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Cronaca
E’ scomparso Mimmo Rotella, rappresentante della Calabria nel mondo

 

Muore a Milano Mimmo Rotella. Mercoledì funerali, martedì commemorazione a Brera. Ferro: “Espresso volontà essere sepolto a Catanzaro”.

09/01-(servizio a cura di Giampaolo Cataldo)- E' morto a Milano per un male incurabile Mimmo Rotella. Rotella, che era ricoverato all'ospedale Fatebenefratelli del capoluogo lombardo, era nato a Catanzaro nel 1918 ed aveva 88 anni. L’ artista calabrese si era trasferito a vivere a Milano alla fine degli anni '90 dopo aver lasciato Parigi. L'artista, che e' stato uno dei piu' grandi protagonisti della scena culturale a partire dagli anni '50 assieme a Burri, Manzoni e Fontana, nell' aprile del 2002 aveva ricevuto, su proposta del ministro per i Beni Culturali Giuliano Urbani, la medaglia d'oro per le Arti Visive dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Nel marzo del 2000, per volonta' dell'artista, e' stata costituita la 'Fondazione Mimmo Rotella' con l'obiettivo di raccogliere, catalogare e valorizzare opere, documenti, testimonianze della vita artistica del maestro. Nel maggio del 2004 Rotella aveva ricevuto la laurea honoris causa in Architettura all'Universita' degli Studi Mediterranei di Reggio Calabria.
I funerali si terranno mercoledi' alle 14.45 nella parrocchia di San Francesco di Paola, a Milano. Per il grande artista, domani verra' aperta l'aula magna dell'Accademia di Brera, che ospitera' sia la camera ardente sia una commemorazione, fissata per le 11, voluta dal direttore della Fondazione Mimmo Rotella, Piero Mascitti. Alla cerimonia dovrebbero partecipare anche l'assessore milanese Stefano Zecchi e il critico Tommaso Trini. Nonostante la sua parrocchia fosse quella di San Bartolomeo, i funerali di Rotella saranno celebrati nella chiesa di San Francesco di Paola, cui l'artista era devoto. Dopo le esequie, la salma sara' trasportata a Catanzaro, dove trovera' sepoltura presso il cimitero comunale.
A confermare questa indiscrezione è una nota diffusa dall’ assessore alla cultura del comune di Catanzaro, Wanda Ferro. ''Mimmo Rotella ha espresso la volonta' di essere sepolto nella sua Catanzaro, la citta' che ha lasciato giovanissimo per intraprendere una straordinaria vicenda umana e artistica che lo ha portato sulle piu' alte vette dell'espressione pittorica e poetica del Novecento''. ''Gli siamo grati anche per questo - ha aggiunto - per questo suo ultimo ed estremo atto di amore per la citta', la Catanzaro dove veniva sempre volentieri, salvo poi a ripartirne subito dopo, come ha piu' volte confessato, per tornare ad essere cittadino del mondo. Un legame, quello con Catanzaro, che il Maestro aveva cementato ancora di piu' negli ultimi anni, tanto da avere voluto trasformare la casa materna di vico dell'Onda nella Casa della Memoria, quasi un presagio dell'imminente fine e quindi la volonta' di lasciare un segno nel luogo natio. Non dimentichero' mai che Rotella ha voluto presentare ufficialmente la sua creatura proprio nel Palazzo del Comune, suggellando un rapporto con le Istituzioni iniziato con la bellissima mostra organizzata al San Giovanni. Non ci ha mai fatto mancare suggerimenti e incoraggiamenti, spronandoci a proseguire nell'azione di promozione culturale avviata con l'apertura del San Giovanni e del Politeama''.
''Oggi, credo, che la citta' - ha proseguito Wanda Ferro - deve onorare il Maestro con iniziative non effimere, ma finalizzate a trasmettere nel futuro il messaggio planetario della sua Arte. Pensiamo, innanzitutto, alla possibilita' di realizzare a Catanzaro un'esposizione permanente di sue opere, progetto per la verita' a cui da tempo stiamo lavorando, in contatto con la Fondazione Rotella, diretta da Piero Mascitti. Un progetto ambizioso volto a creare un ''percorso'' artistico interamente dedicato al Maestro Rotella e che coinvolga il San Giovanni, la Casa della Memoria e lo stesso Centro espositivo di via Fontana Vecchia''.
''Diventa per noi - ha concluso Wanda Ferro - un dovere morale realizzare questo sogno e fare in modo che per tutti gli studiosi e gli appassionati di arte moderna, Catanzaro diventi veramente 'la citta' di Mimmo Rotella'''.

