Maxi evasioni
fiscale (5 mln di euro) scoperta dalla Finanza di Cosenza
27/02 Gli uomini della Guardia di Finanza di Cosenza hanno scoperto
una maxi evasione fiscale per 5 milioni di euro. Nell'ambito della
stessa operazione sono state denunciate quattro persone per truffa
aggravata e frode fiscale. Nell'inchiesta degli uomini delle fiamme
gialle, una societa', con sede originariamente in un paese dell'hinterland
cosentino, gestita da imprenditori lombardi i quali, secondo la ricostruzione
compiuta dalle Fiamme Gialle bruzie, avevano localizzato l'impresa
in Calabria per beneficiare delle misure agevolative quali il credito
d'imposta per gli investimenti nelle aree svantaggiate del Mezzogiorno.
Ed in virtu' degli investimenti comunicati agli organi dell'amministrazione
Finanziaria, dagli amministratori dell'azienda che avevano, appunto,
segnalato di aver realizzato un investimento di oltre tre milioni
di euro, l'impresa ha beneficiato, secondo quanto accertato i finanziari,
un credito d'imposta di oltre due milioni di Euro, da poter utilizzare
in compensazione dei versamenti dovuti per il pagamento di oneri tributari
(Irpeg-Irap-Iva) o contributivi. Ma dalle indagini e' emerso la totale
inesistenza di strutture aziendali riconducibili alla societa' che,
nel frattempo, aveva trasferito la sede in un altro Comune dell'hinterland
cosentino ed aveva modificato la propria compagine sociale, atteso
che le quote erano state cedute ad una badante bielorussa, di fatto
risultata irreperibile. A conclusione dell'indagine di polizia giudiziaria,
sono state deferite all'autorita' giudiziaria quattro persone ritenute
responsabili del delitto di truffa aggravata (il credito d'imposta
e' assimilato ad un contributo pubblico) nonche' del reato di occultamento
delle scritture contabili al fine di evadere le imposte sui redditi
e l'imposta sul valore gggiunto. La cittadina extracomunitaria, allo
stato, e' stata denunciata per favoreggiamento nel reato di truffa.
Successivamente, il Nucleo di polizia tributaria di Cosenza ha avviato
degli accertamenti di natura fiscale, dai quali e' emersa la omessa
presentazione della dichiarazione unificata per il periodo d'imposta
2002.
400 sim telefoniche
attivate con copie di documenti in Calabria: denunce in tutte le province
27/02 Avevano attivato abusivamente oltre 400 schede telefoniche
all'insaputa dei clienti, alcuni dei quali risultavano intestatari
di 30 schede, utilizzando, in alcuni casi, copie di documenti già
utilizzati per attivare altre Sim in modo legittimo, mentre, in altri
casi, non avevano né le copie dei documenti né il contratto,
ciò in netto contrasto con la normativa di settore. Per questo
motivo gli investigatori del compartimento della Polizia postale e
delle Comunicazioni di Reggio Calabria, hanno denunciato alla Procura
della Repubblica i gestori di sette punti vendita di telefonia cellulare
delle città di Reggio Calabria (quattro), Cosenza (uno), Napoli
(uno) e Ascoli Piceno (uno) per falso, truffa e trattamento illecito
di dati personali. Le indagini del Compartimento della Polizia postale,
diretto da Carmelo Vinci, e coordinate dal dirigente del settore operativo
Gaetano Di Mauro, hanno preso il via dalle denunce di alcuni reggini,
i quali sono venuti a conoscenza di essere intestatari di decine di
schede telefoniche, mai attivate. Dalle indagini è emerso anche
che molte schede erano intestate anche a soggetti inesistenti e che
i gestori denunciati hanno agito per pura finalità commerciale,
quella, cioé, di ricevere maggiori sconti dai gestori nazionali
di telefonia mobile. Tra le condotte addebitate agli indagati vi sono
anche quelle sanzionate dalla legge Pisanu che, modificando la precedente
normativa, obbliga i gestori di telefonia mobile ad estrarre copia
dei documenti di identità e ad assicurare il corretto trattamento
dei dati.
La regione Calabria
chiede 10 milioni di danni al Clan Mancuso
27/02 Dieci milioni di euro di risarcimento danni in favore della
Regione Calabria: questa la richiesta del legale di parte civile dell'Ente,
l'avv. Enrico Ventrice, nel processo ''Dinasty-Affari di famiglia''
in cui sono imputate una trentina di persone accusate di fare parte
della cosca Mancuso di Limbadi. Oltre alla Regione, nel processo sono
parti civili anche la Provincia di Vibo Valentia, i comuni di Vibo
Valentia, Tropea, Filadelfia, San Gregorio d'Ippona e un soggetto
singolo. Nelle sue conclusioni, l'avv. Ventrice ha sostenuto la legittimita'
dell'azione civile contro gli imputati e il diritto al risarcimento
dei danni derivanti dalle attivita' criminose condotte dalla cosca
Mancuso e dai suoi affiliati. Il legale ha anche ricordato la recente
sentenza con la quale il Tribunale di Paola ha quantificato in tre
milioni di euro il danno prodotto alla Regione dagli affiliati al
clan Muto, operante quasi esclusivamente a Cetraro, cittadina del
Tirreno cosentino. ''Poiche' l'operativita' della cosca Mancuso, la
sua pervasivita' territoriale e la dimostrata potenza e capacita'
criminale - ha sostenuto Ventrice - appaiono piu' rilevanti, si propone
la liquidazione del danno in una somma pari a dieci milioni di euro,
cui vanno condannati gli imputati ritenuti responsabili di associazione
mafiosa o di reati aggravati ai sensi dell'art. 7 L.203/1991''. Ieri
il pm del processo, Marisa Manzini, ha chiesto la condanna di 24 imputati
a pene variabili da un minimo di tre anni di reclusione ad un massimo
di 22 e l'assoluzione per altri sei.
Altre indagini
dei CC: Ai bronzi di Riace manca pure un elmo
27/02 I carabinieri del nucleo tutela patrimonio artistico hanno
acquisito nuovi documenti dal ricercato vibonese Giuseppe Braghò,
relativi alla scomparsa di una lancia e due scudi appartenuti ai Bronzi
di Riace. I carabinieri hanno avviato gli accertamenti dopo che il
Ministro per i Beni e le Attività culturali, Francesco Rutelli,
il 16 gennaio scorso ha inviato una lettera con la quale sollecita
degli approfondimenti relativi alla denuncia di Braghò secondo
il quale, dopo il ritrovamento dei Bronzi, sarebbero scomparsi alcuni
oggetti. Braghò ha raccolto numerosi documenti nel corso di
ricerche compiute l'anno scorso nell'archivio storico di Reggio Calabria
e dalle quali emerge che con le statue doveva esserci anche una lancia
e due scudi. I nuovi documenti acquisiti dai carabinieri sarebbero
alcune testimonianze raccolte da Braghò dalle quali emergerebbe
la conferma alla scomparsa degli oggetti. Nel verbale di recupero
delle due statue, redatto il 23 agosto del 1972 dall'allora ispettore
della Soprintendenza alle antichità della Calabria, Pietro
Giovanni Guzzo, emerge anche che "si è provveduto al recupero
della seconda statua la quale raffigura un secondo personaggio virile,
anch'esso barbato e con elmo". Dell'elmo indicato nel verbale
però non si è mai avuta nessuna traccia. "Il verbale
di recupero delle statue - ha detto Braghò - è molto
chiaro ma l'elmo indicato da Guzzo è scomparso. E' evidente
che anche in questa circostanza deve essere accaduto qualcosa. Quella
dell'elmo è una scomparsa strana così come lo é
quella della lancia e dei due scudi. C'é poi da considerare
che nella prima denuncia di ritrovamento si parla di un gruppo di
statue e che poi però ne sono state recuperate solamente due.
Su tutta questa serie di circostanze strane sarebbe opportuno compiere
dei seri approfondimenti"
Tredicenne caduta
da bus a Vibo in coma farmacologico
27/02 Sono sempre gravi le condizioni della tredicenne caduta ieri
da un autobus di linea extraurbano in servizio da Vibo Valentia alla
frazione marina. La ragazza si trova ricoverata in coma farmacologico
nel reparto di rianimazione dell'ospedale Pugliese di Catanzaro. La
giovane e' caduta dopo che la porta posteriore del mezzo, vicino alla
quale si trovava, si e' improvvisamente aperta. Secondo una prima
ricostruzione, l'incidente potrebbe essere stato provocato da qualcuno
che, forse accidentalmente, ha azionato la leva dell'apertura di emergenza
della porta. Subito soccorsa, la giovane e' stata portata nell'ospedale
di Vibo Valentia e da qui, vista la gravita' delle sue condizioni,
in quello di Catanzaro. Le indagini sull'episodio sono condotte dai
carabinieri.
Diamante/ Furto
di computer fermati cinque ragazzi
27/02 Furto e ricettazione: con quest' accusa, cinque ragazzi diamantesi,
quattro minorenni e un maggiorenne, sono stati fermati dai carabinieri
di Diamante. Nella serata di ieri, i militari dell' arma durante la
loro attività di controllo, hanno notato strani movimenti da
parte di alcuni ragazzi, che, in una località poco illuminata,
stavano trafficando furtivamente con alcuni computer. Ai dovuti accertamenti,
sono seguite le perquisizioni nelle abitazioni dei presunti ladri,
dove sono stati ritrovati i computer, che sono risultati essere quelli
trafugati dalle scuole. I quattro minorenni, O.S., R.G., P.M., L.G.,
tra i sedici e i diciassette anni, sono stati deferiti al pubblico
ministero del tribunale dei minori di Catanzaro, mentre l' unico maggiorenne,
Alessandro Lucci, di venti anni, è stato deferito alla procura
di Paola.
Cassano/ Approvato
il progetto di completamento del Museo della Sibaritide
27/02 E' stato approvato da una conferenza di servizi convocata dal
Comune di Cassano il progetto esecutivo riguardante il completamento
del Museo archeologico nazionale della Sibaritide. Il progetto esecutivo,
che riguarda la realizzazione di una nuova unita' museografica e l'adeguamento
funzionale della struttura, e' stato redatto, su incarico della Soprintendenza
archeologica della Calabria, dall'architetto Riccardo Wallach, con
la collaborazione di un pool di tecnici. Il finanziamento relativo
e' pari a 816.249 euro ed e' stato concesso dal Ministero per i Beni
e le Attivita' Culturali, nell'ambito del Piano Triennale - Lotto
2004-2006. L'elaborato e' finalizzato a migliorare complessivamente
la funzione e la funzionalita' del nuovo Museo archeologico nazionale
della Sibaritide, attraverso alcune opere di adeguamento e completamento,
che, principalmente, rispondono all'esigenza di incrementare la superficie
espositiva della sezione dedicata al periodo Protostorico, rendere
disponibile la sala, che attualmente ne espone i reperti, per i servizi
di accoglienza per il pubblico o per manifestazioni ed esposizioni
temporanee.
Brevi di cronaca
da Scalea, Verbicaro, Bonifati, Paola
27/02 A Scalea due persone sono state arrestate in distinte operazioni
dai carabinieri della locale Compagnia A Verbicaro è stato
fermato un pachistano, Malik Sohail Jounas, di 27 anni, per non avere
rispettato il decreto di espulsione emesso dalla questura di Crotone.
A Bonifati, invece, i carabinieri hanno arrestato Stefano Quintiero,
di 23 anni, per tentato furto, dopo essere stato sorpreso in un'abitazione
estiva. Il giovane s' stato posto ai domiciliari. A Paola i militari
hanno arrestato due giovani trovati in possesso di 12 grammi di eroina
e 49,90 di hascisc.
Giovane di Corigliano
si suicida dopo essere stato licenziato
26/02 Un giovane, S.P., di 28 anni, di Corigliano, impiegato, si
è suicidato buttandosi dal quinto piano della sua abitazione
a Corigliano centro. Secondo quanto si è potuto apprendere
il giovane aveva perso il lavoro entrando in un forte stato di depressione.
Non si conoscono ancora altri particolari.
Operazione Sunrise:
21 arresti
26/02 Erano già state sottoposte a fermo il 6 febbraio scorso
nell'ambito dell'operazione "New Sunrise" (Nuova alba) le
persone a cui stamani la squadra mobile di Vibo Valentia ha notificato
le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip distrettuale
di Catanzaro, Tiziana Macrì, per associazione a delinquere
finalizzata all'usura, estorsione, danneggiamento con l'uso delle
armi con l'aggravante delle modalità mafiose. In quel caso,
gli investigatori eseguirono 23 provvedimenti di fermo emessi dalla
Direzione distrettuale antimafia temendo il pericolo di fuga degli
indagati, ritenuti affiliati alla cosca Lo Bianco di Vibo Valentia.
Nei giorni successivi, il Gip di Vibo Valentia convalidò il
fermo per 18 persone emettendo nei loro confronti un provvedimento
cautelare temporaneo che avrebbe dovuto poi essere valutato dal Gip
distrettuale. Cosa che è avvenuta e che ha portato all'emissione
delle nuove ordinanze 19 delle quali notificate in carcere. Il provvedimento
è stato emesso anche nei confronti di Carmelo Lo Bianco, di
45 anni, Nazzareno Franzé (45) e Paolino Lo Bianco (44), per
i quali il fermo non era stato convalidato. Carmelo Lo Bianco e Franzé
erano stati scarcerati, e oggi sono stati nuovamente arrestati, mentre
Paolino Lo Bianco era ancora in carcere perché detenuto per
altri reati. La notifica delle ordinanze è avvenuta con la
collaborazione della polizia di diverse regioni italiane dal momento
che i 18 che erano rimasti in carcere sono detenuti in istituti di
pena di varie località della penisola. I particolari dell'operazione
sono stati illustrati dal questore di Vibo Valentia, Sandro Federico,
dal dirigente della squadra mobile, Rodolfo Ruperti, e dal vice dirigente
Fabio Zampaglione.
Processo Fortugno:
Novella chiede il rito abbreviato”
26/02 Uno dei collaboratori di giustizia che hanno consentito di
individuare il presunto autore ed i mandanti dell'omicidio di Francesco
Fortugno ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato. Si
tratta di Domenico Novella il quale ha avanzato la richiesta al Gup,
Santo Melidonna, dinanzi al quale è in corso l'udienza preliminare
nei confronti di 14 persone, ritenute componenti del clan Cordì,
accusate a vario titolo dell'omicidio Fortugno, di associazione di
stampo mafioso, detenzione di armi ed estorsione. Nel corso dell'udienza
preliminare l'accusa è rappresentata dal Procuratore distrettuale,
Franco Scuderi, e dai sostituti Marco Colamonici e Mario Andrigo.
Nel suo breve intervento, il pm Colamonici ha confermato la richiesta
di rinvio a giudizio per omicidio a carico di Alessandro e Giuseppe
Marcianò, Carmelo Dessì, Salvatore Ritorto, Domenico
Audino e Domenico Novella così come per gli altri otto imputati
indagati nell'operazione "Arcobalenò. La linea della pubblica
accusa, é stata condivisa anche dalle parti civili, rappresentate
dall'avv. Sergio Laganà. Dei rappresentanti della difesa, è
intervenuto soltanto l'avv. Menotti Ferrari, difensore di Alessandro
e Giuseppe Marcianò, padre e figlio. Il penalista ha evidenziato
i dubbi della Corte di Cassazione avanzati circa l'attendibilità
dei collaboratori di giustizia, Domenico Novella, nipote del boss
Vincenzo Cordì, e Giuseppe Piccolo, gestore del bar 'Arcobaleno'.
"Rilievi - ha sostenuto il difensore - che intaccherebbero l'intero
castello accusatorio". Il gup Santo Melidona ha aggiornata l'udienza
preliminare al 5 marzo prossimo quando, probabilmente, potrebbe esserci
la decisione sulla richiesta di rinvio a giudizio.
Al festival di
Sanremo il peperoncino calabrese
26/02 Un pizzico di peperoncino per insaporire il Festival di Sanremo
e pubblicizzare la Calabria nella grande vetrina della canzone italiana.
E' per questo motivo che l'Accademia del peperoncino va a Sanremo
per il tredicesimo anno consecutivo. La formula è sostanzialmente
la stessa degli anni passati: stand gastronomici, cocktail piccanti
per i giornalisti, menù infuocati, regali "piccanti",
depliant e pubblicazioni sulla Calabria. "Si comincia - è
scritto in una nota - martedì 27 con un cocktail per i giornalisti
accreditati al Festival e si va avanti con stand gastronomici e degustazioni
nella centralissima Via Agosti. Per tutte le giornate della kermesse
canora sei ristoranti di Sanremo presenteranno nel menù una
'specialita' piccanté e offriranno ai consumatori depliant
della Riviera dei cedri assieme a una speciale confezione di crema
di peperoncino made in Calabria". I locali che partecipano all'iniziativa
sono il ristorante 4 Stagioni con "Novellame piccante";
il ristorante Da Tino con un "Festival di moscardini"; il
ristorante Rex con "Gamberi indiavolati"; Il Sommergibile
con "Cozze alla calabrese"; la trattoria La Madonnina con
una "Marinara infuocata" e la pizzeria Mister Bosi con la
"Pizzachepizzica". Per tutti saranno inoltre disponibili
cartoline illustrate di località calabresi "per spedirle
e darsi appuntamento in Calabria".
Amantea/ Computer
rubati rinvenuti in una discarica abusiva
26/02 Computer e altri strumenti informatici rubati nei giorni scorsi
in una scuola del comune di Lago sono stati ritrovati dai militari
della guardia di finanza in una discarica abusiva sequestrata nelle
campagne di Amantea. L'area, che si estende per circa trecento metri
quadrati, è stata individuata nel corso di controlli compiuti
dai finanzieri. Nella discarica c'era un ingente quantitativo di rifiuti
pericolosi ed elettrodomestici. Dai controlli i finanzieri hanno trovato
anche computer ed altri strumenti informatici perfettamente funzionanti,
altri beni in ottimo stato d'uso e 150 litri di carburante raccolto
in taniche di plastica. Le indagini dei finanzieri sono coordinate
dal Sostituto procuratore presso il tribunale di Paola, Stefano Berni
Canani.
Discarica abusiva
sequestrata a Corigliano
26/02 Una discarica abusiva è stata sequestrata dai militari
della Guardia di Finanza nelle campagne di Corigliano Calabro che
hanno denunciato una persona. La discarica, che si estende per circa
mille metri quadrati, é stata realizzata nei pressi del torrente
Coscile ed è adiacente ad una coltivazione di agrumi. Nel corso
di controlli i carabinieri hanno individuato la discarica all'interno
della quale erano stati smaltiti rifiuti speciali, materiali di risulta
provenienti da lavori edili e pannelli di eternit. L'operazione rientra
nell'ambito di una più ampia attività d'indagine delegata
dalle Procure della Repubblica di Rossano e Castrovillari e relativa
all'inquinamento ambientale in cui versano il fiume Crati ed i suoi
affluenti.
Brevi di cronaca
da Corigliano
26/02 A Corigliano due coniugi sono stati arrestati dai carabinieri
per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso
di una perquisizione i due sono stati trovati in possesso di 10 grammi
di marijuana. Il sostituto procuratore di turno ha deciso la scarcerazione
dei due coniugi.
Sequestrata a
San Giovanni in Fiore una discarica abusiva
25/01 Altro sequestro da parte degli uomini del Corpo Forestale dello
Stato di San Giovanni In Fiore , i quali hanno posto i sigilli ad
una discarica abusiva in località “Canalaci”, in
territorio di San Giovanni In Fiore . Durante un controllo del territorio
mirato proprio alla prevenzione e repressione dei reati inerenti lo
smaltimento dei rifiuti è stata posta sotto sequestro una area
di circa mille metri quadri in cui sono stati ritrovati all’interno
vari tipi di rifiuti abbandonati in modo incontrollato come contenitori
in materiale plastico, rifiuti ingombranti e bottiglie di vetro, scarti
di lavorazione delle carni di maiale, bovini, e caprini ( ossa, cotiche
di maiale, viscere) contenitori e buste in plastica che avevano racchiuso
alimenti vari. Sono attualmente in corso accertamenti ed indagini
per risalire ai responsabili
Falso avvocato
smascherato a Corigliano, esercitava la professione senza laurea
23/02 Era conosciuta da tutti a Corigliano Calabro, Cosenza, come
avvocato che si occupava di incidenti stradali. La sua grande abilita':
sapeva arrivare a transazioni soddisfacenti. Ma se era il caso si
presentava tranquillamente alle udienze in tribunale. Alla fine pero'
Maria Teresa Campisi e' stata smascherata. Nessuna laurea in giurisprudenza,
nessuno studio legale. E cosi' e' stata indagata per esercizio abusivo
della professione. Durante l'interrogatorio di garanzia svoltosi davanti
ai magistrati della Procura della Repubblica di Rossano, assistita
dal proprio difensore di fiducia, avvocato Francesco Paolo Oranges
del Foro di Rossano, la donna di fronte alle precise contestazioni
mosse dal sostituti procuratori, basate su molteplici e inconfutabili
elementi probatori gia' acquisiti a suo carico, si e' riconosciuta
colpevole. Nel corso dell'interrogatorio la Campisi ha anche chiarito
le modalita' con cui ha, abilmente contraffatto il certificato di
laurea in giurisprudenza ottenuto all'Universita' di Messina. In pratica
era riuscita ad alterare il nominativo ed i dati anagrafici di certificati
originariamente autentici, dei quali era venuta artatamente in possesso,
risultati appartenere ad ignari veri avvocati e laureati in giurisprudenza
di Messina. Le indagini, condotte dalla sezione di Polizia giudiziaria
della Polizia di Stato della Procura di Rossano, con l''apporto della
Compagnia Carabinieri di Corigliano Calabro, che hanno permesso di
smascherare il finto avvocato sono state avviate nel luglio dello
scorso anno e sono tutt'ora in corso. A coordinarle i sostituti procuratori
Paolo Remer e Alessia Notaro della procura di Rossano, diretta dal
Procuratore Dario Granirei. Per conto dei suoi clienti la Campisi
aveva trattato con continuita' e assiduita', dal 2003 in poi e sino
a pochi giorni fa, nonostante fosse gia' indagata, un centinaio di
casi. La donna si recava personalmente, presentandosi come avvocato,
presso i vari ispettorati per i sinistri delle compagnie assicurative
del Cosentino, al fine di ottenere, se possibile, una transazione
bonaria sulla liquidazione dei danni, evitando, cosi', di attivare
ogni azione giudiziaria. Ma, in alcuni casi in qualita' di avvocato,
redigeva gli atti di citazione, e in qualche occasione e' comparsa
personalmente alle udienze. Nel corso di una perquisizione, nella
abitazione di Corigliano Calabro del falso avvocato e' stata anche
sequestrata una considerevole quantita' di documentazione, il personal
computer utilizzato per la redazione degli atti, e materiale vario,
tra cui timbri con intestazione del falso studio legale, comprovante
l'attivita' illecita perpetrata e ritenuta di interesse ai fini della
prosecuzione delle indagini. Sono in corso ulteriori approfondimenti
investigativi volti a verificare la eventuale sussistenza di complicita'
o agevolazioni penalmente rilevanti compiute da altri soggetti nei
suoi confronti. La procura della Repubblica di Rossano intanto ha
inteso informare l'opinione pubblica sulle risultanze investigative,
ponendo particolare rilievo il fatto che la Campisi non e' in possesso
del titolo di avvocato, per come aveva affermato su un peridoto locale.
