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Dir.resp. Pippo Gatto |
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Il Santa Barbara di Rogliano non sarà chiusoL’ospedale di Rogliano non sarà chiuso, passo indietro della Lo Moro dopo la protesta popolare. Mobilitazione di massa di politici. amministratori, cittadini 13/01
L'ospedale di Rogliano non sospenderà le sue attività
e resterà, dunque, regolarmente aperto malgrado i lavori di
ristrutturazione che sono in corso. E' questo l'esito del sopralluogo
effettuato nella struttura dall'assessore regionale alla Sanità,
Doris Lo Moro, che ieri aveva disposto la sospensione delle attività
dell'ospedale sulla base dell'esito delle ispezioni effettuate nei
giorni scorsi dai Nas. Il sopralluogo è stato fatto dall'assessore
Lo Moro su mandato della Giunta regionale, riunitasi d'urgenza, sotto
la presidenza di Agazio Loiero, rientrato anticipatamente da Roma,
per esaminare la situazione degli ospedali calabresi dopo le ispezioni
dei Nas e, in particolare, quella del nosocomio di Rogliano dopo la
decisione di sospenderne l'attività. Gli amministratori della
valle del Savuto, i politici cosentini, i citatdini, con in testa
il sindaco di Rogliano, Giuseppe Gallo, hanno così vinto la
loro battaglia contro il provvedimento di sospensione, considerato
ingiustificato alla luce delle reali condizioni dell'ospedale, a detta
degli amministratori locali e di molti esponenti politici, oltre che
della popolazione della zona, tutt'altro che il peggiore d'Italia,
com'era stato definito nei giorni scorsi. "In questo momento
- ha detto l'assessore Lo Moro al termine del sopralluogo - non credo
proprio che l'ospedale di Rogliano sia il più sporco d'Italia.
Ad essere onesti bisogna dire che il verbale dei Nas su questa struttura
era impietoso. Ho visto una struttura che ha bisogno di una serie
di rivisitazioni e che presenta alcune criticità. In ogni caso
ho incaricato il direttore generale di seguire i lavori e di riferire".
E' stato proprio il dg, Cesare Pelaia, ad assicurare che le attività
dell'ospedale di Rogliano proseguiranno regolarmente. "Il sopralluogo
- ha detto Pelaia - si è concluso positivamente, ovviamente
con un'assunzione di responsabilità da parte mia nel senso
che sarà mio compito verificare se è possibile accelerare
i lavori con la presenza dei degenti. Ma questo lo so già,
poi vedremo in quale misura e in che tempi. Se nel corso dei lavori
dovessero presentarsi situazioni ed esigenze diverse, le affronteremo
mano a mano che si verificheranno". La popolazione della Valle
del Savuto, che rappresenta il bacino d'utenza dell'ospedale di Rogliano,
ha accolto con un sospiro di sollievo la decisione di non sospendere
l'attività dell'ospedale. Centinaia di persone, tra l'altro,
hanno presidiato per l'intera giornata l'area antistante l'ospedale.
E la loro attesa si è fatta più febbrile nel corso del
sopralluogo conclusosi positivamente. A farsi portavoce della soddisfazione
generale è stato il sindaco di Rogliano, che oggi, insieme
ad altri primi cittadini della zona, è venuto a Catanzaro per
esprimere il suo malcontento direttamente nella sede della Giunta
regionale in concomitanza con la riunione dell'esecutivo. Gli stessi
sindaci avevano minacciato dimissioni in massa se la sospensione delle
attività dell'ospedale non fosse stata revocata. A Rogliano
oggi la mobilitazione è stata generale contro la paventata
chiusura, sia pure temporanea, dell'ospedale. Più della metà
dei negozi non ha aperto in segno di protesta. La popolazione aveva
minacciato azioni di protesta ancora più clamorose. Adesso,
alla luce dell'esito del sopralluogo fatto nell'ospedale e della decisione
di non sospendere l'attività del nosocomio, la situazione si
è normalizzata. Mancini (Rnp) “Fa piacere sia prevalsa la ragione” 13/01 "Fa piacere che sia prevalsa la ragione e che sia stato
revocato un provvedimento insensato. Le nostre argomentazioni e quelle
di tutta la comunità del Savuto erano troppo solide per non
essere ascoltate". A sostenerlo è stato il deputato dello
Sdi, Giacomo Mancini, commentando la soluzione all'ospedale di Rogliano.
"La grave crisi della sanità pubblica calabrese - ha aggiunto
- impone politiche coraggiose di riorganizzazione, di razionalizzazione
e di moralizzazione. Quello di cui proprio non si sente il bisogno,
ma che invece abbonda, è l'improvvisazione" DG Pelaia “L’Attività proseguirà regolarmente” 13/01
Le attivita' dell'ospedale di Rogliano proseguiranno regolarmente.
A confermarlo e' stato il direttore generale dell'Azienda ospedaliera
di Cosenza, da cui dipende Rogliano, Cesare Pelaia, al termine del
sopralluogo compiuto nella struttura insieme all'assessore regionale
alla Salute, Doris Lo Moro. ''La visita - ha detto Pelaia all'Ansa
- si e' conclusa positivamente, ovviamente con un'assunzione di responsabilita'
da parte mia nel senso che e' mio compito verificare se e' possibile
accelerare i lavori con la presenza dei degenti. Ma questo lo so gia',
poi vedremo in quale misura e in che tempi. Se nel corso dei lavori
dovessero presentarsi situazioni ed esigenze diverse, le affronteremo
mano a mano che si verificano''. ''L'ospedale, comunque - ha aggiunto
- prosegue l'attivita'. Da lunedi' cominceremo a lavorare in modo
concreto sulle cose da fare non solo sul cronoprogramma, ma anche
in relazione all'eventuale necessita' di porre in essere una serie
di accorgimenti affinche' che non ci siano mescolanze di persone,
adottando soluzioni interne. Ma questo lo vedremo di volta in volta''.
