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Cronaca
Montezemolo in Calabria

 

Montezemolo In Calabria

15/11-(servizio a cura di Martina Gatto)- E' arrivato all' aeroporto di Lamezia Terme il presidente di Confinfustria Luca Cordero di Montezemolo che nel pomeriggio ha partecipato,a Catanzaro, al convegno sul tema: ''Il coraggio delle scelte. Condividere le politiche di sviluppo per una nuova Calabria'' promosso da Confindustria Calabria. Il leader degli industriali italiani ha visitato l' area industriale di Lamezia Terme e ha tenuto un incontro con i vertici dell' Area di sviluppo industriale, il presidente Giuseppe Petronio, i rappresentanti di LameziaEuropa e il sindaco della citta' Gianni Speranza. Subito dopo il presidente di Confindustria si è spostato al Campus di Germaneto dell' Universita' degli studi di Catanzaro dove ha incontrato il rettore Salvatore Venuta. A seguire si è svolta una riunione ristretta con il sistema di Confindustria. Alle ore15, e' iniziato il convegno al quale, tra gli altri, ha partecipato anche il segretario della Cisl Savino Pezzotta.

Montezemolo, serve politica alta e che decida. Al sud non si investe perche' c'e' una pubblica amminsitarzione inefficiente. Fare sistema.

''Abbiamo bisogno di una politica alta, di una politica che decide''. E' quanto ha dichiarato il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, a Catanzaro, nel corso del convegno sul tema 'Il coraggio delle scelte'. ''C'e' bisogno di una politica - ha aggiunto - che prima decide e poi cerca il consenso e non la ricerca del consenso e poi delle decisioni. Ed abbiamo bisogno che nella politica, di qualunque colore, prevalga il senso dello Stato e la capacita' di guardare avanti e di decidere dove questo nostro Paese dovra' essere nei prossimi anni. Le scelte di oggi, infatti, saranno quelle del futuro del nostro Paese, delle nostre famiglie, dei nostri figli e di coloro i quali, a cominciare dai ragazzi della Locride, devono poter sognare, avere delle sfide e devono poter guardare avanti. Il nostro - ha aggiunto Montezemolo - e' un Paese che deve tornare a sognare, che deve crescere, che deve competere. Un Paese che deve reintrodurre il concetto di meritocrazia per premiare i migliori''. ''Noi abbiamo bisogno, in un Paese che vive di campagne elettorali permanenti, di condividere un progetto bipartisan di forte riforma della pubblica amministrazione'', ha insistito il leader degli industriali. ''Non possiamo avere - ha continuato - su ogni problema una etichetta politica perche' qui ne va del futuro del Paese. Non possiamo pensare di chiedere meritocrazia al Paese e poi accettare che molti dei componenti della pubblica amministrazione pensino di essere in quel posto per rispondere al politico che lo ha messo li' e non al cittadino-cliente''. ''Al sud - ha proseguito Montezemolo - non si investe perche' c'e' una pubblica amministrazione inefficiente. Noi chiediamo che finalmente in questo Paese si metta mano a poche chiare fondamentali riforme. Lo chiediamo prima come cittadini e poi come imprenditori. E la pubblica amministrazione e' uno dei gravi motivi per i quali non si investe al Sud. Quando la pubblica amministrazione e' lunga e inefficiente allora entra, per abbreviare i tempi, l'amico dell'amico, le scorciatoie''. Citando poi dei dati del Censis Montezemolo ha ricordato che ''solo poco piu' di tre imprenditori su dieci ritengono regolari e corrette le assegnazioni effettuate nelle gare per appalti pubblici. Ecco dunque un punto fondamentale su cui intervenire: la correttezza e la semplicita' delle procedure amministrative sono un bene prezioso nel Mezzogiorno, ma direi in tutto il Paese. Anche per sradicare il perverso intreccio di affari, politica e apparato pubblico che rappresenta l'essenza dei fenomeni criminali''. ''Ognuno deve fare in modo che i sogni diventino realta'''. Montezemolo ha anche invitato i calabresi ad ''avere fiducia, a lavorare insieme facendo sistema su poche e chiare priorita'''. ''Per l' immagine della Calabria - ha aggiunto Montezemolo - non dobbiamo fare una cassa di risonanza troppo grossa a questo tema. Detto questo, e' un tema grave, prioritario che non puo' essere risolto solo pensando che lo risolva la polizia. Il primo problema che deve essere risolto dipende molto dai calabresi, dipende molto da tutti noi''.