Rotella, l' artista del 'DECOLLAGE'

Mimmo Rotella era un artista i piu' significativi del Novecento italiano, altamente considerato all' estero. Conseguita la maturita' artistica presso l' Accademia di Belle Arti di Napoli, si stabilisce a Roma nel 1945. Dopo gli inizi figurativi e le prime sperimentazioni, Rotella elabora una maniera d' espressione pittorica di matrice neo-geometrica. La partecipazione alle esposizioni inizia nel '47 alla Mostra Sindacale di Arti Figurative e a tutte le annuali dell' Art Club fino al '51, sia a Roma che a Torino. Nel 1949, come metodo espressivo alternativo, inventa la poesia fonetica, detta dallo stesso 'epistaltica' (un neologismo privo di senso): un insieme di parole, anche inventate, di fischi, suoni, numeri e iterazioni onomatopeiche.
La prima personale, con opere astratto-geometriche, e' del 1951, alla Galleria Chiurazzi di Roma, esposizione che riscuote poco favore presso la critica. Nel 1951 ha un primo contatto con gli artisti francesi, esponendo a Parigi al 'Salon des Realistes Nouvelles'. Tra il 1951 ed il 1952, ottiene l' assegnazione di una borsa di studio da parte della Fullbright Foundation, grazie alla quale puo' andare negli Stati Uniti in qualita' di 'Artist in Residence', all' Universita' di Kansas City, realizzandovi una grande composizione murale ed incidendo poemi fonetici con accompagnamento di strumenti a percussione. Alla Harvard University di Boston si esibisce in una performance di poesia fonetica e ne registra altre per The Library Congress of Washington. Sempre nel 1952 realizza la seconda esposizione personale alla Rockhill Nelson Gallery di Kansas City. Negli Stati Uniti ha, comunque, l' opportunita' di conoscere i rappresentanti delle nuove correnti artistiche: Rauschemberg, Oldenburg, Twombly, Pollock e Kline.
Tornato a Roma, nel 1953, ha un lungo periodo di crisi, durante il quale interrompe la produzione pittorica. Convinto che tutto in arte fosse gia' stato fatto, ha improvvisamente quella che egli stesso definisce ''illuminazione Zen'': la scoperta del manifesto pubblicitario come espressione artistica, come messaggio della citta'. Cosi' nasce il 'decollage' (inizialmente collage), incollando sulla tela pezzi di manifesti strappati per strada, adottando il collage dei cubisti e contaminandolo con la matrice dadaista e dissacratice dell' 'objet trouve''. Nel corso del 1955, a Roma, in una mostra intitolata 'Esposizione d' arte attuale', espone per la prima volta il 'manifesto lacerato'. Alla fine degli anni '50, Rotella, gia' identificato dalla critica come esponente della 'Giovane Pittura Romana', e' etichettato come 'strappamanifesti' o come 'pittore della carta incollata'. Di notte, armato di temperino, strappa non solo manifesti, ma anche pezzi di lamiera e di zinco dalle intelaiature delle zone d' affissione del Comune di Roma. Nel 1958 riceve a Roma la visita del critico francese Pierre Restany, con il quale inizia un lungo sodalizio.
Utilizzando prodotti tipografici, fra il 1967 e il 1973 realizza gli Art-typo, prove di stampa scelte e riprodotte liberamente sulla tela. Con questo procedimento si diverte ad accavallare e sovrapporre le immagini pubblicitarie. Agli inizi degli anni Settanta esegue alcuni lavori intervenendo sulle pagine pubblicitarie delle riviste con l' impiego di solventi e riducendole o allo stadio di impronta (frottage) o semplicemente cancellandole (effaçage). Due anni dopo, nel 1972, pubblica una audace autobiografia dal titolo 'Autorotella'. Le 'Plastiforme' nascono nel 1975: manifesti strappati posti su supporto di poliuretano con l' intento di conferire loro una dimensione tridimensionale. Lasciata Parigi per stabilirsi a Milano (1980), negli anni Ottanta elabora le 'blanks' o coperture d' affiches: manifesti pubblicitari azzerati, ricoperti da fogli bianchi, come avviene per la pubblicita' scaduta, secondo un' operazione concettuale. Nel 1984 riprende i pennelli ed i colori acrilici per realizzare il secondo ciclo di opere dedicate al cinema: Cinecitta' 2. Nel 1992 riceve da parte del ministro della Cultura francese, Jack Lang, il titolo di Officiel des arts et des Lettres. E' invitato al Guggenheim Museum di New York nel 1994 in 'Italian Metamorphosis', ancora al Centre Pompidou nel 1996 in 'Face a' l' Histoire' e nel 1996 al Museum of contemporary art di Los Angeles in 'Halls of Mirrors', una mostra che successivamente viene portata in giro per il mondo, Roma compresa. Al cinema di Federico Fellini dedica nel 1997 il ciclo di opere 'Felliniana'. Nel 1996 l' inaugurazione di una sua mostra, primo caso in Italia, viene diffusa on line su internet.

