stata prospettata
l' ipotesi di una partenza in tarda serata che poi è stata
ulteriormente rinviata alla notte. "E' ovvio - ha affermato l'
avv. Conidi - quale sia stata la decisione del teste che, turbato
per l' ennesimo abuso, violenza privata, mancanza di riguardo per
la propria persona e per lo sconcerto del gesto, che a questo punto
è apparso di mera facciata, è stato colto da malessere
diffuso". "Il tutto - ha scritto il legale - ha dell' assurdo.
Lo Stato continua a trattare la situazione con inidoneità e
assoluto senso di approssimazione o indifferenza".
La Finanza sequestra
un aera demaniale occupata abusivamente a Corigliano. Indagato pregiudicato
15/06 Gli uomini della Guardia di Finanza del nucleo polizia tributaria
di Cosenza hanno posto sotto sequestro un'area demaniale della superficie
di circa 10.645 metri quadri occupati abusivamente da un pregiudicato
di Corigliano di 56 anni, gia' sottoposto a sorveglianza speciale
di pubblica sicurezza, che risulterebbe collegato con la locale criminalita'
organizzata. Il sequestro preventivo e' stato disposto dal giudice
per le indagini preliminari del tribunale di Rossano in accoglimento
di specifica richiesta formulata dal Procuratore capo della Repubblica
presso il Tribunale a seguito di indagini delegate alle Fiamme gialle.
Dagli accertamenti sarebbe emerso che l'appezzamento di terreno demaniale,
sito nei pressi del torrente Malfrancato, era stato da tempo occupato
senza titolo concessorio. La situazione di illegittimita' riscontrata
e' rimasta inalterata nel tempo e, pertanto, la procura della repubblica
ha ritenuto di dover richiedere un provvedimento cautelare reale,
per scongiurare i rischi di danni ambientali conseguenti a deviazioni
del corso del torrente, anche in relazione a potenziali pericoli connessi
a particolari eventi atmosferici. L'autorita' giudiziaria indaga per
il reato di occupazione di terreni ed anche per la modificazione dello
stato dei luoghi: l'indagato ha infatti impiantato un agrumeto, risultato
ben coltivato, ed ha realizzato un fabbricato di circa 100 metri quadri.
L'area sottoposta a sequestro, il cui valore complessivo ammonta a
circa 150.000 euro, e' stata affidata in custodia al rappresentante
del servizio del demanio idrico della provincia di Cosenza.
Vertenza LSU-LPU
parco del Pollino Pappaterra si rivolge al Ministero
15/05 La vertenza degli ex Lsu del Parco del Pollino sarà
prospettata al Ministero dell' Ambiente per verificare la possibilità
di ottenere un' integrazione finanziaria, che consenta ai 197 lavoratori
calabresi, di compiere un ulteriore percorso verso la stabilizzazione.
Lo ha sostenuto il neo-commissario straordinario dell' Ente Parco
Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, a margine della riunione
svoltasi stamani, a Catanzaro, con l' assessore regionale al Lavoro,
Nino De Gaetano, con i sindacati Cgil, Cisl e Uil, rappresentati rispettivamente
da Angelo Sposato e Vincenzo Laurito, Gianluca Campolongo e Gianvincenzo
Petrassi, e con Italia Lavoro, rappresentata da Mario Alvaro. Pappaterra,
è scritto in un comunicato, si è detto disponibile,
pur avendo preso servizio solo lunedì, ad affrontare la questione,
della quale si è già occupato da altre postazioni istituzionali.
Il Commissario del Parco ha affermato di voler perseguire la stabilizzazione
dei lavoratori calabro-lucani perché "gli ex Lsu rappresentano
un patrimonio di risorse da utlizzare". De Gaetano, secondo quanto
riferisce la nota, ha proposto, a nome dell' intera Giunta, di far
transitare i 197 lavoratori calabresi nel bacino ex art. 7 della legge
4 del 2001, assimilando i lavoratori agli Lpu, nelle more della loro
stabilizzazione che dovrebbe avvenire con un nuovo progetto. "Così
facendo - ha sostenuto l' assessore - i lavoratori godrebbero di tutti
i benefici degli Lpu. I Sindacati hanno chiesto di valutare meglio
la proposta ed anche di integrare le ore e il reddito con un progetto
dell' Ente Parco. "Da qui - conclude la nota - la necessità
di Pappaterra di verificare la possibilità di ottenere dei
fondi, a ciò destinati, da parte del Ministero dell' Ambiente
e l' aggiornamento della riunione a martedì prossimo, sempre
a Catanzaro. In quell' occasione sarà anche valutata la situazione
dei 34 ex Lsu assunti per sei mesi dall' Ente Parco per consentire
la mobilità a tutti i rimanenti lavoratori".
Due discariche
abusive sequestrate a Cassano
15/05 Due discariche abusive, rispettivamente di 2.000 e 1.500 metri
quadrati, sono state sequestrate dagli agenti della polizia provinciale
nelle campagne di Cassano allo Jonio. Nelle due discariche sono stati
ritrovati rifiuti speciali e pericolosi consistenti in lastre di eternit,
carcasse di pneumatici fuori, materiale plastico, materiale ferroso,
bottiglie di vetro, reti metalliche, materiale inerti, fusti di vernici
e solventi, imballaggi primari e rifiuti ingombranti accatastati e
depositati in modo incontrollato. All'atto del sopralluogo alcuni
rifiuti erano in combustione. Le aree sequestrate sono state date
in custodia al sindaco del comune di Cassano allo Jonio. Sono in corso
le indagini per identificare le persone che hanno realizzato le discariche.
Contributi della
Provincia di Cosenza per la pulizia dei fondali dei porti
15/05 La Giunta provinciale di Cosenza, presieduta da Mario Oliverio,
su proposta dell' assessore ai Trasporti, Giuseppe Gagliardi, ha deliberato
la concessione di contributi finanziari per l' esecuzione di lavori
di pulizia e dissabbiamento dei fondali dei porti, finalizzati a garantirne
la funzionalità e la transitabilità. "Il provvedimento
- è scritto in una nota - prevede la concessione di contributi
finanziari in favore dei Comuni di Cassano allo Ionio, Cariati e San
Lucido con l' obiettivo fondamentale di agevolare e promuovere le
attività portuali, ponendo rilevante importanza anche alla
valorizzazione delle attività turistiche e ricettive".
"Il finanziamento concesso al Comune di Cassano allo Ionio -
prosegue la nota - permetterà di effettuare i lavori necessari
ad assicurare la transitabilità del canale degli Stombi e,
quindi, il collegamento alla imponente ed accogliente struttura portuale
costituita dal porto turistico dei Laghi di Sibari. Per quanto riguarda
il porto di Cariati, il finanziamento concesso sarà utilizzato
per l' esecuzione dei lavori di svuotamento del pennello trappola
e del molo sopraflutto dell' area portuale, finalizzati al ripristino
delle condizioni di salvaguardia della linea di costa ed alla limitazione
dei fenomeni di insabbiamento dei fondali della struttura portuale.
Infine, per l' approdo portuale di San Lucido, il contributo consentirà
di avviare la pulizia dei fondali ed il trasferimento del materiale
sabbioso dai fondali del porticciolo all'arenile S. Cono". "Gli
interventi proposti e finanziati - ha sostenuto Gagliardi - costituiscono,
senza dubbio, i primi segnali importanti di una nuova, efficiente
ed efficace fase di gestione di compiti e funzioni da parte della
Provincia di Cosenza, in attuazione di un ineludibile ed indispensabile
processo di decentramento amministrativo ancora non del tutto definito.
Occorre dare continuità e costanza all' azione di governo del
territorio, compiendo le scelte giuste al momento giusto per favorire
lo sviluppo di attività tipiche, la promozione delle realtà
locali e delle sue straordinarie risorse paesaggistiche e naturalistiche".
Brevi di cronaca
da Corigliano
15/05 A Corigliano un uomo, S.C., di 39 anni, è stato arrestato
dai carabinieri perché sorpreso durante il furto di batterie
e accumulatori all'interno dell'area portuale. Nel corso di controlli
i finanzieri hanno notato l'uomo mentre rubava le batterie ed al termine
di un breve inseguimento lo hanno bloccato ed arrestato.
Caso Calipari:
Per un difetto di notifica rinviato il processo a Lozano
14/05 Nuovo rinvio, questa volta al prossimo 10 luglio, del processo
a Mario Lozano, l'ex soldato americano accusato di aver ucciso il
funzionario del Sismi Nicola Calipari il 4 marzo 2005 a Baghdad subito
dopo la liberazione dell'inviata del Manifesto Giuliana Sgrena. Il
rinvio, deciso dalla terza Corte di Assise di Roma è scaturito
da un difetto di notifica della citazione, come responsabile civile,
del Dipartimento della Difesa Usa. La precedente, fatta per vie diplomatiche,
è infatti avvenuta tardivamente (26 aprile) rispetto alla data
di inizio del processo (17 marzo). Lo slittamento del processo al
10 luglio potrà consentire al Dipartimento della Difesa di
nominare un proprio rappresentante ed essere quindi presente nel dibattimento.
A sollecitare il rinvio è stato l'avvocato Alessandro Gamberini,
legale di parte civile per conto di Giuliana Sgrena. All'iniziativa
del penalista si è opposto il pubblico ministero Franco Ionta
il quale ha sottolineato l'inopportunità di bloccare il processo.
Al rappresentante dell'accusa si è associato l'avvocato Franco
Coppi, legale di Rosa Calipari, il quale ha sottolineato di aver sempre
temuto che le questioni legate alla citazione del Dipartimento americano
potessero creare degli intoppi. La Corte di Assise, presieduta da
Angelo Gargani, nel rinviare al 10 luglio ha evidenziato le "esigenze
di ragionevole durata del processo", ma allo stesso tempo ha
sostenuto che non può essere ignorata la "garanzia del
diritto di difesa". Il processo, che si tiene nell'aula bunker
di Rebibbia, vede imputato Lozano per omicidio volontario e duplice
tentato omicidio.
Scuola Media
di Fuscaldo su RAISat
14/05 Rai Educational presenta per la serie Edustrada, "Explora
on the road", un programma di Aldo Bruno, in onda dal lunedì
al giovedì alle ore 10.00 sul canale satellitare in chiaro
Rai Edu1, Canale 805 di Sky in replica alle ore 18.00, 02.00 e digitale
terrestre RAI EDU. Il tema della puntata di "Esplora on the road"
di domani, martedì, è "Il motorino". Il conduttore,
Luca Pagliari, ospita in studio la sfida tra due classi dell' Istituto
comprensivo Vincenzo Reale di Agrigento e della scuola media statale
Luigi De Seta di Fuscaldo. A supportare il conduttore negli approfondimenti
il professor Franco Taggi, fisico dell'Istituto superiore di sanità
ed esperto di infortunistica, e la professoressa Gioia Di Cristofaro
Longo, ordinario di Antropologia culturale allì università
la Sapienza di Roma. "Explora on the road" è il nuovo
programma televisivo satellitare di Aldo Bruno realizzato in convenzione
con il Ministero della Pubblica istruzione.