Comincia l’udienza
preliminare per l’inchiesta Fortugno
21/02 Comincia domani l'udienza preliminare dell'inchiesta per l'assassinio
di Francesco Fortugno, passaggio cruciale per giungere all'accertamento
delle responsabilità dell'omicidio del vicepresidente del Consiglio
regionale della Calabria, ucciso a Locri il 16 ottobre del 2005 a
Palazzo Nieddu, sede del seggio delle primarie dell'Unione. Davanti
al gup, Santo Melidona, compariranno 14 persone, due delle quali,
Alessandro Marcianò, caposala dell'ospedale di Locri, ed il
figlio Giuseppe, accusate di essere stati i mandanti dell'omicidio.
Per un altro degli indagati, Salvatore Ritorto, presunto esecutore
materiale dell'assassinio, l'accusa é di omicidio volontario
e per altri tre, Domenico Novella, Domenico Audino e Carmelo Crisalli,
di concorso nello stesso reato. Altri sette indagati devono rispondere,
nell'ambito della stessa inchiesta, di associazione per delinquere
di tipo mafioso. Si tratta di Vincenzo Cordì, indicato come
uno dei capi del'omonima cosca di Locri della 'ndrangheta, Antonio
Dessi', Salvatore Dessì, Carmelo Crisalli, Alessio Scali, Gaetano
Mazzara, Nicola Pitasi e Bruno Piccolo. A sostenere l'accusa davanti
al gip saranno tre magistrati della Dda di Reggio Calabria, il procuratore
facente funzioni, Francesco Scuderi, ed i sostituti Marco Colamonici
e Mario Andrigo. Non ci sarà Domenico Creazzo, il sostituto
della Dda che è un po' la "mente storica" dell'inchiesta
su quello che viene considerato l'attacco più alto portato
dalla 'ndrangheta contro le istituzioni. Creazzo e' stato trasferito
all'ufficio legislativo del Ministero della Giustizia in accoglimento
di una richiesta risalente a mesi addietro. Domenico Novella e Bruno
Piccolo sono i due pentiti sulle dichiarazioni dei quali si basano
le indagini condotte dalla Squadra mobile di Reggio Calabria. Il primo
ha parlato del ruolo svolto nella vicenda da Alessandro Marcianò
e dal figlio Giuseppe, che avrebbero avuto interesse a fare uccidere
Fortugno per fare in modo che il suo posto in Consiglio regionale
fosse preso da Domenico Crea, primo dei non eletti nella lista della
Margherita. E questo senza che lo stesso Crea, che non è stato
mai indagato, fosse a conoscenza del loro progetto. Piccolo, da parte
sua, ha fornito un'importante contributo collaborativo in merito alla
fase progrettuale ed esecutiva dell'omicidio.
Istat: Al Nord
il maggior numero di violenze alle donne. Calabria regione meno violenta
21/02 Oltre 14 milioni di donne italiane sono state oggetto di violenza
fisica, sessuale o psicologica nel corso della vita. Di queste, circa
1.100.000 hanno subito lo stalking (comportamenti persecutori). Nel
totale, la maggior parte di queste violenze sono ad opera del partner
(come il 69,7% degli stupri) e la grandissima maggioranza (oltre il
90%) non è stata denunciata. E' l'inquietante quadro che emerge
dalla prima indagine sulla violenza e i maltrattamenti contro le donne
realizzata dall'Istat, su commissione del Ministero dei diritti e
delle pari opportunità, su un campione di donne di età
compresa fra i 16 e 70 anni. L'indagine, presentata oggi a Palazzo
Chigi dal ministro Barbara Pollastrini e dal presidente dell'Istituto
centrale di statistica Luigi Biggeri, rileva che sono 6.743.000 le
donne vittime di violenza fisica o sessuale (il 31,9%), 5 milioni
di violenze sessuali (23,7%), 3.961.000 di violenze fisiche (18,8%).
Ben 6.092.000 donne hanno subito solo violenza psicologica dal partner
attuale (36,9% delle donne che vivono al momento in coppia). Negli
ultimi 12 mesi, il numero delle donne vittime di violenza ammonta
a 1.150.000 (5,4%). Il 3,5% ha subito violenza sessuale, il 2,7% fisica.
La violenza domestica ha colpito il 2,4% delle donne, quella al di
fuori delle mura domestiche il 3,4%. Il sommerso è elevatissimo
e raggiunge circa il 96% delle violenze da un non partner e il 93%
di quelle da partner. Anche gli stupri non sono denunciati: lo sono
ben il 91,6% del numero complessivo. Ed è inoltre consistente
la quota di donne che non parla con nessuno delle violenze subite
(33,9% per quelle subite dal partner e 24% per quelle da non partner).
Per l'Istat, un terzo delle vittime subisce sia violenza fisica che
sessuale, anche più volte (67,1% dal partner contro il 52,9%
dal non partner). Tra tutte le violenze fisiche rilevate è
frequente l'essere spinta, strattonata, aver avuto i capelli tirati
(56,7%), l'essere minacciata di essere colpita (852%), schiaffeggiata,
presa a pugni, a calci o a morsi (36,1%). Tra la violenza sessuale,
la più diffusa è la molestia fisica, ossia essere stata
toccata sessualmente contro la propria volontà (79,5%), l'aver
avuto rapporti sessuali non desiderati accettati per paura (19%),
il tentato stupro (14%), lo stupro (9,6%) e i rapporti sessuali degradanti
ed umilianti (6,1%). La violenza psicologica è stata subita
da 7.134.000 donne (6.092.000 solo psicologica), il 43,2% con partner
attuale. Di queste 3.477.000 l'hanno subita spesso o sempre (21,1%).
1.042.000 donne hanno subito sia violenza psicologica che fisica o
sessuale, il 90,5% delle vittime di violenza fisica o sessuale. Questo
tipo di violenza si esprime con l'isolamento o il tentativo isolamento
(46,7%), il controllo (40,7%), la violenza economica (30,7%), la svalorizzazione
(23,8%), le intimidazioni (7,8%). Facendo una classifica l'Emilia
Romagna è in testa in quella regionale per casi di violenza
contro le donne. E' in questa regione che si verifica il 38,2% dei
casi di violenza fisica o sessuale. In fondo alla classifica ci sono
la Calabria con il 22,5% e la Sicilia con il 23,3%. E' quanto emerso
dall'indagine dell'Istat. Dopo l'Emilia Romagna spiccano la Liguria
(35,4%) e la Lombardia (34,8%). Al sud prevalgono le violenze domestiche.
Le donne più schiaffeggiate sono quelle della Basilicata con
il 60,5% mentre in Calabria il 18,7 sono state minacciate con un'arma.
I comportamenti persecutori (ossia lo stalking) ai danni delle donne
da parte dell'ex partner contano 2.077.000 vittime. Lo ha rilevato
l'Istat nell' indagine sulla violenza alle donne commissionata dal
Ministero dei diritti e delle pari opportunità. Queste donne
(pari al 18,8% del totale) sono spaventate dal partner al momento
della separazione o dopo la separazione. Tra le donne che hanno subito
lo stalking, il 68,5% dei partner ha cercato insistentemente di parlare
con la donna contro la sua volontà, il 61,8% ha chiesto ripetutamente
appuntamenti per incontrarla, il 57% l'ha aspettata fuori casa o a
scuola o al lavoro, il 55,4% le ha inviato messaggi, telefonate, e-mail,
lettere o regali indesiderati, il 40,8% l'ha seguita o spiata e l'11%
ha adottato altre strategie. Quasi il 50% delle donne vittime di violenza
fisica o sessuale da un partner precedente ha subito anche lo stalking.
1.139.000 hanno subito, invece solo lo stalking ma non violenze fisiche
o sessuali. Questa la tabella completa delle percentuali delle violenze
fisiche e sessuali contro le donne.
Piemonte 33,6%
Valle d'Aosta 34,6%
Lombardia 34,8%
Trentino A-A 32,2% Bolzano 31,1%
Trento 33,1%
Veneto 34,3%
Friuli V-G 33,9%
Liguria 35,4%
Emilia-Romagna 38,2%
Toscana 34,7%
Umbria 28,6%
Marche 34,4%
Lazio 38,1%
Abruzzo 27,6%
Molise 24,8%
Campania 29,8%
Puglia 24,9%
Basilicata 23,6%
Calabria 22,5%
Sicilia 23,3%
Sardegna 27,1%
ITALIA 31,9%
Protocollo d’intesa
del Viminale contro le infiltrazioni mafiose sui lavori alla ss106
21/02 Un protocollo d'intesa per la prevenzione dei tentativi di
infiltrazione della criminalità organizzata in Calabria nei
lavori di costruzione di un lotto della S.S. 106 ionica, inserito
nel programma delle infrastrutture strategiche nazionali. L'intesa
è stata sottoscritta dal Prefetto di Reggio Calabria, Luigi
De Sena; il Direttore Centrale grandi infrastrutture del mezzogiorno,
Gavino Coratza e il rappresentante della Società italiana per
condotte d'acqua, Cosimo Claudio Giuffrida. L'accordo, patrocinato
dal Comitato di Coordinamento per l'Alta Sorveglianza delle Grandi
Opere, prevede - come spiega il Viminale - forme penetranti di controllo
preventivo sulla intera filiera delle imprese coinvolte nella esecuzione
dell'intervento, estese anche oltre i limiti previsti dalla normativa
antimafia vigente. Particolari misure, inoltre, vengono introdotte
a garanzia della sicurezza dei cantieri sollecitando la massima collaborazione
delle imprese nella tempestiva denuncia di ogni tentativo di condizionamento
criminale. Il Protocollo firmato oggi si inserisce nelle più
ampie iniziative già promosse nell'ambito del Patto per la
Calabria sicura sottoscritto a Catanzaro lo scorso 16 febbraio e di
cui si occuperà l'apposito Tavolo permanente istituzionale,
sempre per la Calabria, che si insedia nel pomeriggio a Palazzo Chigi.
Brevi di cronaca
da Francavilla, Civita
21/02 A Civita personale della stazione di Francavilla Marittima
ha tratto in arresto in flagranza di reato due persone, entrambi pregiudicati,
per furto aggravato in concorso denunciandone un terzo per possesso
ingiustificato di attrezzi atti ad offendere.
Maiolo e Perugini
sui fondi POR “Comuni protagonisti”
20/02 "La convergenza delle politiche della Regione e dei Comuni
calabresi emersa dal confronto di questa giornata ci lascia fiduciosi
sulla capacità del sistema Calabria di superare le difficoltà
del passato". Lo ha detto l'assessore regionale alla Programmazione
e fondi comunitari, Mario Maiolo, al termine della conferenza regionale
promossa a Lamezia dall'Anci calabrese. Tema dell'iniziativa è
stato "Il contributo dei Comuni al perseguimento degli obiettivi
di sviluppo della programmazione 2007-2013: quale sistema di governance
multilivello". "Il primo obiettivo comune - ha sostenuto
Maiolo - è quello di assumere assieme il coraggio delle scelte
e della concertazione delle azioni finanziarie. In questa prospettiva
i Comuni devono essere protagonisti. La programmazione futura, oltre
a definire la governance multilivello, dovrà contribuire al
processo di collaborazione di unione istituzionale dei Comuni per
creare 'masse critiche' istituzionali positive. La proposta di organizzazione
della progettazione territoriale, oggi discussa, dovrà ricevere
dall'Anci un contributo che ci auguriamo significativo". Di "giornata
di riflessione importante, che fa seguito all'incontro del 12 febbraio
scorso organizzato dalla Regione a Lamezia" ha parlato il presidente
dell'Anci calabrese, Salvatore Perugini, sindaco di Cosenza, secondo
il quale "i sindaci si sentono fortemente mobilitati per dare
un contributo al tema della programmazione europea ed anche al tema
di un più corretto rapporto proprio tra le autonomie locali.
Mi fa piacere - ha aggiunto Perugini - che ci sia stato anche un intervento
in questa direzione del vice presidente della Giunta regionale, Nicola
Adamo, perché non basta la qualità della proposta. E'
necessario anche capire quali sono i metodi per gestire la proposta
progettuale al servizio dei territori. Credo che un'altra sfida che
abbiamo di fronte, insieme alla programmazione europea, è proprio
quella di dare concreta attuazione al titolo quinto della Costituzione.
Quindi, questo principio che le autonomie locali, la Regione, la Provincia,
i Comuni, le Comunità montane, non sono controparti ma sono
contraddittorie di un unico ragionamento di sviluppo. Credo che oggi
si possa esprimere soddisfazione - ha concluso Perugini - perché
i sindaci della Calabria dimostrano di essere concretamente interessati
a questi ragionamenti".
Pronti gli uffici
per l’Ufficio Dogana del Porto di Corigliano
20/02 Sono stati consegnati stamane a Corigliano Calabro i locali
che ospiteranno gli uffici della Dogana. "L'istituzione dell'ufficio
della Dogana nel Porto di Corigliano - afferma il presidente della
Provincia di Cosenza, Mario Oliverio - è un fatto di grande
importanza. Gli effetti della presenza dell'Autorità portuale
incominciano a verificarsi concretamente. Abbiamo visto bene quando
abbiamo assunto l'iniziativa di proporre al Ministro dei Trasporti
l'estensione dell'Autorità Portuale di Gioia Tauro sul Porto
di Corigliano. Devo riconfermare per questo il mio apprezzamento ed
il mio ringraziamento al ministro Bianchi che ha accolto la nostra
proposta e firmato il decreto nell'arco di pochi mesi. Ora l'Autorità
Portuale, il cui presidente, ingegnere Grimaldi, é persona
di riconosciuta competenza ed esperienza, si è messa tempestivamente
all'opera ed in relazione con le istituzioni, a partire dalla Provincia
di Cosenza e dalla Regione. Oggi, a distanza di un solo mese dalla
firma del decreto, si produce il primo, rilevante atto di un percorso
che sarà scandito da altre tappe e passaggi significativi che
contribuiranno al pieno decollo di una infrastruttura come quella
del Porto di Corigliano di grande potenzialità per lo sviluppo
della Piana di Sibari e dell'intera Calabria". "Un ringraziamento,
infine, devo esprimere - conclude Oliverio - per il presidente della
Regione, Agazio Loiero, che con tempestività si è adoperato
per la concreta realizzazione della presenza della Dogana nel Porto
di Corigliano. Sono sicuro che con la giusta sinergia tra i diversi
livelli istituzionali potranno essere affrontati con rapidità
anche i problemi relativi alla costruzione delle infrastrutture di
collegamento e dei servizi necessari al totale decollo del Porto"
Mario Oliverio
“Sinergie per potenziare il volontariato”
20/02 "E' necessario partire da voi per costruire un programma
che sia capace di determinare la sinergia necessaria tra le istituzioni
preposte alla Protezione civile ed il territorio". Lo ha detto
il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio incontrando
le associazioni del Volontariato presenti sul territorio. All'iniziativa,
alla quale hanno partecipato i rappresentanti di 63 associazioni che
raggruppano 2.600 persone, sono intervenuti il dirigente del Settore
Difesa del suolo e Protezione civile dell'Ente, Antonio Rizzuto e
l'assessore delegato, Luciano Manfrinato. "Riteniamo preziosa
la funzione del volontariato nella nostra terra - ha affermato Oliverio-
si tratta di un grande patrimonio di energie umane e spesso di competenze
e professionalità senza le quali non sarebbe possibile agire
con la richiesta tempestività in situazioni di emergenza. Ciò
vale in generale ma in particolare per una provincia ed un regione
come le nostre che hanno una orografia complessa ed una inadeguatezza
infrastrutturale che esalta ancor più la vostra funzione su
di un territorio che è segnato da tante ferite sul piano idrogeologico
ed esposto a calamità ricorrenti". Per il presidente Oliverio
"l'incontro di oggi ha lo scopo di intraprendere un cammino di
concertazione e collaborazione sulla base di un programma che definiremo
insieme, articolato sulle singole zone e che dovrà vedere l'apporto
ed il coinvolgimento di diversi soggetti, a partire dai Comuni. In
tal senso occorre porre una particolare attenzione alla funzione dei
Centri operativi misti (Com) attraverso un loro rilancio ed una messa
in rete, dotandoli di apparecchiature informatiche, attrezzature e
strumenti adeguati. Si tratta di individuare sul territorio centri
di intervento sui quali dislocare i mezzi e le attrezzature necessarie
per i pronti interventi"
Castrovillari/Attivo
ufficio per il disbrigo pratiche immigrazione della CGIL
20/02 E' operativo a Castrovillari, nel centro diritti dell'Inca-Cgil,
un ufficio che si occupa del disbrigo di tutte le pratiche riguardanti
gli immigrati. A darne notizia è il direttore dell'Inca-Cgil
comprensoriale Pollino-Sibaritide-Tirreno di Castrovillari Franco
Pignataro. "Con l'istituzione dello sportello per gli immigrati
si dà attuazione - afferma Pignataro - al protocollo d'intesa
tra il Ministero dell'Interno e i patronati che assegna a questi ultimi
il compito di offrire assistenza e consulenza nell'attività
di compilazione delle domande di permessi di soggiorno o dei rinnovi
e presentazione delle stesse tramite la trasmissione telematica al
portale di Poste Italiane. L'Inca, inoltre, potrà contattare
le Questure per prendere visione dello stato delle pratiche e fornire
informazioni agli interessati". "L'ufficio immigrati di
Castrovillari - prosegue Pignataro - non si occuperà solo di
permessi di soggiorno, ma offrirà a tutti i lavoratori stranieri
un servizio di informazione su tutte quelle che sono le problematiche
inerenti alla tutela previdenziale, assistenza legale e sindacale,
nonché a questioni legate ai contratti di lavoro"
Brevi di cronaca
da Corigliano, Diamante, Castrolibero
20/02 A Corigliano Calabro dei ladri si sono introdotti nell'istituto
professionale ed hanno portato via due estintori, alcuni generi alimentari
e l'incasso di due distributori automatici. A Diamante, invece, alcuni
sconosciuti sono entrati nel locale istituto comprensivo statale ed
hanno rubato 5 computer. A Castrolibero un giovane, M.M., di 20 anni,
è stato arrestato dai carabinieri a Castrolibero per detenzione
ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza e lesioni
a pubblico ufficiale. Nel corso di controlli l'uomo, che per evitare
l'arresto ha anche aggredito i carabinieri, è stato trovato
in possesso di 15 grammi di marijuana.
PM Gratteri “La
mafia è possibile arginarla in quattro anni”
19/02 ''E' possibile arginare in quattro anni le mafie. Con pene
piu' severe, venti anni di carcere e non cinque. I boss devono lavorare
in campi di lavoro o in colonie agricole. Ma in Italia sta accadendo
il contrario''. E' quanto ha sostenuto il sostituto procuratore della
Repubblica di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, ospite del Caffe'
Filosofico organizzato a Rossano dall'Associazione europea Otto Torri
sullo Jonio. ''Siamo in presenza di un sistema giudiziario e processuale
- ha aggiunto Gratteri - che non corrisponde alla realta' criminale
esistente in Italia. I comitati per la sicurezza sono importanti,
ma fino ad un certo punto. Studio, formazione, cultura sono, a lungo
termine, le uniche armi di difesa contro la 'ndrangheta. Ma nelle
scuole ci si parla addosso''. ''In alcune occasioni - ha sostenuto
il magistrato - quando nelle manifestazioni hanno partecipato politici
che in passato hanno avuto incarichi di governo e non hanno fatto
nulla o molto poco per creare un'inversione di tendenza nell'arginare
le mafie, i giovani avrebbero dovuto urlare a questi politici a quale
titolo stavano manifestando e marciando con loro contro la mafia.
Il politico, l'amministratore deve operare non deve indignarsi. Il
massimo potere contro la mafia e' quello legislativo. E la stampa
e' accomodante. Non dice la verita'. Ma resto ottimista''. ''Sogno
- ha proseguito Gratteri - un giro di boa. Ma, oggi, non penso di
essere in uno stato libero e democratico perche' non c'e' una libera
concorrenza nel mercato, ci sono oligopoli. C'e' mercato sleale, drogato.