La casa della memoria nell’abitazione madre dove lìartista venne a contatto con i primi colori

Nel marzo dell'anno scorso, nella casa materna a Catanzaro, fu inaugurata la Casa della Memoria, un nucleo di opere recenti e alcune degli anni '50 e '60, 250 volumi sui piu' grandi artisti della pop art e del neorealismo, foto e ricordi della vita di Mimmo Rotella, l' ottantaseienne maestro del decollage, medaglia d' oro alla carriera alla Quadriennale di Roma, raccolti nella casa della madre Teresa. In quella casa Rotella, giovanissimo, venne a contatto con i primi colori. La madre infatti faceva la modista, i suoi cappelli erano celebri e ornavano le spose di Calabria. Un luogo che proprio il fondatore del neorealismo Pierre Restany volle chiamare la casa della memoria. All' interno oltre alle opere e alla biblioteca, un piccolo bookshop e un maxi schermo. Una struttura che vuole offrire agli studenti calabresi la possibilita' reale di conoscere e studiare l' arte e la cultura degli anni sessanta. Il 26 ottobre scorso a Basilea, in Svizzera, e' stata inaugurata la mostra ''Mimmo Rotella Avenue Rotella'' che e' rimasta aperta al pubblico fino al 2 gennaio. Tra le sue ultime iniziative, quella di aderire alle iniziative contro la criminalita' organizzata promosse dalla Regione Calabria.

LOIERO, “Calabria perde uno dei figli migliori, dovremo impegnarci per celebrare suo genio”. PRINCIPE, “ Ricordo rimarrà indelebile in ognuno di noi”. DONNICI, “Grave perdita per noi calabresi”