Brevi di cronaca
da Montalto Uffugo
14/05 A Montalto Uffugo i carabinieri hanno arrestato un giovane,
Francesco Prostamo, di 22 anni, con l' accusa di evasione e furto
aggravato. Il giovane si è allontanato senza autorizzazone
dalla comunità terapeutica Regina Pacis di San Bendetto Ullano,
dove era sottoposto al regime degli arresti domiciliari, ed è
stato rintracciato dai carabinieri a Taverna di Montalto Uffugo, mentre
si trovava alla guida di una Fiat 500, che aveva rubato poco prima
in località Pianette. Ne è scaturito un inseguimento
che si è concluso in una piazzola di sosta della autostrada
Salerno-Reggio Calabria, dove Prostamo è stato bloccato ed
arrestato. L' arrestato è stato portato nel carcere di Cosenza.
Sette minori
denunciati a San Marco per furto di computer in scuola
13/05 Sette minorenni ed un maggiorenne sono stati denunciati per
furto aggravato in una scuola al termine di controlli e indagini da
parte dei carabinieri della compagnia di San Marco Argentano. La notte
del 7 maggio scorso, ignoti erano penetrati all' interno dell' istituto
tecnico industriale ''Fermi'' di Roggiano Gravina e avevano asportato
personal computer, un modem, un fax, tre televisori e altro materiale
per un valore di circa diecimila euro. Le indagini hanno permesso
di ritrovare tutta la refurtiva, che era stata nascosta all' interno
di abitazioni disabitate da tempo, e all' identificazione degli autori
che, hanno riferito i carabinieri, hanno ammesso le loro responsabilita'.
Sfugge a posto
di blocco su di una moto e viene arrestato, era anche senza patente
13/05 I carabinieri di Spezzano Sila hanno arrestato Francesco Lucanto,
di 21 anni, di Cosenza, per resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane,
secondo l' accusa, mentre viaggiava a bordo della sua moto, non ha
rispettato l' alt impostogli dai militari ad un posto di controllo
ed ha tentato di investire un carabiniere per fuggire. Lucanto e'
stato rintracciato poco dopo nelle vicinanze della sua abitazione
dove e' risultato sprovvisto della patente di guida perche' mai conseguita
mentre la moto su cui era fuggito, che e' stata sequestrata, e' risultata
sprovvista di copertura assicurativa e della revisione.
La Procura chiede
il sequestro completo del cantiere della Diga dell’Esaro
12/05 Il sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale di
Castrovillari, Sandro Cutrignelli, titolare delle indagini in corso
sulla Diga dell'Esaro, ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione
contro l'ordinanza emessa il 3 aprile scorso dal Tribunale della Liberta'
che ha annullato parzialmente il decreto di sequestro della struttura.
Il decreto di sequestro, emesso l'8 marzo scorso dalla Procura della
Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari, ha portato il 14
marzo scorso i carabinieri della compagnia di San Marco Argentano
e i finanzieri della compagnia della Guardia di Finanza di Castrovillari
a sequestrare i cantieri della Diga dell'alto Esaro e tutti i documenti
relativi alla sua progettazione e realizzazione. Il tribunale della
liberta' ha annullato il decreto di sequestro del cantiere, confermando,
pero', quello dei documenti. Nel ricorso alla Cassazione il sostituto
procuratore Cutrignelli ha chiesto l'annullamento senza rinvio dell'ordinanza
del tribunale della liberta' e la conferma del decreto di sequestro
emesso dalla Procura di Castrovillari oppure, in alternativa, l'annullamento
con rinvio dell'ordinanza.
Olio contraffatto
sequestrato in Calabria e Sicilia: era di semi non di oliva
12/05 La procura di Patti ha disposto il sequestro delle confezioni
di olio 'Gusti del sole'. venduto in tutta Italia e particolarmente
diffuso in Calabria e Sicilia. Secondo gli investigatori, sarebbe
stato spacciato per olio d'oliva un olio di semi. La truffa è
stata scoperta dai carabinieri di Patti e dal nucleo antisofisticazione
di Catania. Denunciati quattro dipendenti e titolari di imprese di
distribuzione di prodotti alimentari. I carabinieri hanno accertato
che tra maggio e ottobre dello scorso anno, grazie ad un' efficace
catena di distribuzione fra i grossisti, l'olio era arrivato negli
alberghi, ristoranti, villaggi e complessi turistici non solo dalla
Sicilia, ma dall'intera penisola e, addirittura, anche in Francia.
Sull'etichetta le indicazioni che si trattava di un prodotto di qualità
derivato da olive italiane al 100 per cento. Per questo, il sostituto
della procura di Patti, Guglielmo Valenti ha chiesto ed ottenuto dal
gip Onofrio Laudadio, il sequestro di tutte le bottiglie. Le indagini
continuano e i carabinieri stanno verificando se alle bottiglie è
stata adesso apposta una nuova etichetta ma si vuole anche capire
come, in appena quattro mesi, l'azienda sia riuscita a distribuire
il prodotto anche fuori dal territorio italiano.
Corbelli denuncia
“Negate le cure ad un malato di Aids”
12/05 Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, ha
reso noto il testo di una lettera con la quale un detenuto calabrese,
malato di Aids,"a cui - dice - non è consentito di potersi
curare e che chiede alle autorità preposte di intervenire e
garantire il 'sacrosanto e fondamentale diritto all'assistenza di
questa persona reclusà". Corbelli, che si appella al ministro
della Giustizia, Clemente Mastella e al presidente della Repubblica,
Giorgio Napolitano, "chiede - in una nota - se l' Italia, che
nega il diritto di potersi curare a un detenuto affetto dal virus
dell' Hiv, è un Paese civile e uno Stato di diritto".
"Prima potevo curarmi - scrive F.C. a Corbelli - ma da quando
sono rinchiuso in carcere non vengo curato come di dovere. In questo
carcere non c' è una struttura per poter curare persone come
me affette da questa malattia, in più io devo prendere medicinali
salvavita tutti i giorni e allo stesso orario. Ma qui me li danno
a orari sballati e quando li hanno, e questo mi comporta problemi
alla circolazione. Mi sento debole, non ho la forza di alzare braccia
e gambe". Per la "lettera non necessita di alcun ulteriore
commento. Mi vergogno solo come cittadino di un Paese che non consente
ad un detenuto malato di Aids, che non dovrebbe per legge neanche
stare in a carcere, di potersi curare. Sono questi i drammi e le ingiustizie
della povera gente di cui nessuno si occupa".
Due arresti per
droga a Corigliano e Cassano
12/05 A Cprogliano icaraninieri hanno arrestato Carmine Arturi, di
22 anni e Francesco Carmine Noé, di 24 anni per detenzione
a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Assieme ai due giovani
è stata trovava anche una minore, di 17 anni, che è
stata denunciata in stato di libertà al Tribunale dei Minorenni
di Catanzaro. I tre sono stati sorpresi dai carabinieri all' interno
di un abitazione di una persona di Corigliano, con precedenti di polizia,
mentre stavano confezionando 100 dosi di hashish per la vendita. Altri
150 grammi di sostanza stupefacente sono stati trovati nascosti ancora
indivisi. Il proprietario dell' abitazione è stato denuncuiato
in stato di libertà. Arturi e Noé sono stati portati
nel carcere di Rossano. A Cassano, Giuseppe Mungo, di 31 anni, del
luogo, e' stato arrestato, dai carabinieri, in flagranza di reato,
per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L' uomo,
nel corso di un controllo, e' stato trovato in possesso 13,7 grammi
di eroina e 0,2 grammi di cocaina. La sostanza stupefacente, in parte,
era gia' stata confezionata in dosi. Mungo e' stato portato nel carcere
di Castrovillari.
L’ex moglie
di Bedreaga rivela “Mio marito è innocente”
11/05 "Giani è stato educato troppo bene dalla sua famiglia.
E' molto geloso, questo sì, ma è un uomo buono, che
ama me e suo figlio. Non sarebbe mai capace di fare una cosa così
crudele". Lo ha detto, in un' intervista al Tg Rai della Calabria,
Veronica, la badante dei coniugi assassinati a Mendicino. Veronica,
di 34 anni, è la moglie dell' immigrato romeno Giani Bedreaga,
fermato con l' accusa di essere l' omicida dei coniugi Ennio Greco
e Maria Reda, uccisi a colpi d'ascia nella loro abitazione a Mendicino,
vicino Cosenza. L' uomo, il cui fermo è stato convalidato dal
gip, è in carcere a Cosenza con l' accusa di duplice omicidio
aggravato. Veronica ha pianto rispondendo alle domande del giornalista,
soprattutto quando ha fatto riferimento ai coniugi uccisi a colpi
d' ascia. "Erano due persone bravissime - dice la donna - e volevano
bene sia a me che a Giani. Si preoccupavano per noi e per nostro figlio,
che è rimasto in Romania. Sono disperata perché mia
suocera, con la quale vive adesso il mio bambino, crede che la colpa
di tutto sia mia e lo ha fatto credere anche al piccolo". Nell'
intervista la donna ha aggiunto che nessuno le dà più
lavoro. "Io - afferma - non ho fatto nulla di male e non lo ha
fatto neanche Giani. Non so proprio chi può avere ucciso quei
due poveri vecchi, che in paese erano benvoluti tutti".
50 km di reti
spadare sequestrati dalle Eolie alla Calabria
11/05 La Guardia Costiera ha sequestrato, nelle acque a nord delle
isole Eolie e nel mare antistante la costa di Vibo Valentia, complessivamente
circa 50 chilometri di reti per le spadare. Impigliati tra le maglie
c'erano due delfini morti e un capodoglio che e' stato liberato. Apprezzamento
per l'operazione, portata a termine con il coordinamento della centrale
operativa del Comando Generale delle Capitanerie di Porto, e' stato
espresso dai ministri dell'Ambiente e dell'Agricoltura, Alfonso Pecoraro
Scanio e Paolo De Castro, e dalle associazioni ambientaliste. ''L'attento
lavoro della Guardia Costiera - ha commentato Pecoraro Scanio - ha
permesso ancora una volta di contrastare con fermezza ed efficacia
le attivita' di pesca illegale. Esprimo il mio apprezzamento per l'operazione
portata a termine con il prezioso coordinamento della Capitaneria
che dimostra come sia necessario mantenere sempre alto il livello
di vigilanza sulle nostre coste''. ''Il ritrovamento dei due delfini,
inoltre - ha sottolineato - attesta l' estrema pericolosita', per
le specie marine protette, dell' utilizzo illecito di attrezzi evidentemente
non selettivi''. ''Quella della lotta alla pesca illegale condotta
da un anno - ha commentato De Castro - e' il frutto di azioni concordate
e sinergiche di tutte le parti interessate, azioni che prendono avvio
dallo spirito, da noi sostenuto da sempre, della tolleranza zero verso
irresponsabili e illecite pratiche''. Nella vicenda sono intervenuti
anche Greenpeace, Marevivo, gli animalisti italiani e il Wwf che ha
denunciato che nel mondo, ogni anno, oltre 300.000 cetacei muoiono
catturati accidentalmente nelle reti. ''Occorre un intervento delle
associazioni dei pescatori che in un atto di responsabilita' denuncino
i bracconieri del mare - ha dichiarato Fulco Pratesi, presidente del
Wwf Italia - chi infrange la legge per soddisfare i propri profitti
perpetra un reato oltre a privare l'intera comunita' di risorse preziose.