I soldi della cocaina che entra anche sul mercato non creano una libera
concorrenza. E poi, in certi territori ad alta densita' mafiosa non
e' possibile scegliere l'impresa che deve costruire la casa''. Parlando
poi del ruolo delle donne all'interno della 'ndrangheta, Gratteri
ha sostenuto che ''sono il motore delle faide. Sono loro che svegliano
i mariti per andare a commettere un omicidio. Sono anche oggetto e
strumento della 'ndrangheta. Ma prima delle donne dobbiamo pensare
al bambino che si vede portato via il padre dai carabinieri, dalla
polizia. Vedra' le forze dell'ordine come dei nemici, perche' nessuno
gli spieghera' che il padre e' un mafioso. E' la societa' stessa che
non e' attrezzata e forte, dal punto di vista morale e deontologico,
a reagire allo strano potere mafioso e arrogante di una minoranza''.
A Mendicino servizio
di consegna farmaci a domicilio svolto da Proitalia
19/02 Un servizio di consegna dei farmaci a domicilio viene svolto,
a Mendicino, da Proitalia, ente nazionale di promozione e utilità
sociale. "Una novità - è scritto in un comunicato
- che s'inserisce in un contesto di disagio per i residenti del centro
storico di Mendicino in seguito alla recente chiusura della farmacia,
in particolare anziani e persone affette da particolari patologie
che hanno, pertanto, particolari difficoltà a spostarsi per
l'approvvigionamento di farmaci". "Questo servizio, accolto
molto positivamente dai medici di famiglia - prosegue la nota - viene
erogato dai giovani volontari del Servizio Civile che, previa un'autorizzazione
scritta degli utenti, si recano quotidianamente negli ambulatori del
medico di famiglia per raccogliere le prescrizioni dei farmaci, procedere
poi al ritiro degli stessi presso l'unica farmacia presente sul territorio
comunale ed infine alla consegna al domicilio degli interessati".
Assemblea del
personale al Tribunale di Scalea
19/02 Un'assemblea dei lavoratori degli uffici giudiziari del tribunale
civile di Scalea si e' svolta stamani indetta dalla Rdb-Bpi Giustizia
e dalla Rsu.Al centro dell'incontro le problematiche delle cancellerie,
le mansioni, i compiti dei dipendenti e la riqualificazione del personale.
In particolare e' stata messa in evidenza l'inadeguatezza numerica
del personale di cancelleria in servizio presso la stessa sede, in
relazione al carico di lavoro, la cui gravosita' ha creato e continua
a creare problemi per il suo regolare svolgimento.
A San Dimetrio
il carnevale con i “rumori dei diavoli”
19/02 Le vie principali di San Demetrio Corone e le suggestive stradine
dei vecchi rioni echeggeranno, da domani, di urla e rumori di catene
e campanacci. A provocarli è una banda di giovani coperti di
pelli di capra e pecora, dal volto tinto di nero e con in testa corna
di bue. Sono "i diavoli", uno dei pochi segni della tradizione
carnevalesca sandemetrese. Sinistri personaggi che tornano ad aggirarsi
in lungo e in largo per il centro abitato, tenendo in scacco il paese
per l'intero pomeriggio in cerca di offerte in denaro e vivande. La
sceneggiata delle maschere infernali (l'unica del genere é
quella di San Demetrio Corone) viene riproposta da un gruppo di giovani
uniti dal forte attaccamento a una tradizione non ancora scalfita
dalla modernità e dalle tante proposte della società
consumistica. Inalterate le sensazioni che le orrende maschere ancora
oggi suscitano nell'immaginario collettivo: timore e nello stesso
tempo attrazione verso il diabolico
A Castrovillari
la sfilata conclusiva del Carnevale
19/02 Si avvia a conclusione la 49/ma edizione del Carnevale di Castrovillari.
Domani, l'ultima giornata, quella che precede la Quaresima, l'Amministrazione
comunale e la Proloco di Castrovillari saranno protagoniste, assieme
alle rappresentanze dei gruppi folklorici provenienti dalla Serbia,
dalla Croazia, dalla Bosnia, dal Montenegro e dalla Macedonia, del
tradizionale ''Scambio dei Doni''. Nel pomeriggio si svolgera' l'ultima
sfilata alla presenza, come sempre, di migliaia di spettatori provenienti
da tutta la Calabria e dalle regioni limitrofe. A conclusione della
sfilata la scena, sul grande palco, sara' riservata ai sei gruppi
folklorici provenienti dai Paesi della ex Jugoslavia, la cui esibizione
precedera' la premiazione del 17/mo concorso dedicato ai Gruppi Mascherati
e ai Carri Allegorici e l'estrazione dei biglietti vincenti del Contributo
Volontario di Carnevale, con in palio uno splendido gioiello creato
per l'occasione da Gerardo Sacco.
Nominato il Commissario
prefettizio a Bisignano
19/02 Il prefetto a riposo Arcangelo Cerminara è stato nominato
commissario prefettizio per la gestione del Comune di Bisignano. La
nomina di Cerminara è stata fatta dal prefetto di Cosenza Francesco
Antonio Musolino. "Il provvedimento - è scritto in un
comunicato - si è reso necessario a seguito della decisione
con la quale il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso proposto,
in appello, avverso l' esclusione di una lista dalle operazioni elettorali
svoltesi in data 28 e 29 maggio 2006, con conseguente annullamento
delle stesse". Il prefetto ha conferito a Cerminara, fino al
rinnovo degli organi elettivi, i poteri spettanti al Consiglio e quelli
spettanti al Sindaco ed alla Giunta comunale.
Antonio Gentile, senatore di Forza Italia, ha presentato un'interrogazione
al Ministro dell'Interno in merito all'annullamento da parte del Consiglio
di Stato delle elezioni amministrative svoltesi a Bisignano il 28
e 29 maggio del 2006. "Può un vizio insanabile - si domanda
Gentile - diventare all'improvviso sanabile? Può la decisione
del Tar essere prima condivisa e successivamente no dalla stessa Sezione
del Consiglio giudicante? Possono leggi tanto chiare essere soggetto
di interpretazioni contrastanti fra diversi organi giudicanti dello
Stato? Si possono annullare le operazioni elettorali a distanza di
quasi un anno, mandando a casa una lista che ha ottenuto oltre il
52% dei consensi interrompendo così un percorso amministrativo
minuziosamente e pazientemente preparato in questi mesi, arrecando
grave danno alla Comunità?". Nell' interrogazione il parlamentare
di Fi chiede, inoltre, "di verificare come mai, a distanza di
oltre 10 giorni dell'emanazione del dispositivo della sentenza del
Consiglio di Stato, l'amministrazione uscente non ha ricevuto ancora
nessuna comunicazione ufficiale che chiarisca sia le modalità
che i tempi per le nuove elezioni. Alla luce di quanto affermato si
chiede - conclude Gentile - se non sia il caso di accertare eventuali
manovre dilatorie tese a ritardare artatamente lo svolgimento della
competizione elettorale creando grave nocumento alla comunità
amministrata"
Teneva armi e
munizioni in casa, un arresto a Camigliatello
19/02 I carabinieri di San Giovanni in Fiore hanno arrestato, a Camigliatello
Silano, Nicola Fontana, di 72 anni, per detenzione illegale di armi
e munizioni. Nel corso di un servizio specifico finalizzato al controllo
delle armi, i militari, nel corso di una perquisizione in casa dell'uomo,
hanno trovato un fucile calibro 12 a due canne, con matricola punzonata,
e 40 cartucce dello stesso calibro. L'arma ed il munizionamento sono
stati sequestrati in attesa di essere analizzati. Fontana è
stato posto agli arresti domiciliari.
Giovane muore
in un incidente stradale nel reggino
18/02 Un diciannovenne e' morto ed il fratello diciassettenne e'
rimasto gravemente ferito in un incidente stradale accaduto oggi sulla
strada provinciale Seminara-Pontevecchio, in localita' Sant'Antonio.
I due giovani viaggiavano a bordo di una Bmw che, per cause in via
di accertamento, e' sbandata andando a scontrarsi contro un albero.
Antonino Lagana' e' morto sul colpo, mentre il fratello minorenne,
dopo essere stato portato nell'ospedale di Gioia Tauro, e' stato trasferito
con l'eliambulanza, per la gravita' delle sue condizioni in quello
di Cosenza.
Uomo travolto da un treno nel catanzarese
17/02 Un uomo, che ancora non e' stato identificato, e' stato travolto
da un treno nel catanzarese ed e' morto sul colpo. L'uomo, secondo
una prima ricostruzione fatta dalla polizia ferroviaria, stava attraversando
i binari a bordo di un ciclomotore all'altezza di un passaggio a livello
privato chiuso con una catena. In seguito all'urto, il corpo dell'uomo
e' stato sbalzato in una fossa piena di acqua ed i vigili del fuoco
stanno cercando adesso di recuperarlo. Sul posto si sta recando anche
il magistrato di turno della Procura della Repubblica di Catanzaro.
Il traffico sulla linea Ionica, e' rimasto bloccato fino alle 19.35
La persona, non ancora identificata, è staat investita da un
treno mentre attraversava a bordo di uno scooter i binari all'altezza
di un passaggio a livello privato. Il traffico ferroviario e' ripreso
dopo la rimozione del cadavere della persona investita. Il treno coinvolto
nell'incidente era partito da Sibari ed era diretto a Catanzaro Lido.
Discarica abusiva sequestrata a San Giovanni in
Fiore
17/02 Personale del Corpo forestale dello Stato di San Giovanni In
Fiore ha sequestrato una discarica abusiva in località "Macchia
di Tuono". Sparsi su una superficie di circa tremila metri quadri
sono stati trovati rifiuti di ogni genere, pericolosi e non, quali
contenitori in materiale plastico, pelli di animali caprini, ossa
di animali bovini e suini, rifiuti ingombranti vari e rifiuti pericolosi
composti da fogli di eternit, dei quali, alcuni frantumati, fusti
in metallo, rotoli di tubi in materiale plastico per irrigazione agricola
bottiglie di vetro. Il territorio su cui si trova l'area inquinata
è sottoposta al vincolo idrogeologico. Le indagini proseguono
per risalire ai responsabili della discarica.
Muratore ucciso nel reggino: ferito figlio di 4
anni
17/02 Nell'agguato nel quale ieri sera a Bruzzano Zeffirio e' stato
ucciso il muratore Giuseppe Sculli, di 34 anni, e' rimasto ferito
in modo non grave il figlio di quattro anni della vittima. A riferirlo
e' stata oggi la Polizia di Stato, secondo la quale il bambino e'
stato raggiunto di striscio ad una gamba da uno dei colpi di fucile
sparati contro il padre. Il figlio di Sculli, nel momento dell'agguato,
si trovava, insieme ad altri parenti, nell'auto del padre, ferma davanti
al cancello di casa. Le condizioni del bambino non destano alcuna
preoccupazione. Il movente dell'agguato contro Sculli resta oscuro.
Gli investigatori stanno indagando nel passato e nelle frequentazioni
della vittima alla ricerca di uno spunto che possa consentire alle
indagini di seguire una pista precisa. Si sta valutando anche l'ipotesi
che l'assassinio di Sculli possa collegarsi ad altri omicidi accaduti
di recente nella zona di Bruzzano Zeffirio.
Borrello, interrogato dal PM, respinge le accuse
17/02 Il segretario regionale dell'Udeur della Calabria e consigliere
regionale, Antonio Borrello, indagato per voto di scambio nell'ambito
di un'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro,
e' stato interrogato stamani dal sostituto procuratore della Dda di
Catanzaro Marisa Manzini. Borrello, che era accompagnato dai suoi
legali, gli avvocati Giancarlo Pittelli, Enzo Galeota e Renzo Gatto,
ha respinto ogni addebito e, in particolare, l'accusa di avere fornito
denaro a presunti affiliati alla cosca Lo Bianco di Vibo Valentia
affinche' facessero campagna elettorale per lui.
Imprenditore reggino ucciso nel tarantino: fermato
un giovane
17/02 Un giovane di 35 anni, Giuseppe Esposito, di Villa Castelli
(Brindisi), e' stato sottoposto a fermo dagli agenti di polizia del
commissariato di Grottaglie (Taranto) in quanto ritenuto l'autore
materiale dell'omicidio, compiuto in concorso con altre persone non
ancora identificate, dell'imprenditore agricolo Salvatore Varone,
di 44 anni, di Melicuccio, frazione di Palmi (Reggio Calabria). L'uomo
venne ucciso il 22 novembre scorso nel Comune di Grottaglie dove era
solito incontrare grossisti ortofrutticoli. Varone, con piccoli precedenti
penali, si era allontanato dalla sua casa e dalla sua famiglia a bordo
della sua Mercedes 270 e non aveva fatto piu' avere sue notizie. A
denunciare la scomparsa dell' uomo era stato suo figlio. Qualche giorno
dopo la scomparsa, Salvatore Varone venne trovato carbonizzato nella
sua vettura, in contrada Saleto, al confina con Montemesola. Varone
fu ucciso con un colpo di pistola e il suo corpo, trovato nel bagagliaio
della Mercedes, fu dato alle fiamme. L'imprenditore agricolo, sposato
e padre di tre figli, aveva precedenti penali per reati finanziari
ed era titolare insieme con i fratelli di una ditta di trasporto di
agrumi che ha filiali in diverse localita' d'Italia. Non e' stato
ancora chiarito il movente dell' omicidio che sarebbe comunque legato
proprio agli affari che Varone aveva nel tarantino. Subito dopo la
scoperta dell' omicidio la polizia acquisi' i tabulati dei telefoni
della vittima
Rossano/ Chiede 50 euro per restituire un computer:
arrestato
17/02 Cinquanta euro per restituire un computer rubato: e' l'accusa
in base alla quale a Rossano i carabinieri hanno arrestato Luca Apprezzo,
di 37 anni, con precedenti penali. Vittima dell'estorsione un commerciante,
al quale Apprezzo avrebbe rubato il computer chiedendogli poi i 50
euro in cambio della restituzione. Apprezzo, che e' accusato di furto
ed estorsione, e' stato portato nel carcere di Rossano.
Arresto per spaccio a San Giovanni in Fiore
17/02 I carabinieri di San Giovanni in Fiore hanno arrestato Gianfranco
Mauro, di 32 anni, di Cerenzia (Crotone), per spaccio e detenzione
a fini di spaccio di sostanza stupefacente. L'uomo è stato
bloccato mentre stava vendendo una dose di marijuana ad una persona
che è riuscita a fuggire. Nel corso di una perqusizione, nell'abitazione
di Mauro, a Cerenzia, i carabinieri hanno trovato 450 grammi di marijuana.
Muratore ucciso nella locride
16/02 Un muratore, Giuseppe Sculli, di 34 anni, incensurato, e' stato
ucciso in un agguato stasera a Bruzzano Zeffirio, un centro della
Locride. Sculli, al momento dell'agguato, stava rientrando a piedi
nella sua abitazione, in contrada Cumbito. A sparare contro l'operaio,
secondo quanto e' emerso dai primi accertamenti della Polizia di Stato,
sarebbe stata una persona appostata dietro un cespuglio ed armata
di fucile caricato a pallettoni. I colpi che hanno raggiunto Sculli
sono stati almeno tre. La morte dell'operaio e' stata istantanea.
A telefonare al 113 sono stati alcuni abitanti della zona, allarmati
dall'eco degli spari. Sul movente dell'omicidio non si esclude, al
momento, alcuna ipotesi, compresa quella di una vendetta maturata
negli ambienti della criminalita', anche se Sculli non avrebbe avuto
rapporti con ambienti mafiosi.
Conclusa la protesta
dei produttori di finocchio nel crotonese
15/02 Si e' conclusa la protesta dei produttori di finocchio della
provincia di Crotone che da ieri bloccavano la strada statale 106
jonica, nei pressi del bivio per Cutro. Gli agricoltori protestavano
per evidenziare lo stato di crisi in cui versa il settore. La protesta
si e' conclusa dopo che il prefetto di Crotone, Vincenzo Cardellicchio,
ha avuto assicurazioni da parte del ministero delle Politiche agricole
che giovedi' prossimo, a margine della riunione del Comitato tecnico
della Conferenza Stato Regioni, gia' convocata in precedenza, il problema
sara' trattato anche con la partecipazione dell'assessore regionale
all'Agricoltura, Mario Pirillo. La protesta era continuata per tutta
la scorsa notte e anche stamattina con i blocchi stradali sulla statale
106 jonica. La protesta attuata per sollecitare aiuti economici per
fronteggiare la situazione di crisi del settore, che ha un peso rilevante
per l'economia agricola della zona, con circa 4.500 ettari coltivati.
I blocchi sono stati attuati in tre punti diversi della statale 106,
con pesanti ripercussioni per il traffico. La Questura di Crotone,
con la collaborazione di polizia stradale e carabinieri, aveva attuato
dei percorsi alternativi per il traffico leggero e pesante.
Il console francese
a Napoli in visita alla Provincia di Cosenza
15/02
Il console generale di Francia a Napoli, Francois Cousin, e' stato
ricevuto in visita ufficiale dal presidente della Provincia di Cosenza,
Mario Oliverio. All'incontro hanno partecipato il console onorario
di Francia a Cosenza, Giovanni Conti e l'assessore provinciale al
Turismo, Rosetta Console. ''Nel corso del colloquio - e' scritto in
un comunicato della Provincia di Cosenza - il console Cousin si e'
informato sulla realta' complessiva della provincia di Cosenza, sulle
attivita' dell'Ente, apprezzando in particolar modo la sua apertura
nelle relazioni internazionali, segnatamente quelle con i Paesi del
bacino del Mediterraneo, attraverso l'operato della Fondazione Europa-Mezzogiorno-Mediterraneo.
E' stata inoltre sottolineata la volonta' di un raccordo in merito
ad alcune iniziative dedicate alla ricorrenza del bicentenario della
nascita delle Province che, come noto, in qualita' di Intendenze,
si devono alla riorganizzazione amministrativa voluta nel corso del
decennio francese del 1800''. Al termine della visita, dopo un reciproco
scambio di doni, il console Francois Cousin ha apposto la propria
firma sul Libro d'Onore della Provincia di Cosenza.
La Commissione
Difesa del Senato a Cosenza e Vibo
15/02 La Commissione Difesa del Senato in visita a Vibo Valentia.
Si terra' venerdi' 16 febbraio, alle ore 15, presso il Gruppo Operativo
Carabinieri (Squadrone Cacciatori d'Aspromonte) di Vibo Valentia,
l'incontro tra la stampa e la Commissione Difesa del Senato, nell'ambito
di una visita conoscitiva delle strutture militari in Calabria. A
far parte della delegazione saranno il presidente dell'organo parlamentare,
senatore Sergio De Gregorio (InM), la senatrice Rosa Maria Villecco
Calipari (Ulivo), il sen. Sergio Divina (Lega Nord), il senatore Giulio
Marini (Fi) e il senatore Carlo Perrin (Aut). Sempre domani, ma in
mattinata, la Commissione Difesa del Senato sara' in visita a Cosenza
alle ore 11, presso il 1' Reggimento Bersaglieri di Cosenza, l'incontro
tra la stampa e la Commissione Difesa del Senato, nell'ambito di una
visita conoscitiva delle strutture militari in Calabria.
Medico di San
Lucido sospeso: si faceva sostituire dalla fidanzata ragioniera
15/02 Per mesi il dottore titolare della postazione di guardia medica
di San Lucido, un centro del Tirreno cosentino, Mario Matteo De Simone,
di 48 anni, si è fatto sostituire dalla fidanzata, Maria Algeri,
diplomata in ragioneria. La vicenda è stata scoperta dai carabinieri,
ai quali il comportamento del medico era stato segnalato da alcuni
pazienti del professionista. Delle indagini dei carabinieri è
emerso, tra l'altro, che De Simone, impartiva telefonicamente alla
fidanzata le indicazioni circa le terapie da seguire e le medicine
da prescrivere ai pazienti. In alcuni casi Maria Algeri avrebbe anche
effettuato delle visite domiciliari al suo posto, praticando ai pazienti
iniezioni e disponendo nei loro confronti accertamenti clinici. Dopo
avere ricevuto un'informativa dai carabinieri, il sostituto procuratore
della Repubblica di Paola, Eugenio Facciolla, ha chiesto per De Simone
e la fidanzata la misura degli arresti domiciliari. Il gip ha però
rigettato la richiesta, disponendo la sospensione per due mesi di
De Simone dalla professione medica. Misura che, secondo il gip, fa
venire meno le esigenze cautelari e, quindi, la necessità di
emettere i provvedimenti restrittivi per l'impossibilità di
reiterare il reato.
Di Pietro “Sulle
gallerie della ss106 servono adeguamenti”
15/02 Il senatore Antonio Gentile, di Forza Italia, ha reso noto
il testo della risposta che il ministro delle Infrastrutture Antonio
Di Pietro gli ha fatto pervenire in relazione ad una sua interrogazione,
presentata a novembre, sulla mancata apertura di una galleria sulla
strada statale 106 nel territorio del comune di Montegiordano. Nell'interrogazione,
il parlamentare chiedeva di sapere le motivazioni della mancata apertura
dell' opera "che si trova - sottolineava - in un tratto di statale
106, strada a valenza interregionale che riguarda le regioni Calabria,
Puglia e Basilicata, densamente trafficato ed allo stato con un percorso
ad un'unica carreggiata con frequente numero di incidenti stradali".
"Il ritardo dell'apertura al traffico della galleria in questione
è stato determinato - ha scritto Di Pietro nella risposta -
dalla necessità di procedere all'adeguamento delle gallerie
a seguito delle sopravvenute normative. Analoga necessità di
adeguamento alla normativa in materia di sicurezza si è presentata
anche per gli impianti tecnologici, oggetto di uno specifico progetto.