''La morte di Mimmo Rotella mi rattrista perche' la Calabria ha perso uno dei suoi figli migliori, un genio dell'arte contemporanea''. E' quanto sostiene in una nota il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, il quale ha espresso il proprio cordoglio per la morte dell'artista Mimmo Rotella. ''Rotella - ha aggiunto - ha attraversato buona parte del Novecento da indiscusso protagonista lasciando in tutto il mondo il segno della sua opera che ha ben saputo rappresentare le difficolta' e le lacerazioni di un epoca travagliata, quella del secondo dopoguerra. La scomparsa di Rotella e' una perdita grave per la cultura senza confini ed e' un dolore immenso per la Calabria intera a cui l'artista e' stato sempre legato da un amore struggente e dalla quale e' stato ricambiato con altrettanto affetto come uomo e come maestro''. ''La Calabria - ha concluso Loiero - non potra' dimenticarlo mai, dovra' impegnarsi, anzi, a celebrare il suo genio e la sua opera''.
''La scomparsa di Mimmo Rotella, illustre e geniale figlio della Calabria ed uno tra i piu' importanti artisti italiani del Novecento, sinceramente mi addolora e mi commuove. Alla famiglia ed ai suoi cari giungano i miei sentimenti piu' affettuosi di vicinanza e amicizia''. E' quanto ha affermato l' assessore regionale alla Cultura, Sandro Principe, dopo avere appreso la notizia della morte del maestro Rotella. ''Rotella - ha aggiunto Principe - con il suo estro artistico, le sue grandi capacita' comunicative, la sua personalita' dirompente, e' riuscito ad affermarsi nel mondo, raggiungendo traguardi ineguagliabili. Il suo successo e' racchiuso in una straordinaria sensibilita', che gli ha permesso di capire ed interpretare la societa' contemporanea, con un intuito stupefacente ed anomalo, attraverso il quale ha saputo inventare nuove forme espressive, che hanno affascinato, entusiasmato, turbato e fatto scuola. Con i suoi strappi, i suoi decollage, con quei manifesti lacerati, Rotella, infatti, ci ha insegnato a fermare lo sguardo per ammirare e capire una societa' sfuggente, che egli e' riuscito ad intrappolare nella sua arte e a farcene cogliere l'essenza vera''. ''Il ricordo del pittore della carta strappata - ha concluso Principe - rimarra' per sempre indelebile in ognuno di noi, non solo perche' la sua opera lo ha reso immortale, ma soprattutto perche' ci ha saputo trasmettere la sua straordinaria e magica umanita'. A lui, che ha amato immensamente la Calabria, sono certo che questa terra sapra' tributare un grande e meritatissimo omaggio''.
L' assessore regionale al Turismo e ai Beni Culturali, Beniamino Donnici, ha espresso il proprio cordoglio alla famiglia del pittore calabrese Mimmo Rotella, morto ieri a Milano. ''La scomparsa di Mimmo Rotella, uno dei massimi esponenti dell' arte moderna internazionale dell' ultimo secolo - ha sostenuto - rappresenta una grave perdita per tutti noi calabresi. Ci lascia un grande uomo e un maestro nel suo genere che ha contribuito a rendere positiva l' immagine della Calabria nel mondo''.

Rotella riposerà nel cimitero di Catanzaro. Il Sindaco FF “scompare uno dei geni del novecento”.

Sara' seppellito nel cimitero centrale di Catanzaro l'artista Mimmo Rotella la cui salma giungera' nel capoluogo nella giornata di giovedi'. Lo rende noto un comunicato del comune di Catanzaro. ''La Citta' - e' scritto in una nota - e' in lutto per la scomparsa di Mimmo Rotella, uno dei massimi artisti contemporanei, cittadino illustre del Capoluogo della Calabria. Un dolore non formale, quello della Citta', ma un dolore vero, sentito, dovuto soprattutto all' eccezionale rapporto che l' artista aveva con il luogo natio. Palazzo De Nobili si appresta a tributare i massimi onori ad una delle personalita' piu' alte della cultura italiana del Novecento, celebrato in tutto il mondo per la sua genialita'. Il Maestro riposera' nel cimitero centrale, probabilmente accanto alla tomba della madre''. Il sindaco facente funzioni Filippo Pietropaolo e l' assessore alla cultura Wanda Ferro si stanno ''tenendo in stretto contatto - prosegue la nota - per il varo di una serie di iniziative volte a commemorare solennemente la figura di un uomo che ha segnato le arti figurative, e non solo quelle, dell' ultimo secolo, ma anche a sottolineare l' attaccamento di Rotella alla sua citta' natale''. Il Comune di Catanzaro, dal 26 novembre 1999 al 5 marzo 2000, aveva organizzato nel complesso monumentale del San Giovanni una retrospettiva dedicata al Maestro. La mostra, curata da Pierre Restany e Tonino Sicoli con la consulenza generale di Guido Peruz e gli allestimenti di Luigi Magli, ha rappresentato, nel passaggio al nuovo Millennio, un tributo della citta' di Catanzaro al suo piu' celebrato artista. ''Con Mimmo Rotella - ha detto il sindaco facente funzione del comune di Catanzaro, Filippo Pietropaolo - scompare uno dei geni del Novecento, l' inventore di nuovi linguaggi artistici che hanno comunque influenzato la cultura contemporanea. Partito da Catanzaro, Rotella ha girato il mondo, ma ha sempre mantenuto un grande rapporto di amore con la sua citta'. Si puo' quasi dire che ogni tanto, egli sentisse il bisogno di rigenerarsi, tornando alle radici. Catanzaro non lo dimentichera' mai e la sua immensa opera artistica diventera' un patrimonio perenne della citta'''. ''Grazie a Mimmo Rotella - ha concluso Pietropaolo - il nome di Catanzaro ha fatto il giro del pianeta, dovunque le straordinarie opere del Maestro sono state esposte. Faremo di tutto perche' Catanzaro diventi una meta obbligata per tutti gli estimatori di questo Artista unico e irripetibile''.