Il Wwf Italia appoggia la pesca legale, sostenibile e nel rispetto
delle norme''. Le reti derivanti sono vietate, ricorda il Wwf, sia
dall' Europa sia dal CGPM (Commissione Generale Pesca Mediterraneo)
dal 2002 e nel Mediterraneo intero sono state bandite dal 2005. ''Le
spadare - riferisce l'associazione - non solo comportano un enorme
danno per l'ambiente ma non sono neppure convenienti dal punto di
vista economico. ''Dai nostri informatori - afferma in una nota Ilaria
Ferri direttore degli Animalisti Italiani - ci risulta che in Sicilia,
Calabria e sud della Campania le imbarcazioni che operano nel settore
della pesca pelagica sono armate con reti ferrettare lunghe oltre
la misura consentita dei 2,5 chilometri che vengono calate oltre le
10 miglia dalla costa, quando non si tratta, invece, di vere e proprie
spadare, illegali dal primo gennaio 2002 secondo il regolamento dell'Unione
Europea''. Ferri chiede quindi ai ministri delle Politiche Agricole
e dell'Ambiente, ''che diano indicazioni precise affinche' le Capitanerie
controllino anche le tipologie del pesce sbarcato, oltre alla verifica
del tipo di rete presente a bordo''. ''Chiediamo inoltre, con fermezza
- ha aggiunto Ferri - che le stesse cooperative di pesca garantiscano
il rispetto della legalita'''
Brevi di cronaca
da Corigliano
11/05 A Corigliano due persone, Cosimo di Novi, di 26 anni, e Davide
Alfonso Agrippino, 22 anni, sono state arrestate dai carabinieri per
detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I due sono
stati trovati in possesso di dieci grammi di cocaina suddivisi in
dosi.
Omicidio dal
barbiere a Reggio: proseguono le indagini
10/05 Decine di perquisizioni e controlli sono stati compiuti dagli
agenti della squadra mobile della questura di Reggio Calabria nell'ambito
delle indagini sull'omicidio di Salvatore Tuscano, di 31 anni, compiuto
ieri sera. Gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore
della Repubblica, Danilo Riva, hanno sentito anche familiari ed amici
della vittima per ricostruire i suoi ultimi spostamenti. I poliziotti
stanno cercando di rintracciare tutte le persone che erano presenti
sul luogo delitto. Alcuni di loro sono stati sentiti ma non hanno
fornito nessun elemento utile alle indagini. Tuscano, secondo gli
investigatori, era ritenuto elemento della cosca dei Libri-Zindato
e, in passato, era stato trovato in compagnia di Pasquale Libri, fratello
del defunto boss della ndrangheta, 'Mico' Libri. Al momento, gli inquirenti
escludono eventuali ipotesi di collegamento con altri due omicidi
avvenuti a Reggio Calabria nelle settimane scorse, quando furono uccisi
Sebastiano Idotta (20 marzo) e Cosimo Abruzzese (29 aprile). Oggi
pomeriggio sarà eseguita l'autopsia sul corpo di Tuscano, anche
se appare ormai certo che l'uomo è stato raggiunto da almeno
tre colpi calibro 7,65. Per il sostituto procuratore della Repubblica,
Francesco Mollace, che da anni si occupa delle dinamiche criminali
cittadine, l'omicidio "conferma che il livello di attenzione
e di vigilanza su avvenimenti apparentemente slegati deve mantenersi
elevato. Compito di investigatori professionali non é quello
di leggere il passato, a di capire e prevenire le strategie future
della 'ndrangheta''
Incendiata gioielleria a Soverato
010/05 Un incendio ha provocato danni ad una gioielleria di Soverato
dove sono in vendita i prodotti dell'orafo Gerardo Sacco. Le fiamme,
sulla cui natura sono in corso accertamenti, hanno provocato danni
alla struttura e ad alcune vetrine dell'esercizio commerciale. L'incendio
e' stato spento dai vigili del fuoco. L'episodio e' stato denunciato
ai carabinieri che hanno avviato le indagini.
Primo anno di attività del Presidente Napolitano,
gli auguri di Loiero e Morrone
10/05 Il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, ha rivolto
gli auguri al Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ad un anno dalla
sua elezione. "Caro Presidente Napolitano, il suo alto magistero,
il suo stile - ha detto Loiero - e il suo senso dello Stato, sono
per noi un luminoso esempio di amor patrio e di garanzia istituzionale".
"La prego di accettare - conclude Loiero - i miei auguri di buon
lavoro e quelli dei calabresi tutti. La ringrazio delle attenzioni
che in questo anno al Quirinale ha voluto dedicare ai problemi della
Calabria
Il deputato dell' Udeur, Ennio Morrone, segretario di presidenza della
Camera, in occasione del primo anniversario della sua elezione, ha
inviato un messaggio al Presidente della Repubblica, on. Giorgio Napolitano.
"Presidente, desidero esprimerLe - afferma Morrone - i miei più
cordiali auguri per l' anniversario della Sua elezione a Capo dello
Stato. Mi auguro che, come è stato in quest' ultimo anno ed
in tutti i precedenti in cui Lei ha lavorato per l' Italia, tutti
noi potremo ancora a lungo beneficiare del Suo fondamentale apporto
nelle battaglie sociali, prime fra tutte quelle contro le morti bianche
e per il Mezzogiorno. Le rinnovo i migliori auguri e La saluto con
cordialità"
Autista calabrese in semifinale del concorso di
guida “Truck Driver 2007”
10/05 Un giovane camionista calabrese, Giuseppe Morelli, di Santa
Caterina Albanese è stato ammesso alle semifinali del concorso
"Young European Truck Driver 2007", manifestazione sulla
sicurezza stradale promossa da Scania e riservata a giovani autisti
di veicoli pesanti di paesi europei, Bulgaria, Norvegia, Svizzera
e Turchia. Morelli si è aggiudicato il passaggio in semifinale
rispondendo ad un test teorico di 20 domande sul codice della strada,
sulla tecnologia dei veicoli e sui temi legati alla sicurezza stradale.
Trentadue anni, single, Morelli lavora come autista già da
sette anni per una società di Altomonte. "Siamo considerati
dei pirati della strada - afferma Giuseppe - ma non è affatto
vero. Anche fra di noi, come per gli altri utenti della strada, ci
sono gli sconsiderati, ma il nostro lavoro è estremamente importante.
Senza di noi l'economia si fermerebbe"
Truffa su internet scoperta dalla polizia postale
di Reggio: sessanta denunce
10/05 Sessanta persone sono state denunciate dagli agenti della polizia
postale e delle comunicazioni di Reggio Calabria nell'ambito di una
indagine finalizzata a contrastare il fenomeno delle truffe su internet.
Nel corso dell'attività investigativa sono stati sequestrati
otto siti internet. Nei siti sequestrati, secondo quanto si è
appreso, si pubblicizzava il sistema di vendita piramidale, cui era
possibile partecipare pagando con carte di credito ricaricabili. Il
sistema proposto era particolarmente appetibile in quanto per potervi
partecipare, le cifre richieste erano comprese tra i 5 e i 10 euro.
Il gestore di uno dei siti sequestrati vantava di avere trasformato
i suoi 6 euro iniziali in oltre 18 mila nei primi 30 giorni di funzionamento,
proponendo, a suo dire, un sistema legale. Il sistema proposto era
quello di risalire una catena che partendo dalla quinta posizione,
attraverso una comunicazione pubblicitaria avviata attraverso e-mail,
riusciva a mettere in contatto migliaia di utenti internet.
Discarica abusiva sequestrata a Diamante
10/05 Una discarica abusiva é stata sequestrata dal personale
della polizia provinciale nelle campagne di Diamante. Nell'area, che
si estende per circa 2.500 metri quadri, sono state trovate lastre
di eternit, carcasse di pneumatici usati, materiale plastico, materiale
in ferro e vetro. L'area sequestrata è stata affidata al sindaco
del comune di Diamante. Le indagini della polizia provinciale, coordinate
dalla Procura della repubblica di Paola, proseguono per accertare
gli autori della discarica.
Oltre 100 kg di pesce sequestrati dalla Finanza
a Vibo
10/05 Oltre 100 chilogrammi di prodotti ittici privi di certificazione
sanitaria per un valore di 2 mila euro sono stati scoperti dai carabinieri
di Vibo che hanno denunciato un commerciante ambulante di Taurianova
G.I., di 30 anni, per detenzione e commercio di sostanze alimentari
nocive e pericolose per la salute. I militari hanno sorpreso il pescivendolo
davanti alla propria bancarella posta in una via molto trafficata
della città mentre nel retro del furgone con quale era giunto
erano stipate diverse cassette con pesci e crostacei. Alla richiesta
di esibire la documentazione sanitaria necessaria alla vendita l'
ambulante ha tentato di giustificarsi adducendo di esserne momentaneamente
sprovvisto. I carabinieri, successivamente, hanno verificato la precarietà
delle condizioni igieniche del mezzo di trasporto privo dell' impianto
di refrigerazione necessario per conservare le decine di chilogrammi
di pesce e di qualsiasi altro sistema di protezione.
A Casole due giovani forzano un posto di blocco
e vengono arrestati
10/05 Due giovani, C.S., di 22 anni, e Alessandro Manzo, di 30, sono
stati arrestati per furto dai carabinieri della Compagnia di Cosenza.
I due, dopo avere rubato una Fiat Panda a Casole Bruzio, centro del
quale sono originari, non si sono fermati all' alt intimato da una
pattuglia di militari impegnata in un posto di blocco. La vettura
con a bordo i due giovani è stata bloccata al termine di un
breve inseguimento.