Il sindaco “La struttura resterà aperta” 13/01 ''Non posso che esprimere grande soddisfazione per la decisione
presa dalla Giunta regionale di verificare la reali condizioni dell'ospedale
di Rogliano, con la conseguente contestazione, sulla base del sopralluogo
che e' stato effettuato dall'assessore alla Sanita', che non c' erano
gli elementi per sospendere l'attivita' del nosocomio, che restera'
cosi' aperto''. Lo ha detto all'Ansa il sindaco di Rogliano, Giuseppe
Gallo. ''Non tuti i mali, comunque - ha aggiunto Gallo - vengono per
nuocere. Adesso, sulla base di quanto e' accaduto, si sono create
le condizioni per un reale rilancio dell'ospedale, completando al
piu' presto i lavori di ammodernamento che sono in corso. In questo
senso potranno rivelarsi determinanti gli ulteriori finanziamenti
che l'assessorato regonale alla Sanita' ha messo a disposizione'' La Giunta regionale avvia la verifica 13/01 Se non è una marcia indietro, poco ci manca. La Giunta
regionale della Calabria, riunitasi d'urgenza dopo la decisione presa
ieri dall'assessore alla Sanità, Doris Lo Moro, di sospendere
l'attività dell'ospedale di Rogliano a seguito delle ispezioni
effettuate dai carabinieri dei Nas, ha deciso di avviare una verifica
per accertare le reali condizioni del nosocomio. Scopo dell'iniziativa
è di accertare se è possibile non applicare immediatamente
il provvedimento di sospensione, di fatto la chiusura sia pure temporanea
di una struttura che ha un bacino d'utenza molto vasto, con i forti
disagi che ne conseguirebbero, verificando se i lavori di ristrutturazione
che sono in corso possono coesistere con la prosecuzione delle normali
attività del nosocomio. L'assesore Lo Moro, accompagnata dal
sindaco di Rogliano, Giuseppe Gallo, si è recata così
immediatamente nella struttura ospedaliera per un sopralluogo. Con
la Lo Moro ci sono anche il direttore generale dell'Azienda ospedaliera
di Cosenza, Cesare Pelaia; il vicepresidente della Regione, Nicola
Adamo, e l'assessore Mario Maiolo. Ad attendere l'esito dei controlli,
fuori dalla struttura, ci sono centinaia di persone che nel pomeriggio
hanno partecipato alla seduta straordinaria del Consiglio comunale
svoltasi davanti l'ospedale. Il sopralluogo è ancora in corso,
ma da quanto si è appreso la verifica avrebbe dato un esito
positivo fornendo un quadro della situazione meno drammatico rispetto
a quanto era emerso dalle verifiche dei Nas, tanto che l'ospedale
di Rogliano era stato indicato come uno dei peggiori del Paese sul
piano strutturale ed igienico. Un'analisi che era stata fortemente
contestata in primo luogo dagli operatori della struttura e dai sindaci
della zona del Savuto, secondo i quali, anzi, la struttura presenta
situazioni di "eccellenza" difficilmente riscontrabili in
altri ospedali. Ad illustrare la situazione ai giornalisti, dopo la
riunione della Giunta regionale, è stato il presidente della
Regione, Agazio Loiero, rientrato anticipatamente da Roma per presiedere
la riunione di Giunta. "Abbiamo dato incarico all' unanimità
all' assessore Lo Moro - ha detto Loiero - di verificare oggi stesso
la possibilità che i reparti dell' ospedale di Rogliano restino
aperti mentre si possono portare a compimento i lavori relativi. "Noi
- ha aggiunto Loiero - puntiamo a non trasferire le persone che sono
ricoverate nell'ospedale di Rogliano anche perché ci è
stato riferito, anche se non ufficialmente, con una telefonata giuntaci
nel corso della riunione di Giunta, che alcuni degenti non sono addirittura
trasportabili. Inoltre, abbiamo anche difficoltà ad allocarli
nelle strutture di Cosenza". A Rogliano la decisione dell'assessore
Lo Moro di sospendere l'attività dell'ospedale ha provocato
una sollevazione generale. Più della metà dei negozi,
oggi, non ha aperto in segno di protesta. Davanti all'ospedale c'é
stato un presidio attuato da oltre un centinaio di studenti della
scuola media e dell'Istituto tecnico commerciale, ai quali si sono
uniti anche numerosi commercianti. La mobilitazione, in sostanza,
è stata generale di fronte ad un provvedimento apparso ingiustificato
ed eccessivo. Un gruppo di amministratori locali, con in testa il
sindaco Gallo, si è recata nella sede della Giunta regionale
per esprimere il malcontento per la decisione di sospendere l'attività
dell'ospedale. I sindaci hanno atteso in una attigua a quella della
Giunta l'esito della riunione. La tensione si è stemperata
soltanto dopo che si è appreso della verifica decisa dall'esecutivo
in merito alla reali condizioni dell'ospedale. Loiero “La Lo Moro valuterà la situazione” 13/01 "Abbiamo dato incarico all' unanimità all' assessore
alla Tutela della Salute, Doris Lo Moro, di verificare oggi stesso
la possibilità che i reparti dell' ospedale di Rogliano restino
aperti mentre si possono portare a compimento i lavori relativi".
Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, a
conclusione della riunione di Giunta dedicata all'esame degli esiti
delle ispezioni dei Nas negli ospedali calabresi. "Noi - ha aggiunto
Loiero - puntiamo a non trasferire le persone che sono ricoverate
nell'ospedale di Rogliano anche perché ci è stato riferito,
anche se non ufficialmente, con una telefonata giuntaci nel corso
della riunione di Giunta, che alcuni degenti non sono addirittura
trasportabili. Inoltre, abbiamo anche difficoltà ad allocarli
nelle strutture di Cosenza". "Come ho già detto stamattina
- ha detto ancora Loiero - l' assessore non ha mai detto che bisognava
chiudere l' ospedale di Rogliano. Se si vanno a vedere i documenti
a firma del capo dipartimento e dell' assessore, infatti, non si è
mai parlato di chiusura. Tanto più che avremmo sempre difficoltà
a chiudere un ospedale fuori dal contesto di un piano sanitario che
noi andremo a licenziare presto". Ass. Lo Moro: Mai parlato di chiusura. 13/01 "Ho chiarito alla popolazione che non ho mai parlato di
chiusura, come si può già evincere dalla lettera al
direttore generale dell' Azienda ospedaliera di Cosenza, ma solo di
trovare il modo per accelerare l' effettuazione dei lavori".
Lo ha detto all'Ansa l' assessore regionale alla Sanità della
Regione Calabria, Doris Lo Moro, al termine del sopralluogo che ha
effettuato nel pomeriggio nell' ospedale di Rogliano. L' assessore
Lo Moro ha visitato la struttura e poi ha incontrato i cittadini di
Rogliano. "Ho visto una struttura - ha aggiunto Lo Moro - che
ha bisogno di una serie di rivisitazioni e che presenta alcune criticità.
In ogni caso ho incaricato il direttore generale di seguire i lavori
e di riferire". La Rosa nel Pugno del Comune di Cosenza chiede le dimissioni della Lo Moro 13/01 “La chiusura dell'ospedale Santa Barbara di Rogliano
è la prova dell'inadeguatezza di coloro i quali in questi ultimi
anni si sono occupati della sanità calabrese”. E’
quanto chiede in una nota la Grande Alleanza con la Rosa nel Pugno
del Comune di Cosenza. “Siamo consapevoli del degrado in cui
versano importanti nosocomi della nostra regione – scrivono-
e però l'indagine ricognitiva compiuta dai NAS dimostra che
poco o nulla si è fatto per invertire questa tendenza negativa.
Le popolazioni del Savuto, così come la cittadinanza cosentina,
rischiano di diventare l'agnello sacrificale di una gestione incapace
di risolvere i problemi e che con il provvedimento adottato, privo
del necessario contenuto programmatico, non fa altro che aggravare
il disagio avvertito dai cittadini. L'assessore Lo Moro farebbe bene
a dimettersi dal proprio incarico, restituendo dignità al ruolo
che ricopre. Insieme a lei dovrebbero dimettersi coloro i quali hanno
gestito e stanno gestendo la sanità cosentina. Esprimiamo solidarietà
e vicinanza ai degenti, al personale sanitario ed alla popolazione
tutta del Savuto, nonchè a quei sindaci che in queste ore stanno
combattendo una dura battaglia, addirittura contro esponenti del proprio
partito. Anche in questo caso si è manifestata una gestione
regionale nemica del nostro territorio, troppo impegnata nei suoi
riti e nelle sue verifiche, per risolvere il dissesto della sanità
calabrese. Per tutte le ragioni esposte, il Gruppo della Grande Alleanza
con la Rosa nel Pugno del Comune di Cosenza ha depositato una richiesta
di convocazione del Consiglio Comunale in seduta aperta per dibattere
del seguente Ordine del Giorno: Situazione dei presidi locali di ricovero
e cura. Relazione del Sindaco. Linee d'indirizzo. Il Gruppo della
Grande Alleanza con la Rosa nel Pugno” La CISL censura Pelaia e La LoMoro 13/01 Il Segretario generale della FP CISL Calabria Natale Pace,
il Segretario provinciale della FPS di Cosenza Ugo De Rose ed il Segretario
generale dell’UST CISL di Cosenza Paolo Tramonti prendono atto
con soddisfazione della revoca del provvedimento di chiusura dell’Ospedale
di Rogliano. «In base alla realtà dei fatti, fin dal
primo momento», dichiarano, «abbiamo giudicato eccessivo
e sproporzionato il provvedimento adottato dall’Assessore regionale
alla Sanità. In particolare ci ha indignato il fatto che, a
fronte dei controlli a tappeto effettuati in tutti gli ospedali d’Italia,
solo quello di Rogliano sia stato immolato sull’altare della
giusta causa. Come se si dovesse trovare, a tutti i costi, un capro
espiatorio. Non riusciamo ancora a comprendere i motivi di una decisione
così drastica e frettolosa. Fatto sta che nel giro di 24 ore
la stessa ordinanza è stata revocata. Come sindacato e come
utenti riteniamo importante e necessaria l’opera di verifica
e di controllo disposti dal Governo regionale nei presidi ospedalieri
di tutta la regione. Auspichiamo, tuttavia, che si proceda con cautela,
in un clima di collaborazione e concertazione con le parti sociali,
le comunità locali e gli operatori del settore». I sindacalisti
si rivolgono direttamente all’Assessore regionale alla Sanità
Doris Lo Moro. «Prima di decretare spedizioni punitive senza
criterio», polemizzano, «l’Assessore farebbe meglio
ad illustrarci le linee guida elaborate al fine della riorganizzazione,
ottimizzazione e per il rilancio del comparto sanitario nella nostra
regione. Vorremmo sapere, inoltre, quale ruolo s’intende assegnare
agli ospedali delle zone interne della provincia che occupano una
posizione strategica e svolgono una funzione sociale, come l’area
del Savuto». Ma la CISL va oltre ed invita la Lo Moro a «valutare
con attenzione le responsabilità dei manager da lei nominati
che, soprattutto nel caso di Rogliano, hanno dimostrato un atteggiamento
passivo e defilato. La stessa cosa si può dire del direttore
generale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, il quale, persino
in una circostanza così grave, ha mantenuto un comportamento
di totale disinteresse e disimpegno. Il tutto molto censurabile».