Mimmo Calopresti: grande artista che amava il cinema

“Un grande artista che amava il cinema e che gli era molto affezionato. Basti ricordare i suoi manifesti''. Cosi' Mimmo Calopresti ha ricordato l'artista al quale negli anni appena passati ha dedicato un documentario che si chiamava 'L'ora della lucertola'. ''Un film 'pazzo' come l'ha sempre definito Rotella - ha aggiunto Calopresti - innamorato del cinema e delle sue tecniche. Lo ricordo l'anno scorso a Venezia quando era nella giuria del festival, interessato ai film e agli attori''. ''E' morto un grande artista che ha continuato a lavorare fino all'ultimo. Era sempre all'avanguardia nella sua grande voglia di esprimersi. Un grande artista - ha ripetuto Calopresti - che ha cambiato il modo di fare arte, ma anche un uomo di grande simpatia e di grande humor''.

ABRAMO, Intitolargli complesso San Giovanni ex sindaco Catanzaro, non mancò mai di ricordare la sua città.

''Credo che per la citta' di Catanzaro il modo migliore di ricordare il maestro Mimmo Rotella, nostro compianto concittadino, sia quello di intitolargli il complesso monumentale del San Giovanni, che a suo tempo ospito' una delle mostre antologiche piu' importanti, dedicate alla straordinaria vicenda artistica dello stesso Rotella''. A sostenerlo e' Sergio Abramo, consigliere regionale del Gruppo Misto - Per La Calabria, ed ex sindaco di Catanzaro. ''Personalmente - aggiunge Abramo - mi faro' promotore presso la Presidenza del Consiglio regionale, affinche' anche una delle sale di palazzo Campanella porti il nome di uno dei calabresi piu' illustri nell' intera storia della nostra regione. Un nostro conterraneo, il cui ricordo tocca adesso a noi mantenere vivo, attraverso iniziative culturali, che potranno anche diventare appuntamenti stabili, nel segno della valorizzazione della ricerca e della conoscenza, proprio come Rotella ci ha insegnato''.
''E' comunque difficile, per me - prosegue Abramo - trovare le parole giuste per esprimere i miei sentimenti in questo momento. Rotella, infatti, non era semplicemente un artista di fama mondiale. Si definiva cittadino del mondo, e' vero ma era un catanzarese che con la sua citta' aveva mantenuto negli anni un legame affettivo forte e indissolubile. Tornava regolarmente qui, per incontrare gli amici e le tante persone che gli volevano bene. Dovunque si trovasse, non mancava mai di ricordare, nelle interviste o nelle apparizioni in pubblico, la sua citta' natale e quella cultura magno greca che, diceva, era la sua principale fonte di ispirazione. Ecco perche' mi e' difficile parlare di lui, oggi che non e' piu' tra di noi. L'emozione e' troppo forte ed e' troppo grande il vuoto che Rotella lascia''.
''Al maestro - sottolinea ancora Abramo - sono poi legati alcuni dei miei piu' bei ricordi di sindaco. La bellissima mostra antologica, che allestimmo al San Giovanni; la gioia che diede a Rotella quel doveroso omaggio che la sua citta' gli tributava, insieme con quella ordinanza sindacale, che firmai io stesso e che lo autorizzava a strappare i manifesti pubblici, affissi sui muri di Catanzaro, per farne i suoi originalissimi decollage, che lo avevano rivelato al mondo come artista tra i piu' innovativi. Non era, per me e per la citta', solo un modo di fare cultura nel Capoluogo. Era anche l' occasione per ricambiare, con riconoscenza, l' affetto di Rotella verso la citta' in cui era nato. Un affetto, non dobbiamo dimenticarlo, che ha indotto il maestro a scegliere la sua Catanzaro come sede della Fondazione che porta il suo nome e a far nascere cosi' quella Casa della Memoria che, nel cuore del centro storico, ricorda oggi i momenti principali della carriera artistica di Rotella e l' atelier della madre, dove il maestro, da bambino, subi' per la prima volta il fascino dei colori''. ''Dell' artista - conclude Abramo - rimarranno per sempre le opere. Dell' amico che non c' e' piu', resta invece il dolore, difficile da superare, per averlo perso. Ci manchera' enormemente, Mimmo Rotella ma abbiamo la gioia intima e grande di averlo conosciuto e di aver imparato tanto da lui''.