Guccione pedinato
per 100 km sulla A1: interviene la scorta, erano due pregiudicati
09/01 Il segretario regionale dei Ds della Calabria, Carlo Guccione,
al quale e' stata assegnata una scorta dopo le minacce che ha subito
nei mesi scorsi, e' stato pedinato oggi sull' autostrada A1, mentre
era in viaggio per Roma, da un' automobile sulla quale viaggiavano
due pregiudicati. Il pedinamento si e' protratto per un centinaio
di chilometri. Quando l' auto con a bordo Guccione e' giunta all'
altezza dello svincolo di Roma sud, i due ispettori di Polizia che
erano insieme a Guccione hanno fatto intervenire, mettendo in atto
le tecniche operative previste in questi casi, i loro colleghi del
servizio scorte che hanno bloccato l' automobile (un' Alfa Romeo 159).
Secondo quanto e' emerso dagli accertamenti, le due persone che erano
a bordo della vettura hanno precedenti per associazione mafiosa. Sono
state avviate indagini per accertare i motivi del comportamento dei
due pregiudicati. In seguito all' episodio le autorita' di pubblica
sicurezza stanno valutando se rafforzare le misure di sicurezza gia'
disposte nei confronti di Guccione.
Catturato latitante dopo inseguimento in autostrada
09/05 La polizia di Stato ha arrestato in Lombardia, lungo l'autostrada
Milano-Torino, a conclusione di un inseguimento protrattosi per circa
60 chilometri, un latitante, Luigi Berlingieri, di 37 anni, presunto
affiliato alla 'ndrangheta. Berlingieri era irreperibile dal febbraio
scorso quando riusci' a sfuggire all' arresto nell'ambito dell'operazione
Ultimo assalto fatta contro un'organizzazione criminale che avrebbe
gestito una serie di rapine, in Calabria e in Basilicata, contro furgoni
portavalori utilizzando anche armi da guerra. L'operazione che ha
portato all'arresto di Berlingieri è stata condotta dalle Squadre
mobili di Cosenza e di Milano. Il latitante è stato sorpreso
mentre usciva da un ristorante cinese nel quartiere Niguarda di Milano.
L'uomo, alla vista degli agenti, ha raggiunto la propria auto e si
è dato alla fuga, conclusasi dopo un lungo inseguimento in
autostrada condotto da due volanti. Nel momento dell'arresto, Berlingieri
non era armato. All'arresto di Berlingieri gli agenti della polizia
di Stato sono giunti dopo aver seguito Valentina Colesnic, moldava,
che ha incontrato il latitante nel ristorante cinese. All'uscita dall'esercizio
commerciale i poliziotti hanno notato che con Berligieri e la donna
c'era un bambino di due anni. Berlingieri si è accorto della
presenza degli agenti di polizia ed è salito a bordo di una
Lancia Y con la donna ed il bambino e sono fuggiti. Al termine di
un inseguimento il mezzo è stato bloccato e Berlingieri arrestato.
Dalle indagini sarebbe emerso che l'uomo aveva deciso di trascorrere
la latitanza a Milano dove contava sull'appoggio di alcune persone
originarie del cosentino.
Incendiata l’auto
del direttore del carcere di Catanzaro
08/05 L'automobile del direttore della casa circondariale di Catanzaro,
Mario Antonio Galati, è stata incendiata nella notte da sconosciuti
a Monterosso Calabro (Vibo Valentia). Il mezzo, una Fiat Marea, era
parcheggiata nei pressi dell'abitazione di Galati quando è
stata cosparsa di liquido infiammabile e incendiata. Le fiamme, spente
dai vigili del fuoco, hanno distrutto l'automobile. L'episodio è
stato denunciato ai carabinieri che hanno avviato le indagini.
Il segretario generale della Fp-Cgil, Luigi Veraldi, in una nota ha
espresso solidarietà al direttore della casa circondariale
di Catanzaro, Mario Antonio Galati,. "Tale azione - sostiene
Veraldi - è da condannare con forza e determinazione e si inserisce
in un clima non più tollerabile. Tanti dirigenti pubblici,
costantemente impegnati per creare una pubblica amministrazione sempre
più efficace ed efficiente vicina ai bisogni dei cittadini,
vengono costantemente messi alla berlina da una sparuta minoranza
che crede di bloccare con tali vili atti, processi di affermazione
della democrazia nella nostra regione"
Maxi evasione
fiscale di 15 mln di euro scoperta dalla Finanza a Rossano
08/05 Una maxi evasione fiscale di 15 milioni di euro e' stata scoperta
dalla Guardia di Finanza di Rossano, che ha inoltre segnalato alla
procura della Repubblica del tribunale di Rossano per il reato tributario
di omessa presentazione della dichiarazione, il legale rappresentante
della ditta sottoposta a verifica. La scoperta e' arrivata al termine
di una complessa operazione di servizio, avviata nel dicembre del
2005, con la esecuzione di due diverse verifiche fiscali, nei confronti
di una ditta individuale e una societa', operanti nel settore del
commercio all'ingrosso di computer, facenti capo allo stesso soggetto.
Nel corso delle indagini gli investigatori fiscali della Guardia di
Finanza, hanno scoperto due evasori totali e una vera e propria frode
all'erario. In particolare, il legale rappresentante delle imprese
coinvolte, di Cariati, secondo quanto emerso dagli accertamenti, a
fronte di un notevole giro di affari, non ha tenuto la contabilita',
omettendo di presentare al fisco le previste dichiarazioni annuali
per piu' anni, e non ha, conseguentemente, versato le relative imposte.
Gli uomini della compagnia della Gdf, dopo un complesso e certosino
lavoro, anche attraverso accertamenti bancari e controlli incrociati
nei confronti di societa' operanti in diversi paesi della Comunita'
europea grazie alla collaborazione degli organi collaterali esteri,
hanno ricostruito le rendite effettuate nel corso degli anni. E hanno
scoperto che le imprese verificate acquistavano da societa' estere
componenti per computer e li rivendevano a ditte e/o societa' nazionali
in evasione d'imposta. L'attivita' investigativa tributaria ha portato
alla luce e segnalando, ai competenti uffici finanziari, redditi sottratti
a tassazione per oltre 12.7 milioni di euro ed Iva evasa, dovuta e
non versata, per oltre 2.1 milioni di euro.
La mamma di Federica
Monteleone denuncia “Troppi medici candidati nelle elezioni”
08/05 Ha messo nero su bianco tutto il proprio sconcerto per la presenza
di troppi medici nelle liste dei candidati alle prossime elezioni
amministrative, Maria Sorrentino, la mamma di Federica Monteleone,
la studentessa sedicenne di Vibo Valentia, morta lo scorso gennaio
dopo essere entrata in coma mentre veniva sottoposta nell' ospedale
di Vibo ad un intervento di appendicite. "Non ci si rende conto
- ha scritto la donna in una lettera affidata oggi al "Quotidiano
della Calabria" - che in questo modo il medico viene distolto
dal proprio servizio per la politica e rischia di fare male l'uno
e l'altrà. Ma il cittadino cosa farà quando nel momento
del bisogno si sentirà rispondere che il dottore non è
in studio perché è impegnato in Consiglio comunale o
circoscrizionale?". Una lettera circostanziata e che non fa sconti."E'
nata dal cuore - ha detto stamani la donna interpellata dall'ANSA
- dettata certo dal dolore ma soprattutto dal fatto che molta gente
è indotta a dare il proprio voto come forma di riconoscenza
che non ha motivo di esistere. A farmi ribollire il sangue, poi, è
avere visto il volto sorridente da candidato di uno dei medici che
era in sala operatoria quando è morta mia figlia. Tutto questo
mentre io non so se devo piangere Federica per imperizia, negligenza
o altro". "Ho promesso a lei - ha aggiunto Maria Sorrentino
- che avrei combattuto questo sistema e continuerò a farlo.
So che la lettera ha dato fastidio ma non temo querele o minacce.
Ho messo in conto anche tutto questo. Non mi fermerò".
Aresenale scoperto
dai CC a Mileto: un arresto
08/05 I carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia hanno scoperto
e sequestrato in un appezzamento di terreno a Mileto un arsenale riconducibile
alle cosche della 'ndrangheta, arrestando il proprietario dell' area,
Fortunato Tavella, di 50 anni, con precedenti per reati di mafia e
padre di un giovane ucciso nei mesi scorsi. L' arresto di Tavella,
che è stato sorpreso nel sonno, è stato fatto per il
reati di detenzione e porto abusivo di armi da fuoco e materiale esplodente
e per coltivazione di sostanze stupefacenti. Nell' appezzamento di
terreno in aperta campagna, al termine di una perquisizione, i militari
hanno trovato sei fucili (alcuni con mirini telescopici di precisione),
centinaia di proiettili e una bomba artigianale ad altissimo potenziale
di oltre tre chilogrammi. Armi, munizioni e l' ordigno, in perfetto
stato di efficienza, erano nascosti in una fitta rete di cunicoli
sotterranei. Non si esclude, secondo quanto riferito dai militari,
che l' arsenale potesse essere utilizzato a breve per preparare agguati
ai danni delle cosche rivali o per attentati intimidatori ad imprenditori
del luogo. Trovate anche oltre 1.500 piante di marjiuana nascoste
nel fitto della vegetazione.
Brevi di cornaca
da Lattarico, Praia, San Benedetto Ullano
08/05 A Lattarico personale della Stazione dei carabinieri ha tratto
in arresto due persone, il primo su ordine di custodia cautelare in
carcere emesso dalla Corte di Appello di Catanzaro per estorsione;il
secondo per favoreggiamento personale. A Praia a Mare arrestati due
ucraini per inottemperanza all' ordine di lasciare il territorio nazionale
entro cinque giorni. A San Bendetto Ullano personale della Stazione
di Montalto Uffugo, in esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare
emessa dalla Corte di Appello di Napoli, ha tratto in arresto un giovane,
già sottoposto agli arresti domiciliari presso la Comunità
Regina Pacis, per non aver ottemperato alle prescrizioni imposte dal
programma di recupero.
Latitante arrestato
dai CC a Lattarico
07/05 Un latitante, Carmelo Bellio, resosi irreperibile dal 2001
dopo essere stato colpito da un ordine di custodia cautelare emesso
dalla Corte di Appello di Catanzaro, è stato arrestato a Lattarico
dai carabinieri del Comando provinciale di Cosenza. Bellio, ammesso
all' epoca al beneficio dell' obbligo di presentazione alla polizia
giudiziaria per il reato di estorsione, non aveva ottemperato alla
misura facendo perdere le proprie tracce. Secondo i militari che hanno
proceduto all' arresto al termine di indagini e appostamento, Bellio
si sarebbe rifugiato in Belgio. I carabinieri di Cosenza hanno arrestato
per favoreggiamento personale Alfredo Eusebio, di 41 anni, con precedenti.
L' uomo avrebbe offerto in questi giorni ospitalità al latitante.
Bellio, al momento dell' arresto si stava allontanando dall' abitazione
di Eusebio a bordo di una moto. Per tentare di sfuggire alla cattura,
Bellio ha anche investito un maresciallo dell' Arma e un appuntato
che hanno riportato solo lievi lesioni. Bellio e Eusebio sono stati
portati nel carcere di Cosenza.