Alcuni politici chiedono il ricovero 13/01
Alcuni politici hanno chiesto oggi di essere ricoverati nell'ospedale
di Rogliano per protestare contro la sospensione delle attivita' decisa
dall'assessore alla Salute della Regione Calabria. A dare vita alla
protesta sono stati il deputato dell'Ulivo, Franco Laratta, che si
e' fatto misurare la pressione al pronto soccorso, il vice presidente
della Provincia e coordinatore provinciale della Margherita, Mimmo
Bevacqua, i consiglieri provinciali Franz Caruso e Marino Reda, ed
il consigliere regionale Salvatore Magaro'. Magarò “I DG si dimettano” 13/01 I direttori generali delle aziende ospedaliere coinvolte nei
lavori di ristrutturazione dell'ospedale di Rogliano "hanno fallito
nel loro compito per un'acclarata incapacità manageriale ed
è per questo che il cittadino si chiede anche per quale motivo,
essendo direttamente responsabili di una così deprecabile gestione,
continuino a restare in sella senza sentirsi quanto meno nel dovere
di fornire adeguate spiegazioni o, meglio, di presentare le proprie
dimissioni". A sostenerlo è Salvatore Magarò, consigliere
regionale dello Sdi-Unità Socialista. "Le ispezioni ministeriali
scattate nei giorni scorsi negli ospedali calabresi - ha affermato
Magarò - fotografano una situazione di profondo degrado. Che
la sanità in Calabria sia da tempo malata è risaputo.
Ma non tutte le deficienze rilevate sono di carattere strutturale
ma spesso possono essere ricondotte ad una cattiva amministrazione
o, più semplicemente, alla mancanza di controlli adeguati.
Ed è per questo che emergono spontanei almeno due interrogativi".
"Il cittadino comune - ha proseguito - si chiede legittimamente
se i direttori generali delle Aziende ospedaliere oggetto della visita
dei Nas fossero a conoscenza di una così lampante condizione
di inefficienza dei nosocomi e quali interventi abbiano adottato in
oltre un anno di gestione per eliminare perlomeno i guasti meno gravi.
Ci si chiede se per garantire la pulizia dei locali o la sostituzione
di un rubinetto o di un interruttore elettrico fossero necessari tempi
biblici o ingenti risorse finanziarie". "Nel caso specifico
del Santa Barbara di Rogliano - ha concluso Magarò - la comunità
del Savuto, che avverte il rischio di perdere un'importante presidio
del territorio, si chiede per quale motivo i lavori di riqualificazione
di questo ospedale siano incompatibili con il regolare prosieguo delle
prestazioni espletate all'interno dell'ospedale, quando le norme sull'affidamento
prevedono espressamente l'adozione ed il rispetto di un piano di sicurezza
appositamente elaborato sia per la tutela degli addetti al cantiere
che per evitare che si arrechino danni o disagi al personale ospedaliero
ed ai pazienti" I sindaci del Savuto pronti alle dimissioni 13/01 Se la Giunta regionale della Calabria, che si riunisce stamani
in seduta urgente, non revocherà il provvedimento di chiusura
temporanea dell'ospedale di Rogliano, tutti i sindaci della zona della
Valle del Savuto si dimetteranno. Ad annunciarlo è il sindaco
di Rogliano, Giuseppe Gallo, che ha invitato i commercianti e le dirigenze
scolastiche a sospendere le attività dalle 8 alle 15, ora in
cui è convocata una riunione straordinaria del Consiglio comunale.
"Il provvedimento - ha sostenuto Gallo, che guida una Giunta
di centrosinistra, in una lettera alla Giunta - è ingiustificato
e sconcertante e va immediatamente revocato. Tale decisione mortifica
un intero territorio ed un presidio ospedaliero che non merita di
essere etichettato come simbolo della negatività del sistema
sanitario calabrese proprio adesso che finalmente, dopo anni di incuria,
la nuova Direzione generale dell'Azienda ha dato impulso al rilancio
del nosocomio roglianese". "Non è da condividere
- ha aggiunto - la decisione assunta dall'assessore, condizionata
più dagli articoli apparsi sulla stampa nazionale che dalla
reale situazione dell'ospedale che l'assessore aveva il dovere di
verificare di persona o attraverso ispezione suppletiva così
come disposto per altri presidi". "Nel corso del Consiglio
comunale straordinario - ha sostenuto Gallo - ove mai la Giunta regionale
non revocasse il provvedimento assunto, saranno intraprese iniziative
forti, in primis le dimissioni di tutti i Sindaci della Valle del
Savuto". "L'Amministrazione comunale di Rogliano, insieme
alle altre della Valle del Savuto - ha proseguito Gallo - attueranno
ogni utile iniziativa tesa a salvaguardare una struttura sanitaria
che da decenni eroga prestazioni di alta qualità grazie anche
alla grande professionalità del personale medico e paramedico
nonché ad una organizzazione ricettiva ed alberghiera di buon
livello soprattutto dal punto di vista igienico e dell'accoglienza".