Pezzotta: La fiscalità di vantaggio è uno snodo importante

''La fiscalita' di vantaggio resta un punto di snodo importantissimo''. E' quanto ha detto il segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta, questa sera a Catanzaro. ''Ma bisogna fare - ha aggiunto - una battaglia nei confronti dell'Unione Europea perche' il rischio dell'allargamento e' che la concorrenza e la capacita' attrattiva dei nuovi territori ci svuoti il Mezzogiorno. Allora o noi siamo in grado di fare, congiuntamente, una battaglia affinche' la fiscalita' di vantaggio diventi una possibilita' anche per il nostro Mezzogiorno oppure qualche problema l'avremo''. ''So bene anche che - ha proseguito Pezzotta - la fiscalita' di vantaggio non basta perche' occorre che sia accompagnato da migliori capacita' attrattive attraverso i beni pubblici. Bisogna spostare le risorse pubbliche dagli incentivi agli investimenti. Bisogna investire di piu' su scuola e universita' che sono essenziali ed avendo a mente delle specializzazioni di tipo tecnico, tecnologico, scientifico. Abbiamo bisogno di questo ora nel nostro Paese e quando dico questo non lo faccio per disprezzare la cultura umanistica di cui siamo maestri'

Montezemolo d’accordo con i sindacati: fiscalità di vantaggio non denaro a fondo perduto

''Con i sindacati abbiamo condiviso quello che Confindustria dice da sempre e cioe' privilegiare, essere uniti, sulla fiscalita' di vantaggio''. Lo dichiara il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, stamane a Lamezia Terme. ''Dobbiamo avere - ha aggiunto - condizioni fiscali tali per cui si decide di investire in Calabria. Avere sbocco negli investimenti. In questa terra gli investimenti non li porta la cicogna, non li porta Babbo Natale. Ci vuole un' attrazione di investimenti come fanno nell' Europa dell' Est dove mettono tappeti rossi in termini fiscali e di aree''. ''Non si tratta - ha concluso Montezemolo - che gli imprenditori chiedono denaro a fondo perduto, si tratta di avere le condizioni per cui chi investe in questa terra ha dei vantaggi altrimenti investe in un altro posto''.

Montezemolo, serve meno Stato in economia, liberalizzare servizi e dare spazio all’ imprenditoria privata

''Abbiamo bisogno di piu' Stato in Calabria in termini di servizi, di una pubblica amministrazione efficiente che sia rapida, che premi i migliori. Ma abbiamo bisogno di meno Stato nell' economia''. Questo il pensiero del presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, stamane a Lamezia Terme. ''Abbiamo bisogno - ha aggiunto - di liberalizzare i servizi, abbiamo bisogno di dare spazio all' imprenditoria privata, alla concorrenza, vuol dire piu' occupazione, piu' attenzione al consumatore''. ''Abbiamo bisogno - ha concluso Montezemolo - di liberalizzare non solo le grandi cose ma i servizi, le pubblic utility per dare risorse imprenditoriali che possano investire in questa nuove attivita'''.