Attualmente il progetto per appalto integrato è stato approvato
ed è stato dato mandato all'ufficio periferico dell' Anas di
procedere all'appalto".
''Finalmente i cittadini dell'Alto jonio hanno avuto la risposta che
aspettavano da anni. Il Ministro Antonio Di Pietro ha provveduto a
finanziare i lavori di completamento della famosa galleria in localita'
Montegiordano e del relativo svincolo''. Lo afferma, in una nota,
il responsabile regionale Enti locali di Italia dei valori, Alessio
Lizzano. ''In merito all'intervento - aggiunge Lizzano - che ammonta
a poco piu' di nove milioni e mezzo di euro, il ministro Di Pietro
ha comunicato che e' stato approntato il bando per l'appalto integrato
dei lavori agli impianti tecnologici e che lo stesso e' in fase di
pubblicazione. Lo stesso Ministro Di Pietro ha spiegato che il ritardo
e' stato causato dal fatto che e' stato necessario rivedere il bando
di gara alla luce delle recenti modifiche normative. Il capitolato
speciale d'appalto prevede un tempo utile per l'esecuzione dei lavori
di 240 giorni, oltre 45 giorni per la redazione del progetto esecutivo''.
Chiuso il porto
di Diamante
15/02 La Capitaneria di Porto di Maratea ha emesso una ordinanza
di sgombero e divieto di acceso nello specchio d'acqua e sulle banchine
dell'approdo turistico di Diamante. Il provvedimento e' stato emanato
in seguito alla forte mareggiata dei giorni scorsi, che ha colpito
le coste di Diamante e del resto dell'area del Tirreno-cosentino.
150 chili di
pesce sequestrati a Cetraro
15/02 Centocinquanta chili di pesce sono stati sequestrati dai carabinieri
del Nas e dal personale dell'ufficio Circondariale Marittimo di Cetraro
nel corso di controlli compiuti nei confronti di venditori ambulanti.
Dai controlli e' emerso che il pesce era venduto in precarie condizioni
igienico-sanitarie. La merce sequestrata e' stata distrutta.
Domenica chiuso
tratto A3 tra Palmi e Sant’Elia
15/02 Dalle ore 7.00 alle ore 18.00 di domenica l'Anas chiuderà,
in entrambe le direzioni di marcia, il tratto della A3 Salerno-Reggio
Calabria compreso tra gli svincoli di Palmi e Sant' Elia. La chiusura
è dovuta alla esecuzione di interventi preliminari ai lavori
di ammodernamento del tracciato calabrese della A3, nell'ambito del
quinto macrolotto Gioia Tauro-Scilla. I veicoli provenienti da Salerno
e diretti a Reggio Calabria - è scritto in una nota dell'Anas
- dovranno uscire allo svincolo di Palmi e proseguire sulla Strada
Statale 18 fino allo svincolo di Sant'Elia, e da qui rientrare in
autostrada. Percorso inverso per i veicoli provenienti da Reggio Calabria.
Per ridurre i disagi all'utenza - conclude l'Anas - i lavori sono
eseguiti di domenica, quando il traffico veicolare è meno intenso
Brevi di cronaca
da Santa Maria del Cedro, Corigliano, Villapiana, Mangone
15/02 A Santa Maria del Cedro un uomo, Dino Salsini,
di 39 anni, e' stato arrestato dai carabinieri per detenzione a fine
di spaccio di sostanze stupefacenti. A Salsini e' stata notificata
una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di
Paola. L'arrestato, secondo l'accusa, avrebbe spacciato dosi di droga
nei pressi della sua abitazione. A Corigliano Calabro,
Personale del locale Nucleo operativo e radiomobile ha arrestato una
persona per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
A Villapiana i carabinieri della locale Stazione
hanno tratto in arresto un cittadino marocchino per non aver ottemperato
al decreto di espulsione emesso dal Questore di Caltanissetta. A Mangone
personale della locale Stazione, in esecuzione ad una ordinanza di
custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Bari, ha arrestato
un minorenne di origine rumena, dovendo espiare una pena di mesi uno
di reclusione per rapina.
I produttori
di finocchio bloccano per protesta la 106
14/02 E' in corso da questa mattina una protesta dei produttori di
finocchio del territorio della provincia di Crotone che hanno bloccato
il traffico automobilistico lungo la strada statale jonica "106",
in prossimità del bivio per Cutro. I mezzi pesanti vengono
deviati lungo un percorso alternativo che da località Steccato
di Cutro conduce a Santa Severina e viceversa; i mezzi leggeri hanno
invece la possibilità di percorrere la strada provinciale che
da località Sant'Anna, in prossimità dell'aeroporto,
conduce a Crotone e viceversa. I produttori di finocchio, in particolare,
evidenziato la situazione di crisi dell'intero settore agricolo, trainante
per l'economia della zona, e la mancanza di prospettive future per
tante aziende che hanno investito tutto nella produzione di ortaggi
ed in particolare nella coltura del finocchio: in tutta la provincia
circa 4500 ettari, 2500 solo nel territorio di Isola Capo Rizzuto.
Quest'anno ad avere acuito la crisi, sono le scarse piogge e le alte
temperature di questi ultimi mesi che hanno determinato un'anticipata
produzione dei finocchio.
Il Prefetto di
Cosenza propone un comitato per la sicurezza e la legalità
per i comuni del Tirreno
14/02 Un protocollo per la costituzione di un comitato di indirizzo
per la sicurezza e la legalita', nei comuni che si affacciano sulla
costa tirrenica della provincia di Cosenza, verra' sottoscritto nei
prossimi giorni a Cetraro. L'iniziativa di dar vita al comitato e'
del prefetto di Cosenza , Francesco Antonio Musolino che ha illustrato
il progetto e le finalita' ai sindaci nel corso di un incontro svoltosi
questa mattina in prefettura. L'obiettivo e' quello di sostenere l'attivita'
delle amministrazioni locali, favorire la progettualita' in materia
di sicurezza sociale e promuovere un migliore controllo del territorio
nell'area tirrenica attraverso un organismo che rappresenti una concreta
forma di ''sicurezza percepita''. I Sindaci hanno espresso la loro
convinta adesione all'iniziativa avvertendo la possibilita', attraverso
di essa, di vedere realizzata una sinergia concreta ed effettiva tra
Stato ed enti locali in una tematica di centrale importanza per le
comunita' amministrate.
Cariati/ Sindaco
Sero “Allarme immotivato sul caso di meningite”
14/02 Gli organi sanitari competenti per la più opportuna
valutazione di possibili rischi per la salute pubblica "hanno
già fornito ampie assicurazioni circa la già avvenuta
adozione di tutti gli adempimenti previsti per tali casi dalla profilassi
medica". A sostenerlo é stato il sindaco di Cariati, Filippo
Sero, in merito al caso di meningite che ha colpito un bambino di
sette anni. Il sindaco è intervenuto con una nota "affinché
venga adeguatamente ridimensionato l'allarme sociale immotivatamente
diffusosi a seguito della notizia". "Le stesse autorità
sanitarie - ha proseguito il sindaco - non ritengono necessarie particolari
misure da estendere a tutte le scuole presenti sul territorio comunale,
sicché non appare utile alcun intervento d'urgenza da parte
del Sindaco. Ci è stato altresì riferito che, pur non
essendo previsto dalla profilassi medica vigente in materia, l'Azienda
sanitaria 3 provvederà domani alla disinfezione del plesso
della scuola elementare del primo circolo frequentata dal bambino.
Proprio per rendere possibile tale disinfezione, il plesso scolastico,
su provvedimento adottato dalla competente autorità scolastica,
rimarrà chiuso sino a sabato prossimo. L'episodio non è,
comunque, da ricollegare in alcuna maniera allo stato dell'istituto
scolastico, costantemente monitorato e perfettamente rispondente ai
normali canoni igienico-sanitari". "All'alunno colpito ed
ai genitori - ha concluso Sero - manifestiamo la solidarietà
e l'affetto del Sindaco, dell'amministrazione comunale e dell'intera
collettività cariatese, con l'augurio di una pronta e completa
guarigione".
Gli avvocati
di Paola pronti allo sciopero
14/02 Il presidente del Sindacato Forense di Scalea, avv. Achille
Tenuta, ha reso nota ''la piena condivisione'' delle proteste e delle
iniziative deliberate dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati del
Tribunale di Paola che prevede l'astensione da tutte le udienze dal
19 febbraio al primo marzo contro le disfunzioni delle cancellerie,
''che creano notevoli disagi all'avvocatura e quindi ai cittadini
che ad essa si rivolgono per la tutela dei loro diritti''. Al Tribunale
di Paola e alla sezione distaccata di Scalea sono state poste in essere
ulteriori restrizioni temporali all'accesso sia alle cancellerie che
agli uffici notifiche ed esecuzione. L'aver limitato l'accesso a tali
uffici solo in determinati orari, ed a volte in spazi ristretti, sta
provocando agli avvocati gravi disagi. Il Sindacato Forense, nel mentre
conferma la sua disponibilita' ad incontrare le altre associazioni
forensi e gli stessi magistrati, anche al fine di concordare le modalita'
ed i tempi delle udienze per evitare disguidi e lunghe attese, invita
tutte le autorita' preposte ad adottare le iniziative piu' opportune
per risolvere tali problematiche; in difetto gli avvocati saranno
costretti a passare ad altre forme di protesta diverse dall'astensione
dalle udienze.
Brevi di cronaca
da Villapiana, Corigliano
14/02 Un cittadino marocchino, Haziz Nassir, di 35 anni, e' stato
arrestato oggi dai carabinieri di Villapiana per
non aver ottemperato a un decreto di espulsione emesso nei suoi confronti.
L'uomo era stato espulso dal territorio italiano con un decreto emesso
dal questore di Caltanisetta l'11 maggio 2006. A Corigliano
i carabinieri hanno arrestato un giovane, Pasquale Pagnotta, di 23
anni, con l'accusa di detenzione illegale a fine di spaccio di sostanze
stupefacenti. Pagnotta custodiva nella sua automobile trenta grammi
di marijuana. Il giovane è stato portato nel carcere di Rossano.
Sempre a Corigliano un uomo di 32 anni, è
stato arrestato dai carabinieri per furto. L'uomo si è introdotto
nell'abitazione della madre ed ha rubato la somma di 50 euro ed un
libretto di risparmio. Si è quindi recato in banca e ha prelevato
dal libretto altri 300 euro. Avvertiti dalla donna, i carabinieri
hanno rintracciato il trentaduenne che è stato arrestato. Dopo
la convalida dell'arresto l'uomo è stato rimesso in libertà.(
Giovane ucciso
a Torre Melissa: la madre ai funerali “Ascoltare di più
i figli”
13/02 Praticamente tutti gli abitanti di Melissa e della frazione
Torre, nel crotonese, hanno partecipato oggi pomeriggio ai funerali
di Astore Bruni, il ventunenne ucciso venerdi' scorso a coltellate
in una lite con un coetaneo. Una celebrazione che ha sottolineato
l'impegno della comunita', profondamente toccata dalla tragica morte
del giovane, a pronunciare parole di pace e di perdono, le uniche
in grado di far guardare con speranza al futuro. I funerali, con il
rito evangelico, si sono celebrati nella palestra messa a disposizione
dell'Amministrazione comunale. Davanti a tutta la comunita' si sono
susseguite le testimonianze di numerose persone, tra le quali quella
della madre di Astore che, con parole accorate, ha invitato i genitori
a prestare piu' ascolto ai propri figli, a discutere con loro ed a
educarli con tutta l'attenzione che la loro giovane eta' esige da
parte degli adulti. Il sindaco di Melissa, Giuseppe Bonessi, nell'esprimere
il cordoglio del paese, che oggi ha rispettato il lutto cittadino
con la chiusura di tutti gli esercizi commerciali, ha esortato i propri
concittadini a chiedersi ''se quanto e' accaduto poteva essere in
qualche modo evitato e se abbiamo fatto tutto il possibile per evitarlo''.
Una tragedia come quella che ha colpito una piccola comunita' come
Melissa deve, a giudizio del sindaco, spingere tutti indistintamente
''a dare un senso a questa morte'', senza mai piu' sottovalutare certi
sintomi di malessere dei giovani, senza mostrarsi mai piu' distratti
verso i loro disagi e il loro modo di essere, ricordando loro che
e' necessario tornare al rispetto delle regole. I ragazzi, nel corso
della cerimonia, hanno indossato magliette che portavano impressa
l'immagine di Astore Bruni. Ai funerali hanno partecipato rappresentanti
di comunita' evangeliche giunti da tutt'Italia e dall'estero.
Il Presidente
della Compagnia delle Opere sabato a Gizzeria
13/02 Il presidente nazionale della Compagnia delle Opere, Raffaello
Vignali, interverrà sabato prossimo a Gizzeria ai lavori dell'assemblea
della Compagnia delle Opere della Calabria nel corso della quale sarà
presentato il nuovo consiglio direttivo dell'associazione e proclamato
il nuovo presidente regionale. "La Compagnia delle Opere della
Calabria - è scritto in un comunicato - si propone di rilanciare,
con più forza ed insistenza, l'argomento dell'emergenza educativa.
Durante i lavori dell'assemblea verranno affrontate anche le attività
che la CdO calabrese intende affrontare nei prossimi mesi. In particolare:
il lavoro, inteso come la possibilità per ciascuno di coinvolgersi
nella realtà; le risorse dell'iniziativa e dell'intrapresa,
quali elementi fondamentali da cui partire per riorganizzare in rete
i processi produttivi e l'attuale condizione dei servizi alla persona
che, in Calabria, significa maggiore impegno a tutela del diritto
alla salute e più efficienza nell'assistenza". "Si
tratterà - è detto ancora nella nota - di un momento
in cui riprecisare le condizioni che consentono all'uomo di vivere
una esperienza autenticamente umana, di avere una identità,
una fede religiosa, una cultura, e di esprimerla civilmente fino a
costruire strutture sociali in cui essa possa approfondirsi e trasmettersi,
ma anche di affrontare i propri bisogni materiali e culturali, di
avere la possibilità concreta di mettersi assieme ad altri
uomini nel sociale in forza di una motivazione ideale"
Casi di meningite
e tubercolosi a Cariati
13/02 Un bambino di sette anni ed un cittadino rumeno di 21 sono
stati colpiti, rispettivamente, da meningite e tubercolosi a Cariati,
un centro dello Jonio cosentino. Il cittadino rumeno e' stato ricoverato
nel centro infettivo dell'ospedale di Reggio Calabria, mentre il bambino
e' stato portato nell'ospedale Annunziata di Cosenza. I dirigenti
dell'Asl hanno attivato una serie di controlli sui familiari e su
tutte le persone che hanno avuto contatti con i due soggetti infetti.
Sono stati allertati, inoltre, tutti i medici di base per controllare
ed eventualmente segnalare altri casi analoghi. E' stata anche disposta
la disinfestazione della scuola elementare frequentata dal bambino.
L’imprenditore
De Masi chiede la misura cautelare, per usura, alle banche
12/02 Il gruppo De Masi, di proprieta' dell'imprenditore Nino De
Masi, che con le sue denunce ha portato all'apertura di un'inchiesta
che si e' conclusa con il rinvio a giudizio per usura dei vertici
di tre istituti bancari nazionali, dopo la messa ''in mobilita' di
50 dipendenti, prima di smobilizzare gli stabilimenti, si e' rivolto
alla Procura della Repubblica di Palmi per chiedere un provvedimento
cautelare o interdettale nei confronti dei vertici delle banche che
hanno creato un illegittimo 'cartello' e proseguito nella perpetrazione
del reato di usura in danno dello stesso''. Nella richiesta trasmessa
alla Magistratura, e' scritto in una nota, il Gruppo De Masi ha denunciato
la illegittimita' del ''comportamento delle banche e la stretta creditizia
posta in essere dagli Istituti bancari, che hanno creato danni rilevanti
sia per la mancata e possibile espansione all'estero delle aziende,
sia per una produzione contingentata, e sia per l'impossibilita' di
eseguire vendite con termini ampi di pagamento o con i normali canali
bancari''. ''Per molto tempo - prosegue la nota - i titoli di pagamento,
le cambiali, le ricevute bancarie, sono rimasti chiusi in cassaforte,
non essendo utilizzabili e spendibili bancariamente, con impossibilita'
di fare impresa e pagando tutto in contanti e chiedendo i pagamenti
ai clienti in tale modo ed in termini ridotti''. Nell'ottobre scorso,
il gruppo ha presentato una nuova denuncia per evidenziare ''il cartello
operato dalle Banche; la violazione del provvedimento di sequestro
emesso dal Gip di Palmi da parte di Antonveneta; la prosecuzione del
reato di usura; la creazione di una situazione di 'grande difficolta''
per piegare il Gruppo e portarlo a 'miti consigli'; il pericolo di
chiusura delle aziende con il licenziamento di oltre 300 dipendenti''.
Una situazione ''sconcertante'' a parere dei vertici del Gruppo, ''che
denota uno stato di fatto di profonda ingiustizia e penalizzazione,
in quanto non solo le proprie aziende hanno pagato interessi non dovuti
nel passato, con un evidente depauperamento del patrimonio, ma oggi
si vedono costretti a subire altre richieste in tal senso, pur in
pendenza di un procedimento penale e di un provvedimento di sequestro
emesso dal GIP presso il Tribunale di Palmi''. Una vicenda, questa,
che, a parere dei De Masi, ''denota una evidente e manifesta debolezza
del sistema politico ed istituzionale che non riesce a sostenere una
azione legittima e garantita dalla stessa Costituzione, piegandosi
ai voleri del forte sistema economico che controlla ogni azione, ogni
parola ed ogni comportamento di chi dovrebbe garantire liberta', giustizia
e correttezza''. Il difensore del Gruppo De Masi, l'avv. Giacomo Saccomanno,
nel commentare la vicenda ha affermato che ''la questione De Masi
dimostra la esistenza di un sistema ed una commistione di interessi
e debolezze che hanno distrutto il tessuto sociale ed economico del
sud e che risulta cosi' ramificato da rendere impotenti anche le persone
che risultano una vera e riconosciuta risorsa e realta' produttiva
di questo dannato e difficile territorio''. ''Dispiace, comunque -
ha proseguito - che l'assenza di sostegno delle forze politiche probabilmente
rischia di portare ad una chiusura delle aziende del Gruppo De Masi,
avendo questi manifestato l'intenzione di trasferirsi in altra nazione,
ove e' garantita la giustizia ed il rispetto delle regole. Questa
situazione rischia di pregiudicare ulteriormente il territorio, con
altra disoccupazione che, in atto, supera il 40% quella giovanile
ed il 60% quella femminile''. ''Mi auguro - ha concluso Saccomanno
- che vi possa essere un intervento della classe politica e delle
istituzioni per porre fine a questa tragedia e che, comunque, si riesca
a trovare una soluzione per il mantenimento dell'occupazione che non
solo indebolisce le famiglie, ma le consegna, a volte, nelle mani
della criminalita' organizzata. Certo e' che la normativa detta regole
severe per le societa' e, quindi, vi sono buone possibilita' che la
magistratura, finora molto attenta alla vicenda, accolga le richieste
e dimostri che anche nel profondo sud vi e' chi difende la legalita'
ed il rispetto delle regole''.
Giovane ucciso
a Torre Melissa: per oggi prevista convalida arresti omicida. Funerali
e lutto cittadino
12/02 Si svolgerà domani nel carcere di Crotone l'udienza
di convalida del fermo di Nicola Garrubba, il giovane di 22 anni ritenuto
l'autore dell'omicidio di Astore Bruni, di 21 anni, avvenuto venerdì
sera nella frazione Torre di Melissa, nel crotonese. Garrubba, che
nel corso dell'interrogatorio con i carabinieri ha ammesso di aver
compiuto il delitto, sarà sentito dal Gip del Tribunale di
Crotone che deciderà se convalidare il provvedimento di fermo.
La sera del delitto, Bruni è stato contattato telefonicamente
dal fratello minore perché c'era stato l'ennesimo litigio con
il fratello di Garrubba, anch'egli minorenne. Bruni, che era a bordo
della sua automobile e si stava recando a Roma, è rientrato
a Melissa dove ha trovato il fratello in lacrime e con il giubbotto
strappato. A quel punto Astore Bruni ha avuto un violento litigio
con Nicola Garrubba che si è concluso con l'omicidio. Dagli
accertamenti compiuti dai carabinieri è emerso che tra i ragazzi
minorenni, nelle ultime settimane, c'erano stati ripetuti litigi dovuti
sempre a futili motivi. In particolare uno dei ragazzi apostrofava
l'altro con dei 'nomignoli'. Bruni, secondo quanto emerso dagli accertamenti
del medico legale, è stato colpito con quattro coltellate che
lo hanno raggiunto al cuore, torace, spalla e ascella.
Sempre martedì si svolgeranno a Melissa nel pomeriggio i funerali
di Astore Bruni, il ventunenne ucciso venerdì sera a coltellate.