Pertanto - ha concluso il sindaco - certi che i lavori di ammodernamento
sono assolutamente compatibili con la prosecuzione delle attività
assistenziali, ci si appella alla responsabilità politica del
governo regionale e del presidente Agazio Loiero, affinché
non venga ulteriormente penalizzato un territorio già gravemente
segnato da una crisi economica ed occupazionale senza precedenti" Fermi negozi, mobilitazione degli studenti 13/01 Almeno la metà dei commercianti di Rogliano hanno aderito
all'invito del sindaco a tenere chiusi stamani i propri negozi in
segno di protesta contro la decisione dell'assessore regionale alla
Salute di chiudere temporaneamente l'ospedale dopo l'ispezione dei
Nas. L'invito è stato diramato durante la notte e non è
escluso che vi siano commercianti che ancora non ne sono a conoscenza
e che potrebbero decidere di aderire nelle prossime ore. Davanti all'ospedale,
stamani, c'é un presidio attuato da oltre un centinaio di studenti
della scuola media e dell'Istituto tecnico commerciale, ai quali si
sono uniti anche numerosi commercianti. Al momento la situazione è
tranquilla, ma c'é grande attesa per l'esito della riunione
della Giunta regionale convocata d'urgenza per stamani dal presidente
Agazio Loiero per fare il punto sulla situazione. Una enorme protesta intorno la chiusura dell’ospedale 13/01 Cresce e dilaga la protesta a Rogliano e in tutta la provincia
di Cosenza per la decisione di chiusura dell' ospedale adottata dall'
assessorato regionale alla sanità. I Sindacati "contestano
e rigettano la decisione dell'Assessorato alla Sanità della
Regione Calabria di chiusura temporanea del Presidio Ospedaliero "Santa
Barbara di Rogliano" dell'Azienda Ospedaliera di Cosenza, con
il conseguente immediato trasferimento in altre strutture dei pazienti
degenti e dei dipendenti e la sospensione immediata di tutte le attività
cliniche, compresa quella di Pronto Soccorso". "Preso atto
- dicono i sindacati - che lo stesso Assessorato ha usato due pesi
e due misure, emanando tale provvedimento solo per il P.O. di Rogliano,
mentre per altre strutture sono stati disposti ulteriori accertamenti
e verifiche - rispetto ai verbali notificati dai NAS - da svolgersi
tramite l'apposita Commissione di Vigilanza regionale. Sembra quantomeno
strano che nelle visite ispettive precedenti (l'ultima risale a un
mese fa circa) non siano mai emerse le presunte irregolarità
che porterebbero oggi, invece, alla chiusura del Presidio S. Barbara".
"Pertanto, invitiamo l'assessore regionale, il Presidente e la
Giunta tutta - convocata per discutere della Sanità Calabrese
e del Presidio Santa Barbara - a revocare immediatamente la disposizione
adottata, visto che la stessa risulta essere intempestiva, immotivata
e pretestuosa e che, di conseguenza, mortifica un territorio, l'area
di Cosenza Sud e del Savuto, già pesantemente penalizzato,
con conseguenze gravissime a danno dei cittadini-utenti che quotidianamente
fruiscono delle prestazioni garantite da tale struttura". Le
Organizzazioni Sindacali promuovono, sostengono ed attuano un presidio
democratico e permanente già in atto, che vede unite alla popolazione
le forze sociali e politiche. Il documento è firmato da Cgil,
Cils, Fsi, Cisial, Fase e Fiasal. Per Saverio Greco, della Rosa nel
Pugno, "con la crisi sanitaria dell'azienda cosentina i nemici
della città vincono ed umiliano un intero territorio. L'assessore
diessino alla sanità aveva già dato prova della sua
avversione con lo spostamento dell'elisoccorso. Poi ha lesinato le
risorse economiche destinate alla nostra azienda ed ora, che i nodi
vengono al pettine, chiude i nostri ospedali. Il Gruppo della Grande
Alleanza con la Rosa nel Pugno denuncia le responsabilità di
quanti hanno usato spregiudicatamente la salute dei cosentini a soli
fini clientelari ed elettorali, senza curarsi di assicurare ai nostri
concittadini un servizio essenziale e costituzionalmente garantito
come la sanità. Chiediamo all'amministrazione comunale di Cosenza
di affrancarsi dal condizionamento dell'insana filiera e di chiedere
la rimozione dei vertici sanitari, amministrativi e manageriali della
sanità cosentina, l'aumento della quota capitaria, lo stanziamento
di un fondo straordinario per il recupero funzionale, la messa in
sicurezza e la sistemazione sanitaria di tutte le strutture di ricovero
e cura pubbliche cosentine. Il Gruppo della Grande Alleanza con la
Rosa nel Pugno assumerà le necessarie iniziative politiche
per smascherare i nemici di Cosenza, compresi quelli che dovessero
annidarsi nella nostra amata città" Morrone e Serra “Il Santa Barbara va salvaguardato” 13/01 ''Un ospedale di cosi' grande importanza come quello di Rogliano
va salvaguardato, non solo per i servizi offerti al cittadino, ma
anche a salvaguardia delle conclamate professionalita' esistenti''.