Pezzotta: la riforma istituzionale è sbagliata, dai conti emerge che le risorse sono spostate da sud a nord

''La riforma istituzionale e' sbagliata''. E' quanto ha detto il segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta, questa sera a Catanzaro, nel corso del convegno sul tema 'Il coraggio delle scelte'. ''Questo federalismo - ha aggiunto - al quale tutti, piu' o meno, ci siamo innamorati non sta producendo effetti positivi per il Mezzogiorno. Ed e' possibile che se si accentua con la riforma istituzionale, che andra' alla camera in questi giorni, sia ancora peggiore''. ''Basta fare quattro conti - ha concluso Pezzotta - per vedere come le risorse si sono spostate dal Sud al Nord perche' questo sistema non regge e quindi bisogna bloccarlo''

Mezzogiorno: Montezemolo, nel sud bisogna guardare avanti

''Nel sud dobbiamo guardare in avanti e sperare nel futuro cui tutti dobbiamo dare un contributo''. E' quanto ha detto il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, stamane a Lamezia Terme al termine di una visita nell'area industriale. ''Non dobbiamo dimenticare - ha aggiunto - che il futuro della Calabria passa per i calabresi e quello dell' Italia passa per tutti noi. E' la mia seconda visita in un anno e mezzo in Calabria e ci sono tre punti che dobbiamo considerare: bisogna dare un segnale con la presenza di Confindustria a questa terra. Vorrei andare via da questo viaggio non solo avendo conosciuto delle persone di qualita' ma avendo chiare perche' condivise alcune priorita': per quanto riguarda l' industria ritengo che Lamezia puo' diventare l' area industriale della Calabria; grande opportunita' del turismo che significa investimenti e deve essere una scelta del Paese che vuole fare sviluppo; un' agricoltura moderna legata all' Industria''. ''Bisogna attrarre investimenti - ha concluso - perche' le aree ci sono ma vanno riempite di imprenditori e servizi''.

Pezzotta: Il modulo di riforma fiscale ha fallito. Servono politiche differenziate al sud

Per il Mezzogiorno, secondo il segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta, servono delle ''politiche differenziate''. ''Da qualche tempo - ha aggiunto - dal Mezzogiorno arrivano notizie preoccupanti e non parlo della legalita'. Ci sono segnali preoccupanti che riguardano l'economia anche se su questo pesa sicuramente anche la situazione dell'intero Paese. Bisogna guardare con attenzione a quanto avviene al Mezzogiorno sapendo che il sud non e' univoco. Le questioni della Calabria, ad esempio, non sono quelle del resto del Sud. Bisogna pensare alla Calabria, invece, come parte del Mezzogiorno ma noi oggi abbiamo un obbligo e cioe' quello di spostare l'Italia almeno fino allo stretto. Ora, invece, per quanto riguarda strade, autostrade, aeroporti ed alta velocita' il nostro Paese si ferma prima. E cosi' la Calabria sembra che sia diventata un canale per andare in Sicilia''. ''Il Mezzogiorno - ha proseguito Pezzotta - non e' un area pigra visto che dal '96 al 2000 e' cresciuto piu' del nord. Questa spinta pero' si e' arrestata nel 2004. Su questo ha influito la mancanza di alcune politiche che sostenessero quello che invece la fine dell'intervento straordinario era stato in grado di far germinare. Avvertiamo una crescita minore e c'e' un calo della fiducia delle famiglie. Il fenomeno dello scoraggiamento che sta avvenendo e' il segno di un calo di fiducia forte''. ''Abbiamo una situazione di oggettiva difficolta' e le politiche ultime del governo non hanno prodotto degli effetti fiscali. Il secondo modulo della riforma fiscale nel Mezzogiorno ha fallito sicuramente''

Montezemolo: “Gli imprenditori chiedono normalità”