Furti di containers
nel porto di Genova: due arresti nel vibonese
07/05 Due persone sono state arrestate nel Vibonese dai carabinieri
nell'ambito dell'operazione condotta dai militari del Comando provinciale
di Genova e denominata Fast Cargo. L' operazione ha consentito di
sgominare un' organizzazione accusata di avere gestito una serie di
furti e rapine di camion, autoarticolati e containers in arrivo o
in partenza dal porto di Genova. I due arrestati in Calabria, sul
conto dei quali hanno svolto indagini i carabinieri della Compagnia
di Tropea, sono Raffaele Gallizzi, di 40 anni, di Limbadi, corriere
di prodotti farmaceutici, con precedenti per ricettazione e truffa,
e Salvatore Valenzise, di 41, commerciante, anch' egli con precedenti.
Valenzise, in particolare, secondo quanto riferiscono in un comunicato
i carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia, e' elemento
vicino ai clan della 'ndrangheta locale ed era gia' stato arrestato
assieme ad elementi di spicco della cosca Mancuso.
L’11 a
Lamezia mostra sui migrantes
07/05 E' il Marocco il paese straniero più rappresentato nelle
province calabresi di Catanzaro e Reggio Calabria. Si evince dall'ultimo
dossier Caritas-Migrantes, relativo a dati del 2005, forniti dal ministero
dell'Interno. Al primo posto, per numero totale di stranieri, tra
le cinque province calabresi, figura Reggio Calabria, con 14.838 presenze,
seguita da Cosenza (9.581), Catanzaro (7.664), Crotone (7.210) e Vibo
Valentia (3.306). In Calabria, in cinque anni, la presenza di stranieri
sul territorio è triplicata; questo anche per effetto dei ricongiungimenti
familiari. La Caritas, sul fenomeno dell'emigrazione - ma, questa
volta, italiana - che si è verificato nei primi anni del Novecento,
venerdì 11 ospiterà una mostra a Lamezia, al seminario
vescovile, dal titolo "MigrAzioni. Un sogno lungo un secolo".
La proposta della Caritas diocesana s'inquadra nell'ambito del progetto
comunitario "Pane e denti (possibilità e strumenti)",
cofinanziato dal Fondo sociale europeo, nell'ambito del piano Equal
II fase. Un' iniziativa della partnership tra Labitalia e Conform
srl, Cenasca-Cisl, Cnca, Stellaria coooperativa sociale e Impresa
sensibile-Cna. Le fotografie sono fornite dalle fondazioni "Paolo
Cresci" e "Napoli Novantanove". La mostra resterà
aperta solo due giorni, per poi trasferirsi a Genova.
Gli antirazzisti
denunciano: A Castrovillari una pulizia etnica
07/05 "La sintesi della vicenda degli arresti, avvenuti nei
confronti di 35 migranti nei giorni scorsi, in occasione del rastrellamento
operato da solerti forze dell' ordine al termine della festa patronale,
sta nelle 'dovute motivazioni vista la nutrita presenza di pubblico'
all' interno dell' aula penale del Tribunale di Castrovillari quest'
oggi, date dal giudice Caliò, per la condanna inflitta agli
ultimi tre processati". E' quanto si afferma in un comunicato
della Rete Antirazzista Cosentina. "Caliò, pur dovendosi
attenere alla norma in vigore, la Bossi-Fini, che appunto prevede
il reato di 'clandestinita'' - prosegue la nota - rivolge un invito
al legislatore affinché l' attuale normativa sull' immigrazione
venga modificata al più presto, raccogliendo a sua volta i
richiami della Corte Costituzionale e condividendo le ragioni di chi,
in questi giorni, ha sollevato la protesta sui media e nelle piazze.
Il bilancio di questa vera propria pulizia etnica portata avanti è
il seguente: 35 fermati, 3 assolti, 6 condannati a 5 mesi e 10 giorni
(pene sospese) e decine di migliaia di euro spese dallo stato; il
tutto per reprimere la vita, già grama, dei migranti del mondo
intero, che ogni giorno sostituiscono noi occidentali nei lavori più
umilianti e pesanti, il più delle volte in nero e sfruttati".
La Rete Antirazzista Cosentina durante il processo e nel successivo
sit-in all' ingresso e all'interno del Tribunale di Castrovillari
ha diffuso un documento in cui si chiede "Basta repressione per
l' immigrazione".
Chiusa fino a
luglio per lavori la corsia nord della A3 tra Scilla e Bagnara
07/05 Da martedì 8 maggio e fino al 26 luglio 2007, per il
potenziamento dei lavori del V Maxilotto, nel tratto tra Scilla e
Bagnara, rimarrà chiusa la carreggiata nord dell' Autostrada
Salerno-Reggio Calabria. La circolazione avverrà sulla carreggiata
sud a doppio senso di marcia. A comunicarlo è l' Anas che precisa,
in caso di necessità, di essere pronta a riaprire la carreggiata
nord mediante by-pass posizionati lungo il tratto autostradale interessato
dai lavori, senza deviare il traffico sulla strada statale 18. "I
lavori di ammodernamento di questo tratto autostradale della A3, che
attraversa un territorio geologicamente complesso ed orograficamente
difficile - è scritto nel comunicato - prevedono la realizzazione
di 11 viadotti a grande luce e di 7 gallerie. Si rende quindi necessaria
la chiusura temporanea fino al prossimo 26 luglio della carreggiata
Nord della A3 nel tratto compreso tra lo svincolo di Bagnara (che
resterà aperto al traffico) e la Galleria Naturale Monacena,
dal km 412,429 al km 424,100. La circolazione del traffico avverrà
sulla carreggiata sud, predisposta al doppio senso di marcia".
"L' Anas ha approntato un piano di gestione delle emergenze -
è scritto nella nota - che prevede, in caso di necessità,
la riapertura di una o di entrambe le corsie della carreggiata Nord,
attraverso appositi by-pass, previa sospensione delle lavorazioni,
così da evitare possibili blocchi prolungati, senza bisogno
di ricorrere alla viabilità alternativa. Proprio oggi si sono
svolte le simulazioni di riapertura della carreggiata nord per le
situazioni di emergenza. E' previsto inoltre, per favorire la tempestività
degli interventi che si rendessero necessari, il posizionamento di
postazioni con mezzi di soccorso meccanico e sanitario presso la piazzola
Belvedere in località Acqua della Signora, al Km 415,900".
"A partire dal 27 luglio e per tutta la durata dell' esodo estivo
2007 - è scritto nella nota - l' autostrada sarà riaperta
in ambedue le carreggiate per agevolare gli spostamenti dei vacanzieri
sia per raggiungere le località turistiche che per il ritorno.
Successivamente a settembre avrà inizio la seconda fase dei
lavori che prevede in circa 18 mesi la realizzazione completa del
nuovo tracciato della carreggiata Nord; la terza fase prevede almeno
ulteriori 12 mesi per la realizzazione della nuova carreggiata sud".
Ordigno esplode
davanti ad un locale di Lamezia
03/05 Un ordigno è stato fatto esplodere intorno alle 14.30
di oggi davanti la porta a vetri di un locale all'interno del quale
tra un mese sarebbe stato inaugurato un ufficio di servizi finanziari.
Sul posto sono giunti gli agenti del commissariato di Lamezia Terme
che hanno avviato le indagini. I danni, secondo un primo sommario
accertamento, non sarebbero ingenti. Della deflagrazione è
stata interessata la struttura.
Natuzza sconfessa
lo scoop di un quotidiano “Nessun messaggio da San Francesco”
e Goletta Verde segue il mantello del Santo
03/05 "Il primo maggio scorso il quotidiano La Provincia Cosentina,
in un articolo dal titolo La profezia di Natuzza sulla festa del Santo,
a firma di Francesca Rennis, ha affermato che 'la parola autorevole
di Natuzza si trasforma in una profezia dai toni infausti: il Santo,
non contento dei festeggiamenti e delle dinamiche intorno all'evento
in suo onore, le avrebbe comunicato la sua decisione di farsi sentire
in modo eclatante". E' quanto si afferma in un comunicato della
Fondazione Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime di Paravati.
'A nome di Natuzza Evolo - prosegue il comunicato - la Fondazione
smentisce che la stessa mistica abbia ricevuto un messaggio da parte
di San Francesco di Paola inerente ai festeggiamenti in suo onore.
Natuzza Evolo, infatti, non si e' mai espressa nei termini descritti
dall'articolo della Rennis ed ha sempre affermato che il futuro lo
conosce solo Dio. Pertanto ogni riferimento alla persona di Natuzza
Evolo, riportato nell'articolo menzionato, è assolutamente
privo di fondamento".
Intanto Goletta verde di Legambiente partecipa alla processione a
mare in onore di San Francesco di Paola in occasione del festeggiamenti
per il cinquecentenario delle morte. "Un rito di devozione -
è detto in un comunicato di Legambiente - verso il santo protettore
della gente di mare per portare il Sacro Mantello del taumaturgo calabrese
fino a Paola, dove il corteo di barche si ferma per la Celebrazione
della Parola, il lancio della corona di alloro in memoria dei Marittimi
e alla benedizione delle acque del mare affinché siano prospere
di pesci per coloro che vivono di quest'attivita". "La felice
coincidenza della presenza della Goletta Verde sulla costa del tirreno
cosentino - afferma il coordinatore di Legambiente Calabria, Nino
Morabito - ci consente di partecipare a questo importante evento.
Una manifestazione che riaccende l'attenzione rispetto allo spirito
di servizio e all'aiuto concreto che il santo portò in Calabria
per cambiare in positivo le condizioni della popolazione e di questo
territorio. Un esempio di vita e di grande umanità nei confronti
delle persone, elementi fondamentali per ricostruire il senso di appartenenza
alla propria comunità: un messaggio valido oggi come allora".
Chiude il CPT
di Crotone, resta il CPA
03/05 Sarà immediatamente operativo il piano del Governo sulla
chiusura dei primi Cpt in Italia con la chiusura da oggi di quello
di Crotone. La decisione è stata presa durante una riunione,
ieri sera, dei prefetti delle città italiane, interessate alle
decisioni governative in tema d'immigrazione, con il sottosegretario
Marcella Lucidi. Il centro di Crotone - 100 posti - è già
stato svuotato nei giorni scorsi da personale della Polizia di Stato.
In provincia di Catanzaro resta invece operativo il Cpt di Lamezia
Terme (circa 70 posti), mentre a Crotone resta aperto il Cpa che,
con oltre mille posti, è il più grande d' Italia.
Rubano una moto,
le Fiamme Gialle eseguono un arresto ed una denuncia
03/04 Un giovane di 19 anni è stato arrestato ed un minorenne
di 17 è stato denunciato dai militari della guardia di finanza
a Rossano per furto. I due, entrambi di Crucoli, nel crotonese, hanno
rubato una moto di grossa cilindrata a Rossano e la stavano trasportando
a bordo di un furgone quando sono stati rintracciati dai finanzieri.