Il rito funebre sarà celebrato da un pastore della Chiesa evangelica
nei locali della palestra comunale. Per l'omicidio è stato
fermato Nicola Garrubba, di 22 anni. Il movente dell'omicidio, secondo
quanto emerso al termine dell'interrogatorio di Garrubba, è
da ricercare in un litigio nato dopo uno scambio di 'nomignoli' tra
i due fratelli minorenni della vittima e del presunto assassino. L'Amministrazione
comunale di Melissa ha indetto, per domani, dalle 14 alle 17, il lutto
cittadino per ricordare il ventunenne ucciso. La decisione della Giunta
comunale di Melissa, cerca di interpretare "l'incredulità,
il dolore e la costernazione - è scritto in una nota - dell'intera
cittadinanza. C'é l'esigenza che istituzioni, famiglie, associazioni
e mondo giovanile si raccolgano in un momento di profonda riflessione
sul grave fatto accaduto che è espressione del grande disagio
giovanile di cui la nostra comunità ha dimostrato di non essere
esente". "Ognuno, secondo il proprio ruolo e responsabilità,
ha il dovere - conclude la nota - di interrogarsi e ragionare su questi
fenomeni di violenza giovanile e sul da farsi per recuperare condizioni
di vita e crescita civile, ed adoperarsi per evitare che simile efferati
fatti non accadano".
Operazione Card:
costituita ricercata
12/02 Si e' costituita ai carabinieri Maria Debora Nocito, irreperibile
dal 24 gennaio scorso perche' destinataria di un provvedimento restrittivo
nell'ambito dell'operazione chiamata 'Card'. L'indagine dei carabinieri
ha avuto inizio nel luglio 2005 e si e' conclusa nel giugno 2006.
Il 24 gennaio i provvedimenti sono stati notificati a 24 persone:
10 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 11 agli arresti domiciliari
e di tre provvedimenti di obbligo di dimora nel comune di residenza
e di firma presso la polizia giudiziaria. I reati ipotizzati riguardano
la detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Bionde per tre
milioni di euro sequestrate al porto di Gioia
12/02 Sigarette contraffatte per un valore di oltre tre milioni di
euro sono state scoperte e sequestrate nel Porto di Gioia Tauro dai
funzionari dell' ufficio delle dogane che hanno agito in collaborazione
con la Guardia di finanza. In particolare sono stati individuati mille
cartoni, contenenti dieci milioni di sigarette contraffatte di marca
"Menphis Blue" provenienti da Dubai e destinate a Bar in
Montenegro; poco meno di cinque milioni di sigarette contenute in
480 cartoni, delle marche "Karelia Sim" e "Maq"
sono state trovate in un container proveniente da Port Quasim (Pakistan)e
destinato a Mesin, in Turchia; e ancora: 350 cartoni contenenti tre
milioni e cinquecento sigarette di marca "Capital" e "Karelia
slim" sono state trovate in un container proveniente dagli Emirati
arabi e destinato alla Libia. Inoltre, nell' ambito dello stesso intervento,
sono stati sequestrati oltre 70 mila tra pantaloni e giacche per donna,
provenienti da Yantian (Cina) per un valore totale stimato di oltre
178 mila euro, merce destinata a Roma; oltre cinquemila autoradio
con lettori Cd/Mp3 ritrovati in un container proveniente da Hong Kong
e destinato ad Ilyichevsk (Ucraina) per un valore complessivo stimato
di 342 mila euro; 2.400 scope elettriche con il marchio contraffatto
e 2.237 articoli in legno riportanti il marchio contraffatto.
Sottostimati
lotti boschivi: Indagato ispettore della forestale
12/02 Ventitré lotti boschivi per alcune centinaia di ettari
sono stati posti sotto sequestro dai carabinieri del comando provinciale
di Cosenza in esecuzione di un decreto emesso dai sostituti procuratori
della Repubblica, presso il Tribunale di Cosenza, Antonio Bruno Tridico
e Salvatore Di Maio. Il sequestro è stato disposto nell' ambito
di un'inchiesta nella quale è indagato un ispettore del Corpo
forestale dello Stato, Pietro Ferraro, 50 anni, di San Pietro in Guarano.
Il sottufficiale, secondo quanto emerso dalle indagini, con mezzi
fraudolenti avrebbe sottostimato il valore macchiatico dei lotti posti
sotto sequestro. Secondo le indagini eseguite dai carabinieri e da
personale tecnico incaricato dalla Procura, in particolare, la sottostima
dei lotti si aggirerebbe sui 300 mila euro: da oltre un milione, valore
accertato, l'ispettore avrebbe fatto in modo di fare emergere un valore
di circa 700 mila euro. L'ispettore, sempre secondo gli inquirenti,
essendo persona preposta al pubblico incanto, con il suo comportamento,
avrebbe influenzato la procedura non solo nel momento in cui si svolgeva
la gara, ma anche nella fase antecedente la stessa, ledendo così
il principio della libera concorrenza. La Procura della Repubblica
di Cosenza indaga, inoltre, contro ignoti, che avrebbero agito in
concorso con Ferraro, per favorire, in maniera illecita, nell'aggiudicazione
delle gare indette dall'Ufficio territoriale per la biodiversità
di Cosenza, espletate l'11 e il 12 maggio dello scorso anno, alcune
ditte a scapito di altre, con conseguente turbativa. Il sequestro
dei lotti si è reso necessario per impedire che gli stessi
possano essere oggetto di utilizzo da parte delle ditte aggiudicatarie.
In migliaia alla
prima giornata del Carnevale di Castrovillari
11/02 In migliaia hanno assistito stamani alla sfilata di apertura
della 49/ma edizione del Carnevale di Castrovillari. Nonostante il
tempo fosse alquanto incerto, infatti, grandissima e' stata la partecipazione
di pubblico alla prima delle tre sfilate (fuori concorso) del Carnevale
di Castrovillari, in programma, per il secondo anno consecutivo, in
orario mattutino anziche' pomeridiano. ''Una formula, quella della
prima sfilata di carnevale, - ha detto l'assessore comunale allo sport
e turismo, Anna De Gaio - che sposo pienamente. Nonostante le incostanti
condizioni climatiche, infatti, sono state tante le persone che hanno
visto sfilare dinanzi ai propri occhi i gruppi mascherati. Credo che
come inizio di questo carnevale le cose siano andate in maniera ottimale.
Un particolare ringraziamento va a tutti coloro i quali si adoperano
per la buona riuscita della manifestazione e ai gruppi mascherati,
grandi protagonisti di questa kermesse carnascialesca che entrera'
nel vivo in questa settimana. Buon divertimento a tutti''. Dopo l'apertura
all'insegna dell'allegria, nel tardo pomeriggio di oggi, presso il
Teatro Sybaris del Protoconvento Francescano, alla presenza del Sindaco,
Franco Blaiotta, si e' svolta la cerimonia di consegna del Premio
Internazionale di Demoetnoantropologia 'Pitre' - S. Salomone Marino',
ospitata nel Carnevale di Castrovillari per il terzo anno consecutivo.
In fiamme scuolabus
ad Amendolara
11/02 Uno scuolabus del comune di Amendolara e' stato danneggiato
da un incendio sulle cui cause sono in corso accertamenti. Il mezzo,
di proprieta' comunale, era parcheggiato in un'area demaniale recintata,
nelle vicinanze del palazzo municipale, quando e' stato interessato
da un incendio. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione
di Roseto Capo Spulico e i vigili del fuoco di Trebisacce.
Pignorata la
filiale di Banca Carime a Vibo
10/02 Un atto di pignoramento immobiliare per circa 600 mila euro
è stato notificato alla filiale di Vibo Valentia di Banca Carime,
condannata in passato per la mancata restituzione di interessi passivi
ad una società della zona, la D'Amato Sas poi diventata Gescom
srl per cambio della ragione sociale. Lo ha reso noto il legale della
società, l'avv. Gaetano Braghò. Il tribunale, accogliendo
le richieste della Gescom, ha condannato la Banca Carime a rimborsare
le somme anche sulla base di una consulenza tecnica mirata a quantificarne
l' importo. Nella somma sono compresi anche gli interessi, i danni
per il mancato avviamento commerciale della società. "La
Banca, nonostante i miei fax e la notifica dell'atto di precetto -
afferma il legale - non ha inteso pagare. A seguito di tale atteggiamento,
sono stato costretto a notificare a Banca Carime il pignoramento immobiliare.
Attualmente, quindi, l'istituto di credito è sottoposto al
procedimento di espropriazione dell'immobile di viale Matteotti a
Vibo Valentia, adibito a filiale". "Personalmente, nella
mia esperienza - ha aggiunto l' avv. Braghò - non mi ero mai
scontrato con una situazione così assurda; tra l'altro, paradossalmente,
qualora la Banca pagasse la somma dovuta non potrebbe neanche rischiare
di non riaverla indietro in caso di buon esito dell'appello attualmente
pendente, poiché la Gescom s.r.l. ha un patrimonio immobiliare
di alcuni milioni di euro ed attualmente gestisce un supermercato
a Vibo Valentia, con introiti annuali di oltre tre milioni di euro".
Contro la mafia
controlli a tappeto sui lavori della A3
09/02 Tutte le imprese che parteciperanno ai lavori di ammodernamento
del tratto dell'autostrada A3 compreso tra gli svincolo di San Mango
D'Aquino (Cosenza) e Falerna (Catanzaro) saranno sottoposte ai controlli
per evitare infiltrazioni della criminalità organizzata. E'
quanto previsto in un protocollo d'intesa siglato stamani a Catanzaro
che estende i controlli anche a quelle imprese che in passato non
erano sottoposte alla normativa antimafia. L'intesa è stata
siglata tra le Prefetture di Cosenza e Catanzaro, l'Anas e l'impresa
Pizzarotti che si è aggiudicata la realizzazione dei lavori.
"L'accordo - ha detto il vice capo di gabinetto del Ministero
dell'Interno, Bruno Frattasi - estende a tutte le imprese della filiera
produttiva i controlli antimafia. Ci sarà un monitoraggio di
tutte quelle tipologie di servizi che sono più soggetti ad
infiltrazioni malavitose. Il contraente generale, che in questo caso
è l'impresa Pizzarotti, segnalerà tutte le informazioni
e dati relativi alle imprese che parteciperanno alla filiera produttiva.
Ci sarà quindi una banca dati di tutti gli esecutori".
I lavori, per un investimento complessivo di 444 milioni di euro,
dovrebbero iniziare tra marzo ed aprile di quest'anno e si concluderanno,
secondo le previsioni, entro il 2009. Il prefetto di Catanzaro, Salvatore
Montanaro, ha evidenziato che "questo protocollo è uno
strumento di prevenzione fondamentale per gestire i lavori di una
parte dell'autostrada A3. Siamo riusciti a realizzarlo dopo contatti
intensi e scambi di idee avuti tra tutti coloro che l'hanno sottoscritto".
Il direttore centrale Grandi Infrastrutture del Mezzogiorno dell'Anas,
Gavino Angelo Coratza, ha ringraziato i prefetti di Cosenza e Catanzaro
per l'iniziativa ed ha ricordato che "da parte delle prefetture
c'é stata una assistenza costante. L'Anas ha la convinzione
che nell'esecuzione di lavori così importanti serve la massima
trasparenza". Nel protocollo d'intesa è previsto anche
l'obbligo, per tutte le imprese che eseguiranno i lavori, di denunciare
eventuali richieste estorsive. "Con l'estensione dei controlli
a tutte le imprese - ha detto il procuratore nazionale antimafia aggiunto,
Emilio Ledonne - riusciremo a bloccare eventuali infiltrazioni della
'ndrangheta nell'esecuzione diretta dei lavori. La criminalità
organizzata potrebbe però tentare di intervenire con la richiesta
di 'pizzo' ed è per questo motivo che noi, nel protocollo,
abbiamo previsto l'obbligo per le imprese di denunciare eventuali
richieste estorsive, prevedendo, in caso contrario, anche la possibilità
di revocare l'appalto". Il legale rappresentante dell'impresa
Pizzarotti, Sergio Bandieri, ha ricordato che "questi protocolli
sono strumenti efficacissimi di contrasto alla criminalità
organizzata. Cercheremo di attuare la massima collaborazione con le
Prefetture per evitare intralci nei lavori".
Omicidio Fortugno,
il 22 udienza del GUP
09/02 E' stato fissato al 22 febbraio l'inizio dell'udienza preliminare
nel corso della quale il Gup di Reggio Calabria dovrà decidere
sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura distrettuale
per 14 persone, a conclusione dell'inchiesta sull'omicidio del vicepresidente
del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno, ucciso
a Locri il 16 ottobre del 2005. Per sei l'accusa è di omicidio.
Tra loro figura il presunto esecutore materiale del delitto, Salvatore
Ritorto, mentre mandante dell'assassinio sarebbe stato, secondo l'accusa,
Alessandro Marcianò, caposala dell'ospedale di Locri. Le altre
persone accusate di omicidio in relazione all'assassinio di Fortugno
sono Domenico Novella, Domenico Audino, Carmelo Crisalli e Giuseppe
Marcianò, figlio di Alessandro, che avrebbero partecipato,
a vario titolo, all'organizzazione del delitto. Le altre richieste
di rinvio a giudizio riguardano Vincenzo Cordì, uno dei capi
dell'omonima cosca di Locri della 'ndrangheta, Antonio Dessi', Salvatore
Dessì, Carmelo Crisalli, Alessio Scali, Gaetano Mazzara, Nicola
Pitasi e Bruno Piccolo. Due i collaboratori dell'inchiesta, Domenico
Novella e Bruno Piccolo. Il primo, affiliato alla cosca Cordì,
ha indicato Alessandro Marcianò come mandante dell'omicidio
di Fortugno, mentre la collaborazione di Piccolo è stata determinante
per la ricostruzione della fase esecutiva dell'assassinio del vicepresidente
del Consiglio regionale della Calabria.
Ancora a rischio
la situazione ambientale nel vibonese
09/02 Se presi in considerazione singolarmente i dati emersi dal
piano di caratterizzazione ambientale dell'area marino-costiera di
Vibo Valentia colpita dall'alluvione del luglio 2006, nella quale
morirono quattro persone, non appaiono particolarmente allarmanti.
Rimane estremamente grave, pero', la situazione complessiva delle
zone maggiormente danneggiate dall'evento, soprattutto in virtu' della
vicinanza della stagione estiva e della scarsita' degli interventi
di riqualificazione ambientale realizzati fino ad oggi. E' quanto
emerso a conclusione della presentazione, da parte dell'Agenzia regionale
per la protezione dell'ambiente della Calabria (Arpacal) e del Dipartimento
di Scienze ambientali dell'Universita' di Siena, dei risultati relativi
allo studio di ''Caratterizzazione ambientale realizzato sulla zona
marino-costiera di Vibo Marina''. I dettagli tecnici e scientifici
dello studio, conclusosi in gennaio, con cui si e' verificato lo stato
di salute del mare, dei sedimenti e degli arenili, sono stati affrontati
da Silvano Focardi, rettore dell' Universita' di Siena, secondo cui
bisogna attuare uno studio ecotossicologico esteso ad un'area piu'
vasta, per determinare l'estensione del fenomeno e i rischi per l'ecosistema
marino e per l'uomo. In secondo luogo vanno rimosse al piu' presto
le sabbie contaminate per effettuare il ripascimento dei litorali
con sabbie provenienti da aree idonee. Infine e' necessario rimettere
in sicurezza, prima possibile, le aree a monte, per impedire il riverificarsi
dei fenomeni accaduti il 3 luglio 2006. Alla conferenza stampa di
presentazione dei risultati dello studio hanno partecipato il commissario
dell'Arpacal Domenico Lemma, il direttore tecnico-scientifico Antonio
Scalzo e il consulente scientifico del Ministero dell'Ambiente Silvio
Greco. Presenti, tra gli altri, anche il sindaco di Vibo Valentia
Franco Sammarco, il presidente della Provincia Ottavio Bruni e il
vicepresidente Paolo Barbieri. ''Questi dati - ha sostenuto Greco
- evidenziano una diffusione di materiali inquinanti su un'area vasta.
Per questo, adesso che si sa cosa fare nel dettaglio, la Regione deve
fornire da subito gli strumenti economici per far fronte all'emergenza.
Se si confermera' questo trend, a luglio la situazione dell'inquinamento
sara' peggiore''. ''E' stata resa pubblica una situazione della massima
gravita' - ha sostenuto Sammarco - sono preoccupato perche' dovro'
mantenermi sulla linea dell'ordinanza emessa nei giorni successivi
all'alluvione. E' inammissibile che il Comune in quanto soggetto attuatore
non abbia a disposizione le risorse necessarie per la riqualificazione
ambientale del territorio''.
Riunione in Prefettura
contro il racket con i Sindaci Destra Crati
09/02 Il Prefetto di Cosenza, Francesco Antonio Musolino, ha ricevuto,
nella Prefettura di Cosenza i sindaci dell'Unione dei paesi arbereshe
della Destra Crati, con i quali ha definito le misure necessarie per
riportare la legalità nella Sibaritide. L'incontro era stato
sollecitato dal Presidente dell'Unione, Cesare Marini, della Direzione
Nazionale dello Sdi e Assessore alla Cultura del comune di San Demetrio
Corone, dopo i gravi episodi di intimidazione avvenuti negli ultimi
tempi nel territorio della Sibaritide culminati con un incendio che
ha colpito un officina di riparazione e sostituzione pneumatici in
contrada Catinella di Corigliano Calabro. L'Unione è formata
dai paesi di Vaccarizzo, San Giorgio Albanese, San Cosmo Albanese,
San Demetrio Corone e Santa Sofia D'Epiro. Il Prefetto ha garantito
ai sindaci il potenziamento dell'attività di controllo da parte
delle forze dell'ordine e la costituzione di una sezione anti raket
in contatto diretto con i vari comuni.
Rissa nell’obitorio
di Rossano per un funerale: 4 arresti
09/02 Si azzuffano per assicurarsi un funerale. E' successo a Rossano.
Protagonisti della rissa, scoppiata all'interno dell'obitorio dell'ospedale,
quattro persone, due titolari di imprese funebri e due operai, che
sono state arrestate per rissa aggravata e poi rimessi in liberta',
dopo la convalida dell'arresto, in atteso del processo, dal magistrato
del tribunale di Rossano. Protagonista della rissa: S.G., 51 anni,
impresario di Corigliano gia' noto alle forze dell'ordine; C.V., 30
anni, impresario di Rossano anch'egli gia' noto; M.A., 22 anni, operaio
di Rossano, incensurato; e G.L. 21 anni, incensurato e residente pure
lui nella cittadina ionica. I quattro si sono reciprocamente scambiati
calci e pugni provocandosi delle lesioni. S.G., M.A. e G.L., infatti,
sono stati medicati dai sanitari dell'ospedale e giudicati guaribili
rispettivamente, 10, 5 e 5 giorni.
A Camigliatello
incontro della Provincia sui fondi Por
09/02 Partiranno domani, da Camigliatello, gli incontri istituzionali
programmati dal presidente della Provincia, Mario Oliverio, destinati
alla discussione con i territori sulla programmazione per il periodo
2007-2013 che riguarda sia i Fondi strutturali dell'Unione Europea
che il Fondo aree sottoutilizzate del Cipe. Le assemblee che si susseguiranno
nelle prossime settimane, promosse dalla Provincia di Cosenza, di
concerto con la Regione, in particolare con l'assessore alla Programmazione
nazionale e comunitaria, Mario Maiolo, è scritto in una nota,
"costituiscono un'importante sede di confronto, nella quale saranno
analizzate e raccolte le istanze degli attori locali sulla programmazione
come strumento di definizione condivisa di obiettivi di sviluppo concretamente
perseguibili". Nello specifico, la riunione di Camigliatello,
come quelle successive che toccheranno tutto il territorio provinciale,
dovrà portare alla definizione della metodologia, dei tempi,
degli obiettivi della politica regionale di sviluppo, nell'ambito
delle priorità fissate dal Quadro strategico nazionale 2007-2013.
All'incontro saranno presenti Oliverio, Maiolo ed il dirigente del
settore programmazione della Provincia, Giovanni Soda. L'invito è
stato esteso ai sindaci del comprensorio silano, alle comunità
montane, ai rappresentanti delle forze economiche, sociali e dell'associazionismo.
Altre riunioni sono previste sino alla fine di Febbraio, a partire
da martedì prossimo alla Comunità montana del Savuto.
A seguire incontri che riguarderanno l'area urbana cosentina, la Valle
del Crati, lo Jonio, il Tirreno e il Pollino.
Muore il marito
di Natuzza
09/02 E' morto oggi, nella casa per anziani della frazione Paravati,
Pasquale Nicolace di 84 anni, marito di Natuzza Evolo, la mistica
con le stimmate promotrice della Fondazione ''Cuore Immacolato di
Maria Rifugio della anime''. I funerali si svolgeranno domani nella
chiesa della Fondazione.
Presidi davanti
le Prefetture calabresi contro l’ampliamento della Base USA
di Vicenza
09/02 La Rete antagonista calabrese ha promosso per domani presidi
che si svolgeranno davanti alle Prefetture dei cinque capoluoghi di
provincia per protestare contro l'ampliamento della base Usa di Vicenza.
Inoltre, Rete antagonista parteciperà, il 17 gennaio prossimo,
alla manifestazione nazionale in programma a Vicenza. "Come realtà
calabresi impegnate da sempre nei nostri territori nel promuovere
modelli sostenibili e rispettosi di terra, acqua, aria e, soprattutto,
della nostra dignità - è scritto in una nota - esprimiamo
la nostra piena solidarietà alle donne e agli uomini vicentini
che si stanno opponendo all'ampliamento della base militare americana
di Vicenza. L'Italia 'ospita' già sul suo territorio oltre
15.000 soldati statunitensi dotati di armi di ogni genere, comprese
quelle nucleari, e rintanati all'interno di basi militari sulle quali
non abbiamo alcun genere di sovranità. Non solo non ci è
mai stato domandato se gradissimo, o meno, questo stato di cose ma,
come contribuenti, siamo obbligati a sostenere il 41% delle spese
di mantenimento di queste basi". "Mentre stiamo assistendo
alla privatizzazione generalizzata di un bene vitale come l'acqua
ed al conseguente aumento vertiginoso delle tariffe - prosegue la
nota - il raddoppio della base consumerà tanto prezioso liquido
quanto quello necessario a soddisfare i bisogni di 30.000 cittadini.