E' quanto affermano, in una dichiarazione congiunta il deputato dell'
Udeur, Ennio Morrone e il consigliere regionale dello stesso partito,
Giulio Serra. I due esponenti dell' Udeur hanno reso noto, in un comunicato,
di essersi recati nel pomeriggio nel nosocomio di Rogliano per seguire
direttamente la vicenda relativa ai provvedimenti di chiusura dell'
ospedale. ''Morrone e Serra - e' scritto nella nota - hanno dichiarato
di impegnarsi mettendo in campo ogni forma di iniziativa al fine di
impedire che l' ottimo lavoro svolto da grandi professionalita' sia
disperso a danno di tutta la collettivita'. Allo stesso tempo i due
esponenti Udeur esprimono pieno sostegno a tutti i sindaci della zona
di Rogliano che hanno intrapreso varie iniziative al fine di impedire
la chiusura dell' ospedale''. Consiglio comunale aperto davanti l’ospedale 13/01 Centinaia di persone stanno partecipando al Consiglio comunale
di Rogliano che si sta svolgendo nel piazzale antistante l'ospedale
in segno di protesta contro la decisione dell'assessore alla Salute
della Regione Calabria, Doris Lo Moro, di sospendere temporaneamente
le attività. Alla riunione partecipano anche numerosi esponenti
politici, tra i quali il presidente della Provincia di Cosenza, Mario
Oliverio, ed il deputato dell'Ulivo, Franco Laratta, che si è
anche presentato al pronto soccorso per farsi misurare la pressione.
Gli abitanti di Rogliano sono in attesa dell'arrivo dell'assessore
Lo Moro, che effettuerà un sopralluogo nella struttura per
verificare la possibilità di mantenere attive le attività
pur in presenza dei lavori di ristrutturazione. Al riguardo, tra la
gente davanti all'ospedale, e nelle autorità, c'é un
certo ottimismo che l'ospedale possa proseguire regolarmente le sue
attività. Caruso (Prc) “A Rogliano straordinaria mobilitazione 13/01 "A Rogliano c'é stata una straordinaria mobilitazione
di massa per la difesa dell'ospedale". A dirlo è stato
il deputato del Prc, Francesco Caruso, che oggi si è recato
a Rogliano. "Centinaia di persone - ha aggiunto - hanno presidiato
la struttura, che è come tutte le altre, per tutto il giorno.
Adesso va mantenuta la vigilanza. Con i comitati spontanei sorti in
questi giorni valuteremo le iniziative da adottare" CGIL “Manca la programmazione sanitaria” 13/01 "Dagli ultimi avvenimenti che hanno riguardato la sanità,
risulta chiaro che nella nostra Regione oltre alle carenze di adeguate
risposte al diritto alla salute si aggiunge anche l'assenza dei requisiti
minimi previsti per lo svolgimento delle attività assistenziali
e sanitarie delle strutture preposte". A sostenerlo sono il segretario
generale della Cgil Calabria, Vera Lamonica, ed il segretario generale
della Fp-Cgil, Luigi Veraldi. "Tutto ciò - aggiungono
- conferma, purtroppo, la fondatezza della nostra azione di denuncia
sull'assenza di una programmazione sanitaria che non è di oggi.
Per senso di responsabilità ed in rappresentanza dei diritti
degli operatori sanitari ed ossequio al diritto alla salute dei cittadini
calabresi, ancora una volta, indichiamo come improrogabile un'azione
della politica regionale che assuma un ruolo necessario e decisivo
nelle scelte della programmazione sanitaria, a partire dalla rivisitazione
di un sistema che ha prodotto malasanità e malaffare".
"Risulta necessario - affermano Lamonica e Veraldi - avviare
fin da subito un confronto con tutte le parti interessate, idoneo
a esplicare un vero e proprio patto per la salute in Calabria e che
quindi si metta in campo un'azione straordinaria che guardi all'insieme
del sistema sanitario regionale ed alle risposte urgenti che, già
nell'attualità, meritano le strutture, a partire da quelle
che, negli obiettivi del futuro Piano sanitario regionale, verranno
deputate ed indicate all'erogazione di prestazioni sanitarie di qualità
e che tra l'altro dovranno fornire risposte alla migrazione sanitaria
e quindi frenare l'emorragia di risorse in favore di altre regioni
e consentire l'assistenza sanitaria ai calabresi nell'ambito della
propria regione". "Una programmazione - affermano i sindacalisti
- che si presenta in tutte le sue difficoltà perché
deve fare i conti con i ritardi della politica e quindi con la necessità
odierna di razionalizzare la spesa sanitaria e conseguentemente rivisitare
la rete ospedaliera e sanitaria non solo secondo i bisogni dei cittadini
ma anche con il paletto delle limitate risorse economiche. Comunque
non accetteremo ulteriori dilazioni per una discussione che dovrà
essere utile per le dovute decisioni che dovranno essere intraprese".