''C' e' un' illegalita' diffusa che fa vivere nella paura e che altera il corretto andamento del mercato: chi svolge attivita' illecite e' avvantaggiato, avendo sempre la strada spianata e le porte di qualunque ufficio aperte. Chi svolge onestamente il proprio lavoro soffre per i delitti consumati e subisce la concorrenza sleale di chi e' favorito grazie ai comportamenti fuori dalle regole. Chiediamo solo la normalita': poter fare il nostro mestiere senza stare sempre con il fiato sospeso''. Questo l' accorato appello fatto dal presidente di Confindustria, Luca di Montezemolo, oggi pomeriggio, a conclusione di un' iniziativa di Confindustria nel teatro Politeama di Catanzaro ''Fare bene il nostro mestiere - ha detto Montezemolo - e' la cosa piu' importante. Gli imprenditori sanno di avere un compito decisivo come classe dirigente. Sanno che per diventare qualcuno non hanno bisogno di padroni e padrini, ma devono solo contare sulle proprie capacita' e sulle proprie maniche rimboccate e devono innovare, delegare, curare i marchi e aggregarsi per crescere. I reati compiuti ci dicono che il problema e' il funzionamento della societa' e dell' economia della Calabria e di larghe zone del Mezzogiorno. Le forze dell' ordine e la magistratura sanno di averci al loro fianco. Se necessario si puo' anche ricorrere all' impiego dell' esercito. L' intervento di militari e' un' estrema e limitata risorsa, in ogni caso insufficiente per tagliare le radici alla delinquenza organizzata. Ma non pensiamo certo che i problemi debbano essere risolti solo dalle forze dell' ordine e dall' attivita' di repressione: dipende anche da noi riuscire a superarli. Sappiamo tutti che accanto alla necessaria attivita' di repressione, e' indispensabile lavorare per lo sviluppo dando opportunita' per evitare che la criminalita' attragga chi ha bisogno''. Il presidente di Confindustria ha poi citato un' analisi di due economisti meridionali, Riccardo Marselli e Marco Tannini, che hanno calcolato che l' aumento di un punto percentuale del tasso di disoccupazione provoca un incremento di circa 118 furti, 12 rapine e 0,2 omicidi ogni 100 mila abitanti. ''Potremmo quindi dire, al contrario, che meno disoccupazione significa meno criminalita'. Pertanto - ha detto - quando chiediamo piu' Stato per avere piu' sicurezza significa che chiediamo soprattutto piu' istruzione e piu' lavoro. Voi tutti, imprenditori calabresi, vi state dando da fare proprio in questa direzione e io vi guardo con ammirazione. Ma se non ci impegniamo come paese per la formazione e per lo sviluppo qualunque iniziativa, anche la piu' valida, risultera' troppo piccola. Piu' istruzione significa dare competenze e specializzazioni, ma anche diffondere soprattutto nei giovani la coscienza civica e la condivisione delle regole di convivenza civile. La cultura della legalita' e' sinonimo dell' essere buoni cittadini, pienamente coscienti e quindi rispettosi del valore delle istituzioni''.

Callipo: “Il 16 ottobre è stato il nostro 11 settembre”