Siamo assolutamente contrari a regalare quest'altra fetta d'Italia,
destinandola a sostenere guerre e massacri compiuti nel nome della
'pace', della 'sicurezza' e della 'democrazia'".
Giornata di solidarietà
della polizia ai bambini disabili di Spezzano Sila
09/02 Domani si terrà a Spezzano della Sila la prima Giornata
di Solidarietà delle forze di polizia di Cosenza a favore dei
bambini disabili ospiti nella Casa famiglia "Divina Provvidenza-Santa
Teresa", dell' Istituto sant'Antonio e della Casa famiglia "Cogios".
La manifestazione è promossa dalla Questura di Cosenza assieme
ai comandi provinciali di Arma dei Carabiniei, Guardia di finanza
e Corpo forestale dello Stato. "Nel corso della giornata - è
detto in un comunicato - sarà offerto un pranzo nel Rifugio
del Corpo forestale dello Stato e saranno distribuiti piccoli doni
a tutti i bambini, ragazze e ragazzini presenti. Saranno presenti
l' Arcivescovo metropolita, il Prefetto e autorità civili e
militari".
Oltre 150 chili
di pesce avariato sequestrato a Cetraro
09/02 Oltre 150 chili di pesce in cattivo stato di conservazione
sono stati sequestrati e quatto persone sono state denunciate in stato
di liberta' nel corso di una serie di controlli del Nucleo antisofisticazioni
dei carabinieri finalizzati a contrastare il fenomeno della vendita
abusiva del pesce. Su delega della Procura della Repubblica di Paola,
i militari, coadiuvati dagli uomini della capitaneria di Porto di
Cetraro, hanno controllato una serie di venditori ambulanti.
Armi e munizioni
rinvenute in un torrente a San Pietro in Guarano
09/02 Due fucili, cartucce di diverso calibro, una maschera in gomma
di colore bianco, un cappellino di lana di colore nero e un paio di
guanti in pile dello stesso colore sono stati trovati dai carabinieri
della Compagnia di Rende all'interno di un sacco di plastica in un
terreno demaniale al margine del torrente Riganello nel comune di
San Pietro in Guarano. I militari, coadiuvati da un' unità
cinofila del Goc (Gruppo operativo carabinieri) di Vibo, sono giunti
a trovare il materiale nell' ambito di alcune indagini condotte su
rapine verificatesi nei dintorni di Cosenza. I fucili trovati sono
un semiautomatico da caccia calibro 12 di marca "Browning"
con canna mozzata risultato rubato nel 2005 in un' abitazione di Castrovillari
e un altro fucile da caccia calibro 16 a canna doppia con marca e
matricola abrase e canne e calcio tagliate. Trovate anche quattro
cartucce calibro 16 e cinque calibro 12. Indagini sono in corso per
risalire all' identità di chi ha occultate le armi.
Brevi di cronaca
da Mirto Crosia, Schiavonea, Castrovillari
09/02 A Mirto Crosia i carabinieri della Compagnia
di Rossano hanno arrestato una giovane coppia trovata in possesso
di 18 grammi di eroina, 15 di hashish ed alcuni flaconi di metadone,
pari a circa 100 dosi, pronte per lo spaccio. Si tratta di Salvatore
Valentino, 34 anni, residente a Casoria (Napoli) e domiciliato a Mirto
Crosia, Censurato, e Irena Zanko, 27 anni, ucraina, domiciliata a
Mirto Crosia. I due conviventi sono stati bloccati alla fermata dell'autobus
e dopo un controllo, avvenuto in caserma, e' stata rinvenuta la droga,
che messa sul mercato avrebbe potuto fruttare circa duemila euro.
L'accusa per i due e' detenzione a fine di spaccio di sostanze stupefacenti.
A Schiavonea tre cittadini rumeni, Enache Pantelimon,
di 32 anni, Gabriel Apostil, di 29, e Livin Florian, di 55, sono stati
arrestati dai carabinieri con l'accusa, per i primi due, di rapina
impropria e per il terzo di furto aggravato. I tre introdottisi in
un supermercato hanno fatto la spesa ma poi si sono allontanati senza
pagare. I primi due sono stati fermati da un impiegato dell'esercizio
commerciale, che e' stato poi minacciato con un coltello. Successivamente
i tre sono stati bloccati all'uscita dal supermercato dai carabinieri
che li hanno arrestati. Due rumeni sono stati portati nel carcere
di Rossano mentre il terzo e' stato rimesso in liberta' in attesa
di giudizio. A Castrovillari i carabinieri del nucleo
operativo e radiomobile della locale compagnia, hanno tratto in arresto
in flagranza di reato Francesco Barbuto d'Assisi, 41 anni, e Luigi
Marinuzzi, 68 anni, entrambi di Castrovillari, già noti alle
forze dell'ordine, perchè responsabili di porto e detenzione
abusiva di armi. I due, in seguito ad un controllo, sono stati trovati
in possesso di 2 pistole calibro 7,65. Le pistole era inserite nella
cintola dei pantaloni. Entrambe le armi, in perfetto stato d'uso e
conservazione, avevano il colpo in canna ed i caricatori inseriti
contenenti ognuno 7 proiettili.
Attesa la decisone
del GIP per il rinvio del giudice Pasquin
08/02 Si dovrebbe conoscere venerdì la decisione del Gup distrettuale
di Salerno, Dolores Zarone, sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata
dai sostituti procuratori della Dda campana, Mariella De Masellis
e Domenica Gambardella, nei confronti dell'ex presidente della sezione
civile del Tribunale di Vibo Valentia, Patrizia Serena Pasquin, e
di Settimia Castagna, Antonino Castagna, Fortunato Polito, Achille
Sganga, Alberto Sganga, Giulio Sganga e Maria Francesca Tulino, accusati
a vario titolo di truffa aggravata ai danni dello Stato, associazione
a delinquere semplice con l'aggravante di aver favorito una associazione
a carattere mafioso e falso nell'ambito dell'inchiesta ''Dinasty 2
- do ut des''. Nel corso dell'udienza, i due pm hanno ribadito la
richiesta di rinvio a giudizio esponendo gli elementi che a loro avviso
supportano una decisione in tal senso. Di contro, i difensori hanno
contestato la ricostruzione dell'accusa. Secondo i magistrati, che
hanno anche replicato dopo le arringhe dei difensori, la Pasquin e
gli altri indagati avrebbero messo in piedi una serie di falsi per
ottenere un finanziamento pubblico volto alla costruzione del ''Melograno
Village'', un villaggio turistico a Parghelia. Una parte dei fondi,
secondo gli inquirenti, sarebbe stata destinata alla cosca dei Mancuso
di Limbadi, una delle piu' potenti della Calabria.
Cosca Lo Bianco:
in 17 restano in carcere
08/02 Il Gip del Tribunale di Vibo Valentia, Vincenzo Capomolla,
non ha convalidato 21 fermi operati due giorni fa dalla squadra mobile
contro i presunti affiliati alla cosca Lo Bianco operante a Vibo Valentia,
ma ha emesso nei confronti di 17 di loro ordinanze provvisoria di
custodia cautelare in carcere. Il provvedimento dovra' essere ratificato,
entro 20 giorni, dal Gip distrettuale di Catanzaro. Quattro persone
sono state scarcerate. La posizione di altre due persone, invece,
dovra' essere valutata da altri giudici: Paolino Lo Bianco, che gia'
era detenuto nel carcere di Rossano, dovra' sottoporsi al vaglio del
Gip di Rossano, mentre per Michele Lo Bianco, che si e' costituito
ieri sera, la decisione ci sara' sabato prossimo. L'operazione della
squadra mobile vibonese, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia,
aveva portato al fermo, per pericolo di fuga, di 23 persone accusate
di associazione mafiosa finalizzata all'estorsione, ai danneggiamenti,
all'usura, emessi in quanto ritenuti esponenti della cosca Lo Bianco
che era anche riuscita, secondo gli investigatori, a mettere le mani
sugli appalti per lavori e forniture all'Azienda sanitaria e all'ospedale
di Vibo e ad estorcere denaro alle altre imprese che lavoravano con
la struttura sanitaria. La cosca, inoltre, avrebbe controllato in
maniera egemone il settore delle estorsioni a Vibo Valentia. La motivazione
del Gip non e' stata resa nota, ma e' presumibile che non abbia riscontrato
il pericolo di fuga per la convalida dei fermi, ma abbia comunque
ritenuto gravi gli indizi nei confronti degli indagati tanto da emettere
le ordinanze di custodia cautelare.
Operazione dei
CC a Vibo: Arrestati in 5 per aver rapinato botti
08/02 "Siamo della cosca Mancuso": si erano presentati
così, in cinque, al titolare di una ditta di produzione e vendita
di fuochi artificiali del vibonese, pretendendo di farsi consegnare
botti di genere vietato e aggredendo lui ed un dipendente. Ed in effetti,
secondo gli investigatori, era vero. I carabinieri del Comando provinciale
di Vibo Valentia, stamani, li hanno arrestati e tra loro c'é
anche Emanuele Mancuso, di 19 anni, figlio di Pantaleone, di 46 anni,
considerato un elemento di rilievo del clan tra i più potenti
della Calabria. I cinque giovani, Emanuele Mancuso, Rosario D'angelo
(24), Tony Campennì (21), Salvatore Comerci (22) e Simone Caprino
(19), tutti di Nicotera e legati, per gli investigatori, da vincoli
di parentela e di contiguità alla famiglia Mancuso, sono accusati
di tentata rapina e lesioni. Il 30 dicembre scorso, i cinque si recarono
nella ditta e dopo avere intimidito il titolare aggredirono lui ed
un dipendente. Quindi si impossessarono di 200 chili di fuochi d'artificio
per un valore complessivo di 20.000 euro. L'immediato intervento dei
carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno portò al recupero
della merce ed all'identificazione di quattro rapinatori che furono
denunciati. Oggi, lo sviluppo delle indagini, ha portato all'emissione
delle cinque ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del Tribunale
di Vibo Valentia. L'operazione, compiuta, oltre che nel vibonese,
anche nelle province di Cosenza e Varese dove risiedono Salvatore
Comerci, studente, e Tony Campennì, è stata portata
a termine da 50 carabinieri del Comando provinciale di Vibo supportati
dalle compagnie di Serra San Bruno, Rende e Luino (Varese, dal gruppo
squadroni dei cacciatori, dal nucleo elicotteri ed unità cinofile.
Intesa Prefetti-ANAS
sugli appalti della A3
08/02 Un protocollo d'intesa, predisposto su indicazione del Ministero
dell'Interno, e finalizzato alla prevenzione di tentativi di infiltrazione
della criminalità organizzata nelle fasi di realizzazione dei
lavori di ammodernamento dell'Autostrada Salerno-Reggio Calabria,
sarà firmato domani, a Catanzaro, dai prefetti di Catanzaro
e Cosenza, Salvatore Montanaro e Francesco Musolino, dall'Anas e dall'impresa
che eseguirà i lavori. Il protocollo riguarda gli interventi
di ammodernamento ed adeguamento dell'autostrada nel tratto compreso
tra i chilometri 286+000 e 304+200. Per l'Anas parteciperà
il direttore centrale grandi infrastrutture del Mezzogiorno, Gavino
Angelo Coratza, mentre l'impresa è la Pizzarotti Spa.
Sabato giornata
dei defunti nelle comunità arberesh
08/02 Giornata malinconica quella di sabato nelle comunità
calabro-albanesi nelle quali si svolgerà la commemorazione
dei defunti, una vera "festa" , che cade il sabato prima
della seconda domenica di Carnevale e quindici giorni prima l'inizio
della Quaresima. Consumare e offrire alla gente in visita al cimitero
davanti le tombe del vino, pane e cibarie, la benedizione dei sepolcri,
toccanti e struggenti canti funebri in arbershe durante la processione
in cimitero, tenere da sabato e per tutta la settimana un lume acceso
nelle case per rendere più agevole "il ritorno" delle
anime in quelle che un tempo erano le loro abitazioni, sono i momenti
salienti e peculiari della "diversità" culturale
arbereshe e della liturgia bizantina. Molte abitazioni, soprattutto
quelle colpite da un lutto recente, sono visitate dai papàs
per la benedizione del "grano bollito". Su un tavolo vengono
posti una candela accesa (simbolo della immortalità dell'anima,
due pani e una bottiglia di vino (simboli sacramentali), un piatto
contenente del grano bollito (simbolo della resurrezione dei corpi).
Il sacerdote spegne la candela immergendola sul grano, taglia il pane
e lo offre assieme al grano ai presenti alla cerimonia. Di sera, infine,
l'ultimo atto con la tradizione, secondo la quale il modo migliore
per "ricordare" i morti è riunirsi tra amici in abitazioni
private per consumare una cena "assieme" alle anime dei
conoscenti più vicini ai presenti.
Rumena truffa
barista di Carolei, arrestata dai CC
08/02 Una rumena Steluta Cristache, 34 anni, domiciliata nel campo
nomadi di Reggio Calabria, nota alle forze dell'ordine e' stata arrestata
dai carabinieri della Stazione di Carolei, in provincia di Cosenza,
poiche' colta mentre si dava alla fuga, a bordo di una Bmw di grossa
cilindrata, subito dopo aver commesso una truffa ai danni del proprietario
di un bar del limitrofo comune di Romanico. La donna secondo quanto
hanno accertato i carabinieri era entrata all'interno del bar per
prendere un semplice caffe', ma con artifici e raggiri e' riuscita
ad impossessata di 200 euro, dandosi successivamente alla fuga prima
di essere fermata dagli dai militari dell'Arma, che hanno recuperato
la refurtiva restituendola al propritario. La donna dopo le formalita'
di rito, e' stata rinchiusa nella casa circondariale di Castrovillari
a disposizione della competente autorita' giudiziaria.
Brevi di cronaca
da Corigliano, Praia, Paola
08/02 A Corigliano Calabro un operaio di 37 anni e' stato arrestato
stamani per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Dopo la convalida dell'arresto l'uomo e' stato rimesso in liberta'.
Nel corso di una perquisizione l'operaio e' stato trovato in possesso
di 4 grammi di marijuana nascosti in un pacchetto di sigarette. A
Praia a Mare, personale della locale Stazione, ha arrestato due cittadini
marocchini, per inottemperanza all'ordine di lasciare il territorio
nazionale emesso dal Questore di Cosenza. A Paola personale del Norm
della Compagnia di Scalea, ha notificato in carcere ad una persona
una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del
Tribunale di Paola, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze
stupefacenti.
Intimidazione
al Presidente dei costruttori edili della Calabria
07/02 Il presidente di Confindustria Catanzaro Giuseppe Speziali,
in una nota, manifesta "la solidarietà personale e dell'
intera associazione" a Giuseppe Gatto, presidente regionale Ance,
per l'atto vandalico ed intimidatorio subito ieri. "Tali tristi
eventi non aiutano certo la nostra terra a crescere e svilupparsi,
ma, anzi, vanificano gli sforzi che quotidianamente poniamo in essere.
Auspico - aggiunge Speziali - che lo Stato faccia arrivare forti ed
immediati i segnali della sua presenza a difesa di chi abbia scelto
la via della legalità, di chi nutre, nonostante tutto, ancora
aspettative di riscatto. In questo drammatico momento, la mia esortazione
è di continuare nella tua attività imprenditoriale con
immutato impegno, solo così si riuscirà a dare una risposta
chiara e precisa, non solo a chi vuole trascinarci nel baratro dell'illegalità
e del sottosviluppo, ma, anche, nei confronti della politica e della
burocrazia, che, come da te sempre sostenuto, rappresentano il problema
dei problemi e la vera criticità che ci impedisce progettualità
e sviluppo". "E' forte lo sdegno - afferma in una nota il
presidente dell' Associazione costruttori edili di Catanzaro, Raffaele
Cerminara - per il ripetersi di simili atti di violenza materiale
e psicologica nei confronti della classe imprenditoriale calabrese.
Non possiamo assolutamente tollerare più che soggetti che fanno
dell'arroganza, della prepotenza e dell'offesa altrui la loro professione
di vita possano continuare ad attentare alla serenità di chi
svolge, ogni giorno, con dedizione, spirito di sacrificio ed abnegazione
la propria attività".
La Confindustria della Calabria in una nota ha espresso la sua vicinanza
e solidarietà al Presidente dei Costruttori calabresi e Vice
Presidente di Confindustria, Giuseppe Gatto, per l'atto intimidatorio
subito. "Oltre alla gravità del gesto - è scritto
in una nota - lascia perplessi e sgomenti il fatto che, nonostante
le forze dell'ordine cerchino di garantire un monitoraggio e una presenza
continua sul territorio con azioni sostanziali di lotta contro la
criminalità organizzata, questi gravi gesti continuano a tenere
sotto scacco chi in Calabria lavora, dà lavoro e non intende
piegarsi ai ricatti ed alle estorsioni". "Ormai si è
stanchi - prosegue la nota di Confindustria - di combattere con una
situazione che vede sempre perdente il mondo dell'imprenditoria e
che tende a mettere ogni giorno in ginocchio la nostra realtà
giovanile davanti all'altare della disoccupazione. Per continuare
ad operare in una regione come la Calabria, dove esistono mille difficoltà
di varia natura, è necessaria una coesione straordinaria e
l'impegno di tutti, perché non soltanto per le imprese ma soprattutto
per i giovani possa esserci un futuro migliore".
A Corigliano
riunito il comitato ordine e sicurezza dopo l’attentato incendiario
di Cantinelle
07/02 Individuare le strategie e definire le misure necessarie alla
lotta alla criminalita' e porre un forte ostacolo al racket delle
estorsioni nella Sibaritide. E' l'obiettivo della riunione del Comitato
per l'Ordine e la Sicurezza che si e' tenuto stamani nella sala consiliare
del comune di Corigliano Calabro. L' iniziativa fa seguito agli episodi
di intimidazione avvenuti negli ultimi tempi nel territorio della
Sibaritide e culminati con l'incendio di un edificio di tre piani
in contrada Cantinella di Corigliano. Alla riunione, preseduta dal
Prefetto di Cosenza, Francesco Antonio Musolino, hanno preso parte
il Procuratore capo della Repubblica di Rossano, Dario Granieri; il
comandante provinciale della Guardia di finanza col. Maurizio Massarini;
il comandante provinciale dei Carabinieri col. Aloisio Marigio' e
i comandanti di compagnia dei Carabinieri e della Guardia di Finanza
di Corigliano e Rossano. Domani pomeriggio tutti i sindaci dell'Unione
dei paesi arbereshe della destra Crati incontreranno il Prefetto di
Cosenza sempre in relazione al fenomeno delle estorsioni e della criminalita'
nella Piana.
''Le vittime del gravissimo atto di intimidazione consumatosi a Cantinella
di Corigliano, che ha coinvolto un rivenditore di pneumatici e tre
studi professionali, non devono essere lasciate sole, anzi devono
sentire forte la vicinanza delle Istituzioni e la presenza dello Stato''.
E' quanto sostiene in una nota il capogruppo di Italia dei Valori
in consiglio regionale, Maurizio Feraudo, l'incendio doloso che ha
distrutto a Cantinella di Corigliano un edificio di tre piani. ''E'
palpabile ¿ ha aggiunto ¿ tra la popolazione interessata
un sentimento di paura che induce a non denunciare gli atti violenza
e di prepotenza della criminalita' che, cosi' come l'episodio di Cantinella
dimostra, non si ferma davanti a nulla''. Della vicenda Feraudo -
e' scritto in una nota - ne ha discusso oggi con il Presidente della
Commissione Regionale Antimafia, Pino Guerriero, il quale, esprimendo
la sua preoccupazione e il suo sdegno per l'ennesimo vile gesto intimidatorio
consumatosi ai danni di imprenditori locali, ha raccolto la sollecitazione
pervenutagli dal capogruppo di Italia dei Valori di promuovere un
incontro tra una delegazione della Commissione da lui presieduta e
i Procuratori della Repubblica dei Tribunali ricadenti nella Sibaritide,
Rossano e Castrovillari. ''In questo delicato momento tutte le istituzioni
- ha concluso Feraudo - devono mobilitarsi per lanciare un messaggio
di concreta vicinanza e di solidarieta' fattiva a quanti quotidianamente
sono sottoposti a logiche intimidatorie ed estorsive''.
Operazione Card:
costituito ricercato
07/02 Si è costituito nel carcere di Paola, Massimiliano Pepe,
ricercato nell'ambito dell'operazione chiamata 'Card' compiuta nei
giorni scorsi dai carabinieri della compagnia di Scalea che ha portato
all'arresto di un presunto gruppo di spacciatori di droga. A Massimiliano
Pepe gli è stato notificato il provvedimento di custodia cautelare
emesso dal gip del Tribunale di Paola, Salvator Carpino, che ha accolto
la richiesta del sostituto procuratore, Domenico Fiordalisi. E' ancora
ricercata Debora Nocito, che si trova attualmente in America ed il
cui rientro è previsto nei prossimi giorni. L'indagine dei
carabinieri è duranta oltre un anno durante il quale gli investigatori
hanno individuato i presunti spacciatori che si rifornivano di droga
a Scampia per poi spacciarla nella zona del Tirreno Cosentino.
Boemi torna coordinatore
della DDA di Reggio
07/02 Salvatore Boemi, 64 anni, da 39 in magistratura, torna nuovamente
a coordinare la Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria.
La decisione e' stata resa nota dal procuratore capo ad interim della
Repubblica di Reggio Calabria, Francesco Scuderi, nel corso di un'apposita
riunione svoltasi nel pomeriggio ed alla quale hanno partecipato tutti
i magistrati inquirenti. Boemi, che in passato ha coordinato l'operazione
'Olimpia', la piu' importante inchiesta sulle cosche della 'ndrangheta
di Reggio Calabria, aveva lasciato sette anni fa la Procura distrettuale
per un normale avvicendamento temporale.