"Non ci sottrarremo - concludono Lamonica e Veraldi - al contributo
per scelte partecipate che dovranno essere coraggiose, strategiche
e non più rinviabili secondo la nostra agenda rivendicativa,
in quanto la sanità risulta essere al primo posto nelle tematiche,
con un mix di disagio dei cittadini e spreco di risorse pubbliche
e quindi meritevole di grande attenzione e della eventuale protesta
che, nel caso, non tarderemo a mettere in campo con le più
incisive azioni di lotta". Sen. Gentile (FI) “Solo punta di un iceberg” 13/01 "L'ospedale di Rogliano è la punta dell'iceberg
della sanità malata della Calabria". Lo sostiene, in una
dichiarazione, il senatore Antonio Gentile, di Forza Italia, facendo
riferimento alla decisione dell'assessore alla Sanità della
Regione Calabria, Doris Lo Moro, di chiudere il nosocomio di Rogliano
sulla base dell'esito delle ispezioni dei carabinieri del Nas. "Le
popolazioni del Savuto - aggiunge Gentile - non meritano questa ulteriore
mortificazione dopo il fallimento del Polo Industriale di Piano Lago.
Dopo due anni di gestione del centro-sinistra, la provincia di Cosenza
ha dovuto registrare un forte arretramento della sanità con
la perdita dell'elisoccorso, l'annullamento della cardio-chirurgia,
la revoca della convenzione con il Cnr dell'Ospedale di Rogliano e
con la fuga delle migliori professionalità dai nostri ospedali.
Non vogliamo assegnare responsabilità agli attuali manager,
che purtroppo ubbidiscono solo ad ordini superiori. La verità
è che in Calabria manca una politica di sviluppo e di programmazione
sanitaria, e le responsabilità di questa situazione ricadono
interamente sulla Giunta regionale presieduta da Loiero, che ha creato
uno stato di confusione e demotivazione di tutti gli operatori sanitari,
tale da far assegnare alla nostra regione la maglia nera della sanità
italiana". "La sinistra - conclude Gentile - la smetta di
usare slogan da circo equestre come 'ricoveriamoci tutti' e si assuma
per intero la responsabilità dello sfascio degli ospedali e
della sanità calabrese, indicando una volta per tutte una via
di uscita da questo vergognoso pantano". Occhiuto (Udc) “Il carnevale della politica” 13/01 "Assistiamo nella sanità a una sorta di carnevale
della politica che, dopo gli ultimi apocalittici appelli del presidente
Loiero, davvero danno della Calabria un'idea assurda. D'altronde,
la seduta di Giunta convocata oggi d'urgenza per correggere l'assessore
Lo Moro evidenzia l'andamento contraddittorio del Governo regionale".
E' quanto sostiene il vicepresidente del Consiglio regionale, Roberto
Occhiuto, dell'Udc. "Così come nel Paese, dove sottosegretari
del Governo sfilano contro i loro ministri - aggiunge Occhiuto - anche
in Calabria consiglieri regionali di maggioranza e autorevoli dirigenti
del centrosinistra stanno partecipando a manifestazioni di protesta
contro la decisione dell'assessore Lo Moro di chiudere l'Ospedale
di Rogliano". "Questo - afferma l'esponente dell'Udc - è
lo spettacolo ipocrita di un centrosinistra che vuole fare tutte le
parti in commedia. Un centrosinistra ormai alle corde che vuole recuperare
il dissenso, scaricando su una sola persona responsabilità
che, invece, sono di tutti quelli che governano e che, col loro voto,
sostengono anche la terza Giunta di centrosinistra". "Se
Doris Lo Moro ha sbagliato, così come crediamo anche noi -
afferma Occhiuto - perché i lavori all'Ospedale di Rogliano
si sarebbero potuti svolgere senza chiuderlo, abbiano il coraggio
i consiglieri e i dirigenti di centrosinistra, che esprimono una pelosa
solidarietà ai cittadini della Valle del Savuto, di chiedere
le dimissioni dell'assessore. Per quanto riguarda il punto specifico
credo sia pericoloso reagire alle legittime indagini dei Nas chiudendo
un presidio sanitario che sicuramente non è il peggiore dell'Italia
e neanche della Calabria. E' pericoloso, perché un provvedimento
cosi esagerato consolida sicuramente la sfiducia dei cittadini verso
la sanità calabrese e provoca un aumento dei già consistenti
flussi di mobilità sanitaria verso altre regioni. Altra cosa
sarebbe stata, invece, cogliere l'occasione offerta da queste ispezioni
per avviare il dibattito sul nuovo Piano sanitario, del quale ancora
non si ha traccia, sulle ipotesi di rilancio della Sanità regionale,
sulle strategie per migliorare la rete ospedaliera della Calabria
annullando sprechi e duplicazioni". "Mi rendo conto, però
- conclude Occhiuto - che è difficile cercare il confronto
su temi di una certa ambizione per una maggioranza che ha scelto di
galleggiare e che per parlare ai calabresi ha bisogno di parlare contro
se stessa". Trematerra (Udc) “Una sceneggiata napoletana” 13/01 'Una sceneggiata napoletana su cui, francamente, ci sarebbe
da ridere se l'oggetto del contendere non fosse cosi serio. Dispiace
che l'assessore Lo Moro non si sia assunta la responsabilita' di cio'
che aveva fatto ieri, arrivando a dichiarare alla cittadinanza che
non vi era stato nessun provvedimento di chiusura, ma solo di sospensione.