Al termine di un inseguimento il furgone è stato bloccato ed
all'interno è stata recuperata la moto, che è stata
restituita al proprietario.
Si ribalta col
trattore: grave operaio sloveno
03/05 Incidente sul lavoro a Corigliano, in provincia di Cosenza.
E' grave un ceco di quarantacinque anni, che, per cause in via d'accertamento
da parte dei carabinieri, e' stato investito da un trattore all'interno
d'una azienda agricola della cittadina dello Ionio cosentino. L'uomo,
soccorso da un'ambulanza del 118, e' stato trasferito all'ospedale
civile dell'Annunziata di Cosenza, dove e' stato ricoverato in prognosi
riservata. Il ferito e' un operaio sloveno, K.L., 45 anni. L'uomo
era impegnato a raccogliere liquirizia. Secondo una prima ricostruzione
dei fatti, il lavoratore era piegato in terra, quando e' stato travolto
da un trattore e scaraventato in un canalone. Soccorso, e' stato trasferito
in eliambulanza al'ospedale di Cosenza, dove e' ricoverarto in prognosi
riservata.
Da lunedì
nuovi cantieri sulla A3 nel reggino
03/05 Da lunedì l'Anas aprirà nuovi cantieri per la
realizzazione del quinto maxilotto della A3 Salerno-Reggio Calabria,
tra gli svincoli di Scilla e Bagnara, con la chiusura di un tratto
della carreggiata Nord fino al prossimo 26 luglio, quando l'autostrada
sarà riaperta per agevolare gli spostamenti dei vacanzieri
durante l'esodo estivo. A partire da domani, l'Anas provvederà
all'installazione della segnaletica per la deviazione della circolazione
sulla carreggiata Sud, con possibili restringimenti temporanei dell'autostrada.
Per l'esecuzione dei lavori, che interessano un territorio geologicamente
complesso ed orograficamente difficile, in cui è prevista la
realizzazione di 11 viadotti a grande luce e 7 gallerie, si renderà
necessario chiudere la carreggiata Nord della A3 nel tratto compreso
tra il by-pass posto in prossimità dello svincolo di Bagnara
e quello in prossimità della Galleria Naturale Monacena, dal
km 412,429 al km 424,100. L'utenza automobilistica percorrerà
la carreggiata Sud, predisposta al doppio senso di circolazione. L'apertura
dei cantieri era prevista inizialmente dal 14 aprile scorso, ma è
stata rinviata a maggio su richiesta della Prefettura di Reggio Calabria,
per consentire una maggiore fluidità del traffico in occasione
dei "ponti di primavera". La Società delle Strade
è impegnata ad effettuare le complesse lavorazioni con modalità
tecno-esecutive e di gestione della viabilità tali da arrecare
il minor disagio possibile agli automobilisti e al territorio. Infatti
la chiusura della carreggiata Nord al normale traffico veicolare presenta,
al di là delle motivazioni tecniche, alcuni notevoli benefici,
sia in termini di riduzione dei tempi di esecuzione di molte delle
opere previste, che in termini di fluidificazione in sicurezza della
stessa circolazione lungo il tratto interessato dai lavori, in quanto
si realizzerà la separazione tra la circolazione dell'utenza
autostradale e il traffico di cantiere, particolarmente gravoso, atteso
che si prevede una frequenza di transito di un camion o di un'autobetoniera
ogni tre minuti. Il programma dei lavori è stato articolato
in tre fasi lavorative distinte: la prima fase, della durata di circa
2 mesi e mezzo, si concluderà il 26 luglio, per l'esodo estivo
2007, quando Anas rimuoverà i cantieri sulla carreggiata Nord,
rendendo disponibile agli utenti la sede autostradale anche su tale
carreggiata; la seconda fase avrà inizio a settembre e prevede
circa 18 mesi per la realizzazione completa del nuovo tracciato della
carreggiata Nord; la terza fase prevede almeno ulteriori 12 mesi per
la realizzazione della nuova carreggiata Sud. Sono in corso ulteriori
riunioni tecniche tra Anas, la Prefettura e le Istituzioni e gli Enti
Locali interessati, per definire i percorsi alternativi da utilizzare
quando, nell'autunno prossimo, ci sarà la chiusura della carreggiata
Nord. Particolare attenzione è stata posta al problema della
sicurezza della circolazione durante tutte le fasi delle lavorazioni.
E' stato infatti approntato un piano di gestione delle emergenze che
prevede, in caso di necessità, la pronta disponibilità
di una o di entrambe le corsie della carreggiata Nord, previa sospensione
delle lavorazioni. E' previsto inoltre per favorire la tempestività
degli interventi che si rendessero necessari, il posizionamento di
postazioni con mezzi di soccorso meccanico e sanitario.
Il Progetto Marco
Polo passa dalla Provincia di Cosenza
03/05 Creare la cultura della cittadinanza europea. Questa la finalità
del progetto comunitario Marco Polo 4-Programma Leonardo da Vinci,
di cui si è discusso oggi a Cosenza insieme ai ragazzi selezionati
ed in partenza per l'Europa; quelli stranieri in Italia ed altri che
hanno già affrontato l'esperienza di tirocinio formativo in
mobilità transnazionale. Il progetto, promosso dall'Euroform,
finanziato dall'Unione Europea e cofinanziato dalla Provincia di Cosenza,
consente a giovani selezionati di effettuare stage e tirocini in aziende
estere nei settori del turismo, resort business, agro-alimentare,
ambiente, ma anche nel settore del non profit e dell'editoria. All'incontro
hanno partecipato, oltre ai ragazzi del progetto, il presidente della
Provincia, Mario Oliverio; la responsabile dell'Euroform per il progetto
Leonardo, Katia Bruno; il dirigente del settore programmazione e internazionalizzazione
della Provincia, Giovanni Soda. Nel corso di questa esperienza sarà
possibile ottenere l'Europass Mobility, una certificazione comunitaria
che attesta il percorso europeo di formazione seguito. Per il presidente
Oliverio "si tratta di un'esperienza molto importante e di un'iniziativa
estremamente significativa soprattutto perché in coincidenza
con le partenze e gli arrivi dei ragazzi. Ormai il futuro si costruisce
attraverso momenti di relazione e di confronto. La circolarità
e la mobilità delle esperienze rappresentano il migliore investimento
del proprio futuro. Ai ragazzi che partiranno voglio augurare buon
viaggio, esortandoli a vivere con entusiasmo questa esperienza per
tornare e costruire qui il loro futuro, mantenendo sempre l'importanza
di questi scambi". Numerosi gli interventi dei ragazzi in partenza
e dei giovani stranieri, alcuni dei quali stanno svolgendo il tirocinio
formativo nella sede della Provincia, come Ana, 24 anni di Siviglia:
"sono molto felice ¿ ha detto ¿ di essere qui.
Sto imparando moltissimo della cultura italiana e so conoscendo persone
meravigliose. E' una grande opportunità, vorrei rimanere a
lavorare in Italia". I 30 ragazzi della provincia di Cosenza
partiranno nei prossimi giorni per Malta, Lituania, Irlanda e Spagna.
Rapina all’ufficio
postale di Mendicino, bottino 25mila euro
03/05 Una persona armata di pistola ha compiuto una rapina nell'ufficio
postale di Mendicino. L'uomo è entrato nell'ufficio e dopo
aver minacciato gli impiegati si è fatto consegnare il denaro
custodito nelle casse. Il bottino ammonterebbe a circa venticinquemila
euro. La rapina è stata denunciata ai carabinieri che hanno
avviato le indagini.
Mezzo incendiato
in un cantiere della A3
03/05 Un mezzo edile è stato incendiato da sconosciuti in
un cantiere per i lavori di ammodernamento dell'autostrada Salerno-Reggio
Calabria, nei pressi dello svincolo di Gallico Nord. Il mezzo, di
proprietà della dittà Impregilo, è stato cosparso
di liquido infiammabile e incendiato. Per spegnere le fiamme sono
intervenuti i vigili del fuoco. L'episodio è stato denunciato
agli agenti della polizia di Stato che hanno avviato le indagini.
Case abusive
verranno demolite a Rossano
03/05 Giunge a conclusione l'iter burocratico per la demolizione
delle case abusive di contrada Zolfara a Rossano. E' stata stipulata
la convenzione con la Regione Calabria per ottenere il finanziamento
utile all'abbattimento delle abitazioni costruite in passato sul demanio
marittimo. Lo ha reso noto il sindaco di Rossano Franco Filareto.
La realizzazione della case abusive risale agli anni '70. Tale abusivismo
ha creato negli anni danni ambientali notevoli perche' nelle abitazioni
sequestrate è stato abbandonato materiale di ogni genere.
Brevi di cronaca
da Praia a Mare, S. Maria del Cedro
03/05 A Praia a Mare due persone sono state arrestate dai carabinieri
per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso
di controlli i due arrestati sono stati trovati in possesso di alcune
dosi di droga.A Santa Maria del Cedro Un cittadino straniero di nazionalità
marocchina è stato arrestato dai carabinieri per violazione
della legge sull'immigrazione. Nel corso di controlli è emerso
che l'uomo non ha rispettato un decreto di espulsione emesso nei suoi
confronti dal questore di Cosenza.
Due morti in
due incidenti stradali sulla 106
02/05 Due morti in due distinti incidenti stradali sulla ss106 in
Calabria. Nel primo, un' insegnante, Caterina Stancanelli, di 62 anni,
e' morta nell'ospedale di Crotone per le ferite riportate in un incidente
stradale accaduto nel pomeriggio lungo la statale 106 Jonica, in localita'
Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto. Caterina Stancanelli era alla guida
di una Volkswagen Polo che, per cause in corso d' accertamento, si
e' scontrata con un pullman che procedeva in senso opposto. Estratta
dalle lamiere dell'auto dai vigili del fuoco, la donna e' stata ricoverata
nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Crotone, dove stasera
e' deceduta. I rilievi sul luogo dell'incidente sono stati eseguiti
dai carabinieri. Nell’altro incidente un uomo, Luigi Romano,
di 69 anni, e' morto nell’incidente stradale avvenuto sulla
ss106, nei pressi di Reggio Calabria. La vittima era alla guida di
una Fiat Panda che, all'uscita di un'area di servizio, si e' scontrata
con altri due mezzi. Romano e' morto mentre le persone che erano a
bordo delle altre due automobili sono rimaste illese. Sul luogo dell'incidente
sono intervenuti gli agenti della polizia stradale.
Consacrata davanti
a migliaia di persone al nuova Basilica di San Francesco di Paola.