Sorpresa ad Aiello
Calabro per l’astronauta gelosa arrestata e scarcerata
07/02 Ha destano sorpresa e clamore ad Aiello Calabro la vicenda
dell'astronauta italo-americana Lisa Maria Caputo Nowak i cui antenati
erano originari del piccolo centro del cosentino. L'astronauta era
attesa in estate per ricevere la cittadinanza onoraria ma ora, dopo
il suo arresto e la successiva scarcerazione, si è in attesa
che la vicenda giudiziaria venga definita. Il Comune calabrese nei
mesi scorsi ha realizzato un progetto nel quale è previsto
il conferimento della cittadinanza onoraria e la consegna delle chiavi
della città a Nowak. "Ora però - ha detto il sindaco,
Gaspare Perri - con tutto quello che è successo non so se riusciremo
a rispettare i tempi. L'astronauta italo-americana manca da diversi
anni dal nostro paese e quella della cittadinanza onoraria sarebbe
stata una buona occasione per farla tornare nella terra di origine
dei suoi antenati". In Italia Nowak ha ancora alcuni zii che
vivono in Piemonte e Toscana e che, spesso, durante il periodo estivo
trascorrono le loro vacanze ad Aiello Calabro. "Quando c'é
stata la missione spaziale - ha aggiunto il sindaco - abbiamo fatto
alcune ricerche ed abbiamo scoperto che gli antenati dell'astronauta
erano originari del nostro comune e che negli anni dell'emigrazione
lasciarono la Calabria per andare in America. Subito dopo abbiamo
deciso di realizzare un progetto per fare in modo che Nowak venisse
a far visita al nostro comune, iniziativa finalizzata anche a rinsaldare
i rapporti con la comunità italiana in America". La visita
in Calabria prevedeva anche una serie di incontri nelle scuole e Università.
"Quando abbiamo saputo la notizia del suo arresto - ha concluso
- c'é stata molta sorpresa. Però comprendiamo anche
che si tratta di una vicenda strettamente privata che non ci deve
indurre in giudizi affrettati".
Tre chili di
esplosivo rinvenuti nelle campagne di S.Agata d’Esaro
07/02 Tre chilogrammi di esplosivo da cava sono stati trovati da
alcuni operai nelle campagne di Sant'Agata D'Esaro. L'esplosivo, collegato
ad una miccia, era nascosto all'interno di un contenitore di plastica.
Sul luogo del ritrovamento sono intervenuti gli agenti del corpo forestale
dello Stato e gli artificieri dell'esercito. Sono in corso le indagini
per risalire alle persone che hanno abbandonato l'esplosivo.
A Cetraro vinti
66mila euro con una quaterna
07/02 E' finita a Cetraro, in provincia di Cosenza, la più
alta vincita realizzato al Lotto nella prima estrazione della settimana.
Qui, grazie alla quaterna 6-33-39-56 sulla ruota di Napoli, sono infatti
stati vinti 66.875 euro, con una spesa di soli 2,50 euro. Secondo
gradino del podio nella classifica delle vincite più alte a
favore di Roma, con un terno da 24 mila euro, mentre Castellaneta,
in provincia di Taranto, e Messina si sono piazzate terze grazie a
tre terni da 23.750 euro.
Parroco di Longobucco
indagato dalla DDA
07/02 E' indagato per favoreggiamento, dalla Direzione distrettuale
antimafia di Catanzaro, don Antonio Oliviero, parroco di Longobucco,
in provincia di Cosenza, fratello di una donna, Maria, di 23 anni,
unica testimone dell' omicidio dell' imprenditore Luciano Converso,
di 43 anni, avvenuto il 12 gennaio scorso a Rossano. La giovane donna,
che aveva una relazione con la vittima, interrogata subito dopo il
delitto, aveva riferito di non avere visto nulla ed era stata arrestata.
Successivamente, in carcere, incontrando il fratello sacerdote aveva
fatto i nomi dei presunti assassini, Gennarino Acri e Massimo Esposito.
Era stato poi il religioso prima con una telefonata anonima alla polizia
e poi in seguito ad un interrogatorio a confidare, sulla base di quanto
riferitogli dalla sorella, i due presunti assassini di Converso agli
inquirenti. A quel punto anche la donna aveva scelto di parlare con
i magistrati confermando la versione resa al fratello sacerdote. A
breve distanza di tempo dalla confessione resa agli inquirenti da
Maria, l' ennesimo colpo di scena si è avuto, però,
proprio da don Oliviero che, davanti al magistrato, ha ritrattato
tutto. Da qui l' incriminazione per favoreggiamento del parroco di
Longobucco. I giudici del Tribunale della Libertà di Catanzaro
hanno, intanto, rigettato il ricorso presentato dai difensori dei
due presunti autori del delitto, Gennarino Acri e Massimo Esposito,
raggiunti nel frattempo da una nuova ordinanza di custodia cautelare
emessa dal gip distrettuale Antonio Battaglia. L' omicidio di Converso,
infatti, sarebbe stato commesso in un contesto mafioso. La donna,
unica testimone del delitto, si trova adesso in una località
protetta.
Brevi di cronaca
da Rossano, Corigliano, Praia, Diamante
07/02 A Rossano un uomo, Giuseppe Zannino, di 41 anni, e' stato arrestato
dagli agenti della polizia di Stato per evasione dagli arresti domiciliari.
Nel corso di controlli Zannino e' stato trovato all'interno di una
serra a Rossano dove si era nascosto per sfuggire all'arresto. A Corigliano
i carabinieri hanno arrestato con l'accusa di furto aggravato e violazione
di domicilio, Francesco Gradilone, di 40 anni e la sua fidanzata Maria
Teresa Claudia Grispino, di 35 anni di Corigliano. I due sono stati
sorpresi dopo essersi introdotti in uno studio medico di Corigliano
Scalo di proprietà del Gradilone e affittato ad un medico.
I due sono stati bloccati mentre cercavano di allontanarsi dopo aver
sottratto 1500 euro da un cassetto del medico affittuario. Dopo la
conferma degli arresti da parte del Sostituto Procuratore della Repubblica
di Rossano, sono stati scarcerati in attesa di giudizio perché
incensurati. A Praia a Mare i militari dell' arma della locale stazione
hanno arrestato 2 cittadini marocchini domiciliati a Tortora. Si tratta
di Younnes Ei Fadii e Jafri Yassine di 24 e 23 anni. I due erano inottemperanti
del decreto di espulsione emesso dal Questore di Cosenza emesso nel
gennaio di quest' anno. I due ora si trovano nelle camere di sicurezza
della compagnia di Scalea in attesa del processo per direttissima.
A Diamante i carabinieri della locale stazione, in collaborazione
con i colleghi del nucleo operativo di Scalea, hanno arrestato Alessandro
Biondi, 37 anni di Diamante, commerciante. L' accusa è di spaccio
di sostanze stupefacenti. L' uomo è stato sorpreso mentre cedeva
una dose di 8 grammi di hascisc ad un giovane di 33 anni, il quale
è stato identificato e segnalato alla prefettura di Cosenza.
Addosso al Biondi sono stati trovati 1.200 euro, provento dello spaccio
della droga. L' uomo è stato portato nel carcere di Paola.
Incendiato un
escavatore in un cantiere della A3
06/02 Un escavatore di una ditta di Palermo che sta eseguendo i lavori
di ammodernamento dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria e' stato
incendiato da sconosciuti mentre era nel cantiere nei pressi dello
svincolo per le Serre, nel vibonese. Le fiamme hanno provocato danni
al mezzo per circa 25 mila euro. Il danneggiamento e' stato scoperto
dal responsabile del cantiere che ha denunciato l'accaduto agli agenti
della sezione della polizia stradale di Vibo Valentia. Nei mesi scorsi
un altro attentato aveva provocato danni a due escavatori di un'altra
societa' edile impegnata nei lavori di ammodernamento dell'autostrada.
A Don Ciotti
la cittadinanza onoraria di Pizzo
06/02 Il consiglio comunale di Pizzo, nel vibonese, ha conferito
la cittadinanza onorario a Don Luigi Ciotti, fondatore e presidente
nazionale dell'Associazione antimafia Libera. Alla cerimonia hanno
partecipato numerosi studenti. All'inizio della cerimonia e' stato
osservato un minuto di silenzio per ricordare Federica Monteleone,
la sedicenne morta dopo essere entrata in coma a causa di un black
out nella sala operatoria dell'ospedale di Vibo Valentia. ''Sono stato
- ha detto don Ciotti - un piccolo strumento che si e' messo in gioco
nella lotta alla criminalita' per affermare i diritti e la dignita'
della gente''. Don Ciotti ha ricordato anche quando il padre lascio'
le Dolomiti per raggiungere Pizzo dove lavoro' come capocantiere in
una impresa edile. ''Mio padre adesso ha 95 anni - ha aggiunto - ma
non dimentica l'accoglienza di questa terra dunque accetto ben volentieri
la cittadinanza per 'Libera' e per mio padre''. Il Prefetto di Vibo
Valentia, Vincenzo Greco, ha salutato Don Ciotti definendolo ''l'emblema
del contrasto a tutte le mafie''.
Il comune di
Parghelia parte civile nel processo “Do ut des”
06/02 La giunta del comune di Parghelia ha deliberato la costituzione
di parte civile nel procedimento penale nei confronti delle persone
coinvolte nell'operazione chiamata 'Dinasty 2 - Do ut Des' nella quale
e' stata arrestata anche il giudice del tribunale di Vibo Valentia,
Patrizia Pasquin. La decisione e' scaturita a seguito della richiesta
di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura distrettuale di Salerno.
L'udienza preliminare e' prevista per l'8 febbraio. Nella richiesta
il comune di Parghelia risulta individuato come parte offesa. Al momento
della delibera il sindaco Vincenzo Calzona si e' allontanato dalla
riunione perche' nell'inchiesta risulta indagato per concorso nel
reato di falso. Prima di allontanarsi dai lavori della giunta il sindaco
ha detto ''pur condividendo pienamente la costituzione di parte civile
nel procedimento penale ritengo opportuno allontanarmi dalla trattazione
dell'argomento essendo indagato nel procedimento''.
Brevi di cronaca
da Luzzi
06/02 A Luzzi, due fratelli, Mario e Gianfranco Sacco, di 45 e 37
anni, sono stati arrestati dai carabinieri per furto e resistenza
a pubblico ufficiale. I due sono stati bloccati a bordo di una Lancia
'Y' dopo aver rubato la somma di 350 euro nella parafarmacia 'Algieri'.
Alla vista dei carabinieri i fratelli Sacco hanno opposto resistenza
ma sono stati bloccati ed arrestati.
Chiude l’imprenditore
che ha denunciato le banche
05/02 Ha comunicato ai sindacati a livello nazionale, regionale e
di zona, l' avvio delle procedure per la messa in mobilità
di 50 dipendenti, l' imprenditore calabrese, Nino De Masi, che con
le sue denunce ha portato all' apertura di un' inchiesta che si è
conclusa con il rinvio a giudizio per usura dei vertici di tre istituti
bancari nazionali. In seguito alla comunicazione dell'imprenditore
ai sindacati, é stato convocato un incontro che si svolgerà
il prossimo 13 febbraio nella prefettura di Reggio Calabria. "Ho
fatto quanto nelle mie possibilità - afferma De Masi nella
lettera - ho gridato forte a tutti lo stato di abbandono nel quale
mi sono trovato per il semplice fatto di aver esercitato un mio diritto,
quello di denunciare pubblicamente e legalmente quanto fatto dal sistema
bancario e quanto indebitamente sottrattoci. Potrebbero rivelarsi
vani infatti tutti i sacrifici compiuti, impegnando tutti i miei beni
e quelli della mia famiglia, per cercare di mantenere in vita le aziende
e salvaguardare 280 posti di lavoro". "Sono cosciente, di
fronte alla mia famiglia ed ai miei lavoratori - prosegue ancora De
Masi - di aver fatto tutto quello che potevo. Ho la coscienza a posto,
non so se gli altri possano dire altrettanto non avendo mosso un passo
per permettere ai nostri dipendenti di mantenere un posto di lavoro
dignitoso, come lo hanno sempre avuto sino ad ora. Ritengo che qualcun
altro dovrà pur spiegare i motivi per i quali una azienda sana
come la De Masi, con un mercato in continua espansione, che esporta
in tutto il mondo prodotti innovativi e tecnologicamente all'avanguardia,
con importanti prospettive di sviluppo, si trovi costretta a ridurre
il personale rischiando anche di chiudere solo perché ha sempre
operato nella legalità. E di legalità, in Calabria,
si può anche morire".
11 Indagati a
Torino per investimenti fantasma in Calabria
05/02 Undici persone sono state indagate a piede libero dai militari
del nucleo di polizia tributaria di Torino della Guardia di Finanza,
coordinati dal sostituto procuratore Manuela Pedrotta, a conclusione
dell'indagine che ha bloccato un' ingente truffa ai danni dello Stato
ideata per ottenere indebitamente svariati milioni di euro di contributi
pubblici a fondo perduto per investimenti in Calabria, in realtà
mai realizzati. Si tratta di imprenditori di Torino, Sarre (Aosta),
Cuneo e della provincia di Cosenza. Per quattro l' accusa è
truffa aggravata ai danni dello Stato, mentre per gli altri sette
l'imputazione è violazione di reati fiscali.Nel maggio dello
scorso anno erano già state eseguite tre ordinanze di custodia
cautelare in carcere nel torinese e in provincia di Cosenza nei confronti
di due imprenditori e un commercialista con l'accusa di concorso in
truffa aggravata. "I promotori e gli organizzatori della frode
- precisa la Guardia di Finanza - si erano impegnati a investire in
Calabria mezzi e capitali pari ad oltre 38 milioni di euro, parte
dei quali messi a disposizione dal Ministero delle attività
produttive, per la realizzazione di insediamenti industriali in grado
di creare almeno 420 nuovi posti di lavoro". Nell'ambito dell'operazione
la Guardia di Finanza ha scoperto l' emissione di fatture per operazioni
inesistenti per un totale di oltre 9,3 milioni di euro e un' evasione
dell' Iva di 1,7 milioni di euro.
100 agricoltori
del crotonese bloccano la 106
05/02 Piu' di 200 imprenditori agricoli, con un centinaio di trattori
provenienti in particolar modo da Isola Capo Rizzuto, Cutro, Rocca
di Neto e Strongoli, hanno manifestato oggi lungo la Statale 106 in
corrispondenza del bivio per Cutro, nel crotonese, provocando disagi
alla circolazione. Gli imprenditori, in particolare, hanno evidenziato
la situazione di crisi dell'intero settore agricolo, trainante per
l'economia della zona, e la mancanza di prospettive future per tante
aziende che hanno investito tutto nella produzione di ortaggi ed in
particolare nella coltura del finocchio: in tutta la provincia circa
4.500 ettari, 2500 solo nel territorio di Isola Capo Rizzuto che e'
quello piu' colpito. Ad avere originato la forte crisi sono le scarse
piogge e le alte temperature di questi ultimi mesi. La situazione
climatica ha messo in ginocchio la produzione del finocchio che ha
raggiunto anticipatamente la maturazione diventando non piu' commerciabile.
Il blocco e' stato tolto dopo che una delegazione di imprenditori
agricoli, guidata dagli amministratori comunali di Isola Capo Rizzuto
e Cutro, ha incontrato il prefetto di Crotone, Vincenzo Cardellicchio,
che ha immediatamente avviato contatti con la Regione Calabria e con
il Governo centrale per istituire un tavolo di discussione tecnico-politico.
Brevi di cronaca
da Cropalati e Longobucco
05/02 I carabinieri del comando provinciale di Cosenza hanno arrestato
a Cropalati un manovale per il reato di furto aggravato. A Longobucco,
invece, i militari hanno arrestato una persona per rissa, violenza
e resistenza a pubblico ufficiale
La Procura apre
un inchiesta sull’incendio di Cantinelle
04/02 La Procura della Repubblica di Rossano ha disposto una perizia
tecnica per accertare le cause dell'incendio che nella notte tra venerdi'
e sabato scorsi ha distrutto, in localita' Catinella di Corigliano
Calabro, un'officina per la sostituzione e la riparazione di gomme.
L'incendio si e' propagato ai due piani superiori dell'edificio in
cui e' ubicata l'officina. L'intero fabbricato e' stato dichiarato
inagibile dai vigili del fuoco, con la conseguente chiusura di tre
studi medici. Il proprietario dell'officina, Damiano Falco, di 30
anni, di San Demetrio Corone, nel maggio del 2005 subi' un furto di
pneumatici e di un motociclo. I locali dell'officina, inoltre, a titolo
intimidatorio, vennero cosparsi di liquido infiammabile. Secondo una
prima valutazione, i danni provocati dall'incendio scoppiato nell'officina
ammontano a circa un milione di euro.
Feraudo (Idv) “Segnale preoccupante”
''Sdegno e preoccupazione'' vengono espressi dal capogruppo alla Regione
di Italia dei Valori, Maurizio Feraudo, riguardo l' episodio che ha
coinvolto un negozio di pneumatici ed un intero fabbricato a Cantinella
di Corigliano Calabro. ''Quanto accaduto - sostiene Feraudo - deve
suonare come un preoccupante campanello d' allarme che non puo' passare
inosservato perche' coinvolge non solo onesti lavoratori, ma anche
studi professionali e gente comune. Se dovesse emergere la matrice
estorsiva come causa del grave episodio, saremmo in presenza di fenomeni
che oramai interessano l' intero territorio calabrese. La semplice
mobilitazione, quindi, non basta piu'. In Calabria vi sono categorie
che pagano un prezzo altissimo solo per il fatto di essersi affermati
e radicati sul territorio e che, quindi, sono sottoposte costantemente
al racket dell' estorsione. Occorre, quindi, una nuova coscienza che
sia in grado di debellare sul nascere questo tipo di fenomeni. Accanto
all' azione delle forze politiche e sociali occorrono iniziative a
tutela di quei soggetti che stanno diventando sempre piu' bersaglio
della criminalita' organizzata''
Maltempo: nevicate
in Sila e sulla A3
04/02 Ci sono state nevicate oggi in alcune zone della Calabria,
conseguenza delle forte riduzione della temperatura registrata in
tutta la regione. Gli effetti si sono avuti, in particolare, lungo
l'autostrada Salerno-Reggio Calabria, da Rogliano in direzione nord.
Per gli automobilisti, secondo quanto ha riferito la Polizia stradale,
c'é l'obbligo di catene a bordo in considerazione anche di
un possibile peggioramento delle condizioni meteorologiche. In alcuni
tratti dell'autostrada sono entrati in azione i mezzi spargisale dell'Anas
e dell'Amministrazione provinciale di Cosenza. Nevicate si sono registrate
anche in Sila, in provincia di Cosenza e Catanzaro, senza particolari
conseguenze, comunque, per la viabilità. La situazione viene
tenuta sotto controllo in previsione di un ulteriore irrigidimento
della temperatura e di altre possibili nevicate anche in forma più
abbondante rispetto a quanto accaduto oggi.
Troppo vento
a Lamezia, aereo atterra a Napoli
04/02 Un aereo della compagnia Airone, partito da Torino con destinazione
Lamezia Terme, e' stato fatto atterrare nell'aeroporto di Capodichino,
a Napoli, a causa delle difficolta' provocate delle forti raffiche
di vento che hanno interessato lo scalo lametino. La torre di controllo
dell'aeroporto di Lamezia, durante, il volo, si e' messa in contatto
radio col pilota dell'aereo avvertendolo della situazione critica
che interessava lo scalo per le avverse condizioni atmosferiche. E'
stato deciso, cosi', di anticipare l'atterraggio dell'aereo, facendolo
giungere a Napoli.
Due arresti per
spaccio a Rovito
04/02 I carabinieri hanno arrestato a Rovito due persone, G.M., di
27 anni, di Cosenza, e T.F., di 30, di Lappano, con l'accusa di detenzione
illegale a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. I due, sottoposti
a controllo mentre erano a bordo di un'automobile, sono stati trovati
in possesso di 16 grammi di cocaina e di 400 euro in contanti, presunto
provento dell'attivita' di spaccio. G.M. e T.F., alla vista dei carabinieri,
hanno tentato di disfarsi dell'involucro contenente la sostanza stupefacente,
lanciandolo dal finestrino dell'auto. La droga e' stata pero' recuperata
dai militari. I due arrestati sono stati portati nel carcere di Cosenza.
Incendio distrugge
deposito pneumatici a Catinelle: due milioni di danni
03/02 Ammontano a circa un milione di euro i danni provocati dall'incendio
che ieri notte ha distrutto il deposito di gomme della famiglia Falco
a Cantinella di Corigliano Calabro. Le fiamme, quasi certamente dolose,
hanno incenerito non solo il magazzino nel quale c'erano pneumatici,
ma anche l'officina di montaggio. Squadre dei vigili del fuoco di
Rossano, Cosenza e Trebisacce hanno lavorato tutta la notte per spegnere
le fiamme. Sul caso indagano i carabinieri di Corigliano Calabro.
La pista piu' seguita e' quella che conduce al racket delle estorsioni.
Medaglia della
Croce Rossa alla memoria di Federica Monteleone
03/02 La Croce Rossa Italiana ha conferito alla memoria a Federica
Monteleone, la sedicenne di Vibo Valentia morta dopo un blackout in
sala operatoria, il Diploma di benemerenza con medaglia di prima classe
per il suo impegno nella donazione degli organi. Federica, e' scritto
nella motivazione, si e' distinta particolarmente ''per il manifestato
impegno a favore della donazione degli organi e per il contributo
assicurato nel segnalare l'importanza della donazione delle cellule
staminali dal cordone ombelicale, attraverso un suo disegno e la realizzazione,
insieme alla sua classe, di un Cd sul tema della donazione degli organi''.