Siamo alle alchimie semantiche che si mescolano con una mancanza di
coraggio ed una sceneggiata alla Mario Merola''. Ad affermarlo e'
il consigliere regionale dell'Udc, Michele Trematerra. ''Se Doris
Lo Moro - aggiunge - si fosse assunta la responsabilita' di quanto
fatto ieri, noi avremmo chiesto di voltare pagina e di pensare tutti
insieme al rilancio di Rogliano e dei piccoli ospedali. Abbiamo dovuto
assistere, invece, ad una 'piece' di teatro popolare che non fa onore
alla signora Lo Moro. Crediamo che proprio questa dichiarazione significhi
mantenere uno status quo e non prevedere alcun potenziamento dell'ospedale,
cosi com'e' successo in questi quasi due anni e per come si e' visto
dalla progettazione dei fondi ex art.20''. Napoli (AN) “Controlli della Giunta influenzati dalla politica” 13/01 ''Quanto sta accadendo nella sanita' calabrese, a seguito delle
visite dei Nas nei presidi ospedalieri, pone in luce le gravi responsabilita'
della politica tutta che, negli anni, ha preferito privilegiare e
tutelare il campanilismo e l'appartenenza, piuttosto che responsabilizzare
tutti coloro che sono chiamati a gestire la salute dei cittadini''.
Lo sostiene, in una dichiarazione, il deputato Angela Napoli, di Alleanza
nazionale, componente della Commissione parlamentare antimafia. ''Anche
le ultime tre Giunte Loiero, peraltro fotocopia l'una dell'altra -
aggiunge Angela Napoli - hanno preferito autorizzare Piani aziendali
favorevoli a personale sanitario o ad amministrazioni locali appartenenti
alle loro aree politiche, anziche' abbattere gli sprechi e far effettuare
adeguati controlli nei vari presidi ospedalieri della Regione. Nonostante
gli scandali che hanno continuato, anche recentemente, ad investire
la sanita' calabrese, siamo stati costretti ad attendere disposizioni
del Ministro della Salute per far assumere provvedimenti dalla Giunta
regionale. Tuttavia, ancora oggi, il potere politico che governa l'Italia
e la Calabria sta privilegiando la tutela dei presidi ospedalieri
allocati in territori le cui amministrazioni fanno riferimento ad
aree politiche di centro-sinistra. Si dovrebbe, infatti, spiegare
ai cittadini con quali criteri sono stati individuati i presidi da
far controllare dai Nas. Le varie Procure calabresi dovrebbero far
sapere perche' alcune mie circostanziate e documentate denunzie non
hanno portato, anche in occasione dei recenti controlli, a far accertare
dai Nas la grave situazione igienico-sanitaria e di pericolo esistente
in alcuni ospedali. La Giunta regionale non puo' certamente pensare
di tranquillizzare la propria coscienza assumendo decisioni, magari
subito revocate per intercessioni politiche di parte, nei confronti
di soli quattro ospedali calabresi, fra i quali quello di Taurianova.
Tutti i cittadini devono essere garantiti in maniera equa nel loro
diritto alla salute: e' inimmaginabile che possano esistere cittadini
di serie A e cittadini di serie B, a seconda dell' area politica che
governa il rispettivo territorio di residenza. Ne' appare immaginabile
che possano essere salvaguardati presidi ospedalieri in cui la 'ndrangheta
continua a farla da padrona e dove gli interessi di alcuni politici
sono ormai conclamati. Adesso basta!''. FI Provincia CS “Una decisione irrazionale” 13/01 "Chiediamo l'immediata convocazione di un Consiglio provinciale
straordinario ed esprimiamo la nostra solidarietà a tutta la
popolazione del Savuto e agli operatori dell'ospedale di Rogliano,
umiliati da questo irrazionale ed immotivato provvedimento".
E' quanto sostiene, in una nota, il gruppo di Forza Italia nel Consiglio
provinciale di Cosenza facendo riferimento alla chiusura del nosocomio
di Rogliano. "E' la prima volta - si aggiunge nella nota - che
viene chiuso un ospedale nella nostra regione. Un merito, anche questo,
che va assegnato alla Giunta regionale di centro-sinistra. In passato
neanche di fronte agli scandali del Pugliese di Catanzaro e del Papa
Giovanni XXIII di Serra d'Aiello. Ci sorge il sospetto che questa
ennesima penalizzazione nei confronti della sanità della provincia
di Cosenza abbia finalità politiche diverse e campanilistiche,
con il partecipe immobilismo dei sette assessori regionali cosentini.
Nei prossimi giorni i consiglieri provinciali Ponzio e Russo, con
il collega Filice, rappresentante di zona, si recheranno nel Savuto
per essere al fianco dei cittadini e degli operatori e per denunciare
pubblicamente le responsabilità di questo misfatto". "Il
presidente della Regione - sostiene ancora Forza Italia - deve spiegare
alla popolazione perché è stata annullata la convenzione
tra il Cnr e l'ospedale di Rogliano e perché sono state eliminate
tutte le professionalità come il prof. Giuzio, responsabile
della Chirurgia artroscopica, ed il prof. Aiello, primario di Chirurgia,
costretto alle dimissioni e ad un prepensionamento forzato. Il Presidente
della Provincia di Cosenza, da parte sua, deve ritornare nella triste
realtà del Savuto ed inserire nella sua agenda le problematiche
relative alla sanità cosentina, prioritarie rispetto a manifestazioni
ed iniziative propagandistiche di minore valenza sociale" Martedì riunione dei sindaci AS 13/01 La sospensione delle attività dell'ospedale Santa Barbara
di Rogliano sarà l'oggetto di una riunione, convocata per martedì
prossimo, del Comitato di rappresentanza dei sindaci dell' Asl 4 di
Cosenza, presieduto da Mario Tortorella. "In merito alla sospensione
dell'attività dell'ospedale - é detto in un comunicato
- è forte la preoccupazione in tutta l'area urbana. La riunione
convocata per martedì ha lo scopo di valutare la situazione
che si è determinata in ogni suo aspetto ed assumere una determinazione
ufficiale ed univoca".
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