Rutelli "Un itinerario legato alla vita del Santo"
02/05 Alcune migliaia di persone hanno partecipato stasera alla cerimonia
per la consacrazione della nuova chiesa di San Francesco di Paola,
realizzata accanto al santuario. A celebrare la cerimonia e' stato
il cardinale Raffaele Martino, inviato del Papa. Vi hanno partecipato,
oltre al ministro dei Beni culturali, Francesco Rutelli, e alle autorita'
civili e militari, il presidente della Conferenza Episcopale Calabra,
mons. Vittorio Mondello, l'arcivescovo di Cosenza, mons. Salvatore
Nunnari, e l'arcivescovo di Tour, la citta' francese in cui 500 anni
fa mori' san Francesco. La nuova chiesa occupa una superficie di 3.500
metri quadrati e si sviluppa su due livelli. Si presenta con una forma
allungata di oltre cento metri ed e' articolata su un doppio allineamento
di pilastri che si allargano verso il presbiterio al centro dell'aula.
Nel corso della cerimonia il cardinale Martino ha proceduto all'unzione
dell'altare e delle pareti della chiesa mentre dodici presbiteri,
ricevuti i vasetti con il crisma, hanno effettuato l''unzione delle
croci poste sulle pareti della chiesa. Successivamente il cardinale
Martino ha proceduto all'incensazione, quindi sono state accese le
candele e tutte le luci della chiesa. Al termine della cerimonia si
e' svolta una processione che dalla nuova chiesa ha portato prelati
e fedeli sino alla basilica intitolata a San Francesco. Prima della
celebrazione religiosa, il cardinale Martino e' stato ricevuto dalle
autorita' civili, nella sede del Comune di Paola, attualmente retto
da un commissario, dove gli sono stati tributati gli onori militari.
Un itinerario legato alla vita di San Francesco di Paola che ''passando
per i luoghi dove lui e' passato ne dia la traccia storica, e culturale
per farlo conoscere anche ai giovani di oggi perche' e' un uomo che
ha avuto una vita di santita', ma anche di dialogo con le persone
piu' semplici e per questo e' una figura modernissima''. A dirlo e'
stato il ministro ai Beni culturali, Francesco Rutelli, partecipando,
a Paola, alla celebrazione per la consacrazione della nuova chiesa
del santuario dedicato al Santo calabrese in occasione dei festeggiamenti
per il 500/mo anniversario della morte. ''Sono qui - ha detto Rutelli
- in rappresentanza del Governo per rendere omaggio ad un uomo che
ha lasciato tracce di vera santita', di vicinanza agli ultimi, agli
umili, agli oppressi. E' un Santo che parla della Calabria, ma anche
dell'umilta' e della grandissima fede di una realta', quella dei Minimi,
che ha attraversato il mondo intero facendo onore a questo Santo e
alla terra di Calabria''. La celebrazione per la consacrazione della
nuova chiesa, che con i suoi cinquemila posti e' la piu' grande della
Calabria, e' stata officiata dal legato pontificio di Sua Santita'
Benedetto XVI, cardinale Raffaele Martino. ''San Francesco di Paola
- ha detto il cardinale - non e' un arazzo che si appende al muro,
e' qualcosa di vivente ancora oggi perche' nella sua santita' fu santo
eremita ma allo stesso tempo andava in giro a rimproverare e ad essere
amico dei poveri e degli oppressi. San Francesco di Paola ha detto
e fatto quello che i moderni europeisti oggi dovrebbero fare''. Alla
cerimonia hanno partecipato le massime autorita' civili, militari
e religiose, tra le quali il presidente della Regione, Agazio Loiero,
il quale ha sottolineato ''la devozione esistente per questo Santo
taumaturgo che rappresenta tutta la Calabria. La partecipazione popolare
- ha aggiunto - per le celebrazioni del quinto centenario della morte
del Santo, qui e in altri luoghi dove San Francesco ha lasciato inestimabili
testimonianze di fede che resistono nei secoli, dimostra una devozione
che travalica i confini della Calabria e dell'Italia e fa dell'umile
frate un personaggio carismatico di respiro internazionale''.
"Il governo e' attento verso questa grande celebrazione del V
centenario della morte di San Francesco di Paola ed e' presente, oggi,
qui al Santuario, tramite il sottoscritto. E' necessaria, in tale
contesto, la riscoperta degli itinerari di San Francesco di Paola,
attraverso Napoli, attraverso tutte le terre di Calabria, attraverso
Roma, perche' si tratta di un santo che ha lasciato grandi e durature
tracce e che vive nella devozione di oggi". E' quanto ha dichiarato
ai giornalisti il ministro Francesco Rutelli in visita, oggi pomeriggio,
al Santuario di San Francesco di Paola per l'evento del V Centenario.
"La protezione di San Francesco di Paola spero aiuti i calabresi
per il riscatto della Calabria - ha aggiunto l'esponente della Margherita
- ma ci vogliono soprattutto l'impegno e la forza dei calabresi".
Assolti i top
manager di Caripuglia e gli imprenditori per la presunta truffa alal
Cariplo
02/05 "Il fatto non sussiste": con la formula più
ampia la Corte d'appello di Bari ha assolto dall'accusa di truffa
ai danni di Cariplo quattro top manager di Caripuglia (Crp) e due
imprenditori, tutti condannati in primo grado (il 4 dicembre 2003)
a pene comprese tra i tre anni e sei mesi e un anno di reclusione.
I giudici hanno anche rigettato la domanda di risarcimento danni di
Banca Intesa (che poi rilevò Cariplo) per 50 milioni di euro,
somma che il tribunale aveva riconosciuto alla banca come provvisionale.
Il processo riguarda una presunta truffa ai danni di Cariplo che,
negli anni scorsi, rilevò Crp a determinate condizioni, in
base ai dati esposti nel bilancio del '93: l'accusa riteneva il bilancio
falso per un ammontare complessivo di oltre mille miliardi di lire.
Per questo motivo - secondo l'accusa - Cariplo pagò un sovrapprezzo
di svariate decine di miliardi di lire. Secondo secondo l'accusa originaria,
il Cda della banca pugliese - per attestare all'esterno il buon andamento
dell'istituto di credito - avrebbe occultato nel bilancio del '93
crediti in sofferenza per 1.030 miliardi di lire mentre erano in corso
trattative che, nell' aprile del '94, portarono Cariplo a rilevare
Crp. Gia' nel corso del processo di primo grado (il 18 aprile 2002),
a seguito della riforma del reato di falso in bilancio, i giudici
avevano dichiarato prescritte tutte le imputazioni di falso in bilancio,
le false comunicazioni sociali alla Banca d' Italia e l'esagerata
valutazione del conferimento dei beni. La sentenza d'appello ha quindi
mandato assolti dall'accusa di truffa l'allora direttore generale
di Crp, Francesco Abbati (condannato in primo grado a tre anni e sei
mesi di reclusione e 2.600 euro di multa); l'allora presidente di
Crp, Francesco Passaro, e i due ex vicedirettori generali, Aurelio
Valente e Vincenzo Nastasi (un anno e sei mesi di reclusione e 1.000
euro di multa); e gli imprenditori Francesco Cavallari, ex presidente
delle Case di Cura Riunite (Ccr) di Bari, e l'ex 're del grano' Pasquale
Casillo (un anno di reclusione e 800.000 euro di multa). I giudici
di primo grado riconobbero, oltre al raggiro ai danni di Cariplo,
anche presunte truffe contestate a Cavallari e Abbati: quest'ultimo
- secondo la decisione di primo grado - erogò una fidejussione
miliardaria a Cavallari senza tutelare Caripuglia che, all' epoca
dei fatti, vantava crediti nei confronti delle Ccr. La truffa per
la quale furono condannati Casillo e Abbati faceva invece riferimento
ad un illecito finanziamento di 13 milioni di dollari erogati nel
'93 da Crp in favore della Casillo Grani di Foggia. Le 16 assoluzioni,
sempre dalle accuse di truffa, riguardarono tutti gli altri imputati
a giudizio, tra cui gli ex componenti del consiglio di amministrazione
e del collegio sindacale di Crp che approvarono i bilanci del '91,
'92, e '93 della banca: tra questi anche l'ex deputato dei Ds Gaetano
Veneto.
Cosentino a Bologna
rapina una prostituta dopo notte di passione
02/05 Dopo aver trascorso una notte di passione con una prostituta
romena, l'ha rapinata dei 900 euro che le aveva dato. Ma la donna
non si e' persa d'animo, ha rintracciato il cliente e lo ha consegnato
alla polizia di Bologna. Nei guai e' finito un 33enne originario della
provincia di Cosenza, residente nel capoluogo emiliano e gia' noto
alle forze dell'ordine per truffa. Verso le 7,30 di ieri mattina l'uomo
stava accompagnando la romena di 20 anni a casa sua a San Giorgio
di Piano, comune a pochi chilometri da Bologna. Lungo la strada pero'
il cosentino l'ha minacciata e l'ha fatta scendere dalla propria auto
dopo averle preso la borsetta con dentro il cellulare e il denaro
che le aveva dato per la notte di passione. La vittima non si e' comunque
persa d'animo e con l'aiuto di un'amica ha chiamato la polizia, che
ha rintracciato il calabrese attraverso il registro dell'albergo dove
era stato registrato. Il 33enne, denunciato per rapina, ha ammesso
di aver rapinato la ragazza e ha consegnato la borsetta agli agenti
ma dentro non c'erano piu' i soldi.
Toghe lucane:
Si allontana l’ipotesi del trasferimento a Reggio della PM Genovese
02/05 Si allontana l'ipotesi che il pm di Potenza Felicia Genovese,
trasferita d'ufficio lunedì scorso dalla sezione disciplinare
del Csm su richiesta del ministro della Giustizia Mastella e indagata
a Catanzaro nell'ambito dell'inchiesta sul Comitato di affari che
avrebbe agito in Basilicata, possa essere destinata alla Corte d'appello
di Reggio Calabria, come lei stessa aveva chiesto. Il plenum del Csm,
che oggi avrebbe dovuto deliberare sulla richiesta approvata nelle
scorse settimane dalla Terza Commissione prima che sul caso del sostituto
procuratore di Potenza si pronunciasse la disciplinare, ha disposto
il ritorno della pratica in Commissione. Lo scopo è proprio
quello di valutare se sia ancora opportuna la destinazione di Genovese
alla Corte d'appello di Reggio Calabria, alla luce di quanto emerso
a suo carico in ambito disciplinare. Genovese aveva chiesto di essere
assegnata alla Corte d'appello di Reggio Calabria per evitare un possibile
trasferimento d'ufficio per incompatibilità ambientale, dopo
che la Prima Commissione del Csm le aveva aperto la relativa procedura,
contestandole i suoi rapporti conflittuali con il collega della procura
Vincenzo Montemurro. Ma prima della decisione del plenum è
intervenuta la richiesta del ministro Mastella, accolta dalla sezione
disciplinare, di disporre nei confronti di Genovese un trasferimento
cautelare e provvisorio nell'ambito di un procedimento disciplinare
aperto sulla base delle risultanze di un'inchiesta compiuta a Potenza
e Matera dagli ispettori inviati dallo stesso Guardasigilli .A Catanzaro
dal pm Luigi De Magistris a Genovese è contestato l' abuso
d'ufficio; una accusa che si riferisce alla mancata astensione da
parte del sostituto procuratore di Potenza in un'inchiesta sulla Regione
Basilicata, malgrado una presunta incompatibilità legata alla
nomina del marito, Michele Cannizzaro, da parte dello stesso esecutivo
oggetto dell'inchiesta, a direttore generale dell'ospedale San Carlo
di Potenza. E lo stesso procedimento disciplinare - a quanto si è
appreso- riguarda la mancata astensione del magistrato. La decisione
di oggi del plenum di riflettere ancora sulla destinazione di Reggio
Calabria è stata presa con due sole astensioni.Favorevoli anche
il vice presidente del Csm, che ha comunque sottolineato la necessità
di decidere a stretto giro di posta, cioé con "urgenza",
e il procuratore generale della Cassazione Mario Delli Priscoli. I
due astenuti , Giulio Romano e Antonio Patrono, avrebbero invece voluto
che sin da oggi il plenum disponesse il trasferimento di Genovese,
dando seguito alla decisione della sezione disciplinare, anche tenuto
conto del fatto che attualmente il magistrato "regge" la
procura di Potenza dopo che il capo di quell'ufficio Giuseppe Galante
si è fatto decadere dall'incarico.