Lo ha definito l' 11 settembre della Calabria: cosi' il presidente degli industriali calabresi, Pippo Callipo, ha parlato del 16 ottobre, giorno dell'omicidio di Fortugno, davanti una vasta platea oggi pomeriggio, a Catanzaro, presente Luca di Montezemolo. ''Non possiamo - ha aggiunto Callipo - piu' perdere tempo. Capiamo bene che la 'ndrangheta non e' un corpo estraneo alla societa' calabrese e ci assumiamo la nostra responsabilita'. Chiedendo anche alla politica di fare altrettanto. La mafia e' presente nei punti piu' delicati della societa' e noi dobbiamo fare in modo di rimuoverla. Seguendo un semplice monito: ognuno faccia la propria parte. Percio' abbiamo proposto un patto per la legalita' e la trasparenza e invitato tutti, politica, forze sociali, culturali, a discuterlo, a farne la base di un nuovo inizio, qui, in Calabria. La reazione dello Stato, dopo l' assassinio del vicepresidente Fortugno, puo' dispiegarsi meglio se la societa' calabrese la sostiene con un' azione di moralizzazione della vita pubblica. Un patto per la legalita' e la trasparenza tra tutti i soggetti che esercitano una funzione pubblica: ecco la proposta che noi imprenditori calabresi lanciamo. La Calabria sana puo' essere, in questo modo, fattivamente accanto allo Stato. La Calabria sana puo', cosi, sfidare a viso aperto i pregiudizi che una parte del paese, a torto o a ragione, nutre verso tutto cio' che e' calabrese, assumendo pubblicamente impegni di rinnovamento e di rottura col passato. Il momento tragico che viviamo ci impone una straordinaria assunzione di responsabilita'. Condividiamo, in tal senso, ogni sollecitazione che viene dal paese verso una nostra reazione dal basso''. Dato che si dice spesso che dopo l' omicidio Fortugno niente potra' essere come prima, dobbiamo essere noi calabresi, per primi, a pretendere che davvero niente sia piu' come prima. Altrimenti non siamo credibili. E non essere credibili, nella societa' globale di oggi, e' il peggiore dei mali. Giunti al punto critico in cui la Calabria e' giunta, con una condizione economica sfilacciata e una grave situazione sociale, occorre anche darsi da fare per governare la Calabria. Questa e' l' altra nostra preoccupazione. Ci aspettiamo obiettivi chiari, accordi di rilancio dei vari settori produttivi: una politica industriale, una politica per la sanita', una politica per l' ambiente, una politica per la valorizzazione delle infrastrutture, ad incominciare dalla zona industriale di Lamezia Terme e dal porto di Gioia Tauro, la nostra porta spalancata sul mondo che noi dobbiamo essere in grado di attraversare al piu' presto. I calabresi hanno una gran voglia di cambiamento ed il desiderio di farla finita con le ingiustizie e l' incapacita' amministrativa, e adesso non debbono essere delusi. Noi imprenditori alla politica chiediamo progetti ed efficienza. Non accettiamo altri lassismi, altre perdite di tempo. Tutto cio' deve essere ben chiaro, perche' la nostra relazione con la politica non sia fraintesa. Il nostro punto di vista rimane quello di un soggetto interessato al risanamento generale della Calabria perche', altrimenti, la Calabria non ce la fara' a recuperare il tempo perduto. Ho sempre sostenuto che oggi la Calabria ha tutto, anche le risorse necessarie, ha intelligenze e forza di volonta' e rare bellezze paesaggistiche. Ha pero' bisogno di essere governata. E' questa la sfida che occorre vincere. La politica inizi a ridare un senso alla politica. La Regione si sta muovendo, ma occorre iniziare ad innescare processi virtuosi, evitare la piaga del clientelismo valorizzando il merito; razionalizzare la spesa e progettare - assieme alle forze sociali - lo sviluppo possibile. Noi siamo disponibili, come sempre, a svolgere il nostro compito. A essere parte delle grandi scelte che, dobbiamo avere il coraggio, tutti assieme, di compiere

Sindaco Speranza, strategica area industriale Lamezia

Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, nel dare il benvenuto al presidente nazionale di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo presso l' area ex Sir di Lamezia Terme, ha ringraziato ''tutti gli industriali calabresi, il presidente provinciale di Confindustria, Giuseppe Speziali, e, soprattutto, il presidente regionale di Confindustria, Filippo Callipo, che e' stato vicinissimo in tutti questi mesi - ha detto - alla comunita' di Lamezia e agli imprenditori''. ''Callipo - ha aggiunto Speranza - ha sempre sostenuto che l' area industriale di Lamezia deve diventare l' area industriale della Calabria, che abbia quindi strategie, funzioni e investimento di tipo regionale. Oggi anche Montezemolo ha espresso gli stessi concetti. Quest' area ha bisogno innanzitutto di servizi primari (acqua, luce, telefono) e avanzati, di tecnologie e di una qualita' della pubblica amministrazione, rapida ed efficiente, per dare tempi brevi alle procedure per gli investimenti''. Secondo il sindaco Speranza la visita di Montezemolo ''rappresenta un segnale importante in un momento particolare della vita della nostra citta'''.

 

 

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