Morte Mimmo Rotella: Camera ardente
a Brera. Giovedì i funerali a Catanzaro. Ampio spazio sulla
stampa francese.
10/01
Il gallerista di una vita, Giorgio Marconi, il critico che lo ha seguito
fin dagli inizi, Massimo Trini, il giovane assistente Paolo Nava,
il direttore della Fondazione che porta il suo nome, Piero Mascetti,
e la vedova Inna Agarunova: c'erano tutti gli affetti piu' cari, ma
non le istituzioni cittadine, questa mattina nell'aula magna dell'Accademia
di Brera, dove e' stata allestita la camera ardente, per ricordare
Mimmo Rotella. Del grande artista, che tanto ha influenzato la storia
dell'arte italiana degli ultimi 50 anni, Mascetti e Nava, in un certo
senso, sono gli eredi piu' diretti: uno, grazie alla Fondazione, proseguira'
nell'opera di aiuto ai giovani talenti cominciata dallo stesso Rotella,
mentre il secondo, appena venticinquenne, da quattro anni era ''non
il braccio destro, ma semplicemente il braccio del Maestro''. ''Tra
noi tre c'era un grosso sodalizio, io e Mimmo avevamo scelto insieme
Paolo che poi - ricorda Mascetti - e' diventato il cucciolo di casa''.
''Quando ho iniziato a lavorare con Rotella ero uno studente di Brera
e, in teoria, lo sono ancora, anche se la collaborazione con il Maestro
mi ha assorbito completamente - racconta Paolo - per lui seguivo la
parte artistica, lo aiutavo nei decollages, soprattutto quelli di
grandi dimensioni, ero il braccio delle sue idee, anche perche', per
trovare i manifesti di strada, bisogna realmente prenderli per strada''.
''Ho sempre supportato le sue idee con grande rispetto, il Maestro
mi ha insegnato che nell'arte, aldila' della tecnica - ricorda commosso
l'assistente - cio' che conta davvero e' l'idea''. Il primato dell'intuizione
gli e' riconosciuto anche da Giorgio Marconi, il gallerista che lo
ha supportato fin dagli esordi: ''Mimmo e' uno che ha capito e letto
la modernita' nella strada, comunicava e scomunicava - riflette -
attraverso il 'Manifesto', destinato alla distruzione per la sua stessa
deperibilita', che e' uno dei passaggi chiave della nostra societa'
fatta di consumi, ma anche di detriti''. ''Di lui non ho un ricordo
particolare, me lo ricordo e basta, era un tipo incredibile e ogni
tanto - dice - riascolto le sue 'poesie fonetiche', impressioni di
modernita' tramite il suono''. A ricordare il lascito artistico di
Rotella, anche Massimo Trini, il critico che, nel'73, scrisse la prima
monografia sull'artista, da lui considerato ''l'antesignano di tutto
cio' che l'arte ha dato di nuovo nella seconda meta' del secolo scorso'',
eppure, al tempo stesso, cosi' modesto: ''Mimmo non diceva mai 'sono
questo, sono quello', anzi - ricorda - ti chiedeva addirittura cosa
ne pensavi delle sue idee''. Per Trini, Rotella, con il suo uso della
tattilita' e della musicalita', e' stato il primo artista polisensoriale,
e per questo antesignano di cio' che ora viene definito multimediale.
Eppure, fa notare il critico, ''per anni questa citta' gli ha promesso
un'antologica viva, non una retrospettiva, e non l'ha mai fatto''.
Al Maestro sarebbe piaciuta una mostra non accademica, ''come la sua
attitudine, quella di un uomo che - dice Mascetti - ci ha insegnato
la leggerezza non solo nell'arte, ma nella vita stessa e che, pochi
giorni prima di morire, ancora cantava''. ''Rotella lascia un vuoto,
ma speriamo che qui a Brera nascano altri Rotella, lui teneva molto
ai giovani: per questo ha lanciato la Fondazione e per questo, oggi
- conclude - gli diciamo 'arrivederci Mimmo, e non addio'''. Dopo
la veglia a Brera, domani, come desiderava lo stesso artista, si terranno
i funerali religiosi nella chiesa di San Francesco da Paola, dopodiche'
Rotella partira' per il suo ultimo viaggio, per tornare ala sua citta'
natale, Catanzaro, dove sara' sepolto nel cimitero centrale, accanto
alla madre.
L’ultimo saluto giovedì
a Catanzaro
La Giunta Comunale, in seguito alla scomparsa del Maestro Mimmo Rotella,
ha proclamato per giovedi' prossimo il lutto cittadino, invitando
la citta' ad osservare una pausa di raccoglimento in coincidenza dell'arrivo
in Municipio della salma dell'artista. Arrivo previsto, da Milano,
alle 10,30 dello stesso giorno. La camera ardente sara' allestita
nella sala consiliare di Palazzo De Nobili, dalle 11 alle 13, per
volonta' comune dell'Amministrazione e della famiglia Rotella. I solenni
funerali di Mimmo Rotella si celebreranno, sempre giovedi' 12 gennaio,
alle 15,30, nella Cattedrale di Catanzaro. La cerimonia funebre sara'
presieduta dall'arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, monsignor
Antonio Ciliberti.
Ampio spazio sulla stampa francese
La stampa francese ha dato oggi ampio spazio alla morte di Mimmo
Rotella, l'artista del decollage che ha vissuto a lungo anche a Parigi.
Il quotidiano 'Liberation' dedica un paio di pagine a questo artista
che ha esitato tra ''la pittura figurativa e geometrica'' per poi
essere ''tentato anche dalla poesia sperimentale''. Nel lungo ritratto
del'artista, 'Liberation' ricorda che ''la sua leggenda personale'
e' legata all'immagine di ''un uomo stravagante che, armato di coltello,
percorre di notte le vie di Roma, strappando manifesti'' che si e'
creata alla fine degli anni '50. Anche il quotidiano 'Le Figaro' sottolinea
come Rotella sia sia fatto un nome nel mondo con i suoi 'decollage'
di manifesti pubblicitari sapientemente ricostituiti.