TRAVERSA, “Sua scomparsa segna fine di un’ epoca”. RUBINO: “Istituzioni promuovano arte contemporanea”. PROVINCIA CATANZARO, domani mostre chiuse per lutto.

''La scomparsa di Mimmo Rotella rappresenta la fine di un' epoca. La citta' e l' intera provincia piangono un uomo e un' artista dalla grande vena creativa e dal carattere di ferro''. Ad affermarlo e' il presidente della Provincia di Catanzaro, Michela Traversa. ''La scelta di abbandonare la propria citta' per cercare altrove la propria via e in un campo come quello dell' arte, spesso avaro di soddisfazioni - ha proseguito Traversa - va interpretata non come l' illusorio capriccio di un' adolescente, ma come la necessita' incontenibile di un artista irrequieto e dalla grande vivacita' intellettuale. Oggi Catanzaro ne attende il ritorno a casa pronta ad accoglierlo con lo stesso affetto e con la medesima soddisfazione con la quale ne ha seguito in questi lunghi anni i trionfi in tutto il mondo''. L' assessore provinciale alla Cultura, Maurizio Rubino, ha sostenuto che ''la fine di Mimmo Rotella e' un dramma che riguarda tutto il mondo dell' arte''. ''Sarebbe riduttivo - ha proseguito - interpretare il dolore di questo momento come la semplice testimonianza dell' affetto e della considerazione che tutta la citta' e la provincia di Catanzaro provavano per Rotella. A tutte le latitudini, ovunque in Europa come in America, la sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile. In questo momento di commozione e' necessario per le istituzioni superare i confini delle dovute dichiarazioni di cordoglio per assumere l' impegno ad onorarne la memoria promuovendo e diffondendo le espressioni piu' alte dell' arte contemporanea, alla quale Rotella ha dedicato la propria esistenza. Continuino le istituzioni cittadine, provinciali e regionali, il lavoro di Mimmo Rotella e contribuiscano attraverso un impegno comune a garantire anche dopo la scomparsa dell' artista, la presenza di Catanzaro e della Calabria nel circuito dell' arte internazionale''.
Il complesso Monumentale del San Giovani che ospita la mostra di Cesare Berlingeri, la Biblioteca Provinciale Chimirri e il Museo Provinciale di Villa Trieste resteranno chiusi domani in segno di lutto per la morte dell' artista catanzarese Mimmo Rotella. A renderlo noto e' stata l' Amministrazione provinciale di Catanzaro.

Provincia di Crotone, “sta a noi renderlo immortale”

''Quando un artista ci lascia, si diffonde un vuoto; restano la ricchezza per l' opera prodotta accanto ad una sensazione di solitudine''. E' quanto scritto in una nota dell'Amministrazione provinciale di Crotone. ''Eppure - prosegue la nota - come il silenzio che rimane a teatro alla fine di una rappresentazione, non e' mai silenzio di assenza. E' piuttosto tempo di gestazione di nuove ricchezze, di nuovi messaggi: cosi' e' ogni volta che un artista lascia questo teatro che e' il mondo. Sta a noi renderlo immortale assumendone le idee per rielaborarle, mettendole in circolo, dando loro nuova vita. E' proprio per la sua fedelta' ad un'identita' che ci sentiamo di ringraziare Mimmo Rotella: grazie al suo genio la Magna Grecia non e' stata solo un luogo, un retaggio del passato, ma un ideale di civilta' dalla attualita' sorprendente. Infatti, viene da lontano l' amore per la citta' animata da una creativita' collettiva di cui l' artista si fa voce, a volte con spirito canzonatorio, a volte con fare trasgressivo''. ''Alla sua sensibilita' - prosegue la nota - dobbiamo la tecnica del decollage, che con la semplicita' tipica del genio svela i diversi messaggi che pullulano intorno all' uomo della strada, ma che a volte rischiano di perdere di vigore comunicativo. Si delinea, cosi', la missione dell' artista che e' chiamato a rendere leggibili i messaggi lanciati anche inconsapevolmente, da chi accanto a noi vive la sua vita di corsa, la sua vita sconosciuta, ma magari intensa. Mimmo Rotella e' stato anche in questo fedele all' animo del calabrese, che e' piuttosto incline alla riflessione, al silenzio che sa farsi ascolto, all' inquietudine di chi schiva il chiasso''. ''Non ci manchera' il suo genio - conclude la Provincia - se saremo capaci di fare tesoro della sua ricerca continua: proiettati in avanti, il futuro non ci spaventa''.