Per rispettare la sua volonta', i genitori aveva deciso la donazione
degli organi, ma l'espianto e' stato possibile solo per le cornee
perche' la Procura della Repubblica di Vibo Valentia che conduce l'inchiesta
sulla sua morte non ha autorizzato il prelievo di altri organi per
consentire l'effettuazione dell'autopsia. Il Diploma assegnato a Federica
Monteleone, annunciato nel corso di una iniziativa promossa dalla
Cri di Vibo Valentia sul tema delle cellule staminali dal cordone
ombelicale, e' stato consegnato, in forma privata per volere della
famiglia Monteleone, dal vice presidente nazionale della Croce rossa,
Vincenzo Scognamiglio, e dal consigliere per la comunicazione Cri,
Fausto Taverniti, a nome del presidente nazionale Massimo Barra, che
il 29 gennaio scorso aveva firmato l'atto ufficiale. In occasione
del conferimento del Diploma, il presidente dell'Ordine dei giornalisti
della Calabria, Giuseppe Soluri, ha inviato un messaggio nel quale
ha affermato che ''Federica aveva tanti sogni e mostrava gia' tante
inclinazioni: lo studio, la danza e anche il giornalismo. E' per questo
che, insieme alla Croce rossa, l'Ordine intendera' onorare la sua
memoria con un riconoscimento da assegnare ogni anno a chi, come Federica,
guarda al giornalismo come approfondimento culturale e sociale
Commerciante
arrestato per droga
03/02 I carabinieri della compagnia di Cosenza, in collaborazione
con i colleghi della compagnia di Rende, hanno arrestato un commerciante
Vittorio Principe di Marano di Napoli. L'uomo e' stato sorpreso all'interno
del parcheggio di un supermercato di Montalto Uffugo, con due grammi
di cocaina, due grammi di eroina e vari astucci vuoti. Il commerciante
ha tentato di disfarsi del contenuto degli involucri, ma il pronto
intervento dei militari ha impedito che potesse disperdere lo stupefacente
custodito negli involucri celati nei calzini. Nella casa di Rende
i carabinieri hanno poi rinvenuto materiale vario per il confezionamento
della droga.
Quattro falsi
istruttori di sci denunciati a Camigliatello
03/02 Quattro giovani, che esercitavano abusivamente a Camigliatello
Silano la professione di istruttori di sci, sono stati denunciati
in stato di liberta' dai carabinieri. I quattro giovani, che hanno
un'eta' compresa tra i 24 ed i 29 anni, sono stati sorpresi dai carabinieri
mentre, pur non essendo in possesso dell'abilitazione necessaria,
impartivano lezioni di sci.
Rapinatore cosentino
in trasferta perde il telefonino, viene rintracciato e arrestato
02/02 Ha perso il suo telefonino subito dopo avere commesso una rapina
nel centro di Pescara e tentando di recuperarlo e' stato rintracciato
e arrestato dai Carabinieri: protagonista dell'accaduto un calabrese
di 24 anni, Carmine Cristini, di Montalto Ufugo (Cosenza), accusato
di rapina. Il giovane, dopo essere entrato in una filiale della Banca
di Roma a Pescara, si e' fatto consegnare, sotto la minaccia di un
taglierino, circa 7.900 euro in contanti: mentre fuggiva a piedi ha
perso uno dei telefoni cellulari che portava con se'. Il telefono
e' stato trovato da uno dei Carabinieri di Quartiere che erano in
zona: grazie alla scheda sim e' stato possibile risalire all'identita'
del giovane, che nel frattempo aveva chiamato il cellulare perso da
un altro telefonino. I militari, fingendosi privati cittadini e promettendo
di restituire l'apparecchio al giovane si sono accordati per incontrarlo
presso la stazione ferroviaria dove lo hanno arrestato.
Titolare di un bar, era di Rossano, uccisa a Modena
02/02 La titolare di un bar a Modena e' stata uccisa la scorsa notte
all'interno del locale pubblico mentre stava chiudendo. Il cadavere
della donna e' stato trovato dai carabinieri con il cranio sfondato
da un corpo contundente che non sarebbe ancora stato trovato. Si tratta
di Achiropita Mascaro, 52 anni, originaria di Rossano Calabro (Cosenza),
proprietaria anche di una vicina edicola. La morte e' stata scoperta
attorno all'una di notte all'interno del Bar Caffe' Gualtieri di via
dell'Uccelliera, alla periferia di Modena, zona Emilia Ovest. Non
vi sarebbero testimoni. Secondo una prima ricostruzione, la barista
potrebbe essere stata aggredita mentre si accingeva a chiudere l'esercizio.
Al vaglio degli investigatori diverse ipotesi: la prima che era stata
fatta nell'immediatezza, l'aggressione a scopo di rapina, non sembrerebbe
reggere ai primi riscontri. Si sonda anche l'ambiente vicino alla
donna, alla ricerca di possibili moventi. L'allarme e' arrivato ai
carabinieri involontariamente da un vicino, che gia' in passato aveva
protestato per i rumori provenienti dal locale, e che verso mezzanotte
aveva segnalato al 112 che dal bar si sentiva musica a alto volume.
I militari sono quindi entrati nell'esercizio per invitare la titolare
ad abbassare la radio, e l'hanno trovata uccisa, seduta su una sedia,
con la schiena appoggiata a un muro e la testa fracassata da tre,
quattro colpi di un oggetto contundente non appuntito. Ai suoi piedi
un coltello da cucina, non usato ne' per difesa ne' contro di lei.
L'assassino ha subito dopo spostato in avanti un frigorifero, per
occultare la scena che altrimenti sarebbe stata visibile dall'esterno,
e se ne e' andato senza toccare la cassa ne' i tre-quattrocento euro
che la donna aveva in tasca. Il comandante provinciale Marco Rizzo
ha spiegato ai giornalisti ''che non c'erano segni di lotta o di colluttazione,
c'e' stato solo lo spostamento di quel frigorifero per coprire la
scena''. L'ipotesi della rapina ''ci sembra la meno plausibile, anche
se resta aperta come le altre''. In assenza di testimoni, e' cominciato
un controllo nella zona alla ricerca di persone che possano aver visto
o sentito particolari utili e di eventuali immagini da telecamere
a circuito chiuso. Rizzo ha anche detto che la zona e' tranquilla
e che il locale non aveva frequentazioni particolari: ''Stiamo sondando
il vicinato, le persone legate alla vittima - ha detto ancora il colonnello
- per cercare di saperne di piu' sulla sua vita privata''. Vista l'efferatezza
del delitto, e' ipotizzabile che la donna sapesse che era l'assassino,
che potrebbe aver agito cosi' proprio perche' riconoscibile: ''Ma
e' solo un'ipotesi''.
Si era incatenata per un contenzioso con il Comune
Achiropita Mascaro, la commerciante uccisa nella notte a Modena, era
stata al centro di una querelle con il Comune di Modena e, per uno
dei contenziosi, era arrivata ad asserragliarsi all'interno di un
chiosco da lei gestito all'interno del parco Ferrari. Proprio pochi
giorni fa, in tribunale a Modena, era stata assolta dall'accusa di
abuso edilizio e invasione di suolo comunale, per la quale era stata
denunciata quattro anni fa. Il contenzioso riguardava una piccola
area accanto all'edicola che Achiropita Mascaro gestiva accanto al
parco Ferrari, lungo la via Emilia ovest. Accanto all'edicola la donna
aveva costruito una tensostruttura e il Comune l'aveva denunciata,
accusandola di aver costruito una struttura abusiva che invadeva l'area
comunale. Lei si era difesa dicendo che quell'area del parco Ferrari
era demaniale, e non comunale, e che l'aveva ottenuta in concessione,
quindi il Comune non poteva reclamarne i diritti. Intanto accanto
all'edicola erano apparse reti rosse di recinzione e l'area sotto
sequestro era rimasta bloccata. Nei giorni scorsi il tribunale aveva
dato ragione ad Achiropita Mascaro. Un'altra vicenda aveva opposto
la commerciante al Comune. Nell'estate del 2003 l'amministrazione
comunale aveva intimato lo sfratto alla donna, che aveva la gestione
di un chiosco bar all'interno del parco Ferrari. Secondo il Comune
non pagava regolarmente l'affitto e non garantiva il mantenimento
del bar in buone condizioni. La Massaro si era opposta al provvedimento:
anche in quel caso, motivo del contendere era la proprieta' del parco.
Del demanio o del Comune? Il 24 luglio 2003, quando lo sfratto divenne
esecutivo, si incateno' agli infissi del suo chiosco e i vigili urbani
dovettero forzarne l'ingresso e tagliare le catene con una cesoia.
''Mi hanno cacciato perche' sono un personaggio scomodo''. Questo
il commento dell'attuale sindaco, Giorgio Pighi: ''Di fronte a episodi
di questa gravita', per quanto risultino circoscritti e isolati, la
citta' si aspetta da tutti il massimo impegno per arrivare a una rapida
conclusione delle indagini con l'individuazione dei responsabili.
Ovviamente saranno le valutazioni della magistratura e dei carabinieri
a definire il contesto in cui il delitto e' maturato e a tracciare
le linee dell'inchiesta. Intanto riaffermo la partecipazione, mia
personale e a nome della citta', al dramma umano dei famigliari''
Sorpresi dall’impianto video mentre rubano
in casa, 4 arresti a Castrovillari
02/02 I carabinieri della Compagnia di Castrovillari hanno posto
agli arresti domiciliari due persone e ad altre due hanno notificato
l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria perche' ritenuti
responsabili del tentato furto in un appartamento. I quattro si erano
introdotti in un appartamento, senza rendersi conto che era installato
un sistema di ripresa tv a circuito chiuso. Quando i carabinieri hanno
visionato le immagini sono riusciti a risalire ai quattro che sono
stati segnalati alla Procura che poi ha chiesto l'emissione dei provvedimenti
eseguiti stamani. Nel corso dell'operazione, alla quale hanno partecipato
30 carabinieri, sono state effettuate numerose perquisizioni ed e'
stato recuperato del materiale la cui provenienza e' adesso al vaglio
degli investigatori. Le persone poste agli arresti domiciliari sono
Silvio Zucco, di 42 anni, e suo nipote Mario Zucco, di 24 anni. Altre
due persone, S.C. (22) e M.C. (20), sotto stati sottoposti alla misura
cautelare dell'obbligo di firma due volte al giorno. I provvedimenti
sono stati emessi dal Gip del Tribunale di Castrovillari, Cataldo
Collazzo, su richiesta del sostituto procuratore Francesco Pellecchia.
I quattro sono accusati di essersi introdotti, lo scorso 20 gennaio,
in un'abitazione nel comune di Saracena e di aver asportato circa
10 quintali di vino e alcune derrate alimentari, per un valore complessivo
di 3 mila euro.
Diamante/ Si finge poliziotto per conoscere una
donna: condannato
02/02 Si era finto poliziotto per poter conoscere una ragazza e,
dopo essere stato condannato in primo grado e in appello, un giovane
di Belvedere Marittimo, A.M., di 33 anni, si e' visto respingere,
perche' inammissibile, il ricorso alla Corte di Cassazione. I fatti
risalgono all' ottobre del 2000, quando il giovane si era finto poliziotto
e, nei pressi di un bar sul lungomare di Diamante, aveva bloccato
una donna chiedendole i documenti ed avviando una perquisizione. La
donna, pero', dopo aver memorizzato la targa dell' auto del sedicente
poliziotto, ha denunciato l' accaduto ai carabinieri di Diamante che
hanno proceduto, successivamente, all' individuazione del finto agente.
La donna nei confronti della quale il falso poliziotto aveva rivolto
le sue attenzioni si e' costituita parte civile nel giudizio di merito
ottenendo una provvisionale per il risarcimento del danno.
Evasione di 30 milioni di euro, 27 denunce a Catanzaro
02/02 Sono 27 le persone denunciate per la frode fiscale per 30 milioni
di euro, ed un'evasione dall'Iva per sei milioni, scoperta dalla Compagnia
di Catanzaro della Guardia di finanza. L'inchiesta che ha portato
alle denunce riguarda l'importazione di auto di grossa cilindrata
che venivano reperite in Germania e consegnate a societa' fittizie
anziche' a regolari concessionarie che avrebbero dovuto adempiere
agli obblighi fiscali all'arrivo dei beni in Italia e dell'effettiva
vendita al pubblico. Le societa' fittizie acquistavano, invece, le
auto senza addebito d'imposta e successivamente, nel momento della
vendita sul territorio nazionale ai concessionari, emettevano fatture
comprensive di Iva che nella pratica, pero', non versavano. Le stesse
societa', successivamente, scomparivano nel nulla, sostituite, nel
frattempo, da altre societa' in modo da depistare i controlli. Poiche'
la reale compravendita avveniva tra i fornitori comunitari e le societa'
nazionali brokers che erano gli effettivi acquirenti, tutti i passaggi
intermedi, secondo quanto e' stato spiegato dalla Guardia di finanza,
venivano documentati con fatture per operazioni inesistenti. Alla
fine degli scambi, i rivenditori finali non avevano titolo per portare
l'Iva pagata in detrazione, abbattendo cosi' il loro debito nei confronti
del fisco, ma potevano commercializzare le autovetture a prezzi notevolmente
piu' bassi rispetto a quelli di mercato.
Blocco stradale sulla 106 per uno svincolo
02/02 E' stato tolto il blocco stradale attuato a Corigliano Calabro
da un gruppo di abitanti della contrada Torricella Superiore che hanno
inteso protestare contro l' apposizione di una striscia longitudinale
continua per impedire l' accesso diretto sulla statale 106. La protesta
protrattasi da ieri mattina aveva creato disagi nella circolazione
e costretto la polizia stradale e i vigili urbani a deviare il traffico
veicolare. I manifestanti si sono decisi a cessare il blocco dopo
un incontro con i dirigenti dell' Anas e funzionari del comune di
Rossano. Inoltre, il commissario Prefettizio di Corigliano ha adottato
una delibera con la quale la contrada Torricella sara' inserita nei
quartieri del paese e quindi verra' modificata, di conseguenza, la
segnaletica sia verticale che orizzontale. Il dirigente del Commissariato
della Polizia di Rossano, vice questore Michele Abenante, che ha diretto
il servizio di ordine pubblico, ha fatto da tramite tra i manifestanti,
i rappresentanti dell'Anas e i funzionari dei Comuni di Rossano e
Corigliano.
Due incidenti stradali sulla 106: due morti e 4
feriti
01/02 Due cittadini stranieri, G.A., di 28 anni, di nazionalita'
russa, e K.V., 45 anni, lituano, sono morti ed altre tre persone sono
rimaste ferite in un incidente stradale avvenuto nella notte sulla
Ss 106, nei pressi di Corigliano Calabro. I due stranieri erano a
bordo di una Volkswagen Golf che, per cause ancora in corso di accertamenti,
si e' scontrata frontalmente con un furgone e successivamente con
una Opel Astra a bordo della quale viaggiavano tre persone. A causa
del violento impatto i due stranieri sono morti mentre le tre persone
che erano a bordo della Opel Astra sono rimaste ferite. Sul luogo
dell'incidente sono intervenuti i sanitari del servizio 118 che hanno
soccorso i feriti ed accompagnati nell'ospedale di Corigliano dove
i medici li hanno giudicati guaribili con prognosi che vanno dai 5
ai 7 giorni. Sull'incidente sono in corso le indagini dei carabinieri
di Corigliano Calabro
Un uomo, Battista Bianchino, di 52 anni, e' rimasto ferito in un incidente
stradale avvenuto sulla statale 106, nei pressi di Villapiana. L'uomo
era alla guida di una Ford Orion che, per cause ancora in corso di
accertamento, ha urtato contro un guard-rail. Bianchino e' stato soccorso
dai medici del servizio 118 ed accompagnato nell'ospedale di Cosenza
dove i sanitari si sono riservati la prognosi. Sul luogo dell'incidente
sono intervenuti gli agenti della polizia stradale. Il traffico e'
stato deviato su strade secondarie.
Sospeso dal Prefetto Musolino il consiglio comunale
di Carpanzano
01/02 Il prefetto di Cosenza, Francesco Antonio Musolino ha sospeso
il Consiglio comunale di Carpanzano. Il provvedimento si e' reso necessario
dopo che sette consiglieri comunali su dodici hanno rassegnato le
dimissioni. Il prefetto di Cosenza ha incaricato per la gestione provvisoria
del Comune, Gina Guzzo, direttore amministrativo contabile, conferendole
i poteri spettanti al Consiglio, al Sindaco e alla Giunta.
Operazione Card: domiciliari ad indagato
01/02 Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Paola,
Salvatore Carpino, ha concesso gli arresti domiciliari a Ferdinando
Aliberti e l'obbligo di dimora a Francesco De Napoli, coinvolti nell'operazione
Card. L'operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Paola
aveva portato, la scorsa settimana, all'emissione di 10 ordinanze
di custodia cautelare in carcere, 11 agli arresti domiciliari e di
tre provvedimenti di obbligo di dimora nel comune di residenza e di
firma presso la polizia giudiziaria. Gli indagati devono rispondere
a vario titolo di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il Corpo Forestale sequestra una discarica abusiva
a Paola
01/02 Personale del Nipaf, il nucleo investigativo del Corpo forestale,
di Cosenza, in collaborazione con quello di Fuscaldo, ha sequestrato
una discarica abusiva situata in localita' ''Fontanelle'', nel comune
di Paola, ai bordi della strada che costeggia il fiume San Francesco
iscritto nell'elenco delle acque pubbliche della provincia di Cosenza.
All'interno della discarica sono stati trovati rifiuti speciali tra
i quali materiali provenienti da demolizioni come calcinacci, legnami
di vecchi solai, materassi e alcuni pneumatici fuori uso. Il tutto
era stato abbandonato su un terreno vegetale non impermeabilizzato
in una superficie complessiva di circa 500 metri quadrati. Il Corpo
forestale ha denunciato una persona. Un'altra operazione del Nipaf
e' stata portata a termine, in collaborazione con il reparto di San
Giovanni in Fiore, in localita' ''Serrisi'' dove e' stata sequestrata
una pista aperta senza le dovute autorizzazioni e per la quale sono
state abbattute trenta piante di pino laricio. Per la realizzazione
dell'opera, un uomo e' stato denunciato.
Longobucco/ Operaio cade da una scala. È
grave
01/02 Un operaio edile, C.Z., di 40 anni, e' ricoverato in prognosi
riservata nel reparto di neurochirurgia dell'ospedale Annunziata di
Cosenza per la conseguenze di un infortunio sul lavoro accaduto a
Longobucco. L'operaio e' caduto da una scala mentre stava eseguendo
i lavori di ristrutturazione di una casa ed ha battuto la testa. L'uomo,
che ha riportato la frattura del cranio, e' stato ricoverato in un
primo tempo nell'ospedale di Paola. Successivamente l'operaio, a causa
della gravita' delle condizioni, e' stato trasferito a Cosenza. I
carabinieri hanno avviato un'indagine sequestrando l'abitazione in
cui si e' verificato l'incidente sul lavoro.
Non parte il
Roma-Lamezia: proteste contro Alitalia
01/02 I passeggeri che ieri sera avrebbero dovuto prendere l'ultimo
volo da Roma a Lamezia Terme hanno attuato una protesta contro l'Alitalia
per l'annullamento del collegamento. La protesta e' scattata dopo
che ai passeggeri e' stato comunicato l'annullamento del volo e la
fissazione della partenza per stamattina. ''Dopo tre ore di attesa
- ha detto l'ex sindaco di Soveria Mannelli, Mario Caligiuri, che
avrebbe dovuto prendere l'aereo - gli oltre 120 passeggeri sono stati
informati che dovevano dormire in albergo per ripartire questa mattina,
alle prime luci dell'alba. Anche se non ce n'era affatto bisogno,
si tratta dell'ennesimo episodio di mala volabilita' di cui si rende
protagonista ineffabile l'Alitalia, questa volta addirittura per l'inaudita
latitanza dell'equipaggio. Che l'ultimo volo che collega la capitale
con lo scalo internazionale calabrese subisca quasi sempre sistematici
ritardi e' ormai una scandalosa consuetudine, che i passeggeri sono
costretti ripetutamente a subire. Ma questa volta le proteste sono
state a dir poco furibonde, tanto che sono stati chiamati anche poliziotti
e carabinieri''. ''Tra gli sfortunati ed involontari protagonisti
della vicenda - riferisce ancora Caligiuri - anche il presidente di
Confindustria Calabria, Umberto De Rose, che ha annunciato una lettera
di proteste al presidente della Regione, Agazio Loiero, per chiedere,
se possibile, da parte della Regione la revoca all'Alitalia della
concessione a volare dall'aeroporto di Lamezia Terme. De Rose ha aggiunto
che occorre al piu' presto affrontare il tema delle tariffe che sono
particolarmente ed inaccettabilmente costose rispetto al resto del
territorio nazionale. Si dira' che piove sul bagnato ma, commentano
all'unisono tanti viaggiatori, le vicende della Compagnia di bandiera
sono quasi la perfetta metafora di un Paese dove nessuno rinuncia
ai propri privilegi e per difenderli a denti stretti non importa che
tutta vada alla rovina. Occorre allora un colpo d'ala e speriamo che
questa volta provenga con comportamenti fermi dalla classe politica
calabrese, che tra l'altro esprime il massimo responsabile del settore
e cioe' il Ministro dei Trasporti Bianchi. Si dira' che non e' la
prima volta che questo succede, ma a tutto c'e' un limite''
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