Anniversario
Musella, Adriana “Lo Stato ha dimenticato mio padre”
02/05 ''Ricordiamo Gennaro Musella, perche' lo Stato si e' dimenticato
della nostra famiglia''. Lo dice Adriana Musella, presidente di Riferimenti
coordinamento nazionale antimafia e figlia dell'imprenditore salernitano
ucciso nell'esplosione della sua auto dalla ndrangheta calabrese il
3 maggio 1982, ''colpevole'' di aver denunciato irregolarita' in un
appalto. E lo fa alla vigilia della giornata della Gerbera gialla
in programma domani a Salerno. Adriana al ricordo di quella morte
ha dedicato il suo impegno civile, facendone ragione di vita: ''La
sopraffazione mafiosa decise di uccidere un uomo onesto che, con sforzi
e sacrifici, aveva trasferito la propria impresa a Reggio Calabria'',
anticipando i contenuti della giornata in ricordo del padre, promossa
domani a Salerno, alla quale interverranno il procuratore nazionale
antimafia, Piero Grasso e i rappresentati delle istituzioni locali.
Salerno e' una delle tappe delle giornate della Gerbera Gialla, il
percorso ideato da Riferimenti, iniziato a Verona il 2 aprile, che
si concludera' il 28 maggio al Campidoglio a Roma. ''La scelta di
Salerno e' dovuta al fatto che la citta' non e' piu' un'oasi felice
- aggiunge la Musella - Vogliamo trasmettere la memoria ai giovani''.
''Il 3 maggio di venticinque anni fa, una potente deflagrazione ed
un gran boato scossero, come un terremoto, la citta' di Reggio Calabria,
disintegrando la vita di un uomo. Gennaro Musella e' morto in una
terra non sua per la prepotenza e la sopraffazione mafiosa, ma anche
per la latitanza di uno Stato di diritto e per uno stato complice
e colluso'', spiega Adriana Musella. Il delitto Musella fu collegato
dagli inquirenti alla costruzione del porto turistico di Bagnara Calabra,
le cui gare d'appalto furono vinte dalle imprese siciliane dei Costanzo
e dei Graci. Le indagini archiviate e poi riaperte dalla Dda di Reggio
Calabria hanno evidenziato un'associazione tra la mafia catanese di
Nitto Santa Paola e la ndrangheta calabrese di Paolo De Stefano.
Il 3 maggio di venticinque anni fa, una potente deflagrazione ed un
gran boato scossero,come un terremoto, la città di Reggio Calabria,disintegrando
col corpo,la vita di un uomo: veniva ucciso Gennaro Musella,ingegnere
salernitano che aveva trasferito in Calabria la sua impresa di opere
marittime: ricorda così la morte di suo padre Adriana Musella,presidente
di Riferimenti coordinamento nazionale antimafia che al ricordo di
quella morte ha dedicato il suo impegno civile ,facendone ragione
di vita. Il delitto Musella fu collegato dagli inquirenti alla costruzione
del porto turistico di Bagnara Calabra. Le indagini archiviate e poi
riaperte dalla DDA di Reggio Calabria hanno evidenziato ,al proposito,un'associazione
tra la mafia catanese di Nitto Santa Paola e la Ndrangheta calabrese
di Paolo De Stefano. Gennaro Musella verrà ricordato domani
nella sua città natale,Salerno, alla presenza del Procuratore
Nazionale Piero Grasso ,nell'ambito del percorso della Gerbera Gialla
,fiore simbolo della lotta alla criminalità che il Coordinamento
antimafia Riferimenti ha dedicato, in memoria di quella barbarie,
a tutte le vittime della sopraffazione mafiosa. Il percorso della
Gerbera Gialla aperto dallo stesso Grasso il 2 aprile a Verona, attraversa
la Campania, la Calabria,la Puglia e la Sicila per concludersi in
Campidoglio a Roma il 28 maggio.
Distrutti due
vagoni del treno per il concertone di Roma: 5 denunce
02/05 Cinque giovani calabresi sono stati denunciati per danneggiamento
dopo aver completamente distrutto due vagoni del treno Villa San Giovanni-Roma,
con il quale sono arrivati nella capitale per seguire il concerto
del primo maggio in piazza San Giovanni. Secondo quanto ricostruito
dagli uomini della Polizia ferroviaria, alla distruzione delle due
carrozze - sono stati divelti i sedili, rotti i vetri, forzate le
porte degli scompartimenti e dei bagni - hanno contribuito diversi
giovani probabilmente ubriachi, che si sono dati agli atti di vandalismo
nell'ultimo tratto del viaggio. Fino a pochi chilometri da Roma, infatti,
il personale di bordo non aveva notato nulla. Ed è stato lo
stesso personale ad avvertire successivamente la polizia dell'accaduto.
La maggior parte dei giovani però è riuscita a fuggire
prima che gli agenti potessero identificarli. Poco prima di entrare
alla stazione Termini, qualcuno ha tirato il freno di emergenza consentendo
ai giovani di scendere dal treno. Gli agenti sono riusciti a bloccarne
cinque, tutti maggiorenni, che sono stati denunciati. Si è
trattato, spiegano alla Polfer, dell'unico atto di vandalismo verificatosi
sui 18 treni utilizzati dalle migliaia di giovani per raggiungere
e ripartire da Roma dopo il concerto.
Castrovillari/
Sparò contro un rivale che rimase illeso: arrestato
02/05 Un uomo, Carmine Recchia, di 46 anni, è stato arrestato
dai carabinieri a Castrovillari per tentato omicidio e detenzione
e porto illegale di arma. All'arrestato è stata notificata
una ordinanza di custodia cautelare. L'uomo sparò alcuni colpi
d'arma da fuoco contro un suo rivale che rimase illeso. Nei confronti
di Recchia e' stata emessa una ordinanza di custodia cautelare dal
Gip del Tribunale di Castrovillari, Annamaria Grimaldi, su richiesta
del sostituto procuratore Baldo Pisani. Recchia e' accusato di aver
esploso, la notte del primo aprile scorso, durante un inseguimento
di auto, alcuni colpi di pistola, calibro 7,65, nei confronti di G.
F. e F.F., gestori di un circolo privato. Il movente che avrebbe spinto
l'uomo a sparare contro le due vittime, hanno detto il capitano Massimiliano
Occhiogrosso, il tenente Giovanni Martufi e il sostituto procuratore
Baldo Pisani, in una vendetta per alcune offese ricevute dai suoi
familiari.
Il Cardinal Martino
a Paola per consacrare la nuova basilica di San Francesco, presente
Rutelli
01/05 Mercoledì 2 maggio alle 17 sara' consacrata la nuova
basilica edificata accanto all'antica Basilica del Santuario di Paola.
Il rito sara' presieduto dal cardinal Raffaele Martino, inviato dal
Papa, Benedetto XVI, per consacrare la nuova chiesa che, potendo accogliere
5.000 fedeli, e' il piu' capiente tempio della chiesa cattolica nella
Regione Calabria. La nuova chiesa, finita di costruire nel 2000, restera'
chiusa sino all'inizio del rito al quale partecipera', in rappresentanza
del Governo, il Vice Primo Ministro, Francesco Rutelli.
A Catanzaro il
10 maggio il progetto regionale “Ragazzi dentro ragazzi fuori”
01/05 La città di Catanzaro si sta preparando ad affrontare
una giornata molto importante e di certo senza precedenti nel suo
genere. Oltre 1000 ragazzi provenienti dai Comuni calabresi ad alto
rischio mafioso e di devianza giovanile accompagnati da circa 30 Primi
Cittadini, prederanno parte alla conclusione del progetto "Ragazzi
Dentro.Ragazzi Fuori. due adolescenze a confronto" che si terrà
giorno 10 maggio all'Audithorium "Casalinuovo" realizzato
dall'Associazione Ra.Gi. in collaborazione con L'istituto penale Minorile
"Silvio Paternostro" e dall'Istituto commerciale "Einaudi"
di Catanzaro. Insieme a loro numerose realtà e cittadini comuni
che non hanno voluto mancare a questo appuntamento e che nel loro
silenzio da anni stanno portando avanti una lotta ciclopica contro
un'indifferenza generalizzata che appare indistruttibile e che purtroppo
costringe i nostri giovani ad un futuro perennemente in bilico o preda
di realtà criminali.". L'obiettivo è quello di
attivare occasioni di comunicazione in cui l'adolescenza, quella che
sta fuori nella società "normale" e quella rinchiusa
in un istituto di rieducazione, sia la protagonista assoluta di un
percorso di confronto e di reciproca conoscenza di esperienze di vita
vissuta. Ciò rappresenta un'attività fondamentale per
educare i giovani alla comprensione dell'altro ed alla valutazione
della propria esistenza. Partendo da questo presupposto, il presente
progetto vuole essere un tentativo mediato dal confronto tra due adolescenze,
di portare all'esterno, tra la gente comune e principalmente nel mondo
della scuola, per mezzo delle coscienze e delle esperienze di chi
lo ha scoperto in prima persona, una realtà - quella della
detenzione minorile - poco conosciuta e ancor meno compresa, messa
da parte, isolata perché fa paura. Paura che nasce dal rifiuto
sociale "dell'andare dentro", dal pregiudizio che scaturisce
dall'errata convinzione che il male dev'essere tenuto lontano dalla
vita comune, reclusa. Giudizi aberranti specie se colpiscono adolescenti
che hanno avuto problemi di detenzione.
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