Fondazione Politeama: Il suo nome legato alla rinascita della città

''Mimmo Rotella ha sicuramente legato il suo nome alla rinascita culturale della nostra citta', iniziata nel 1997 dopo decenni di colpevole abbandono e di impegni disattesi''. A sostenerlo e' stato il direttore generale della Fondazione Politeama, Aldo Costa, che ha ricordato la figura di Mimmo Rotella e la grande mostra organizzata in suo onore dal Comune di Catanzaro nel 1999. ''Fu una scelta precisa quella compiuta nel 1999 dall' allora sindaco Sergio Abramo e dal sottoscritto, che all' epoca era vicesindaco con delega alla cultura - ha aggiunto Costa - di organizzare una grande retrospettiva dedicata al Maestro, evento che introduceva la nostra citta' al nuovo millennio. 'Storia di un' idea' resta uno dei momenti centrali di quella ampia azione di governo cittadino che puntava sulla promozione culturale anche come elemento di sviluppo sociale ed economico. Con quell' iniziativa Rotella opero' una svolta nei rapporti con la sua citta' natale: da un sentimento di odio-amore, passo' ad un amore incondizionato, testimoniato anche da atti successivi. Come dimenticare, ad esempio, la sua bellissima presenza alla serata inaugurale del Politeama? O, ancora, la sua decisione di creare, nella casa appartenuta a sua madre, nel centro storico, un luogo della memoria? La Fondazione Politeama resta certamente disponibile a promuovere iniziative che possano servire ad onorare la figura del Maestro scomparso e dare il proprio contributo alla migliore valorizzazione della sua straordinaria produzione artistica''.

Il ricordo di un amico avvocato “era punto riferimento per Catanzaro”.

''E' morto un personaggio formidabile che comunque ha avuto una vita avventurosa e piena di soddisfazioni, sono molto dispiaciuto''. Nino Gimigliano, gia' presidente dell' Ordine degli avvocati di Catanzaro e intellettuale autore di diversi volumi dedicati alla vita del capoluogo calabrese, ricorda cosi' l' artista di fama internazionale, amico di vecchia data, morto ieri a Milano dove risiedeva da anni. ''Era un punto di riferimento importante - aggiunge Gimigliano - anche per la citta' che lo aveva visto nascere''. Proprio nel suo ultimo libro ''Concertino'', Gimigliano ha ricostruito, romanzandolo un po', il primo incontro con quello che sarebbe diventato un artista di fama internazionale. ''Molti anni fa - racconta - eravamo al Gruppo universitari fascisti assieme ad un altro grande catanzarese, Aldo Casalinuovo, e ricevemmo una somma per iniziative culturali. Pensammo di fare una rivista e bandimmo un concorso in piena regola al quale si presentarono alcuni giovanotti tra i quali c' era anche Rotella. Alla fine lui non vinse, ma ci colpi' molto l' uso che lui faceva dei colori''. ''In 'Concertino' - sottolinea ancora Gimigliano - ho proprio intitolato un capitolo 'decollage' in cui racconto queste vicende inserendo anche elementi di fantasia. Che posso dire: con Mimmo Rotella ci siamo voluti bene per tutti questi anni. Anche se ha strappato manifesti che meritavano di essere strappati ed altri che non lo meritavano''.

 

 

 

 

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